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WEC/USCC – La convergenza LMH/LMDh spiegata in dettaglio

A seguito della ratifica da parte del World Motor Council FIA di giovedí della convergenza tra LMDh ed Hypercar, l’ACO, Automobile Club de l’Ouest, patrocinatore del WEC e della 24 Ore di Le Mans, e l’IMSA, ente garante del WeatherTech SportsCar Championship, hanno diffuso nella giornata di ieri un ulteriore comunicato a maggiore dettaglio del regolamento tecnico comune.

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Premesso che ci fa sempre specie che si parli ora di un accordo tra le due organizzazioni risalente al gennaio 2020, sono state rese note le principali equivalenze, condivise peraltro già a suo tempo anche di concerto con i costruttori, regole che dovranno essere rispettate affinchè le due categorie possano correre assieme.

Al riguardo sono stati definiti quattro elementi chiave: le dimensioni delle gomme, l’accelerazione, la capacità di frenata e l’aerodinamica. Qui di seguito le specifiche.

ELEMENTI TECNICI CHIAVE:

1)     Pneumatici (anteriori/posteriori – dimensioni in cm)

AWD (solo LMH): 31/31

RWD (LMH ed LMDh): 29/34

2)     Profilo di accelerazione:

AWD: Definita tramite BoP. Ci saranno due velocità di attivazione del KERS distinte in funzione delle condizioni della pista (asciutto/umido), settate orientativamente intorno ai 120-160 km/h massimi.

LMDh: Solo software per controllare la distribuzione del motore elettrico sulla trazione, sempre posteriore, per evitare che funzioni da traction control.

3)     Capacità di frenata:

AWD & RWD: Differenziale potenziale totale identico su tutte le macchine

AWD: Differenziale frontale con antibloccaggio

4)     Aerodinamica

LMH     Omologazione presso la galleria del vento Sauber, ma per gareggiare in IMSA dovrà esserci un’omologazione ulteriore presso WindShear, North Carolina.

LMDh   Al contrario, omologazione presso WindShear, ma per gareggiare al WEC dovranno essere verificate presso la struttura Sauber.

L’eleggibilità delle LMH richiederà, attenzione, come ora per le DPi, anche un accordo individuale preventivo tra ogni costruttore e l’IMSA, nel rispetto del regolamento sportivo.

L’obiettivo finale di aprire la partecipazione con la medesima vettura alle gare di durata piú prestigiose si concretizzerà quindi nel 2023, anno ufficiale di introduzione delle LMDh.

Aldilà dei tecnicismi non del tutto immediati, e che verranno comunque meglio definiti, anche a livello verbale, nel regolamento tecnico finale sviluppato unitamente da ACO, FIA ed IMSA, appare chiaro che fino al 2023 non vedremo Toyota e Glickenhaus a Daytona e Sebring, cosí come non vi saranno apparizioni di eventuali LMDh già pronte nel frattempo alle gare del WEC e a Le Mans. Altrettanto curiosa inoltre la doppia omologazione, a dispetto della mutuata convergenza.

Sicuramente le tematiche sono complesse e richiederanno ancora un notevole studio al fine di garantire una reale equivalenza nelle prestazioni fra due concetti tecnici differenti.

Piero Lonardo

Foto: FIA, ACO, IMSA

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ELMS – A Monza, Deletraz prende le redini nelle libere 2

Al WRT sanno che partire davanti a tutti a Monza vuol dire cercare di evitare il più possibile contatti alla prima variante e Louis Deletraz nella seconda ed ultima sessione di libere della 4 Ore ELMS ha messo le mani avanti in vista delle qualifiche piazzando il miglior tempo con 1.37.956.

A quasi 4 decimi il migliore degli avversari, Franco Colapinto, attuale major contender sulla Aurus del G-Drive, e poco oltre Ferdinand Habsburg con l’Oreca dell’Algarve Pro Racing. A seguire il mattatore dei test e delle libere 1, Logan Sargeant, migliore dei Pro/Am, con l’Oreca del Racing Team Turkey.

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Garett Grist dal canto suo ha primeggiato nelle LM P3 con la Ligier del Team Virage ed il tempo di 1.44.184, distante comunque mezzo secondo dalla migliore prestazione di ieri di Laurents Hörr, autore oggi della quarta prestazione dietro alle due JS P320 di United Autosports di Wayne Boyd e Duncan Tappy.

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Alessio Rovera infine è riuscito a limare ancora ben 8 decimi dalla sua migliore prestazione per primeggiare ancora tra le GTE col tempo di 1.46.847 e condurre un poker Ferrari con Miguel Molina, Alessandro Pier Guidi e Michelle Gatting.

La sessione odierna si è svolta praticamente senza interruzioni salvo con un’unica breve Full Course Yellow e non ha visto ancora in pista l’Oreca #32 di United Autosports stante la presunta positività al COVID di Job Van Uitert, cosí come la Ligier LM P3 di Eurointernational, risultata a posteriori danneggiata in modo irrimediabile dopo un contatto avvenuto ieri.

Nel pomeriggio di ieri si è svolta la consueta mezz’ora riservata ai piloti ranked bronze. A completare l’hat trick del venerdí, ancora l’Oreca del Racing Team Turkey con Salih Yoluc, autore di 1.40.949. Migliori prestazioni di categoria per Charles Crews del Team Virage tra le LM P3 e Francois Perrodo sulla Ferrari AF Corse #83.

Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 13.25.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

Foto: Piero Lonardo

Rovera

ELMS – ESCLUSIVO: Alessio Rovera si racconta ad Italian-Endurance.com

Abbiamo approfittato della disponibilità di Alessio Rovera, pilota di AF Corse sia nell’European Le Mans Series che nel World Endurance Championship, per conoscere meglio uno delle realtà piú promettenti della nostra scena motoristica, già vincitore quest’anno della 6 Ore di Spa in GTE-Am nella serie mondiale e della 4 ore del Red Bull Ring in ELMS.

Tu sei arrivato nel mondo dell’endurance dopo le esperienze con Porsche e prima ancora in monoposto saltando completamente qualsiasi tipo di apprendistato e andando a vincere al debutto a Spa. Come ti sei sentito? “E’ stato sicuramente un debutto privilegiato. Fino a quel momento avevo disputato solamente una gara di durata (nel season finale di Portimao, sempre con Manu Collard e Francois Perrodo-ndr) ed abbiamo esordito a Spa con una vittoria forse abbastanza inaspettata, ma abbiamo gestito un ottimo passo gara ed abbiamo potuto usufruire di una squadra al top.”

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Tra l’altro la macchina in questione è campione in carica WEC GTE-Am, ma tu nel WEC ed in ELMS corri con due equipaggi diversi, e nella serie mondiale hai al tuo fianco un altro emergente, Nicklas Nielsen: “Sono due equipaggi entrambi fortissimi. Collard non ha bisogno di presentazioni, ma Francois (Perrodo) è attualmente uno dei migliori bronze driver in circolazione. Nielsen è un pilota ufficiale Ferrari, è superveloce e per me rappresenta un ulteriore stimolo e ti spinge a dare sempre quel qualcosa in più. Penso di essere anche io uno stimolo per lui e questa competizione interna aiuta sicuramente ad ottenere dei grandi risultati.”

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Siete in corsa per entrambe i campionati. “Ce la giocheremo sino alla fine in entrambi. Devo dire che il WEC quest’anno è sicuramente di altro livello in quanto tutte le squadre sono molto competitive, in più dobbiamo ricordarci che il BoP rimescola ulteriormente le carte.”

A proposito del Balance of Success, che è presente in entrambe le categorie, quanto incide la zavorra assegnata ai migliori in funzione dei risultati? “Tanto, anche se parliamo di auto da 1.300 kg, soprattutto in piste tortuose come Portimao e Spa caratterizzate da saliscendi e curvoni veloci i kg extra si fanno sentire. Io poi essendo alto devo cercare di rimanere in forma, superslim, per non influire a mia volta sulle prestazioni della vettura.”

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Infatti ora come ora tutti i piloti, indipendentemente da altezza ed età, sono costretti ad un programmazione fisica di un certo rilievo.. “Sí, ti confermo che la preparazione fisica è fondamentale perché in macchina perdi veramente tanto peso. Dopo un double stint, quindi due ore continuative separate solo dal pistop, puoi perdere anche 3 kg, tutti di liquidi. Lo stress è alto ma la concentrazione deve essere sempre al top, anche perché tra le tante insidie della gara ci sono anche i prototipi da gestire, poi i doppiaggi… tanti aspetti insomma che devi fare diventare naturali e che cosí ti danno anche meno stress psicofisico.”

Ma vogliamo anche dire che Alessio Rovera (con l’accento sulla “o”, mi raccomando) aldilà di essere un giovane pilota di talento è anche un ragazzo come tutti gli altri. Cosa fai nel (poco) tempo libero che ti lascia l’attività sportiva ? “Sono assolutamente una persona normale (ride). Causa COVID anche solo vedere gli amici lo scorso anno è stato sicuramente difficoltoso, però ora fortunatamente ci si puó muovere di nuovo e sono tornate le uscite, le gare sui go-kart, ma la mia priorità è sicuramente l’impegno nelle gare.”

Un ringraziamento particolare a Gianluca Marchese per aver reso possibile questa intervista

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

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ELMS – Sargeant ritocca il limite nelle libere 1 di Monza. Hörr e Rovera al top in LM P3 e GTE

Logan Sargeant sembra veramente la “next big thing” tra le LM P2 di questa European le Mans Series. Il pilota britannico, dopo aver segnato il miglior tempo ieri nella giornata di test, ha ritoccato il limite nella prima sessione di libere col tempo di 1.38.054.

Dietro la rossa Oreca del Racing Team Turkey, a poco meno di 3 decimi, curiosamente col medesimo tempo al millesimo, i due major contender G-Drive e WRT, con Franco Colapinto e Louis Deletraz. Completano la top five odierna Jonathan Aberdein e Nicolas Lapierre con le vetture di United Autosports e Cool Racing.

La seconda Oreca LM P2 del team angloamericano non ha preso parte alla sessione a causa della positività al COVID di Job Van Uitert. il team sta attendendo ulteriori verifiche sia per il pilota olandese che per gli altri due driver Nico Jamin e Manuel Maldonado.

Antonin Borga, portacolori della squadra elvetica, è stato invece protagonista di una lunga interruzione della sessione per un’uscita alla seconda di Lesmo. Una seconda red flag ha poi chiuso anticipatamente il turno.

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Ancora e sempre Laurents Hörr al comando della classifica delle LM P3 col tempo di 1.43.683, tempo praticamente identico a quello segnato ieri da Wayne Boyd, che lo segue in graduatoria.

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Tra le GTE infine, è tripletta Ferrari grazie ad Alessio Rovera, autore di 1.47.441, davanti a Miguel Molina e ad Alessandro Pier Guidi. Il pilota di Cremona sostituisce sulla 488 GTE Evo #55 iscritta da Spirit of Race Matt Griffin, tornato con urgenza in Irlanda per il decesso improvviso del padre.

A seguire la mezz’ora riservata ai piloti bronze, alle 17.00. Domani seconda ed ultima sessione di libere e qualifiche, rispettivamente alle 8.45 e alle 13.25.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: Piero Lonardo

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WEC/USCC/ELMS – Le decisioni FIA in tema di Hypercar, LMDh e LM P2

Il World Motor Council della FIA riunitosi in giornata a Monaco ha reso note, fra le altre, le proprie decisioni in tema di gare di durata, e ce ne sono un paio di veramente importanti.

Oltre alla ratifica del nuovo calendario del World Endurance Championship, con l’uscita di scena del Fuji in favore della doppia gara in Bahrain, è stato infatti sancito che le nuove LMDh dovranno convergere a livello di prestazioni alle Hypercar (LMH).

La ratifica di questa convergenza, che a dire il vero davamo tutti per scontata, permetterà ufficialmente alle LMDh di poter correre nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans, cosi come alle Hypercar di gareggiare nelle gare IMSA come la Rolex 24 at Daytona e la 12 ore di Sebring.

E’ stato dato molto risalto a questa notizia da parte della stampa specializzata, specie oltre oceano, ma la novità a mio avviso più importante tra queste decisioni risiede invece nella proroga del regolamento tecnico delle LM P2 fino a tutto il 2023.

Le attuali LM P2 dovevano infatti essere sostituite alla fine della stagione corrente, ma curiosamente nessuno dei quattro costruttori abilitati (Oreca, Ligier, Dallara e Multimatic) aveva fin qui proposto nemmeno un render delle nuove vetture.

Curiosamente, le LMDh – che con le nuove LM P2 dovrebbero condividere la base tecnica, al netto delle personalizzazioni previste in tema di propulsore e carrozzeria, oltre al sistema ibrido comune – dovrebbero vedere la luce proprio ad inizio 2022. Considerando che Multimatic sta già lavorando col gruppo VW (Porsche, Audi e forse altro) cosí come sappiamo essere in fase di sviluppo anche le LMDh di Acura e BMW, questo cambio di rotta diventa poco comprensibile.

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Una notizia certa è invece che l’hype derivante dal recente annuncio di Ferrari di voler competere  con una nuova Hypercar (scusate il gioco di parole) a partire dal 2023 per la vittoria assoluta nel WEC e a Le Mans ha condotto alla nomina di John Elkann, presidente del Cavallino, quale starter onorario della prossima 24 Ore, che ricordiamo partirà il 22 agosto.

Piero Lonardo

Foto: FIA, ACO

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ELMS – Sargeant al top nei test di Monza

La giornata del giovedí all’Autodromo Nazionale è stata dedicata ai test collettivi in vista della 4 Ore, quarto round dell’European Le Mans Series 2021.

In pista nelle due sessioni tutte e 44 le vetture iscritte, comprese le diverse wild-card WEC che hanno ulteriormente incrementato il già pingue parco partenti della serie europea.

Il migliore tempo assoluto è stato appannaggio di Logan Sargeant sull’Oreca del Racing Team Turkey. Il polesitter del Red Bull Ring ha fissato i cronometri nel pomeriggio sul tempo di 1.38.854. P2 per i capoclassifica del WRT con Louis Deletraz, autore anche della migliore prestazione in mattinata, a 4 decimi, a precedere a propria volta i vincitori dello scorso anno di United Autosports col campione in carica Phil Hanson.

Tante le interruzioni, sia al mattino con clima favorevole, che nel pomeriggio, dove a metà sessione si è peraltro scatenato un robusto temporale che ha inibito squadre e piloti dal procedere in pista con continuità.

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Tornando ai risultati, tra le LM P3 best crono per Wayne Boyd con la Ligier #2 di United Autosports. Il campione in carica della categoria sarà della partita anche a Le Mans – notizia odierna –  insieme a Paul di Resta ed Alex Lynn. Le altre due Oreca LM P2 saranno guidate da Manuel Maldonado, Nico Jamin e Jonathan Aberdein e dai due campioni in carica WEC ed ELMS, Phil Hanson e Filipe Albuquerque, e da Fabio Scherer.

Dietro a Boyd, autore di 1.44.680, l’inesorabile Laurents Hörr con la Duqueine del DKR, a 6 decimi.

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Tra le GTE infine, sugli scudi le Ferrari Iron Lynx con Michelle Gatting e Paolo Ruberti. La “Iron Dame” ha preceduto tutti nel pomeriggio col tempo di 1.48.486. P3 per Gianmaria Bruni sulla Porsche Proton #77 condivisa con Cooper MacNeil e Christian Ried.

Domani il programma prevede la prima sessione di libere ed il bronze test, rispettivamente alle 13.00 e alle 17.00.

Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Salta il Fuji, il Bahrain raddoppia

Come ampiamente previsto, la 6 Ore del Fuji non ci sarà nemmeno quest’anno. Di poco fa la notizia ufficiale, diffusa dal World Endurance Championship.

Al suo posto una soluzione pure ampiamente auspicata e mutuata da altri campionati FIA con l’aggiunta di una seconda gara in Bahrain, della durata standard di 6 ore, oltre alla 8 Ore già prevista quale season finale di questo campionato 2022.

Oltre a raddoppiare, c’è però anche un anticipo di date, in quanto i due round mediorientali si svolgeranno il 30 ottobre (la 6 ore) ed il 6 novembre 2021 (la 8 ore). In precedenza ricordiamo la 8 Ore del Bahrain era fissata al 20 novembre.

Maggiori dettagli – anche, chissà, sulla conformazione del circuito, che sappiamo essere ampiamente diversificabile – nelle prossime settimane. Nel frattempo, prepariamoci per il debutto della serie mondiale a Monza il 18 luglio prossimo.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

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WEC – Ecco la Peugeot 9X8, Hypercar senza ala posteriore

Presentata oggi a mezzo social la Peugeot 9X8, la nuova Hypercar per il World Endurance Championship 2022.

Il nome è stato scelto per rappresentare sia la continuità che l’innovazione, con un occhio alla serie: il 9 continua la tradizione delle vetture endurance, a partire dalla 905 fino alla più recente 908, entrambe vittoriose a Le Mans, mentre la X si riferisce alla trazione motrice e alla tecnologia ibrida che la spinge. L’8 infine è semplicemente il progressivo attualmente adottato nelle vetture di produzione.

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La nuova arma della casa del Leone si distingue sicuramente dalle altre proposte per un’estetica inconsueta, che si caratterizza in modo immediato grazie all’assenza dell’ala posteriore.

La motorizzazione si compone di un 2,6 litri V6 biturbo capace di 500 kW a cui è affidata la trazione posteriore, più un motore elettrico all’anteriore capace di generare all’occorrenza ulteriori 200 kW.

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Sensazionale il video che potete vedere qui girato al Circuit Paul Ricard, dove la 9X8 sorpassa via via le altre macchine sportive di maggior successo della casa, fino a profilarsi in tutta la sua originalità.

Attendiamo con ansia di vederla in pista nelle mani del settebello designato già nel mese di febbraio, composto da Paul di Resta, Kevin Magnussen, Jean-Eric Vergne, Loic Duval, Mikkel Jensen, Gustavo Menezes e James Rossiter, quest’ultimo quale pilota di riserva e test.

I dati tecnici della Peugeot 9X8:

Le Mans Hypercar (LMH)

Lunghezza: 5,000mm

Larghezza: 2,080mm

Altezza: 1,180mm

Passo: 3,045mm

Propulsore: PEUGEOT HYBRID4 500KW (all-wheel drive)

Trazione Posteriore: 500kW (680hp), 2.6L V6 biturbo di 90 gradi a combustione interna e cambio sequenziale a sette marce

Trazione Anteriore: 200kW motore elettrico monomarcia

Batteria: 900-volt alta densità costruita da Peugeot Sport e TotalEnergies/Saft

Carburanti e lubrificanti: TotalEnergies

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Action Express, prima vittoria 2021. Uno-due Corvette e Lexus in GT

Ci sono voluti fulmini e saette per far vincere la Cadillac di Pipo Derani e Felipe Nasr in questo poco, fin qui, fortunato 2021 per i due piloti brasiliani. Alla WeatherTech 240, la seconda gara del Glen tenutasi nella tardissima serata italiana di ieri infatti, l’evento cruciale è stato proprio la lunga interruzione determinata dal maltempo che ha permesso alla Cadillac #31 di capitalizzare la sosta effettuata poco prima per issarsi al comando e mantenerlo dal restart fino al termine della gara.

In partenza un contatto fra la Cadillac di Kevin Magnussen e l’Acura di Olivier Pla alla prima curva lasciava quest’ultimo in fondo al gruppo, mentre Ricky Taylor manteneva dalla sua la prima posizione guadagnata in qualifica.

L’evento clou poco dopo la prima ora, susseguente peraltro ad una Full Course Yellow determinata dalla Lamborghini Huracan GT3 del GRT Grasser, ferma lungo il circuito, allorquando dopo le prime gocce di pioggia la direzione gara decideva di mandare cautelativamente tutti ai box.

Le due Cadillac di Action Express/Whelen Racing e JDC Miller/Mustang Sampling, a differenza del resto del lotto delle DPi, avevano appena effettuato la loro seconda sosta e, al restart della gara, avvenuto dopo ben 46’, potevano capitalizzare della e trovarsi al comando, che nel frattempo era stato ereditato dalla Mazda vincitrice della 6 Ore di domenica.

Nasr, subentrato a Derani, manterrà la testa della gara sino alla bandiera a scacchi, mentre Tristan Vautier, incaricato dello stint finale sulla DPi V.R #5, cedeva a Renger van Der Zande e a Filipe Albuquerque, che completavano il podio per Ganassi e WTR. Questi ultimi mantengono la leadership in classifica generale.

Secondo successo stagionale in LM P2 per PR1 Mathiasen, che risponde cosí alla vittoria del WIN Autosport nella gara di domenica. Ben Keating e Mikkel Jensen possono allungare in classifica su Tristan Nunez e Steven Thomas, secondi al traguardo.

Ennesimo successo invece, il terzo in quattro gare, per la Ligier #74 e nuova doppietta in LM P3 per il Riley Motorsports, abili a terminare la gara con una sola sosta con entrambe le vetture. P3 per il CORE Autosport, mentre il Performance Tech non è stato in grado di trarre profitto dalla prima pole di Mateo LLarena, presto gravato di un drive-through per una procedura di partenza non corretta.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Altre due doppiette nelle classi GT. In GTLM, piuttosto scontato l’uno-due Corvette, con Antonio Garcia a riconquistare al restart la leadership della categoria su Tommy Milner, dopo che nelle fasi iniziali di gara Nick Tandy aveva avuto la meglio su Jordan Taylor. Al traguardo finalmente anche la Porsche del WeatherTech Racing, unica altra entry nella categoria, seppur ad un giro.

Lexuswin

In GTD infine, un super Jack Hawksworth ha regalato al Vasser Sullivan la prima vittoria dell’anno dopo un avvio a dir poco sfortunato. Al decisivo restart, il driver britannico infilava sia l’Audi del CarBahn che la Lexus del compagno di squadra Zach Veach per un’attesa doppietta.

Oltre al già citato ritiro della Lamborghini del GRT Grasser (weekend da dimenticare per la compagine austriaca), da segnalare anche i problemi al servosterzo che hanno impedito sin da subito alla BMW, vincitrice domenica nella gara lunga, nonché leader nella classifica della Sprint Cup, del Turner Motorsport di lottare per il primato a causa di una lunga sosta per le riparazioni.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà in azione fra due settimane per il round tutto dedicato alle GT di Lime Rock.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA

WTR

USCC – Ricky Taylor si ripete in qualifica al Glen

A meno di una settimana da quando Ricky Taylor ha portato in pole position l’Acura DPi del WTR al Glen per la 6 Ore, la storia si ripete sulla stessa pista, teatro domani della WeatherTech 240, la gara che ha sostituito il round di Mosport nel WeatherTech SportsCar Championship 2021.

Taylor su pista umida ha portato il suo prototipo quasi al limite da lui stesso fissato venerdí scorso con 1.30.058, ribadendo anche l’uno-due delle ARX05 con Olivier Pla a fargli compagnia in prima fila. Il francese ha primeggiato nell’unica, frammentata sessione di libere del mattino su pista bagnata.

Delusione per Harry Tincknell e la Mazda vincitrice domenica, solo P5, ferma lungo il circuito nel finale dopo essersi portata a spasso un cartellone per quasi tutta la sessione. Nel mezzo le due Cadillac di Kevin Magnussen e Pipo Derani.

Tra le tre sole LM P2 iscritte, si è rinnovata la battaglia fra WIN Autosport e PR1 Mathiasen, con Ben Keating a spuntarla nel finale con 1.34.969, mentre nelle LM P3, prima pole per Mateo LLarena e la Ligier del Performance Tech con 1.42.633.

In GTLM, in assenza delle due BMW, committate solamente alle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, è stata lotta interna tra le due Corvette, e a spuntarla è stato Jordan Taylor, di due decimi più veloce di Nick Tandy. Distanziatissimo Cooper MacNeil, sulla Porsche ricostruita dopo il principio di incendio delle primissime fasi della 6 Ore, uscito cautelativamente con le gomme wet.

Nella battaglia delle GTD infine, partenza al palo in griglia per Madison Snow con la Lamborghini del Paul Miller Racing sulla Lexus di Frankie Montecalvo e l’Audi del CarBahn di Richard Heistand. Per quanto riguarda i punti invece, validi solo ricordiamo per la Sprint Cup, hanno tenuto banco i due protagonisti della 6 Ore, Jack Hawksworth e Bill Auberlen, con l’alfiere del Vasser Sullivan a precedere di ben mezzo secondo il veteranissimo della BMW col tempo di 1.46.988.

La gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, partirà alle 6.10 PM ET di domani, pari alle 00.10 italiane di sabato, e verrà diffusa come sempre gratuitamente in streaming su  https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD

I risultati delle Qualifiche – LM P3

I risultati delle Qualifiche – DPi/LM P2

Foto: WTR

Endurance, Italian Style