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WEC/IMSA/GTWC – Rovera/Wadoux/Rigon, assi delle GT e non solo

Spazio anche ai piloti GT del Cavallino, con Alessio Rovera, Davide Rigon e Lilou Wadoux, impegnati nei vari campionati con la Ferrari 296 GT3, ma non solo.

A Daytona debutterà la 296 GT3 Evo, come vi state preparando?

Davide Rigon: “Come sappiamo, a Daytona serve molta velocità, ma non solo. Abbiamo un po’ paura di quale sarà il Balance of Performance, perchè si tratta di una vettura nuova. Speriamo non sia lo stesso del 2023; ma noi in ogni caso siamo pronti ad affrontare la sfida come abbiamo sempre fatto”. 

Quali sono le sensazioni in vista della finale del FIA WEC in Bahrain?

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Alessio Rovera“Siamo molto carichi, abbiamo un distacco minimo dalla Porsche #92. L’anno scorso là abbiamo vinto, ma quest’anno vedremo come andrà a finire, anche per la presenza delle nuove gomme dure. Goodyear ha preferito scegliere questa mescola anche per la finale mentre la 296 GT3 si trova invece meglio con le gomme medie”.

Lilou, cosa pensi di aver migliorato in questi anni da quando sei pilota Ferrari?

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Lilou Wadoux: “Sicuramente molto, ho imparato tanto ogni giorno, indipendentemente dalle categorie o dal campionato che ho affrontato. Mi piace scoprire nuove serie, team e realtà in cui gareggiare. Ogni prova è un’esperienza nuova e questo è indubbiamente positivo. Nel 2025 ho avuto una stagione positiva, sono stata molto soddisfatta di aver potuto vincere la Petit Le Mans e la Michelin Endurance Cup in GTD. La fortuna purtroppo non è sempre stata dalla nostra parte, ed abbiamo avuto un campionato con alti e bassi”.

Davide, spiegaci un po’ il lavoro in diretta dal simulatore quando c’è un weekend di F1..

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Davide Rigon:  “Ogni team ha un remote garage che è connesso al simulatore. Riceviamo tutti i dati reali del tracciato sin dalle prove libere e collaboriamo con Charles (Leclerc) e Lewis (Hamilton) ascoltando i loro commenti. Da questo punto in poi agiamo proponendo il set-up per il resto del weekend. C’è un confronto live di dati al fine di risparmiare tempo nelle decisioni. L’obiettivo è portare la squadra nella direzione che vogliamo proponendo la soluzione migliore. Antonio Fuoco ad esempio, durante le FP1 in Messico dell’altro giorno, aldilà del risultato ottenuto, ha raccolto tantissimi dati che poi studiamo al simulatore per ottimizzare il passo gara”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Kubica: Non c’è rivalità con gli altri piloti Ferrari

Sempre dalle Finali Mondiali Ferrari 2025, l’intervista a Robert Kubica, pilota della 499P #83 di AF Corse e vincitore insieme a Yifei Ye e Phil Hanson dell’ultima 24 Ore di Le Mans.

C’è tanto amore nei tuoi confronti da parte del pubblico italiano e si è visto anche a Le Mans. Come vivi il dualismo tra l’amore dei tifosi per la tua persona rispetto a quello per la Ferrari, specie nei confronti delle due 499P ufficiali?

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“Sicuramente non è una rivalità, sono cresciuto nei kart in Italia e tanta gente non credeva nemmeno che fossi polacco (ride). Ho avuto la fortuna, e sottolineo fortuna, di crescere in Italia come pilota e non solo. Erano tempi diversi e non era facile gestire la situazione, viaggi compresi. Questo Paese mi ha dato molto, lato umano ed anche lavorativo. Penso di essere stato fortunato ad essere qui, in tutti i sensi. Oggi ho più esperienza ed ho percepito questo legame con tanti tifosi italiani nelle varie realtà in cui ho corso. Chiaramente correre in questo campionato con la Ferrari 499P ha aumentato tutto questo, ma non la vedo come una rivalità. Anche ai tempi della F1 sono sempre stato considerato un ‘mezzo italiano’, mi ricordo addirittura una rubrica televisiva che facevo ai tempi, in cui mi potevo allargare nelle opinioni a dispetto del fatto che corressi con un team tedesco. Quest’anno in ogni caso vincere a Le Mans con la Ferrari è stata la ciliegina sulla torta”.

13 punti di ritardo in campionato sono tanti?

“13 punti di distacco dalla Ferrari #51 in classifica non sono tanti, ma nemmeno pochi. Sicuramente non abbiamo colto qualche occasione che si è creata in pista, ed in Bahrain la gara sarà più lunga, sono in palio più punti rispetto ad una 6 ore ed il distacco può ridursi rapidamente.”

Dove ti vedi nel 2026? Ancora con AF Corse?

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“Riguardo al 2026 se devo esser sincero ci ho pensato, come sempre, essendo a fine stagione, però non ho ben chiaro cosa farò. Sinceramente sono concentrato sul terminare  al meglio l’anno. Vedo tante opportunità diverse ma sono sereno e non mi pesa, sarà l’età.. Fino a qualche anno fa invece arrivavo ad ottobre con il nervosismo di chiudere un contratto per sapere dove avrei corso, quest’anno è diverso. Penso di essere abbastanza maturo sia come pilota che dal lato umano e valuterò quale sarà la migliore opportunità per me…”

Porsche e Cadillac corrono anche in IMSA, può essere un vantaggio?

“Il motorsport purtroppo è l’unico sport in cui non puoi allenarti per una gara. Questa è una cosa che vedo anche nella cultura del mio paese: correre in auto può farlo chiunque. Sicuramente avere più programmi aiuta, ma ci sono delle differenze enormi tra l’America e le competizioni del FIA WEC. Più che altro penso che impegnarsi in un altro campionato ti permette di fare più test ed accumulare più informazioni possibili da trasferire poi altrove. I tracciati sono differenti, ma il mezzo meccanico può reagire allo stesso modo. Se qualcuno mi dicesse di correre in IMSA lo farei volentieri, sicuramente non è uno svantaggio”.

Cosa hai fatto dopo aver vinto la 24h Le Mans?

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“Stando dietro al volante sei concentrato e hai come unico obiettivo quello di raggiungere il traguardo. Non c’è spazio per le emozioni e sei ben consapevole di quello che sta per accadendo. Non capita tutti i giorni di essere in testa alla 24h Le Mans, ed è un mix di concentrazione ed altro. Nel post gara ho avuto pochi momenti per me stesso, e non ricordo nulla di speciale. Sicuramente però volevo andare a mangiare, avevo una fame incredibile. Oltre a questo avere cinque minuti per stare in una stanza da solo era una priorità”.

Yifei Ye e Phil Hanson possono convincerti in qualche modo a restare con in pista con loro nel 2026?

“No, non devono fare nulla”. E fra le risate generali un chiaro indizio della volontà di Kubica nel voler proseguire con la “Gialla” di AF Corse.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ferrari: parla l’Ing.Cannizzo: Giochi di squadra in Bahrain? Si, certo!

Sempre nella cornice dell’Autodromo del Mugello, abbiamo avuto modo di scambiare alcune impressioni con l’Ing.Ferdinando Cannizzo, Ferrari Head of Endurance Race Cars.

Siete pronti per il gran finale?

“Certo! Prima dell’inizio della stagione, avremmo firmato per arrivare in Bahrain in queste condizioni.  Dopo le ultime prove questo risultato magari ci sta un po’ stretto, ma dobbiamo accettare gli imprevisti del percorso. Dobbiamo essere ora pronti e preparati per quello che accadrà”.

Giochi di squadra?

“Certamente si, abbiamo tre vetture e dobbiamo giocarci le nostre chances. Il discorso vale sia per i costruttori che per i piloti: abbiamo due equipaggi in contesa e faremo in modo di portare a casa tutti e due i campionati”.

Che informazioni avete raccolto dopo quasi tre anni in pista?

“Dopo le prime due stagioni abbiamo raccolto tante informazioni ed abbiamo capito che potevamo estrarre ancora qualcosa della 499P. In alcuni circuiti siamo stati forti sin da subito, in altri meno. Questo ci ha dato una grandissima spinta per progredire e durante l’inverno abbiamo lavorato tantissimo per perfezionarci.” 

“Nelle prime quattro prove - prosegue il papà della 499P – abbiamo usato quattro set up diversi. Al Fuji purtroppo non è andata bene, ma sapevamo che il tracciato giapponese non si sarebbe adattato alle nostre caratteristiche. Siamo però riusciti a fare meglio dell’anno scorso e la stessa cosa è accaduta a San Paolo. I ragazzi poi a Austin hanno fatto un lavoro egregio nonostante le difficoltà: a due ore dalla fine avevamo la chance di lottare con i migliori grazie ad una strategia perfetta sul bagnato”.

Il Bahrain può quindi farvi meno paura?

“Diciamo che non si può mai sottovalutare nulla. Chiaro sarà una gara delicata in cui non possiamo permetterci sbavature oppure di perdere una vettura per strada. La pista del Bahrain non è propriamente a noi favorevole, ma certamente non è sfavorevole come Fuji o San Paolo. Il lavoro di preparazione e di avvicinamento alla 8h del Bahrain è lo stesso che abbiamo fatto anche in altre occasioni. Stiamo in ogni caso cercando e preparando tutti gli scenari possibili per fronteggiare qualsiasi situazione. Comunque mi aspetto in Bahrain la Porsche come competitor principale da battere rispetto alla Cadillac.”

Quanto vi manca per scoprire completamente la 499P?

“Andando avanti la cosa diventa asintotica. Gli altri si sono avvicinati molto e lo sviluppo diventa difficile, il margine si riduce. Quest’anno abbiamo fatto un passo notevole in avanti. Per il momento comunque non abbiamo in programma dei Joker per il 2026.

Avete appreso comunque qualcosa anche dalle ultime gare?

“Certo. Al termine di ogni gara ci troviamo sempre a valutare le varie situazioni. Abbiamo sicuramente commesso degli errori nonostante l’anno positivo ma, incrociando le dita per la finale, dopo ogni prova le emozioni si spengono e tutto diventa importante per le gare successive”.

La FIA ha presentato la bozza di regolamento, cosa ne pensi del “Success Handicap”?  

“Mah, diciamo che sono temi in fase di evoluzione. Preferisco attendere di avere delle notizie certe prima di fornire il mio commento. Lo stesso discorso vale per la questione relativa alla cosiddetta “piattaforma unica”. Personalmente credo che nei prossimi anni non cambieranno molto le cose anche perché ci sono dei costruttori che stanno per entrare e che giustamente devono la possibilità di entrare con le stesse basi degli altri con un regolamento tecnico valido ricordiamo sino al 2029″.

In Bahrain avete poi un altro titolo da giocare, quello con la LMGT3

“La 296 ha fatto bene nel FIA WEC, ed è un peccato aver perso qualche vittoria per qualche decisione discutibile della direzione gara. Ad ogni modo, bisogna rispettare i provvedimenti anche se a volte ci sarebbero delle cose da dire. Abbiamo vinto la Petit Le Mans in GTD ed abbiamo avuto altri successi quindi siamo assolutamente contenti dei risultati ottenuti in stagione”. 

E infine.. arriverà la EVO?

“Quella… sarà un bel miglioramento e sono convinto che sarà un significativo update per tutti i nostri piloti, compresi i clienti, a partire dal debutto che avverrà a Daytona”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC/IMSA – Pier Guidi: In Bahrain non prenderemo troppi rischi e sarebbe bello vincere negli States col Prototipo

Nell’ambito delle Finali Mondiali Ferrari 2025 abbiamo avuto modo di incontrare i factory driver James Calado, Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina in procinto di partire per il season finale WEC in Bahrain.

L’anno scorso siete andati forte in Bahrain, sarà la stessa cosa quest’anno?

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James Calado“Siamo in una condizione differente rispetto all’anno scorso e di conseguenza avremo un approccio differente. Ci sono auto che non hanno nulla da perdere e che possono incidere alla fine sul risultato. L’anno scorso siamo andati forte, ma è difficile ripetersi. Certamente la condizione dovrebbe essere migliore rispetto al Brasile oppure al Giappone, ma non sarà comunque semplice“.

In Bahrain che gara vi aspettate, correre in ‘difesa’ può essere preso in considerazione?

Alessandro Pier GuidiPrima di tutto bisogna capire quale sarà la nostra prestazione. Credo però che stare sempre in difesa non necessariamente è positivo. Ovviamente non bisogna prendere troppi rischi, ma in ogni caso sarebbe bello concludere l’anno sul podio indipendentemente dal risultato“.

Ale, finita la Petit Le Mans, dopo una grande prestazione, ai microfoni dell’IMSA hai detto a caldo che sarebbe bello vincere anche con il prototipo: solo un desiderio o qualcosa di più? 

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Alessandro Pier GuidiHo vinto lí in GTLM ora dopo aver vinto anche in GTD, allora ho pensato che sarebbe bello correre anche con la 499P. Sicuramente se in futuro utilizzeremo la 499P in America sarebbe bello. Ho avuto una carriera abbastanza lunga e mi piace vincere sempre qualcosa di nuovo

Quali sono le difficoltà, correndo con la consapevolezza che la priorità Ferrari è vincere il titolo costruttori, ma che con la #51 siete il lotta anche tra i piloti?

Alessandro Pier Guidi: “Generalmente non mi piacciono i sacrifici. La Ferrari deve fare più punti possibili per vincere il costruttori e noi della #51 dobbiamo far bene per ottenere il titolo piloti. La #50 è fuori dalla battaglia e può contribuire, ma noi cercheremo in ogni caso di fare del nostro meglio e l’eventuale vittoria nella gara contribuirà anche per l’altra classifica“.

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Miguel Molina:Fare un buon risultato aiuta per il Mondiale costruttori. Il nostro target è di fare il miglior lavoro possibile, ottenere punti ed aiutare il marchio“.

James Calado:Il target per Ferrari è vincere il campionato costruttori. Come ha detto Alessandro ci contendiamo anche l’altro trofeo, non credo però che dovremmo fare dei ‘sacrifici’. In una finale molte cose possono succedere, attualmente siamo in una ottima posizione per ottenere tutto quello che vogliamo“.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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Asian LMS – Parlano i piloti di Cetilar Racing dopo i test di Portimao

Come già anticipato su queste pagine, Cetilar Racing andrà all’assalto dell’Asian Le Mans Series 2025/26 con un’Oreca LM P2 per Roberto Lacorte, Antonio Fuoco e Charles Milesi gestita da AF Corse. Obiettivo dichiarato: l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans riservato al vincitore della serie. Di seguito le dichiarazioni dei tre piloti al termine della due giorni di test di inizio settimana a Portimao:

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“Ci aspettano diverse sfide contemporaneamente. Quella di conquistare la entry 2026 per la 24 Ore di Le Mans. Poi il passaggio dalla GT alla LMP2, in cui facciamo il nostro ritorno con una vettura estremamente divertente, che impone delle condizioni di guida estreme sotto l’aspetto della velocità e della G-Force, con una configurazione caratterizzata da tanto motore a fronte di un peso limitato – ha commentato Roberto Lacorte – Prima dell’appuntamento inaugurale abbiamo messo in conto di effettuare cinque giornate di test, che potranno darci tanta confidenza. Non per ultimo, i due piloti che avrò al mio fianco sono il meglio a cui si possa puntare in un contesto mondiale dello scenario endurance”.

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“Sono entusiasta di iniziare un nuovo capitolo della mia avventura con Cetilar Racing, team a cui sono particolarmente legato - ha aggiunto Antonio FuocoQuella dell’Asian Le Mans Series è sicuramente una sfida molto stimolante e sarà interessante affrontarla con una vettura LMP2″.

 

“Ovviamente sono super felice di potere correre con Cetilar Racing e AF Corse. Per me sarà la prima volta nell’Asian Le Mans Series e sarà interessante inoltre scoprire dei circuiti su cui non sono stato prima, come Sepang, Dubai e Abu Dhabi – ha concluso Charles Milesi – Penso che abbiamo un ottimo equipaggio per lottare per le posizioni di vertice, con l’obiettivo principale di vincere il campionato”.

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L’Asian Le Mans Series 2025/26 prenderà il via Sepang il 12, 13 e 14 dicembre. Dalla Malesia ci si sposterà a Dubai (29 gennaio- 1° febbraio) per poi approdare ad Abu Dhabi nel fine settimana del 7 e 8 febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Cetilar Racing

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WEC – United Autosports lascia a Garage 59. Da Costa ufficiale Alpine

Prime mosse in chiave 2026 nel FIA WEC: United Autosports si prende un anno di tempo per preparare il debutto della McLaren LMDh e lascia la gestione delle 720S GT3 a Garage 59.

Questa mossa decisiva – cita il comunicato stampa – consentirà a United Autosports di concentrare tempo e risorse cruciali sul suo ruolo con la nuova McLaren Racing LMDh, iscritta a partire dalla stagione 2027, annunciata alla 24 Ore di Le Mans 2025. L’entusiasmante ingresso di McLaren Racing nel FIA World Endurance Championship, che segnerà il ritorno di McLaren Racing alle gare endurance, inizierà con un intenso programma di test per tutto il 2026.

United Autosports continuerà ad essere nel frattempo presente il prossimo anno nelle serie continentali: Asian Le Mans Series, European Le Mans Series ed IMSA WeatherTech Sportscar Championship in LM P2, possibilmente anche a Le Mans, previa conferma dell’iscrizione da parte dell’ACO.

ALPINE ENDURANCE TEAM - ANTONIO FELIX DA COSTA

Frattanto è arrivata anche la conferma ufficiale da parte di Alpine dell’ingaggio di Antonio Felix Da Costa. Il 34enne pilota portoghese, campione LM P2 nel 2022 con Jota Sport, ritorna nella serie mondiale dopo un’assenza di due anni, esclusa la parentesi dell’ultima Le Mans con AF Corse.

Da Costa ha già provato non più tardi di ieri la recente vincitrice del Fuji a Le Mans, e tornerà al volante della A424 nel corso del Rookie Test in Bahrain fra meno di tre settimane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alpine Endurance Team

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GT Open – A Monza, vittoria Ferrari ma titolo a Révész

Tommaso Mosca e Carl Bennett si impongono nel weekend nella Monza 500, gara finale dell’International GT Open 2025. La vittoria dell’equipaggio di AF Corse peró non basta per conquistare il titolo, che va a Levente Révész, classificati terzi insieme a Maxi Götz sulla Mercedes del Team Motopark .

L’Autodromo Nazionale incorona anche Valentin Pierburg /Dominik Baumann  (SPS Automotive Performance Mercedes #20) fra i Pro AM e Michele Rugolo/Gino Forgione (AF Corse Ferrari #21) tra gli AM.

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Il recap della gara

La finale del GT Open 2025 a Monza ha visto l’ottimo spunto da parte della Ferrari #17 Elite Motorsport di Tom Lebbon, balzato al comando nelle concitate fasi iniziali scavalcando la Ferrari #51 di Carl Bennett e la Mercedes #11 di Levente Révész dalla prima fila.

Il Team Motopark aveva ereditato la pole position a seguito di una sanzione per tarck limits ai danni dell’altra contender, l’Audi #1 di  Eastalent Racing, costretta a partire in P7.

Partenza da incubo invece per la McLaren di Greystone GT #27 di Jayden Kelly, quarto in griglia, in testacoda a seguito ad un contatto con la Mercedes #6 Getspeed di Steve Jans. La gemella #33 di Dean Macdonald ha invece perso terreno nel corso del secondo giro dopo una toccata alla Prima Variante con l’altra 720S GT3 di Optimum Motorsport.

Frattanto, dopo un breve intervento della Safety Car per un incidente alla Lesmo 2 della Mercedes #108 del Vimana by GetSpeed di Ameerh Naran, l’Audi #1 rimontava fino alla quarta piazza con Simon Reicher al volante.

La prima sosta ha avvantaggiato la Ferrari #51 di Tommaso Mosca, ora leader sulla 296 GT3 di Tom Emson, a precedere Maxi Götz e Christopher Haase, saliti sulle vetture inseguitrici.

Vantaggio provvisorio in PRO Am invece per l’Audi #75 ISR, nettamente superiore alla concorrenza nelle prime fasi d’azione, salvo perdere la leadership di categoria al termine della seconda sosta a favore della Porsche #89 Tsunami RT di Bashar Mardini.

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Secondo pit ininfluente anche per le posizioni di vertice, con la Ferrari #51 che ha provveduto a controllare i rivali per centrare la quarta affermazione del 2025. Nel finale Emson ha ceduto la seconda piazza a Götz, che nel post-gara è stata penalizzata di 5″ per un’infrazione al pit. Penalità ininfluente ai fini della classifica generale, che vede trionfare il pilota ungherese sull’equipaggio campione uscente di Eastalent Racing.

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Bashar Mardini ed Alex Fontana con la Porsche #89 di Tsunami RT in PRO AM con l’ottavo posto assoluto si aggiudicano la vittoria in PRO AM sulla McLaren #8 Garage 59 di Alexander West/Benjamin Goethe e la Mercedes #20 SPS Automotive Performance di Valentin Pierburg/Dominik Baumann, questi ultimi campioni 2025 della categoria.

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Mark Sansom, nuovamente in coppia con Marco Pulcini questo weekend sulla McLaren #188 di Garage 59, nonostante la vittoria in AM, deve inchinarsi infine ai neocampioni Gino Forgione/Michele Rugolo (AF Corse Ferrari #21), secondi classificati nella categoria.

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L’International GT Open ripartirà il 17-18 aprile 2026 da Portimao.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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Asian LMS – Cetilar Racing prepara a Portimao un top team con Fuoco e Milesi

Saranno nientemeno che Antonio Fuoco e Charles Milesi a coadiuvare Roberto Lacorte nel primo outing di Cetilar Racing nell’Asian Le Mans Series.

A Portimao in una sessione privata oggi e domani il trio proverà l’Oreca LM P2 messa a disposizione da AF Corse. Obiettivo dichiarato: l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans riservato al vincitore della categoria.

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Fuoco, factory driver Ferrari Hypercar, ha incrociato la strada con Cetilar Racing più volte in IMSA, nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup a partire da Daytona 2021, primo ed unico outing in carriera con una LM P2, in quel caso Dallara. Col team azzurro la storica vittoria di Sebring nel 2022.

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Milesi, pilota ufficiale Alpine Hypercar e neocampione dell’European Le Mans Series sabato proprio in Algarve, ha invece una discreta esperienza sulle Oreca 07-Gibson, avendo disputato, oltre alle due annate col VDS Panis Racing, tre stagioni complete nel WEC con WRT, Richard Mille ed Alpine, conquistato il titolo di categoria nel 2021 con WRT, anno in cui ha trionfato anche a Le Mans.

Per tutti e tre i piloti si tratta del debutto nella serie asiatica, che prenderà il via col primo doubleheader di Sepang il 12-14 dicembre 2025 a Sepang.

Piero Lonardo

Foto: Cetilar Racing, Piero Lonardo

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LMC – R-Ace GP festeggia il titolo con una vittoria a Portimao. Il secondo posto basta a Cozzi e Donno in GT

Terza vittoria di fila per Hadrien David e Hugo Schwarze nell’ultima gara della Michelin Le Mans Cup a Portimao. Un finale di stagione irresistibile per l’accoppiata di R-Ace GP, che si era assicurata il titolo già a Silverstone, mentre Alessandro Cozzi ed Eliseo Donno con il quinto piazzamento su sette gare si aggiudicano il titolo fra le GT3.

La gara è stata segnata dall’incidente che ha coinvolto ben quattro vetture nel corso del sesto giro. Fino a quel momento Schwarze conduceva su Valentino Catalano del Gebhart Motorsport, mentre in GT3 Vanina Ickx aveva presto disposto del polesitter Alexander Martin sull’Aston Martin del Blackthorn.

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Out Ben Stone, Romano Ricci, Audunn Gudmundsson e Stefan Aust, quest’ultimo in contention per il titolo LM P3 Pro/AM. La direzione gara ha ritenuto di fermare la gara con Red Flag per rimuovere in sicurezza i tanti detriti presenti tra rettilineo e curva 1, garantendo anche il recupero del minutaggio perduto, prima volta nella serie cadetta.

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La vettura di servizio ha rifatto capolino intorno alla metà della percorrenza. Due vetture Pro/Am, la Ligier #34 di Inter Europol e la #44 del Team Virage, hanno effettuato la sosta obbligatoria in solitudine e si sono ritrovate al comando mentre il resto del gruppo procedeva dietro la Safety Car.

Nelle procedure rimaneva coinvolta la Porsche delle Iron Dames, che usciva dalla pitlane col semaforo rosso ed era costretta ad un drive-through che lasciava al comando delle GT3 le Ferrari di Kessel Racing ed AF Corse di David Fumanelli ed Eliseo Donno.

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Davanti, David si impegnava nell’inseguimento dei due battistrada, che alla fine veniva coronato dal successo con oltre mezz’ora di gara ancora da disputare. Alle sua spalle, dopo la sanguinosa penalità inflitta alla macchina del 23Events per non aver rispettato per 131 millesimi il tempo minimo del pitstop, emergevano la #97 del CLX Motorsport di David Droux e soprattutto le due vetture del Forestier by VPS di Romain Favre e Charles Roussanne.

Quest’ultimo equipaggio verrà promosso al terzo posto a seguito della penalità di 35” inflitta al team svizzero per aver causato il contatto che in precedenza aveva eliminato la Ferrari del Biogas Motorsport.

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Finale thriller invece fra i Pro/AM. Sul traguardo transitava per prima la Ligier #34 di Inter-Europol di Jose Fernandez Cautela e Rashid Shawn, ma la direzione gara riscontrava una carenza del tempo minimo di guida del portoghese che promuoveva la vettura del Motorsport98 di Gillian Henrion ed Eric De Doncker, fino a quel momento seconda davanti ai rivali in classifica del Rinaldi Racing, Steve Parrow e Griffin Peebles. Quanto bastava per modificare non solo l’ordine di arrivo della gara, ma anche la classifica generale, a vantaggio del team belga.

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Tra le GT3 infine, Davide Fumanelli e Murat Çuhadaroğlu, pur con la terza vittoria stagionale, doveva cedere il titolo all’equipaggio della Ferrari #51 grazie ai ben cinque secondi posti ottenuti durante l’anno. Gradino basso del podio per l’Aston Martin del Code Racing Development, qui presente con un nuovo equipaggio formato da Pascal Huteau e David Kullmann.

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Ultimo appuntamento anche per la Ligier European Series. Ad imporsi quest’anno ANS Motorsport con Maxwell Dodds e Iko Segret. Tra le JS 2R invece successo di Simone Riccitelli di LR Motorsport.

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Menzione speciale infine per il Bibendum gonfiabile gigante, vero eroe del weekend, che per un paio di giorni l’autodromo ha cercato di innalzare, con poca fortuna, all’esterno di curva 5.

L’appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per i primi di aprile 2026 a Barcelona.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche 

L’ordine di arrivo

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ELMS – Col Rookie Test si chiude la stagione. Buona prestazione di Enzo Trulli al debutto nei prototipi

Con due sessioni per cinque ore di pista totali l’European Le Mans Series ha chiuso definitivamente a Portimao le proprie attività ufficiali per il 2025 col Rookie Test. La serie europea, che ha incoronato ieri pomeriggio il VDS Panis quali campioni assoluti, continua ad attirare giovani talenti dalle sue filiere ma anche dalle monoposto. Tra questi ovviamente Enzo Trulli, che ha provato per la prima volta una LM P2 grazie ad Algarve Pro Racing.

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Il pescarese, stella annunciata della giornata, non ha assolutamente deluso le attese e ha chiuso col terzo tempo la sessione del mattino, a soli 77 millesimi dal leader Reshad de Gerus. Il Pro francese, autore di 1.32.991, ha spianato la strada al mattino ai deb del Duqueine, ed è stato in seguito avvicinato da Marlon Hernandez, 21enne talento giunto dal karting con presenze anche nella Ultimate Cup, sulla vettura vincitrice ieri in Pro/AM del TDS Racing, ad appena 8 millesimi.

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Nel pomeriggio i tempi sono scesi come da copione, ed è stato proprio Hernandez a chiudere davanti a tutti con 1.31.876, precedendo di oltre 8 decimi Valerio Rinicella, qui con la vettura del DKR Engineering, e Griffin Peebles, salito sull’Oreca #20 condivisa con Trulli. Sempre per quanto riguarda i nostri colori, ottima quarta prestazione con la vettura #83 di AF Corse per Matteo Quintarelli.

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A Mikkel Pedersen la palma del migliore tra le LM P3 per R-Ace GP, squadra pronta ad entrare in azione nella serie maggiore dopo i successi in Le Mans Cup.

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Il pilota danese, alternatosi sulle due Duqueine del team, ha fermato i cronometri sull’1.39.294, precedendo di appena 16 millesimi il più giovane dei fratelli Ried, Lenny, e Callum Voisin, alternatisi sulla Ligier di High Class Racing. Presenze dalla serie cadetta anche per 23Events Racing, Forestier Racing by VPS ed ANS Motorsports.

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La migliore prestazione nelle GT3 è andata in entrambe le sessioni a Matías Zagazeta, 22 enne peruviano da due anni protagonista del FIA F3, al debutto sulla Ferrari di Spirit of Race. Da segnalare il test sull’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman da parte di Takeshi Kimura, “regular” di Ferrari e Kessel Racing.

Tanti i testacoda e diverse le interruzioni, ben tre red flag ed una Full Course Yellow, nel turno pomeridiano, tutte senza particolari conseguenze per vetture e piloti. L’unico big crash è occorso dopo circa 90’ della morning session, con Sami Meguetounif nelle protezioni in uscita di curva 1 con l’Oreca LM P2 di IDEC Sport. La vettura, notevolmente danneggiata nel posteriore, non ha ripreso in seguito la pista.

E’ tutto da Portimao: l’appuntamento con la serie europea è per la 4 Ore di Barcelona il 12 aprile 2026, preceduta come sempre dal Prologo il 6/7 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session