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ELMS – Milesi al top nelle Libere 1 del Mugello. Nel 2025 torna Silverstone?

A Charles Milesi l’Italia fa bene, e lo ha dimostrato nelle prime libere della 4 Ore del Mugello, quinto appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series. L’alfiere di Panis Racing ha presto fissato i cronometri sull’1.34.687, tempo sensibilmente superiore alla migliore prestazione nei test di ieri da parte di Matteo Cairoli. Il polesitter di Imola si è comunque lasciato dietro Reshad de Gerus e Paul di Resta a oltre 3 decimi.

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A seguire, con la quarta prestazione assoluta, Alex Quinn, al top tra gli equipaggi Pro/Am, a mezzo secondo dal leader. La sessione è stata interrotta per una decina di minuti a causa del violento crash di un’altra vettura della sottocategoria, quella del Team Virage, con Tristan Vautier terminato sulle gomme esterne della Casanova.

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Il tempo è stato poi recuperato nel finale, anche se la pioggia, che ha cominciato a cadere proprio in quel momento, ha sostanzialmente vanificato l’azione della Direzione Gara.

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Manuel Espirito Santo dal canto suo ha invece migliorato il limite imposto ieri da Kai Askey nelle LM P3 con la Ligier #17 di Cool Racing. Il pilota portoghese col tempo di 1.42.337 ha preceduto di oltre 7 decimi due protagonisti assoluti del campionato quali Gael Julien di RLR MSport e Gillian Henrion del Team Virage.

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Cambio della guardia infine in GT3, dove Daniel Serra ha preceduto Nicklas Nielsen e Nico Varrone. Il brasiliano del Kessel Racing conduce il trio di Ferrari 296 con 1.46.583, 2 decimi in meno della prestazione ottenuta ieri nei test dal vincitore di Le Mans.

Intanto affiora qualche indiscrezione sul calendario 2025, che non dovrebbe essere annunciato nel weekend. Si preannuncia il ritorno di Silverstone, e potrebbe essere proprio il circuito toscano a dover cedere la propria data, anche se probabilmente la venue britannica, assente dal 2019, potrebbe godere di una diversa collocazione temporale.

Il programma odierno proseguirà con la consueta mezz’ora dedicata esclusivamente ai piloti bronze a partire 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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IMSA – Penalizzazioni per la Porsche #6 e l’Acura #40: Nasr e Cameron verso il titolo

Colpo di scena al termine delle estese verifiche volute dall’IMSA su diverse vetture GTP impegnate nella Battle On The Bricks di domenica scorsa.

La Porsche Penske #6 di Mathieu Jaminet e Nick Tandy, giunta terza al traguardo dietro le due BMW viene privata del risultato acquisito in pista a causa di un cablaggio risultato differente rispetto all’omologazione, cosí come l’Acura di Louis Deletraz e Jordan Taylor, classificatasi quinta. Per l’ARX-06 #40 imputate alcune componenti del sistema di canalizzazione dei freni.

Le due GTP vengono poste agli ultimi due posti, decimo ed undicesimo, della classifica di classe, e ciò va ad impattare pesantemente la lotta per il titolo nel WeatherTech SportsCar Championship, che ora vede i leader Felipe Nasr e Dane Cameron portarsi a 124 lunghezze di distacco sui compagni di squadra al posto delle 14 emersi dal risultato di gara in vista del season finale di Road Atlanta.

Ciò nonostante la sfortunata prova di Indianapolis che ha visto la Porsche Penske #7 chiudere solamente in P9 a 7 giri dai vincitori a causa di problemi al servosterzo. Sul podio sale l’altra Porsche del JDC-Miller.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo definitivo della Battle On The Bricks

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ELMS – Cairoli svetta nel finale dei test al Mugello

Oramai è diventata una consuetudine per l’European Le Mans Series dedicare una giornata ai test; oggi al Mugello per la prima volta, anche a causa della novità della pista, si è adottato uno stile simile all’IMSA, con un segmento dedicato alle sole LM P2, comprese Pro/Am, e un altro alle sole LM P3 e GT3 in testa e in coda alle due estese sessioni.

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Al mattino è stato Arthur Leclerc a svettare con 1.35.126 sulla vettura del Panis Racing. Migliori prestazioni del turno per Alex Quinn di Algarve Pro Racing fra gli equipaggi Pro/Am, per Kai Askey di Inter-Europol tra le LM P3 e di Nicklas Nielsen di Formula Racing tra le GT3.

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Nel pomeriggio i tempi sono scesi sensibilmente, e nel finale, dedicato alla sola categoria regina, si è assistito ad un susseguirsi di giri veloci, con Matteo Cairoli all’ultima tornata utile a fissare i cronometri sull’1.33.980 con l’Oreca #9 di Iron Lynx-Proton, precedendo nella volata finale Tom Dillmann di Inter-Europol di appena 3 millesimi.

A seguire altri protagonisti quali Malthe Jakobsen di Cool Racing, Arthur Leclerc di Panis Racing ed Oliver Gray sull’altra entry di Inter-Europol, tutti racchiusi in meno di 2 decimi.

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A Tristan Vautier la palma del migliore fra i Pro/Am con 1.34.744 per il Team Virage, il cui equipaggio definitivo sarà composto anche da Georgios Kolovos e Raphaël Narac, quest’ultimo, figlio d’arte, al debutto assoluto nelle competizioni ACO.

Un nome nuovo anche nelle fila del DKR, che al posto della dimissionaria Belen Garcia propone sulla due Duqueine LM P3 nel weekend toscano il portoghese Guilherme Oliveira. In questa categoria Kai Askey si è ripetuto, migliorandosi sensibilmente rispetto alla prima sessione, col tempo di 1.42.607.

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Anche tra le GT3 pare vi sia già un dominatore in pectore, con Nicklas Nielsen, autore di 1.46.783 con la Ferrari di Formula Racing, che lascia a mezzo secondo Lorcan Hanafin, il primo degli inseguitori con l’Aston Martin del Grid Motorsport by TF.

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Qualche breve interruzione da segnalare, come per questo insabbiamento al temibile Correntaio dell’Oreca #34, ma nessun incidente grave nelle quasi cinque ore complessive a disposizione dei 43 equipaggi.

Il programma del venerdí della massima serie endurance continentale al Mugello prevede la prima sessione ufficiale di libere alle 11.50 ed il Bronze Test alle 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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ELMS – Al Mugello alla caccia di AO by TF c’è anche Nico Pino per IDEC

Nel weekend l’European Le Mans Series farà visita per la prima volta al Mugello. Saranno le consuete 43 entry ad affrontarsi sui saliscendi toscani per la penultima gara dell’anno, a partire dai portacolori di AO by TF, balzati al comando dopo la schiacciante vittoria di Spa.

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Robert Kubica e c. conducono una classifica ancora aperta che finora non ha ancora visto alcun equipaggio ripetersi sul gradino più alto del podio. A 2 punti segue l’equipaggio della #43 di Inter-Europol vincitrice a Le Castellet e a -17 c’è il Panis Racing trionfatore a Imola, mentre a 30 punti dai leader Cool Racing deve rimontare ben due ritiri su quattro gare dopo lo splendido avvio di stagione a Barcelona.

Nel mezzo, IDEC Sport, che pur non avendo ancora marcato i 25 punti del vincitore, insegue a -15. E proprio la compagine francese ha messo a segno un colpo notevole, ingaggiando per le ultime due manches della serie Nico Pino. Il pilota attualmente impegnato sia nel FIA WEC con le McLaren GT3 che nell’IMSA con l’Oreca LM P2 di United Autosports prenderà il posto di Paul Lafargue al fianco di Reshad de Gerus, recentemente accreditato per il Rookie Test WEC in Bahrain, e di Job van Uitert, polesitter al Paul Ricard. Nelle ultime due gare Lafargue era stato sostituito dall’argentino Marcos Siebert, campione in carica LM P3.

Line-up rinnovata anche in casa Nielsen Racing, dove David Heinemeier-Hansson non sarà della partita, lasciando i doveri di guida dell’Oreca #27 ai soli Benjamin Pedersen e Will Stevens. Nick Yelloly, reduce dal successo di Indianapolis in IMSA con la BMW GTP, tornerà invece al volante della #24 iscritta in Pro/Am insieme a John Falb e Colin Noble.

Patrick Pilet infine tornerà a rimpinguare le fila di Vector Sport al posto di Felipe Drugovich come a Le Mans. Novità anche in Duqueine, dove Niels Koolen, giovane protagonista dell’Indy NXT, tornerà al volante dell’Oreca neroverde dopo la concomitanza di Spa, dove è stato sostituito da Rasmus Lindh.

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Il successo nelle Ardenne ha consolidato la leadership fra i Pro/Am di AF Corse con Alessio Rovera, Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière, che ora vantano ben 20 e 21 lunghezze di vantaggio sugli alfieri di Algarve Pro Racing e del Richard Mille by TDS. Il secondo posto di Spa lascia comunque ancora speranze di successo anche alla #77 di Proton Competition, quarta a quota -27.

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Adam Ali e Matthew Richard Bell guidano la classifica delle LM P3. Nonostante le due vittorie ottenute, sono solo 14 i punti che separano l’accoppiata di Eurointernational dagli inseguitori di RLR MSport, col Team Virage di Gillian Henrion, secondo convocato per il rookie test WEC, terza forza a -20 punti.

Solo la sfortuna peraltro ha impedito finora alla Ligier #17 di Cool Racing e alla Duqueine del DKR, in pole rispettivamente a Barcelona e ad Imola, di cogliere il risultato pieno. Entrambi gli equipaggi sono ancora matematicamente in contention in una categoria dove basta poco per emergere o venire sotterrati.

Tra le sole 10 entry si attende di conoscere se vi sarà un sostituto per Belen Garcia, chiamatasi fuori alla vigilia dello start di Spa proprio per DKR, mentre Ultimate schiera ancora una volta un volto nuovo in Louis Stern al fianco dei fratelli Lahaye.

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Chiudiamo con la categoria più incerta, le GT3, dove in 20 punti sono compresi 7 equipaggi. La sospirata vittoria di Kessel Racing a Spa insieme ai tanti ritiri ha infatti accorciato ulteriormente la classifica di classe, dove il Racing Spirit of Leman conduce con un solo punto di vantaggio sul GR Racing dei nostri Davide Rigon e Riccardo Pera e 4 sulla Lamborghini Iron Lynx di Andrea Caldarelli, Hiroshi Hamaguchi ed Axcil Jefferies, in pole a Spa, cui manca però ancora il successo di tappa.

Va tenuto conto però anche del Success Ballast, che al Mugello vede le due battistrada penalizzate rispettivamente con 25 e 20 kg extra, contro i 15 di Kessel Racing e delle sfortunatissime Iron Dames, ancora in contention a -13 nonostante due ritiri.

Modifica alla line-up infine al JMW, dove arrivano Scott Noble e Jason Hart a fare compagnia a Ben Tuck dopo il ritiro a tempo indefinito di John Hartshorne.

L’azione in pista sul circuito toscano inizierà giovedí 26 settembre con la giornata dedicata ai test. Libere a partire dalle 11.50 di venerdí 27, qualifiche sabato 28 dalle 14.40 e start della 4 Ore del Mugello alle 11.30 di domenica 29 settembre. Qualifiche e gara saranno fruibili gratuitamente sul sito ELMS e sui relativi canali sociale della serie.

Piero Lonardo

Foto: ELMS, Alberto Manganaro

L’entry list della 4 Ore del Mugello

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IMSA – Doppietta BMW a Indianapolis. Porsche si rifà nelle GT

Prosegue il momento magico delle BMW che conquistano il primo successo in pista con la M Hybrid V8 nella Battle On The Bricks addirittura con una doppietta. Philipp Eng e Jesse Krohn precedono Connor de Philippi e Nick Yelloly in una gara segnata da un lungo periodo di pioggia.

Diciamo subito che l’Indianapolis Motor Speedway è una bellissima facility ma la pista sembra poco attrezzata per piogge importanti come quella che si è abbattuta nel primo terzo di gara. Tantissimi i testacoda ed i “lunghi”.

La gara inizia comunque su pista asciutta: la Lamborghini Huracàn di Iron Lynx e la Ford Mustang #65, vanno subito a contatto mentre davanti Felipe Nasr si impossessa della leadership con la Porsche capoclassifica.

Dopo 15’ inizia a piovere seriamente e la direzione gara decide di neutralizzare ma non fermare la gara mediante Full Course Yellow. Dopo le prime soste per le wet si decide di ripartire ma il periodo di corsa libera, con Sebastien Bourdais nuovamente al comando, dura pochissimo ed le evoluzioni in pista si moltiplicano, protagonista anche lo stesso Nasr, dritto in T1, che poi incappa anche in una infrazione in periodo di Full C ourse Yellow.

Allo scadere della seconda ora il meteo pare acquietarsi ed inizia il grande momento di Romain Grosjean e della Lamborghini, che arriva anche a prendere la leadership assoluta su Mathieu Jaminet, che con la Porsche #6 ha avuto la meglio sulla Cadillac dorata. Frattanto in LM P2 i leader provvisori di Inter-Europol devono cedere a Nico Pino di United Autosports. Alexander Sims guida un uno-due Corvette in GTD Pro e Jan Heylen sale al comando delle GTD con la Porsche del Wright Motorsports, posizione che non abbandonerà fino al traguardo.

La svolta negativa per la SC63 intorno a metà gara, con un drive-through per un’infrazione al pit che lascia la Lamborghini LMDh fuori dai primi, per poi chiudersi definitivamente nel corso della quinta ora per i postumi del contatto con la Ford Proton di Ben Barker. Nel frattempo la Cadillac di Action Express aveva già reso definitivamente l’anima.

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E’ questo il momento in cui le BMW iniziano a farsi vedere, con Eng prima e Yelloly poi, dalle strategie differenti, a prendere il comando sul resto del lotto. Michael Christensen intanto è salito sulla Porsche di AO Racing e si ritrova in testa alle GTD Pro.

Alla metà gara, dopo l’ennesimo contatto che questa volta veder protagoniste ben tre Ferrari, Krohn, subentrato sulla BMW #24, rompe gli indugi e prende la testa della gara. Con le macchine compattate dall’ennesima Safety Car, è il momento delle due Acura, con Filipe Albuquerque prima e Louis Deletraz in seguito.

Lo svizzero si ritrova addirittura con un giro di vantaggio sulla concorrenza, ma lo stop in rettilineo da parte della Porsche di Felipe Nasr, ancora una volta vittima di un problema al servosterzo, e la relativa Full Course Yellow, compromette il vantaggio della ARX-06 #40, costretta ad una sosta che la rimette in riga. Sosta che invece si rivela determinante per “Rexy”, che esce davanti a tutti dalla pitlane e non si volterà più indietro.

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Mancano circa 45’ e le due BMW vanno alla caccia di Deletraz, che non può opporre resistenza più di tanto e cede ad Eng e De Philippi e più tardi sarà costretto a scontare una penalità per il contatto con la Mercedes del Sun Energy 1. Tra le LM P2, Mikkel Jensen ha conquistato la leadership di categoria per il TDS ma alle sue spalle infuria la lotta fra Paul di Resta e Connor Zilisch. Le due Oreca finiscono per entrare a contatto e ad avere la peggio è l’ex-F1. Drive-through per ERA Motorsport che però non li elimina dalla lotta per il podio.

Il finale vede le due BMW lottare brevemente fra loro ma vengono mantenute le posizioni per uno spettacolare uno-due che ripete l’impresa di qualche ora prima a Monza. Completa il podio la Porsche #6 mentre la Cadillac #01 soffre una foratura che la lascia a 3 giri e termina in P9, comunque davanti all’altra 963 Penske.

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Primo successo stagionale in LM P2 per TDS davanti alla capolista Inter-Europol ed ERA Motorsport, mentre alle spalle di “Rexy”, alla terza vittoria del 2024 in GTD Pro nonostante essere partita dal fondo, chiudono la Ford Mustang #64 e la Corvette #3. Solo P9 per la Ferrari di Risi Competizione di Davide Rigon e Daniel Serra.

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Wright Motorsports conquista la prima vittoria stagionale in GTD per il marchio di Stoccarda sulla BMW del Turner Motorsport e sulla Mercedes del Korthoff/Preston Motorsports Phil Ellis e Russel Ward del Winward Racing, quinti al traguardo dietro la Lamborghini del Forte Racing, sono ad un passo per laurearsi campioni della categoria. Migliore delle tante Ferrari infine, la #47 di Cetilar Racing di Antonio Fuco, Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte, settima, anche se l’esemplare nuovo di zecca di Inception Racing ha a lungo gravitato nella top five.

Prossimo appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship, il consueto season finale della Petit Le Mans, fra appena due settimane.

Piero Lonardo

 

Foto: Michelin Racing USA, TDS Racing, AO Racing, Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo

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IMSA – Bourdais riporta in pole la Cadillac a Indianapolis

Sebastien Bourdais non ha assolutamente perso le speranze di titolo e riporta in pole position la Cadillac nella Battle On The Bricks. Il quattro volte campione ChampCar ha eclissato sulla pista di casa del team Ganassi il resto del gruppo col tempo di 1.14.592.

Louis Deletraz con l’Acura #40 del WTR w/Andretti e Mathieu Jaminet con la migliore delle Porsche non sono riusciti ad avvicinarsi oltre i 2 decimi, mentre Jack Aitken, incaricato di qualificare l’altra V-Series.R dell’Action Express è andato ancora oltre nonostante l’impegno anche nelle ultime fasi, dove però ha solo rimediato un lungo in curva 7.

Protagonista di un innocuo fuoripista nell’infield dell’IMS anche Romain Grosjean con la sua Lamborghini, alla fine solo P10 a 9 decimi dal leader, alla seconda pole stagionale dopo Laguna Seca.

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Nelle LM P2, prima partenza al palo dell’anno per Inter-Europol con Nick Boulle leader incontrastato col tempo di 1.17.618. L’Oreca #52 gestita in pista dal PR1 Mathiasen ha lasciato la concorrenza, guidata da Steven Thomas e Ben Keating, a quasi mezzo secondo.

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Tra le GT, non fallisce Laurin Heinrich in GTD Pro. La Porsche #77 torna in pole addirittura dalla Rolex24 svettando sulla Corvette di Nick Catsburg e sulla Ford Mustang di Mike Rockenfeller per pochi millesimi col tempo di 1.23.150. P6 per Daniel Serra con la Ferrari di Risi Competizione, ma va detto che le prime sette pro sono racchiuse in meno di 4 decimi.

UPDATE: Sulla Porsche #77 è stata riscontrata un’infrazione tecnica (altezza minima da terra) nelle verifiche post qualifica ed è stata privata della pole position. Sarà quindi la Corvette #4 a partire davanti a tutti. Medesima infrazione anche per la Lexus #12 qualificatasi terza in GTD con Parker Thompson

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Infine, ancora una Mercedes davanti a tutti in GTD con Mikael Grenier a bissare la prestazione di Road America con 1.23.537. Il pilota di Korthoff/Preston Motorsports ha battuto di oltre 2 decimi Giammarco Levorato, recente polesitter in Virginia con la Ford Proton.

Solo P8 per la migliore delle Ferrari, quella del Conquest Racing di Manny Franco, mentre l’esemplare di DragonSpeed, al debutto con Rasmus Lindh, non ha segnato alcun giro valido, come peraltro la Mercedes del Lone Star Racing di Salih Yoluc, sull’insidioso tracciato ricavato all’interno dello speedway.

Lo start della Battle On The Bricks domenica alle 11.40 PM ET, vale a dire le 17.40 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Porsche Motorsport, Michelin Racing USA

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Deletraz alza l’asticella a Indy

Louis Deletraz strappa la leadership alla Porsche nei minuti finali delle seconde libere della Battle On The Bricks. Lo svizzero del WTR w/Andretti ha piazzato la sua Acura al top con 1.15.422, precedendo Felipe Nasr, fino a quel momento al comando nella lista dei tempi con la Porsche leader del campionato. Il brasiliano si è poi migliorato, portandosi a quasi 3 decimi.

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Terza prestazione per Romain Grosjean e la Lamborghini a 4 decimi dal leader, davanti a propria volta a Ricky Taylor e Mathieu Jaminet con le seconde Acura e Porsche. Il battistrada del venerdí ha lamentato un problema elettrico – non una novità sulle 963 Penske – che lo ha costretto ad uno stop in pista.

Ben Hanley ha segnato la miglior prestazione fra le LM P2 per United Autosports, pur non ritoccando il limite segnato ieri da Mikkel Jensen.

Rexy

I piloti Pro infine hanno preso le redini tra le GT, con ben sette equipaggi capeggiati dal capoclassifica Laurin Heinrich e “Rexy”, autore di 1.23.424 sulla Aston Martin di Alex Riberas e la Ferrari di Risi Competizione di Daniel Serra.

MDK

A sorpresa Anders Fjordbach chiude al top in GTD con la Porsche di MDK Motorsports ed il tempo di 1.23.822. L’unica interruzione ad inizio dei 90’ previsti per il testacoda in curva 3 della Ford Mustang Proton di Giammarco Levorato, che ha poi proseguito.

Appuntamento per le qualifiche alle 3.40 PM ET, le 21.40 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Lamborghini Squadra Corse, Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 2

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IMSA – Jaminet issa la Porsche al comando nelle prime libere di Indianapolis

Programma ridotto quello del venerdí all’Indianapolis Motor Speedway per la Battle On The Bricks. Nei soli 90’ di libere a disposizione, nel finale Mathieu Jaminet ha issato la sua Porsche 963 al comando della lista dei tempi con 1.16.138, scavalcando di appena 39 millesimi Renger van der Zande, fino a quel momento saldamente in testa.

Dietro la Cadillac #01, alla penultima gara nelle mani del team Ganassi, le due BMW di Connor de Philippi e Jesse Krohn, ancora alla ricerca del primo successo del 2024. Solo P5 per la migliore delle Acura con Jordan Taylor, a sua volta davanti alla Porsche Proton di Gianmaria Bruni.

L’altra ARX-06 è stata protagonista di una delle due interruzioni, con Ricky Taylor fermo dopo mezz’ora sul controrettilineo a causa di problemi al sistema ibrido. La seconda interruzione è stata chiamata per rimuovere i detriti in curva 7 derivanti dal contatto fra Alessio Picariello, di ritorno sulla Porsche Proton, e la Corvette di Tommy Milner. Un altro contatto in precedenza aveva visto coinvolte la Porsche 911 GT3 R del Wright Motorsports di Jan Heylen e l’Oreca LM P2 di AO Racing di PJ Hyett.

Tra le LM P2, migliore prestazione da parte di Mikkel Jensen con l’Oreca #11 del TDS. Il danese, autore di 1.17.368, ha preceduto di mezzo secondo il capolista ELMS Tom Dillmann con la vettura di Inter-Europol.

Infine, due dei nostri portacolori hanno concluso al top fra le GT. Si tratta di Riccardo Agostini, sub per Alessio Rovera sulla Ferrari di Triarsi Competizione, e Loris Spinelli sulla Lamborghini del Forte Racing. Dietro le due GT emiliane, entrambe iscritte in GTD, il migliore tra le GTD Pro, Marvin Kirchofer e la McLaren di Pfaff Motorsport col tempo di 1.24.105 sulla BMW del Paul Miller Racing di Bryan Sellers e sull’altra 296 GT3 di AF Corse guidata da Miguel Molina. Ben 19 le vetture GT racchiuse nel raggio di un secondo. Solo un paio di in&out infine per la Mercedes del Sun Energy 1, vittima di problemi di pescaggio del carburante.

Sabato si riprende con la seconda sessione di libere e le qualifiche della Battle On The Bricks, rispettivamente alle 8.55 AM e alle 3.40 PM ET. Queste ultime saranno fruibili dalle 21.40 italiane in streaming sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 1

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IMSA – 56 vetture nel weekend per la Battle On The Bricks

Il WeatherTech SportsCar Championship torna ad Indianapolis e affronterà la distanza di 6 ore per la Battle On The Bricks, nuovo appuntamento da quest’anno della Michelin Endurance Cup. Ben 56 le vetture iscritte, nonostante la concomitanza del round endurance di Monza del GTWC Europe, sulla quale ha avuto priorità per gran parte delle squadre impegnate su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Line-up immutate per il penultimo round stagionale tra le GTP, con le sole Action Express, Proton Competition, JDC-Miller e Lamborghini Iron Lynx che ripropongono gli equipaggi a tre col ritorno rispettivamente di Tom Blomqvist, Alessio Picariello, Phil Hanson e Romain Grosjean insieme ai titolari.

10 le LM P2, con la notabile assenza dell’unica Ligier iscritta dal Sean Creech Motorsport, a causa del ritiro di Lance Willsey. DragonSpeed dal canto suo esce dalla categoria per portare al debutto la sua nuova Ferrari 296 GT3 in GTD nelle mani di Henrik Hedman, Rasmus Lindh e del veteranissimo Toni Vilander, che torna nell’abitacolo dal Bahrain WEC 2022.

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Dylan Murry terrà infine compagnia a Luis Perez-Companc e Nicklas Nielsen sull’Oreca del Richard Mille by AF Corse in sostituzione di Lilou Wadox, impegnata in Super GT a Sugo.

Tra le 13 GTD Pro da segnalare in primis il ritorno una tantum dopo Daytona del SunEnergy1 di Kenny Habul, questa volta insieme a Jordan Love e Chaz Mostert, mentre a Indy sarà nientemeno che Michael Christensen a tenere compagnia a Laurin Heinrich nella rincorsa al titolo da parte di AO Racing. Neil Verhagen tornerà infine al volante della BMW del Paul Miller Racing recente vincitrice al VIR.

Sulla Lamborghini Huracàn di Iron Lynx, debutto di Luca Engstler e Maximilian Paul stante l’assenza dei titolari Jordan Pepper e Franck Perera, mentre Heart of Racing, recentemente strippata del secondo posto in Virginia per irregolarità tecniche, schiererà entrambe le sue Aston Martin fra i Pro, con Mario Farnbacher a far coppia con Roman De Angelis, quest’ultimo al debutto nella categoria.

Infine, fra le 22 GTD, ritorno delle Porsche del Kellymoss w/Riley dopo Daytona con un equipaggio tutto nuovo e di Andretti Autosport, ma sono le Ferrari 296 GT3 a fare la parte del leone con ben 6 esemplari, oltre a Risi Competizione fra i Pro: oltre alla già citata entry del DragonSpeed si aggiunge infatti anche la nuova montura di Inception Racing.

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Il programma della Endurance Cup prosegue per Cetilar Racing con l’equipaggio abituale composto da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco. Triarsi Competizione invece dovrà fare a meno di Alessio Rovera, sostituito da Riccardo Agostini, inoltre Brandon Leitch si aggiunge alla line-up di MDK al posto di Klaus Bachler e Ben Barker sostituisce Ryan Hardwick sulla Ford Mustang Proton.

Diffuso anche il BoP specifico, che tra le GTP vede le Porsche appesantite di 3 kg, le BMW di 2 e le Acura di 1 kg, In termini di potenza però le M Hybrid V8 guadagnano 7 kW e 7 MJ extra per stint contro i 6 di Porsche e 6 MJ ed i 5 kW e MJ di Cadillac.

Nessuna modifica al peso minimo per le GT, ma aggiustamenti di potenza al ribasso per Acura (-8,5), BMW (-6,6) e Ford (-5,0) ed al rialzo per le Mercedes (+ 5,0), oltre a variazioni alle capacità dei serbatoi di queste quattro marche.

L’azione in pista nell’infield di Indianapolis inizierà venerdí 20 settembre alle 11.15 AM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 21 alle 3.40 PM ET, le 21.40 nostrane, e start della Battle On The Bricks alle 11.30 AM ET di domenica 22 settembre, le 17.30 per l’Italia. Qualifiche e gara come sempre godibili in free streaming sul sito IMSA e su YouTube.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, DragonSpeed, Inception Racing

L’entry list di Indianapolis

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WEC – Al Fuji, trionfo Porsche e titolo sempre piú vicino. Ferrari si ripete in GT3, ma Manthey Pure Rxcing è già campione

Anni addietro si soleva dire “… e alla fine vince sempre Audi”. Ora non ci sono più le LM P1 e son cambiati i protagonisti ma il concetto è il medesimo, con Porsche che trionfa nella 6 Ore del Fuji e “vede” il titolo 2024, al termine di una gara piena di colpi di scena.

Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor riportano il secondo successo stagionale primeggiando in un podio anomalo composto dalla BMW #15 di Raffaele Marciello, Dries Vanthoor e Marco Wittmann e l’Alpine di Mick Schumacher, Nicolas Lapierre e Mathieu Vaxivière.

Start

La Porsche #6 si è installata al comando dopo il primo giro di pitstop, scalzando la Cadillac partita dalla pole e la BMW #15, subito alle spalle dei battistrada, grazie ad una partenza non al meglio delle Toyota, ma già dopo pochi giri si era consumato il primo episodio chiave, con Robert Kubica lungo in curva 1 a tamponare la Porsche di Fred Makowiecki e la Ferrari di Antonio Giovinazzi.

Caos

Tra le GT3, problemi ai freni hanno penalizzato la Ferrari Vista AF Corse in pole di Francois Heriau, che ha ceduto la leadership provvisoria alla Corvette TF Sport di Tom Van Rompuy, incalzata dalla Lamborghini di Sarah Bovy.

Alla metà gara, la Ferrari #50 si ritrovava in testa con Nicklas Nielsen grazie alle differenti strategie rispetto alla Porsche #6, mentre il comando delle GT3 era già passato alla McLaren #59 di Nicolas Costa, ma era solo l’inizio di una serie di colpi di scena che hanno visto rivoluzionare la classifica alle spalle di Lotterer e soci.

In primis il contatto fra la Toyota di Kamui Kobayashi e la Porsche di Matt Campbell che ha estromesso entrambe le vetture, poi la Cadillac che picchiava duro nella lotta per mantenere il podio sfoltivano il parco dei protagonisti, che al contrario vedevano mettersi in luce come al COTA l’Alpine di Charles Milesi, poi penalizzata per un contatto precedente. A seguire, un drive-through toglieva dalle posizioni che contano anche l’altra Toyota.

Anche la Lamborghini, finalmente in grado di competere ai livelli più alti, si doveva fermare da un problema alla trasmissione.

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Alle spalle di Kevin Estre e Dries Vanthoor, mattatori di giornata, emergeva quindi la Porsche Jota di Norman Nato, che nel finale doveva peró cedere sia alla seconda Alpine di Mick Schumacher, che raggiungeva finalmente il primo podio per la A424, e persino la Peugeot di Mikkel Jensen. Il quinto posto finale insieme al 12mo posto dei vincitori di Austin di AF Corse garantiva comunque alla squadra diretta da Sam Hignett il titolo anticipato tra i team privati.

Riguardo le Ferrari, dopo il ritiro prematuro della 499P #51 per un problema all’ibrido, i vincitori di Le Mans hanno potuto chiudere solamente in P9, lasciando Estre, Vanthoor e Lotterer con un enorme vantaggio in classifica generale – 35 punti sui 39 disponibili – in vista del finale in Bahrain.

La gara delle GT3 d’altro canto, una volta saliti in cattedra i Pro, vedeva invece la Ferrari Vista AF Corse #54 battagliare per il primato di classe con la McLaren #59 e la Porsche #92, quest’ultima risalita dalla 14ma posizione in griglia.

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Alla fine era Davide Rigon che riportava la 296 sul gradino alto del podio bissando il successo dello scorso anno insieme a Francesco Castellacci e Thomas Flohr, ma il secondo posto è sufficiente all’equipaggio di Manthey Pure Rxcing per assicurarsi il primo titolo della categoria con una gara di anticipo. A completare il podio la BMW #46 del WRT.

L’ultimo appuntamento con la serie mondiale endurance 2024 è per il 2 novembre in Bahrain.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji