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Kubica

ELMS – Kubica il più veloce nei test di Spa

Come di consueto l’European Le Mans Series riserva la giornata del mercoledí ai test collettivi. Nelle due sessioni effettuate in vista della 4 Ore di Spa-Francorchamps, il più veloce è stato il “quasi vincitore” di Le Mans (tra le LM P2) Robert Kubica del team di casa, il WRT.

Il driver polacco, reduce dai due ultimi Gran Premi di F1 con l’Alfa Romeo, ha segnato la migliore prestazione su pista bagnata nel pomeriggio, con 2.20.871, precedendo Patrick Pilet con l’Oreca IDEC di 4 decimi e Phil Hanson, appena confermato anche nel WEC con United Autosports, di oltre 1”1.

Al mattino era stato il neocampione F.E Nicky de Vries a segnare la migliore prestazione con l’Aurus #26 del G-Drive con 2.25.699 davanti a Yifei Ye e allo stesso Kubica.

Proprio in casa del team Russo, gestito in pista da Algarve Pro Racing, la news più eclatante in termini di line-up, con Gustavo Menezes a sostituire Roberto Merhi sull’equipaggio Pro/Am della vettura #25. Il neoacquisto Peugeot, scaricato da Glickenhaus alla vigilia di Le Mans, estenderà il proprio impegno insieme a John Falb e Rui Andrade anche nel season finale di Portimao.

Le altre due novità di rilievo riguardano entrambe team francesi. Ultimate ha deciso di non rimpiazzare Francois Heriau, assente anche a Le Mans per un problema alla clavicola, e correrà con i due fratelli Mathieu e Jean-Baptiste Lahaye nella classifica assoluta. Il Graff invece ha dato forfait senza spiegazioni apparenti.

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Tra le LM P3, migliore prestazione per il capoclassifica Niklas Knuetten con la Ligier #19 del Cool Racing, il più veloce nel pomeriggio con 2.31.796, seguito a 7 decimi dalla vettura dell’1 AIM Villorba di Alessandro Bressan.

Un team italiano sugli scudi anche in GTE con Miguel Molina e la Ferrari di Iron Lynx, al top con 2.31.952 davanti all’Aston Martin di Ross Gunn e all’altra 488 GTE Evo delle Iron Dames di Michelle Gatting.

In azione quest’oggi anche la Michelin Le Mans Cup, con Scott Andrews e la Ligier #22 di United Autosports e Paolo Ruberti con la Ferrari di Iron Lynx al comando della lista dei tempi di LM P3 e GT3. Assente – almeno per ora – la Porsche del PZOberer by Zurichsee, major contender della categoria.

Domani giornata di pausa. L’azione in pista della ELMS riprenderà venerdí 17 con la prima sessione di libere, alle 11.00.

Piero Lonardo

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

Foto: WRT, ELMS

FIA WEC 4 Hours of Silverstone

WEC/USCC – Enzinger sostituito in Porsche: obiettivo F1?

Fritz Enzinger dal primo ottobre prossimo non sarà più il capo delle attività sportive Porsche. Oggi il comunicato che vede il 65enne sostituito nell’incarico da Thomas Laudenbach.

Laudenbach, di 12 anni più giovane, negli ultimi anni è stato il capo della divisione motori della casa di Stoccarda. Suoi i progetti delle unità che equipaggiano la 918 Spyder, la 911 RSR e la 911 GT3 R, ma anche il prestigioso 3,4 litri V8 della mitica RS Spyder che dominò negli States nel primo decennio degli anni 2000.

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Il suo precedente coinvolgimento vincente con le serie endurance statunitensi è di buon augurio per il prossimo programma LMDh che lo vedrà agire, questa volta in prima persona, ancora una volta insieme al partner Penske.

Enzinger, fautore del programma 919 Hybrid che ha fruttato tre titoli WEC ed altrettante vittorie di fila a Le Mans dal 2014 al 2017, ufficialmente andrà in pensione, ma voci di corridoio propendono per un nuovo incarico all’interno del gruppo VW.

Sarà il tanto auspicato ritorno in F1? Staremo a vedere…

Piero Lonardo

Foto: Porsche

WTRwin

USCC – Il WTR torna alla vittoria a Laguna Seca

Il Wayne Taylor Racing torna alla vittoria sulla pista di Laguna Seca. Il tracciato californiano si è dimostrato ancora una volta favorevole alle Acura, che qui hanno negli ultimi due anni col Team Penske, ed ha visto alternarsi al comando le due ARX-05, con l’esemplare del Meyer Shank Racing ancora una volta alla ricerca di una strategia alternativa dopo una Full Course Yellow chiamata nelle fasi iniziali per il contatto fra la seconda Aston Martin dello Heart of Racing e l’Acura del Compass Racing.

Mentre Albuquerque, partito dalla pole, si adeguava alla strategie sulle tre soste come le altre DPi, Dane Cameron allungava il proprio stint sino al termine della prima ora di gara, per cedere il volante ad Olivier Pla, che si riappropriava della leadership ad circa 40’ dalla bandiera a scacchi, in attesa di una nuova neutralizzazione che peró, come a Road America, non si è mai materializzata.

Ricky Taylor, subentrato ad Albuquerque, riduceva il gap fino al sorpasso decisivo, che vale la terza vittoria stagionale ed il consolidamento della leadership nella serie. I major contender dell’Action Express venivano peraltro beffati a pochi minuti dalla fine dall’altra Cadillac del Team Ganassi di Renger van der Zande e Kevin Magnussen, che si aggiudicavano la piazza d’onore.

PR1bTra le LM P2, dominio ancora una volta del PR1/Mathiasen di Ben Keating e Mikkel Jensen. A parte il primo giro e le soste ai box, l’Oreca #52 ha dominato per tutta la gara, e solo un contatto all’ultimo giro tra la vetture dell’Era Motorsport di Ryan Dalziel, stabile seconda per tutta la gara, e del Tower Motorsport di Gabriel Aubry ha infine promosso quest’ultima alla piazza d’onore, sotto gli occhi nientemeno che dell’Acura vincitrice, fortunatamente inurtata.

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La lotta fra le due Corvette e la Porsche del WeatherTech Racing, uniche attrici della GTLM, ha visto invece il primo successo della C8.R #4 di Nick Tandy e Tommy Milner sulla vettura gemella di Antonio Garcia e Jordan Taylor, che mantengono comunque un ampio margine di vantaggio in classifica generale.

Pfaff

In GTD infine, secondo successo consecutivo per la Porsche dello Pfaff Motorsports di Laurens Vanthoor e Zach Robichon. I due possono rilanciarsi, grazie ai risultati della concorrenza, nella lotta del titolo di categoria.

I capolista dello Heart of Racing, partiti dal fondo dello schieramento per un’infrazione in qualifica, hanno raccolto solo un quinto posto, dietro gli alfieri della BMW, Bull Auberlen e Robbie Foley. Questi ultimi hanno condotto fino all’ultima sosta per poi cedere nel finale anche alla Lamborghini del Paul Miller Racing e all’altra Porsche del Wright Motorsports.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà fra due settimane per l’evento in coabitazione con l’IndyCar di Long Beach della durata di 100’. In gara DPi, GTLM e GTD.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, WTR, PR1, Corvette

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USCC – Albuquerque, prima pole a Laguna Seca

A Filipe Albuquerque mancava ancora un piccolo dettaglio per entrare a pieno diritto nel clima vincente del WTR, e questa sera anche questo aspetto è stato colmato con la prima pole position in tuta black&blue sul circuito di Laguna Seca.

Dopo il miglior tempo di ieri e la terza prestazione nelle seconde libere del mattino, ostacolate da una fitta foschia, il campione in carica WEC LM P2 ha stracciato il record precedente della pista nelle qualifiche, appartenente peraltro al compagno di squadra Ricky Taylor, col tempo di 1.14.441.

Al fianco del pilota portoghese, l’altra Acura del MSR con Dane Cameron, già vincitore qui nel 2019, che nel finale si è portato a soli 23 millesimi dal leader, mentre la seconda fila se la dividono la Cadillac del Team Ganassi e la Mazda Dpi.

Solo P5 per la Cadillac dell’Action Express in lotta per il titolo, con l’altra V.R. del JDC/Mustang Sampling a chiudere lo schieramento della categoria.

UPDATE: Penalità per camber eccessivo alla Mazda che partirà dal fondo dello schieramento delle DPi.

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Tra le LM P2 non c’è stata storia con Ben Keating alla sua quarta pole position stagionale col PR1/Mathiasen ed il tempo di 1.17.227, oltre 2”7 meglio di Dwight Merriman con l’esemplare dell’ERA Motorsport.

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Sesto sigillo in GTLM invece per la Corvette #3 con Jordan Taylor, autore di 1.21.151, sulla vettura gemella di Tommy Milner.

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In GTD infine, la lotta per la pole position è andata a Trent Hindman con la Porsche del Wright Motorsports sulla BMW di Robbie Foley e la Aston Martin di Roman DeAngelis.

UPDATE: La penalità alla Aston Martin è stata estesa anche alla posizione in griglia e quindi partirà in fondo allo schieramento.

Ross Gunn, compagno di squadra di DeAngelis sulla Vantage #23 conquistava invece il punteggio massimo, ma veniva squalificato per essere uscito dalla vettura prima della bandiera scacchi; i punti andavano quindi a Laurens Vanthoor, autore di 1.23.872 con la Porsche dello Pfaff Motorsports davanti alla BMW capoclassifica.

Domani la gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, sarà diffusa gratuitamente sul sito IMSA www.imsa.com, a partire dalle 4.10 PM ET, vale a dire le 22.10 italiane.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD punti 

I risultati delle Qualifiche – DPi/LM P2

 Foto: IMSA, PR1, Corvette, Porsche

WTR copia

USCC – Albuquerque sfida Derani nelle prime libere di Laguna Seca

Filipe Albuquerque ha dimostrato di essere sempre in splendida forma a Laguna Seca, sede del nono round stagionale del WeatherTech SportsCar Championship.

Il co-leader della serie, reduce da una Le Mans non particolarmente fortunata, ha piazzato il miglior tempo nelle prime libere con l’Acura del WTR con 1.14.880 a poco più di metà dei 60’ previsti.

Pipo Derani dal canto suo, subentrato nella seconda parte a dare il cambio a Felipe Nasr sulla Cadillac dell’Action Express, ha proseguito il duello a distanza con i capoclassifica segnando la seconda migliore prestazione. portandosi nel finale del turno a soli 94 millesimi dal portoghese.

A seguire Harry Tincknell con la Mazda DPi e le altre due Cadillac del JDC/Mustang Sampling e Team Ganassi di Tristan Vautier e Kevin Magnussen, tutte comprese in mezzo secondo. Difficile approccio invece per l’altra Acura del MSR, termina ad oltre 1”, dietro anche alla migliore delle LM P2, l’Oreca del PR1/Mathiasen di Mikkel Jensen, autore di 1.16.115.

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Assenti le LM P3, si prosegue con le GTLM, dove Nick Tandy guida con 1.22.081 il plotoncino della categoria, inseguito da Matt Campbell e la Porsche WeatherTech e l’altra C8.R di Jordan Taylor racchiusi nell’arco di un solo decimo.

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Nel folto gruppo delle GTD infine, il veteranissimo Bill Auberlen ha portato ancora una volta in alto la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport col tempo di 1.24.630, precedendo di oltre mezzo secondo la Porsche dello Pfaff Motorsports di Laurens Vanthoor e la Lamborghini del Paul Miller Racing di Bryan Sellers.

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Da segnalare infine l’accordo che legherà il WeatherTech Raceway di Laguna Seca e la serie IMSA per altre tre stagioni. Il tracciato della California proseguirà quindi la lunga striscia di partecipazioni alla schedule che lo rendono uno piú longevi della serie.

Nella giornata di sabato il programma di Laguna Seca prevede una nuova sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.45 AM e alle 4.05 PM ET; queste ultime saranno godibili come sempre in forma gratuita sul sito IMSA www.imsa.com a partire dalle 22.05 italiane.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: IMSA, WTR

Start2020

ELMS – A Spa in 39 col ricordo di Le Mans (ed il pubblico)

L’European Le Mans Series tornerà il prossimo weekend per il penultimo round della stagione 2021, la 4 Ore di Spa-Francorchamps. Rispetto alla “monster grid” di Monza, ulteriormente rimpolpata dalle wild-card WEC, un leggero calo nelle vetture iscritte, che saranno comunque ben 39.

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Con la testa ancora a Le Mans per la vittoria sfiorata tra le LM P2 il capolista WRT, che giocherà in casa con Robert Kubica, Louis Deletraz e Yifei Ye e dovrà difendere un vantaggio di 11 punti su Franco Colapinto e Roman Rusinov e l’Aurus #26 del G-Drive. Il team russo ritroverà il neocampione F.E Nicky de Vries, che all’Autodromo Nazionale era stato sostituito da Mikkel Jensen.

In evidenza, oltre come sempre all’equipaggio di punta di United Autosports, rinvigoriti dal podio Monzese a 18 lunghezze dai leader, il Panis Racing, reduce dalla prima vittoria proprio a Monza ma anche dal podio di Le Mans con Julien Canal, Will Stevens e James Allen, con i primi due ad inseguire nella classifica piloti a -27,5 punti. Un distacco notevole ma non incolmabile tenuto presente il notevole numero di iscritti, 14, tra le LM P2.

Tra le line-up, Harry Tincknell sarà di ritorno sulla vettura del Racing Team Turkey, mentre l’unico TBA riguarda Ultimate, che a sorpresa non lista Francois Heriau insieme a Jean-Baptiste e Mathieu Lahaye.

Ricordiamo che due dei vincitori di Le Mans, Ferdinand Habsburg e Charles Milesi, saranno presenti in griglia a Spa cone le vetture di Algarve Pro Racing e Cool Racing.

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Sempre 16 invece le LM P3, dove Laurents Hörr ed il DKR cercheranno di ricongiungersi ai capolista del Cool Racing, Nicolas Maulini, Matt Bell e Niklas Kruetten distanziati, dopo i due ultimi successi del team lussemburghese, di sole 18 lunghezze.

L’accoppiata dell’Inter-Europol, composta da Martin Hippe e dal pilota di casa Ugo de Wilde, è chiamato all’ultima occasione per sperare ancora nel titolo, a causa dei ben 38 punti di distacco dai leader. Il terzo pilota per l’occasione sarà il 22enne Aidan Read, al debutto nella serie dopo le esperienze in Asian LMS e più di recente con la BMW del Turner Motorsports nel WeatherTech SportsCar Championship.

Il nostro Mattia Pasini, dopo la bella prova di Monza, tornerà sull’altra Ligier del team polacco. I colori italiani saranno difesi nella categoria anche da Jacopo Baratto, che ritorna sulla JS P320 dell’Eurointernational, e dalla vettura dell’1 AIM Villorba Corse, che ripropone la medesima line-up formata da Alessandro Bressan, Andreas Laskaratos e Damiano Fioravanti.

Tra le GTE, ritorna Matt Campbell come in IMSA al fianco di Cooper MacNeil a la Porsche Proton coi colori WeatherTech, ma gli onori sono tutti per i vincitori GTE-Am di Le Mans di AF Corse, Alessio Rovera e Francois Perrodo, che nella serie europea ritornano a completarsi con Manu Collard.

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In classifica generale i capolista di Iron Lynx, Matteo Cressoni, Rino Mastronardi – pure a podio a Le Mans in GTE-Am – e Miguel Molina conducono con 80 punti, appena 3 in più di 77 di David Perel e Duncan Cameron, che a Spa ritroveranno Matt Griffin dopo lo stop di Monza per gravi motivi familiari.

3 punti che significano peró 5 kg in meno di Success Ballast nei confronti della Ferrari #80 (40 kg contro 35). Rovera e c. saranno gli unici altri piloti a scontare una zavorra in terra belga, pari a 15 kg. Sull’equipaggio della 488 GTE Evo, distanziata di ben 27 lunghezze dai leader, pesa l’assenza forzata di Barcelona.

A far compagnia alla massima serie endurance europea come sempre la Michelin Le Mans Cup.

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Dopo i due round di Le Mans e le tante wild-card, sono comunque 29 le vetture iscritte alla serie cadetta, ma tra queste le GT3 si ritroveranno solamente in 3: le due Ferrari Iron Lynx e la Porsche del PZOberer by Zurichsee, con Nicolas Leutweiler sempre più vicino al titolo piloti della categoria, mentre sulle due Ferrari ancora una volta Manuela Gostner insieme a Doriane Pin e Gabriele Lancieri ad affiancare, come nel vittorioso round di Monza, Paolo Ruberti.

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Tra le LM P3, Anthony Wells e Colin Noble dopo la fortunosa vittoria in gara 1 a Le Mans cercheranno di prendere definitivamente il largo sulla concorrenza, capeggiata da Alexander Mattschull e Nicolas Varrone del Rinaldi Racing, a quota -9, con l’equipaggio della Ligier #22 di United Autosports composto da Gery Kraut e Scott Andrews a 12 lunghezze dopo l’unico punto conquistato a Le Mans.

Nella Ligier European Series invece,  i nostri Alessandro Cicognani e Jacopo Faccioni “vedono” il titolo tra le JS P4, grazie ai 38 punti di vantaggio su Jacques Nicolet.

A Spa infine torneranno per la prima volta gli spettatori, che potranno entrare gratuitamente, e a cui saranno dedicate due tribune, quella dei box e quella della vecchia pitlane, oltre che tutte le zone comuni, paddock ovviamente escluso, previa presentazione di idonea certificazione sanitaria (Green Pass ovvero tampone). Non è sicuramente l’optimum ma è un buon inizio rispetto a quanto visto a Monza.

L’ELMS scenderà in pista venerdí 17 settembre alle ore 12.45 con le prime libere. Qualifiche sabato 18 alle 1.05 e gara domenica 19 a partire come di consueto dalle 11. Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara sul sito europeanlemansseries.com e sui canali Youtube della serie.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Spa-Francorchamps

L’entry list della Michelin Le Mans Cup

Foto: Piero Lonardo, ELMS

Start2020

USCC – In 26 a Laguna Seca alla caccia del WTR. BMW, siglato l’accordo con Dallara per l’LMDh

Dopo oltre un mese nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship con la prima delle due trasferte consecutive ad Ovest in quel di Laguna Seca.

Sull’iconico tracciato del nord della California saranno presenti 26 vetture, assenti solo le LM P3, che torneranno in azione solo nel season finale di Road Atlanta.

Tra le DPi, prosegue l’inseguimento ai danni dei capoclassifica del WTR, Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, da parte di Action Express e Mazda, rispettivamente a -41 e -43 punti dai leader dopo le due vittorie consecutive dell’accoppiata brasiliana formata da Pipo Derani e Felipe Nasr.

Quest’ultimo sembra destinato ad assumere il ruolo di factoy driver nel nuovo programma Audi LMDh, ma il recente annuncio che ha eletto il team di Denver, NC, quale ufficiale Cadillac LMDh insieme a Ganassi non renderà difficoltosa la scelta degli eventuali rimpiazzi.

Il novero dei prototipi, oltre alle 6 DPi full-season, è completato dalle 4 LM P2, con Dwight Merriman e Ryan Dalziel chiamati al riscatto sui circuiti “di casa” dopo i problemi avuti a Le Mans.

L’equipaggio dell’ERA Motorsport è virtualmente tagliato fuori dalla lotta per il titolo di categoria, che al momento vede il PR1/Mathiasen di Mikkel Jensen e Ben Keating condurre con ben 58 punti di vantaggio sul WIN Autosport, nonostante i due successi di Daytona e Road America, avendo saltato il secondo round del Glen.

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Tra le tre sole GTLM iscritte, la leadership di Antonio Garcia e Jordan Taylor, a podio anche sul Circuit de la Sarthe, non pare in discussione; discorso diverso invece per la piazza d’onore, dove la Porsche del WeatherTech Racing, ancora con Matt Campbell al fianco del patron Cooper MacNeil, grazie al successo ottenuto nell’ultimo round in Wisconsin si è avvicinato a sole 11 lunghezze dall’equipaggio della seconda C8.R.

Ben 13 infine le GTD, con la novità della seconda Aston Martin dello Heart of Racing per Ian James ed Alex Riberas, a dar man forte ai compagni di squadra Roman de Angelis e Ross Gunn, che inseguono da presso, a sole 18 lunghezze, i leader Bill Auberlen e Robbie Foley sulla BMW M6 GT3 del Turner Motorsport; più lontano l’equipaggio del Wright Motorsports, a -100, ma la folta partecipazione alla categoria lascia ancora ben aperta la porta ad eventuali intromissioni nella lotta per il vertice.

Sostituzione dell’ultimo momento in casa Compass Racing, dove Jacob Abel prenderà il posto di Ben Kingsley sulla Acura NSX GT3 Evo #76 al fianco di Mario Farnbacher. Dalla entry list manca la Lamborghini del GRT Grasser cosí come l’Audi dell’NTE; entrambe difficilmente torneranno in azione nel corso dell’anno se non forse nell’atto finale. Una nuova Mercedes però è attesa per il prossimo round di Long Beach: è quella della US RaceTronics di Steven Aghakhani e Jacob Eidson.

Le uniche modifiche al BoP riguardano proprio la vettura leader delle GTD, cui sarà concesso un litro in meno di carburante; per il resto, equivalenze invariate rispetto al precedente round di Road America.

Dallara_firma

In data odierna è stato infine ufficializzato l’accordo tra Dallara e BMW per lo sviluppo della nuova LMDh del marchio bavarese, che debutterà nel 2023. Nel quartier generale di Varano de’ Melegari l’Ing.Giampaolo Dallara ha rinnovato una partnership nata nel lontano 1977 col progetto M1 alla presenza, oltre che, per il costruttore emiliano, del CEO e GM Andrea Pontremoli e del recente “acquisto” Max Angelelli, dei boss BMW Markus Flasch, CEO BMW M GmbH, Mike Krack, Capo della BMW M Motorsport, e di Maurizio Leschiutta, responsabile del progetto LMDh.

La nuova BMW LMDh prenderà la pista nel corso del prossimo anno; ricordiamo che Dallara sarà fornitore anche della Cadillac per il suo nuovo prototipo.

L’azione in pista a Laguna Seca, che nelle ultime due edizioni ha visto altrettante vittorie delle Acura DPi, inizierà alle 7.30 PM ET di venerdí 10 settembre; qualifiche sabato 11 alle 4.05 PM ET e gara, della durata standard di 2 ore e 40’, a partire dalle 4.10 PM ET, corrispondenti alle 22.10 italiane, di domenica 12. Come sempre qualifiche e gara in diretta streaming gratuita sul sito IMSA www.imsa.com.

Piero Lonardo

L’entry list di Laguna Seca

Foto: IMSA, BMW

Prema

WEC – Iron Lynx con PREMA in LM P2: obiettivo Hypercar?

La partnership da poco annunciata fra Iron Lynx e PREMA Powerteam inizia a prendere forma: di stamane infatti l’annuncio dell’acquisizione da parte di PREMA di una nuova Oreca 07 LM P2 da iscrivere alla prossima edizione del World Endurance Championship.

Il team Principal di Iron Lynx, Andrea Piccini, ha così commentato: “Iron Lynx ha ottenuto in questa stagione importanti risultati in questa stagione fra le GT e PREMA è largamente riconosciuta quale una delle migliori squadre tra le monoposto. L’expertise di entrambe le squadre creerà la miscela perfetta per competere ai massimi livelli”.

Dal canto suo René Rosin, boss PREMA, ha affermato che “Questo è uno sviluppo incredibilmente eccitante per il nostro team e che ci porterà in una nuova dimensione altamente motivante. Non vediamo l’ora di collaborare con Iron Lynx per condividere conoscenza e best practice, che speriamo sia solo l’inizio di un futuro di successo nelle gare endurance”.

Ovviamente è molto presto per conoscere quale potrà essere l’equipaggio futuro di questa vettura, che va a colmare nella categoria cadetta del WEC il vuoto lasciato da Cetilar. Quello del 2022 potrebbe però essere un obiettivo parziale, magari in funzione di un0iscrizione alla stagione successiva con una Hypercar, magari col marchio del Cavallino….

Ricordiamo che PREMA è campione in carica della F2 con Mick Schumacher e al momento è al comando del campionato in corso con Oscar Piastri, con l’altro giovane della FDA, Robert Shwartzman, in terza posizione e ancora ben in lotta per il titolo.

Iron Lynx da parte sua può vantare tra i più recenti successi il trionfo con la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 alla 24 Ore di Spa ed il terzo posto in GTE-Am di due settimane fa a Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

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WEC – La situazione dopo Le Mans

I punteggi doppi di Le Mans hanno modificato sensibilmente le classifiche del World Endurance Championship 2021.

Va subito detto che per una volta non vi è stata alcuna penalizzazione o squalifica post-gara durante le verifiche tecniche eseguite nella giornata del lunedi, per cui sono stati confermati i risultati della pista; ricordiamoci però che i punteggi vengono attribuiti solo alle vetture iscritte alla serie mondiale.

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Nella categoria regina, la doppietta Toyota con la seconda vittoria stagionale della #7, porta Mike Conway, Kamui Kobayashi e Josè Maria Lopez davanti ai compagni di squadra con 120 punti contro 111. Con 63 punti ancora potenzialmente in palio nelle due gare del Bahrain però, l’Alpine non è ancora potenzialmente tagliata fuori dalla lotta per il titolo, a quota 90 dopo il bel terzo posto di Lapierre e soci.

La dirigenza Alpine ha peraltro chiesto alla FIA e all’ACO di poter mantenere in gara la A480-Gibson LM P1 anche per la prossima stagione, in attesa delle decisioni del gruppo Renault sulla futura Hypercar, che dovrebbero comunque essere rese note entro la fine dell’anno.

Dopo la bella prestazione al debutto sulla Sarthe, speriamo di vedere almeno una Glickenhaus in Bahrain…

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Nelle classifiche che più riguardano da vicino i colori italiani, vale a dire quelle delle GT, James Calado e Alessandro Pier Guidi passano gloriosamente al comando tra i piloti con 124 punti contro i 112 derivanti dal secondo posto (terzo in gara dietro la Corvette #63) di Kevin Estre e Neel Jani.

Ben distanziati e con flebili speranze di titolo Gianmaria Bruni e Richard Lietz a quota 75, mentre il secondo sfortunatissimo equipaggio Ferrari composto da Miguel Molina a Daniel Serra deve già abbandonare ogni sogno di gloria. Mentre il differenziale tra le due 488 GTE Evo di AF Corse puó essere attribuito in gran parte alla sfortuna sulla Sarthe, pare che il problema della Porsche #91 risieda – secondo quanto recepito da  alcune “gole profonde” – nella scarsa competitività della vettura rispetto alla gemella. Vedremo se la casa di Stoccarda riuscirà a porre rimedio e a garantire ai due veterani un mezzo ugualmente all’altezza.

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Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo invece, senza quel problema ad inizio gara in Portogallo starebbero già festeggiando il titolo fra le GTE-Am per AF Corse. Con 36,5 punti di gap, Ben Keating, Felipe Fraga e Dylan Pereira hanno limitato i danni con un bel secondo posto dopo le prove sfortunate di Portimao e Monza, ma chi ha più da dolersi dal risultato di Le Mans è sicuramente Cetilar Racing.

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L’owner/patron/deus ex machina del progetto, Roberto Lacorte, ha postato via social un accorato report che si conclude in sostanza con un mea culpa per il contatto che ha posto fine alla gara dell’equipaggio nostrano; purtroppo l’occasione, viste anche le prestazioni in pista della Ferrari #47 e dei suoi piloti, era ghiotta, e lo zero in casella va a vanificare, dopo il passo falso di Monza, lo splendido inizio di stagione, riducendo le speranze di titolo al lumicino.

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Tra le LM P2 invece, la vittoria della WRT “giusta” (cioè quella che corre nel WEC) riporta in quota Robin Frijns, Ferdinand von Habsburg e Charles Milesi per il titolo di categoria, piazzandoli al secondo posto ad un solo punto di distacco (89 contro 88) da Sean Gelael, Stoffel Vandoorne e Tom Blomqvist sulla Jota #28 che, attenzione, fin qui non hanno mai vinto una gara.

L’equipaggio della Jota di punta invece, dopo l’errore di inizio gara, ha potuto recuperare sino a siglare il quarto posto (ottavi al traguardo dietro tante vetture dell’ELMS) che li lascia assolutamente in contention, a -8 dai compagni di squadra.

Speranze ancora vivissime anche per Phil Hanson, in solitario a quota 76, e anche per i passisti dell’Inter-Europol, Alex Brundle e Kuba Smiechowski, a 67 punti.

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Filipe Albuquerque, campione in carica insieme ad Hanson della categoria, tornerà anche il prossimo anno a vestire i colori di United Autosports, che schiererà due vetture full-time WEC. Da parte nostra sarà un piacere poter rivedere il simpaticissimo e disponibilissimo pilota portoghese anche da questa parte dell’Oceano.

Da segnalare che l’Oreca dei “quasi vincitori” Robert Kubica, Yifei Ye e Jean-Louis Deletraz il lunedí delle verifiche si è accesa al primo colpo; imputato della defaillance all’ultimo giro in stile Nakajima, dopo che i primi indizi si erano rivolti verso un sensore dell’acceleratore, un banale corto circuito. Nel serbatoio sono stati trovati inoltre ben 20 litri di carburante che avrebbero permesso agevolmente al driver cinese di transitare sotto la bandiera a scacchi.

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Nella nuova categoria LM P2 Pro/Am, Juan Pablo Montoya sta spianando la strada al rampollo Sebastian (che in futuro dovrebbe vestire i colori di DragonSpeed), e con la prima sospirata vittoria ha portato l’equipaggio dell’Oreca #21 composto anche dal vulcanico  Henrik Hedman e da Ben Hanley al top con 110 punti contro i 104 di Frits van Eerd ed i 101 di Esteban Garcia e Norman Nato del Realteam.

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Particolare menzione all’equipaggio dell’Oreca dell’Association SRT41 di Frédéric Sausset, che dopo il primo exploit del 2016, ha concluso ancora una volta la gara, ancorchè con 37 giri di distacco. Ricordiamo che insieme a Mathieu Lahaye hanno condiviso l’abitacolo i diversamente abili Takuma Aoki e Nigel Bailly, cui va tutta la nostra ammirazione.

Una nota particolare, in negativo, va infine alla stampa italiana che ha seguito questa 24 Ore, che si è trasformata in 48 ore per Ansa e Sky, è stata vinta da John Elkann per Autosprint, ed è stata persa all’ultimo giro da Robert Kubica per Il Giornale. Una sola domanda: PERCHÉ?

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 89ma 24 ore di Le Mans

Foto: Piero Lonardo

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LMC – Muehlner Motorsports flag to flag in gara 2 della Road to Le Mans. Porsche corsara in GT3

La seconda manche della Road to Le Mans si è corsa come da copione quale antipasto della 24 Ore, nella mattinata di sabato.

Dalla pole position Moritz Kranz, sfortunato protagonista di gara 1, parte ugualmente a razzo, questa volta dalla pole position, con la Duqueine del Muehlner Motorsports davanti all’altra Duqueine del DKR di Jean Glorieux e alle due Ligier del Cool Racing di Antoine Doquin e Mathieu de Barbuat.

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Tra le GT3, Rory Penttinen conduce con la Ferrari Iron Lynx su Nico Leutwiler e la Porsche del PZOberer Zürichsee by TFT, che a sua volta ha avuto la meglio su Ahmad al Harthy e l’Aston Martin dell’Oman Racing, che però riprende presto la posizione alle spalle della 488.

Già nel primo giro la bagarre toglie dai contender le vetture del Cool Racing: foratura per la #37 e contatto più dietro per la #69 di Maurice Smith, terzo in gara 1, con l’altra Ligier del Motorsport98 di Eric de Doncker; quest’ultima ha la peggio e chiama in causa una prima slow zone, mentre al barbuto statunitense viene assegnato un drive-through.

Anche i vincitori del giovedí del Nielsen Racing assaggiano le barriere, cosí come la seconda entry del DKR alla chicane Dunlop. Entrambe possono ripartire ancorchè attardate, mentre Thorsten Kratz del WTM powered by Phoenix ha la meglio su de Barbuat per la terza piazza assoluta.

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Si arriva cosí al pit obbligatorio, con la Vantage coi colori dell’emirato al comando delle GT3, ma un testacoda relega Michael Dinan in fondo al gruppo, con Logan Sargeant, subentrato a Penttinen, al comando sulla Porsche #2, ora nelle mani di Julien Andlauer.

Per l’assoluta la Duqueine #21 di Ugo de Wilde conduce con un margine di assoluta tranquillità su Nicolas Kruetten, il quale ha ereditato la seconda piazza dopo il forfait della vettura di punta del DKR dello specialista Laurents Hörr, e si procederà cosí sino al traguardo, dove de Wilde arriverà con 11” di vantaggio. Terza piazza, dopo un drive-through assegnato al WTM, per l’RLR MSport di Mike Benham e Malthe Jakobsen.

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Finale thrilling invece tra le GT3, con Andlauer a superare all’ultimo giro alla chicane Michelin Sargeant, grazie al “velo” di due LM P3. Il gradino basso del podio va all’Audi del WRT di Chris Weertz e Jean-Louis Deletraz.

In classifica generale, a due gare dal termine, l’accoppiata del Nielsen Racing formata da Tony Wells e Colin Noble, a secco in gara 2, continua a condurre con 63 punti, ma a 9 lunghezze si affaccia l’equipaggio del Rinaldi Racing, che termina in P4 alla bandiera a scacchi ma porta a casa ancora 9 punti e scavalca a sua volta i portacolori di United Autosports, Scott Andrews e Gerry Kraut, autori di una gara sfortunata.

Tra le GT3, con la vittoria odierna, Leutwiler allunga con 71 punti seguito dal teammate Andlauer (ricordiamo che al Paul Ricard la Porsche #2 fu guidata da Wolf Henzler) con 56; in terza posizione emerge Doriane Pin con la Ferrari delle Iron Dames a -19, uno in più di Sargeant, che ha sostituito i nostri Rino Mastronardi e Paolo Ruberti, impegnati nella 24 Ore, fermi a quota 45.

Prossimo appuntamento con la Michelin Le Mans Cup a Spa-Francorchamps il 18 settembre prima del gran finale di Portimao.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo di Gara 2

Foto: Piero Lonardo