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GTWC Europe – BMW e Ferrari davanti a tutti nei test di Barcellona

La BMW #46 del WRT e la Ferrari AF Corse  #71 svettano in classifica nelle due sessioni di test di Barcellona, sede dell’ultimo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Augusto Farfus ha fatto la differenza in mattinata col tempo di 1.40.324, mentre Davide Rigon ha ottenuto la migliore prestazione con 1.40.860 nel turno pomeridiano che ha preceduto i Bronze Test.

I protagonisti hanno preso confidenza con la nuova configurazione dell’impianto iberico, che da quest’anno, F1 a parte, non transitano più sulla selettiva chicane dell’ultimo settore, in modo identico al Motomondiale.

P3 e P5 per i leader della classifica dell’Akkodis Asp, Raffaele Marciello, Jules Guonon e Timur  Boguslavskiy, a 3 decimi dal leader di giornata, mentre l’altra 296 GT3 Pro di Nicklas Nielsen, Alessio Rovera ed Robert Shwartzman ha chiuso il secondo turno in P2, a 3 decimi dalla vettura gemella.

Menzione d’onore al termine della giornata per Hubert Haupt (HRT Mercedes #77), leader nei Bronze test davanti a Louis Machiels sulla  e Manuel Franco sulle Ferrari AF Corse #52 e #53; a seguire le Porsche di Aliaksandr Malykhin e Ralf Bohn iscritte da Pure Rxcing ed Herberth Motorsport.

Domani in programma le ultime libere e le Pre-qualifying, rispettivamente alle 9.30 e alle 13.25.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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GTWC Europe – Alcune variazioni nell’entry list di Barcelona

Alcune variazioni nell’entry list della 3h di Barcellona, epilogo del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup.

WRT accoglie in Bronze Cup il finnico Jesse Krohn, pronto per condividere l’abitacolo conTim Whale e Lewis Proctor. La coppia era stata precedentemente integrata dal tedesco Jens Klingmann, impegnato nel weekend al Mugello nel Campionato Italiano GT Sprint.

Nuovo teammate di lusso anche per Florian Scholze e Patrick Assenheimer (Getspeed Mercedes #3). A far compagnia ai due tedeschi in Bronze Cup Lucas Auer, già in pista quest’anno nel GTWC Europe solamente in occasione della 24h di Spa, che prenderà il posto di Alex Peroni.

Da rimarcare anche la partecipazione di Ben Green con la BMW M4 GT3 #35 di Walkenhorst Motorsport. Il nuovo compagno di box di  James Kell e Anders Buchardt ha corso quest’anno full-time nell’ADAC GT Masters.

Cresce pertanto l’attesa per la tappa conclusiva della serie endurance in terra spagnola, che assegnerà il titolo in tutte le classi presenti nel campionato continentale di SRO, a parte il titolo Pro-Am, già appannaggio dell’equipaggio di Car Collection Motorsport.

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Raffaele Marciello e Jules Gounon, insieme a Timur Boguslavskiy, mirano al bis dello scorso anno, con 94 punti contro i 76 dei vincitori della 24 Ore di Spa del Rowe Racing.

Più corta la classifica della Silver Cup,  dove gli alfieri del GRT Grasser vantano appena 5 lunghezze sul ComToYou Racing, mentre tra i Gold sono ben quattro gli equipaggi, capitanati da Nicolas Baert e Maxime Soulet del ComToYou, ancora in lizza per il successo finale.

Appuntamento a venerdí 29 settembre con i test ed il bronze test.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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USCC – Goldburg, di Resta e Sato sulla seconda Oreca LM P2 di United Autosports nel 2024

United Autosports ha annunciato poco fa l’equipaggio della sua seconda entry per il WeatherTech SportsCar Championship, composto da Dan Goldburg, Paul di Resta e Marino Sato.

Goldburg, veterano delle serie minori prototipi IMSA tra cui la VP Racing SportsCar Challenge (ex-Prototype Challenge), in cui al momento è in seconda posizione a due gare dal termine, a partire dal 2021 ha affrontato anche il proscenio principale tra le LM P3, con Performance Tech e col JDC-Miller MotorSports.

Con il team del Wisconsin durante la prima stagione ha conquistato un paio di podi a Mid-Ohio e Road America. Proprio un paio di settimane ad Indianapolis fa il 45enne del New Jersey ha debuttato tra le LM P3 nelle fila del Tower Motorsports, giungendo secondo insieme a Louis Deletraz nella “Battle on the Bricks”.

Di Resta non ha bisogno di presentazioni. L’ex-F1 è da tempo una colonna portante del team angloamericano, col quale ha già assaggiato le gare lunghe della Endurance Cup nel 2018 e vincendo, sempre tra le LM P2, in cinque appuntamenti del WEC, tra cui Le Mans 2020, e laureandosi campione dell’Asian Le Mans Series due anni prima.

Dallo scorso anno è anche pilota ufficiale Peugeot Sport con la 9X8 Hypercar, con la quale ha guadagnato il podio lo scorso luglio a Monza. Dando per scontata la sua riconferma tra i piloti della casa del Leone, da verificare chi lo sostituirà nella concomitanza che vede la gara di Mosport e la 6 Ore di San Paolo WEC, entrambe in programma il 14 luglio prossimo.

Il 24enne Sato (nessuna parentela con due volte vincitore della Indy 500) è infine approdato quest’anno tra i prototipi dopo quattro stagioni in F2 dopo il successo nell’Euroformula Open 2019 che hanno fruttato appena cinque arrivi nella top ten. Nelle fila di United Autosports ha conseguito il primo successo ad Aragon nell’ELMS insieme ad Oliver Jarvis e Phil Hanson, e svolgerà il ruolo di terzo pilota negli appuntamenti della Michelin Endurance Cup.

Ricordiamo che nei giorni scorsi è già stato presentato parte del primo equipaggio di United Autosports nella serie nordamericana, con Ben Keating ed Alex Quinn. Successivamente si è appreso che Quinn svolgerà il ruolo di terzo pilota nelle gare lunghe; pertanto si attende sicuramente almeno un altro nome da affiancare a quanto già noto.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

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WEC – In Bahrain da decidere ancora due titoli

Fra poco meno di un mese e mezzo il World Endurance Championship si ritroverà in Bahrain per l’ultimo atto della Season 11. Per il finale della prima vera stagione all’insegna delle Hypercar saranno ancora una volta 36 le vetture al via.

Da decidere ancora il titolo piloti LMH, con la fiammella ancora viva per i vincitori di Le Mans, Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, separati da 31 punti dai leader Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi e da 16 dall’equipaggio della Toyota #7, recente trionfatrice al Fuji.

Il titolo costruttori è già stato assegnato al costruttore nipponico e Ferrari ha conquistato matematicamente la seconda posizione, stanti i 39 punti complessivamente in palio per l’enduro del Golfo.

Ancora in palio anche il titolo delle LM P2, con WRT e la sua #41 di Louis Deletraz, Robert Kubica e Rui Andrade a precedere di ben 33 e 34 lunghezze gli equipaggi di Inter-Europol e United Autosports #22.

Già assegnato invece con due gare di anticipo il titolo delle GTE-Am, all’ultima gara di sempre, a favore dell’equipaggio di Corvette, rimane in palio il podio di categoria, che vede al momento favorite le Iron Dames con 79 punti contro i 73 della Ferrari #54 di AF Corse, meritati vincitori in Giappone, i 68 del Dempsey-Proton ed i 58 del GR Racing.

A BoP teoricamente cristallizzato, da segnalare tra gli equipaggi il TBC per la terza guida della Vanwall al fianco di Tristan Vautier ed Esteban Guerrieri, mentre tra le LM P2 dovrebbero essere presenti tutti i titolari, in assenza di concomitanze.

Tra le GTE-Am infine, da confermare la line-up della Ferrari #21 intorno a Simon Mann, atteso che al Fuji si sono alternati Hiroshi Koizumi e Kei Cozzolino, mentre sull’Aston Martin del D’Station non figura Satoshi Hoshino. Daniel Serra infine ritorna al volante della Ferrari Kessel.

L’azione in pista sul circuito del Bahrain inizierà giovedì 2 novembre alle 12.15 locali con le prime libere. Qualifiche venerdì 3 a partire dalle 16.15 e start della 8 Ore alle 14.00 locali di sabato 4 novembre. Da non dimenticare la coda del Rookie Test di domenica 5.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain

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GT Open – La Mercedes SPS eredita il successo della Race-2 di Monza. Cambia ancora la classifica generale

La Mercedes #20 di SPS Automotive Performance é stata dichiarata vincitrice della Race-2 di Monza dell’International GT Open. La vettura di Reece Barr e Mikaeel Pitamber è stata promossa al top della classifica grazie ad una sanzione di 3″ comminata a Nicola Marinangeli/Riccardo Agostini, primi sotto la bandiera a scacchi, per un’infrazione in regime di bandiere gialle.

L’accoppiata di AF Corse  ha mantenuto la seconda piazza davanti a Pierre Louis Chovet/ Maximilian Paul,  ma alle spalle della Lamborghini di Oregon é stata riposizionata la McLaren di Sam De Haan/Charlie Fagg, in un primo momento penalizzati.

L’equipaggio di Optimum Motorsport riprende pertanto la vetta in classifica generale con 4 punti di margine su Diego Menchaca  (Team Motopark Mercedes #17) ed 8 su Christopher Haase/Simon Reicher (Eastalent-Racing Audi #23), in vista della finalissima di Barcelona, in programma fra quattro settimane.

Luca Pellegrini

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LMC – United Autosports torna al successo a Spa in una gara impossibile. Prima vittoria Audi in GT3

Gara ancora una volta complicata quella della Michelin Le Mans Cup a Spa. Sull’impegnativo circuito delle Ardenne, ancor peggio di quanto avvenuto nella serie maggiore il giorno dopo, il regime di corsa libera è stato ridotto al minimo, con ben quattro interventi della Safety Car e una Full Course Yellow che hanno messo a dura prova le 39 vetture in gara.

Figurarsi che alla fine il successo è andato ad una macchina partita dalla pitlane, la Ligier #23 di United Autosports di John Schauerman e Wayne Boyd. Ma andiamo per gradi…

PHOTO-2023-09-23-17-26-38-4Allo start, subito dietro il polesitter Tony Wells succede di tutto. A farne soprattutto le spese le due vetture del Team Virage, compresa la capoclassifica di Julien Gerbi, toccata da John Melsom sulla Duqueine del Nielsen Racing, ma sarà Gerald Kraut sulla seconda entry di UA a provocare l’intervento della vettura di servizio.

La neutralizzazione durerà complessivamente mezz’ora, ma nemmeno il tempo di ripartire che Erwin Creed, in lotta per la terza piazza dietro Wells e Pieder Decurtis dell’Haegeli by T2 C, va a tamponare Melsom a Puhon.

Tutti ne approfittano per la sosta obbligatoria, da cui esce Tommy Foster con la Ligier del 360 Racing davanti a Wayne Boyd, che grazie alla vettura di servizio ha recuperato il giro di svantaggio. Simon Birch con la Honda #55 del GMB precede fra le GT3 Kei Cozzolino dopo che le fas iniziali sono state condotte da Alex Martin con la Porsche del Parker Racing sulla Lamborghini in pole di Hiroshi Hamaguchi.

Manco a dirlo ancora una volta la ripartenza si rivela fatale per il contatto alla Bus Stop protagonisti Nicolas Schatz di ANS e Franck Chappard di CD Sport. Siamo ad oltre 70’ di percorrenza quando la gara può riprendere, e Boyd ne approfitta per passare Foster e prendere la leadership della gara, ma passano circa 7’, tre giri circa, e ancora una volta c’è bisogno – per la quarta volta – della vettura di servizio, a causa del crash contro le barriere fuori Les Combes da parte di Josh Skelton.

Purtroppo le riparazioni alle barriere portano via altro tempo utile, e nel frattempo viene reso noto un drive through a Colin Noble, il quale stava portando nuovamente a podio la Ligier del Team Thor, per il contatto iniziale, e a Foster per aver superato in regime di Safety Car. Fuori dai giochi anche la Porsche dell’HCR w/CaffeineSix per un drive-trough per non aver rispettato il tempo minimo della sosta poi tramutato in 75” di penalità.

A 20’ dalla bandiera a scacchi di procede al nuovo restart, ma tocca ora all’esperto Manu Collard chiamare in causa la direzione gara per una foratura che lo costringe a parcheggiare la sua Ferrari 296 GT3 lungo l’Eau Rouge. Questa volta Eduardo de Freitas opta per una Full Course Yellow. Tra le GT3, l’Audi di Sennan Fielding dello Steller Motorsport ha preso la seconda piazza.

Negli ultimi minuti James Winslow con la Duqueine del DKR cerca di resistere al ritorno di David Droux con la vettura #97 del Cool Racing, che alla fine passa e si trascina a podio, dietro il raggiante Wayne Boyd – che torna al successo dopo la trionfale annata 2020 in ELMS, sempre tra le LM P3 – anche Kiril Smal del CD Sport. Appassionante il finale delle GT3, con l’arrivo in volata tra Birch, Fielding e la Lamborghini di Patrick Kujala del Leipert Motorsport. Questi ultimi due si toccano ma è l’Audi a transitare al secondo posto dietro la Honda dei danesi.

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Tutto deciso quindi ? Assolutamente no, perché nel post-gara vengono comminate una serie di penalità che modificano radicalmente la classifica generale. Al Cool Racing vengono assegnati 10” di penalità per non aver ridotto la velocità in regime di Full Course Yellow, che promuovono la vettura #2 di CD Sport e la #28 dell’MV2S Racing al secondo e terzo posto rispettivamente, mentre la Ligier #97 piomba al sesto posto.

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Gli stessi 10” vengono assegnati anche ai trionfatori delle GT3, che li fa precipitare all’ottavo posto. Prima vittoria quindi per l’Audi dello Steller Motorsport davanti alla Lamborghini del Leipert Motorsport e alla Porsche del Parker Racing, anche perché anche alla Ferrari #51 vengono corrisposti 5” extra per track limits che la portano in P6.

In conseguenza di ciò, la classifica delle LM P3 vede ancora in testa il Team Virage, oggi penultima delle vetture classificate, con 75 punti; in vista dell’ultimo appuntamento stagionale della Michelin Le Mans Cup a Portimao il 22 ottobre solo il Team Thor e CD Sport, a quota 51, possono pensare di impensierire la squadra polacca.

Tra le GT3 sono invece quattro le vetture in lizza per il titolo: il Racing Spirit of Leman, P5 al traguardo, allunga ulteriormente sulla Ferrari #51, che ora sconta 12 lunghezze sull’Aston Martin #10. A -14 e -19 rispettivamente inseguono l’HCR w/CaffeineSix ed il Leipert Motorsport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Le Mans Cup

L’ordine di arrivo definitivo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Pioggia di penalità nel post-gara di Spa: Racing Team Turkey chiude al terzo posto. Iron Lynx, successo in GTE.

Strascichi importanti nel post-gara della 4 Ore di Spa-Francorchamps. A farne le spese soprattutto l’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse, terza assoluta al traguardo con Alessio Rovera, Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière, che viene penalizzata di 4” per non aver rispettato la velocità durante l’ultima Full Course Yellow.

Penalità per la medesima situazione anche per la vettura del Racing Team Turkey, ma curiosamente solo di 2”. Peraltro il team ha anche protestato per il comportamento della macchina di AF Corse, ma questo ricorso non è stato accolto dalla direzione gara.

In funzione di queste penalità, l’Oreca #34 si classifica al terzo posto assoluto e la vettura di AF Corse al quinto, dietro anche alla #21 di United Autosports. In classifica generale ora il Racing Team Turkey insegue Algarve Pro Racing con 11 punti di svantaggio, mentre torna al comando nella classifica Pro/Am con 4 punti su AF Corse.

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Decisione importante anche in GTE, dove alla Porsche vincitrice di Proton Competition sono stati assegnati ben 10” di penalità per mancato rispetto della velocità durante l’ultima Full Course Yellow.

La vittoria va quindi alla Porsche Iron Lynx di Matteo Cairoli, Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni, mentre la 911 RSR-19 #16 viene classificata al terzo posto dietro la Ferrari di Formula Racing. In classifica generale, ora Proton ed Iron Lynx conducono a pari punti a quota 61 contro i 53 di Kessel Racing.

Appuntamento fra quattro settimane per il doppio appuntamento di Portimao che deciderà i titoli dell’European Le Mans Series 2023.

Piero Lonardo

Foto: TF Sport, Iron Lynx

L’ordine di arrivo definitivo della 4 Ore di Spa-Francorchamps

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GT Open – Ferrari torna alla vittoria a Monza in Race-2. In tre per il titolo a Barcelona

Nicola Marinangeli e Riccardo Agostini colgono a Monza il secondo successo stagionale nell’International GT Open imponendosi in race-2. La Ferrari #51 di AF Corse precede sul traguardo Reece Barr/Mikaeel Pitamber (SPS Automotive Performance Mercedes #20) e Pierre Louis Chovet/ Maximilian Paul (Oregon Racing Lamborghini #63). Diego Menchaca, sesto, eredita il primato assoluto nel campionato, ma sono tre gli equipaggi che si contenderanno il titolo a Barcelona.

Il recap della gara

Riccardo Agostini ha amministrato nel primo stint la pole position davanti a Reece Barr (SPS Automotive Performance Mercedes #20) e a Christopher Haase (Eastalent-Racing Audi #23). La graduatoria non è cambiata nella prima fase di gara che, a differenza della prova del sabato, è stata disputata completamente su pista asciutta.

La sosta ai box ha confermato davanti a tutti la Ferrari #51 ora con Nicola Mariangeli al volante, e ha proseguito dopo un intervento della Safety Car, il secondo della giornata, per due incidenti separati che hanno visto coinvolti la Ferrari #25 di AF Corse e la Mercedes #6 di GetSpeed alla Roggia e l’altra 296 GT3 di David Fumanelli nella ghiaia a Lesmo. Prima ancora era stata la Ferrari #133 di Kessel Racing a chiamare in causa la vettura di servizio dell’Autodromo Nazionale.

Marinangeli ha mantenuto il comando al restart davanti a Sam De Haan (Optimum Motorsport McLaren #69), Mikaeel Pitamber, ora sulla Mercedes #20, all’Audi #23 di Simon Reicher, mentre Thomas Neubauer passava per la P5 il vincitore di ieri Maximilian Paul (Team Oregon Lamborghini #63).

Quest’ultimo rimonterà sino alla terza piazza dietro Marinangeli e  Pitamber, mentre una penalità di 5″ retrocederà la McLaren #69 all’ottavo posto.

In funzione di questi risultati Diego Menchaca (Team Motopark Mercedes #17) diventa il leader provvisorio del campionato, ancora con due gare da disputare, con 3 lunghezze su De Haan/Fagg e 4 su Reicher/Haase.

In PRO-Am Marcin Jedliński/Karol Basz (Olimp Racing Audi #777) hanno festeggiato davanti alla Ferrari #27 di AF Corse e alla Mercedes #911 di Getspeed. Da rimarcare anche la prestazione di Stanislaw Jedliński / Krystian Korzeniowsk (Olimp Racing Ferrari #5), meritatamente a segno in AM su GetSpeed Mercedes #786 e Team Motopark Mercedes #65.

Gran finale della serie a Barcelona a metà ottobre.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

L’ordine di arrivo di Gara-2 

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DTM – BMW domina la Race-2 al Red Bull Ring. Preining torna in testa alla serie

René Rast torna a vincere nel DTM 2023 dominando la race-2 di Spielberg. BMW e Schubert Motorsport completano una bellissima doppietta con Sheldon van der Linde mentre Thomas Preining, terzo, torna al comando della classifica generale con 10 punti su Mirko Bortolotti.

Il recap della gara

René Rast (Schubert Motorsport BMW #33) ha controllato la prima metà dell’evento davanti al compagno di box Sheldon van der Linde. La coppia, partita dalla prima fila, ha amministrato la corsa davanti a Thomas Preining (EMA Manthey Porsche #91), mentre Mirko Bortolotti (SSR Performance Lamborghini #92), P9 in qualifica, perdeva posizioni dopo un contatto in curva 3 da parte di Marvin Dienst (Toksport WRT Porsche #99).

La pioggia è in seguito tornata a cadere a Spielberg come già accaduto nella race-1, ma tutti i protagonisti sono rimasti fedeli alle gomme slick anche dopo il pit obbligatorio. Rast ha tenuto la leadership su van der Linde e Preining.

L’austriaco torna quindi al top della categoria con 10 punti di vantaggio su Mirko Bortolotti che ha concluso in P21. Seguono Feller (-31), oggi 15mo, e Sheldon van der Linde (-52), entrambi ancora matematicamente in gioco con due sfide da disputare nel season finale di Hockenheim del 20-22 ottobre prossimo.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

L’ordine di arrivo di Gara-2

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ELMS – Algarve Pro Racing fa il bis a Spa. Vittorie di classe a Cool Racing (2) e Proton

Algarve Pro Racing vince la 4 Ore di Spa-Francorchamps, quarto appuntamento dell’European Le Mans Series, e prende il largo in classifica generale. Basilare la pole position conquistata ieri da Alex Lynn per evitare il caos generato da Manuel Maldonado al via, che si portava via le vetture di Duqueine e IDEC, con Marino Sato che, largo alla Source, iniziava a complicare la gara di United Autosports.

Dietro alla Safety Car e a Kyffin Simpson, incaricato del primo stint per il team battente bandiera portoghese, si accodavano le vetture di Inter-Europol e Cool Racing, scampate alla melèe iniziale. Matthew Richrd Bell con la Ligier #11 di Eurointernational ed il polesitter Ryan Hardwick con la Porsche Proton #16 al comando di LM P3 e GTE.

Sato, grazie alla strategia leggermente differente, ereditava la leadership dopo la prima sosta per poi restituirla poco dopo; il più esteso regime di corsa libera odierno – che alla fine conterà cinque interventi della Safety Car e due Full Course Yellow – di oltre un’ora veniva comunque inframmezzato dalla neutralizzazione per i detriti portati in pista dalla vettura Pro/AM di United Autosports, fuori alla Bruxelles.

La vettura meglio piazzata del team angloamericano si complica la vita esagerando alla BusStop su Vlad Lomko, in lotta per la terza piazza, contatto per il quale verrà sanzionato un drive-through. Termina intanto dopo meno di 90’ la gara di Gianmaria Bruni, fermo all’entrata della pitlane per problemi elettrici, mentre un’altra macchina del team Proton, la Porsche #93 di Michael Fassbender, riceve per l’ennesima volta i “complimenti” di un avversario, nella fattispecie Duncan Cameron, alla Source, di fatto chiudendo la gara della 911, a causa dei danni ricevuti.

La vettura di servizio torna in azione poco dopo; questa volta il protagonista è Martin Berry, che sbatte la sua Ferrari al Raidillon. Sato, che ancora una volta si era ritrovato al comando, è costretto ad un emergency pit.

Poco dopo lo scadere della metà gara l’ex-F2 si dirige direttamente ai box lasciando strada a James Allen, ora al volante per Algarve Pro Racing; l’Oreca #22 dovrà poi subire il drive-through anticipato poco sopra per poi chiudere anticipatamente la gara per problemi tecnici, mentre poco dietro Alessio Rovera si fa vedere alle spalle di Ollie Caldwell, che passerà nonostante l’ostruzione del pilota britannico, perdendo nell’operazione l’aerodinamica anteriore di sinistra.

Julien Andlauer sulla Porsche #77 ha invece preso il comando delle GTE su Scott Huffaker e su Zach Robichon, subentrato ad Hardwick, mentre le due Aston Martin di GMB e TF Sport finiscono per toccarsi e compromettere la gara di entrambe. Le posizioni dietro Allen si rivoluzionano dopo la sosta, con Josè Maria Lopez ad emergere dietro il leader seguito da Charlie Eastwood

Una nuova neutralizzazione era resa necessaria dal crash da parte di Antoine Doquin, e poco dopo toccava ancora alla Porsche della direzione gara per il botto di Glen van Berlo, sulle barriere della Campus. Appena si apre la pitlane ne approfittano tutti fuorchè Bent Viscaal e Malthe Jakobsen, sulle Oreca Pro/Am di Algarve Pro Racing e Cool Racing. Gustav Birch sbatteva pure lui a gomme fredde all’uscite di Les Combes, prolungando il regime di SC.

Al momento della ripartenza mancava meno di un’ora, e dietro ai leader sono le tre vetture Pro/Am di Ben Hanley, Louis Deletraz e Mathieu Vaxivière a dare spettacolo per la terza piazza, ma l’esperto pilota del Nielsen Racing andava a sbattere pesantemente alla Paul Frère e fa ritornare in causa la vettura di servizio. Tutti ne approfittavano salvo Reshad de Gerus, Sebastian Montoya e Sebastian Alvarez. Ancora una volta si tentava l’azzardo, che sembrava poter funzionare perchè poco dopo anche Jonathan Aberdein terminava la gara sulle medesime barriere di Hanley.

La direzione gara accelerava per una volta le operazioni di recupero, ma ciò non bastava ad impedire l’uscita di strada da parte di Mathieu Lahaye e la Ligier Ultimate, sbattuti fuori da Matteo Levorato, il quale aveva da tempo perso la leadership tra le GTE a favore di Alessio Picariello, a sua volta inseguito da presso da Matteo Cairoli.

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Nel frattempo le vetture Pro/Am si erano fermate per un rabbocco che alla forse poteva non essere necessario, lasciando strada a Lynn, che nelle ultime due tornate in regime di corsa libera, andrà a conquistare il secondo successo consecutivo per l’Oreca #25 davanti alla #37 di Cool Racing, trionfatrice in Pro/Am davanti ad AF Corse e Racing Team Turkey, grazie al forcing finale di Vaxivière su Deletraz.

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Tra le LM P3, Marcos Siebert porta a casa il terzo successo in quattro gare per Cool Racing davanti alla Ligier #13 di Inter-Europol e alla #11 di Eurointernational, mentre in GTE i capolista di Proton tornano alla vittoria dopo Barcelona davanti ad Iron Lynx. La Porsche #77 veniva gravata di 30” per track limits ed il podio andava quindi alla Ferrari di Formula Racing, sospinta nel finale dal driver della 499P Hypercar Nicklas Nielsen.

In classifica generale, Algarve Pro Racing ed i suoi piloti prendono il largo con 70 punti contro i 55 del Racing Team Turkey ed i 42 di AF Corse; questi ultimi consolidano il proprio vantaggio fra i Pro/Am con 76 punti contro i 71 della squadra battente bandiera turca.

In LM P3, titolo quasi in tasca per Cool Racing, che cl successo odierno doppia Inter-Europol con 91 punti contro 45. Seguono il Racing Spirit of Leman con 44 e la #11 di Eurointernational con 43. Tra le GTE infine, la Porsche Proton #16 conduce con ben 17 punti di vantaggio sui cugini di Iron Lynx e sulla Ferrari Kessel, oggi quinta al traguardo.

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Nulla però è ancora deciso con i ben 52 punti complessivamente in palio tra qualifiche e gare nel doubleheader finale di Portimao che il 20 ed il 22 ottobre prossimi chiuderà l’European Le Mans Series 2023.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 4 Ore di Spa-Francorchamps