Archivi tag: ACO

Schermata 2023-10-11 alle 11.39.54

WEC – Presentata la nuova MissionH24, obiettivo 2025

Presentata mediante diretta social la nuova incarnazione della MissionH24. La terza generazione del prototipo a idrogeno patrocinata dall’ACO con il contributo di GreenGT (appena ridenominata H24Project), segue la LMPH2G del 2018 e la H24 del 2021 con un design nettamente più moderno, ispirato alle attuali Hypercar.

mh24_set1_03_final

Obiettivo della nuova vettura, che ancora non ha una designazione specifica, migliorare le prestazioni in gara, e ció avverrà grazie ad un rinnovato sistema di celle di idrogeno che garantirà un 50% di potenza in più rispetto alla precedente versione, capace anche di un’autonomia, nelle intenzioni dei progettisti, dai 25’ ai 30’, e di prestazioni comparabili alle attuali GT3 grazie ad un motore elettrico capace di erogare 650 kW (872 HP) di potenza massima.

mh24_set1_08_final

Ricordiamo che la H24, portata in gara nel corso della stagione 2022 della Le Mans Cup, aveva già dimostrato a Imola un’autonomia superiore ai 30’, ma anche tempi sul giro ben lontani dalle GT3, insieme a tempistiche di rifornimento di almeno 7’.

mh24_set1_05_final

Il peso della vettura, il cui telaio sarà ancora una volta fornito da ADESS, è previsto tra i 1.300 ed i 1.450 kg contro i 950 di una Ligier LM P3, e dovrebbe vedere la luce per i primi collaudi in pista a gennaio 2025, in vista della successiva omologazione, in tempo utile quindi per l’avvio della nuova classe riservata alle vetture a idrogeno, prevista per il 2026.

Piero Lonardo

Foto: H24Project/ACO

_PL56043

USCC – In 54 per il gran finale alla Petit Le Mans

Capacità massima di 54 vetture per il tracciato gioiello di Road Atlanta, sede nel weekend della 26ma edizione della Petit Le Mans, appuntamento finale del WeatherTech SportsCar Championship.

A darsi battaglia tutte e 10 le GTP con gli equipaggi rinforzati per l’enduro della Georgia dai soliti nomi noti dell’IndyCar quali Scott Dixon, Helio Castroneves e Josef Newgarden, quest’ultimo alla prima esperienza in gara sulla Porsche #7, cui si aggiunge il campione del mondo di F1 2009 Jenson Button sull’altra 963 del JDC-Miller.

Sono ben sette le vetture matematicamente in lotta per il titolo. Davanti a tutti Pipo Derani ed Alexander Sims con la Cadillac di Action Express/Whelen Racing, i quali vantano un esiguo vantaggio di 3 punti sull’equipaggio dell’Acura del WTR w/Andretti e di 5 sui recenti trionfatori di Indianapolis, Nick Tandy e Mathieu Jaminet, ma non sono tagliate fuori la BMW #25, a -38, l’altra Porsche Penske a -73, l’Acura del MSR a -127 (ricordiamo che gli sono stati tolti 200 punti per il fattaccio di Daytona) e persino la Cadillac #01 del Team Ganassi, a quota -139, grazie al bottino complessivo massimo teorico di 385 punti tra qualifiche e gara. Tra i costruttori invece, Porsche difende appena 8 lunghezze su Cadillac, 61 su Acura e 64 su BMW.

Il BoP della categoria non vedrà variazioni sostanziali rispetto ad Indianapolis. Le Acura saranno alleggerite di 1 kg, ancorchè rimarranno le GTP più pesanti con 1.046 kg a vuoto, mentre gli altri tre costruttori godranno di 1 kW in più di potenza massima. Diminuita infine la potenza massima per stint delle ARX-06 di 2 MJ, mentre al contrario BMW e Cadillac potranno usufruire di 1 MJ extra.

In LM P2, Mikkel Jensen e Steven Thomas del TDS conducono con 20 punti di vantaggio su Ben Keating e Paul-Loup Chatin del PR1 Mathiasen, ma non sono esclusi nemmeno Ben Hanley e George Kurtz del Crodwstrike by APR a -100. Questi ultimi si avvarranno della stellina Indy NXT Nolan Siegel, mentre Scott McLaughlin è atteso nuovamente dopo Daytona all’impegno col Tower Motorsports insieme a Kyffin Simpson ed Ari Balogh, quarti a quota -133. Da segnalare il ritorno negli States per Manu Collard al volante dell’Oreca AF Corse insieme a Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière.

Gar Robison dal canto suo deve solamente prendere il via per aggiudicarsi il secondo titolo consecutivo nelle LM P3 col Riley Motorsports. Tra le 8 entry spicca il doppio impegno per Nolan Siegel al volante della Ligier del JR III Racing ed il ritorno del campione WEC GTE-Am Nico Varrone sulle Duqueine #17 di AWA. Da segnalare inoltre il ritorno delle vetture di Andretti Autosport e JDC-Miller.

Salgono invece ad 8 le presenze in GTD Pro grazie al ritorno delle Ferrari di Risi Competizione ed AF Corse e alla Lamborghini di Iron Lynx. Il team di Houston riporterà sulla 296 GT3 #62 Davide Rigon, Daniel Serra ed Alessandro Pier Guidi, mentre ad affiancare Simon Mann sulla #21 ci saranno addirittura due drivers della 499P hypercar, Miguel Molina e James Calado. Maro Engel invece tornerà a rinforzare l’equipaggio della Mercedes del WeatherTech Racing.

Un’altra stella IndyCar, Kyle Kirkwood, andrà nuovamente a rinforzare la line-up capolista de Vasser Sullivan composta da Ben Barnicoat e Jack Hawksworth che vanta ben 188 lunghezze di vantaggio in classifica sulla Corvette; anche in questo caso, alla Lexus #14 basterà prendere il via per conquistare il titolo di categoria.

Ben 19 infine le GTD. Col titolo già assegnato con una gara di anticipo al Paul Miller Racing, da segnalare il ritorno di Parker Thompson al Vasser Sullivan ma soprattutto quello delle due Ferrari di Cetilar Racing e Triarsi Competizione per l’ultima gara della Michelin Endurance Cup. Per la quarta gara lunga della stagione tornano anche le Iron Dames con Doriane Pin al fianco di Rahel Frey e Michelle Gatting, forse in ottica 2024, stante la prossima “promozione” tra i silver di Sarah Bovy.

Il Kellymoss with Riley infine schiererà una sola Porsche a causa dell’infortunio di Alan Metni, mentre entrambe le BMW del Turner Motorsports verranno schierate nella categoria Pro/Am.

Il BoP delle due categorie GT va a penalizzare proprio i costruttori nostrani, Lamborghini e Ferrari, che sconteranno ben 15 e 20 kg rispettivamente. Appesantite di 15 kg extra anche le Mercedes, che con 1.370 kg a vuoto diventano le più pesanti insieme alle 296 GT3. mentre le BMW soffriranno una robusta riduzione della pressione del turbo. Variazioni minime infine alle capacità dei serbatoi per BMW, Corvette e Ferrari (+1 litro) ed Acura (-1 litro).

L’azione in pista a Road Atlanta, dove già diversi team si sono presentati per dei test la scorsa settimana,  inizierà ufficialmente giovedì 12 ottobre con le prime libere alle 9.50 AM ET; qualifiche venerdì 13 alle 3.20 PM ET e start della gara alle 11.40 AM ET, pari alle 17.40 nostrane, di sabato 14 ottobre. Qualifiche e gara saranno come sempre fruibili gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 26ma Petit Le Mans

Pfaff_McLaren (1)

USCC – Pfaff sceglie McLaren per proseguire in GTD Pro

Dopo l’annuncio bomba di United Autosports per il WEC, poco fa Pfaff Motorsports ha reso noto che sarà il team ufficiale McLaren per il WeatherTech SportsCar Championship, e schiererà una 720S GT3 Evo in GTD Pro.

Il team canadese è campione in carica GTD Pro e si è laureato campione in GTD nel 2021, sempre con Porsche, collezionando vittorie di classe a Daytona e a Sebring (due) negli ultimi tre anni.

Pfaff Automotive è peraltro l’importatore ufficiale McLaren per il Canada e ha schierato nelle mani di Chris Green una 570S GT4 nell’IMSA Continental Tire SportsCar Challenge, poi Michelin Pilot Challenge.

La line-up dei piloti non è ancora stata finalizzata e verrà resa nota in futuro per quello che è il primo effort di McLaren tra le GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Pfaff Motorsports

McLarenGT3

WEC – McLaren insieme ad United Autosports in GT3

I legami tra United Autosports e McLaren si fanno sempre più stretti e, in attesa di ricevere maggiori sviluppi sul futuribile programma comune hypercar, il costruttore inglese ha annunciato poco fa di avere sottoposto una domanda di iscrizione alla prossima stagione del World Endurance Championship tra le GT3.

E sarà proprio United Autosports il team nominato a riportare il marchio alla 24 Ore di Le Mans, che vinse nel 1995 con celebre la F1 GTR, con le 720S GT3 Evo, protagoniste da anni nelle serie SRO ed IMSA, sempre che la richiesta venga accettata dal comitato selezionatore.

Per United Autosports si tratterebbe dell’occasione di rimanere nella serie mondiale dopo l’esclusione delle LM P2, effort assai vincente nel recente passato, e che verrà come noto convogliato nel WeatherTech SportsCar Championship.

McLaren e United Autosports si unirebbero nella nuova categoria a Ferrari-AF Corse, Porsche-Manthey, Ford-Proton, Corvette-TF Sport, Lamborghini-Prema Iron Lynx, BMW-WRT, Aston Martin-AMR e Lexus, quest’ultima forse con Akkodis ASP.

Sappiamo però che altri costruttori quali Mercedes e Honda sono alle porte, ma nel caso sarà difficile per gli organizzatori trovare loro spazio all’interno della griglia complessiva di 36 unità, che allo stato attuale, con l’inserimento del team angloamericano, sarebbe esattamente diviso a metà con le hypercar.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

Valkyrie_3

WEC/USCC – Confermato: Aston Martin in WEC ed IMSA dal 2025

Come anticipato ieri su queste pagine, la Aston Martin ha rivitalizzato il suo programma Hypercar e una Valkyrie correrà sia nel WEC che nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2025.

Valkyrie_0

L’effort, che riporta il marchio britannico tra i prototipi, da cui era assente dal 2011, verrà portata in pista dallo Heart of Racing, che ha annunciato che “almeno una unità” sarà presente in entrambi i campionati, facendone cosí la prima LMH ad essere presente su entrambe le sponde dell’oceano.

La base di partenza sarà la versione da track-day, la AMR Pro, compreso il motore V12 di 6,5 litri, che verrà adeguato per sottostare ai parametri regolamentari della categoria; sarà invece assente – sempre come anticipato ieri – la componente ibrida.

Valkyrie_2

Verranno inoltre proposte nuove versioni della Vantage in configurazione GT3 e GT4, la prima quindi pronta a partecipare anche nella nuova categoria LM GT3, che dalla prossima stagione sostituirà le GTE; nel comunicato ufficiale Aston Martin afferma di essere cosí l’unico impegnato in tutte le categorie prototipi e GT ed in F1 (affermazione questa vera solo se comprendiamo nel conteggio anche le GT4…).

Nessuna indicazione infine riguardo agli equipaggi, nè alle tempistiche di dettaglio di test ed omologazione della Valkyrie, programma che verrà guidato da Adam Carter, nuovo capo delle operazioni sportive endurance, il quale vanta tra le precedenti esperienze incarichi in Williams Racing e Wirth Research e con i team Renault, Jordan, McLaren ed Arrows in F1.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin

Aston Martin Valkyrie_Le Mans 2021_01

WEC – Domani arriva l’Aston Martin? Intanto alcuni costruttori provano il 2024

Da diverse fonti giunge la notizia che domani verrà presentata una nuova hypercar. E’ altamente probabile che non si tratterà propriamente di una nuova vettura, bensí della Aston Martin Valkyrie; la news sarebbe anche corroborata da un tweet di poche ore fa sull’account del costruttore britannico.

_PL54488

Non sappiamo ancora se la vettura, che verrebbe schierata grazie all’effort dallo Heart of Racing, entità presente da qualche anno in IMSA e che ha preso le redini del programma AMR WEC a stagione inoltrata, farà parte della griglia di partenza già nella prossima edizione del World Endurance Championship.

Un altro noto media però già dopo Le Mans aveva riportato per certa la “rivitalizzazione” del programma, che prevedeva la sostituzione del propulsore 6,5 litri V12 aspirato di 1.000 HP montato sulla vettura di serie con una nuova unità capace di erogare i 670 HP previsti dal regolamento LMH.

E siccome tanti media hanno associato di recente l’ex-campione del mondo di F1 Sebastian Vettel ad un clamoroso ritorno alle corse con un programma Hypercar, chissà che invece di Jota, cui era stato associato un po’ dappertutto, non si tratti invece dell’ultimo costruttore col quale ha disputato un Gran Premio di F1!

Tutta da verificare comunque la competitività di una soluzione non ibrida, già portata in pista da Glickenhaus e Vanwall, nei confronti dei “mostri” (di tecnologia, s’intende) Ferrari e Toyota. E’ comunque sicuro che un programma Hypercar, anche in chiave futura, permetterà l’ammissione di un paio di Vantage GT3 nell’entry list del prossimo anno.

_PL59808

Frattanto gli altri costruttori si stanno preparando alla prossima stagione, ed alcuni di questi contano di introdurre novità sostanziali; prima fra tutte Peugeot, con la 9X8 che nel 2024 adotterà la fatidica ala posteriore giubilata per un anno e mezzo di gare.

Ferrari, che nel frattempo ha girato in Bahrain, potrebbe proporre una versione aggiornata della sua 499P, sfruttando le possibilità regolamentari; Cadillac ha invece visitato di recente Imola, che ricordiamo ospiterà il secondo round 2024, utilizzando le soluzioni attuali. L’Autodromo del Santerno a metà agosto aveva già visto i test della Lamborghini SC63 dopo la prima uscita al Paul Ricard.

Alpine_Aragon

Le new entry BMW ed Alpine hanno infine speso tempo di qualità a Spa e ad Aragon, pista quest’ultima dove in precedenza anche l’Isotta Fraschini aveva compiuto una nuova sessione di test a metà mese, con il debutto al volante della Tipo 6 Competizione di Matteo Malucelli insieme ai collaudatori Jean-Karl Vernay e Marco Bonanomi.

IF_Aragon

Nel frattempo c’è comunque un’ultima gara del 2023 da disputare e che deve assegnare gli ultimi titoli ancora non conquistati.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin, Piero Lonardo, Alpine Racing, Isotta Fraschini

UA_2024

USCC – Goldburg, di Resta e Sato sulla seconda Oreca LM P2 di United Autosports nel 2024

United Autosports ha annunciato poco fa l’equipaggio della sua seconda entry per il WeatherTech SportsCar Championship, composto da Dan Goldburg, Paul di Resta e Marino Sato.

Goldburg, veterano delle serie minori prototipi IMSA tra cui la VP Racing SportsCar Challenge (ex-Prototype Challenge), in cui al momento è in seconda posizione a due gare dal termine, a partire dal 2021 ha affrontato anche il proscenio principale tra le LM P3, con Performance Tech e col JDC-Miller MotorSports.

Con il team del Wisconsin durante la prima stagione ha conquistato un paio di podi a Mid-Ohio e Road America. Proprio un paio di settimane ad Indianapolis fa il 45enne del New Jersey ha debuttato tra le LM P3 nelle fila del Tower Motorsports, giungendo secondo insieme a Louis Deletraz nella “Battle on the Bricks”.

Di Resta non ha bisogno di presentazioni. L’ex-F1 è da tempo una colonna portante del team angloamericano, col quale ha già assaggiato le gare lunghe della Endurance Cup nel 2018 e vincendo, sempre tra le LM P2, in cinque appuntamenti del WEC, tra cui Le Mans 2020, e laureandosi campione dell’Asian Le Mans Series due anni prima.

Dallo scorso anno è anche pilota ufficiale Peugeot Sport con la 9X8 Hypercar, con la quale ha guadagnato il podio lo scorso luglio a Monza. Dando per scontata la sua riconferma tra i piloti della casa del Leone, da verificare chi lo sostituirà nella concomitanza che vede la gara di Mosport e la 6 Ore di San Paolo WEC, entrambe in programma il 14 luglio prossimo.

Il 24enne Sato (nessuna parentela con due volte vincitore della Indy 500) è infine approdato quest’anno tra i prototipi dopo quattro stagioni in F2 dopo il successo nell’Euroformula Open 2019 che hanno fruttato appena cinque arrivi nella top ten. Nelle fila di United Autosports ha conseguito il primo successo ad Aragon nell’ELMS insieme ad Oliver Jarvis e Phil Hanson, e svolgerà il ruolo di terzo pilota negli appuntamenti della Michelin Endurance Cup.

Ricordiamo che nei giorni scorsi è già stato presentato parte del primo equipaggio di United Autosports nella serie nordamericana, con Ben Keating ed Alex Quinn. Successivamente si è appreso che Quinn svolgerà il ruolo di terzo pilota nelle gare lunghe; pertanto si attende sicuramente almeno un altro nome da affiancare a quanto già noto.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

_PL54708 (1)

WEC – In Bahrain da decidere ancora due titoli

Fra poco meno di un mese e mezzo il World Endurance Championship si ritroverà in Bahrain per l’ultimo atto della Season 11. Per il finale della prima vera stagione all’insegna delle Hypercar saranno ancora una volta 36 le vetture al via.

Da decidere ancora il titolo piloti LMH, con la fiammella ancora viva per i vincitori di Le Mans, Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, separati da 31 punti dai leader Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi e da 16 dall’equipaggio della Toyota #7, recente trionfatrice al Fuji.

Il titolo costruttori è già stato assegnato al costruttore nipponico e Ferrari ha conquistato matematicamente la seconda posizione, stanti i 39 punti complessivamente in palio per l’enduro del Golfo.

Ancora in palio anche il titolo delle LM P2, con WRT e la sua #41 di Louis Deletraz, Robert Kubica e Rui Andrade a precedere di ben 33 e 34 lunghezze gli equipaggi di Inter-Europol e United Autosports #22.

Già assegnato invece con due gare di anticipo il titolo delle GTE-Am, all’ultima gara di sempre, a favore dell’equipaggio di Corvette, rimane in palio il podio di categoria, che vede al momento favorite le Iron Dames con 79 punti contro i 73 della Ferrari #54 di AF Corse, meritati vincitori in Giappone, i 68 del Dempsey-Proton ed i 58 del GR Racing.

A BoP teoricamente cristallizzato, da segnalare tra gli equipaggi il TBC per la terza guida della Vanwall al fianco di Tristan Vautier ed Esteban Guerrieri, mentre tra le LM P2 dovrebbero essere presenti tutti i titolari, in assenza di concomitanze.

Tra le GTE-Am infine, da confermare la line-up della Ferrari #21 intorno a Simon Mann, atteso che al Fuji si sono alternati Hiroshi Koizumi e Kei Cozzolino, mentre sull’Aston Martin del D’Station non figura Satoshi Hoshino. Daniel Serra infine ritorna al volante della Ferrari Kessel.

L’azione in pista sul circuito del Bahrain inizierà giovedì 2 novembre alle 12.15 locali con le prime libere. Qualifiche venerdì 3 a partire dalle 16.15 e start della 8 Ore alle 14.00 locali di sabato 4 novembre. Da non dimenticare la coda del Rookie Test di domenica 5.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain

UAwin

LMC – United Autosports torna al successo a Spa in una gara impossibile. Prima vittoria Audi in GT3

Gara ancora una volta complicata quella della Michelin Le Mans Cup a Spa. Sull’impegnativo circuito delle Ardenne, ancor peggio di quanto avvenuto nella serie maggiore il giorno dopo, il regime di corsa libera è stato ridotto al minimo, con ben quattro interventi della Safety Car e una Full Course Yellow che hanno messo a dura prova le 39 vetture in gara.

Figurarsi che alla fine il successo è andato ad una macchina partita dalla pitlane, la Ligier #23 di United Autosports di John Schauerman e Wayne Boyd. Ma andiamo per gradi…

PHOTO-2023-09-23-17-26-38-4Allo start, subito dietro il polesitter Tony Wells succede di tutto. A farne soprattutto le spese le due vetture del Team Virage, compresa la capoclassifica di Julien Gerbi, toccata da John Melsom sulla Duqueine del Nielsen Racing, ma sarà Gerald Kraut sulla seconda entry di UA a provocare l’intervento della vettura di servizio.

La neutralizzazione durerà complessivamente mezz’ora, ma nemmeno il tempo di ripartire che Erwin Creed, in lotta per la terza piazza dietro Wells e Pieder Decurtis dell’Haegeli by T2 C, va a tamponare Melsom a Puhon.

Tutti ne approfittano per la sosta obbligatoria, da cui esce Tommy Foster con la Ligier del 360 Racing davanti a Wayne Boyd, che grazie alla vettura di servizio ha recuperato il giro di svantaggio. Simon Birch con la Honda #55 del GMB precede fra le GT3 Kei Cozzolino dopo che le fas iniziali sono state condotte da Alex Martin con la Porsche del Parker Racing sulla Lamborghini in pole di Hiroshi Hamaguchi.

Manco a dirlo ancora una volta la ripartenza si rivela fatale per il contatto alla Bus Stop protagonisti Nicolas Schatz di ANS e Franck Chappard di CD Sport. Siamo ad oltre 70’ di percorrenza quando la gara può riprendere, e Boyd ne approfitta per passare Foster e prendere la leadership della gara, ma passano circa 7’, tre giri circa, e ancora una volta c’è bisogno – per la quarta volta – della vettura di servizio, a causa del crash contro le barriere fuori Les Combes da parte di Josh Skelton.

Purtroppo le riparazioni alle barriere portano via altro tempo utile, e nel frattempo viene reso noto un drive through a Colin Noble, il quale stava portando nuovamente a podio la Ligier del Team Thor, per il contatto iniziale, e a Foster per aver superato in regime di Safety Car. Fuori dai giochi anche la Porsche dell’HCR w/CaffeineSix per un drive-trough per non aver rispettato il tempo minimo della sosta poi tramutato in 75” di penalità.

A 20’ dalla bandiera a scacchi di procede al nuovo restart, ma tocca ora all’esperto Manu Collard chiamare in causa la direzione gara per una foratura che lo costringe a parcheggiare la sua Ferrari 296 GT3 lungo l’Eau Rouge. Questa volta Eduardo de Freitas opta per una Full Course Yellow. Tra le GT3, l’Audi di Sennan Fielding dello Steller Motorsport ha preso la seconda piazza.

Negli ultimi minuti James Winslow con la Duqueine del DKR cerca di resistere al ritorno di David Droux con la vettura #97 del Cool Racing, che alla fine passa e si trascina a podio, dietro il raggiante Wayne Boyd – che torna al successo dopo la trionfale annata 2020 in ELMS, sempre tra le LM P3 – anche Kiril Smal del CD Sport. Appassionante il finale delle GT3, con l’arrivo in volata tra Birch, Fielding e la Lamborghini di Patrick Kujala del Leipert Motorsport. Questi ultimi due si toccano ma è l’Audi a transitare al secondo posto dietro la Honda dei danesi.

PHOTO-2023-09-23-18-24-51-3

Tutto deciso quindi ? Assolutamente no, perché nel post-gara vengono comminate una serie di penalità che modificano radicalmente la classifica generale. Al Cool Racing vengono assegnati 10” di penalità per non aver ridotto la velocità in regime di Full Course Yellow, che promuovono la vettura #2 di CD Sport e la #28 dell’MV2S Racing al secondo e terzo posto rispettivamente, mentre la Ligier #97 piomba al sesto posto.

Steller

Gli stessi 10” vengono assegnati anche ai trionfatori delle GT3, che li fa precipitare all’ottavo posto. Prima vittoria quindi per l’Audi dello Steller Motorsport davanti alla Lamborghini del Leipert Motorsport e alla Porsche del Parker Racing, anche perché anche alla Ferrari #51 vengono corrisposti 5” extra per track limits che la portano in P6.

In conseguenza di ciò, la classifica delle LM P3 vede ancora in testa il Team Virage, oggi penultima delle vetture classificate, con 75 punti; in vista dell’ultimo appuntamento stagionale della Michelin Le Mans Cup a Portimao il 22 ottobre solo il Team Thor e CD Sport, a quota 51, possono pensare di impensierire la squadra polacca.

Tra le GT3 sono invece quattro le vetture in lizza per il titolo: il Racing Spirit of Leman, P5 al traguardo, allunga ulteriormente sulla Ferrari #51, che ora sconta 12 lunghezze sull’Aston Martin #10. A -14 e -19 rispettivamente inseguono l’HCR w/CaffeineSix ed il Leipert Motorsport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Le Mans Cup

L’ordine di arrivo definitivo

I risultati delle Qualifiche

TF_AF

ELMS – Pioggia di penalità nel post-gara di Spa: Racing Team Turkey chiude al terzo posto. Iron Lynx, successo in GTE.

Strascichi importanti nel post-gara della 4 Ore di Spa-Francorchamps. A farne le spese soprattutto l’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse, terza assoluta al traguardo con Alessio Rovera, Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière, che viene penalizzata di 4” per non aver rispettato la velocità durante l’ultima Full Course Yellow.

Penalità per la medesima situazione anche per la vettura del Racing Team Turkey, ma curiosamente solo di 2”. Peraltro il team ha anche protestato per il comportamento della macchina di AF Corse, ma questo ricorso non è stato accolto dalla direzione gara.

In funzione di queste penalità, l’Oreca #34 si classifica al terzo posto assoluto e la vettura di AF Corse al quinto, dietro anche alla #21 di United Autosports. In classifica generale ora il Racing Team Turkey insegue Algarve Pro Racing con 11 punti di svantaggio, mentre torna al comando nella classifica Pro/Am con 4 punti su AF Corse.

Iron

Decisione importante anche in GTE, dove alla Porsche vincitrice di Proton Competition sono stati assegnati ben 10” di penalità per mancato rispetto della velocità durante l’ultima Full Course Yellow.

La vittoria va quindi alla Porsche Iron Lynx di Matteo Cairoli, Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni, mentre la 911 RSR-19 #16 viene classificata al terzo posto dietro la Ferrari di Formula Racing. In classifica generale, ora Proton ed Iron Lynx conducono a pari punti a quota 61 contro i 53 di Kessel Racing.

Appuntamento fra quattro settimane per il doppio appuntamento di Portimao che deciderà i titoli dell’European Le Mans Series 2023.

Piero Lonardo

Foto: TF Sport, Iron Lynx

L’ordine di arrivo definitivo della 4 Ore di Spa-Francorchamps