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ELMS – A Le castellet, Algarve Pro Racing beffa nel finale il Racing Team Turkey. Successi di classe per Racing Spirit of Leman e Proton Competition

Come al solito l’European Le Mans Series non lesina emozioni: reduci dalla doppia scorpacciata ravvicinata di endurance mondiale con Le Mans e Monza, la 4 Ore di Le Castellet ci ha ricordato, come se ce ne fosse stato bisogno, che non c’è necessariamente bisogno di avere costose quanto bellissime Hypercar per assistere ad una gara di durata avvincente e tirata fino alla bandiera a scacchi.

Sono stati infatti i 10’ finali a decidere, nel risultato, la classifica assoluta, ed il consumo esagerato delle gomme anteriori sinistre Goodyear dei major contender e premiare Algarve Pro Racing, che conquista il primo successo assoluto della sua breve storia in LM P2. Ma andiamo per gradi…

Al via le vetture di testa optano quasi tutti per i giovani leoni: Vlad Lomko per Cool Racing, Paul Lafargue per IDEC, Manuel Maldonado per Panis Racing, Kyffin Simpson per Algarve Pro Racing e Nico Pino per Duqueine.

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Il talentino russo del team di Nico Lapierre esegue un robusto elastico al via che spiazza la concorrenza e permette all’Oreca #47 di prendere subito secondi preziosi di vantaggio su Simpson e compagnia. Salih Yoluc ovviamente non ha problemi a comandare il gruppo delle Pro/Am, mentre Henrik Hedman si gira alla prima piega. Tra le LM P3, Torsten Kratz presto si ritrova alle spalle Glenn van Berlo, partito dal fondo dopo la penalità post-qualifica, mentre Michael Fassbender si accoda all’altra Porsche Proton del patron Christian Ried.

Oliver Jarvis dal canto suo ci mette poco a riaccodarsi al gruppo delle LM P2 dopo la disavventura di ieri che lo ha relegato in ultima fila, mentre Nico Pino si accoda ai due battistrada. In GTE, Davide Perel, al volante della Ferrari Spirit of Race, interrompe brevemente l’egemonia Proton in GTE mentre dietro si danno botte da orbi; a farne maggiormente le spese l’attore-pilota, centrato prima dall’altra Porsche Proton di Ryan Hardwick e poi dalla Ferrari di Formula Racing di Johnny Laursen.

Quest’ultimo contatto chiama in causa la Safety Car, ed Alex Lynn, che nel frattempo aveva preso il volante da Simpson ed il comando dell’assoluta su Rashad de Gerus, a propria volta subentrato a Lomko, cede la leadership a Tijmen van der Helm sulla vettura del Panis Racing.

Impazza intanto la battaglia in chiave tedesca fra le LM P3 fra WTM by Rinaldi ed Eurointernational. Leo Weiss e Matthias Luethen si ripassano un paio di volte ma un contatto fra la Ligier #10 e l’altra JS P320 #5 dell’RLR lascia il team battente bandiera italiana con danni al posteriore che la tolgono dalla lotta per il successo di categoria. Questo contatto, non sanzionato dalla direzione gara, genera una Full Course Yellow per rimuovere i detriti.

D questa neutralizzazione ne approfittano Laurents Horr, subentrato per IDEC, che si installa alle spalle di Lynn, e Antoine Doquin tra le LM P3 che inizia ad insidiare la testa della categoria sulla Ligier del Racing Spirit of Leman e a poco più di 80’ dal termine passa al comando. La vettura del Panis Racing, al contrario, scivola nelle retrovie.

Dopo la quarta e teoricamente penultima sosta è il momento dei grossi calibri, ed è la vettura del Duqueine con Neel Jani ad ereditare il comando davanti a Paul-Loup Chatin di IDEC e Josè Maria Lopez per Cool Racing, tutti racchiusi in circa 12” insieme a Louis Deletraz, che sornione si è portato in P4 con la vettura del Racing Team Turkey.

Lo svizzero completa il forcing per la squadra in rosso e si sbarazza prima facilmente di Lopez, fumato anche da James Allen, incaricato dell’ultimo stint per Algarve Pro Racing, e poi va ad attaccare Chatin per la seconda piazza.

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Lo stint finale vede uscire di scena la macchina di IDEC per problemi all’anteriore sinistra, mentre Allen inizia una furiosa rimonta che lo vede prima passare Jani e poi attaccare e superare Deletraz a 7’ dal termine. Quest’ultimo cederà anche al connazionale Jani a tre tornate dal termine per classificarsi al terzo posto assoluto, migliore ancora una volta tra i Pro/Am davanti a Cool Racing e ad AF Corse. Ad Inter-Europol il gradino basso del podio delle LM P2.

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Festeggia il Racing Spirit of Leman che si riappropria del successo negato a Barcelona davanti al WTM by Rinaldi ed al Cool Racing, grandi sconfitti di questa trasferta transalpina.

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In GTE, alle spalle dell’imprendibile Porsche Proton #77 condotta anche da Giammarco Levorato e Julien Andlauer, si fa largo l’altra 911 di Iron Lynx grazie agli effort finale di Matteo Cressoni e Matteo Cairoli. Nonostante le tante peripezie sostenute durante le quattro ore di gara, Kessel Racing chiude al terzo posto, migliore delle Ferrari.

UPDATE: Nel post-gara la direzione corsa ha comminato, fra le varie penalità, l’aggiunta di 35″ al tempo totale ottenuto dalla Ferrari Kessel in sostituzione di un drive-through per il contatto avvenuto nelle fasi finali tra Gregory Huffaker II e la Porsche Proton #16. In virtù di questa penalità, la Ferrari #57 perde il terzo posto, che va all’Aston Martin #95 del TF Sport.

In classifica generale, col secondo posto odierno, Duqueine balza al comando con 43 punti contro i 35 di Algarve Pro Racing. Ovviamente nell’overall è il Racing Team Turkey a primeggiare con 40 punti contro i 36 di Duqueine ed i 27 di Algarve Pro Racing. Tra le LM P3, il Cool Racing col terzo posto odierno mantiene la leadership per una sola lunghezza sul Racing Spirit of Leman. In GTE infine, Iron Lynx capitalizza al meglio i due piazzamenti e balza in testa con 40 punti contro i 27 e 26 delle due vetture di Proton Competition (la #16, che oggi ne ha fatte una più di Bertoldo, e la vincitrice odierna #77)

L’appuntamento con l’ELMS è per il 26 agosto nella nuova (per la serie) venue di Motorland Aragon.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Le Castellet

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ELMS – Prosegue il momento magico di Lopez: pole a Le Castellet con Cool Racing

Josè Maria Lopez ricorderà a lungo questo luglio 2023: dopo la vittoria assoluta a Monza con Toyota oggi è seguita la pole position alla 4 Ore di Le Castellet con l’Oreca del Cool Racing.

Al termine di una furiosa battaglia a colpi di giri veloci, l’argentino ha preceduto col tempo di 1.44.253, Paul-Loup Chatin di IDEC di oltre 2 decimi ed il terzo incomodo, Job Van Uitert del Panis Racing, di oltre 3.

La sessione è stata interrotta quasi subito per l’incidente occorso ad Oliver Jarvis, fermo nella parte finale del circuito e poi davanti alla pit entry. Lopez, autore di un errore a gomme fredde, ha potuto successivamente mettere in temperatura i pneumatici e stampare un paio di best lap che hanno portato alla seconda pole in altrettante gare per il team svizzero.

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Tra le LM P2 Pro/Am non c’è stata storia, con Salih Yoluc ed il Racing Team Turkey, ricordiamo vincitori assoluti a Barcelona, i quali hanno surclassato la concorrenza dando la bellezza di oltre 8 decimi a Giorgio Roda con la vettura di Proton ed oltre 1” a Rodrigo Sales del Nielsen Racing.

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Oscar Tunjo a sorpresa ha regalato la prima partenza al palo al WTM by Rinaldi Racing. In questa categoria, ancor più che nelle LM P2, c’è stata battaglia sul filo dei millesimi ed il pilota argentino ha potuto sfruttare il fatto di essere uscito per ultimo e quindi avere gomme più performanti nel rush finale. Il podio virtuale, completato da Glenn van Berlo di Eurointernational, e Ryan Harper-Ellam del Nielsen Racing, è separato da appena 82 millesimi.

UPDATE: La Ligier #10 di Eurointernational nel corso delle verifiche post-qualifica è stata trovata sotto il limite minimo di altezza (48 mm invece di 50) e le sono stati tolti i tempi ottenuti. La direzione gara ha comunque ammesso la vettura alla corsa, e partirà dall’ultima fila dello schieramento, accanto all’Oreca LM P2 #22 di United Autosports, protagonista della bandiera rossa.  

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Infine Christian Ried conquista la sua seconda pole consecutiva al Paul Ricard con la Porsche Proton #77 ed il tempo di 1.56.260; niente da fare per Duncan Cameron che piazza la migliore delle Ferrari a 147 millesimi. Il successo del team tedesco è completato dalla terza prestazione da parte di Michael Fassbender.

L’appuntamento al Paul Ricard è per domattina alle 11.30 per lo start della 4 Ore di Le Castellet, secondo round della massima serie europea di endurance.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Chatin prenota la pole a Le Castellet

Paul-Loup Chatin ha una lunga esperienza al Paul Ricard, che non comprende però la pole position, che potrebbe centrare oggi. Nelle ultime libere del mattino infatti l’alfiere di IDEC Sport ha segnato la miglior prestazione con 1.44.279, ancorchè nettamente al di sopra del miglior tempo di ieri a cura di Josè Maria Lopez.

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A seguire, distanziati di appena di 31 e 92 millesimi, Oliver Jarvis per United Autosports e Job Van Uitert del Panis Racing. Migliore tra le Pro/Am Ian Rodriguez che porta in alto per una volta il Team Virage con 1.45.004.

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Glenn van Berlo dal canto suo mostra le carte per Eurointernational stracciando la concorrenza tra le LM P3. Al driver olandese la miglior prestazione della giornata con 1.51.310, oltre 8 decimi meglio del miglior inseguitore, Julien Gael di RLR MSport.

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Tornando in evidenza le Porsche infine tra le GTE, grazie ad Alessio Picariello, autore di 1.54.650, miglior tempo del weekend nella categoria con la 911 RSR-19 #15 di Proton, a precedere le altre GT di Stoccarda di Matteo Cressoni e e Julien Andlauer. Ancora una volta al top fra le Ferrari, Nicklas Nielsen, sub di lusso in Formula Racing.

Le uniche due neutralizzazioni della mattinata a causa di altrettanti fuoripista, il primo da parte di Oscar Tunjo  sulla Duqueine del WTM by Rinaldi. Nel pomeriggio di ieri si è svolta la consueta mezz’ora di prove riservate ai piloti Bronze ranked. Ancora una volta il miglior tempo è stato appannaggio di Salih Yoluc con la vettura del Racing Team Turkey.

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Tutto pronto per le qualifiche, come sempre divise per categoria, a partire dalle 14.30. A seguire la gara della Michelin Le Mans Cup.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati del Bronze Test

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ELMS – Cool Racing domina nelle prime libere di Le Castellet

Dopo la giornata di ieri dedicata ai test, stamane sono partite le prove ufficiali della 4 Ore di Le Castellet. Cool Racing ha dominato la lista dei tempi con le sue due stelle: Josè Maria Lopez, autore di 1.43.030, e Malthe Jakobsen sulla vettura Pro/Am, distanziato di ben 9 decimi.

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Job Van Uitert, il migliore di ieri, ha terminato terzo per Panis Racing, alle immediate spalle del talentino danese, precedendo a sua volta Mathieu Vaxivière, con la vettura Pro/Am di AF Corse, tornata regolarmente in azione dopo il fuoripista di ieri mattina.

A seguire ancora Oliver Jarvis sulla migliore delle macchine di United Autosports, ed un altro protagonista regolare della serie europea, Mathias Beche per Nielsen Racing.

Diverse vetture hanno dovuto subire penalità per track limits ed irregolarità in regime di Full Course Yellow, che è stata chiamata in causa a metà circa dei 90’ in programma, per detriti in pista. Tra queste anche le tre capolista, che hanno scontato Stop&Go di 5’. Tutte e 42 le macchine iscritte hanno preso parte alla sessione, anche se la Ligier LM P3 #15 di RLR MSport ha dovuto arrestarsi presto ai box per un problema di motore.

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Nella categoria cadetta sono come ieri Kay Askey ed Inter-Europol a mettersi in luce col tempo di 1.50.242, un decimo meglio di Marcos Siebert ed Antoine Doquin con le Ligier di Cool Racing e Racing Spirit of Leman.

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Come da copione le Aston Martin hanno tolto i veli e con Nicki Thiim occupano la vetta delle GTE con la Vantage del GMB Motorsport ed il tempo di 1.54.804, superiore comunque di 2 decimi della prestazione ottenuta ieri dalla Porsche Proon di Julien Andlauer.

Seguono a distanza di millesimi, Matt Griffin con la Ferrari Spirit of Race e Matteo Cressoni con la Porsche di Iron Lynx.

A seguire oggi la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze ranked, a partire dalle 15.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Van Uitert al top nei test di Le Castellet con Panis Racing. Poker Porsche in GTE

E’ stato Job Van Uitert sulla Oreca del Panis Racing ad ottenere il miglior tempo nella giornata di test che precede la 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series 2023.

Il pilota olandese nel finale della sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.43.609, scavalcando Alex Lynn, che fino a quel momento conduceva la lista dei tempi per Algarve Pro Racing.

_PL51424Il team vincitore in Pro/Am a Le Mans aveva invece primeggiato al mattino grazie a Tristian Vautier ed il tempo di 1.44.188 davanti agli altri trionfatori della Sarthe (ancorchè con diverso equipaggio) di Inter-Europol. La palma del migliore tra gli equipaggi Pro/Am è stata poi ereditata da Mathias Beche del Nielsen Racing.

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La prima sessione è stata brevemente neutralizzata al mattino per la toccata da parte di Francois Perrodo a SIgnes con l’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse, ed è terminata con leggero anticipo per un’altra uscita di strada per la Duqueine LM P3 del DKR. L’Oreca dalla livrea bretone nel pomeriggio ha effettuato solo degli in & out.

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Inter-Europol in evidenza anche tra i prototipi entry level grazie a Kay Askey, miglior crono con 1.50.523 davanti ai vincitori morali di Barcelona del Racing Spirit of Leman ed al WTM by Rinaldi Racing.

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Tra le GTE infine, è poker Porsche capeggiato dalla 911 RSR-19 #77 di Proton Competition, miglior tempo nel pomeriggio col fresco vincitore di Monza in GTE-Am, Julien Andlauer, autore di 1.54.607 davanti a Matteo Cairoli Richard Lietz ed Alessio Picariello. A Nicklas Nielsen, sub di lusso in Formula Racing, la palma del migliore tra le Ferrari, mentre le Aston Martin al solito si sono nascoste in attesa delle sessioni che contano.

In campo quest’oggi anche la Michelin Le Mans Cup con due sessioni di 60’ ciascuna che hanno premiato Matthew Bell ed il Nielsen Racing tra le LM P3 e Vincent Abril con la Lamborghini di Iron Lynx fra le GT3.

Domani l’azione in pista al Circuit Paul Ricard inizierà per l’ELMS con 90’ di libere a partire dalle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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WEC/USCC – La Lamborghini LMDh si presenta oggi a Goodwood

Grande attesa per la presentazione oggi della Lamborghini LMDh al Festival of Speed di Goodwood. La casa di Sant’Agata ha scelto questa storica location per rivelare l’arma per competere ai massimi livelli nel WEC e nell’IMSA.

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Ieri, oltre ad un nuovo teaser, sono affiorati alcuni render (fonte Topcarnews) che potrebbero essere per una volta significativi della vettura finita. Sicuramente sappiamo che il telaio è stato sviluppato da Ligier Automotive e che monterà un V8 sviluppato internamente dal costruttore.

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Appuntamento quindi alle 10.30 fuso di Londra per l’unveiling della Lamborghini LMDh.

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UPDATE: I rendering trapelati ieri rappresentano effettivamente, anche nei colori, la nuova LMDh, denominata SC63, che verrà gestita congiuntamente ad Iron lynx. La line-up completa non è stata ancora annunciata anche se, come noto, ne faranno parte i factory drivers del marchio del Toro: Daniil Kvyat, Romain Grosjean, Mirko Bortolotti ed Andrea Caldarelli.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini, Topcarnews

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ELMS – A Le Castellet, caccia ai turchi. Novità Nielsen per Formula Racing

Dopo quasi tre mesi ritorna nel weekend l’European Le Mans Series col tradizionale appuntamento di Le Castellet. Come nel season opener di Barcelona, griglia piena con 42 vetture suddivise nelle quattro categorie.

Nella categoria top, il dominio a sorpresa in terra catalana del Racing Team Turkey ha generato il primo successo assoluto di un equipaggio LM P2 Pro/Am. Va ricordato però che le classifiche delle due categorie, piloti e teams, sono separate, anche se esiste un ulteriore trofeo overall riservato solo alle squadre.

Cosí tra le LM P2 il punteggio pieno e la leadership in classifica va al Team Duqueine, secondo al traguardo, inseguito dal Panis Racing, classificatosi quinto dietro le altre due vetture Pro/Am di AF Corse e Cool Racing.

Nessuna variazione tra i sette equipaggi Pro, mentre tra le ben undici Pro/Am va segnalato il debutto nel Team Virage di Alexander Mattschull al posto di Rob Hodes infortunatosi nelle libere di Barcelona. Nathanaël Berthon, originariamente non listato in DKR, viene ora riportato al fianco di Tom van Rompuy e Sebastian Alvarez.

La squadra da battere tra le LM P3 è sicuramente Cool Racing, che non ha mancato il primo appuntamento; i campioni in carica della Michelin Le Mans Cup del Racing Spirit of Leman, primi al traguardo prima della sanguinosa penalità che li ha posposti in terza posizione, propongono invece Jean-Ludovic Foubert al posto di Fabien Michal. Cambio immediato inoltre in Eurointernational, con Matthias Luethen a sostituire Nick Moss sulla Ligier #10.

In settimana peraltro la notizia che la nuova generazione di prototipi entry level, prevista nel 2025, si avvarrà di un nuovo motore biturbo V6 sviluppato da Oreca in sostituzione del Nissan V8 aspirato VK56, non più manutenuto dalla casa nipponica.

Ma la novità più succosa del weekend è la presenza di Nicklas Nielsen sulla Ferrari 488 GTE di Formula Racing. Il pilota ufficiale della 499P hypercar, reduce dal secondo posto assoluto di Monza, prenderà il posto di Mikkel Mac al fianco di Conrad e Johnny Laursen.

La compagine danese a Barcelona si è piazzata seconda alle spalle di Proton Competition, e pertanto sconterà 20 kg extra contro i 30 kg dei vincitori ed i 10 del JMW, terzi al traguardo.

Domani vetture già in azione sul tracciato della Provenza per la consueta giornata di test collettivi a partire dalle 11.00. In scena anche la Michelin Le Mans Cup.

Venerdí 14 le prime libere alle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.00. Libere-2 e qualifiche sabato rispettivamente alle 10.10 e alle 14.30, mentre lo start della 4 Ore di Le Castellet avverrà domenica 16 luglio alle 11.30. Collegamento in free streaming per qualifiche e gara dal sito ELMS e dai canali social e YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

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USCC – MSR vince l’azzardo dei consumi e si afferma a Mosport. Corvette torna al successo in GTD Pro

Il Meyer Shank Racing torna al successo in pista dopo la contestata vittoria di Daytona al Canadian Tire Motorsport Park.

L’Acura #60 di Tom Blomqvist e Colin Braun ha approfittato di ben tre Full Course Yellow per allungare l’ultimo stint ad oltre 76’ e diventare cosí l’unica GTP con due vittorie all’attivo in stagione. Niente da fare per l’altra ARX-06 del WTR w/Andretti di Ricky Taylor e Filipe Albuquerque, che si è dovuta accontentare della piazza d’onore.

Completa il podio la BMW #25 recente vincitrice al Glen di Connor de Philippi e Nick Yelloly, mentre i leader in classifica dell’Action Express chiudono solamente al settimo posto a causa di un pit extra per corsia box chiusa.

I veri eroi della giornata però sono gli alfieri del JDC MotorSports, che chiudono al quarto posto con la loro Porsche privata davanti alle due ufficiali. Sfortuna invece per l’equipaggio della Cadillac #01, spedito contro le gomme della curva 8 dall’altra BMW a pochi minuti dal termine.

Ennesima vittoria tra le LM P3 invece per Gar Robison e Felipe Fraga sulla Ligier del Riley Motorsports. Fraga nel finale è tornato sotto l’enfant du pays Garett Grist, disponendone con le cattive, anche se la direzione gara ha deciso di non sanzionare la manovra, a circa 10’ dal termine.

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Torna invece al successo in GTD Pro dopo oltre un anno la Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor. I due portacolori della GM, che completano cosí una giornata globalmente epocale per il marchio GM, hanno approfittato prima del contatto fra la Aston Martin dello Heart of Racing e la Mercedes del WeatherTech Racing, e quindi della bagarre fra la Lexus #14 e la Porsche dello Pfaff Motorsport, passandole in un sol colpo dopo circa 100’ di gara.

Patrick Pilet nel finale ha cercato di impensierire Garcia senza però riuscire a concretizzare il sorpasso. P3 per la Mercedes #79 nonostante la penalità per il contatto che ha tolto di mezzo Ross Gunn.

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Al Paul Miller Racing infine la terza vittoria stagionale in GTD. I capiclassifica di categoria hanno potuto trarre vantaggio dai problemi tecnici della Lexus #12, costretta a partire dalla pitlane dopo un cambio di motore all’ultimo momento, mentre l’Aston in pole di Roman De Angelis non ha retto contro l’assalto immediato da parte di Madison Snow. Quest’ultima terminerà al quarto posto dietro anche alla McLaren di Inception Racing e alla Mercedes del Korthoff Motorsports.

La massima serie endurance americana tornerà in azione fra due settimane a Limer Rock per il primo dei due round dedicati alle sole GT.

Piero Lonardo

Foto: HPD, Michelin Motorsports, Corvette, Paul Miller Racing

L’ordine di arrivo

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WEC – Toyota torna alla vittoria, Ferrari a podio. Corvette campione GTE-Am con due gare di anticipo

Toyota completa la vendetta di Le Mans andando a vincere a casa nostra. A trionfare nella 6 Ore di Monza, quinto appuntamento del World Endurance Championship, la GR010-Hybrid #7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez, al terzo successo stagionale.

Niente da fare per le 499P, con la #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen che si deve accontentare del secondo posto. Grazie al forcing del calabrese nel doppio stint finale il distacco è sceso da oltre 50” ad appena 16”, non abbastanza purtroppo per aggiudicarsi il progetto.

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L’episodio chiave che ha deciso la gara tra le LMH è stato sicuramente il contatto in partenza fra Sebastien Buemi ed Antonio Giovinazzi, che alla luce dei fatti ha penalizzato più la Ferrari che la Toyota #8, che col quarto posto odierno riesce anche ad allungare in classifica generale sulla concorrenza, vincitori a parte ovviamente.

_PL59430 Entusiasmante comunque il finale anche di Antonio Giovinazzi, capace di recuperare sulla Porsche #6, con la quale ha condiviso la strategia sfasata rispetto ai migliori.

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Il gradino basso del podio va per la prima volta ad una Peugeot 9X8, precisamente la #93 di Jean-Eric Vergne, Paul di Resta e Mikkel Jensen, che sul circuito brianzolo più che sulla Sarthe ha trovato la propria dimensione, anche se i consueti problemi di affidabilità hanno limitato il risultato della hypercar gemella.

Porsche invece continua a non convincere, soprattutto col team “casa”. Sia l’esemplare di Jota che quello di Proton invece (quest’ultimo ricordiamo ha effettuato i primi giri ufficiali venerdí), hanno mostrato qualcosa di più, occupando persino la testa della gara. Forse il doppio impegno nel WEC e negli States in IMSA appare al momento un po’ troppo per l’armata del Captain, che nel weekend ha fatto la spola fra la Brianza e Mosport. Menzione d’onore infine per la Glickenhaus, che ha terminato ottava a due giri.

UPDATE: Pioggia di penalità nell’immediato post-gara: la Ferrari #51 è stata ritenuta colpevole di sorpasso fuori dai limiti di pista nei confronti della Porsche #5, la Porsche #6 invece ha sorpassato una vettura in regime di Safety Car prima del dovuto, ma soprattutto la Toyota #8 ha ecceduto la potenza massima consentita. Quest’ultima infrazione, commutata in uno Stop & Go + 5″ + ulteriori 45 ” ha fatto avanzare la Ferrari #51 in quinta posizione.

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La battaglia fra le LM P2 invece si è protratta nel finale, premiando Jota, al primo successo del 2023. David Heinemeier Hanson nelle fasi iniziali ha ceduto alle due vetture di United Autosports, che però sono andate via via a cedere terreno rispetto alla concorrenza, anche a causa di penalità.

L’Oreca dorata ha inflitto addirittura un giro di distacco ai concorrenti più prossimi, l’Alpine #36, al secondo podio consecutivo grazie ad una strategia vincente, mentre Louis Deletraz è riuscito a contenere il ritorno finale di Oliver Jarvis per regalare l’ennesimo podio al WRT, che con Robert Kubica, Louis Deletraz e Rui Andrade mantiene la leadership in classifica.

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La gara delle GTE-Am come sempre si è decisa nel finale, grazie all’apporto dei driver Pro. Dopo la sfuriata iniziale delle Iron Dames, nella seconda parte di gara Mikkel Pedersen e Julien Andlauer hanno dettato il passo sulla concorrenza con la Porsche #77 del Dempsey-Proton.

Alla fine è stato uno-due-tre per la casa di Stoccarda, grazie ad Iron Lynx e GR Racing, ma chi ha ancora di più da festeggiare è Corvette, che nonostante zavorre e penalità col quarto posto è riuscita ad aggiudicarsi il titolo della categoria con ben due gare di anticipo. Ben Keating peraltro è al back-to-back dei titoli di categoria dopo il successo 2022 con l’Aston Martin.

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Il WEC ora osserverà una pausa di due mesi esatti per ritornare con la 6 Ore del Fuji il 10 settembre, ma un ultimo pensiero da Monza va al pubblico che ha partecipato in massa all’appuntamento; siamo comunque sicuri che Imola non sarà da meno nel 2024.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo definitivo della 6 Ore di Monza

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WEC – Quattro diverse Hypercar ai primi quattro posti a Monza dopo quattro ore

Sembra uno scioglilingua ma quella del titolo è la situazione attuale della 6 Ore di Monza. A due terzi della percorrenza infatti le vicissitudini della gara e le diverse strategie hanno reso possibile questo scenario, capitanato dalla Toyota #7, al comando ora con il polesitter Kamui Kobayashi, il quale vanta 46” di vantaggio sulla Ferrari di Antonio Fuoco. Più dietro, Dane Cameron con la Porsche #5 precede la Peugeot di Paul di Resta.

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Nelle due ore centrali c’è stato lustro anche per la 963 di Proton Competition, davanti a tutti per un paio di giri con Neel Jani, mentre l’altra Porsche privata di Hertz Team Jota ha dovuto subire una battuta d’arresto al pit per un problema di elettronica.

L’altra Ferrari, in attesa del forcing finale, staziona realisticamente in P6, dietro la Glickenhaus che si può proporre, al netto delle diverse strategie, quale quinta forza della gara.

In LM P2 l’accoppiata di United Autosports si è definitivamente dissolta a causa dl contatto e relativa penalità per il contatto tar Phil Hanson e la 488 GTE dell’incolpevole Luis Perez Companc a Lesmo, per fortuna senza conseguenze.

La classifica di categoria vede a contatto dell’Oreca supersitite del team angloamericano, ora con Giedo van der Garde, Louis Deletraz del WRT e Mathieu Vaxivière di Alpine. I vincitori di Le Mans di Inter-Europol continuano in P4 con Fabio Scherer.

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In GTE-Am infine, la Corvette, nonostante una penalità per speeding e la pesante zavorra del Success Ballast, è emersa come da copione sfruttando le proprietà velocistiche della C8.R. Nico Varrone ha preso il comando della categoria disponendo facilmente delle Porsche di Riccardo Pera e Mikkel Pedersen, le quali successivamente hanno effettuato la propria sosta, in attesa di Nicky Catsburg.

Dietro la Corvette, anche grazie alle neutralizzazioni, non ultima quella, poco comprensibile, per la Porsche Proton hypercar ferma all’entrata della prima di Lesmo poi ripartita, mantiene la seconda piazza la 911 RSR-19 delle Iron Dames, ora con Michelle Gatting. Contatto invece per la Ferrari di Simon Mann e la Porsche Iron Lynx di Matteo Cressoni ed ulteriore Full Course Yellow.

Purtroppo un problema al cambio ha fermato la marcia della Ferrari meglio piazzata, la #54, e un problema più grave, sempre allo stesso particolare ha chiuso forse definitivamente la gara dell’altra 488 del Kessel Racing, già vittima nelle prime fasi di un contatto con l’Aston Martin del D’Station. Le speranze del costruttore britannico sono lasciate all’ORT by TF, che continua in terza posizione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la quarta ora di gara