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Oeverhaus

DTM – Theo Oeverhaus con Walkenhorst al Nürburgring

Theo Oeverhaus debutta nel DTM in quel del Nürburgring con una delle BMW M4 GT3 del Walkenhorst Motorsport. Il 17enne diventa così il più giovane partecipante alla nota serie tedesca, pronto per condividere l’abitacolo con Esteban Muth e Marco Wittmann.

Il pilota di Osnabrück, già protagonista nel DTM Trophy, ha così riportato ai media: “Sono davvero felice di questa possibilità e della fiducia del DTM per poter correre come il pilota più giovane della storia. Sarà un weekend difficile per me dato che correrò anche nel DTM Trophy. Devo ringraziare Walkenhorst Motorsport per il supporto”.

Luca Pellegrini

Foto: DTM Trophy

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USCC – “Albuquick” da leggenda a Road America per il WTR

E’ difficile rimanere imparziali quando ci capita di vedere un’azione in pista di particolare valore, e quest’oggi a Road America Filipe Albuquerque, soprannominato “Albuquick” negli States è stato protagonista di un sorpasso di quelli che ricorderemo ai danni di Oliver Jarvis, involandosi per la vittoria che vale anche la leadership nel WeatherTech SportsCar Championship.

Ma andiamo per ordine. La gara è iniziata sotto gli auspici di un meteo complicato, e gli organizzatori, memori del complesso post-gara del Glen, in prospettiva di una gara bagnata hanno deciso di ridurre i tempi minimi di guida per tutte le categorie salvo nelle DPi, che ricordiamo prevedono solamente 10’.

La pioggia infatti non si è fatta attendere, ma il tempismo preventivato dall’IMSA si è scontrato col misfire della BMW GTD Pro, subito ferma lungo il circuito con problemi di misfire. Bisognava quindi attendere i fatidici 20’ minimi e la situazione è stata gestita senza neutralizzazioni.

Toccava invece all’Oreca LM P2 di Steven Thomas, toccato da dietro dalla vettura dell’High Class Racing, portare in pista la safety car per la prima volta al minuto 26. Nel frattempo la foschia si era trasformata in pioggia su gran parte del circuito ed è stato il momento delle scelte. Tutte le GT optavano per le wet, mentre tra i prototipi solo il box JDC-Miller decideva per le gomme da bagnato.

Risultato, Richard Westbrook si involava sulla concorrenza, e Ricky Taylor, incaricato del secondo stint, cedeva di schianto la prima posizione alla Cadillac di Richard Westbrook, che presto macinava un vantaggio imbarazzante sul resto del lotto, inspiegabilmente ancora sulle gomme da asciutto. Solo al MSR si pensava di richiamare Oliver Jarvis per modificare l’assetto (operazione personalmente mai vista ai box) e montare in un secondo tempo prima un altro treno di slick e poi finalmente le wet.

Lexus14b

Tra le GTD Pro, Jordan Taylor usciva davanti alle due capolista, ma il vantaggio della Corvette durava un amen e Ben Barnicoat riportava la Lexus davanti a tutti seguito da Mathieu Jaminet con la Porsche dello Pfaff Motorsports, che piú tardi sfruttando un errore del pilota britannico si portava al comando della categoria.

Dopo un’ora di gara finalmente anche le altre DPi si adeguavano alle condizioni della pista e si riportavano alle spalle di Westbrook e Jarvis. Le altre categorie erano appannaggio di Louis Deletraz (PR1 Mathiasen) Felipe Fraga (Riley Motorsports) e Mike Skeen (Korthoff Motorsports), inseguito dal recente vincitore della 24 Ore di Spa, Dani Juncadella, che dopo poco aveva la meglio sull’altra Mercedes per la leadership in GTD.

La seconda neutralizzazione veniva chiamata forse un po’ ruffianamente alla metà gara per qualche detrito in Canada Corner, e tutti ne approfittavano per rimontare le slick. Vantaggio annullato quindi per Tristan Vauteir, che aveva preso il posto di “Westy”, e poco dopo il restart Barnicoat riprendeva il comando delle GTD Pro.

Ormai era solo questione di tempo affinchè il comando dell’assoluta passasse di mano, e l’occasione veniva data dalla terza Full Course Yellow, provocata da un lungo della Ligier LM P3 del leader della categoria Gabby Chaves in T14, che l’inseguitore Malthe Jakobsen non poteva evitare terminando a muro.

Al pit, con 45’ restanti sul cronometro, le due Acura di MSR e WTR svettavano sulle Cadillac di Van der Zande e Vautier, mentre il leader delle GTD, Juncadella, commetteva un’ingenuità passando col semaforo rosso. Incredibilmente Juan Pablo Montoya, risalito sino al top delle LM P2 con la vettura del DragonSpeed, riforniva in regime di corsa libera perdendo tutto il vantaggio accumulato.

La battaglia per la testa della gara si faceva rovente fino al sorpasso decisivo, complice guardacaso l’Acura NSX GT3 del Rick Ware Racing, con Albuquerque che con due ruote sull’erba passava Jarvis per il comando.

Dietro, i duellanti Vautier e Van der Zande si accompagnavano fuori, lasciando spazio all’altra Cadillac di Earl Bamber per la terza piazza.

Ma non era finita, perchè Jarvis, nel tentativo di difendersi da Bamber, perdeva il controllo della sua ARX-05, girandosi e sbattendo a muro in curva 11 a 8’ dal termine. Si finisce quindi in regime di neutralizzazione con la quarta vittoria stagionale del Wayne Taylor Racing, che prende anche il comando della classifica generale.

ERA

Vittorie di classe per Ryan Dalziel/Dwight Merriman ed Era Motorsports, grazie ad un sorpasso all’ultimo giro su Louis Deletraz in LM P2, del Riley Motorsports di Felipe Fraga e Gar Robinson in LM P3 e della Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth in GTD Pro.

RileyLe fasi finali della GTD hanno visto la BMW leader provvisoria del Turner Motorsport cedere alla Mercedes del Winward Racing. Il veteranissimo Bill Auberlen è stato poi coinvolto in un contatto con la Lexus di Aaron Telitz ed ha perso diverse posizioni, terminando solamente in P10. Dietro la Mercedes #57 chiudono a podio quindi la Lamborghini del CarBahn with Peregrine Racing e la Lexus #12.

Winward

Il gran finale del WeatherTech SportsCar Championship di Road Atlanta del 1° ottobre, ultima gara ricordiamo per le DPi, sarà preceduto dal secondo appuntamento riservato alle sole GT presso il Virginia International Raceway (VIR), il 28 agosto.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Lexus Racing USA, Era Motorsports, Michelin Racing USA, Winward Racing

L’ordine di arrivo

WTR

USCC – Albuquerque riporta in pole il WTR a Road America

Filipe Albuquerque riduce leggermente il distacco in classifica dai rivali dell’MSR conquistando la pole position a Road America nell’undicesimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship.

L’alfiere del WTR, alla prima partenza al palo del 2022 (a Laguna Seca fu il compagno di squadra Ricky Taylor a portare l’Acura #10 al top), è stato protagonista di un giro pressochè perfetto segnando il tempo di 1.48.195, che ha lasciato la Cadillac di Alex Lynn quasi 2 decimi dietro.

Il vantaggio garantito dal BoP specifico non si è quindi concretizzato per le DPi V.R, che lasciano anche la terza piazza a Tom Blomqvist con l’ARX-05 capolista, con l’altro contender, Sebastien Bourdais, a chiudere la lista delle DPi ed anticipatamente anche la sessione a causa di un inconsueto errore terminato con un duro contatto in curva 14.

PR1s

Nella graduatoria corta delle LM P2, Steven Thomas regala l’ennesima pole di categoria al PR1 Mathiasen col tempo di 1.54.137, precedendo l’altra vettura del team di Patrick Kelly.

SeanCreech_pole

Non sfugge invece tra le LM P3 il miglior tempo allo specialista Malthe Jakobsen, di ritorno al Sean Creech Motosports, che col tempo di 1.59.434 lascia a ben 7 decimi la vettura dell’Andretti Autosport.

Lexus1La battaglia delle GT infine premia Jack Hawksworth, in gran forma dopo le vicissitudini fisiche delle scorse settimane, che piazza la Lexus del Vasser Sullivan davanti a tutti col tempo di 2.05.365. Niente da fare per Matt Campbell e la Porsche capolista GTD Pro dello Pfaff Motorsports, che si produce anche in un testacoda nelle fasi finali della sessione nel tentativo di riprendere la testa della categoria.

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Dietro la Corvette di Antonio Garcia si piazza Robbie Foley, che con la BMW M4 GT3 del Turner Motorsport riesce a precedere l’altra Lexus iscritta in GTD di Frankie Montecalvo e la Lamborghini del Peregrine with CarBahn dell’ex-Indy Lights Robert Megennis.

Domani lo start della gara, che si prevede movimentata dal meteo, avverrà per motivi televisivi alle 11.40 AM ET, vale a dire le 17.40 italiane, e sarà visibile come di consueto gratuitamente, in diretta streaming sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: WTR, PR1 Mathiasen, Sean Creech Motorsports, Michelin Racing USA

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Nel calendario 2023 Indy prende il posto di Detroit e Mid-Ohio

Diffusa nella nottata italiana la schedule dei campionati IMSA e del WeatherTech SportsCar Championship nel corso dell’abituale appuntamento denominato “State of the Sport” a Road America.

Come già reso noto lo scorso weekend, Indianapolis rientra nel calendario dalla massima serie endurance sostituendosi di fatto a Mid-Ohio, che esce dal calendario insieme a Detroit. L’abituale appuntamento di giugno in coabitazione con l’IndyCar, posto a ridosso della 24 Ore di Le Mans, sarà invece riservato alla Michelin Pilot Challenge.

Modificate inoltre le date di alcuni appuntamenti quali Laguna Seca, Mosport, Lime Rock e Road Atlanta, mentre è stato confermato che la Roar Befor the 24 come negli ultimi due anni precederà di un weekend la Rolex 24 at Daytona. Nessun accenno per ora alla “Super Sebring” insieme al WEC, anche se la data di settembre di Indianapolis suggerisce un prossimo cambiamento di rotta dell’appuntamento comune, magari nel 2024, allorquando nei piani di Roger Penske, boss di IMS, IndyCar e del team che schiererà le nuove Porsche 963 ufficiali in entrambi i campionati, la durata della gara verrà incrementata.

La nuova top class GTP apparirà in nove degli undici eventi in programma, di questi, le LM P2 salteranno Long Beach e Mosport, mentre le LM P3, che saranno protagoniste anche di una nuova serie riservata di sei gare in coabitazione con le GSX (GT4) denominata IMSA VP Racing SportsCar Challenge, non saranno di scena nell’intera trasferta californiana di Long Beach e Laguna Seca.

Le GTD Pro/GTD infine saranno sempre presenti, compresi i due tradizionali eventi loro riservati di Lime Rock e VIR. Differentemente a quanto ipotizzato da diverse fonti, non è stato posto in essere il mandato obbligatorio di avere un pilota bronze ranked tra le GTD, ma il preesistente Bob Akin Award riservato al gentleman più performante e che garantiva un invito a Le Mans verrà sostituito da un nuovo trofeo, la Bob Akin Bronze Cup, cui verrà riservata una premiazione separata e manterrà il diritto all’iscrizione alla classica della Sarthe dell’anno successivo.

In programma anche un’estensione del tempo in pista per i piloti bronze, ulteriore avvicinamento ai canoni ACO adottati in ELMS, da cui si differenzia comunque sempre, oltre che per la presenza della classe top e nel formato delle gare, anche per l’eleggibilità delle categorie. Oltre alla nuova GTP infatti che sarà prevista almeno fino al 2027, le LM P2 e le LM P3 sono state confermate solo fino al termine della prossima stagione, mentre GTD PRO e GTD continueranno ad utilizzare le specifiche GT3 almeno sino al 2026.

Il calendario del WeatherTech SportsCar Championship 2023:

20-22 Gennaio — Roar Before the Rolex 24 (tutte)

26-29 Gennaio — Rolex 24 at Daytona (tutte)

15-18 Marzo — Mobil 1 Twelve Hours of Sebring (tutte)

14-15 Aprile — Long Beach (GTP, GTD Pro, GTD)

12-14 Maggio — WeatherTech Raceway Laguna Seca (GTP, LMP2 GTD Pro, GTD)

23-25 Giugno — Sahlen’s Six Hours of The Glen (tutte)

7-9 Luglio — Canadian Tire Motorsport Park (GTP, LMP3, GTD Pro, GTD)

21-22 Luglio — Lime Rock Park (solo GTD Pro, GTD)

4-6 Agosto — Road America (tutte)

25-27 Agosto — Virginia International Raceway (solo GTD Pro, GTD)

15-17 Settembre — Indianapolis Motor Speedway (tutte)

11-14 Ottobre — Motul Petit Le Mans (tutte)

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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USCC – Cadillac-Acura 1-1 nelle libere di Road America

E’ finita con un virtuale pareggio la prima giornata di prove a Road America. Le Cadillac infatti dopo le modifiche al BoP paiono potersi finalmente confrontare ad armi pari con le altre DPi e conquistano il top spot nella seconda sessione di libere grazie alle due vetture del Team Ganassi di Alex Lynn e Sebastien Bourdais.

Lynn ha segnato il best lap di 1.49.321 in un turno caratterizzato da una lunga sospensione per problemi di asfalto in curva 1, precedendo di 2 decimi il quattro volte campione ChampCar e di 3 le due ARX-05 di Filipe Albuquerque ed Oliver Jarvis.

Nella sessione inaugurale era stato invece Ricky Taylor a segnare il passo con 1.50.539 davanti ad Earl Bamber e Pipo Derani con l’altra DPi V.R dell’Action Express.

Tra le LM P2, nella classifica combinata, lotta tra veterani con Ryan Dalziel e la vettura di Era Motorsport col tempo di 1.52.619 davanti a Tristan Nunez del PR1 Mathiasen e a Juan Pablo Montoya del DragonSpeed.

Il best lap delle LM P3 va all’ex-campione Indy Lights Gabby Chaves con la Ligier dell’Andretti Autosport ed il tempo di 2.00.039, il migliore della seconda sessione; allo specialista Malthe Jakobsen invece lo scettro della prima sessione per il Sean Creech Motorsports.

Jack Hawksworth dal canto suo ha dimostrato di essere ritornato in forma dopo l’incidente motociclistico che lo ha tenuto al palo per un paio di gare ed ha segnato il miglior tempo tra le GTD Pro con la Lexus del Vasser Sullivan e 2.05.968, precedendo di un nulla l’altra RC F GT3 del compagno di squadra Frankie Montecalvo, leader in GTD.

Il programma prosegue con le qualifiche alle 12.00 PM ET odierne, le 18 italiane, visibili gratuitamente, come la gara di domenica, in diretta streaming sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Start

USCC – Si riprende a ranghi completi a Road America

Nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship a ranghi completi per la prima volta dopo la 6 ore del Glen in un’altra sede iconica del motorsport USA, Road America.

Sul tracciato del Wisconsin si daranno battaglia 37 vetture suddivise in cinque classi. Tra le DPi è caccia alle Acura di MSR e WTR, che però sconteranno per l’occasione 10 kg extra, che porterà il peso minimo delle ARX-05 a 940 kg, appena 5 in meno delle Cadillac, che con i due equipaggi del Team Ganassi hanno forse l’ultima possibilità, prima del gran finale di Road Atlanta, di chiudere il gap con le due capolista.

Sei anche le LM P2 iscritte, dove John Farano deve difendere 37 punti di vantaggio sul DragonSpeed di Juan Pablo Montoya ed Henrik Hedman. Ancora pienamente in lizza anche il PR1 Mathiasen, dove Tristan Nunez sostituirà l’ex-teammate in Mazda, Jonathan Bomarito, ed Era Motorsport.

Il successo delle LM P3 viene ribadito dalle nove presenze, con la new entry JDC-Miller per Gerry Kraut e Scot Andrews; James French dal canto suo fa ritorno alla squadra di casa, il Performance Tech, al fianco di Dan Goldburg e al posto di Rasmus Lindh, mentre lo specialista della categoria, Malthe Jakobsen, torna al volante della Ligier del Sean Creech Motorsports con Joao Barbosa.

In classifica generale il CORE Autosport, forte delle due vittorie ed un secondo posto nelle quattro gare precedenti tira al bis del 2021, che renderebbe la 25ma Petit Le Mans una formalità.

Col recente passaggio della Mercedes del WeatherTech Racing fra le GTD si riducono ad appena cinque le GTD Pro. Le Porsche, compresa quello dello Pfaff Motorsports largamente capolista e trionfatrice a Lime Rock, sconteranno 10 kg extra.

Ben undici invece le GTD, classe che vede il ritorno della Lamborghini del’NTE Sport, mentre il neovincitore della 24H di Spa, Dani Juncadella, si ritroverà al volante della Mercedes iscritta dal title sponsor della serie, insieme a Cooper MacNeil per la terza volta dopo Daytona e Laguna Seca. Le AMG GT3, vincitrici poi squalificate di Lime Rock col Winward Racing, sconteranno ben 20 kg di zavorra, terzo ed ultimo aggiustamento previsto dal Balance of Performance per la gara del Midwest.

Pur mancando ancora l’acuto, è comunque sempre una Mercedes, quella del Korthoff Motorsports con Stevan McAleer, a primeggiare nella specifica graduatoria, con 40 punti di vantaggio sulla Porsche del Wright Motorsports e 61 su Roman de Angelis, alfiere di Heart of Racing.

In questa classifica pesa tantissimo il forfait forzato di inizio stagione del Paul Miller Racing, che da Sebring in poi ha totalizzato una vittoria ed altri due podi, ma nonostante tutto è praticamente tagliata fuori dalla lotta finale, al contrario dell’equipaggio dell’altra BMW M4 GT3 del Turner Motorsport, quarti a -112.

Le ostilità a Road America inizieranno venerdí 5 agosto alle 12.05 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 6 alle 12.00 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40 minuti, alle 11.40 AM ET, vale a dire le 17.40 italiane. Qualifiche e gara saranno fruibili come sempre in diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Road America

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WEC – BMW si allea con WRT per il 2024

Ormai nel motorsport siamo abituati al ripetersi di annunci e controannunci; cosí oggi, dopo la notizia della separazione di WRT da Audi, ecco la formalizzazione dell’accordo fra la squadra belga e BMW per il WEC.

Per portare in pista nel mondiale la nuova BMW M Hybrid V8 a partire dal 2024 è stato infatti scelto il team diretto da Vincent Vosse, il quale ha firmato l’accordo, che prevede lo sviluppo durante la prossima stagione in previsione della partecipazione anche alla 24 Ore di Le Mans, insieme a Franciscus van Meel, CEO BMW M GmbH, Andreas Roos, Capo di BMW M Motorsport, e al CEO di Weerts Group, Pascal Weerts.

L’accordo col Team WRT, ricordiamo fondato nel 2009 e detentore del titolo WEC LM P2 ed ELMS, dovrebbe estendersi anche alle GT, come fatto intendere dal boss BMW.

“I successi e l’estesa esperienza fanno di WRT il partner ideale per il nostro ritorno a Le Mans. Dal go, le discussioni con Vincent Vosse ed i suoi partners sono state molto positive ed è stato immediatamente chiaro che condividevamo una passione per il progetto WEC e la BMW M Hybrid V8, e cosí non c’è voluto molto per giungere ad un accordo” ha affermato Andreas Roos “Ora seguirà un periodo di intensa preparazione il prossimo anno prima delle partecipazioni competitive nel 2024. Non abbiamo ancora considerato potenziali apparizioni per il Team WRT in GT racing. Nei prossimi mesi valuteremo il nostro programma per le BMW M4 GT3 per la stagione 2023 in stretta collaborazione con tutti i nostri team.”

Vincent Vosse ha poi aggiunto: “Tutti noi al Team WRT siamo estremamente felici di questa nuova partnership con BMW M Motorsport e ci sentiamo onorati di essere associati con un marchio di tale pedigree nel motorsport. Il Team WRT è stato lanciato tredici anni or sono ed ha ottenuto continui successi nelle diverse categorie, perlopiù GT3 e gare di durata. Sin dall’inizio la 24 Ore di Le Mans è stata nei nostri piani e nei nostri sogni, ed essere parte della nuova era delle Hypercar del WEC era il nostro desiderio più forte. Per prepararci, due anni fa abbiamo lanciato un programma LM P2, in cui abbiamo dimostrato di essere competitivi e di successo, conquistando i titoli ELMS e WEC nonchè una vittoria di classe a Le Mans alla nostra prima partecipazione. Entrare nell’arena delle LMDh con un partner forte quale BMW era il passo logico successivo e non siamo solo eccitati dalla sfida ma anche grati a BMW per aver creduto in noi. Posso ricordare la vittoria di BMW a Le Mans nel 1999 perchè ero uno dei piloti nel box a fianco – con la Porsche LMGTS del Roock Racing International Motorsport, ndr - e lavoreremo duro per ripetere questi momenti e per viverli assieme.”

Ricordiamo che WRT era stata in precedenza associata al programma LMDh Audi prima che questo venisse posto in stand-by dai vertici della casa tedesca.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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GTWC Europe – WRT si separa da Audi

Al termine della stagione 2022, Audi Sport si separerà da WRT. Dopo 13 stagioni arriva la fine di una storica collaborazione che ha portato una serie infinita di affermazioni nel mondo delle GT e nelle gare di durata più importanti.

Vincent Vosse, team principal della compagine belga, ha riportato in una nota: “È un momento molto speciale ed emozionante per tutti noi del Team WRT e per me personalmente. Annunciamo infatti la fine di un capitolo significativo della storia della nostra organizzazioneNon potrebbe essere altrimenti visto che Audi è stato il marchio a cui siamo stati associati sin dalla creazione del Team WRT alla fine del 2009 e il nostro unico partner nelle corse GT3“.

Frattanto si tirano le somme del fine settimana della 24h di Spa, che ha visto peraltro WRT primeggiare in Silver Cup, dopo lo scontro fratricida tra le vetture Pro.

  • Mercedes è tornata a vincere nella classe regina, non accadeva dal 2013. Il costruttore tedesco ha ottenuto il quarto acuto della storia in questa speciale competizione (1931, 1964, 2013, 2022), il primo stagionale nell’Endurance Cup.
  • Dopo Audi (Imola) e Ferrari (Paul Ricard) il terzo round premia la casa della stella a tre punte con Akkodis ASP, una delle tre auto ufficiali presenti in pista. Ricordiamo infatti la presenza di Maximilian Götz/Luca Stolz/Steijn Schothorst (AMG Team GetSpeed #2) e di Maro Engel/Maximilian Buhk/Mikaël Grenier (AMG Team GruppeM Racing #55), rispettivamente al secondo ed al quarto posto all’arrivo.
  • Prima gioia nelle Ardenne per Raffaele Marciello e per Daniel Juncadella. Seconda, invece, per Jules Gounon che vinse nel 2017 con Audi e Sainteloc Racing. Il francese, dopo aver vinto a Bathurst a maggio, conquista anche la 24h belga in questo 2022 che lo vede impegnato in più fronti.
  • Prima volta sul gradino più alto del podio anche per Akkodis ASP. La compagine francese concluse al secondo posto l’edizione del 2016 con un equipaggio composto da Felix Rosenqvist/Tristan Vautier/Renger van der Zande,
  • Raffaele Marciello è il nuovo leader del GTWC Europe dopo Spa. 177 sono i punti all’attivo per l’elvetico contro i 135,5 di Charles Weerts/Dries Vanthoor (WRT #32), out dopo un contatto con l’auto gemella #46 in mattinata.
  • Lo stesso Marciello ha commentato ai microfoni del GTWC Europe dopo la vittoria a Spa: “Non ho vinto nel 2017, l’anno scorso ho avuto un problema, l’anno prima sono andato vicino ed ho sempre visto qualcun altro vincere questa gara. Tutto questo stava diventando frustrante. Forse quest’anno non siamo stati veloci come gli altri anni, ma abbiamo fatto un buon lavoro con le gomme e la squadra è stata perfetta ai box”.
  • Raffaele Marciello/ Jules Gounon / Daniel Juncadella, invece, sono insieme al comando della classifica generale dell’Endurance Cup a due prove dalla fine, con 79 punti all’attivo contro i 68 di Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra (Iron Lynx #71/Ferrari).
  • Ferrari torna sul podio a Spa, ultima classica europea disputata dalla 488 GT3 che come noto lascerà spazio nel 2023 alla 296. La vettura, presente nel paddock della mitica pista belga, debutterà ricordiamo in occasione della Rolex 24 at Daytona 2023 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship.
  • ROWE Racing ha mancato il podio per una foratura nel finale. Augusto Farfus/ Nick Catsburg /Nick Yelloly #98, al top a lungo nella notte e a segno nei due traguardi volanti presenti (6h e 12h), hanno dovuto accontentarsi della sesta posizione finale alle spalle della gemella #50.
  • Da rimarcare, invece, il 7mo posto finale per Laurens Vanthoor/Nick Tandy/Dennis Olsen. Il trio di KCMG #47, ultimi al via, hanno rimontato al meglio fino a contendersi il successo nel finale. La missione non è riuscita per il terzetto della compagine asiatica, rallentata in qualifica da un problema ai freni.
  • Prima vittoria nella storia per Sarah Bovy/Michelle Gatting/Rahel Frey/Doriane Pin (Iron Dames #83/Ferrari) nel GTWC Europe, nell’IGTC e nella 24h di Spa. Affermazione storica per il quartetto, la prima gioia nell’endurance globale per le Iron Dames.
  • Le ragazze hanno primeggiato in Gold Cup diventando le nuove padrone della serie. Sarah Bovy/Michelle Gatting/Rahel Frey vantano al momento 67 punti contro i 59 di Brendan Iribe/ Ollie Millroy/Frederik Schandorff, quarti ieri sotto la bandiera a scacchi al termine di una gara oltremodo complicata.
  • Sarah Bovy, prima donna della storia ad ottenere una pole nel FIA WEC in occasione della 6h di Monza, ha rilasciato alla stampa dopo il successo: “È fantastico. Avevo l’età di Doriane la prima volta che ho fatto questa gara. 15 anni eccomi qui sul gradino più alto del podio.. Il nostro intero equipaggio ha svolto un lavoro brillante per tutta la settimana. Ogni singola decisione presa dagli ingegneri è stata ottima e tutto è andato liscio. Non potevamo sognare una gara migliore”.
  • Ferrari non ha vinto la classe PRO, ma si è imposta in Gold Cup ed in PRO-Am. Secondo successo consecutivo per AF Corse che ha potuto festeggiare con Louis Machiels/Andrea Bertolini/Stefano Costantini/Alessio Rovera.
  • Alessio Rovera, chiamato come quarto uomo extra sulla 488 GTE #52, ha rilasciato in merito alla stampa: “Personalmente vincere a Spa ha un sapore ogni volta più dolce, ma abbiamo tanti motivi per gioire di questo successo. Avevamo la pole di categoria, ma siamo dovuti partire dai box. Quando ho segnato il giro più veloce, al sorgere del sole, c’erano le migliori condizioni, stavo cercando di spingere al massimo nella nostra rimonta e la Ferrari era perfetta”.
  • Louis Machiels/Andrea Bertolini/Stefano Costantini sono attualmente al secondo posto dell’Endurance Cup con 78 punti contro gli 89 contro gli 89 di Dominik Baumann (Mercedes). Discorso differente per la classifica assoluta con Miguel Ramos ancora al comando in 162,5 contro i 152 della coppia formata da Machiels/Bertolini.
  • Benjamin Goethe/Thomas Neubauer/Jean-Baptiste Simmenauer sono stati i migliori invece in Silver Cup. WRT ha potuto festeggiare controllando la scena nel finale. Questi ultimi diventano automaticamente anche i leader della dell’Endurance Cup con 84 punti contro i 50 di Alex Aka/Juuso Puhakka/Nicolas Schöll/Marius Zug (Attempto), fermi a 50.
  • Non è mancato in merito all’avventura belga Vincent Vosse, boss  WRT: “Venire a Spa è un piacere ogni anno. Ovviamente il risultato non è quello che volevamo, ma tutti hanno potuto vedere che le vetture Audi non avevano il ritmo per andare a vincere. La gara delle nostre Pro non è stata perfetta, ma questo non ha cambiato molto il risultato. La delusione è mitigata dal grande successo nella Silver Cup e dal podio nella Gold Cup. Un grande applauso alla squadra per l’ottimo lavoro in una gara dove la pressione era altissima”.
  • Sono 149,5 i punti all’attivo per Benjamin Goethe/Thomas Neubauer nella classifica overall del GTWC Europe dopo la gara di Spa. Secondo posto al momento per Pierre-Alexandre Jean, fermi a 127 punti. Ricordiamo che quest’ultimo ha già matematicamente vinto la Silver Cup in Sprint Cup con la Ferrari #53 di AF Corse.
  • Prima 24h in Belgio per Valentino Rossi che appare intenzionato a continuare anche l’anno prossimo nel GTWC Europe. Il ‘Dottore’ ha riportato alla stampa: “Questa esperienza è stata fantastica. È qualcosa che non puoi capire se non l’hai mai fatta. È stata dura, specialmente le ultime 8 ore. Mi sono goduto ogni minuto e sono riuscito ad essere abbastanza veloce”.
  • Prossima gara ora del GTWC Europe in quel di Hockenheim a settembre, mentre per quanto riguarda l’Intercontinental GT Challenge si riprenderà ad ottobre da Indianapolis per la 8h che varrà anche per il GTWC America.
  • Il mondo del GTWC, invece, non si ferma, appuntamento infatti questo week-end con una nuova tappa della serie australiana di SRO che riprende dopo una lunga pausa.

Luca Pellegrini

Foto: Marco Losi

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GTWC Europe – Mercedes torna a vincere a Spa con Marciello/Gounon/Juncadella

Raffaele Marciello, Jules Gounon e Dani Juncadella e l’AMG Team Akkodis portano in casa la vittoria alla 24h di Spa, terzo appuntamento del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. Si tratta del quarto acuto per il costruttore tedesco in questa speciale manifestazione, che mancava alla stella a tre punte dal 2013. Completano il podio l’altra Mercedes di Maximilian Götz/Luca Stolz/Steijn Schothorst (AMG Team GetSpeed #2), e Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra (Iron Lynx #71/Ferrari).

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Il recap delle ultime ore

Jules Gounon (AMG Team Akkodis #88/Mercedes) a tre ore dalla bandiera a scacchi si è trovato a battagliare contro Nicki Thiim (Beechdean AMR #95/Aston Martin) per la terza posizione provvisoria. Il campione in carica WEC GTE-Pro ha dato del filo da torcere al francese, ma i due sono entrati in contatto al Raidillon e la Vantage ha avuto la peggio finendo  in testacoda.

Gounon  è riuscito in ogni caso a ripartire, fortunatamente evitato dalla Porsche #74 di EMA Motorsport che sopraggiungeva alle spalle dei due pretendenti per il terzo posto.

Ad 1h e 51 dalla conclusione un decisivo colpo di scena , con Nick Yelloly e la BMW capolista del ROWE Racing attardato da una foratura alla ruota posteriore destra che lo ha costretto a percorrere ad andatura lenta gran parte del circuito,.

Frattanto Gounon continuava a macinare giri veloci prima di cedere il volante a Raffaele Marciello. L’italo-svizzero ha inanellato giri veloci, cedendo il comando all’altra AMG GT3 di Luca Stolz fino all’ultimo pit della Mercedes #2, mentre poco dietro la Ferrari Iron Lynx di Antonio Fuoco doveva rintuzzare gli attacchi della terza Mercedes di Maro Engel, che a sua volta aveva avuto la meglio sulla BMW di Dan Harper.

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Il driver calabrese riusciva comunque a mantenere il gradino basso del podio dietro le due GT della stella a tre punte. Per l’AMG GT3 #88 si tratta della prima affermazione nel GTWC Europe Endurance Cup e la seconda per il costruttore nell’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

La star mediatica dell’evento, Valentino Rossi, chiude la sua prima 24 Ore in P17, a 5 giri.

Gold Cup

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Doriane Pin (Iron Dames #83/Ferrari) ha proseguito il lavoro delle compagne, inseguito da Loris Spinelli (Sky Tempesta Racing #93/Mercedes) in una disperata rimonta alla leadership.

La missione del teramano non riesce per il dominatore del Lamborghini Super Trofeo Europe c’è comunque la soddisfazione della terza piazza di categoria dietro alle quattro ragazze – affermazione storica questa  -  e all’Audi #24 del WRT di Ulysse De Pauw, Arnold Robin, Maxime Robin e Ryuichiro Tomita.

Silver Cup

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Audi ha controllato la Silver Cup al meglio la Silver Cup prendendosi una piccola rivincita dopo le delusioni maturate tra i PRO.  Benjamin Goethe/Thomas Neubauer/Jean-Baptiste Simmenauer (WRT #30/Audi) hanno potuto festeggiare il successo di categoria nella tappa di casa, primeggiando su Alex Aka/Juuso Puhakka/Nicolas Schöll/Marius Zug (Attempto Racing #99) e Konsta Lappalainen / Stuart White/ Tuoma Tujula (Emil Frey Racing #14/Lamborghini). Questi ultimi hanno concluso nella Top three nonostante una foratura nel finale.

PRO-Am Cup

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Ferrari si conferma al vertice in PRO-Am nella 24h di Spa. Louis Machiels/Andrea Bertolini/Stefano Costantini/Alessio Rovera (AF Corse #52) hanno controllato al meglio le ultime ore vincendo davanti a Martin Konrad/Kenny Habul/Phillip Ellis/Dominik Baumann (SunEnergy1- by SPS #75/Mercedes) ed a Piti Bhirombhakdi/Christophe Hamon/Tanart Sathienthirakul/Earl Bamber (Singha Racing Team TP 12 #39/Porsche).

Meritano una citazione anche George Kurtz/Valentin Pierburg/Ian Loggie/Reema Juffal (SPS automotive performance #20/Mercedes), primi nella speciale Bronze Cup. La graziosa pilotessa saudita si unisce ai festeggiamenti in rosa destinati alle quattro amazzoni di Iron Lynx.

Prossima gara del GTWC Europe in quel di Hockenheim (Endurance Cup) il 4 settembre, mentre per quanto l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli dovremo attendere la 8h di Indianapolis che si svolgerà il 9 ottobre prossimo.

Luca Pellegrini

Foto: Marco Losi

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GTWC Europe – A quattro ore dal termine, la Mercedes sale al top

A 4 ore dalla conclusione della 74ma edizione della 24h di Spa, Raffaele Marciello/ Jules Gounon / Daniel Juncadella (AMG Team Akkodis ASP #88) dettano il ritmo tra le bandiere gialle, a contendersi il primato BMW e Porsche.

Il recap delle ultime ore

Una Full Course Yellow a 6h40′ dalla bandiera a scacchi per spostare la BMW M4 GT3 #34 ( Walkenhorst Motorsport), ha ricompattato il gruppo. Con la Safety Car in pista, Nicky Catsburg (ROWE Racing #98/BMW) si è ritrovato al top davanti a Daniel Juncadella (AMG Team Akkodis ASP #88). Terza piazza per Dennis Olsen (KCMG #47/Porsche) e Max Hesse ( ROWE Racing #50/BMW).

La BMW #98 è stata attaccata dalla Mercedes di Juncadella che ha tentato in qualche modo di impensierire Catsburg, pienamente in controllo della situazione.

A -5h50′ una nuova FCY, la 14ma della gara, con la Mercedes #93 di Sky Tempesta Racing a causare l’ennesima ‘pausa’ della 24h spingendo contro le barriere la McLaren #188 di Garage 59, leader in PRO-Am.

Tutti i protagonisti si sono fermati in pitlane, ma la BMW in testa ROWE Racing #98 ha ritardato di un giro il pit rispetto ai rivali, una scelta che ha permesso alla Mercedes #88 di Jules Gounon di ritrovarsi virtualmente davanti a tutti, nonostante un ulteriore contatto con la Mercedes #93 di Sky-Tempesta Racing, e anche grazie ad un pit anticipato da parte della Porsche #47 di KCMG.

Dietro la Mercedes  a 4 ore dalla fine, seguono ora le due BMW ROWE, rispettivamente affidate a Augusto Farfus/ Nick Catsburg /Nick Yelloly e Max Hesse/Dan Harper/Neil Verhagen.

Gold Cup

A 6h e 40 dalla conclusione è arrivata l’uscita di scena della BMW #34 di Richard Heistand. La Stavelot ha tradito il portacolori di Walkenhorst Motorsport, secondo in classifica di classe ed all’inseguimento delle Iron Dames (Iron Lynx #83/Ferrari).

La Safety Car ha poi rimescolato la graduatoria con la Mercedes #93 di Sky Tempesta Racing che passava al secondo posto di classe con Chris Froggatt. Gara in rimonta per la riconoscibile AMG GT3 bianca, auto protagonista nelle prime fasi di corsa con Loris Spinelli.

Le battute seguenti non hanno però sorriso all’auto #93, protagonista del contatto con la McLaren #188 di Garage 59 e con l’AMG GT3 #88 di Akkodis.

Sarah Bovy/Michelle Gatting/Rahel Frey/Doriane Pin (Iron Dames #83/Ferrari) restano in ogni caso in cima alla classifica davanti a Jonathan Hui/Christopher Froggatt/Eddie Cheever/Loris Spinelli (SKY-Tempesta Racing #93/Mercedes) ed a Ulysse De Pauw/Arnold Robin/Maxime Robin/Ryuichiro Tomita (WRT #33/Audi).

Silver Cup

24h senza problemi, per ora, per Benjamin Goethe/Thomas Neubauer/Jean-Baptiste Simmenauer (WRT #30/Audi). Il terzetto detta il ritmo nella speciale Silver Cup davanti a Konsta Lappalainen / Stuart White/ Tuoma Tujula (Emil Frey Racing #14/Lamborghini) ed a Alex Aka/Juuso Puhakka/Nicolas Schöll/Marius Zug (Attempto Racing #99).

PRO-Am

La 13ma ripartenza, avvenuta a meno di 7h dalla conclusione, ha visto il primo vero colpo di scena della 24h di Spa per quanto riguarda la classe PRO-Am. Niki Leutwiler (Herberth Motorsport #24/Porsche), leader dell’evento, è stato infatti spinto nella ghiaia della Stavelot dopo un contatto con una delle Lamborghini di Emil Frey Racing.

L’elvetico ha perso un giro dai rivali, Miguel Ramos (Garage 59 #188) ha preso il comando delle operazioni davanti ad Andrea Bertolini con la Rossa #52 di AF Corse.

Le sorprese sono continuate nei minuti seguenti, Ramos finirà infatti violentemente contro le barriere del raccordo che porta a Blanchimont dopo un contatto con la Mercedes di Sky-Tempesta Racing. La direzione gara ha immediatamente innescato un lunghissimo FCY, la Ferrari #52 ha potuto prendere la leadership con un notevole margine sui rivali. Seconda piazza per Piti Bhirombhakdi/Christophe Hamon/Tanart Sathienthirakul/Earl Bamber (Singha Racing Team TP 12 #39/Porsche) , terza per Martin Konrad/Kenny Habul/Phillip Ellis/Dominik Baumann (SunEnergy1- by SPS #75/Mercedes).

Luca Pellegrini

Foto: Marco Losi