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WEC – Vandoorne in Peugeot al posto di Menezes. De Vries torna in Toyota?

Stoffel Vandoorne disputerà la prossima stagione del World Endurance Championship in Peugeot. La conferma poco fa da parte del costruttore francese.

L’ex-campione GP2 e F.E, che ha già debuttato per la casa del Leone un paio di settimane fa al Fuji, prenderà il posto di Gustavo Menezes, che ha già reso noto ai media che non farà parte della line-up 2024.

Frattanto un altro pilota dal palmarès simile, ex-titolato sia nella categoria cadetta delle monoposto FIA che sulle elettriche, dovrebbe rientrare nel mondiale endurance. Si tratta di Nyck de Vries, che dopo aver essersi guadagnato il Rookie Test WEC in Bahrain nel 2019 con Toyota, ha assunto lo scorso anno il ruolo di pilota riserva nel team nipponico.

Ancora non si conosce con certezza di chi prenderà il posto, ma il sacrificato dovrebbe essere Josè Maria Lopez, di cui probabilmente avrebbe dovuto prendere il posto già in questa stagione, prima del ritorno in F1 con AlphaTauri terminato prematuramente.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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ELMS – United Autosports in evidenza nei test di Spa

United Autosports sembra voler proseguire la striscia positiva cominciata ad Aragon e poi proseguita nel WEC al Fuji terminando al top la giornata di test collettivi a Spa-Francorchamps in vista della 4 Ore ELMS.

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La compagine angloamericana ha infatti dominato entrambe le sessioni odierne segnando con Nelson Piquet Jr il miglior tempo al mattino con 2.05.923 precedendo di quasi 6 decimi il compagno di squadra Phil Hanson, mentre nel pomeriggio è stato Oliver Jarvis a primeggiare con un tempo di leggermente inferiore a quello del brasiliano, ricordiamo militante in Pro-Am, di 2.06.080.

Dietro alle due imprendibili LM P2 gestite da Richard Dean, che chiudono anticipatamente il programma della #23 a causa dell’infortunio occorso a Jim McGuire ad Aragon, emergono i soliti noti: Duqueine con René Binder, IDEC con Paul-Loup Chatin ed i capoclassifica assoluti di Algarve Pro Racing con Alex Lynn, tutti entro il mezzo secondo dai leader.

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Oscar Tunjo dopo le belle prove di Le Castellet, dove conquistò la pole position, e di Aragon, coronate da due secondi posti finali, si riporta al vertice della classifica delle LM P3 con la Duqueine del WTM by Rinaldi ed il tempo di 2.12.917, precedendo nel pomeriggio di quasi 1” Marcos Siebert con la Ligier #17 del Cool Racing. Al mattino comunque il “Bahrain Rookie” Antoine Doquin aveva preceduto Leo Weiss con tempi inferiori del vincitore di Aragon.

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Tra le GTE infine, Matteo Cairoli ha dominato entrambe le sessioni segnando al mattino il miglior tempo di 2.18.134 con la Porsche di Iron Lynx. In evidenza le altre 911 di Proton e la Ferrari di Formula Racing.

Diverse le interruzioni nelle cinque ore a disposizione, che grazie al clima primaverile hanno permesso a team e piloti di condurre un intenso programma di test. Unica vettura fra le 41 iscritte a non partecipare alla giornata l’Aston Martin #72 del TF Sport nonostante la presenza dei fratelli Robin, presenti anche in Le Mans Cup.

Da segnalare ancora nell’entry list il ritorno sia di Alessio Rovera al posto di Ben Barnicoat sull’Oreca LM P2 di AF Corse capoclassifica fra le Pro/AM, così come di Bent Viscaal per Jack Hawksworth sulla #20 di Algarve Pro Racing. Francois Heriau dal canto suo riprende di nuovo posto sulla Ligier LM P3 #10 di Eurointernational dopo l’incidente di Le Mans.

Daniel Serra infine sarà il factory driver di giornata Ferrari sulla 488 del Kessel Racing al fianco di Takeshi Kimura e di Scott (che l’ELMS continua a chiamare Gregory) Huffaker, trionfatori nell’ultimo round insieme a Davide Rigon, anch’egli in preda ad un “magic moment” dopo il meritato successo al Fuji nel WEC.

Domani riposo. L’attività ufficiale riprenderà venerdì 22 settembre con le libere-1 alle 11.00. Qualifiche sabato 23 alle 11.55 e start della 4 Ore di Spa-Francorchamps alle 11.30 di domenica 24 settembre. Diretta streaming gratuita sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

L’entry list della 4 Ore di Spa-Francorchamps

 

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WEC – Pierson, Varrone, Doquin nominati per il Rookie Test

Resi noti i nomi dei tre piloti nominati per il consueto Rookie Test che si terrà all’indomani della 8 Ore del Bahrain, domenica 5 novembre: Josh Pierson, Nico Varrone ed Antoine Doquin.

I tre piloti saranno come sempre abbinati alla vettura vincitrice del campionato. Per Pierson quindi si aprono, almeno per un giorno, le porte della Toyota, già laureatasi campione tra le LMH. Il 17enne di Portland, che quest’anno si è cimentato anche con le monoposto dell’Indy NXT, ricordiamo detiene il record per il più giovane partecipante alla 24 Ore di Le Mans e vanta già due vittorie nella serie mondiale, entrambe ottenute tra le fila di United Autosports, cosí come i due successi nell’Asian le Mans Series 2022.

Per Varrone, dominatore assoluto con Corvette in GTE-Am insieme a Ben Keating e a Nicky Catsburg, invece il test verrà condotto su un’Oreca LM P2. L’attuale graduatoria vede strafavorito il WRT, anche se godono di speranze matematiche anche Inter-Europol ed United Autosports. L’italo-argentino, vincitore tra l’altro anche a Le Mans, vanta anche una vittoria nel round iniziale ELMS del 2022 a Le Castellet sulla Ferrari 488 GTE del Rinaldi Racing ed il più recente successo a Daytona tra le LM P3 con l’AWA.

Antoine Doquin infine si cimenterà alla guida della Corvette. Campione dell’Asian Le Mans 2022 tra le LM P3 con CD Sport, dopo due podi col Cool Racing in ELMS lo scorso anno, nella stagione in corso ha proseguito nella categoria entry level della serie europea col Racing Spirit of Leman, conquistando la vittoria sempre sul circuito provenzale, ed occupa la seconda posizione al giro di boa del campionato.

Ricordiamo che questi sono i piloti scelti dal FIA WEC; la lista completa dei partecipanti al Rookie Test verrà diffusa a tempo debito.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

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USCC – Porsche sbanca Indy. Mercedes padrona in GT

Alla fine è accaduto: Porsche ottiene una vittoria dominante nella serie IMSA, perlopiù anche “in casa”, nella Battle on The Bricks di Indianapolis. Al dominio nelle libere e nelle qualifiche ha fatto seguito una doppietta che vede la casa di Stoccarda ora primeggiare nella classifica costruttori.

Porsches

Sul traguardo Nick Tandy e Mathieu Jaminet hanno preceduto il polesitter Matt Campbell e Felipe Nasr. I due equipaggi si sono scambiati la posizione sia allo start che nel finale di gara dopo un’aspra lotta che ha visto come iniziale terzo incomodo Pipo Derani.

La Cadillac di Action Express è infatti salita al comando al termine della prima ora di gara dopo il primo giro di pit in regime di bandiere gialle, salvo poi venire risucchiata nello stint finale, finendo per perdere il podio a favore della BMW #25 di Connor de Philippi e Nick Yelloly. A seguire le due Acura del WTR w/Andretti e dell’MSR.

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In LM P2, Mikkel Jensen ha riportato al successo il TDS chiudendo nel finale sull’Oreca del Tower Motorsports di Louis Deletraz. Solo quarto posto per Ben Keating ed il PR1 Mathiasen, dietro anche alla vettura del Crodwstrike by APR, che perde cosí la leadership in classifica a favore dei vincitori odierni.

AWA torna invece al successo tra le LM P3 dopo Daytona con Anthony Mantella e Wayne Boyd precedendo il quasi campione Gar Robinson del Riley Motorsports, in questa occasione nuovamente affiancato ad Josh Burdon.

Tra le GT infine, è dominio Mercedes. Il BoP modificato prima dell’evento ha giocato sicuramente a favore delle AMG GT3, che ottengono la terza vittoria stagionale in GTD Pro con Jules Gounon e Dani Juncadella, ed in GTD con il Winward Racing e Russel Ward e Philip Ellis.

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Questi ultimi hanno avuto la meglio sulla Lamborghini del Forte Racing e sulla BMW del Paul Miller Racing, che terminando al terzo posto davanti all’Aston Martin #27 dello Heart of Racing si aggiudica il titolo di categoria con una gara di anticipo. Il podio delle Pro si completa con l’Aston Martin #23 e la Lexus capolista di Jack Hawksworth e Ben Barnicoat.

Gli altri titoli si decideranno ancora una volta nel season finale, la Petit Le Mans, in programma il 14 ottobre prossimo, dove nelle GTP Action Express dovrà gestire il vantaggio minimo riacquisito sull’equipaggio del WTR w/Andretti.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, Porsche, TDS, Paul Miller Racing

L’ordine di arrivo

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USCC – Prima fila tutta Porsche a Indianapolis!

Prosegue il dominio Porsche nella Battle on The Bricks di Indianapolis. Dopo il best lap nelle prime libere di venerdí e la doppietta nelle libere 2 è infatti seguita la prima fila nelle qualifiche.

Ancora una volta è stato Matt Campbell il più veloce, col tempo di 1.13.672, davanti per 152 millesimi al compagno di squadra Mathieu Jaminet. Seconda fila ravvicinatissima per il neoacquisto IndyCar Tom Blomqvist del MSR e la Cadillac di Sebastien Bourdais, a propria volta a precedere la seconda Acura di Ricky Taylor e le due BMW.

PR1

Ennesima pole di categoria invece per il PR1 Mathiasen grazie a Ben Keating, che ha stracciato la concorrenza con il tempo di 1.17.950, approfittando al meglio della defaillance della Ligier LM P3 di Gar Robinson. La prima fila della categoria entry-level è andata al JR III Racing, con Bijoy Garg davanti al Rookie of the year dell’Indy NXT, Nolan Siegel.

JRIII

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La BMW capolista del Paul Miller Racing infine ha dominato fra le GTD, con Madison Snow autore di 1.23.075, meglio anche delle entry Pro, capitanate dalla Porsche Pfaff di Klaus Bachler. La 911 vestita in tartan ha avuto la meglio sulla Mercedes del WeatherTech Racing, rivitalizzata dal BoP, di Jules Gounon e sulla Lexus leader in classifica di Jack Hawksworth.

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Domenica lo start del penultimo appuntamento stagionale della serie è previsto alle 1.10 PM ET, pari alle 19.10 italiane. Diretta streaming gratuita garantita come sempre dal sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: Porsche, PR1, Paul Miller Racing, JR III Racing

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Campbell porta in alto la Porsche a Indianapolis

Porsche in evidenza nelle prime libere della Battle on The Bricks, la gara che rappresenta ritorno dell’IMSA ad Indianapolis. Sotto gli occhi del “Captain”, padre padrone del circuito, Matt Campbell ha fissato i cronometri sull’1.15.184, scalzando dal primato Filipe Albuquerque e l’Acura del WTR w/Andretti.

A seguire, più distanti, la Cadillac di Sebastien Bourdais e la BMW di Connor de Philippi, a 2 e 4 decimi rispettivamente. Qualche problema tecnico per i contender di Action Express, che con soli 18 giri percorsi, chiudono la classifica delle GTP.

Tra le LM P2, Mikkel Jensen ha svettato sul filo dei millesimi con l’Oreca #11 del TDS sui due specialisti Ryan Dalziel e Ben Hanley, mentre tra le LM P3 è stato Garett Grist a piazzare la migliore prestazione con la Ligier del JR III Racing.

Il recente BoP non ha modificato più di tanto le carte in tavola tra le GTD, con due Mercedes ad inseguire la BMW del Turner Motorsport, al top con Patrick Gallagher ed il tempo di 1.24.019, e la Lamborghini del Forte Racing di Loris Spinelli.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

In GTD Pro prosegue infine il dominio della Lexus del Vasser Sullivan con Jack Hawksworth, autore di 1.23.636 davanti alla Porsche dello Pfaff Motorsports di Klaus Bachler, 4 decimi dietro.

La sessione è stata interrotta per due volte a causa della Porsche del Wright Motorsports di Alan Brynjolfsson ferma nella ghiaia, e per la rientrante Aston Martin dell’Andretti Autosport di Jarett Andretti, afflitta da evidenti problemi di messa a punto fino a fermarsi lungo la pista.

L’appuntamento è per sabato 17 con le libere-2 e le qualifiche, rispettivamente alle 8.55 AM ET ed alle 1.00 PM ET, vale a dire le 19.00 nostrane. Queste ultime saranno fruibili gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

IMS

USCC – In 48 per il ritorno della Battle on The Bricks

Nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship presso l’Indianapolis Motor Speedway per la “Battle on the bricks”. 48 le entry confermate per il penultimo round del 2023.

Nessuna novità fra le 10 GTP, dove Filipe Albuquerque e Rick Taylor dovranno difendere il risicato margine di 14 punti sull’accoppiata dell’Action Express formata da Alexander Sims e Pipo Derani con 3 kg in più ma 2 MJ extra di energia per stint che porta il totale a 917 MJ. Al contrario, le altre LMDh, potranno disporre di un po’ meno energia rispetto al precedente round di Road America, rispettivamente -2 MJ per Cadillac e BMW ed uno in meno per Porsche. Queste ultime correranno anche con 1 kg in meno sul peso minimo; tutte le GTP eccetto le Acura potranno infine disporre di 1 kw in meno di potenza massima.

Diffuso anche il BoP per il season finale di Road Atlanta, che vede sostanzialmente ripristinati i valori di Road America con leggere eccezioni.

Ancora 7 le LM P2 in gara, con l’incognita del pilota bronze da affiancare a Louis Deletraz al Tower Motorsports in assenza di John Farano, mentre è già stato confermato il ritorno dell’asso dell’IndyCar Scott McLaughlin per la Petit Le Mans. Non confermato nemmeno il compagno di Giedo van der Garde sull’Oreca #11 del TDS nella categoria che vede Ben Keating lanciato verso l’ennesimo titolo – questa volta insieme a Paul-Loup Chatin –  con 45 lunghezze di vantaggio sull’altra entry del team transalpino.

9 invece le LM P3, con le novità Nolan Siegel, Rookie of the year nell’Indy NXT 2023, per l’indisponibile Ari Balogh al Jr III Racing. Gar Robinson potrebbe chiudere addirittura con una gara d’anticipo per il secondo titolo consecutivo, stante il vantaggio sulla concorrenza.

Sempre le solite 5 GTD Pro in gara al’IMS, con la Corvette a tentare una clamorosa rimonta nei confronti della Lexus del Vasser Sullivan, mentre saranno ben 17 le GTD, col debutto stagionale del Lone Star Racing cin una Mercedes per Scott Andrews ed Anton Dias Perera. Bryan Sellers e Madison Snow dopo l’ennesimo successo stagionale al VIR “vedono” il titolo-bis per il Paul Miller Racing. Cambio di ragione sociale infine al Korthoff Motorsports, che d’ora in poi prenderà il nome di Korthoff/Preston Motorsports.

Diverse le variazioni alle equivalenze rispetto al VIR: in termini di peso, le Mercedes guadagnano ben 30 kg mentre McLaren e Porsche correranno appesantite di 20 e 10 kg extra rispettivamente. Le 911 GT3 R peró potranno disporre di maggiore potenza; al contrario BMW, Corvette e soprattutto Lexus correranno con riduzioni di potenza derivanti dal restringimento dell’estrattore ovvero dalla riduzione della pressione del turbo a seconda della soluzione tecnica adottata.

Leggere variazioni in diminuzione anche alla capienza dei serbatoi per tutte e cinque i marchi citati, fatte salve le Porsche, che guadagneranno un litro extra di carburante.

L’IMSA ha inoltre reso noto di aver variato la data della 6 Ore del Glen 2024, spostandola avanti di una settimana, al 20-23 giugno, allo scopo di eliminare il conflitto con la 24 Ore di Spa del GTWC.

L’azione in pista ad Indianapolis inizierà venerdí 15 settembre alle 4.40 PM ET con le prime libere. Qualifiche in programma sabato 16 alle 1.00 PM ET e start della gara, della durata standard di 2h40’, alle 1.10 PM ET di domenica 17 settembre, vale a dire alle 19,10 nostrane. Qualifiche e gara come sempre godibili gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Indianapolis

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ELMS – Ecco il calendario 2024: entra il Mugello!

Diffuso poco fa il calendario dell’European Le Mans Series 2024, in anticipo rispetto al tradizionale appuntamento di Spa. La novità più eclatante consiste nell’aggiunta della 4 ore del Mugello quale penultima tappa del campionato.

La serie aprirà ancora una volta a Barcelona, a partire dal Prologo dell’8-9 aprile per poi spostarsi a Le Castellet, data anticipata al 5 maggio quale scambio con Imola, che dopo la cancellazione della presente stagione ritorna come previsto, ma il 7 luglio.

Si prosegue poi con Spa, anticipata al 25 agosto al posto di Aragon, che non ritorna in calendario dopo il positivo debutto di poche settimane fa. A seguire la 4 Ore del Mugello, prevista per il 29 settembre, per chiudere poi come da copione ancora una volta a Portimao il 19 ottobre 2024.

La Michelin Le Mans Cup farà ancora una volta da supporto, e sarà presente in tutti i round della ELMS eccetto Imola; la serie sarà ancora una volta presente anche a Le Mans dal 13 al 15 giugno prossimi.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento della presenta stagione con l’European Le Mans Series è per la 4 Ore di Spa-Francorchamps, in programma il 24 settembre.

Piero Lonardo

Foto: ELMS

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WEC – Toyota stravince al Fuji ed è campione costruttori. A WRT ed AF Corse le altre categorie

Toyota infila la terza doppietta dell’anno sul circuito di casa, con Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez davanti a Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi.

Una vittoria, una volta tanto, apparentemente sofferta, ma questa volta non sono state le Ferrari ad impensierire le GR010-Hybrid, che portano anche a casa l’ennesimo titolo costruttori con una gara di anticipo, bensí una Porsche, la #6 di Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor.

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E’ stato proprio quest’ultimo, con un’entrata decisa dalla seconda fila in partenza, a spaventare gli spalti pieni di bandiere biancorossonere, imitato dalla Cadillac di Alex Lynn. Entrambi hanno mandato larghi Conway e Buemi, incaricati della partenza, aprendo il varco alle Ferrari di Miguel Molina e James Calado.

Una breve neutralizzazione per recuperare la 488 di Luis Perez-Companc e si riparte con la 963 davanti a tutti, mentre la vettura gemella soffre una foratura e sostanzialmente chiude la gara lí, anche perchè la direzione gara le assegna, a termini di regolamento, 3’ di Stop&Go per il passaggio in pitlane durante la SC. Filipe Albuquerque frattanto manteneva la leadership tra le LM P2 e Satoshi Hoshino con l’Aston Martin del D’Station prendeva il comando tra le GTE-Am.

Al restart Conway iniziava la marcia di avvicinamento verso Vanthoor, ma ci metterà quasi un intero stint per recuperare le due 499P. Parentesi, i consumi delle LMH in questa 6 ore del Fuji sono stati quantomai parchi in casa Toyota, con frazioni che scavallavano tranquillamente l’ora, ma è la Corvette ad impressionare, sfiorando le due ore!

E proprio Keating, nonostante la zavorra, che inifiamma col duello al coltello con la Porsch4e delle Iron Dames, più volte a contatto ravvicinato, mentre le due vetture di United Autosports proseguono apparentemente indisturbate nella categoria cadetta. La gara della C8.R viene peró ostacolata da un sacrosanto Stop&Go+30” per il contatto con Francesco Castellacci.

Frattanto anche la gara delle due Porsche private ha subito delle battute d’arresto, con la toccata fratricida tra le due entry di Jota ed i problemi alle cinture di sicurezza della vettura di Proton.

Davanti il vantaggio della Porsche, ora con Kevin Estre al volante, diminuisce gradualmente, ma Lopez, ora sulla Toyota #7, ha problemi di gomme e lascia passare Hirakawa, che chiude la pratica prima di ritornare alle posizioni precedenti nel finale.

Tra le LM P2, è il WRT a menare le danze, grazie ad un stint monstre da parte di Louis Deletraz, che prima insidia e poi ha la meglio su entrambe le vetture di United Autosports, aiutato anche dal contatto innescato dalla Vanwall su Oliver Jarvis. In GTE-Am sembra il momento della Porsche del Dempsey-Proton, ma un drive-through per track limits rimette tutto di nuovo incredibilmente nelle mani della Corvette.

Le due ore finali sono una passeggiata per Kobayashi e Hartley, che lasciano Lotterer a 47”, mentre le due Ferrari provvedono a chiudere la top five, con la meglio piazzata in classifica #51, in leggera difficoltà, a cedere il posto alla vettura gemella.

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Il finale vive del duello di ritorno fra la seconda vettura del WRT e la #22 di United, che dopo aver ceduto inizialmente si riprendeva la piazza d’onore. I 10” extra comminati a Nicky Catsburg per la toccata sulle Iron Dames lascia il passo alla Ferrari #54, che con Davide Rigon prosegue il lavoro iniziato da Thomas Flohr e Francesco Castellacci e si installa meritatamente al comando delle GTE-Am e si aggiudica la prima vittoria del 2023, seguita dall’altra 488 di Kessel Racing e dall’inesorabile Corvette, già campione, che quest’anno ha fallito il podio solo a Monza.

UPDATE: La Ferrari Kessel è stata penalizzata nel post gara di 10″ per non aver rispettato la velocità massima di 80 kmh durante una breve Full Course Yellow chiamata nel finale per rimuovere dei detriti. In conseguenza di ció, la 488 #57 viene classificata al terzo posto, promuovendo di una posizione la Corvette.

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In classifica generale, ora Hartley e c. continuano a condurre con 133 punti contro i 188 dell’equipaggio vincente oggi, sul quale pesa il ritiro di Le Mans. Pier Guidi, Giovinazzi e Calado inseguono a -31, e con 39 punti in palio in Bahrain è evidente che servirebbe un mezzo miracolo per portare a Maranello il titolo piloti, ma attendiamo il 4 novembre per l’ultimo appuntamento stagionale.

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Anche tra le LM P2 grazie al successo odierno il WRT, allungando su Inter-Europol, che qui chiude solamente in P9, ha il titolo pressochè in tasca, con i polacchi a -33 e Frederick Lubin e Phil Hanson a -34.

In GTE-Am infine la lotta per il secondo posto alle spalle di Corvette vede le Iron Dames, oggi quarte, precedere di appena 6 lunghezze i trionfatori odierni e di 11 l’equipaggio del Dempsey-Proton, che ha chiuso in P6. E’ tutto dal Fuji, si riparlerà di WEC agli inizi di novembre.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore del Fuji

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WEC – Toyota stratosferiche: uno-due in qualifica nella gara di casa

Toyota conquista la quarta pole stagionale alla 6 Ore del Fuji. Kamui Kobayashi ha innalzato la sua GR010-Hybrid fino a 1.27.794, quasi 7 decimi meglio del compagno di squadra Brendon Hartley, con l’altra hypercar nipponica.

Tra il tripudio dei fan presenti (a dire il vero qui ne abbiamo visto assai di più in altre occasioni) Toyota non solo ha bloccato la prima fila per la gara di domani, ma soprattutto ha mostrato un passo incredibile, migliorando di quasi 2” il miglior tempo ottenuto ieri pomeriggio dallo stesso DS del Gazoo Racing, nonostante condizioni meteo ancora una volta non ottimali, con pista largamente umida nella prima parte.

In realtà hanno migliorato tutti i contender, solo Toyota ha migliorato di più. Le Porsche ufficiali “miracolosamente” occupano l’intera seconda fila, a precedere la Cadillac. Le Ferrari chiudono P6 e P7, a 1”2 dal leader.

A ruota le due Porsche private di Jota e Proton nonostante i talenti di Antonio Felix da Costa e Gianmaria Bruni, mentre deludono le due Peugeot, con la #93 a 2” e l’altra 9X8 addirittura a +4”. La Vanwall e Tristan Vautier chiudono addirittura dietro la migliore delle LM P2.

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Phil Hanson e United Autosports proseguono il loro momento positivo conquistando la seconda pole di fila dopo l’ELMS ad Aragon. Il team di Zak Brown e Richard Dean non riesce però a fare doppietta grazie a Louis Deletraz e la migliore delle WRT, la #41, a 91 millesimi dal polesitter.

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In GTE-Am infine, protagonisti i piloti bronze ranked, è ancora pole per Ben Keating e la Corvette già titolata. Nemmeno i 40 kg di zavorra extra hanno impedito al texano di aggiudicarsi la quarta pole stagionale, precedendo, col tempo di 1.38.338, di appena 35 millesimi Sarah Bovy con la Porsche delle Iron Dames.

Lontanissimi gli altri, con uno dei tanti idoli locali, Satoshi Hoshino, terzo ad oltre mezzo secondo con l’Aston Martin del D’Station.

La parola adesso alla gara, che partirà alle 11.00 locali, vale a dire le 4.00 nostrane. Gradito ritorno sui canali Sky della diretta integrale, fruibile a pagamento anche sul sito WEC e su Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche