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WEC – 37 vetture a Spa con PR1/Mathiasen e G-Drive. Glickenhaus c’è

Il nuovo season opener del FIA WEC di Spa-Francorchamps presenterà ai nastri di partenza 37 vetture. Ad integrare l’entry list dei full season infatti tre wild card, tutte tra le LM P2.

Ancora una volta infatti G-Drive userà la pista delle Ardenne quale banco di prova per la 24 ore di Le Mans, ancorchè spostata come noto più avanti rispetto alla tradizionale collocazione di metà giugno.

G-drives

Sulla prima delle due Oreca ribattezzate Aurus del team non battente – causa nota squalifica per doping di stato – bandiera russa, saliranno il patron Roman Rusinov, tre volte vincitore a Spa, la rivelazione dell’Asian Le Mans Series, l’argentino Franco Colapinto, e l’esperto ex-F1 Roberto Merhi, mentre l’equipaggio della seconda sarà quello della già nota line-up ELMS formato da John Falb, Pietro Fittipaldi e Rui Andrade.

Alla squadra seguita in pista da Algarve Pro Racing farà compagnia la vettura del PR1 Mathiasen, pure in ottica Le Mans, per Patrick Kelly, campione in carica delle LM P2 nel WeatherTech SCC.

La presenza statunitense sarà garantita, oltre che dalla singola Corvette GTE-Pro che andrà a rimpinguare lo scarso parco partenti della categoria, dalle due Glickenhaus 007 LMH del Glickenhaus Racing, che dovrebbero essere regolarmente ai nastri di partenza. Al momento l’entry list riporta solo i nomi di Gustavo Menezes e Ryan Briscoe tra i sette driver cooptati dal vulcanico costruttore, che ha reso noto di non aver gradito l’assenza della sua vettura dal manifesto ufficiale di Le Mans, dove campeggiano solamente una Toyota ed una Alpine.

Un’ultima novità riguarda le GTE-Am, dove diversi equipaggi devono ancora essere completati, con l’aggiunta di Tom Gamble al GR Racing. Sulla Porsche #86 il campione in carica ELMS delle LM P3 si alternerà con Mike Wainwright e Ben Barker.

Per i colori nostrani da segnalare l’appuntamento della presentazione del nuovo effort del Cetilar Racing, ora spostato a lunedì 29 marzo, alle ore 19.

Ricordiamo che Spa-Francorchamps, oltre della 6 Ore del primo maggio, sarà teatro per la prima volta anche del Prologo, il 26-27 aprile.

Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore di Spa-Francorchamps

Foto: Piero Lonardo, Asian Le Mans Series

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USCC – Action Express, pole a Sebring con Derani ma finale col botto per JJ

Action Express prosegue il proprio dominio sulle prove della 12 ore di Sebring aggiudicandosi anche la pole position con Pipo Derani, autore di 1.45.354 al termine del duello con l’Acura di Ricky Taylor, che lo affiancherà in prima fila, distanziato alla fine di un decimo.

Terzo protagonista delle qualifiche Renger van der Zande con la Cadillac del Team Ganassi, a mezzo secondo, davanti ad Oliver Jarvis con la Mazda all’ultima partecipazione nella classica della Florida.

Purtroppo però non tutto è andato a buon fine per il team di Denver, NC, con Jimmie Johnson, stabile ultimo nella lista dei tempi dietro ai due transalpini Olivier Pla ed Loic Duval rispettivamente con l’Acura dell’MSR e la Cadillac del Mustang Sampling/JDC, che a sessione ormai conclusa ha impattato violentemente le barriere a protezione dell’ultima curva con la sua DPi V.R.

Il contatto peraltro è avvenuto dopo un testacoda alla curva precedente, per cui è probabile una defaillance tecnica o una foratura il cui risultato costringerà i tecnici della #48 ad un discreto lavoro di riparazione in serata prima di poter affrontare domani il warm-up della primissima mattinata di domani.

WIN

Sorpresa tra le LM P2 con Steven Thomas e la vettura del WIN Autosport davanti al plotoncino delle Oreca col tempo di 1.51.025, oltre un decimo meglio di Ben Keating ed il PR1 Mathiasen. Qualche problema nella sessione, riservata ricordiamo ai piloti bronze ranked, sia per Dwight Merriman con la macchina dell’ERA Motorsport che soprattutto per John Farano con la macchina del Tower Motorsport, autore di tre soli giri cronometrati.

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Poco prima tra le LM P3 invece è stata lotta al coltello fra Oliver Askew e Rasmus Lindh. Alla fine l’ha spuntata quest’ultimo, che ha preceduto di soli 65 millesimi l’ex-campione Indy Lights con la Ligier del Performance Tech ed il tempo di 1.56.001.

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Sessione comune invece tra GTLM e GTD per i piloti pro a caccia dei punti validi per la classifica. Come da copione sarà prima fila Corvette, grazie ad Antonio Garcia, alla sua ottava pole position nella serie, il quale ha preceduto il compagno di squadra Tommy Milner di appena 34 millesimi col tempo di 1.54.910.

Seconda fila per le BMW, non particolarmente distanti dalle C8.R, e fanalino di coda Cooper MacNeil con la Porsche del WeatherTech Racing, a 1”2 dalla pole.

Non c’è stata storia invece per Jack Hawksworth, che ha subito portato la sua Lexus in cima alla lista dei tempi, ritoccando poi nel finale con 1.259.247, lasciando alle spalle di quasi quattro decimi l’ex-campione GTLM Laurens Vanthoor con la Porsche dello Pfaff Motorsports.

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P3 per Franck Perera con la Lamborghini del GRT Grasser, che domani partirà in pole position grazie alla prestazione del bronze driver Tim Zimmermann, che nel turno di apertura di qualifiche ha issato in alto l’Huracàn #19, raro pezzo di Italia nel paddock di Sebring, col tempo di 2.00.010, precedendo sul filo di lana Jan Heylen con la Porsche del Wright Motorsports.

UPDATE: La Porsche #16 è stata promossa in pole position tra le GTD a seguito di un’infrazione tecnica riscontrata sulla Lamborghini del GRT Grasser. Sulla Huracàn è stato infatti trovato un dispositivo wifi hotspot, non ammesso dal regolamento IMSA. Al momento non si conosce se la penalizzazione verrà o meno estesa anche a livello di punteggio.

La partenza della 69ma edizione della 12 ore di Sebring sabato alle 10.00 AM locali, vale a dire alle 15 italiane. Diretta streaming su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche DPi/LM P2

I risultati delle Qualifiche LM P3

I risultati delle Qualifiche GTLM/GTD

I risultati delle Qualifiche GTD 

Foto: IMSA

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USCC – Derani mantiene al top AXR in notturna a Sebring

Ancora Action Express sugli scudi nella notte nel corso della terza ed ultima sessione di prove libere della 12 ore di Sebring.

Questa volta è stato Pipo Derani ad ottenere il miglior tempo nei 90’ minuti a disposizione sotto la luce dei riflettori portando la Cadillac #31 sull’1.46.898. A seguire l’altra DPi V.R del Team Ganassi di Renger van der Zande e Ricky Taylor con la Acura del WTR con distacchi nell’ordine del mezzo secondo.

La top five è completata da Kamui Kobayashi, che dopo i problemi all’acceleratore accusati nel pomeriggio di ieri ha potuto girare con continuità, e Sebastien Bourdais, sulle altre due Cadillac di Ally/Action Express e Mustang Sampling/JDC.

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Non cambiano nemmeno i leader nelle altre due categorie prototipi, con PR1 Mathiasen e Mikkel Jensen in LM P2 e Riley Motorsports e Jeroen Bleekemolen in LM P3.

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Sorpresa Porsche invece in GTLM grazie a Mathieu Jaminet, autore di 1.56.563 con la 911 RSR-19 del WeatherTech Racing, mezzo secondo meglio di Antonio Garcia con la migliore delle Corvette.

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911 sugli scudi anche in GTD grazie a Laurens Vanthoor e alla vettura di Pfaff Motorsports, al top con 2.01.241 davanti alla Lexus di Aaron Telitz. Piccola disavventura invece per l’altra RC F GT3 del Vasser Sullivan, protagonista con Frankie Montecalvo dell’unica interruzione nella sessione a causa della perdita della ruota posteriore destra e relativa uscita di strada.

Tutto pronto quindi per le qualifiche, in programma alle 16.15 italiane, da seguire in diretta streaming su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

Foto: IMSA, Action Express Racing, WeatherTech Racing, Pfaff Motorsports

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USCC – Cadillac in evidenza nelle prime libere di Sebring

Le Cadillac si sono messe subito in evidenza a Sebring in occasione delle prime prove libere della 69ma 12 Ore, secondo atto stagionale del WeatherTech SportsCar Championship.

In entrambe le sessioni fin qui disputate sul circuito della Florida sono state infatti le DPi V.R a dettare il passo, soprattutto co Felipe Nasr, autore del best lap sia al mattino con 1.46.212 che nel torrido pomeriggio, dove però non è andato oltre l’1.47.323 con la vettura dell’Action Express.

Dietro la vincitrice dell’edizione 2019 sempre un’altra Cadillac, con Renger van der Zande e la vettura del Team Ganassi in mattinata e Loic Duval a dare il cambio all’olandese nella seconda sessione con la macchina del JDC-Mustang Sampling.

A Dane Cameron ed Oliver Jarvis il titolo di “best of the rest”, il primo con la Acura del’MSR ed il britannico con la Mazda, all’ultima apparizione sui bump dell’ex-aerodromo. Del campione 2019 peraltro l’unica breve interruzione della giornata fino a questo momento, nelle fasi iniziali della prima tornata.

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Anche tra le LM P2 c’è stato un dominatore del day 1, nella persona di Mikkel Jensen, che con l’Oreca del PR1 Mathiasen al mattino ha fissato i cronometri sull’1.49.920.

Da segnalare che la categoria si è arricchita di una sesta entry, sempre ovviamnte Oreca, per il WIN Autosport con Steven Thomas, Tristan Nunez e Thomas Merrill, che porta a 37 le vetture iscritte. United Autosports dal canto suo ha reso noto, per mezzo del comproprietario Richard Dean, la volontà di proseguire l’effort nella categoria anche nelle rimanenti prove della Michelin Endurance Cup.

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Stessi colori del leader delle LM P2 per i migliori tra le LM P3 del Riley Motosports, con Jeroen Bleekemolen autore di 1.56.917 con la Ligier #91. Sulla seconda entry del team ci sarà nuovamente l’ex-IndyCar Spencer Pigot a fianco di Gar Robinson e Scott Andrews al posto di Felipe Fraga. Il pilota brasiliano sarebbe stato fermato per una presunta positività al COVID poi però non riscontrata in loco.

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Novità nei colori delle due Corvette, che per festeggiare degnamente il 25mo anniversario della sponsorizzazione Mobil, che peraltro titola anche da anni l’intero evento, ha presentato entrambe le C8.R  con una livrea su base argento.

Il campione in carica Jordan Taylor ha poi ulteriormente valorizzato l’evento con il miglior tempo al mattino di 1.56.715, precedendo nella lista dei tempi complessiva delle GTLM l’unica Porsche in gara del WeatherTech Racing di Mathieu Jaminet e Matt Campbell. A quest’ultimo la leadership nel secondo turno.

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Il miglior tempo tra le GTD è stato infine appannaggio del veteranissimo Bill Auberlen, tre volte vincitore di classe a Sebring, e della BMW M6 GT3 del Turner Motorsport col tempo di 2.00.456, due decimi meglio della Lexus di Jack Hawksworth e mezzo secondo in meno della Lamborghini del GRT Grasser di Franck Perera. Il francese del GRT Grasser avrà come compagno, oltre a Tim Zimmermann, Stephen Simpson anziché Misha Goikhberg, appiedato da una non meglio specificata indisposizione fisica.

Sempre nella categoria, che si appresta domani a disputare le prime qualifiche doppie per punteggio e posizione in griglia secondo il nuovo regolamento IMSA, da segnalare la presenza di Bia Figueiredo, conosciuta anche come Ana Beatriz, sulla seconda Porsche dell’EBM Hardpoint quale terza guida della line-up tutta al femminile che comprende le “regular” Christina Nielsen e Katharine Legge.

Nella nottata italiana il terzo turno di libere alle 7.30 PM locali, mentre domani le qualifiche inizieranno alle 11.15 AM. Ricordiamo che per la prima volta dal 2001 non vedremo una Ferrari in gara. Diretta streaming, come per la gara, su https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

Foto: IMSA

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WEC – Rivelati i colori dell’Alpine LM P1. Una Corvette anche a Spa

Svelata alla stampa la livrea dell’Alpine A480 LM P1, destinata a competere nella top class del World Endurance Championship e a Le Mans insieme alle Hypercar di Toyota e Glickenhaus.

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L’ex-Rebellion ora sfoggia i colori nazionali francesi con un “tricoleur” ancora più vistoso rispetto alle più recenti vetture, pure di fabbricazione Oreca, gestite in pista dal team di Philippe Sinault, ma per il resto, motore Gibson aspirato 4,5 litri V8 compreso, non si discosta per nulla dalla R13 che nelle ultime due stagioni ha conquistato tre vittorie assolute nella serie mondiale, conquistando inoltre due podi nelle edizioni 2018 e 2020 della 24 Ore di Le Mans.

Ovviamente orgoglioso sia il management, capeggiato dal CEO Alpine di recente acquisizione, Laurent Rossi, che l’equipaggio, formato da Nicolas Lapierre, reduce dai trionfi tra le LM P2 (4 Le Mans ed li titolo 2016 all’attivo) con la Peugeot Oreca e soprattutto con Toyota, André Negrao, pure titolato LM P2 nella “Super-Season” 2018-2019, e Mathieu Vaxivière.

Per Lapierre si tratta di un ritorno nella categoria maggiore dopo le esperienze con la Peugeot Oreca e soprattutto Toyota, con la quale ha conquistato sei successi nella serie mondiale tra il 2012 ed il 2014, senza contare l’apparizione nel 2017 per sostituire l’infortunato Josè Maria Lopez a Spa e a Le Mans. Per Negrao e Vaxivière si profila la prima possibilità concreta di competere per il successo assoluto a partire dalla 6 Ore di Spa-Francorchamps.

Nel nuovo season opener belga garantita inoltre la presenza, peraltro già prevista anche a Portimao, di una Corvette C8.R che verrà affidata ad Antonio Garcia ed Oliver Gavin. I due, va detto, non hanno mai fatto equipaggio nel ventennio di attività del pilota britannico col marchio statunitense.

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Presentato inoltre sempre nella giornata di martedì il poster della 89ma edizione della 24 ore di Le Mans, che ricordiamo si terrà il 21-22 agosto prossimi, e che evidenzia il ruolo di contender dell’Alpine nei confronti di Toyota.

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Nonostante l’assenza dal poster ufficiale di Le Mans, proseguono intanto i collaudi in pista dell’altra “vera” Hypercar iscritta all’intera Season 9 WEC, la Glickenhaus SCG007 LMH.

Il team, che prosegue la propria marcia di avvicinamento verso il debutto di Spa, ha diffuso una foto che ritrae il prototipo danneggiato dopo un’uscita di strada, senza conseguenze per i piloti.

Piero Lonardo

Foto: Alpine Endurance Team, Scuderia Cameron Glickenhaus, ACO

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WEC – Portimao con una Corvette ma senza Glickenhaus

Diffusa nella giornata odierna l’entry list provvisoria della 8 Ore di Portimao, atto d’apertura della season 9 del World Endurance Championship.

Sul circuito dell’Algarve sono attese 32 vetture, ma veniamo subito alle novità: Corvette Racing farà il suo primo outing dal febbraio scorso, quando al Circuit Of The Americas venne schierata una delle nuove C8.R, con una vettura iscritta in GTE-Pro per Antonio Garcia, “panchinato” per colpa di un tampone COVID errato nel bel mezzo della recente Rolex 24 at Daytona,  poi vinta dai compagni di squadra Nicky Catsburg e Jordan Taylor, ed il rientrante Oliver Gavin.

L’impegno del team statunitense dovrebbe ripetersi anche nella seguente 6 ore di Spa-Francorchamps e farebbe seguito ad una richiesta specifica da parte dell’ACO per accettare l’iscrizione alla prossima 24 Ore di Le Mans. La presenza della Corvette porta a cinque le vetture iscritte in GTE-Pro insieme alle due Ferrari e alle due Porsche.

La seconda novità, questa volta però in negativo, riguarda l’assenza dal plateau degli iscritti delle vetture di Cameron Glickenhaus. Il team, che in questi giorni ha portato a compimento il primo shakedown presso l’autodromo di Vallelunga con Romain Dumas al volante, aveva recentemente confermato la propria presenza in Algarve subito dopo la cancellazione della 1.000 Miglia di Sebring.

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La causa del forfait sarebbe da ricercare nei rallentamenti nello sviluppo legati alla pandemia, e la squadra dovrebbe finalizzare l’omologazione della SCG 007 LMH dopo il test di durata di 30 ore ad Aragon che è stato a sua volta posticipato poco dopo il season opener WEC.

Solo tre vetture quindi iscritte alla categoria top, con le sole due nuove Toyota GR010 Hybrid tra le LMH e la R13-Gibson ribattezzata Alpine A480 LM P1.

Ben undici invece le LM P2 con la new entry WRT a schierare Robin Frijns e Charles Milesi insieme a Ferdinand Habsburg sull’Oreca #31. Ancora ignoti invece i compagni di Miro Konopka sull’unica non-Oreca iscritta, la Ligier dell’ARC Bratislava.

Ancora tante infine le caselle da completare tra le ben 13 vetture che compongono il parco partenti della GTE-Am. Giovedì Iron Lynx ha presentato la forza complessiva del suo impegno che spazierà, oltre alle due confermatissime entry WEC, più una terza per la 24 Ore di Le Mans, anche nell’European Le Mans Series, nella Michelin Le Mans Cup e nel GT World Challenge.

L’appuntamento presso l’Autodromo Internacional di Algarve è per il Prologo del 30-31 marzo, cui seguirà la 8 Ore dal 2 al 4 aprile. Sia il season opener che la 6 Ore di Spa-Francorchamps, in programma il 1° maggio prossimo, si terranno comunque a porte chiuse.

Piero Lonardo

L’entry list della 8 Ore di Portimao

Foto: Corvette Racing, Cameron Glickenhaus

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USCC – Oliver Gavin in Lexus. Tornano PMR e Black Swan

La carriera sportiva di Oliver Gavin pare tutt’altro che conclusa. L’ex-alfiere Corvette, 49 vittorie e cinque campionati in 21 stagioni nelle serie IMSA, oltre a cinque trionfi fra le GT alla 24 Ore di Le Mans, sarà della partita a Daytona su una delle Lexus del Vasser Sullivan Racing, insieme ad Aaron Telitz e Jack Hawksworth.

Sull’altra RC F GT3 un altro ex- vincitore di classe a Daytona e a Le Mans, Townsend Bell, che si unirà ancora una volta a Frankie Montecalvo, insieme al quale ha disputato le intere ultime due stagioni fra le GTD, ed al nuovo arrivato Zach Veach.

Un altro gradito rientro è quello del SunEnergy1. Dopo due anni, la compagine di Kenny Habul sarà della partita a Daytona con un equipaggio di tutto rispetto, formato, oltre che dal team owner, da Mikael Grenier e dai factory Mercedes Raffaele Marciello, campione in carica GTWC Europa, al debutto sulla pista della Florida, e Luca Stolz.

Un’altra entry addizionale per la Rolex 24 è quella del Black Swan, con Tim Pappas ancora al volante di una Porsche GT3 R dopo il quinto posto del 2020.

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Chi invece è sicuro di disputare l’intera stagione del WeatherTech SportsCar è il Paul Miller Racing, che ancora una volta schiererà una Lamborghini Huracan GT3 Evo per Madison Snow e Bryan Sellers. La squadra vincitrice della passata edizione della gara di avvio della serie sarà completata ancora una volta da Corey Lewis e da Andrea Caldarelli. Unica differenza rispetto al 2020, dove il team ha disputato una stagione parziale a causa del COVID, il numero di gara; a Daytona dovrà infatti rinunciare al tradizionale 48, riservato alla Cadillac di Jimmie Johnson, per il numero 1.

Sempre improntato verso tutta la stagione anche il ritorno di Starworks, con una Oreca LM P2 per John Farano e Gabriel Aubry, dopo il trionfo di categoria all’ultima Petit Le Mans del gentlemen statunitense insieme a Job van Uitert e a Mikkel Jensen.

Completata anche la line-up dell’Acura del Magnus Racing with Archangel. La squadra, che negli ultimi anni ha disputato la serie con una Lamborghini, oltre ai “regular” Andy Lally e John Potter, si avvarrà dell’esperienza di Spencer Pumpelly, alla sua 20ma Daytona, e dal due volte campione della categoria, Mario Farnbacher, il quale porterà in dote l’esperienza accumulata nelle ultime tre stagioni con la NSX GT3 del Meyer Shank Racing.

Chi invece dovrà rinunciare a Daytona è Felipe Fraga, trattenuto in patria da complicazioni in tema di immigrazione procurate dal COVID. Al suo posto sulla Ligier JSP 320 LM P3 del Riley Motorsports Spencer Pigot, che si alternerà all’altro ex-IndyCar, Oliver Askew, Gar Robinson, e Scott Andrews.

E’ tutto per ora, in attesa dell’entry list ufficiale della 59ma Rolex 24, che dovrebbe essere rilasciata per la fine della settimana.

Piero Lonardo

Foto: Vasser Sullivan Racing, Paul Miller Racing

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USCC – Mies a Daytona con DragonSpeed. Ancora NASCAR con Dillon in Eurasia

Finalizzato il programma della seconda entry DragonSpeed per Daytona. Insieme al già annunciato Eric Lux sulla Oreca 07 contraddistinta dal numero 18 i accomoderanno i tedeschi Christopher Mies e Fabien Schiller ed il canadese Devlin de Francesco.

Mies, 31 anni, è alla sua quarta Daytona dopo le tre esperienze in GTD con l’Audi R8 LMS GT3 del Montaplast by Land-Motorsport nel triennio 2017-2019, il cui miglior risultato è stato il secondo posto al debutto.

Le due uscite successive vanno ricordate soprattutto per le penalizzazioni che hanno inficiato il risultato in pista del team tedesco, insieme al quale Mies ha conquistato due 24 Ore del Nurburgring, oltre che il titolo ADAC GT Masters nel 2016. Nel palmares del factory driver Audi, impegnato anche nelle serie SRO col WRT, anche due vittorie alla 12 ore di Bathurst.

Schiller invece ha corso una sola volta nel season opener IMSA, nel 2019 con la Mercedes AMG GT3 del P1 Motosports. Per entrambi i driver teutonici si tratta del debutto tra i prototipi, mentre la giovane promessa dell’automobilismo canadese, non ancora 21enne, si alterna fra ruote coperte e monoposto, dove nella scorsa stagione ha conquistato il secondo posto nella IndyPro 2000.

Ricordiamo che l’altra Oreca 07 del team di Elton Julian, vincitore tra le LM P2 delle ultime due edizioni della classica della Florida, sarà condotta in gara da Rinus Veekay, Ben Hanley, Garett Grist e Rob Hodes.

Dillon

Un altro asso della NASCAR dopo Jimmie Johnson, Chase Elliott e AJ Allmendinger va invece a completare l’equipaggio di una LM P2. Si tratta di Austin Dillon, che si unirà a Cody Ware nell’effort condiviso tra Rick Ware Racing ed Eurasia per Daytona.

Sull’unica Ligier JS P217 finora iscritta al season opener si siederà, oltre al vincitore della Daytona 500 2018, nonché polesitter quattro anni prima, in entrambe le occasioni con la Chevrolet del Richard Childress Racing, un altro debuttante fra i prototipi, Salih Yoluc, vicecampione in carica del WEC e trionfatore a Le Mans tra le GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il quarto pilota del team battente bandiera filippina non è ancora stato designato.

L’appuntamento in pista per tutti è con la Roar Before the 24, i test collettivi, che si apriranno il 22 gennaio per chiudersi con la Motul Pole Award di 100 minuti che deciderà la griglia di partenza della 59ma edizione della Rolex 24 at Daytona in programma il 30-31 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: DragonSpeed, IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Scuderia Corsa terza Ferrari a Daytona

Anche Scuderia Corsa sarà della partita alla prossima Rolex 24 at Daytona, Per il season opener della Florida, unica gara al momento in previsione per il 2021, una line-up inedita per la squadra di Las Vegas, che schiererà ancora una volta una Ferrari 488 GT3 tra le GTD, categoria dove ha riportato il titolo nelle stagioni dal 2015 al 2017.

Si parte da Ryan Briscoe, una lunga carriera in IndyCar, approdato lo scorso anno alla corte del WTR, col quale ha sfiorato li titolo piloti e ha ottenuto due vittorie al volante della Cadillac DPi V.R alla Petit Le Mans e guarda caso alla Rolex 24 insieme a Scott Dixon, Kamui Kobayashi e Renger van der Zande.

Al veterano australiano, alla prima uscita con le GT del Cavallino, si affiancheranno un paio di piloti che invece conoscono bene la vettura. Si tratta di Marcos Gomes, già in pole position nel 2019 con la vettura iscritta da Via Italia, e Bret Curtis, già a Le Mans con l’effort statunitense nel 2017, a fungere da bronze driver obbligatorio al posto di Cooper MacNeil, che ha difeso i colori del team nelle ultime stagioni, conquistando anche due podi a Le Mans nel 2017 e nel 2019.

A completare i ranghi Ed Jones, l’inglesino di Dubai campione Indy Lights 2016, che con la vettura iscritta dal team di Giacomo Mattioli in collaborazione con l’Ed Carpenter Racing ha conquistato la seconda fila nella Indy 500 del 2019.

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Purtroppo questo 2020 ci ha consegnato un’ulteriore perdita nell’ambito del motorsport USA. Si tratta di John Paul Jr, scomparso a soli 60 anni a causa del morbo di Huntington. Il driver nativo dell’Indiana è stato campione GTP nel 1982 e ha riportato la vittoria a Daytona nel 1982 e nel 1997, oltre ad una 12 ore di Sebring nel 1992 e due vittorie in IndyCar, nel 1983 in Michigan, nell’allora CART, e nel 1998 in Texas. All’attivo anche tre partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, con un secondo posto assoluto nel 1984 con una Porsche 956 condivisa con Jean Rondeau.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC – Aston Martin chiude in GTE

La notizia era da tempo nell’aria, ma poco fa Aston Martin Racing ha annunciato lo stop al programma GTE nel World Endurance Championship.

La casa inglese lascia dopo sette stagioni coronate da 47 vittorie di classe, 103 podi e nove campionati vinti tra piloti e costruttori, compreso quello della stagione appena conclusa in GTE-Pro a cura di Nicki Thiim e Marco Sorensen.

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A Le Mans, sempre nella massima categoria GT, trionfo invece dell’altro equipaggio formato da Alex Lynn, Maxime Martin ed Harry Tincknell, a fare eco alla vittoria del 2017 di Darren Turner, Johnny Adam e Daniel Serra.

Garantite invece tutte le attività clienti grazie alla revisione del contratto con Prodrive. La struttura diretta da David Richards continuerà ad assistere le Vantage dell’ultima generazione impegnate nel WeatherTech Sportscar Championship, nell’Intercontinental GT Challenge e nel GT World Challenge.

Ovviamente il ritiro definitivo dal WEC dopo l’ancora precedente stop del programma Valkyrie Hypercar segue l’entrata in forma diretta del marchio inglese in Formula 1, e lascia le sole Porsche e Ferrari a competere tra le GTE nella stagione entrante.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo