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Teaser_ELMS

ELMS – 42 le vetture iscritte alla serie europea

Diffusa quest’oggi l’entry list dell’European Le Mans Series 2022. L’ottimo stato di salute della massima serie endurance europea viene avvalorato dalle ben 42 vetture iscritte alle tre categorie.

A fare la parte del leone le LM P2 con la bellezza di 17 entry di cui 7 iscritte quali Pro/Am. In assenza dei campioni in carica del WRT, le ultime novità più succose sono date dai neoacquisti della Prema, con l’ingaggio di Juan Manuel Correa, e da Muehlner Motorsports, che per il salto di categoria hanno ingaggiato Thomas Laurent insieme a Mathias Kaiser.

Il 22enne statunitense di origine ecuadoregna è al debutto tra i prototipi ed alternerà questo programma con il FIA F3, dove lo scorso anno ha ripreso a gareggiare dopo lo spaventoso crash del 2019 di Spa in F2. Laurent, ex campione Asian LMS nel 2018 e secondo classificato assoluto alla 24 ore di Le Mans l’anno precedente, è invece reduce dalla mancata partecipazione all’ultima 24 Ore di Le Mans nelle fila di IDEC Sport al posto dell’infortunato Kyle Tilley

Acquisizione non da sottovalutare nemmeno quella di Sophia Floersch, che si unisce al G-Drive insieme al patron Roman Rusinov sulla Aurus di punta, la #26, cosí come quella del Cool Racing, che a Nicolas Lapierre e Nico Knuetten affianca il campione in carica Yifei Ye.

Non nasconde invece le proprie ambizioni il Panis Racing, che si affida a due transfuga United Autosports, Nico Jamin e Job van Uitert, che affiancheranno il rientrante Julien Canal.

Vaillante

Da segnalare inoltre il ritorno del TDS Racing in associazione questa volta con l’iconico marchio Vaillante, in preparazione del centenario della nascita del creatore di Michel Vaillant, Jean Graton, nel 2023, in Pro/Am per Mathias Beche (già sulle Vaillante-Rebellion nel 2017), Philippe Cimadomo ed il giovanissimo Tijmen Van der Helm, quest’ultimo già visto in azione a Daytona in G-Drive.

Sempre fra le Pro/Am infine, già noto l’effort di AF Corse alternato al WEC per Francois Perrodo, Nicklas Nielsen ed Alessio Rovera, il Team Virage propone al momento il solo Rob Hodes.

Leggera flessione fra le LM P3, con ben 11 Ligier a contrastare la Duqueine campione in carica del DKR iscritta per il belga Tom Van Rompuy. Il team lussemburghese se la dovrà vedere con i consueti pezzi da 90 quali United Autosports, con la giovane promessa olandese Kay van Berlo, e Cool Racing coi nuovi acquisti Mike Benham e Malthe Jakobsen in aggiunta al vicecampione Nicolas Maulini, che verrà affiancato dai francesi Antoine Doquin e Jean-Ludovic Foubert.

Saranno infine ben 13 le GTE, con le 8 Ferrari a fare la parte del leone contro le 2 Aston Martin e le 3 Porsche tutte gestite da Proton. La novità assoluta a livello di denominazione si chiama Absolute Racing, che ritorna dopo l’ultima 24 Ore di Le Mans con una 911 RSR-19 per Andrew Haryanto, mentre ritorna l’attore pilota Michael Fassbender in vista del debutto a Le Mans, insieme a Richard Lietz. Delle due Vantage iscritte da TD Sport per Oman Racing col debutto nella serie europea dell’ex-campione GTE-Pro Marco Sorensen abbiamo invece già parlato nei giorni scorsi.

Le otto 488 GTE Evo saranno infine affidate, oltre che ad AF Corse sotto l’egida Spirit of Race per i vicecampioni Duncan Cameron, Matt Griffin e David Perel, a Kessel Racing, Rinaldi Racing, ed iron Lynx, che riduce da tre a due l’effort 2021. JMW Motorsport dal canto suo propone al momento il solo Giacomo Pietrobelli, al debutto nella serie europea.

L’European Le Mans Series partirà l’11/12 aprile prossimi da Le Castellet col tradizionale prologo, antipasto della 4 Ore del 17 aprile.

Piero Lonardo

L’entry list dell’ELMS 2022

Foto: ELMS, TDS

WEC – Kvyat dalla F1 a G-Drive. Pera cambia in GR Racing

Un altro ex-F1 è destinato ad arricchire il parco piloti della Season 10 del World Endurance Championship. Si tratta di Daniil Kvyat, che si aggiunge a Renè Binder e James Allen sull’Oreca LM P2 del G-Drive

Kvyat, 27 anni, ha disputato 110 partenze nella massima formula tra Toro Rosso/Alpha Tauri e Red Bull tra il 2014 ed il 2020, conquistando 3 podi ed è alla prima esperienza nelle gare di durata e nei prototipi.

Sempre in questi giorni la notizia che Riccardo Pera cambierà team per la sua terza stagione in GTE-Am. Dopo Dempsey-Proton e Project 1, il pilota lucchese, reduce dal successo nell’italiano GT nella classe GT4 ProAm, per questa stagione di accaserà con il GR Racing insieme a Ben Barker e Michael Wainwright.

Pera sin qui ha conquistato sette podi totali tra cui spicca la vittoria nel 2019 alla 6 Ore di Spa.

Sempre tra le GTE-Am, ufficializzato anche il terzetto del D’Station Racing, che sulla Aston Martin #777 proporrà, insieme a Tomonobu Fuji e Satoshi Hoshino, la novità Charlie Fagg, giovane promessa britannica vincitore della GT4 European Series – Silver Cup con la McLaren di United Autosports.

Piero Lonardo

Foto: G-Drive

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Asian LMS – Nielsen Racing, stavolta è doppietta. Rigon torna alla vittoria in GT

Il Nielsen Racing mette definitivamente le mani sull’Asian le Mans Series 2022, aggiudicandosi anche il secondo round di Dubai.

Partiti ancora una volta dalla pole conquistata venerdí, stavolta non ci sono state nè sbavature ma nemmeno il dominio assoluto di gara 1, complice una più attenta gestione da parte delle altre LM P2 Pro/Am, ma la leadership di Ben Hanley, Rodrigo Sales e Matt Bell non è mai stata in discussione.

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Dietro Hanley e C. questa volta si classifica ad un solo giro di distacco l’equipaggio dell’High Class Racing, composto da Dennis Andersen, Anders Fjordbach e Kevin Weeda, che a sua volta relega ad una tornata di distacco gli uomini del Graff, ieri secondi.

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Rispetto a sabato inoltre, il Nielsen Racing conquista la vittoria anche fra le LM P3 con la collaudata accoppiata formata da Colin Noble e Chris Wells. Ancora una volta sfortuna per l’equipaggio del DKR, con Mathieu de Barbuat, fermo lungo il circuito ad un’ora circa dalla bandiera a scacchi, poco prima del cambio finale con Laurents Hörr.

Ancora una volta sono le due entry del CD Sport a completare il podio di categoria, anche se a parti invertite rispetto al risultato del primo round. Una penalità attribuita alla Ligier #8 nel finale di gara non ha influito sul risultato finale.

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Non è infine sfuggita la vittoria per due volte di fila ad una Ferrari in GT, grazie anche ad un super Davide Rigon, che ha pressato per tutto l’ultimo stint Vincent Abril con l’altra 488 GT3 di AF Corse. Alla fine il pressing ha fruttato un drive-through per track limits a pochi minuti dal termine che ha permesso al factory driver del Cavallino prestato al Rinaldi Racing di tornare alla vittoria dopo il brutto incidente di Spa insieme a David Perel e Rino Mastronardi.

Della penalità ne approfittava la McLaren di Inception Racing, che pure sopravanzava la Ferrari #17 e grazie alla piazza d’onore odierna conduce la classifica di categoria di un punto

Della partita, anche se la categoria non fornirà l’invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans, anche cinque vetture iscritte alla GT AM. Come sabato, è stata la Mercedes dell’SPS di Valentin Pierburg, John Loggie e Mikael Grenier ad aggiudicarsi la vittoria e ora conduce a punteggio pieno sulla Ferrari Kessel #57.

L’Asian Le Mans Series riprenderà già venerdí prossimo 18 febbraio con le prime libere da Yas Marina. Qualifiche e gara 3 sabato 19 e gran finale domenica 20 febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo di gara 2

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Asian LMS – Hanley e Nielsen Racing senza rivali a Dubai

E’ da poco terminato il primo round dell’Asian le Mans Series 2022 sull’autodromo di Dubai. La prima delle due 4 ore del weekend è stata assolutamente dominata dall’Oreca LM P2 del Nielsen Racing di Ben Hanley, Rodrigo Sales e Matt Bell.

L’Oreca #4 è peraltro l’unica iscritta tra le P2 con equipaggio totalmente Pro e, nonostante un mezzo testacoda nelle parti iniziali da parte di Sales, partito dalla pole conquistata ieri dall’ex-DragonSpeed, non ci sono stati problemi a riportarsi al comando già al termine del primo quarto di gara.

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A cura di Matt Bell e soprattutto Ben Hanley il compito di portare a casa una vittoria annunciata con ben 4 giri di vantaggio sulla vettura Pro/Am del Graff di david Droux, Eric Trouillet e Sabastian Page. Completa il podio la vettura dell’High Class Racing di Dennis Andersen, Anders Fjordbach e Kevin Weeda.

Dramma finale invece tra le LM P3, con la Duqueine dello specialista Laurents Hörr del DKR Engineering, al top sin dalle qualifiche, ferma lungo il circuito a 20’ dalla bandiera a scacchi.

CDEredita quindi la vittoria l’equipaggio della Ligier #3 del CD Sport di Nick Adcock, Edouard Cauhaupe e Michael Jensen, con la vettura gemella del team spagnolo che riporta addirittura una doppietta con la seconda Ligier condotta da Cristophe Cresp, Antoin Doquin e Steven Palette.

Completa il tris delle JS P320 la macchina del G-Drive, mentre la vettura dei campioni 2020  del Nielsen Racing è stata costretta ad un lungo stop allorquando stava a sua volta conducendo la categoria durante il primo stint.

Alquanto combattuta invece la gara delle GT, con la bellezza di 22 vetture iscritte. Le fasi iniziali sono state appannaggio delle Ferrari di Rinaldi Racing, Kessel Racing ed AF Corse, ma una volta terminato lo stint di Brendan Iribe, Ollie Millroy e Ben Barnicoat hanno preso il comando delle operazioni con la McLaren 720S GT3 di Inception Racing.

Inception

Alle Ferrari il resto del podio con Davide Rigon, Rino Mastronardi e David Perl e la 488 GT3 di Rinaldi Racing davanti all’esemplare di AF Corse di Louis Prette, Vincent Abril e Conrad Grunewald.

Domani si riparte alle 17.30 locali, pari alle 14.30 italiane, con la seconda 4 Ore di questo primo dei due doublehader del’Asian Le Mans Series 2022. In pole position ancora una volta il Nielsen Racing, il DKR in cerca di riscatto tra le LM P3 e l’Aston Martin del TF Sport, oggi solo undicesima, tra le GT.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

I risultati delle Qualifiche 1

L’ordine di arrivo di gara 1

I risultati delle Qualifiche 2

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WEC/USCC – Le nuove immagini della Cadillac GTP: l’ala ora c’è

Lo scorso settembre Cadillac ha diffuso un primo render della sua nuova LMDh (alias GTP) nel quale spiccava l’assenza dell’ala posteriore, come nella Peugeot 9X8.

GM Design sketch of a fourth generation Cadillac prototype const

Quest’oggi il costruttore statunitense ha emesso un nuovo comunicato corredato da un paio di nuovi render ed un teaser video. Nel ribadire le forme spigolose già note delle fiancate, nel video appare però la fantomatica ala posteriore, al tempo dimenticata.

Cad_ala

Questo particolare non deve comunque porre in secondo piano l’effort che verrà gestito tecnicamente da Dallara e portato in pista dal team Ganassi, che riporterà il marchio alla 24 ore di Le Mans dopo oltre 20 anni di assenza.

Drawing from Cadillac’s previous racing success, the Cadillac

La nuova Cadillac GTP si è saputo monterà un nuovo motore rispetto all’attuale DPi, oltre ovviamente al sistema ibrido comune alle altre GTP, ispirandosi alle forme delle vetture di produzione appartenenti alla cosiddetta V-Series.

La Cadillac GTP, che debutterà in pista alla prossima Rolex 24 at Daytona di gennaio 2023, sarà rivelata ufficialmente nel corso dell’estate. Speriamo, aggiungiamo noi, già alla prossima 24 Ore di Le Mans, dove potrebbe fare compagnia a Ferrari e Porsche, attese anch’esse ad un vernissage quantomai esclusivo, con Peugeot che potrebbe addirittura anche gareggiarvi.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac

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WEC – Le nuove livree di Iron Lynx e Jota

Diffuse nella giornata odierna le nuove splendide livree che Iron Lynx adotterà nella season 10 del World Endurance Championship.

Le due colorazioni sono state sostanzialmente invertite rispetto alla base nera utilizzata nell’ultimo anno, con predominanza di giallo e rosa flash, quest’ultima per la Ferrari delle Iron Dames.

IronLynx

Peraltro sempre in questi giorni la mente a capo dell’operazione, Deborah Mayer, è stata nominata presidente della commissione Fia per le donne nel motorsport, succedendo nientemeno che a Michelle Mouton.

Ancora da finalizzare comunque gli equipaggi che ruoteranno intorno a Claudio Schiavoni e Rahel Frey.

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Nuova livrea anche per le Oreca di Jota Sport con un verde più acceso rispetto al verde scuro che ha caratterizzato le vetture 2021. In questo caso gli equipaggi sono già noti e ricordiamo comprendono Oliver Rasmussen, Ed Jones e Jonathan Aberdein sulla #28 e Roberto Gonzalez, Antonio Felix da Costa e Will Stevens sulla #38.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx, Jota

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ELMS – TF Sport, assalto alla serie europea con Aitken e Sorensen

Uno dei team in evoluzione nel mondo delle corse continentali è sicuramente TF Sport, che ha reso noto di volersi schierare nuovamente nella prossima stagione dell’European Le Mans Series sia in LM P2 che in GTE con un paio di grossi calibri.

L’Oreca 07 iscritta come Racing Team Turkey verrà affidata nientemeno che a Jack Aitken. Il 26enne britannico, reserve driver Williams F1, che nell’autunno scorso aveva testato anche una monoposto IndyCar, troverà Salih Yoluc e Charlie Eastwood per l’assalto al titolo della sottoclasse Pro/Am.

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TF Sport rinnova l’impegno anche tra le GTE, schierando una Aston Martin per Ahmad Al Harthy e Sam De Haan sotto l’egida dell’Oman Racing, cui si aggiungerà il factory driver Marco Sorensen, ex-campione GTE-Pro WEC. La seconda Vantage del team verrà invece affidata a Johnny Adam, Henrique Chaves e John Hartshorne.

Anche Inter-Europol come TF Sport raddoppierà la sfida del WEC, iscrivendo una Oreca LM P2 per Pietro Fittipaldi. Il test and reserve driver del team Haas F1 troverà l’ex United Autosports Fabio Scherer e David Heinemeier Hansson, che ritorna alla serie europea dopo lo one-shot nel 2019 col Project 1.

Grossa novità anche in casa BHK, dove Augusto Farfus è stato annunciato quale pilota di punta della compagine italianissima ancorchè battente bandiera britannica. Fin qui Farfus, due volte trionfatore a Daytona con la BMW M8, non ha mai guidato ufficialmente un prototipo, e l’esperienza si preannuncia quale apprendistato per l’impegno del 38enne brasiliano sulla nuova LMDh della casa di Monaco.

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United Autosports dal canto suo ha confermato Duncan Tappy quale driver di punta dell’equipaggio della #22 titolata nel 2020 insieme a Phil Hanson e Tom Gamble. Tappy sostituirà anche Hanson nell’equipaggio che affronterà la prossima 12 ore di Sebring insieme a Guy Smith e Jim McGuire.

Restando sulle LM P2, oltre al già annunciato equipaggio Pro/AM del G.Drive con il campione in carica WEC John Falb affiancato da James Allen ed Alex Peroni, si attendono news sugli equipaggi del Team Virage e del PREMA Powerteam / Iron Lynx.

Piero Lonardo

Foto: TF Sport, United Autosports

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WEC – Ecco i 37 per Sebring

Dopo la scorpacciata di emozioni di Daytona, a marzo ritorna anche il World Endurance Championship con la 1.000 Miglia di Sebring. Dopo la cancellazione delle ultime due edizioni, i protagonisti della serie mondiale torneranno a calcare la pista della Florida nel weekend condiviso con la 12 Ore del WeatherTech SportsCar Championship.

37 le vetture iscritte, vale a dire l’intero lotto delle full-season WEC diffuso pochi giorni or sono, meno le due Peugeot Hypercar, per le quali è ancora in corso la procedura di omologazione.

4 Le LMH, con l’Alpine A480-Gibson ammessa anche alla Season 10 a dare battaglia sui bump dell’ex aeroporto alle due Toyota campioni in carica con la novità Rio Hirakawa e un’unica Glickenhaus iscritta per Olivier Pla, Romain Dumas e Ryan Briscoe.

Notevole il pacchetto delle ben 15 LM P2: i campioni del WRT si presentano con una line-up completamente rinnovata intorno a Robin Frijns con Sean Gelael e Renè Rast, mentre Ferdinand Habsburg si presenta con la vettura gestita dal team belga per il Realteam insieme al campione in carica Pro/Am Rui Andrade e al collaudatore della MisionH24 Norman Nato.

Per il resto tutto già noto da tempo, con l’unico sedile ancora da assegnare al G-Drive al fianco di James Allen e Renè Binder, con i campioni in carica GTE-Am Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo si cimenteranno nell’assalto al titolo Pro/Am con la vettura di AF Corse.

Come sono peraltro già noti gli equipaggi delle cinque vetture iscritte alla GTE-Pro: due Ferrari con la new entry Antonio Fuoco, le due Porsche e la Corvette per Nick Tandy e Tommy Milner.

Diversi posti ancora TBA infine in GTE-Am, dove si scontreranno ancora una volta Ferrari, Aston Martin e Porsche. Da riempire la line-up del Project 1 intorno al nostro Matteo Cairoli cosí come i due equipaggi di Iron Lynx insieme a Claudio Schiavoni e Rahel Frey. Sempre in casa Porsche, ancora da ufficializzare i sedili di Dempsey-Proton e GR Racing.

L’inizio delle attività in pista a Sebring è previsto per sabato 12 marzo con la prima delle due giornate del Prologo, che per la prima volta varca i confini europei. Prove libere a partire da mercoledí 16 e start della 1.000 Miglia alle 12.00 PM locali di venerdí 18 marzo.

Piero Lonardo

L’entry list provvisoria della 1.000 Miglia di Sebring

Foto: WEC

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WEC – Ogier debutta con Richard Mille. United Autosports con di Resta a Sebring

Sebastien Ogier parteciperà a tutta la prossima stagione del World Endurance Championship nelle fila del Richard Mille Racing. La squadra coordinata in pista da Signatech, che nei due ultimi anni ha schierato equipaggi femminili in ELMS e nel WEC, ha scelto nientemeno che l’otto volte campione mondiale rally.

Insieme ad Ogier, accreditato già nel prossimo futuro di un sedile fisso sulla Toyota Hypercar, la giovane promessa del motorsport francese, Charles Milesi, campione LM P2 in carica, e Lilou Wadoux.

Curiosità, tutti e tre i piloti hanno partecipato al recente rookie test organizzato dal FIA WEC in appendice al doubleheader del Bahrain, Ogier e Milesi sulla Toyota GR010-Hybrid e la Wadoux proprio sull’Oreca #1.

DiResta

Anche United Autosports ha finalizzato la propria line-up con il ritorno di Paul di Resta che supplirà all’assenza causa concomitanza di Alex Lynn nella “Super Sebring” completando l’equipaggio dell’Oreca #32 insieme ad Oliver Jarvis (atteso ad un doppio impegno con la 12 ore IMSA) e Josh Pierson. Sull’altra Oreca LM P2 a Sebring confermati Filipe Albuquerque, anch’egli pronto ad un double duty, Phil Hanson e Will Owen.

Di Resta, ricordiamo prossimo driver Peugeot Hypercar, ed il giovanissimo britannico disputeranno assieme anche la parte dell’Asian Le Mans Series, limitatamente al secondo doubleheader di Abu Dhabi causa età.

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Pierson infatti,  che questo weekend ha già debuttato nel WeatherTech SportsCar Championship col PR1 Mathiasen e che si appresta a diventare il più giovane partecipante alla 24 Ore di Le Mans, compirà infatti i 16 anni necessari a ridosso del primo round di Dubai.

Piero Lonardo

Foto: Richard Mille Racing, United Autosports

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USCC – Rolex 24, Finale: Castroneves prosegue l’annata magica del MSR. DragonSpeed di forza in LM P2. Porsche doppietta in GT

E’ ancora una Acura a trionfare alla Rolex 24 at Daytona, ma a differenza dello scorso anno questa volta la vittoria va al Meyer Shank Racing. Anello di congiunzione fra i due successi Helio Castroneves, che nel finale ha gestito al meglio gli attacchi di Ricky Taylor, preferito a Filipe Albuquerque per lo shootout finale dal WTR.

Uno shootout durato mezz’ora gestito ad arte dopo la 17ma Full Course Yellow causata dalla Lamborghini di Giacomo Altoe ferma in curva 3, che ha permesso al team dell’Ohio di ripetere la storica vittoria di dieci anni or sono. Compagni di squadra del popolare “Spider-man”, Oliver Jarvis, Tom Blomqvist e Simon Pagenaud, fresco di passaggio di casacca in IndyCar.

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Chi esce con le ossa rotte da questa battaglia sono le Cadillac, che quest’anno dovranno guardarsi da entrambe le ARX-05 in ottica campionato, e guadagnano le restanti due posizioni a pieni giri con il JDC/Mustang Sampling del sempreverde Richard Westbrook e dell’Action Express/Whelen Racing.

Gara da dimenticare per il Team Ganassi, con le due DPi V.R. entrambe out of contention sin dalla metà gara: la mancanza dei ricambi necessari per riparare la #02 in testa grida vendetta, cosí come l’incapacità di risolvere in tempi brevi i problemi di alternatore della #01. Discorso a parte invece per la #48, che deve fare ancora una volta i conti con un Jimmie Johnson grande catalizzatore di interessi ma non all’altezza del resto dell’equipaggio, ancora una volta impreziosito da un grande Kamui Kobayashi.

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Grande vittoria in LM P2 per il DragonSpeed: l’effort di Elton Julian, alla terza vittoria in quattro anni, era di prim’ordine, con due dei giovani talenti IndyCar, Colton Herta (al secondo Rolex dopo quello conquistato con la BMW in GTLM nel 2019) e Pato O’Ward, a fare compagnia ad Devlin de Francesco e ad Eric Lux, e sulla distanza ha avuto la meglio sulla concorrenza. A sorpresa le due insidie maggiori sono state rappresentate dal Racing Team Nederland e dal Tower Motorsport, che completano un insolito podio.

Riley

Non c’è stata quasi gara invece in LM P3, categoria praticamente dominata per tutta la gara dai campioni in carica del Riley Motorsports, che ripresentavano Gar Robinson e Felipe Fraga insieme a Kay van Berlo e Michael Cooper. A podio vanno il Sean Creech Motorsport ed il CORE Autosport. Entrambi gli equipaggi comunque debbono recriminare su errori e costose penalità che hanno compromesso un risultato che poteva essere anche maggiore.

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La gara delle GT non ha mancato di entusiasmare nemmeno col nuovo formato GTD Pro, che da quest’anno ha preso il posto delle GTLM. Epico il duello finale senza esclusione di colpi tra le due Porsche di Mathieu Jaminet e Laurens Vanthoor, col primo ad aggiudicarsi alla fine l’agognato successo per il Pfaff Motorsports, che per l’occasione schierava Matt Campbell ed il neoacquisto in chiave LMDh Felipe Nasr.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Il contatto finale che spediva larga la 911 GT3 R del KCMG regalava una buona piazza d’onore alla Ferrari del Risi Competizione, cui non è riuscito il colpaccio della Petit Le Mans 2019 (in GTLM). Trascinati dai due campioni WEC GTE-Pro, Alessandro Pier Guidi e James Calado, ancora una volta il Cavallino ha sfiorato una vittoria che manca da tempo, in attesa della nuova Hypercar o GTP che dir si voglia.

Delusione totale Corvette e soprattutto BMW, con le nuove M4 GT3 ufficiali incredibilmente non all’altezza nemmeno dell’esemplare schierato dal Turner Motorsports.

Risi

Infine la GTD, categoria in cui la Ferrari di AF Corse ha pure sfiorato un clamoroso colpaccio con Nicklas Nielsen, Toni Vilander, Simon Mann e Luis Perez Companc, ma un drive-through nell’ultima caution per sorpasso in regime di Full Course Yellow ha vanificato l’impresa.

Wright

Successo quindi per il Wright Motorsports, che riporta la Porsche nuovamente in alto nella categoria dal 2017. A podio anche l’Aston Martin #44 del Magnus Racing e la Mercedes del Gilbert Korthoff Motorsports.  L’altra Ferrari in gara del Cetilar Racing ha concluso in P14 ma orgogliosamente al traguardo.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritornerà il 19 marzo con la 12 ore di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Porsche, DragonSpeed, Ferrari Races

L’ordine di arrivo della 60ma Rolex 24 at Daytona