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Mauro Barbieri

WEC – Mauro Barbieri ci anticipa le sfide Ferrari al Fuji

In vista della prima sessione di prove libere della 6 Ore del Fuji, abbiamo avuto modo di confrontarci con Mauro Barbieri,  Ferrari Endurance Race Cars Head of Performance & Governance Relationships.

Quali sono le aspettative in termini di performance in una pista storicamente complicata per Ferrari?

“Come a San Paolo abbiamo sempre faticato, così in Giappone. Non dobbiamo dimenticare che nel 2024 due delle delle nostre tre auto erano fuori dai giochi già al secondo giro, una condizione che ci ha limitato molto. Non è una pista favorevole, ma come sempre faremo del nostro meglio. Abbiamo fatto i ‘compiti a casa’ e speriamo che il cambio d’approccio funzioni”

Come pensate di gestire la #50, pensate di usarla in aiuto della #51?

“La #50 è indietro in classifica rispetto alla #51, ma non è fuori dalla contesa del campionato. Sicuramente abbiamo una squadra forte con dei piloti pronti per aiutare gli altri in caso di necessità. Credo che le decisioni verranno prese al momento giusto, ora forse è presto”.

La pioggia potrebbe tornare al Fuji dopo quanto accaduto al COTA, può aiutare la Ferrari?

“Sicuramente la pioggia può cambiare le situazioni, devi essere fortunato a trovarti nella condizione giusta rispetto ai tuoi avversari. Prenderemo quello che verrà, ogni situazione alla fine è la stessa per tutti”.

Qui potreste già vincere il titolo costruttori, questa è la sola priorità questo weekend?

“Certamente vogliamo vincere il titolo e sogniamo di farlo già questo fine settimana. Questo però non cambia il nostro approccio: alla fine, come in ogni altro round, è importante stare lontano dai guai, evitare incidenti e cercare di ottimizzare le prestazioni delle vetture. E poi non dimenticherei che abbiamo due concorrenti da fronteggiare in classifica (Porsche e Cadillac-ndr). Penso che per i calcoli dovremo aspettare la bandiera a scacchi. Noi comunque cercheremo di ottenere il miglior risultato possibile, vedremo se sarà stato sufficiente per conquistare il campionato”.

Le caratteristiche della 499P si adattano al Fuji Speedway?

“Sulla carta si, ma l’ultimo settore è sempre stato complicato per noi. Anno dopo anno abbiamo provato delle soluzioni differenti, forse nel 2024 abbiamo avuto una crescita importante e quest’anno speriamo di mostrare un risultato migliore”

Rispetto al 2024 ci sono delle gomme differenti, possono esserci dei cambiamenti nella gestione della gara con le Medium e le Soft al posto delle Hard?

“Alzandomi questa mattina e vedendo queste temperature (siamo sui 25° con un’umidità di oltre il 70%-ndr) ho pensato che le Hard sarebbero state la scelta migliore, ma lo scorso anno abbiamo usato solo le Medie, e penso che questa sarà nuovamente la scelta migliore per la gara. Le Soft certamente possono tornare utili con qualche goccia di pioggia”.

In termini di set-up le tre 499P sono uguali? 

“In genere sì, ci sono piccole differenze legate allo stile di guida oppure alle preferenze di alcuni piloti. Tendiamo ad avere una base di partenza molto simile tra le tre vetture, con tutta la preparazione che facciamo  a casa è importante valutare l’esperienza maturata in passato”.

Al Fuji le qualifiche sono importanti anche per la conformazione di curva 1. Sono forse le più importanti della stagione, sei d’accordo?

“In generale, specialmente dal 2024, le qualifiche sono diventate sempre più importanti nel campionato. In una gara di durata solitamente non consideri questo aspetto, ma non solo il rischio di incidenti è elevato, è complicato anche superare dei rivali e di conseguenza potresti rimanere bloccato dietro a qualcuno che è un po’ più lento di te.  In particolare al Fuji con una prima curva così stretta è preferibile stare lontano dai problemi che si possono verificare”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Peugeot in spolvero nelle prime libere del Fuji

Uno-due Peugeot nelle Libere 1 della 6 Ore del Fuji, centesimo appuntamento di sempre del FIA World Endurance Championship. Loic Duval col tempo di 1.30.952 ha preceduto dopo i classici 90’ a disposizione Jean-Eric Vergne di quasi mezzo secondo.

A ridosso dell’ex-campione di Formula E le due Aston Martin Valkyrie con Marco Sørensen ed Harry Tincknell, mentre le prime prestazioni di Julien Andlauer e Sebastien Buemi sono state buone per completare la top six della sessione.

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Ferrari apparentemente al comando, ma solo per una piccola defaillance del pannello elettronico sulla fiancata, della 499P #50, che chiude col 13mo tempo. All’interno della top ten invece le altre due Rosse, alle spalle delle due Alpine, queste ultime nonostante un BoP apparentemente loro sfavorevole, a riprova della vacuità di tante affermazioni che puntualmente popolano media e social.

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Tra le GT3 svetta la vettura di casa, la Lexus di Akkodis ASP, con Ben Barnicoat autore di 1.41.257, a precedere di soli 33 millesimi la Corvette #81 di Charlie Eastwood. A seguire la McLaren #95 vincitrice al COTA su Davide Rigon, uno che al Fuji ha sempre dato il meglio di sè, sulla Ferrari VISTA AF Corse #54.

Solo un paio di Full Course Yellow ad interrompere, la prima per permettere alla Porsche Manthey 1st Phorm, ferma all’esterno di Curva 1, di riprendere la pista, mentre in seguito per rimuovere alcuni detriti in curva 16.

Da segnalare infine diverse penalità per track limits da scontare nel corso delle Libere-2, che prenderanno il via alle 14.20 locali, le 7.20 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Start

WEC – Nel weekend si va al Fuji per la 100ma gara col un BoP “limato”

Nel weekend il World Endurance Championship affronta la penultima trasferta del 2025 al Fuji. Appuntamento storico per la serie mondiale, che raggiunge quota 100 gare. La vittoria della Porsche al COTA ha rimescolato le carte in tavola nella classifica generale, riducendo lo svantaggio dell’equipaggio della 963 #6 a 36 punti da Giovinazzi, Pier Guidi e Calado, quinti al traguardo ad Austin.

I 65 punti ancora in palio nelle due gare ancora da disputare non possono fare dormire sonni del tutto tranquilli in casa Ferrari per il titolo piloti; un po’ meglio per i costruttori dove si è leggermente incrementato il vantaggio sulla casa di Stoccarda, ora pari a 65 lunghezze, anche se ricordiamo in questo caso i punti in palio sono relativi alla somma di quelli ottenuti dalle due macchine dichiarate. Cadillac insegue comunque poco dietro, a -69.

Lotta sempre serrata invece tra le LM GT3, dove Pera, Lietz ed Hardwick mantengono comunque una robusta leadership di 19 lunghezze nei confronti dell’equipaggio della Ferrari VISTA AF Corse #21 e di 29 su quello della Corvette #81, entrambe a secco nell’ultimo round.

Per quanto riguarda l’entry list, da segnalare il ritorno di Anthony McIntosh sull’Aston Martin Vantage GT3 del Racing Spirit of Leman al posto dei Derek DeBoer, mentre Mike Conway riprenderà il proprio posto sulla Toyota GR-010 Hybrid #7, riportando Josè Maria Lopez sulla Lexus RC F GT3 #87 di Akkodis ASP.

Reso noto, questa volta in tempo utile, anche il nuovo Balance of Performance. Nessuna variazione al peso minimo per gli otto marchi impegnati tra le Hypercar rispetto ad Austin, ma solo qualche aggiustamento a potenze massime ed energia massima per stint.

A beneficiarne soprattutto Alpine, con un +6,2% di potenza massima entro i 250 kmh, mentre Toyota guadagna 4 MJ extra per stint contro i 3 assegnati a Ferrari, Alpine, BMW e Porsche.

Discorso diverso per le LM GT3, dove le Ford Mustang acquistano ben 15 kg extra. Variazioni in aumento anche per BMW (+8 kg), Ferrari (+4 kg) e Corvette (+3 kg), mentre le Aston Martin Vantage guadagnano 5 kg.

Le 296 GT3 rimangono comunque le più pesanti con 1.358 kg a vuoto contro i 1.332 kg delle Porsche 911 GT3.R.

L’unica variazione nella potenza massima riguarda le BMW M4 GT3, le quali dovranno correre con un’altezza da terra superiore di 5 mm alle altre LM GT3. Incremento generalizzato infine dell’energia massima per stint, che va dai +37 MJ approvati alle BMW ai +27 MJ delle Aston Martin.

Chiudiamo col Success Ballast, che inficerà i leader di Manthey 1st Phorm per 18 kg extra cosí come agli equipaggi vincitori delle ultime due prove, United Autosports #95 e Akkodis ASP #87. 12 i kg invece destinati a WRT #46, Ferrari #21 e TF Sport #81 e 6 kg per Racing Spirit of Leman, TF Sport #33 e Ferrari #54.

Appuntamento in pista al Fuji, dove si attendono temperature quasi estive, venerdí 26 settembre alle 10.15 AM locali con le prime libere. Qualifiche sabato 27 alle 2.20 PM, le 07.20 nostrane, e start della 6 Ore alle 11.00 AM locali di domenica 28 settembre, vale a dire le 4.00 italiane. Diretta delle attività di sabato e domenica sulla WEC TV e sui canali Eurosport, mentre la gara verrà trasmessa anche da SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list del Fuji

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IMSA – Cadillac torna al successo ad Indianapolis. Vittorie di classe per TDS, Ford Multimatic ed Inception Racing Ferrari

Cadillac riscatta un’annata poco fortunata imponendosi nella Battle On The Bricks, penultimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship, con la V-Series.R #31 di Action Express/Whelen Racing.

Jack Aitken, Earl Bamber e Frederik Vesti hanno condotto sostanzialmente dalla partenza all’arrivo, grazie alla pole position ereditata nel post qualifiche, stando attenti soprattutto a non commettere errori che potessero pregiudicare il risultato finale.

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Errori in cui sono incappati un po’ tutti, a partire dalla Porsche #7, protagonista di una gara catastrofica conclusa all’ultimo posto delle GTP, peraltro tutte pervenute all’arrivo. Sull’altra 963 di Mathieu Jaminet e Matt Campbell, il tentativo del team Penske di diversificare le strategie nelle fasi iniziali, eseguito insieme alla Cadillac #10 del WTR, è purtroppo terminato con un contatto tra le due vetture che ha comportato un drive-through per la capoclassifica ed una foratura per Filipe Albuquerque.

Le soste extra della GTP #10 si sono rivelate infine determinanti nella fase finale di gara, dove Ricky Taylor è arrivato ad insidiare seriamente la capolista al termine di una rimonta che lo ha visto scavalcare e superare Tom Blomqvist e Dries Vanthoor, che seguono nell’ordine d’arrivo le due Caddy. Gli ultimi due giri in regime di corsa libera dopo la settima Full Course Yellow di giornata non sono però bastati per un vero attacco alla leadership.

Peccato per la Lamborghini, a lungo in top five, anch’essa vittima incolpevole di Felipe Nasr, doppiato all’inizio della sesta ora. La foratura e la conseguente sosta ai box che valgono il decimo posto finale non rendono giustizia alla SC63, probabilmente alla penultima gara di sempre, che grazie anche alla nuova sospensione posteriore si è dimostrata competitiva anche sull’asciutto.

Nel consueto demolition derby che è la LM P2, primo successo stagionale del TDS Racing con Mikkel Jensen, Steven Thomas e Hunter McElrea su Inter-Europol e Riley Motorsports. La gara è stata a lungo dominio delle due unità di United Autosports, che si sono autoliminate nel finale, coinvolgendo nel finale anche la vettura del Crowdstrike, a lungo in contention nonostante una foratura a metà gara, fino al contatto terminale che ha portato all’ultima neutralizzazione. Al contrario, la compagine transalpina ha gestito al meglio la strategia, chiudendo di misura su uno scatenato Tom Dillmann, decisamente in piena forma dopo il crash di Road America. Il risultato odierno accorcia ulteriormente la classifica alle spalle di “Spike the Dragon”, oggi P5.

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Vittoria in GTD Pro, la terza stagionale, per la Ford Multimatic con Mike Rockenfeller e Seb Priaulx. La prima parte di gara è stata appannaggio delle due BMW del Paul Miller Racing, ma il tempismo non propriamente ideale nell’ultimo pitstop da parte della M4 GT3 #1 ha dimezzato le possibilità di successo del brand bavarese, che nel finale ha ceduto di schianto con la #48, sverniciata dalla Porsche di AO Racing.

“Rexy” peró non ha potuto resistere all’attacco finale deciso della Mustang #64, cedendo poi anche alle due Corvette. Curiosamente, nonostante i duri contatti ricevuti delle altre due vetture, la direzione gara ha assegnato una penalità alla Corvette #4.

La bella gara della Ferrari di Davide Rigon ed Albert Costa vale la piazza d’onore che permette al catalano di DragonSpeed di avvicinarsi notevolmente in classifica all’equipaggio della Corvette capolista #3, quarta all’arrivo dietro alla BMW #48.

Ferrari festeggia infine la prima vittoria in GTD insieme ad Inception Racing con Brendan Iribe, Ollie Millroy e Frederik Schandorff. La gara è stata appannaggio nelle fasi iniziali dell’Aston Martin dello Heart of Racing, partita dalla pole, ma un contatto multiplo causato dall’Oreca LM P2 di David Heinemeier Hansson ha tolto all’equipaggio della Vantage GT3 #27 ogni velleità di vittoria.

Subito out la Ferrari #21 di AF Corse, mentre la #47 di Cetilar Racing ha dovuto effettuare una lunga sosta ai box per le riparazioni conseguenti ad un incidente in partenza, le altre 296 GT3 hanno avuto un ruolo da protagoniste, a partire dalla #34 del Conquest Racing per proseguire con la #023 di Triarsi Competizione.

James Calado, sub di lusso al fianco di Onofrio Triarsi e Kenton Koch, ha però dovuto subire pur’egli la presenza della Porsche #7, nella forma di un contatto da parte di Nick Tandy nel corso della quarta ora. Largo quindi a Daniel Serra, il quale però era costretto ad un emergency pit in occasione della penultima Full Course Yellow, chiamata in causa, guardacaso, per il cofano anteriore della vettura di Inception Racing sul rettilineo.

Una sanguinosa penalità alla Mercedes Winward per velocità eccessiva in pitlane apriva la strada a Schandorff e Koch, ma quest’ultima era costretta nel finale ad uno splash e doveva cedere alla Porsche del Wright Motorsports, dietro alla 296 #70 cui andavano gli onori di giornata.

La giornata delle Rosse si completa col terzo posto del Conquest nonostante un testacoda ed una penalità nella fase finale di gara, mentre le due entry di Triarsi chiudono in P7 e P8, alle spalle della Corvette AWA, bloccata nel finale da una discutibile penalità per blocking.

L’appuntamento è per il season finale della serie IMSA, la 28ma Motul Petit Le Mans, in programma fra tre settimane a Road Atlanta.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’ordine di arrivo

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IMSA – Cadillac eredita la pole position a Indy

Sarà la Cadillac #31 a partire dalla pole position alla Battle On The Bricks di Indianapolis,

L’Acura #60 è stata infatti trovata non conforme nelle verifiche posteriori alle qualifiche, non rispettando le tolleranze di carrozzeria LMDh, e dovrà quindi partire dal fondo dello schieramento delle GTP.

Prima pole stagionale quindi per Cadillac e per Jack Aitken, autore dell’ultima partenza al palo per il marchio lo scorso anno alla Petit Le Mans.

Ulteriore squalifica anche per la Mercedes del Lone Star Racing, ieri terza in GTD Pro con Mikael Grenier, in questo caso per il mancato rispetto dell’altezza minima da terra dell’AMG GT3 #80.

Appuntamento alle 11.40 AM ET, le 17.40 italiane, per lo start della Battle On The Bricks. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

 

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IMSA – A Indianapolis, è ancora pole position per Blomqvist e l’Acura

Acura e Tom Blomqvist in gran spolvero anche nella seconda giornata della Battle On The Bricks ad Indianapolis. Dopo aver migliorato la prestazione di ieri nelle seconde libere, il pilota della ARX-06 #60 ha conquistato anche la pole position col tempo di 1.14.569.

A differenza delle altre sessioni però, la pattuglia Cadillac si è avvicinata tantissimo al leader, con Jack Aitken e la V-Series.R del Whelen Racing ad appena 41 millesimi, a precedere le due entry del WTR di Louis Deletraz e Ricky Taylor.

Terza fila per la migliore delle Porsche con Matt Campbell e la 963 #6, a precedere la seconda Acura di Nick Yelloly. Poi ancora le due BMW, con la #24 a perdere la migliore prestazione a causa della red flag provocata nelle Libere-1, cosí come la rinnovata Lamborghini di Romain Grosjean, a causa del contatto provocato, al termine delle seconde libere, da Edoardo Mortara nei confronti dell’Oreca LM P2 di Era Motorsport di Tobi Lutke e della Corvette GT3 AWA di Matt Bell. Tutta la pattuglia delle 12 GTP comunque è racchiusa nel lasso del fatidico secondo.

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Seconda pole in carriera nelle LM P2 dopo quella dello scorso anno proprio all’IMS per Nick Boulle per United Autosports. Il campione in carica della categoria ha preceduto di quasi 4 decimi il compagno di squarda Dan Goldburg e di oltre mezzo secondo il leader della classifica, PJ Hyett. Anche Steven Thomas del TDS ha dovuto lasciare il secondo tempo conquistato sul campo per aver provocato una red flag nella giornata di ieri.

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La migliore prestazione tra le GT va a Casper Stevenson, major contender in GTD nei confronti della Mercedes Winward, con l’Aston Martin dello Heart of Racing ed il tempo di 1.23.088. Dietro al pilota britannico si piazza nella categoria Lilou Wadoux con la Ferrari #21 di Triarsi Competizione, a precedere le due AMG GT3 di Lin Hodenius e Russel Ward.

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In GTD Pro infine, la palma del migliore va a Dan Harper con la BMW #48 del Paul Miller Racing, a meno di 2 decimi dalla Vantage #21. A seguire Chris Mies con la Ford Mustang #65, e Mikael Grenier, con la Mercedes del 75 Express. P4 per i leader del campionato di Corvette Pratt Miller, mentre Albert Costa, al top nelle Libere-2, non è andato oltre la settima prestazione in qualifica con la Ferrari del DragonSpeed.

L’appuntamento per tutti è per domani alle 11.40 AM ET, le 17.40 italiane, per lo start della gara, della durata di 6 Ore. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing, IMSA, United Autosports

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

IMSA – Uno-due Acura nelle prime libere di Indianapolis. Corvette in difficoltà in GTD Pro

Iniziato il weekend della Battle On The Bricks ad Indianapolis con le prime libere. Al termine di una sessione complicata, le due Acura chiudono davanti a tutti con Tom Blomqvist, autore di 1.16.209, a precedere Nick Yelloly di quasi 3 decimi.

Bene anche le Cadillac, che proseguono nella graduatoria guidate da Jack Aitken, poi ancora le due BMW, con la #24 protagonista dell’ultima delle tre red flag che hanno movimentato la sessione con Philipp Eng, vincitore qui lo scorso anno, nella ghiaia.

Alle spalle delle due M Hybrid V8 la Lamborghini SC63, protagonista qui anche lo scorso anno, con Romain Grosjean in P8 a 7 decimi dal leader. Infine sono le Porsche a chiudere la lista dei tempi, dietro anche all’Aston Martin Valkyrie. Va detto comunque che tutte le 12 GTP comunque sono racchiuse in meno di 9 decimi.

Miglior tempo tra le LM P2 per Mikkel Jensen con l’Oreca del TDS sul filo di lana nei confronti di Nicklas Nielsen con la vettura di AF Corse, col tempo di 1.17.407. Purtroppo per il team transalpino, coinvolto nel contatto con la Ferrari Triarsi #21 e nella relativa red flag, ci sarà, come per la BMW #24, la perdita del miglior tempo in qualifica.

Davide Rigon ha fatto volare la Ferrari del DragonSpeed, alla caccia del titolo GTD Pro, segnando il tempo di 1.24.419. Ma la 296 GT3 #81 non è stata la più veloce delle GT, riconoscimento che va all’Aston Martin del Van der Steur Racing di Valentin Hasse-Clot, leader odierno tra le GTD, per 16 millesimi.

A seguire a sorpresa la Corvette AWA con Matthew Bell, la Ferrari di Inception Racing ed i capoclassifica della GTD del Winward Racing con Russel Ward. Tornando ai Pro, il podio virtuale i completa con la Lamborghini di Pfaff Motorsports con Andrea Caldarelli e la Ford Mustang #65.

Problemi invece in casa Corvette Pratt Miller, con la #4 ferma in pista in un lago di liquidi dopo appena 14 giri all’attivo, e la #3 in testa al campionato appena dietro in P9. Da segnalare infine solo qualche in&out per la Mercedes iscritta in GTD dal Lone Star Racing.

Sabato si prosegue con le libere 2 e le qualifiche, rispettivamente alle 8.55 AM ET e alle 3.15 PM ET, le 21.15 italiane. Queste ultime saranno fruibili sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Acura

I risultati delle Libere 1

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IMSA – Si torna ad Indianapolis per la Battle On The Bricks

Nel weekend penultima tappa a ranghi completi per il WeatherTech SportsCar Championship presso l’Indianapolis Motor Speedway per la Battle On The Bricks.

Per la gara di 6 ore, che il prossimo anno verrà sostituita in calendario da Road America, risultano iscritte ben 53 vetture.

Equipaggi a due tra le GTP, ad eccezione della Cadillac #31 del Whelen Racing, dove torna Frederik Vesti al fianco di Jack Aitken ed Earl Bamber, e sulla Acura #93 del MSR, con il protegè Honda Kaku Ohta alla sua terza gara stagionale dopo Daytona ed il Glen.

A difendere i colori Lamborghini, che porta al debutto in pista la nuova sospensione posteriore, questa volta ci sarà Edoardo Mortara insieme a Romain Grosjean, mentre il JDC-Miller ripresenta Nico Müller al fianco di Tijmen van der Helm sulla Porsche #85 dopo aver chiuso il rapporto con Gianmaria Bruni; assente invece l’altra Porsche privata di Proton, pesantemente danneggiata al Glen.

Tra le LM P2, ritorno di Juan Manuel Correa sull’Oreca #2 di United Autosports insieme a Ben Hanley e nick Boulle, mentre sarà Oliver Jarvis a rinforzare questa volta l’equipaggio di ERA Motorsports. Da non dimenticare infine il ritorno alle corse di Logan Sargeant sulla vettura del PR1/Mathiasen.

In GTD Pro, torna Davide Rigon al fianco di Albert Costa sul sedile della Ferrari del DragonSpeed in lotta per il titolo con la Corvette #3, mentre il Paul Miller Racing sarà l’unico, insieme al rientrante 75 Express, a schierare un equipaggio a tre, col ritorno di Connor de Philippi, sulla M4 GT3 #1.

Assente infine la Porche delle Iron Dames, la pattuglia delle GTD si rinforza con un equipaggio nuovo di zecca per la Ferrari #021 di Triarsi Competizione, che presenta Niccolo Schirò, AJ Muss e Joel Miller, mentre sulla #21 tornerà James Calado al posto di Alessio Rovera, impegnato a Valencia con il GTWC Europe.Ritorno in pista anche per Nicola Lacorte sulla Ferrari del Cetilar Racing.

Novità anche in casa Gradient Racing, con Mason Filippi a disputare le ultime due gare della stagione sulla Ford Mustang #66, mentre sull’Aston Martin del Van Der Steur Racing debutterà Eduardo Barrichello. Infine, Eric Filgueiras, protagonista delle gare SRO in terra americana, si unirà al Forte Racing.

Reso noto anche il BoP specifico, con riduzioni di peso in GTP per le Acura e Cadillac (-8 kg ciascuna), mentre al contrario Porsche e BMW correranno rispettivamente con 9 e 3 kg extra.

Riduzioni nelle velocità massime rispetto a Road America per tutte le LMDh salvo Aston Martin e Lamborghini (non era presente), e riduzioni generali di energia massima per stint per tutti i marchi. Al riguardo, le BMW rimarranno  le più efficienti in linea teorica con 886 MJ per stint contro i 907 MJ di Aston Martin e Lamborghini.

Tre le GT, aumentato di 10 kg il peso minimo delle Corvette, mentre al contrario le Ferrari 296 GT3 godranno di 6 kg in meno rispetto al VIR. Le Rosse subiranno però una robusta riduzione generale di potenza, cosí come le Lexus e BMW, con le M4 GT3 che peró guadagneranno qualcosina alle velocità più elevate e potranno godere di un’ala posteriore più scarica, come anche le Porsche.

Assegnati alle BMW anche 11 MJ di potenza extra per stint, che salgono a +14 per Corvette e Ferrari e addirittura a +24 per le Porsche. Modifiche di segno opposto invece per le Mercedes e Lexus (-15 e -10 MJ rispettivamente).

Le attività in pista inizieranno venerdí 19 settembre alle 11.15 AM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 20 alle 3.15 PM ET, le 21.15 italiane, e start della gara alle 11.40 AM ET, le 17.40 nostrane, di domenica 21 settembre, Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Indianapolis

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WEC – Genesis annuncia Jaubert e Juncadella

La line-up di Genesis Magma Racing per il debutto nel World Endurance Championship va ad allargarsi con l’ingaggio di Mathys Jaubert e Daniel Juncadella.

I due protagonisti della corrente stagione in ELMS con iDEC Sport, nell’ambito del Genesis Magma Racing Trajectory Programme, sono appena reduci dalla vittoria di Silverstone e vanno ad aggiungersi ai già confermati André Lotterer e Pipo Derani.

“L’obiettivo del Trajectory Programme è sempre stato quello di supportare i piloti e dare loro l’opportunità di dimostrare di poter entrare a far parte del nostro WEC“, ha dichiarato Cyril Abiteboul, Team Principal di Genesis Magma Racing. “Il fatto che siamo già in grado di portare Mathys e Dani nel 2026 è un enorme merito per loro.”

Abiteboul ha poi cosí continuato: “Insieme a Jamie Chadwick, Mathys e Dani si sono adattati brillantemente alle gare Prototipi, come dimostrano le loro prestazioni fin dalla prima gara della stagione ELMS. Ancora più importante, sono migliorati durante la stagione, imparando da ogni weekend, un’esperienza che ci aspettiamo continui con il loro arrivo in Hypercar. Abbiamo corso qualche rischio cercando piloti del nostro Trajectory Programme al di fuori delle gare Prototipi. È un altro rischio portarli nella nostra formazione WEC per il 2026, ma i rischi possono dare i loro frutti, come abbiamo visto. Con Mathys e Dani abbiamo due piloti alle prime armi con l’Hypercar che hanno l’opportunità di dimostrare le loro capacità e creare sorprese, proprio come hanno fatto in LMP2″.

“Abbiamo seguito da vicino le prestazioni di Mathys e Dani nell’ELMS in questa stagione”, ha dichiarato Gabriele Tarquini, Direttore Sportivo di Genesis Magma Racing. “Hanno fatto un ottimo lavoro per tutta la stagione, migliorandosi costantemente e adattandosi alle sfide della serie. La loro relativa mancanza di esperienza nelle gare Prototipi sarà bilanciata dagli altri quattro piloti della nostra formazione, offrendoci un ottimo mix di esperienza e nuovi piloti Hypercar, affamati e motivati a vincere.”

“Ora che Mathys e Dani sono stati confermati nella nostra formazione piloti per il 2026, possiamo davvero iniziare a lavorare alla costruzione del team e allo sviluppo della GMR-001″, ha quindi proseguito Tarquini. “Il modo in cui i piloti lavoreranno insieme sarà fondamentale per il nostro successo, quindi iniziare questo processo così presto nella fase di test è un grande vantaggio per noi e per i piloti, in modo da essere pronti per il prossimo anno”.

Sia Jaubert che Juncadella avranno la loro prima possibilità di guidare la GMR-001 Hypercar nei prossimi test per iniziare ad acquisire esperienza e dare forma allo sviluppo della vettura, lavorando con i loro nuovi compagni di squadra.

Jamie Chadwick rimane parte del Genesis Magma Racing Trajectory Programme. I dettagli completi dei suoi piani per il 2026 saranno annunciati in seguito.

Ulteriori dettagli sulla formazione piloti della Genesis Magma Racing per il FIA WEC 2026 saranno annunciati nei prossimi mesi.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Start - Michelin Le Mans Cup - Silverstone Round - Silverstone Circuit - Great Britain -

LMC – Vittoria e titolo a Silverstone per R-Ace GP. Le Dames trionfano in GT

Hugo Schwarze e Hadrien David vincono a Silverstone il penultimo appuntamento della Michelin Le Mans Cup e si aggiudicano cosí il titolo 2025. La Duqueine di R-ace GP ha preceduto le Ligier di Louis Rousset/Romain Favre (Forestier Racing by VPS) e Alvise Rodella/ Alexandre Pierre Provost  (CLX Motorsport). Primo successo delle Iron Dames nella serie in GT3 per Vanina Ickx e Marta Garcia.

Il recap della gara

Hugo Schwarze (R-Ace GP Duqueine #85) ha controllato la scena nelle fasi iniziali difendendo alla perfezione la pole position da Alexandre Pierre Provost  (CLX Motorsport Ligier #87), Louis Rousset (Forestier Racing by VPS Ligier #29) e Bence Valint (Reiter Engineering Ligier #25).

Dopo una breve FCY per un problema alla Vale della Ligier di  Motorsport98, la corsa è stata neutralizzata con Safety Car a seguito di un incidente in curva 1 tra la Ligier #62 del Bretton Racing e la Porsche #95 di Ebimotors, con Matt Stone a colpire l’incolpevole Fabrizio Broggi.

R-Ace GP ha controllato la ripartenza e la successiva delicata fase del pit stop obbligatorio, che ha visto Hadrien David precedere Alvise Rodella e Romain Favre.

Tra le Pro/Am invece Paul Trojani ha dominato la prima parte di gara per ANS Motorsport, salvo arrendersi, dopo il pitstop ed il cambio pilota, al recupero di Gael Julien sulle Ligier di High Class Racing, il quale ha quindi imposto il proprio ritmo con un discreto gap nei confronti di James Winslow (23Events Racing Ligier #28) e Felipe Laser (Rinaldi Racing Ligier #71).

In GT frattanto, Vanina Ickx (Iron Dames Porsche #83), in pole per la prima volta in carriera nella serie ACO, ha dovuto presto inchinarsi ad Eliseo Donno (AF Corse Ferrari #51), semplicemente superiore ai rivali nella fase iniziale come facilmente prevedibile.

Dameswin

Dopo la sosta, la Rossa, ora nelle mani di Alessandro Cozzi, ha iniziato a perdere terreno nei confronti di Marta Garcia, subentrata per le Dames, che alla fine ha avuto la meglio ed è transitata davanti a tutti sotto alla bandiera a scacchi. P3 dietro la #51 per l’altra Ferrari del Biogas Motorsport di Josep Mayola Comadira/Marc Carol Ybarra.

Davanti Favre, dopo aver scavalcato Rodella, ha cercato nel finale di assaltare la leadership, ma l’ordine di arrivo non cambierà sino al traguardo, col secondo successo di fila che significa rivincita per David ed il team transalpino dopo la delusione dello scorso anno.

LMP3 Podium - Michelin Le Mans Cup - Silverstone Round - Silverstone Circuit - Great Britain -

Alle spalle di Rodella e Provost completano la top five Charles Roussanne/Luciano Morano  (Forestier Racing by VPS Ligier #92) e  Matteo Quintarelli/Lena Buhler (23Events Racing Ligier #50).

La classifica delle Pro/AM è invece cambiata nel post gara a seguito della squalifica della Ligier di High Class Racing per non essere riuscita ad entrare nel parc fermè coi propri mezzi, per Terrence Woodward e James Winslow  (23Events Racing Ligier #28) su Steve Parrow/Griffin Peebles   (Rinaldi Racing Ligier #66) e Julien Lemoine/Paul Trojani (ANS Motorsport Ligier #84).

Questi ultimi hanno guadagnato il gradino basso del podio grazie alla penalità assegnata alla Ligier del Rinaldi Racing di Stefan Aust e Felipe Fernandez Laser per un contatto con la Ferrari #51 di AF Corse. In classifica, la coppia di ANS Motorsport continua a condurre con 8 lunghezze sul solo Steve Parrow e 12 su Eric DeDoncker e Gillian Henrion di Motorsport98.

Tra le GT3, Cozzi e Donno vantano 16 punti di margine nei confronti di Murat Çuhadaroğlu/David Fumanelli  (Kessel Racing Ferrari #33), quinti al traguardo, con 26 punti da assegnare nell’ultimo round in programma a Portimao a metà ottobre.

Luca Pellegrini

Foto: Le Mans Cup, Iron Dames

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo