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ELMS – Allen non perdona: pole di casa in Algarve

James Allen continua la striscia positiva per Algarve Pro Racing conquistando la pole position nella prima delle due gare di casa, la 4 Ore di Algarve, col tempo di 1.48.674. Le condizioni della pista, rese insidiose da continui scrosci di pioggia, hanno condizionato i risultati nelle varie altre categorie.

Ad affiancare il leader della classifica generale, Olli Caldwell con la vettura di Inter-Europol, a oltre 8 decimi; seconda fila per Laurents Hörr, l’unico a tentare di montare un secondo treno di wet, di IDEC, e Job Van Uitert del Panis Racing. L’olandese è stato invitato da Vanwall a disputare il rookie test WEC in Bahrain.

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Tra le LM P2 Pro/Am, l’ultimo passaggio ha premiato Alexander Mattschull, che ha cosí interrotto il predominio di Salih Yoluc e Racing Team Turkey nella categoria. Si chiude con ben 1” di vantaggio infatti per l’alfiere del Team Virage sul turco.

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Il Team Virage chiude al top anche tra le LM P3 col driver di casa, Manuel Espirito Santo, leader col tempo di 1.56.029 nello stint forse più penalizzato dalle condizioni meteo. Il portoghese ha approfittato del momento giusto per piazzare la migliore prestazione, prima di un forte scroscio a metà sessione. Nel rush finale ha prevalso Oscar Tunjo del WTM by Rinaldi, che però è arrivato solo a 2 decimi della Ligier del team battente bandiera polacca.

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Prime a scendere in pista le GTE. Anche qui le condizioni del tracciato hanno costituito un fattore importante per i piloti bronze incaricati della qualifica. Duncan Cameron ha infatti procurato la prima red flag della mattinata con la Ferrari di Spirit of Race, salvo poi riprendere e piazzarsi al terzo posto dietro all’Aston Martin #72 del TF Sport di Arnold Robin e all’altra 488 GTE di Formula Racing con l’esperto Johnny Laursen, terminato ad 1” dalla Vantage, alla prima pole stagionale. Un lungo di Michael Fassbender - al quale sono stati cancellati tutti i tempi - nei secondi finali, ha poi precluso ogni ulteriore miglioramento.

EDIT: Il miglior tempo della Ferrari #55 è stato cancellato dalla Direzione Gara. La terza piazzola in griglia va all’Aston Martin del GMB Racing. 

Nel tardo pomeriggio di ieri un manipolo di eroi si è invece lanciato nella sessione riservata ai driver bronze ranked in una pista completamente allagata. Al termine del turno, ridotto alla canonica mezz’ora per permettere la riparazione delle protezioni all’entrata della pitlane, danneggiate nella sessione precedente della Ligier Euro Series, che pure chiude qui il suo 2023, il miglior tempo è stato segnato da Giorgio Roda con 1.57.179 sull’Oreca del Team Proton.

A fra poco per la prima delle due gare del gran finale ELMS, la 4 Ore di Algarve, che prenderà il via alle 14.45 locali (le 15.45 italiane). Diretta streaming gratuita sul sito ELMS e sui canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche della 4 Ore di Algarve

I risultati del Bronze Test

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WEC – Approvato dalla FIA il nuovo format di qualifiche per il 2024

Approvato dal FIA World Motorsport Council nell’ambito del terzo meeting annuale di Ginevra un nuovo format di qualifiche per il WEC.

Prendendo spunto dall’esperienza delle ultime 24 Ore di Le Mans, verrà introdotto il concetto di Hyperpole. Al posto dell’attuale turno unico per categoria di 15’, a partire dal round iniziale del Qatar del 3 marzo prossimo, le 10 migliori LMH e GT3 si qualificheranno per il turno successivo in un round iniziale di 12’. A seguire la Hyperpole che deciderà la pole position e la griglia definitiva di partenza della durata di 10’.

Diffusi inoltre chiarimenti sulla nuova classe LM GT3, che vedrà impegnati, sulla base dei regolamenti esistenti GT3, gentlemen drivers e team privati. Le vetture si presenteranno con diversi adattamenti specifici, quali i pannelli numerici luminosi e le cosiddette “leader lights” (i tre pallini laterali che contraddistinguono, se accesi, i primi tre della categoria).

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Algarve Pro Racing al top sotto la pioggia nelle prime libere di Portimao

Nürburgring? Spa? No, siamo a Portimao, nella punta meridionale del Portogallo, ma l’atmosfera sembra quella dei circuiti del nord Europa. Pioggia e vento misti a brevi schiarite hanno infatti caratterizzato le prime libere del doppio appuntamento finale dell’European Le Mans Series.

Il miglior tempo della sessione, ad opera di James Allen, è giunto proprio in una fase di pista abbastanza asciutta. Il pilota della capolista Algarve Pro Racing ha fissato i cronometri sull’1.33.898, in seguito avvicinato dalle due vetture di United Autosports di Nelson Piquet Jr., al top tra i Pro/AM, e Phil Hanson,a  meno di 2 decimi. Poco oltre Laurents Hörr con la vettura IDEC Sport e Nico Pino di Inter-Europol.

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La sessione è stata interrotta quasi subito per l’uscita di strada della Ferrari AF Corse #51 di Rui Aguas. La 488 GTE ha poi ripreso la pista nelle fasi finali delle ben tre ore a disposizione, dopo lo scroscio più violento di oggi e che ha consigliato gran parte delle squadre a concludere anticipatamente il turno.

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Tra le LM P3, la palma del migliore va a Wyatt Brichaceck di Inter-Europol, autore di 1.38.649 davanti al polesitter di Le Castellet, Oscar Tunjo con la Duqueine del WTM by Rinaldi.

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In GTE infine, ricordiamo qui all’ultimo appuntamento di sempre nella serie europea in attesa delle GT3, stesso tempo di 1.42.409 per Johnny Adam con l’Aston Martin del TF Sport e Matteo Cressoni con la Porsche di Iron Lynx. La top five è comunque racchiusa appena in 85 millesimi e comprende anche Matt Griffin, Julien Andlauer e Nick Thiim.

Ieri si è svolto un intenso programma di test che non ha visto comunque risultati di rilievo. Per la cronaca, il miglior tempo nelle 4h50 a disposizione è andato a Job van Uitert del Panis Racing autore nel pomeriggio di 1.33.527.

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Il programma odierno proseguirà con il Bronze Test, ugualmente raddoppiato nella durata in un’ora, a partire dalle 16.20 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

I risultati delle Libere 1

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ELMS – In 40 per il doppio appuntamento di Portimao

Saranno 40 le vetture presenti presso l’Autodromo di Algarve per il doppio appuntamento che nel weekend chiuderà l’European Le Mans Series 2023.

Con 52 punti ancora in palio, in pochi sono potenzialmente fuori dai giochi nella categoria regina, anche se i risultati ottenuti fin qui dalle compagini Pro/Am quali Racing Team Turkey, AF Corse e Cool Racing per una volta creano una complicata dicotomia fra la classifica generale e quella specifica delle LM P2. Ma proviamo a fare il punto delle tre classifiche distinte.

Algarve Pro Racing, dopo il trionfo di Spa guida sia la classifica generale che quella delle LM P2, ma con diversi margini (e diversi inseguitori). Se infatti sono 17 i punti di vantaggio sul team Duqueine nella classifica di categoria, sono invece solo 11 quelli che separano Alex Lynn, James Allen e Kyffin Simpson dalla compagine turca nella overall, con Neel Jani e soci in P3 a -30.

Il post-gara di Spa ha influito pesantemente nei confronti di AF Corse, che insegue nella overall a -33 lunghezze, una in più dell’Oreca #37 di Malthe Jakobsen, Alexandre Coigny e Nicolas Lapierre, secondi assoluti al traguardo nelle Ardenne.

La classifica delle LM P2 vede alle spalle del Duqueine un’ammucchiata che comprende nel raggio di 9 lunghezze praticamente tutto il resto del lotto degli equipaggi ad eccezione di Inter-Europol.

Al contrario, la classifica specifica delle Pro/Am propone un duello ravvicinato fra il Racing Team Turkey ed AF Corse, distanziate da appena 4 lunghezze, con Cool Racing a -16 dai battistrada.

Più semplice invece la situazione fra le LM P3, dove il Cool Racing, con tre vittorie ed un terzo posto su quattro gare, domina a quota 91 contro i 45 della Ligier #13 di Inter-Europol, i 44 del Racing Spirit of Leman ed i 43 di Eurointernational, tutti quindi con speranze ridotte al lumicino nei confronti di Adrien Chila, Marcos Siebert ed Alejandro Garcia, i quali potrebbero festeggiare già venerdì sera, al termine della prima gara del doubleheader portoghese, il titolo di categoria.

Classifica assai fluida anche in GTE, con la Porsche #16 di Proton Competition e l’altra 911 RSR-19 di Iron Lynx appaiate a quota 61. Scott Huffaker e Takeshi Kimura del team Kessel inseguono a -8, ma quasi nessuno è escluso a priori dal successo finale, anche se il Success Ballast, che vede i primi tre penalizzati con ben 30, 25 e 20 kg extra, potrebbe rappresentare un problema sui saliscendi lusitani.

Riguardo gli equipaggi, i neocampioni IMSA GTD Pro Jack Hawksworth e Ben Barnicoat saranno di nuovo della partita sulle vetture Pro/Am di Algarve Pro Racing ed AF Corse. Al contrario, Gianmaria Bruni, reduce da uno splendido terzo posto assoluto alla Petit Le Mans, sarà sostituto da Bent Viscaal. L’unica vettura assente rispetto alla gara precedente sarà la Ligier LM P3 #10 di Eurointernational.

Già mercoledí è in programma una sessione di test collettivi, con minaccia di pioggia debole nel pomeriggio, che potrebbe intensificarsi nella giornata di giovedí 19, che prevede solamente libere 1 e Bronze test. Venerdí 20 si comincia alle 9.50 locali con le qualifiche della 4 Ore di Algarve, che partirà alle 14.45. Sabato spazio alla seconda sessione di libere e alle qualifiche della 4 Ore di Portimao, la seconda gara di questo doubleheader che partirà domenica 22 alle 13.00 locali, preceduta tra i vari eventi dall’atto finale della Michelin Endurance Cup 2023, in gara unica.

Nella serie cadetta, nonostante il passo falso nel demolition derby di Spa, è sempre il Team Virage a dominare tra le LM P3, con 72 punti contro i 51 di Team Thor e CD Sport. Diversa la situazione fra le GT3, dove il Racing Spirit of Leman detiene solo 12 lunghezze sulla Ferrari AF Corse #51 e 14 sulla Porsche dell’HCR w/CaffeineSix.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list di Portimao ELMS

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WEC – Glickenhaus lascia. Briscoe e Talbot sub in Bahrain

Jim Glickenhaus ha detto basta: questa la notizia che sta rimbalzando da qualche minuto nel web. Aldilà del fatto che un paio di diverse fonti anglofone (edit: tre) si stanno accaparrando la paternità della news, rimane il fatto che non dovremmo più vedere le splendide SCG 007 LMH in pista, in quanto non verrà compilata la necessaria domanda di iscrizione entro la deadline del 20 novembre.

La motivazione risiede nei fondi necessari a sviluppare la macchina, cosí da renderla competitiva nei confronti delle altre LMH, ritenute eccessive da parte del patron, salvo reperire una sponsorizzazione tale da coprire i costi necessari, ovvero riuscire a creare un programma clienti.

Un vero peccato per il WEC, che perde cosí uno degli ultimi veri romantici, un protagonista a tutto tondo negli ultimi tre anni della serie mondiale, capace di mettere in piedi dal nulla il programma più cosmopolita del paddock e portarlo ad ottenere risultati contro colossi quali Toyota, Porsche, Peugeot e Ferrari.

Ricordiamo infatti le due clamorose pole position del 2022 a Spa e a Monza, ma anche i sei arrivi su sei nelle tre edizioni della 24 Ore di Le Mans cui ha partecipato, con gli highlights del podio del 2022 e del sesto/settimo posto, in una platea ben più agguerrita, nell’edizione del centenario.

Glickenhaus continuerà a dedicarsi alla produzione delle sue supercar, in particolare la SCG 004, con la quale potrebbe rientrare al Nürburgring nella sua versione da corsa.

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Stante all’assenza, già nota, della Glickenhaus in Bahrain, uno dei piloti impegnati col team statunitense sarà comunque presente sul tracciato mediorientale fra due settimane: si tratta di Ryan Briscoe, che è atteso a prendere il volante della Vanwall Vandervell al fianco di Esteban Guerrieri (che a questo punto rimane il solo della pattuglia originale) e di Tristan Vautier. João Paulo de Oliveira, presente a Monza e al Fuji, risulta indisponibile per la concomitanza con l’appuntamento finale del SuperGT a Motegi.

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Giappone in qualche modo coinvolto anche nel cambio di line-up al D’Station Racing, dove a causa di impegni personali, Satoshi Hoshino cederà il volante dell’Aston Martin #777 a Liam Talbot. Per il 42enne gentleman australiano si tratta del debutto nella serie mondiale, all’ultima apparizione di sempre delle GTE.

Ricordiamo che la 8 Ore del Bahrain prenderà il via alle 14.00 locali di sabato 4 novembre prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Presentata la nuova MissionH24, obiettivo 2025

Presentata mediante diretta social la nuova incarnazione della MissionH24. La terza generazione del prototipo a idrogeno patrocinata dall’ACO con il contributo di GreenGT (appena ridenominata H24Project), segue la LMPH2G del 2018 e la H24 del 2021 con un design nettamente più moderno, ispirato alle attuali Hypercar.

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Obiettivo della nuova vettura, che ancora non ha una designazione specifica, migliorare le prestazioni in gara, e ció avverrà grazie ad un rinnovato sistema di celle di idrogeno che garantirà un 50% di potenza in più rispetto alla precedente versione, capace anche di un’autonomia, nelle intenzioni dei progettisti, dai 25’ ai 30’, e di prestazioni comparabili alle attuali GT3 grazie ad un motore elettrico capace di erogare 650 kW (872 HP) di potenza massima.

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Ricordiamo che la H24, portata in gara nel corso della stagione 2022 della Le Mans Cup, aveva già dimostrato a Imola un’autonomia superiore ai 30’, ma anche tempi sul giro ben lontani dalle GT3, insieme a tempistiche di rifornimento di almeno 7’.

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Il peso della vettura, il cui telaio sarà ancora una volta fornito da ADESS, è previsto tra i 1.300 ed i 1.450 kg contro i 950 di una Ligier LM P3, e dovrebbe vedere la luce per i primi collaudi in pista a gennaio 2025, in vista della successiva omologazione, in tempo utile quindi per l’avvio della nuova classe riservata alle vetture a idrogeno, prevista per il 2026.

Piero Lonardo

Foto: H24Project/ACO

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WEC – McLaren insieme ad United Autosports in GT3

I legami tra United Autosports e McLaren si fanno sempre più stretti e, in attesa di ricevere maggiori sviluppi sul futuribile programma comune hypercar, il costruttore inglese ha annunciato poco fa di avere sottoposto una domanda di iscrizione alla prossima stagione del World Endurance Championship tra le GT3.

E sarà proprio United Autosports il team nominato a riportare il marchio alla 24 Ore di Le Mans, che vinse nel 1995 con celebre la F1 GTR, con le 720S GT3 Evo, protagoniste da anni nelle serie SRO ed IMSA, sempre che la richiesta venga accettata dal comitato selezionatore.

Per United Autosports si tratterebbe dell’occasione di rimanere nella serie mondiale dopo l’esclusione delle LM P2, effort assai vincente nel recente passato, e che verrà come noto convogliato nel WeatherTech SportsCar Championship.

McLaren e United Autosports si unirebbero nella nuova categoria a Ferrari-AF Corse, Porsche-Manthey, Ford-Proton, Corvette-TF Sport, Lamborghini-Prema Iron Lynx, BMW-WRT, Aston Martin-AMR e Lexus, quest’ultima forse con Akkodis ASP.

Sappiamo però che altri costruttori quali Mercedes e Honda sono alle porte, ma nel caso sarà difficile per gli organizzatori trovare loro spazio all’interno della griglia complessiva di 36 unità, che allo stato attuale, con l’inserimento del team angloamericano, sarebbe esattamente diviso a metà con le hypercar.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

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WEC/USCC – Confermato: Aston Martin in WEC ed IMSA dal 2025

Come anticipato ieri su queste pagine, la Aston Martin ha rivitalizzato il suo programma Hypercar e una Valkyrie correrà sia nel WEC che nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2025.

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L’effort, che riporta il marchio britannico tra i prototipi, da cui era assente dal 2011, verrà portata in pista dallo Heart of Racing, che ha annunciato che “almeno una unità” sarà presente in entrambi i campionati, facendone cosí la prima LMH ad essere presente su entrambe le sponde dell’oceano.

La base di partenza sarà la versione da track-day, la AMR Pro, compreso il motore V12 di 6,5 litri, che verrà adeguato per sottostare ai parametri regolamentari della categoria; sarà invece assente – sempre come anticipato ieri – la componente ibrida.

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Verranno inoltre proposte nuove versioni della Vantage in configurazione GT3 e GT4, la prima quindi pronta a partecipare anche nella nuova categoria LM GT3, che dalla prossima stagione sostituirà le GTE; nel comunicato ufficiale Aston Martin afferma di essere cosí l’unico impegnato in tutte le categorie prototipi e GT ed in F1 (affermazione questa vera solo se comprendiamo nel conteggio anche le GT4…).

Nessuna indicazione infine riguardo agli equipaggi, nè alle tempistiche di dettaglio di test ed omologazione della Valkyrie, programma che verrà guidato da Adam Carter, nuovo capo delle operazioni sportive endurance, il quale vanta tra le precedenti esperienze incarichi in Williams Racing e Wirth Research e con i team Renault, Jordan, McLaren ed Arrows in F1.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin

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WEC – Domani arriva l’Aston Martin? Intanto alcuni costruttori provano il 2024

Da diverse fonti giunge la notizia che domani verrà presentata una nuova hypercar. E’ altamente probabile che non si tratterà propriamente di una nuova vettura, bensí della Aston Martin Valkyrie; la news sarebbe anche corroborata da un tweet di poche ore fa sull’account del costruttore britannico.

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Non sappiamo ancora se la vettura, che verrebbe schierata grazie all’effort dallo Heart of Racing, entità presente da qualche anno in IMSA e che ha preso le redini del programma AMR WEC a stagione inoltrata, farà parte della griglia di partenza già nella prossima edizione del World Endurance Championship.

Un altro noto media però già dopo Le Mans aveva riportato per certa la “rivitalizzazione” del programma, che prevedeva la sostituzione del propulsore 6,5 litri V12 aspirato di 1.000 HP montato sulla vettura di serie con una nuova unità capace di erogare i 670 HP previsti dal regolamento LMH.

E siccome tanti media hanno associato di recente l’ex-campione del mondo di F1 Sebastian Vettel ad un clamoroso ritorno alle corse con un programma Hypercar, chissà che invece di Jota, cui era stato associato un po’ dappertutto, non si tratti invece dell’ultimo costruttore col quale ha disputato un Gran Premio di F1!

Tutta da verificare comunque la competitività di una soluzione non ibrida, già portata in pista da Glickenhaus e Vanwall, nei confronti dei “mostri” (di tecnologia, s’intende) Ferrari e Toyota. E’ comunque sicuro che un programma Hypercar, anche in chiave futura, permetterà l’ammissione di un paio di Vantage GT3 nell’entry list del prossimo anno.

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Frattanto gli altri costruttori si stanno preparando alla prossima stagione, ed alcuni di questi contano di introdurre novità sostanziali; prima fra tutte Peugeot, con la 9X8 che nel 2024 adotterà la fatidica ala posteriore giubilata per un anno e mezzo di gare.

Ferrari, che nel frattempo ha girato in Bahrain, potrebbe proporre una versione aggiornata della sua 499P, sfruttando le possibilità regolamentari; Cadillac ha invece visitato di recente Imola, che ricordiamo ospiterà il secondo round 2024, utilizzando le soluzioni attuali. L’Autodromo del Santerno a metà agosto aveva già visto i test della Lamborghini SC63 dopo la prima uscita al Paul Ricard.

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Le new entry BMW ed Alpine hanno infine speso tempo di qualità a Spa e ad Aragon, pista quest’ultima dove in precedenza anche l’Isotta Fraschini aveva compiuto una nuova sessione di test a metà mese, con il debutto al volante della Tipo 6 Competizione di Matteo Malucelli insieme ai collaudatori Jean-Karl Vernay e Marco Bonanomi.

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Nel frattempo c’è comunque un’ultima gara del 2023 da disputare e che deve assegnare gli ultimi titoli ancora non conquistati.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin, Piero Lonardo, Alpine Racing, Isotta Fraschini

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WEC – In Bahrain da decidere ancora due titoli

Fra poco meno di un mese e mezzo il World Endurance Championship si ritroverà in Bahrain per l’ultimo atto della Season 11. Per il finale della prima vera stagione all’insegna delle Hypercar saranno ancora una volta 36 le vetture al via.

Da decidere ancora il titolo piloti LMH, con la fiammella ancora viva per i vincitori di Le Mans, Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, separati da 31 punti dai leader Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi e da 16 dall’equipaggio della Toyota #7, recente trionfatrice al Fuji.

Il titolo costruttori è già stato assegnato al costruttore nipponico e Ferrari ha conquistato matematicamente la seconda posizione, stanti i 39 punti complessivamente in palio per l’enduro del Golfo.

Ancora in palio anche il titolo delle LM P2, con WRT e la sua #41 di Louis Deletraz, Robert Kubica e Rui Andrade a precedere di ben 33 e 34 lunghezze gli equipaggi di Inter-Europol e United Autosports #22.

Già assegnato invece con due gare di anticipo il titolo delle GTE-Am, all’ultima gara di sempre, a favore dell’equipaggio di Corvette, rimane in palio il podio di categoria, che vede al momento favorite le Iron Dames con 79 punti contro i 73 della Ferrari #54 di AF Corse, meritati vincitori in Giappone, i 68 del Dempsey-Proton ed i 58 del GR Racing.

A BoP teoricamente cristallizzato, da segnalare tra gli equipaggi il TBC per la terza guida della Vanwall al fianco di Tristan Vautier ed Esteban Guerrieri, mentre tra le LM P2 dovrebbero essere presenti tutti i titolari, in assenza di concomitanze.

Tra le GTE-Am infine, da confermare la line-up della Ferrari #21 intorno a Simon Mann, atteso che al Fuji si sono alternati Hiroshi Koizumi e Kei Cozzolino, mentre sull’Aston Martin del D’Station non figura Satoshi Hoshino. Daniel Serra infine ritorna al volante della Ferrari Kessel.

L’azione in pista sul circuito del Bahrain inizierà giovedì 2 novembre alle 12.15 locali con le prime libere. Qualifiche venerdì 3 a partire dalle 16.15 e start della 8 Ore alle 14.00 locali di sabato 4 novembre. Da non dimenticare la coda del Rookie Test di domenica 5.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain