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ELMS – Il Prologo inizia nel segno di Inter-Europol

Finalmente in pista anche l’European Le Mans Series a Barcelona, dove oggi è iniziata la prima delle due giornate del tradizionale Prologo.

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Presenti tutte e 44 le vetture riportate in entry list con le livree definitive sfoggiate nella classica foto di gruppo. Unica eccezione, per ora, l’Oreca LM P2 #77 di Proton, qui in un inusuale grigio chiaro e senza i marchi degli sponsor.

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Nel turno del mattino, col sole e una temperatura fresca, il campione in carica di AO Racing Louis Deletraz e la sua “Spike” davanti a tutti col tempo di 1.29.323, a precedere le due entry di Inter-Europol di Tom Dillmann e Luca Ghiotto, i quali prendono a sandwich Job van Uitert di IDEC. A chiudere la top five un altro dei big più attesi, Filipe Albuquerque, che nell’anno del ritorno alla serie europea difenderà i colori di Nielsen Racing.

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Al giovane danese Sebastian Gravlund il primo best crono della nuova generazione di LM P3 spinte dal motore Toyota, con la Ligier JS P325 di Eurointernational, accreditata di 1.39.966.

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Tra le GT3, la palma del migliore va a Wayne Boyd e alla McLaren di United Autosports, autore di 1.40.870. Grossi problemi di accensione per la Corvette di TF Sport, risolti comunque nel pomeriggio.

 

Nel pomeriggio, con temperature leggermente maggiori, ancorchè mitigate da un leggero vento, i crono della classe regina non sono migliorati. La migliore prestazione della sessione va a Gregoire Saucy con l’Oreca #22 di United Autosports con 1.30.287.

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Adrien Closmenil ha invece migliorato sensibilmente il limite tra le LM P3 con la Ligier di CLX Motorsport ed il tempo di 1.37.308, poi ulteriormente ritoccato in 1.36.827 da Quentin Antonel nella prima parte dell’appendice finale di 30’ – novità questa per la massima serie endurance continentale – riservata a LM P3 e GT3, sulla Ligier di M Racing.

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A Daniel Serra e Matteo Cressoni i best laps pomeridiani delle GT3, ad ogni modo lontani dalla prestazione della McLaren nel primo turno.

Crollato anche il limite delle LM P2 negli ultimi 30’ a loro riservati, grazie alle due entry di Inter-Europol di Luca Ghiotto e Tom Dillmann, separati da appena un millesimo, col veneto autore di 1.28.808. A seguire altri tre big: Mathieu Vaxivière al top delle Pro/Am con l’Oreca campione di AF Corse, Tom Blomqvist di CLX-Pure Rxcing e Theo Pourchaire, qui con Algarve Pro Racing.

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Diverse le interruzioni nelle ben 9 ore odierne di azione in pista. La più rilevante dopo circa 90’ nel pomeriggio protagonista la Duqueine LM P3 del WTM by Rinaldi con Griffin Peebles al volante, che ha causato oltre 45’ di stop. Al mattino disavventura anche per PJ Hyett con “Spike”, mentre, dopo un’innocua uscita di strada da parte dell’Oreca #47 di CLX Motorsport in curva 5 da parte di Pipo Derani, il turno pomeridiano è stato chiuso in leggero anticipato da Scott Noble sulla Ferrari del JMW condivisa anche col nostro Gianmaria Bruni.

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Domani 1° aprile il programma del Prologo prevede altre 7 ore di pista, a partire dalle 9.00 e dalle 14.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

I risultati della LMGT3 and LMP3 Session

I risultati della LM P2 and LMP2 Pro/Am Session

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WEC – Da Costa in AF Corse a Le Mans

Oltre a Pascal Wehrlein, anche l’altro alfiere Porsche nel FIA Formula E, Antonio Felix Da Costa, ha trovato casa per Le Mans. Il campione 2019-20 delle monoposto elettriche si unirà ad AF Corse nell’equipaggio LM P2 Pro/AM composto anche da Francois Perrodo e Matthieu Vaxivière.

Da Costa ha già partecipato per sei volte alla classica della Sarthe, di cui tre in LM P2, sempre con Jota Sport, vincendo la categoria nel 2022 e giungendo secondo nel 2020, e va a sostituire il titolare in ELMS Alessio Rovera, il quale sarà impegnato con la Ferrari 296 GT3 AF Corse #21 insieme agli abituali partner WEC, Simon Mann e Francois Heriau, sulla vettura trionfatrice lo scorso anno nella categoria.

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Interessante d’altro canto la scelta del costruttore tedesco, che ha preferito Wehrlein, al debutto a Le Mans e appena alla seconda esperienza tra i prototipi dopo aver disputato l’ultima Rolex 24, rispetto al portoghese, protagonista anche del debutto tra i privati della Porsche 963 con Jota nel 2023.

Completato lo schieramento delle LMH, tra le GT3 rimane ancora un unico posto libero in Kessel Racing accanto a Takeshi Kimura e Daniel Serra sulla Ferrari #57, mentre sono ancora tanti i sedili ancora disponibili tra le LM P2 nell’entry list della 93 edizione della gara simbolo dell’endurance mondiale.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Il programma di Le Mans!

Annunciato poco fa il programma dettagliato della 93ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Tra le novità, la conferma della già annunciata modifica della Hyperpole, che si dipanerà in pista giovedí 12 giugno prossimo in due distinte sessioni denominate Hyperpole 1, riservata alle migliori 12 classificate nelle qualifiche di mercoledí 11 di LM P2 e GT3 e alle prime 15 LMH, e Hyperpole 2, che vedrà in azione le migliori 8 LM P2 e GT3 e successivamente le prime 10 LMH.

Nelle gare di contorno, spazio quest’anno alla Mustang Challenge, round facoltativo della relativa serie IMSA con un numero limitato di auto nelle mani di piloti opportunamente qualificati, mentre la seconda manche della Road To Le Mans, valida per la Michelin Le Mans Cup viene confermata come nel 2024, al sabato mattina.

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Si estende la parata di sabato 7 giugno, post-Pesage, per le vie cittadine. Quest’anno saranno una trentina di vetture, tra cui 19 partecipanti alla 24 Ore di Le Mans, che sfileranno per due giri ciascuna sul percorso di 2,1 km allestito nel centro della città di Le Mans, partendo da Place du Jet d’Eau.

Martedí 10 giugno sarà previsto, oltre alla tradizionale sessione autografi e pit walk, un secondo appuntamento per incontrare alcuni dei piloti che gareggeranno alla 24 Ore di Le Mans sulla terrazza del teatro Quinconces in centro città.

Verranno infine aperte al pubblico due nuove FanZone a Tertre Rouge e al Karting: la prima sarà impostata sul plen-air e prevedrà una parete da arrampicata e persino un laser game, mentre al Karting gli spettatori possono provare simulatori di corse e ammirare i veicoli ivi esposti. Nella zona concerti il main event di sabato sera 14 giugno sarà affidato a Kool & The Gang.

Con queste passano a cinque le zone destinate dall’organizzazione alle attività extra-pista, oltre naturalmente al Race Village ed al Manufacturers’ village. In quest’ultimo presenti, tra gli altri, Toyota/Lexus, Ford, Hyundai-Genesis e Mercedes-AMG, attesi, insieme a McLaren, a maggiori dettagli sui programmi futuri relativi ad Hypercar e GT3.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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LMC – Pronti via a Barcelona per la decima stagione della Le Mans Cup

A Barcelona prenderà il via anche la Michelin Le Mans Cup 2025, giunta alla sua decima stagione. Ben 44 come nella serie maggiore le vetture iscritte, e anche qui vedremo in azione le LM P3 di nuova generazione, con l’ulteriore novità della classe LM P3 Pro/Am.

Rappresentati per la prima volta contemporaneamente tutti e quattro i costruttori di telai, con una Ginetta per DKR, due Adess per Nielsen Racing e diverse Duqueine a contrastare il numeroso lotto di Ligier.

Diversi gli specialisti della categoria quali Colin Noble del Nielsen Racing e David Droux del CLX Racing e Gillian Henrion, campione 2023 col Team Virage, presente in Pro/Am col team belga Motorsport98, impegnato parallelamente in ELMS con RLR MSport.

Da segnalare sempre tra i Pro/Am, schieramento che conta quasi la metà del parco completo della categoria, la presenza di Pierre Kaffer, veterano di tante battaglie, col l’M Racing di Yvan Muller insieme all’austriaco Michael Doppelmayr.

Un altro pilota che ci ricorda di tante avventure del nostro recente passato è Andrea Belicchi, che smonta dal ruolo di DS e coach per buttarsi nuovamente in pista con una delle due Ferrari 296 GT3 di Kessel Racing insieme a Lorenzo Ferdinando Innocenti.

Ritorni eccellenti anche per Garett Grist per Inter-Europol, Mark Patterson con High Class Racing e Vanina Ickx nelle Iron Dames, cosí come un nome storico, Gebhardt Motorsport, con una Duqueine per l’ormai esperto Oscar Tunjo e Valentino Catalano.

Da tenere d’occhio sicuramente anche Matteo Quintarelli, che si è ben comportato nell’ultima Asian Le Mans Series, e che si presenta su una Ligier schierata dal 23Events Racing insieme alla svizzera Léna Bühler, vicecampionessa F1 Academy nel 2023.

Ancora da completare alcuni tasselli, fra cui la line-up di TS Corse, che nella presentazione di febbraio aveva annunciato il rumeno Robert Visoiu, ed i compagni di squadra di Kuba Smiechowski e Ben Stone nelle fila di Inter-Europol e Bretton Racing. Tra le GT3 infine, ancora incertezze per Code Racing Development, che aveva iscritto un’Aston Martin per l’esperto Bailey Voisin.

In programma sul Circuit de Barcelona-Catalunya una giornata dedicata ai test collettivi anche per la Michelin Le Mans Cup mercoledí 2 aprile in vista della prima gara stagionale di sabato 5 aprile, che tornerà alla durata di 120 minuti in luogo dei 110 adottati negli ultimi anni. Allungata anche la durata delle 2 manches della Road To Le Mans ad un’ora.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list di Barcelona della Michelin Le Mans Cup

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WEC – Sciolto l’ultimo nodo Porsche per Le Mans: debutta Wehrlein

Sarà Pascal Wehrlein il nono pilota della pattuglia Porsche Penske alla prossima 24 Ore di Le Mans. Il campione in carica della Formula E si affiancherà a Nick Tandy e Felipe Nasr sulla 963 LMDh #4 per il proprio debutto sul Circuit de la Sarthe.

Wehrlein, 30 anni, dopo una lunga sfilza di successi nel karting, nel 2010 è passato alle monoposto, conquistato il titolo nella ADAC Formel Masters l’anno successivo. Le buone prestazioni tra le monoposto propedeutiche, specie nel Formula 3 Euro Series, dove nel 2012 si è classificato secondo alle spalle di Dani Juncadella e davanti ad altri driver dal futuro radioso quali Raffaele Marciello, Felix Rosenqvist, Tom Blomqvist e Carlos Sainz, sono valse la chiamata in Mercedes F1 quale reserve driver nel 2014.

Nel 2015 Wehrlein si è imposto nel DTM, riuscendo a debuttare l’anno successivo, sempre grazie ai buoni auspici di Mercedes, in F1 con Manor, conquistando l’unico punto della stagione per la scuderia britannica, ex-Virgin e Marussia.

L’anno successivo si ripeteva in Sauber, finendo in due occasioni nella top ten. La parentesi F1 proseguiva come development driver Ferrari nel biennio 2019-2020, nel quale diveniva presenza fissa in Formula E, dove ha trionfato nella stagione passata, conquistando globalmente 7 vittorie e 8 pole position tra Mahindra e TAG Porsche, che dalla stagione 2020-21 è diventata la sua nuova casa.

Lo scorso gennaio il debutto alla Rolex24 at Daytona con la Porsche 963 del JDC-Miller dove è giunto sesto assoluto in compagnia di Bryce Aron, Tijmen val der Helm e Gianmaria Bruni. Ricordiamo che in precedenza per il ruolo di si era affacciata anche l’ipotesi Sebastian Vettel, il quale aveva già testato la 963 a marzo 2024.

Wehrlein e c. faranno compagnia alle altre due Porsche Penske, sulle quali si alterneranno i due equipaggi full-season WEC composti da Julien Andlauer, Michael Christensen e Mathieu Jaminet e da Matt Campbell, Kévin Estre e Laurens Vanthoor, oltre all’esemplare privato schierato da Proton Competition per Neel Jani, Nico Pino e Nico Varrone.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

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ELMS – Ecco i 44 per Barcelona. Si inizia a parlare del nuovo motore

Si avvicina finalmente l’inizio della stagione 2025 dell’European Le Mans Series ed ecco pronta l’entry list che animerà il season opener del rinnovato circuito di Barcelona, che verrà preceduto dal consueto Prologo.

44 le vetture confermate, come da entry list provvisoria, suddivise fra LM P2 (13), LM P2 Pro/Am (8), LM P3 (10) e GT3 (13). In palio ben cinque inviti alla 24 Ore di Le Mans 2026, due per la classe regina e uno ciascuno per le altre tre categorie.

La gran parte delle line-up era stata già resa nota nelle scorse settimane. La maggiore addizione dell’ultimo momento riguarda DKR Engineering, che pone ora la sua Oreca 07 fra le entry Pro/Am con l’aggiunta del bronze driver Georgios Kolovos, già visto col team lussemburghese in Asian Le Mans insieme a Laurents Hörr, e a Thomas Laurent.

Il 26enne pilota francese, secondo assoluto a Le Mans nel 2017 con l’Oreca LM P2 del Jackie Chan DC Racing, team col quale si è poi laureato campione dell’Asian Le Mans Series 2017-18, poi ancora a podio con la Rebellion LM P1 l’anno successivo. Le prestazioni col team svizzero, col quale ha proseguito nella Super-Season 2018-19 chiudendo al terzo posto nella classifica piloti, sono valse a Laurent l’ingaggio in Alpine e soprattutto la nomina di reserve driver Toyota nella Super-Season WEC 2019-20, non confermato in seguito.

Da quel momento, apparizioni in ELMS con le LM P2 del Graff, la mancata partecipazione a Le Mans con IDEC e poi ancora con Mühlner Motorsport nel 2022 e la nomina quale reserve driver Glickanhaus nel 2023 fino all’attuale ritorno alle serie ACO.

Nella classe regina di confronteranno driver di valore assoluto quali Filipe Albuquerque, Théo Pourchaire, Tom Blomqvist, Nick Yelloly ed i nostri Luca Ghiotto e Matteo Cairoli. Tra gli equipaggi Pro/Am, oltre a Laurent, si segnalano Oliver Jarvis e Dane Cameron a dare la caccia ad AF Corse, che si presenta con una line-up immutata formata da Matthieu Vaxivière, Alessio Rovera e Francois Perrodo. Giorgio Roda dal canto suo vorrà ripetere le belle prestazioni, soprattutto in qualifica, ancora una volta insieme a Renè Binder e Bent Viscaal.

Al debutto la nuova generazione di LM P3 con gli unici esemplari di Ginetta e Duqueine affidate a DKR e WTM by Rinaldi contro uno schieramento di Ligier JS P325, tutte dotate del nuovo propulsore Toyota. RLR MSport tenterà un nuovo assalto alla corona continentale avvalendosi dell’ex-campione della Le Mans Cup e della Ligier Euro Series Gillian Henrion, in aggiunta ai rientranti Nick Adcock e Michael Jensen.

Infine le GT3 con la bellezza di ben sei costruttori. Iron Lynx difenderà il titolo 2024 su una Marcedes AMG GT3 Evo, mentre Sarah Bovy affronterà il nuovo ruolo da silver driver sulla Porsche delle Iron Dames insieme a Michelle Gatting e Celia Martin.

La nutrita pattuglia Ferrari comprenderà ancora una volta GR Racing, che ha confermato Riccardo Pera al fianco di Mike Wainwright e Tom Fleming, in una categoria che vedrà al via con le 296 GT3 tra gli altri rappresentanti del calibro di Gianmaria Bruni, Davide Rigon, Miguel Molina e Daniel Serra.

Iniziata nel frattempo anche la ricerca del propulsore che alimenterà la nuova generazione di LM P2 a partire dal 2028. Il fornitore sarà fornito completo di gruppo trasmissione a 6 marce ed elettronica. Le altre principali specifiche prevedono che sia alimentato da turbocompressore e pesi non più di 160 kg e una potenza di 420 kW (563 HP), possibilmente riducibile a 380 kW (509 HP) ed uno scarico che non ecceda i 100 Db di rumore.

L’appuntamento in pista a Barcelona è per il 31 marzo, per la prima delle due giornate del Prologo ELMS.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list di Barcelona

Sunset at Sepang International Circuit

Asian LMS – Nessuna rivoluzione per il calendario 2025/26

Presentato il calendario dell’Asian Le Mans Series 2025/26. Diciamo subito nessuna rivoluzione in termini di location, con tre doubleheader a Sepang, Dubai e Yas Marina.

Scartata la paventata trasferta a Buriram in quanto non si è riusciti ad accomodare una data utile per serie e circuito a fine novembre, è stata presa in esame anche la pista di Mandalika in Indonesia, che però avrebbe dovuto essere adeguata agli standard di sicurezza previsti per i prototipi. Entrambe le piste verranno comunque prese in considerazione per l’edizione successiva.

Cambiano invece le date, col season opener di Sepang che rispetto al 2024/25 viene spostato di una settimana in avanti, al 12-14 dicembre 2025, mentre al contrario vengono anticipati i due round mediorientali al 29 gennaio 1° febbraio e al 6-8 febbraio rispettivamente.

Ciò allo scopo di evitare il più possibile concomitanze sportive (Daytona) e religiose, quali il Capodanno cinese e soprattutto il Ramadan, che il prossimo anno inizierà martedí 17 febbraio per concludersi giovedí 19 marzo 2026.

Se tanto ci da’ tanto, anche il season opener del WEC in Qatar 2026 (il circuito ha un accordo fino al 2029 compreso) verrebbe anticipato alla seconda settimana di febbraio, a partire dal Prologo.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

2025/26 Asian Le Mans Series Provisional Calendar

Rd 1 / Rd 2         12-14 Dec 2025         Sepang  (Malaysia)

Rd 3 / Rd 4         29 Jan-1 Feb 2026     Dubai Autodrome (UAE)

Rd 5 / Rd 6         6-8 Feb 2026              Yas Marina (UAE)

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IMSA – Il punto dopo Sebring: Porsche imbattibili?

Porsche sabato ha riportato la vittoria nella 12 ore di Sebring. Si tratta del secondo successo in altrettante gare dopo Daytona delle 963 Penske in due delle gare più difficili del calendario IMSA, questa volta coronata addirittura da una doppietta, risultato fallito per un soffio nel season opener.

Le 963 ufficiali hanno letteralmente scherzato con gli avversari, similmente al biennio in cui la squadra gestiva le Acura DPi ufficiali maramaldeggiando con Castroneves e Montoya; la differenza sostanziale sta peró nel fatto che nel 2019-2020 Penske ha costruito il proprio vantaggio sulle gare sprint, mentre al momento non si vede la fine di questo dominio.

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Gli avversari più accreditati: Cadillac, BMW ed Acura, fin qui non si sono mai dimostrate all’altezza e hanno perso terreno a causa di incidenti, a volte dettati dall’ansia di rimanere a contatto dei battistrada, come il contatto ai box fra Tom Blomqvist e Philipp Eng a tre quarti di gara, senza rivangare il demolition derby delle GTP alla Rolex 24.

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All’unica vettura apparentemente capace di impensierire le Porsche ufficiali, vale a dire la Cadillac del Whelen Racing è stato concesso di fare la lepre dopo l’errore della direzione gara che nelle prime fasi ha aperto la corsia box in ritardo dopo l’incidente della Ferrari di Triarsi Competizione, impendendo ai primi di approfittare della relativa neutralizzazione.

Non entriamo invece nel merito del “contatto/non contatto” tra Ricky Taylor e la suddetta Ferrari, che ha destato notevoli polemiche soprattutto da parte di papà Wayne, che in ogni caso non le ha mandate a dire alla direzione gara ai microfoni IMSA dopo la penalità ricevuta.

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Il risultato è che ora la Porsche #7 conduce a punteggio quasi pieno (mancano le due pole position di BMW) con 760 punti contro i 669 della vettura gemella ed i 587 delle due Acura. Vedremo nella prossima doppia trasferta californiana se Cadillac riuscirà a ripetere il miracolo di strategia dello scorso anno ed avvicinarsi cosí ai battistrada, grazie al regolamento IMSA che – differentemente dal WEC – premia in egual modo sia le gare di lunga durata che le gare sprint.

Nasr, Vanthoor e Tandy conducono anche la classifica della Michelin Endurance Cup, con 31 punti contro i 23 dell’equipaggio dell’Acura #60.

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In GTD Pro, la strategia al risparmio delle Ford questa volta non ha pagato, e l’unica Porsche ha avuto la meglio sulle due BMW. L’equipaggio della Mustang #65, vincitrice a Daytona, continua comunque a condurre con 653 punti contro i 636 di “Rexy”.

Nella MEC invece sono i due equipaggi di BMW a condurre, con 27 e 23 lunghezze contro i 22 della Porsche campione in carica.

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La classifica delle LM P2 premia invece la continuità, e vede la line-up del Riley precedere di due lunghezze (645 contro 643) i vincitori di Daytona di United Autosports, grazie ai due piazzamenti (2° e 4° posto) fin qui rimediati. Il team angloamericano conduce invece la graduatoria delle gare lunghe a pari merito con Inter-Europol, che ieri hanno conquistato il primo successo in autonomia dopo il titolo 2024 gestito insieme al PR1 Mathiasen.

Anche qui si è sviluppato un piccolo giallo, perchè Tom Dillmann, al volante della vettura Inter-Europol, nell’ultima Full Course Yellow, avrebbe approfittato, insieme Malthe Jakobsen di Crowdstrike by APR e a Felipe Fraga del Riley, della pitlane aperta in regime di wave-by. Sebastien Bourdais, in qul momento al comando per Tower Motorsports, cosí come Paul di Resta di United Autosports e Mikkel Jensen del TDS Racing erano invece già stati richiamarti ai box, prevedendo la neutralizzazione.

Il risultato è che le Oreca #04 e #43 si sono ritrovate davanti, e Dillmann ha potuto gestire il vantaggio acquisito fino al traguardo dopo la penalità assegnata a Jakobsen per aver mandato in testacoda la Corvette AWA. Inutile dire che Bourdais, dopo la squalifica di Daytona, non era propriamente felice del risultato, cosí come anche al TDS.

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Infine in GTD sembra diversi ripetere il ritornello dello scorso anno con le Mercedes in spolvero; soprattutto quella del Winward, capace di rimontare per l’ennesima volta una penalità per andare a vincere. L’equipaggio dell’AMG GT3 #57 conduce infatti con 690 punti contro i 649 dello Heart of Racing ed i 633 del Wright Motorsports. Il team dell’Ohio funge da seconda forza nella classifica delle gare lunghe insieme ad AF Corse e AWA Racing con 20 punti. Al top, un po’ a sorpresa, c’è Inception Racing con 21.

Fatto curioso: a distanza di giorni, non è ancora stata pubblicata la classifica definitiva della gara: memori di Daytona, potrebbero esserci in ballo penalizzazioni che potrebbero modificare queste classifiche….

In ogni caso, per la prossima tappa dell’Endurance Cup bisognerà aspettare la 6 Ore del Glen post-Le Mans a fine giugno, ma un solo mese ci separa dalla showcase di Long Beach che vedrà in azione GTP e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter

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IMSA – Porsche, uno-due a Sebring. Le strategie premiano AO Racing e Winward Racing in GT

Porsche piazza una doppietta alla 12 Ore di Sebring, secondo atto del WeatherTech SportsCar Championship con Nick Tandy, Felipe Nasr e Laurens Vanthoor davanti a Kevin Estre, Matt Campbell e Mathieu Jaminet.

La 963 #7 ha preso il comando già nelle prime fasi per poi riprendere la leadership assoluta alla metà della percorrenza, per non mollarla più fino al traguardo salvo durante la nona ora, allorquando il lungo regime di corsa libera si è interrotto prima per il testacoda dell’Aston Martin di Casper Stevenson e a seguire, dopo il contatto che ai box ha tolto dai giochi l’Acura #60 e la BMW #24, il testacoda in T17 dell’Oreca LM P2 di Matias Perez Companc.

Nemmeno l’ottava Full Course Yellow della giornata a 47’ dalla bandiera a scacchi per il copertone vagante della Mercedes del Lone Star Racing ha cambiato i valori in campo, con le 963 che hanno sostanzialmente gestito in tranquillità le posizioni.

Podium

Agli altri le classiche briciole, con l’Acura #93 a completare il podio davanti alla Cadillac del Whelen Racing, l’unica vettura capace di impensierire le GTP di Penske dopo gli errori che hanno tolto di mezzo dalla lotta assoluta le altre V-Series.R del WTR. Onore alla #10, che riesce a recuperare fino al settimo posto, prima dei doppiati, dietro alla BMW residua e all’altra 963 di Proton.

Giunge al traguardo, seppur staccata di 2 giri, l’Aston Martin Valkyrie, incredibilmente meno in difficoltà sui bump dell’ex aeroporto che sul biliardo WEC di Lusail, mentre la Lamborghini SC63 si deve ancora una volta arrendere a tre quarti di gara.

Inter-Europol

Il consueto demolition derby delle LM P2 si chiude con la vittoria di Inter-Europol. Spettacolare la battaglia fra Toby Sowery prima e Malthe Jakobsen poi del Crowdstrike by APR contro Sebastien Bourdais; alla fine però Tower Motorsport si deve accontentare della piazza d’onore, mentre un contatto con la Corvette AWA genera un drive-through che toglie addirittura il podio al team battente bandiera portoghese, a vantaggio del TDS, mattatore della prima parte di gara.

Rexy

Porsche trionfa anche in GTD Pro con “Rexy”, la 911 GT3R R di AO Racing, capace di infilare e gestire le due BMW del Paul Miller Racing che terminano alle spalle. Con una gara poco frammentata non sono bastate le strategie a basso consumo per garantire alle Ford Mustang qualcosa di meglio del quinto e sesto posto, dietro la Ferrari del DragonSpeed. Le Corvette in una gara cosí tirata hanno scontato le relative penalizzazioni, mentre la Lamborghini Pfaff è stata presto bloccata da problemi tecnici e ha chiuso staccatissima.

Poteva invece essere un trionfo Ferrari in GTD, ma gli dei del motorsport non sono stati benevoli nè con la #021 di Triarsi Competizione, presto buttata fuori dalla Cadillac #10, nè con l’esemplare di Cetilar racing, costretto al ritiro mentre navigava stabilmente nella top five, nè soprattuto con la #21 di AF Corse. Partita dalla pole, ha prima dovuto recuperare una penalità per poi cedere le armi da leader a due terzi di gara.

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Alla fine vince la Mercedes del Winward Racing, che bissa il successo del 2024, grazie ad un sorpasso “con le cattive” nelle fasi finali sulla Lexus del Vasser Sullivan. Chiude a podio come a Daytona l’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre uno splash priva il Conquest Racing della quarta piazza, a vantaggio di un altro equipaggio del Cavallino, quello di Inception Racing partito dal fondo dello schieramento.

E’ tutto da Sebring, L’appuntamento con la serie IMSA è fra un mese a Long Beach per la tradizionale showcase di 100’, protagoniste le sole GTP e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter, Inter-Europol, Michelin Racing USA, Porsche Motorsport N.A., Mercedes AMG Motorsport

L’ordine di arrivo della 12 Ore di Sebring

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IMSA – A Sebring, Porsche riprende le redini della gara. Pier Guidi strepitoso in GTD, poi il ko

Una 12 Ore di Sebring fin qui perlopiù in regime di corsa libera, e anche il secondo terzo di gara non smentisce questo aspetto. Si comincia con un clamoroso lungo di Brendon Hartley in T17 che toglie anche la seconda Cadillac del WTR dalla lotta per il primato assoluto, dopodichè si gareggerà senza interruzioni sino alle porte del tramonto.

Dopo alcune schermaglie tra Earl Bamber e la Cadillac #31 e l’Acura di Colin Braun, è Felipe Nasr a prendere il comando delle operazioni al termine della sesta ora con la Porsche Penske #7, che con gomme nuove vola letteralmente creando un discreto vantaggio nei confronti della V-Series.R del Whelen Racing, salvo poi rientrare nel secondo stint.

Dietro alla coppia di testa l’altra Porsche ufficiale e le due Acura, quindi la 963 del JDC Miller e le due BMW, che viaggiano su una strategia diversa dai battistrada. Ancora in gara sia l’Aston Martin Valkyrie e la Lamborghini, entrambe a due giri dalla vetta.

In LM P2, Malthe Jakobsen di è impossessato della leadership di categoria ed ha scavato un solco tra sè ed i suoi inseguitori, anche dopo una penalità per errata pressione dei pneumatici. Ad inseguire a pieni giri solamente la vettura di Inter-Europol e l’esemplare del TDS, tornato nelle mani di Mikkel Jensen.

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Le BMW hanno invece preso le redini della GTD Pro. Dietro le M4 GT3 del Paul Miller Racing, con le Corvette e le Ford che viaggiano su differenti strategie, è la “solita” Porsche di AO Racing a mettersi in evidenza.

L’effort di Alessandro Pier Guidi, vero mattatore della GTD, si chiude appena dopo lo scadere del secondo terzo di gara. Dopo un paio di lunghi in Curva 1 da parte del pilota di Alessandria, Lilou Wadoux non può che parcheggiare la sua 296 GT3 senza vita. Peccato perchè Pier Guidi, dopo la penalità assegnata a Winward Racing ed il ritiro dell’altra Mercedes di Korthoff Competition Motors, era risalito sino alla prima posizione.

Ancora una volta, come nel caso dell’AMG GT3 #32, nessuna Full Course Yellow a rallentare la gara, ed il comando torna, grazie al gioco delle strategie, che vede l’Aston Martin #27 ai box, alla Mercedes campione in carica. A difendere l’onore del Cavallino ora tocca alle vetture ben piazzate del Conquest, ora stabilmente in top five delle GTD, e del DragonSpeed, ancorchè fuori dal giro dei battistrada in GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter

La classifica dopo otto ore di gara