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IMSA – Si torna per l’ultima volta ad Indianapolis per la Battle On The Bricks

Nel weekend penultima tappa a ranghi completi per il WeatherTech SportsCar Championship presso L’indianapolis Motor Speedway per la Battle On The Bricks.

Per la gara di 6 ore, che il prossimo anno verrà sostituita in calendario da Road America, risultano iscritte ben 53 vetture.

Equipaggi a due tra le GTP, ad eccezione della Cadillac #31 del Whelen Racing, dove torna Frederik Vesti al fianco di Jack Aitken ed Earl Bamber, e sulla Acura #93 del MSR, con il protegè Honda Kaku Ohta alla sua terza gara stagionale dopo Daytona ed il Glen.

A difendere i colori Lamborghini questa volta ci sarà Edoardo Mortara insieme a Romain Grosjean, mentre il JDC-Miller ripresenta Nico Müller al fianco di Tijmen van der Helm sulla Porsche #85; assente invece l’altra Porsche privata di Proton, danneggiata al Glen.

Tra le LM P2, ritorno di Juan Manuel Correa sull’Oreca #2 di United Autosports insieme a Ben Hanley e nick Boulle, mentre sarà Oliver Jarvis a rinforzare questa volta l’equipaggio di ERA Motorsports. Da non dimenticare infine il ritorno alle corse di Logan Sargeant sulla vettura del PR1/Mathiasen.

In GTD Pro, torna Davide Rigon al fianco di Albert Costa sul sedile della Ferrari del DragonSpeed in lotta per il titolo con la Corvette #3, mentre il Paul Miller Racing sarà l’unico, insieme al rientrante 75 Express, a schierare un equipaggio a tre, col ritorno di Connor de Philippi, sulla M4 GT3 #1.

Assente infine la Porche delle Iron Dames, la pattuglia delle GTD si rinforza con un equipaggio nuovo di zecca per la Ferrari #021 di Triarsi Competizione, che presenta Niccolo Schirò, AJ Muss e Joel Miller, mentre sulla #21 tornerà James Calado al posto di Alessio Rovera, impegnato a Valencia con il GTWC Europe.Ritorno in pista anche per Nicola Lacorte sulla Ferrari del Cetilar Racing.

Novità anche in casa Gradient Racing, con Mason Filippi a disputare le ultime due gare della stagione sulla Ford Mustang #66, mentre sull’Aston Martin del Van Der Steur Racing debutterà Eduardo Barrichello. Infine, Eric Filgueiras, protagonista delle gare SRO in terra americana, si unirà al Forte Racing.

Reso noto anche il BoP specifico, con riduzioni di peso in GTP per le Acura e Cadillac (-8 kg ciascuna), mentre al contrario Porsche e BMW correranno rispettivamente con 9 e 3 kg extra.

Riduzioni nelle velocità massime rispetto a Road America per tutte le LMDh salvo Aston Martin e Lamborghini (non era presente), e riduzioni generali di energia massima per stint per tutti i marchi. Al riguardo, le BMW rimarranno  le più efficienti in linea teorica con 886 MJ per stint contro i 907 MJ di Aston Martin e Lamborghini.

Tre le GT, aumentato di 10 kg il peso minimo delle Corvette, mentre al contrario le Ferrari 296 GT3 godranno di 6 kg in meno rispetto al VIR. Le Rosse subiranno però una robusta riduzione generale di potenza, cosí come le Lexus e BMW, con le M4 GT3 che peró guadagneranno qualcosina alle velocità più elevate e potranno godere di un’ala posteriore più scarica, come anche le Porsche.

Assegnati alle BMW anche 11 MJ di potenza extra per stint, che salgono a +14 per Corvette e Ferrari e addirittura a +24 per le Porsche. Modifiche di segno opposto invece per le Mercedes e Lexus (-15 e -10 MJ rispettivamente).

Le attività in pista inizieranno venerdí 19 settembre alle 11.15 AM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 20 alle 3.15 PM ET, le 21.15 italiane, e start della gara alle 11.40 AM ET, le 17.40 nostrane, di domenica 21 settembre, Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Indianapolis

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WEC – Genesis annuncia Jaubert e Juncadella

La line-up di Genesis Magma Racing per il debutto nel World Endurance Championship va ad allargarsi con l’ingaggio di Mathys Jaubert e Daniel Juncadella.

I due protagonisti della corrente stagione in ELMS con iDEC Sport, nell’ambito del Genesis Magma Racing Trajectory Programme, sono appena reduci dalla vittoria di Silverstone e vanno ad aggiungersi ai già confermati André Lotterer e Pipo Derani.

“L’obiettivo del Trajectory Programme è sempre stato quello di supportare i piloti e dare loro l’opportunità di dimostrare di poter entrare a far parte del nostro WEC“, ha dichiarato Cyril Abiteboul, Team Principal di Genesis Magma Racing. “Il fatto che siamo già in grado di portare Mathys e Dani nel 2026 è un enorme merito per loro.”

Abiteboul ha poi cosí continuato: “Insieme a Jamie Chadwick, Mathys e Dani si sono adattati brillantemente alle gare Prototipi, come dimostrano le loro prestazioni fin dalla prima gara della stagione ELMS. Ancora più importante, sono migliorati durante la stagione, imparando da ogni weekend, un’esperienza che ci aspettiamo continui con il loro arrivo in Hypercar. Abbiamo corso qualche rischio cercando piloti del nostro Trajectory Programme al di fuori delle gare Prototipi. È un altro rischio portarli nella nostra formazione WEC per il 2026, ma i rischi possono dare i loro frutti, come abbiamo visto. Con Mathys e Dani abbiamo due piloti alle prime armi con l’Hypercar che hanno l’opportunità di dimostrare le loro capacità e creare sorprese, proprio come hanno fatto in LMP2″.

“Abbiamo seguito da vicino le prestazioni di Mathys e Dani nell’ELMS in questa stagione”, ha dichiarato Gabriele Tarquini, Direttore Sportivo di Genesis Magma Racing. “Hanno fatto un ottimo lavoro per tutta la stagione, migliorandosi costantemente e adattandosi alle sfide della serie. La loro relativa mancanza di esperienza nelle gare Prototipi sarà bilanciata dagli altri quattro piloti della nostra formazione, offrendoci un ottimo mix di esperienza e nuovi piloti Hypercar, affamati e motivati a vincere.”

“Ora che Mathys e Dani sono stati confermati nella nostra formazione piloti per il 2026, possiamo davvero iniziare a lavorare alla costruzione del team e allo sviluppo della GMR-001″, ha quindi proseguito Tarquini. “Il modo in cui i piloti lavoreranno insieme sarà fondamentale per il nostro successo, quindi iniziare questo processo così presto nella fase di test è un grande vantaggio per noi e per i piloti, in modo da essere pronti per il prossimo anno”.

Sia Jaubert che Juncadella avranno la loro prima possibilità di guidare la GMR-001 Hypercar nei prossimi test per iniziare ad acquisire esperienza e dare forma allo sviluppo della vettura, lavorando con i loro nuovi compagni di squadra.

Jamie Chadwick rimane parte del Genesis Magma Racing Trajectory Programme. I dettagli completi dei suoi piani per il 2026 saranno annunciati in seguito.

Ulteriori dettagli sulla formazione piloti della Genesis Magma Racing per il FIA WEC 2026 saranno annunciati nei prossimi mesi.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Start - Michelin Le Mans Cup - Silverstone Round - Silverstone Circuit - Great Britain -

LMC – Vittoria e titolo a Silverstone per R-Ace GP. Le Dames trionfano in GT

Hugo Schwarze e Hadrien David vincono a Silverstone il penultimo appuntamento della Michelin Le Mans Cup e si aggiudicano cosí il titolo 2025. La Duqueine di R-ace GP ha preceduto le Ligier di Louis Rousset/Romain Favre (Forestier Racing by VPS) e Alvise Rodella/ Alexandre Pierre Provost  (CLX Motorsport). Primo successo delle Iron Dames nella serie in GT3 per Vanina Ickx e Marta Garcia.

Il recap della gara

Hugo Schwarze (R-Ace GP Duqueine #85) ha controllato la scena nelle fasi iniziali difendendo alla perfezione la pole position da Alexandre Pierre Provost  (CLX Motorsport Ligier #87), Louis Rousset (Forestier Racing by VPS Ligier #29) e Bence Valint (Reiter Engineering Ligier #25).

Dopo una breve FCY per un problema alla Vale della Ligier di  Motorsport98, la corsa è stata neutralizzata con Safety Car a seguito di un incidente in curva 1 tra la Ligier #62 del Bretton Racing e la Porsche #95 di Ebimotors, con Matt Stone a colpire l’incolpevole Fabrizio Broggi.

R-Ace GP ha controllato la ripartenza e la successiva delicata fase del pit stop obbligatorio, che ha visto Hadrien David precedere Alvise Rodella e Romain Favre.

Tra le Pro/Am invece Paul Trojani ha dominato la prima parte di gara per ANS Motorsport, salvo arrendersi, dopo il pitstop ed il cambio pilota, al recupero di Gael Julien sulle Ligier di High Class Racing, il quale ha quindi imposto il proprio ritmo con un discreto gap nei confronti di James Winslow (23Events Racing Ligier #28) e Felipe Laser (Rinaldi Racing Ligier #71).

In GT frattanto, Vanina Ickx (Iron Dames Porsche #83), in pole per la prima volta in carriera nella serie ACO, ha dovuto presto inchinarsi ad Eliseo Donno (AF Corse Ferrari #51), semplicemente superiore ai rivali nella fase iniziale come facilmente prevedibile.

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Dopo la sosta, la Rossa, ora nelle mani di Alessandro Cozzi, ha iniziato a perdere terreno nei confronti di Marta Garcia, subentrata per le Dames, che alla fine ha avuto la meglio ed è transitata davanti a tutti sotto alla bandiera a scacchi. P3 dietro la #51 per l’altra Ferrari del Biogas Motorsport di Josep Mayola Comadira/Marc Carol Ybarra.

Davanti Favre, dopo aver scavalcato Rodella, ha cercato nel finale di assaltare la leadership, ma l’ordine di arrivo non cambierà sino al traguardo, col secondo successo di fila che significa rivincita per David ed il team transalpino dopo la delusione dello scorso anno.

LMP3 Podium - Michelin Le Mans Cup - Silverstone Round - Silverstone Circuit - Great Britain -

Alle spalle di Rodella e Provost completano la top five Charles Roussanne/Luciano Morano  (Forestier Racing by VPS Ligier #92) e  Matteo Quintarelli/Lena Buhler (23Events Racing Ligier #50).

La classifica delle Pro/AM è invece cambiata nel post gara a seguito della squalifica della Ligier di High Class Racing per non essere riuscita ad entrare nel parc fermè coi propri mezzi, per Terrence Woodward e James Winslow  (23Events Racing Ligier #28) su Steve Parrow/Griffin Peebles   (Rinaldi Racing Ligier #66) e Julien Lemoine/Paul Trojani (ANS Motorsport Ligier #84).

Questi ultimi hanno guadagnato il gradino basso del podio grazie alla penalità assegnata alla Ligier del Rinaldi Racing di Stefan Aust e Felipe Fernandez Laser per un contatto con la Ferrari #51 di AF Corse. In classifica, la coppia di ANS Motorsport continua a condurre con 8 lunghezze sul solo Steve Parrow e 12 su Eric DeDoncker e Gillian Henrion di Motorsport98.

Tra le GT3, Cozzi e Donno vantano 16 punti di margine nei confronti di Murat Çuhadaroğlu/David Fumanelli  (Kessel Racing Ferrari #33), quinti al traguardo, con 26 punti da assegnare nell’ultimo round in programma a Portimao a metà ottobre.

Luca Pellegrini

Foto: Le Mans Cup, Iron Dames

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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ELMS – IDEC Sport torna alla vittoria a Silverstone al termine di una gara complicata

IDEC Sport torna al successo nella 4 Ore di Silverstone al termine da una gara segnata da ben tre red flag e dalla temutissima pioggia. Vittoria e titolo delle LM P3 con una prova d’anticipo a CLX Motorsport, Algarve Pro Racing fa il bis tra i Pro/Am, mentre in LMGT3 si impone la Ferrari di Richard Mille AF Corse, al secondo successo stagionale.

Una gara difficile da commentare, a causa dei tanti contatti, a cominciare dalle primissime fasi di gara, con la carambola che ha visto protagoniste le tre vetture Pro/Am di TDS Racing, DKR e United Autosports. Separatamente, contatto fra l’Oreca #37 CLX Motorsport e PJ Hyett con “Spike the Dragon”, mentre più dietro Jacques Wolff (Racing Spirit of Leman Ligier #31) terminava nella ghiaia dopo una toccata con la Ligier LMP3 #8 Team Virage e la Porsche delle Iron Dames.

Dopo 40’, con Oliver Gray a condurre su Benjamin Pedersen del Duqueine e un Filipe Albuquerque risalito dalla quarta fila, un violentissimo contatto mandava nelle barriere la Mercedes Iron Lynx di Martin Berry, spinto da Alex Malykhin, a sua volta leggermente fuori traiettoria per colpa della Ferrari del JMW.

Dopo l’inevitabile red flag per sistemare le barriere, la Safety Car tornava protagonista per un significativo impatto nel rettilineo che porta alla Stowe. Protagoniste in negativo questa volta l’Oreca AF Corse di François Perrodo, la Ligier LM P3 #15 RLR MSport di Nick Adcock e l’altra Oreca Pro/Am di Giorgio Roda, in una carambola che ha mandato a muro la vettura di Proton.

Era ancora bandiera rossa, e Kuba Smiechowski si ritrovava al comando per Inter-Europol davanti a Ryan Cullen (Vector Sport #10) e a Matthias Kaiser (Algarve Pro Racing #25). La direzione gara ha comunque ritenuto di recuperare il tempo perduto in entrambe le interruzioni.

Frattanto una penalità di 17” per non aver rispettato il semaforo rosso in uscita dalla pitlane aveva fatto precipitare i leader del campionato del VDS Panis. Davanti Nick Yelloly, subentrato a Smiechowski, dettava il passo su Cem Bolukbasi, Manuel Espirito Santo, Lorenzo Fluxa e Matteo Cairoli.

A 90’ dalla bandiera a scacchi è poi arrivata anche la tanto temuta pioggia. Tutti si sono precipitati per montare le gomme da bagnato e dalla pitlane è emerso Dani Juncadella con la vettura di IDEC Sport su Tom Dillmann e Pietro Fittipaldi, ora al volante per il team polacco e Vector Sport.

In ogni caso le ostilità venivano pietosamente concluse in via  anticipata dalla direzione gara, che sanciva la vittoria di IDEC Sport su Inter-Europol e Vector Sport. Il risultato odierno permette a IDEC Sport di riavvicinarsi a 6 lunghezze dal VDS Panis, mentre Inter-Europol insegue a -9. Questi sono gli unici tre equipaggi matematicamente in lotta per il titolo 2025.

#20 - ALGARVE PRO RACING - Oreca 07 - Gibson - European Le Mans Series - Goodyear 4 Hours of Silverstone - Silverstone Circuit - Great Britain -

Tra le PRO/Am, nel finale era la volta di Alex Quinn e soprattutto di  Louis Delétraz, ma una penalità di 5” per driving standards promuoveva per la seconda volta consecutiva la vettura di Algarve Pro Racing, con AF Corse a completare il podio dietro “Spike the Dragon”, che ora insegue il team portoghese a -9 punti.

Vittoria di classe e titolo anticipato nelle LMP3 per CLX Motorsport per distacco sulle Ligier di M Racing e Ultimate.

#50 - RICHARD MILLE AF CORSE - Ferrari 296 LMGT3 - European Le Mans Series - Goodyear 4 Hours of Silverstone - Silverstone Circuit - Great Britain -

Nelle LMGT3 infine, la penalità attribuita alle Iron Dames per un contatto con la Ferrari del JMW ha lasciato al comando la Corvette di TF Sport fino all’arrivo della pioggia, che ha avvantaggiato le Ferrari, in particolare la #50 Richard Mille AF Corse e la #86 di GR Racing.

Riccardo Pera a dire il vero è riuscito a sopravanzare in pista Lilou Wadoux, ma la classifica finale è stata cristallizzata al giro precedente, sancendo il secondo successo stagionale per Custodio Toledo/Lilou Wadoux/Riccardo Agostini che vale anche la testa della categoria con 12 punti di vantaggio sul Racing Spirit of Leman, oggi sesti, e 14 sulla Corvette di TF Sport.

L’appuntamento per tutti è per il season finale di Portimao, in programma il 18 ottobre.

Luca Pellegrini – Piero Lonardo

Foto: ELMS

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Silverstone

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ELMS – Non sfugge la pole al VDS Panis a Silverstone

Il VDS Panis rispetta il pronostico della vigilia e firma la pole position della 4 Ore di Silverstone. Esteban Masson nel finale ha chiuso col tempo di 1.42.497, strappando il primato a Matteo Cairoli e alla vettura di Iron Lynx-Proton.

Seconda fila per Nick Yelloly, il migliore in mattinata nelle Libere 2 con la #43 di Inter-Europol, e Theo Pourchaire di Algarve Pro Racing #25. Dani Juncadella, con l’altra major contender di IDEC Sport, non è andato invece oltre l’undicesima prestazione.

AO BY TF / PJ HYETT (USA) - European Le Mans Series - Goodyear 4 Hours of Silverstone - Silverstone Circuit - Great Britain -

Anche quest’oggi si è ripetuto tra i Pro/Am il duello tra Giorgio Roda e PJ Hyett, col successo di quest’ultimo per appena 17 millesimi in groppa a “Spike the Dragon”.

WTM BY RINALDI RACING / Griffin PEEBLES (AUS) - European Le Mans Series - Goodyear 4 Hours of Silverstone - Silverstone Circuit - Great Britain -

Prima pole in LM P3 per la Duqueine D09 del WTM Racing by Rinaldi col giovane Griffin Peebles, il quale ha fermato il cronometro sull’1.53.038 lasciando a quasi 3 decimi Gillian Henrion con la Ligier di RLR MSport e a 4 i quasi campioni di CLX Motorsport, cui sfugge per la prima volta la pole position di categoria.

IRON DAMES / Célia MARTIN (GER) - European Le Mans Series - Goodyear 4 Hours of Silverstone - Silverstone Circuit - Great Britain -

Guadagnano infine la prima partenza al palo dell’anno nell’ELMS tra le GT3 anche le Iron Dames grazie a Celia Martin, su una Porsche semplicemente superiore alla concorrenza in un turno segnato da un tracciato in continua evoluzione.

Quasi 1” il distacco piazzato a Martin Berry con la Mercedes #63 di Iron Lynx, ed ancora più lontani Takeshi Kimura con la migliore delle Ferrari, la #57 di Kessel Racing e Clement Mateu (Racing Spirit of Leman Aston Martin #59).

Domani la partenza della gara verrà anticipata di un’ora, alle 11.00 italiane, per scongiurare il rischio pioggia. La 4 Ore di Silverstone sarà fruibile gratuitamente in rete sul sito ELMS ed i relativi canali social.

Luca Pellegrini

Foto: VDS Panis, ELMS

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – VDS Panis subito in vetta nelle FP1 di Silverstone

Il VDS Panis Racing si conferma al top nella prima sessione di prove libere della 4 Ore di Silverstone, penultimo round dell’European Le Mans Series 2025. La compagine leader del campionato, dopo aver primeggiato nei test collettivi del giovedí, ha ribadito la miglior prestazione con Esteban Masson ed il tempo di 1.43.485.

A 51 millesimi di margine segue Nick Yelloly con l’altra contender #43 di Inter-Europol al termine di un turno molto regolare, interrotto solamente, nonostante il meteo non propriamente favorevole, per pochi minuti a seguito di un problema alla Ligier capolista tra le le LMP3 di CLX Motorsport.

Enzo Fittipaldi (CLX Motorsport #47), Matteo Cairoli (Iron Lynx – Proton #9) ed il neo-titolare Peugeot WEC Theo Pourchaire (Algarve Pro Racing #25) seguono nell’ordine davanti a Daniel Juncadella (IDEC Sport #18) ed al leader delle LMP2 PRO AM Sergio Sette Camara.

Il #27 di Nielsen Racing si è imposto nella specifica graduatoria per un decimo nei confronti della vettura #20 di Algarve Pro Racing dell’inglese Alex Quinn.

In LMP3 sorride la Duqueine #12 WTM Racing by Rinaldi Racing con Griffin Peebles che col tempo di 1.53.947 ha preceduto di soli 15 millesimi la Ligier #15 RLR MSport di Gillian Henrion; più attardati tutti gli altri con oltre 5 decimi di ritardo.

Porsche al top infine fra le LM GT3 con Michelle Gatting delle Iron Dames ed il tempo di 2.00.112 davanti a Matteo Cressoni con l’esemplare #60 di Proton Competition. Contrariamente alle prime indicazioni, saranno i due Felbermayr a tenere compagnia al pilota di Cremona.

A seguire la Chevrolet Corvette Z06 GT3.R #82 TF Sport di Charlie Eastwood e la Ferrari 296 GT3 #669 JMW Motorsport di Giammaria Bruni.

TDS

Il TDS Racing ha stabilito infine il miglior crono nel Bronze Test con Rodrigo Sales (LMP2 PRO Am). La LMP3 e la LMGT3 hanno premiato rispettivamente Torsten Kratz (WTM Rinaldi #12) e Hiroshi Koizumi (TF Corvette #82).

Sabato in programma la FP2 e le qualifiche, rispettivamente alle 11.10 ed alle 15.20 italiane; queste ultime saranno fruibili in diretta sul sito ELMS e sui canali social della serie.

Luca Pellegrini

Foto: VDS Panis

I risultati delle Libere 1

I risultati del Bronze Test

Asian Le Mans Series

Asian LMS – 48 iscrizioni per la prossima edizione, con la novità Cetilar!

Diffusa oggi la prima entry list dell’Asian Le Mans Series 2025/26. Ben 48 le vetture iscritte. In attesa della stagione successiva, nella quale è stata permessa anche la partecipazione delle Hypercar, sono ancora le LM P2, tutte da regolamento con equipaggi Pro/AM, ad essere la classe regina con 16 unità.

I campioni in carica di Algarve Pro Racing si presentano con due vetture affidate a Klinton Lentoudis e Michael Jensen, cosí come United Autosports e Proton Competition. I colori italiani verranno difesi da Cetilar Racing, che ritorna nelle serie ACO con un’Oreca e Roberto Lacorte al volante.

Da segnalare anche la novità Ponos Racing, con uno dei pochi equipaggi al completo, composto da Yorikatsu Tsujiko, Marino Sato e Kei Cozzolino, al debutto fra i prototipi. Di ritorno invece RD Limited, la scuderia di Romain Dumas, per Tristan Vautier, James Allen e Fred Poordad.

Ma la novità più gustosa risiede nella lista delle LM P3, dove il Team Virage ha iscritto una delle sue vetture per Narain Karthikeyan, indimenticato pilota di F1 con Jordan ed HRT, di ritorno nella serie asiatica dopo l’esperienza del 2021 con l’Oreca LM P2 del Racing Team India. Il parco vetture sarà rappresentato da tutte Ligier, a parte la Duqueine del R-ace GP per Hugo Schwarze.

Ben 22 infine le GT, con 7 marchi rappresentati. Tra le 6 Ferrari in evidenza il debutto di Sean Geleal con la 296 GT3 #51 di AF Corse, con il team piacentino che presenterà altri due esemplari per i due gentleman protagonisti del WEC, Thomast Flohr e Simon Mann.

Tra i nomi di grido già associati alle vetture, spiccano Richard Lietz, Julien Andlauer e Klaus Bachler in Porsche Proton e Manthey, Marco Sorensen sull’Aston Martin dell’EBM e Ben Green sulla Corvette del JMR.

Ricordiamo che la vittoria nella classe GT, cosí come tra le LM P2, garantisce un invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.

L’appuntamento con il primo dei tre doubleheader è per il 12-14 dicembre 2025 a Sepang.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’entry List dell’Asian Le Mans Series 2025/26

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ELMS – Nel weekend si torna a Silverstone dopo 6 anni

L’endurance ritorna a Silverstone dopo 6 anni per il penultimo round stagionale dell’European Le Mans Series. In attesa di un eventuale ritorno anche del WEC, che pure manca dal 2019, la pista inglese accoglierà nel weekend le 44 vetture full-season della massima serie continentale europea, insieme alle altre due serie di contorno ACO, la Michelin Le Mans Cup e la Ligier European Series.

Pochissime le novità nell’entry list rispetto a Spa: sull’Oreca iscritta tra le LM P2 Pro/Am da DKR, Felipe Fraga prenderà il posto di Thomas Laurent. Daniel Serra invece riprenderà il proprio posto sulla Ferrari 296 GT3 #57 di Kessel Racing e Julien Andlauer, fresco dal successo al COTA, fungerà da terza guida della Porsche Proton #60 insieme a Christian Ried e a Matteo Cressoni.

La penalizzazione ai danni di IDEC Sport ha lasciato da solo al comando il Panis VDS, che potrebbe anche laurearsi campione in anticipo, come peraltro il CLX Motorsport fra le LM P3 nonostante il passo falso di Spa.

Ancora in discussione i titoli LM P2 Pro/AM, col testa a testa fra Algarve Pro Racing e AO by TF, e soprattutto tra le LM GT3, dove ben sette equipaggi si trovano racchiusi in soli nove punti, Potrebbe risultare decisiva la zavorra assegnata dal Success Ballast, che penalizzerà con 30 kg extra i vincitori dell’ultimo round del Racing Spirit of Leman, capiclassifica con 46 punti contro i 45 delle Iron Dames, che invece sconteranno appena 10 kg in più.

L’azione in pista a Silverstone inizierà giovedí 11 settembre con i test collettivi. Le prime libere sono previste venerdí 12 alle 11.00 locali, le 12.00 italiane; qualifiche sabato 13 dalle 14.20 e start della 4 Ore ELMS alle 12.00 di domenica 14 settembre. Qualifiche e gara saranno fruibili sul sito ufficiale della serie e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup

L’entry list della 4 Ore di Silverstone

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WEC – Giuliano Salvi: delusi e sorpresi dalla gestione del contatto, ma punti preziosi per il campionato

Al termine della Lone Star Le Mans, Giuliano Salvi, Head of Ferrari Endurance Race Cars – Race & Test Operations ci ha raccontato le proprie impressioni riguardo la gara appena conclusa.

Quali sono le sensazioni al termine della gara? Specie riguardo al contatto fra Pier Guidi ed Estre…

“Onestamente siamo un po’ delusi e un po’ sorpresi da quello che è successo in termini di gestione della situazione, anche guardando gli onboard della Safety Car al restart, che non siano stati presi provvedimenti. In ogni caso la macchina è andata forte anche in queste condizioni e alla fine abbiamo visto una gara vecchio stile sotto la pioggia, cosa che purtroppo non vediamo in altre categorie.”

“I piloti hanno faticato molto, le condizioni in alcune fasi erano quasi estreme. Tra l’altro le previsioni del meteo erano veramente complicate: a volte abbiamo ricevuto indicazioni di una riduzione dell’intensità della poggia e subito dopo un aumento. Inizialmente la pioggia sarebbe dovuta terminare subito, in realtà non è andata così”.

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Riguardo la vostra gestione della gara..

“Nessun pilota ha commesso errori e tutti si sono adattati alla perfezione alla condizione complicata. La strategia è stata buona e siamo arrivati vicino al tempo ideale per il cambio gomme; pensavamo che il nostro crossover fosse 2.04 quando giravamo in 2.05 o 2.06. Non siamo però mai arrivati completamente all’obiettivo. La situazione era differente da quanto avevamo sperimentato in qualifica. In quella situazione il timing era perfetto per il cambio, ma era su una pista calda. In gara la BMW #15 ha provato le slick, ma non riuscivano a farcela perché non avevano grip e infatti hanno deciso di tornare indietro sulla loro decisione dopo appena due giri”.

“Il punto critico è arrivato nella fase in cui ha smesso di piovere ed abbiamo deciso di seguire il degrado della gomma. Una volta che aspetti così tanto non ha senso, ed eravamo anche preoccupati che qualcuno passasse alle medie e fosse enormemente più rapido. Se si fosse verificata questa situazione, i tempi si sarebbero abbassati sotto i due minuti ed in tre giri si può immediatamente recuperare il tempo impiegato per scaldare gli pneumatici, in ogni caso è stato un po’ complicato, ma siamo riusciti a gestirla bene”.

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Tornando al contatto con la Porsche #6, è stato leggero, ma sufficiente per la foratura…

“Il nostro ingegnere di pista ha comunicato a Pier Guidi di stare più all’interno perché sembrava che ci fosse più grip rispetto all’esterno più scivoloso. Quindi Ale ha preso una traiettoria molto interna in fase di ripartenza ed ha cercato di chiudere la traiettoria: così facendo si è toccato con la Porsche. Il contatto è stato leggero, ma è stato sufficiente per non avere una buona accelerazione verso la prima frenata. Quanto accaduto alla prima frenata, il contatto che ha provocato la foratura,  credo sia stato un incidente di gara, una conseguenza di quanto accaduto precedentemente. In una ripartenza normale dalla Safety Car non dovresti avere la possibilità di compiere certe operazioni, il leader dovrebbe semplicemente iniziare la procedura e gli altri adattarsi ai suoi movimenti”.

Per chiarire il concetto, il ‘racing incident’ è il contatto alla prima curva, giusto?

“Si, in curva 1, mentre la ripartenza è stata ‘non convenzionale’. La decisione è stata in ogni caso presa e ne prendiamo atto”

A fine gara la Ferrari #51 aveva il 7% di energia, avete deciso di non rischiare con Alessandro nel finale? 

“Si, non abbiamo preso rischi e siamo andati avanti cosí fino all’arrivo”.

La Ferrari è stata veloce ad inizio ed a fine gara, Porsche nella parte centrale. Sei d’accordo?

“Si, dipende da come imposti la macchina e da come gestisci la pressione delle gomme. Se ti sposti velocemente da una finestra dall’altra in termini di temperature è normale avere un calo ad un certo punto. Certamente è stato un peccato il contatto, perchè probabilmente avremmo tenuto la posizione fino alla fine. Penso che sia l’unico rammarico oggi per la Ferrari.”

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La #50 è stata mai in lizza concretamente per il successo ?

“Eravamo un po’ più indietro per tutta la gara, soprattutto all’inizio con Nielsen, ma in generale siamo stati molto competitivi e non siamo andati lontani dal successo sia con la #50 e con la #51. Il recupero in ogni caso è stato buono ed abbiamo ottenuti altri punti importanti per il campionato, anche se chiaramente c’è un po’ di delusione per il risultato”.

Per il campionato in ogni caso tutto bene..

“Cadillac era molto veloce e forse la più competitiva qui al COTA sin dalle prove libere. La fortuna non li ha aiutato molto in gara e peraltro sono dovuti partire dal fondo per gli errori commessi in qualifica, ma sapevamo che sarebbero rientrati. Per il campionato il risultato va benissimo, ma quando conduci a lungo la gara è sempre un peccato. In gara non è stato facile, avete visto tutti i tanti testacoda e quanto era difficile sbagliare. Pensiamo ora al Fuji sperando di fare un lavoro migliore”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Al COTA successi di Porsche Penske e United Autosports

Prima vittoria Porsche nel FIA WEC 2025 con la 963 #6 di Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell. Una gara complicata causa un meteo che improvvisamente ha virato a pioggia dal Golfo del Messico, resa ancora più difficile da una serie di decisioni opinabili da parte della direzione gara.

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La partenza dietro Safety Car, stante la pista bagnata con tratti realmente insidiosi quali curva 2 e la parte finale del circuito, era auspicabile, anche se poco prima le Mustang del Challenge IMSA avevano disputato una gara regolare.

Problema, la Safety Car è rimasta in pista per un’ora prima che venisse chiamata una quantomai propizia Red Flag. Nel frattempo alcuni equipaggi avevano effettuato soste ai box, e allora il buon Eduardo Freitas cosa si inventa? Di ripristinare le posizioni precedenti, ma solo per le Hypercar.

Si riparte cosí dopo 100’ con la Ferrari AF Corse #83 al comando seguita dalla #51, dalla Porsche #6 e l’altra 499P #50. Tra le LM GT3 la McLaren #95 di United Autosports precede l’Aston Martin dello Heart of Racing e la Corvette #81.

Non si fa tempo a ripartire che un doppio aquaplaning manda fuori strada l’Alpine #36 e l’Aston Martin Valkyrie #009, ed è ancora Safety Car. Il regime di corsa libera, sotto una pioggia battente di intensità nettamente superiore a quella della partenza, resiste ancora una mezz’oretta, fino a che la Toyota #7 di Josè Maria Lopez non termina nelle gomme.

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Ed arriviamo cosí, tra Virtual Safety Car e passaround, a due terzi abbondanti di gara. Davanti ora c’è Alessandro Pier Guidi, a causa dell’improvvido rallentamento al pit della gialla #83. La vera gara inizia qui, con Kevin Estre che al restart attacca la Ferrari #51, toccandola in un paio di occasioni prima di averne la meglio. Pier Guidi è costretto ai box per una foratura derivante dai contatti con la Porsche, che incredibilmente non viene sanzionata.

Tra le GT3, le due Ford sono tornate a marciare come in qualifica e Ben Tuck precede ora la McLaren di Marino Sato e la Porsche Manthey di Richard Lietz, ma sulla Ferrari VIST AF Corse #54 è salito nel frattempo Davide Rigon.

Mentre Sato e Tuck non si risparmiano sportellate, il vicentino scala posizioni su posizioni, arrivando fino alle spalle dei battistrada, anche grazie all’ennesima Safety Car di giornata chiamata in causa dalla Lexus #87, nelle barriere in curva 19.

Ancora una volta la green flag dura un amen, perchè vanno a contatto Dennis Olsen, ora sulla Ford Mustang #88 e la Mercedes Iron Lynx di Hodenius in curva 7. L’olandese ha la peggio e come per magia siamo arrivati ad un’ora dalla bandiera a scacchi.

La perturbazione frattanto ha smesso di complicare la vita a team e piloti, e pertanto si prevede uno shootout al cardiopalma. In ballo ci sono anche le energie residue dei vari contender, che nelle battute finali sono costretti uno per uno a precipitarsi ai box per uno splash.

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Alla fine della fiera Kevin Estre, sempre sulle wet nonostante la pista ormai quasi asciutta, riuscirà a contenere l’assalto finale di Miguel Molina con la Ferrari #50, mentre l’ultima sosta precauzionale della #51 permette un podio assolutamente insperato alla vigilia alla Peugeot #94 di Malthe Jakobsen, Loic Duval e Stoffel Vandoorne, seguita dalla gemella #93, ricordiamo partita dal fondo dello schieramento delle Hypercar. La gialla AF Corse #83, nonostante una chiamata ai box per una sospetta foratura rivelatasi poi non tale (astenersi malpensanti) chiude in P7.

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L’ennesimo fattaccio del giorno si consuma però ai danni della Ferrari #54, prima sul traguardo, ma poi penalizzata a babbo deceduto di 5” per il contatto che ha permesso a Rigon di issarsi al comando delle LM GT3 ai danni della Ford di Tuck. La 296 GT3 viene quindi sostituita sul gradino alto del podio dalla McLaren #95 di United Autosports di Sato, Gelael e Leung, e viene classificata terza alle spalle della BMW #46 del nostro Valentino Rossi.

In classifica generale, l’equipaggio della Ferrari #51 mantiene la leadership con 115 punti contro i 100 della #83 AF Corse, che conquista il titolo privati con due gare di anticipo, mentre i vincitori odierni salgono al terzo posto con 79 punti contro i 75 di Antonio Fuoco e C. Tra le LM GT3, la Porsche di Manthey 1st Phorm, quest’oggi settima al traguardo, continua a condurre con 95 punti contro i 76 della Ferrari #21 di VISTA AF Corse ed i 66 dell’equipaggio della Corvette TF Sport #33, oggi ritiratasi.

Il World Endurance Championship tornerà fra tre settimane al Fuji per il penultimo atto del 2025.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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