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Mamba

DTM – Nelle libere di Zandvoort, Mercedes al top con Engel

Maro Engel al top a Zandvoort al termine delle prove libere del secondo appuntamento stagionale del DTM. Il portacolori del Mercedes-AMG Team Landgraf ha stampato il best lap in entrambe le sessioni, rispettivamente davanti a Thomas Preining ed a Marco Wittmann.

Il turno pomeridiano è stato il più veloce, la BMW M4 GT3 #11 di Witmann ( Project 1) ha terminato la FP2 a solo 60 millesimi dalla Mercedes #48;  Kelvin van der Linde  (Abt Sportsline  #3/Audi) e Mirko Bortolotti  (SSR Performance #92/Lamborghini) seguono nell’ordine davanti a Sheldon van der Linde  (Schubert Motorsport #1/BMW) ed a Laurin Heinrich   (KÜS Team Bernhard #75/Porsche).

La FP2 è stata abbreviata a seguito di un ritardo nel programma dovuto ad un incidente in una delle categorie di supporto. La FP1, invece, è terminata con 1 minuto e mezzo d’anticipo a causa di una bandiera rossa generata dall’uscita di pista della Lamborghini #94 di Frank Perera.

Appuntamento a domani con le qualifiche (Q1) e per la seguente race-1 che partirà, come di consueto, alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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USCC – Ben 57 vetture alla 6 Ore del Glen col debutto della Wadoux

Il primo appuntamento dell’endurance dopo Le Mans è da tempo la 6 Ore del Glen, che vede la ripresa del WeatherTech SportsCar Championship, i cui protagonisti come noto si sono ben comportati sul tracciato della Sarthe, sfiorando il podio assoluto con la Cadillac #3 di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande.

Sono ben 57 le vetture iscritte, la griglia più corposa dopo Daytona. 9 le GTP, in attesa della Porsche Proton, che dovrebbe debuttare a Road America, ma solo due vetture hanno optato per un equipaggio a tre, vale a dire la Cadillac dell’Action Express e l’Acura del WTR w/Andretti, che riportano in pista Louis Deletraz e Jack Aitken.

Qualche variazione anche al BoP, dove tutti e quattro i modelli hanno ricevuto incrementi di peso, dai 4 kg delle Acura, che rimane la vettura più pesante con 1.053 kg a vuoto, ai 5 delle Porsche fino ai 7 kg extra di BMW e Cadillac. Leggere modifiche anche in termini di potenza massima e di energia massima per stint per Porsche, BMW e Caddy, con le Acura che mantengono il maximum output con 520 kW ed il valore massimo per stint con 917 MJ.

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Nove anche le LM P2, con la novità AF Corse, che ritorna dopo Daytona con un equipaggio inedito formato da Luis Perez Companc, Nicklas Nielsen e Lilou Wadoux. Quest’ultima, reduce da una sfortunata Le Mans, debutta così nella massima serie endurance americana.

Anche se viene ancora listato John Farano, reduce dal crash di Laguna Seca, nell’equipaggio del Tower Motorsports, l’unico sedile ancora TBD della categoria appartiene per ora al TDS, che nei primi due round della Michelin Endurance Cup ha schierato l’infortunato Francois Heriau sull’Oreca #35.

UPDATE: Sarà Salih Yoluc a sostituire Farano al Glen, mentre il team owner/driver prosegue il processo di guarigione.

Per la terza apparizione stagionale delle LM P3 si contano ben 10 entry con un unico sedile da assegnare in Performance Tech, ma l’altra grande sorpresa di questa entry list é tra le GTD Pro, con una seconda Ferrari 296 GT3 schierata a fianco di quella di Risi Competizione per Davide Rigon e Daniel Serra, per Miguel Molina, Ulysse De Pauw e Simon Mann. L’addizione porta il totale delle vetture iscritte a 9 unità, che comprendono anche gli effort dedicati alle gare lunghe di Iron Lynx e Turner Motorsport, mentre MDK ha da tempo comunicato l’intenzione di non proseguire.

Tra le ben 20 GTD infine, da segnalare il ritorno delle altre 296 GT3 di Triarsi Competizione e Cetilar Racing, così come della Lamborghini in rosa delle Iron Dames. Gli unici TBD riguardano la Lamborghini dell’NTE e l’Acura NSX del Racers Edge w/WTR.

Modifiche anche al BoP delle GT, con ben 30 kg abbuonati alle Ferrari, 20 kg a Lamborghini, Mercedes e McLaren e 5 alla Corvette. La AMG GT3 rimane comunque la vettura più pesante con 1.370 kg contro i 1.350 di Ferrari e Corvette; quest’ultima guadagna leggermente nell’alimentazione (+0,3 mm di restrittore d’aria) così come le Lexus (+1 mm X2), che guadagnano anche 3 litri extra di carburante, mentre le Acura ne perdono altrettanti.

In classifica generale ricordiamo che tra le GTP sono gli alfieri Porsche Nick Tandy e Mathieu Jaminet a condurre sui vincitori di Sebring dell’Action Express. Primati parziali nelle altre categorie prototipi per l’accoppiata del TDS Racing #11, Steven Thomas e Mikkel Jensen, tra le LM P2, classe che nel prossimo anno vedrà protagonista anche il Riley Motorsports di Felipe Fraga e Gar Robinson, attuali leader delle LM P3. In GTD Pro l’equipaggio della Lexus del Vasser Sullivan composto da Ben Barnicoat e Jack Hawksworth procede a vele spiegate con una vittoria e tre podi, mentre tra le GTD conduce il Paul Miller Racing, forte delle due vittorie ottenute da Bryan Sellers e Madison Snow a Sebring e Long Beach.

L’appuntamento in pista al Glen è per venerdì 23 giugno alle 4.30 PM ET per le prime libere. Qualifiche sabato 24 a partire dalle 1.20 PM ET pari alle 19.20 nostrane e start della gara alle 10.40 AM ET, vale a dire le 16.40 italiane, di domenica 25. Qualifiche e gara come sempre fruibili gratuitamente dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore del Glen

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USCC/WEC – Proton: Porsche hypercar da Monza e Road America e GT3 con la Ford Mustang nel 2024

Proton Competition sotto i riflettori nella settimana di Le Mans. La prima Porsche 963 hypercar acquisita dal team verrà messa in pista nel WEC a partire dalla 6 Ore di Monza, ed avrà come piloti, oltre a Gianmaria Bruni ed Harry Tincknell, l’ex-vincitore di Le Mans, Neel Jani.

La stessa vettura è poi attesa nei tre round finali del WeatherTech SportsCar Championship a partire da Road America il 6 agosto, per proseguire con Indianapolis il 17 settembre e la Petit Le Mans il 14 ottobre, presumibilmente con il medesimo equipaggio.

Se la seconda 963 ordinata da Christian Ried sarà pronta in tempo utile, parteciperà a propria volta alle due restanti gare del WEC al Fuji ed in Bahrain.

Ma questa non è l’unica novità per il team tedesco, che dalla prossima stagione è atteso tra le GT con Ford. Di oggi l’annuncio durante l’unveiling a Le Mans della nuova Mustang GT3, esposta al pubblico nel Village con una livrea particolare disegnata da Troy Lee, alla presenza dei massimi esponenti di Ford e Multimatic (che gestirà invece il programma IMSA), a partire dal CEO Ford Chris Farley, il quale ha definito in maniera virtuale le prerogative di questo programma, fino a Mark Rushbrook, Direttore Globale di Ford Performance (FP), nuovo brand che contraddistinguerà le creazioni sportive della casa dell’Ovale.

La Mustang GT3, realizzata sulla base della nuova Mustang Dark Horse, sarà dotata di un motore V8 di 5,4 litri preparato da M-Sport, longa manus Ford nei rally.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

DTM, 1. + 2. Rennen Oschersleben 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Engelhart guida il poker Porsche a Oschersleben

Poker Porsche ad Oschersleben al termine della race-2 del DTM. Christian Engelhart (Toksport WRT) prima vittoria in carriera precedendo sotto la bandiera a scacchi il compagno di box Tim Heinemann e Thomas Preining (Manthey EMA).

Il recap della gara

Thomas Preining (Manthey EMA #91/Porsche) gestisce dalla pole position conquistata in mattinata gli attacchi da parte di Clemens Schmid (GRT Grasser Racing Team #63/Lamborghini) dalla terza piazzola. Il portacolori del brand italiano, dopo aver beffato nei primi metri Tim Heinemann (Toksport WRT #9/Porsche), si è messo all’inseguimento del leader, mentre nel cuore del gruppo Sheldon van der Linde (BMW #1) tentava di risalire la china dopo una partenza non perfetta.

Dopo appena 10′  è entrata in pista la Safety Car, chiamata per spostare l’auto di René Rast (Schubert Motorsport #33/BMW). Problemi importanti per il pluricampione tedesco, tradito dalla perdita di una ruota nell’impegnativo secondo segmento di pista. Preining alla ripartenza ha ripreso a dettare il passo, mentre Heinemann non ha mancato l’occasione di tornare in terza posizione.

La sosta ai box ha premiato quest’ultimo, con la “Grello” che comunque riuscirà poco dopo a restituire il favore, mentre Heinemann successivamente dovrà inchinarsi anche al connazionale e teammate Christian Engelhart, autore di un’ottima rimonta partendo dalla settima piazzola.

Gli ultimi 15′ sono stati movimentati da una seconda neutralizzazione per rimuovere l’Audi #3 di Kelvin van der Linde, costretto a parcheggiare la propria R8 in curva 14 per dei problemi tecnici.

Preining alla green flag ha mantenuto il comando ma è stato però costretto a lasciare la leadership in seguito ad un’infrazione ai box. I commissari sportivi hanno infatti inflitto un ‘Penalty Lap’, nuova penalità introdotta in questa edizione del DTM targato ADAC, che costringe il pilota a transitare a 50 kmh in una determinata zona di pista.

La testa della gara veniva ereditata quindi Engelhart e Heinemann, con Preining davanti al teammate Dennis Olsen. Da quel momento in poi la graduatoria non è più cambiata, e le Porsche del Toksport WRT hanno concluso davanti alle altre due 911 GT3-R (992) di Manthey EMA.

A seguire le Lamborghini di Clemens Schmid e Mirko Bortolotti i quali hanno tenuto testa a Ricardo Feller (ABT #7) e Jusuf Owega (Mercedes-AMG Team BWT #84). Laurin Heinrich (Team75 Motorsport #75) e Lucas Auer   (Mercedes-AMG Team Winward #22) che completano nell’ordine la Top10.

Piccola pausa ora per il DTM che tornerà protagonista a fine giugno in Olanda a Zandvoort.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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DTM – Oschersleben Race-1: Perera subito a segno con Lamborghini

Lamborghini vince la Race-1 di Oschersleben del DTM con Franck Perera. Gestione perfetta dal via alla bandiera a scacchi per il francese di SSR Performance, meritatamente a segno davanti alla Porsche #9 di Tim Heinemann ed alla Ferrari #14 di Jack Aitken. Successo storico per il brand di Sant’Agata, fino ad ora senza affermazioni nel  Deutsche Tourenwagen Masters.

Perera aveva già messo tutti in riga al termine di un’avvincente Q1 col tempo di 1.21.370, davanti di appena 18 millesimi sul britannico Jack Aitken (Emil Frey Racing/Ferrari) e di 56 sul teammate Mirko Bortolotti.

Il recap della gara

Perera ha mantenuto la testa del gruppo su Bortolotti, abile al via a superare la Ferrari di Aitken. Anche Ricardo Feller (ABT #7/Audi) supererà la Rossa e si metterà all’inseguimento delle Lamborghini, mentre Luca Stolz ( Mercedes-AMG Team HRT #4) dovrà presto arrendersi a seguito di un problema tecnico.

Tutto è rimasto immutato fino alla sosta ai box. Aitken ha aperto le danze a 39 minuti dalla conclusione, e la scelta di anticipare l’ingresso per cambiare le gomme ha premiato l’ex test & reserve driver di F1, che si ritroverà terzo alle spalle di Tim Heinemann  (Toksport WRT #9/Porsche).

L’esordiente tedesco, campione in carica del DTM Trophy dopo una lunga carriera nel virtuale, si è ritrovato alle spalle di Perera, mentre al contrario Bortolotti perdeva progressivamente posizioni,fino all’ottava piazza, tentando l’inseguimento nei venti minuti conclusivi a Laurin Heinrich  (KÜS Team Bernhard #75/Porsche) e a Kelvin van der Linde (ABT #3/Audi).

Nessuno ha impensierito nel finale Perera che all’esordio a tempo pieno nel DTM ha ottenuto un successo completo. Sul traguardo il podio rimarrà inalterato con Heinemann ed Aitken; a seguire il veterano Renè  Rast quarto davanti a Feller e K. van der Linde.

Tanti significativi ritiri oltre al già citato Stolz. In merito vanno evidenziate le premature uscite di scena di Marco Wittmann  (Project 1 #11/BMW), Arjun Maini  (Mercedes-AMG Team HRT #36) e soprattutto di Sheldon van der Linde  (Schubert Motorsport #1/BMW). Giornata negativa per il campione in carica, tradito dalla sua M4 GT3 dopo una lunga sosta ai box.

Domani in programma Q2 e Race-2

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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DTM – Nelle libere di Oschersleben, BMW davanti con S. van der Linde

Sheldon van der Linde apre la stagione 2023 del DTM ottenendo il giro migliore nella classifica combinata delle prove libere in quel di Oschersleben. Il campione in carica di casa BMW, ha avuto la meglio col tempo di 1.21.690 per 143 millesimi sul teammate René Rast.

L’accoppiata di Schubert Motorsport ha preceduto l’Audi #40 del nostro Mattia Drudi (Tresor Orange 1), che nel finale ha superato nella lista dei tempi la Lamborghini #19 di Mick Wishofer (GRT Grasser Racing Team). Seguono nell’ordine il francese Frank Perera (SSR Perfomance #94/Lamborghini) e lo svizzero Ricardo Feller  (Abt Sportsline #3/Audi).

Lontano dalla prima parte della classifica Mirko Bortolotti. Il trentino di SSR Performance, il migliore in mattinata nella FP1, insegue insieme a Mercedes, Porsche e Ferrari, marchio che per la prima volta sarà rappresentato da Emil Frey Racing.

Tra le novità della gestione ADAC, un nuovo sistema di punteggio che attribuisce 25 punti al vincitore, per poi scendere a 20, 16, 13 e 11 per la top five, e a calare di un punto alla volta fino alla 15ma posizione invece di premiare solo i primi dieci, come avveniva fino al 2022.

Inoltre,  verrà definita una cosiddetta “penalty zone” in ogni circuito per le infrazioni minori che i piloti saranno costretti a percorrere ai 50 kmh.

Infine, la durata delle gare sarà estesa di 5′ e verrà portata quindi ad un’ora più un giro.

Appuntamento a domani con la Q1 e la seguente race-1. Come accade da un paio d’anni a questa parte il via verrà dato alle 13.30, il medesimo programma verrà utilizzato nella giornata di domenica.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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USCC/WEC – Il WTR raddoppia nel 2024. Arriva anche Hyundai ?

Dal paddock di Laguna Seca, che nel weekend è stato teatro dell’appassionante quarto appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship, è affiorata una news di rilievo in tema hypercar: il WTR with Andretti raddoppierà il proprio effort nel 2024 schierando una seconda Acura ARX-06 col supporto di Honda Racing Development.

Non sappiamo se ciò comporterà il contemporaneo abbandono da parte dell’MSR ovvero un cambio di scenario (ricordiamo che in ballo c’è anche la partecipazione al WEC e a Le Mans); ad ogni modo l’occasione è stata utile per confermare sin d’ora i due piloti titolari, Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, sulla Acura #10, mentre gli ulteriori piloti verranno resi noti più avanti nel tempo.

Sempre nel weekend, Autohebdo ha reso noto che un altro costruttore si potrebbe invece unire ai ranghi delle GTP/LMH. Si tratta di Hyundai, il cui neo appuntato capo delle attività sportive, Cyril Abiteboul, starebbe preparando l’ingresso a medio termine del costruttore coreano nei ranghi delle hypercar.

L’ex boss Renault F1 avrebbe al riguardo già provveduto ad ingaggiare l’ex direttore tecnico della Williams F1 e del programma Volkswagen WRC, François-Xavier Demaison.

Hyundai era già stata associata in precedenza ad un programma, poi mai concretizzato, nell’endurance, ma il recente cambio di management – e magari la volontà di diversificare l’offerta sportiva oltre il WRC – potrebbe essere l’occasione giusta per diversificare le proprie attività sportive.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Bourdais-Van der Zande risorgono a Laguna Seca

Non sono passate che due settimane dal terribile schianto di Spa-Francorchamps nel terzo atto del WEC, ma Renger van der Zande e  Sebastien Bourdais, reduci anche dalle gare sfortunate di Sebring e Long Beach, risorgono nel migliore dei modi trionfando a Laguna Seca.

Il weekend non era iniziato nel migliore dei modi per l’equipaggio della Cadillac #01, col botto del francese nelle libere-1, ma ancora una volta il perfetto lavoro di squadra del Team Ganassi ha contribuito a costruire una vittoria frutto della concretezza.

Quella concretezza che in un modo o nell’altro è mancata agli avversari, in primis alle due Porsche, che sembravano dovessero dominare in lungo e in largo dopo la doppietta nelle qualifiche. Invece, Matt Campbell e Felipe Nasr ne hanno combinate di ogni, dall’esagerare allo start da parte dell’australiano, compromettendo anche la gara dei compagni di squadra, poi scaraventando l’incolpevole Jarett Andretti all’entrata della pitlane, ed infine con l’uscita di strada del due volte campione che ha chiuso i giochi per l’equipaggio della 963 #7.

Nick Tandy e Mathieu Jaminet dal canto loro, si sono fatti largo nello schieramento delle GTP fino a giungere alle spalle dei vincitori e mantenere cosí, dopo il successo di Long Beach, la leadership in classifica generale. A dire il vero inizialmente sembrava fosse l’Acura dell’MSR a dominare la scena, ma un Tom Blomqvist in crisi di assetto non è riuscito a dominare l’assalto delle V-LMDh, cedendo clamorosamente nel finale. Poco consistente anche Alexander Sims, il quale è sostanzialmente il motivo per il quale sul gradino alto del podio non c’è la #31 biancorossa, dopo una prima parte di gara spettacolare da parte di Pipo Derani, a lungo al comando.

La Cadillac trionfatrice a sorpresa di Sebring comunque riesce a chiudere al terzo posto, davanti all’altra Acura del WTR with Andretti, quest’oggi impalpabile. Segnali di ripresa invece da parte delle BMW graziate dal BoP, che aldilà del risultato finale, hanno finalmente dimostrato di poter far parte del lotto dei migliori, che ora prevede anche la nuova Porsche del JDC-Miller, soprattutto grazie al veteranissimo Mike Rockenfeller.

Bella anche la battaglia senza esclusione di colpi tra le LM P2, anche se forse la direzione gara ha concesso un po’ troppo ad alcuni piloti. Fatto sta che nelle fasi salienti, il duello fra le Oreca di Crowdstrike by APR di Ben Hanley e PR1 Mathiasen di Paul-Loup Chatin si è concluso a favore di una terza vettura, quella del TDS di Steven Thomas e Mikkel Jensen, con il bi-titolato ELMS ad avere ragione dei campioni in carica della categoria nelle fasi finali della gara.

Da segnalare il brutto incidente occorso al leader provvisorio John Farano, trasportato in ospedale per valutazioni, mentre le penalità in corsia box hanno compromesso le gare delle entry del Rick Ware Racing e dell’altra entry del TDS. Fuori dai primi a causa di un contatto durante le concitate fasi finali anche Ryan Dalziel e la vettura dell’ERA Motorsport.

Chi si immaginava infine un dominio Porsche anche nelle due classi GT – ricordiamo che erano assenti le LM P3 – ha parzialmente sbagliato il pronostico, ma non certo per l’inconsistenza delle nuove 992.

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Klaus Bachler ha rovinato la gara dello Pfaff Motorsports tra le GTD Pro con un errore in corsia box, ma a riprova dello strapotere delle GT di Stoccarda, Patrick Pilet è stato in grado di rimontare sino al gradino basso del podio, che vede invece al top, dopo una penalità assurda per aver mal compreso un segnale di pass-by da parte dell’Aston Martin dello Heart of Racing e della Corvette, la Mercedes del WeatherTech Racing di Dani Juncadella e Jules Gounon, i quali aggiungono un secondo successo al season opener, davanti alla Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksorth; questi ultimi, col quarto podio in altrettante gare, riescono a mantenere la leadership in classifica.

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Tra le GTD invece, la corsa è stata dominata dal Kellymoss with Riley, con Kay van Berlo ad emergere nella seconda parte di gara sull’Aston Martin del Magnus Racing protagonista di uno stint finale di ben 1h25’.

Tra le due Porsche del team Wisconsin, con la #91 ed Alec Udell in evidenza nella prima parte di gara dalla pole, la BMW del Turner Motorsport dell’eterno Bill Auberlen e di Chandler Hull. Solo P10 per i leader del Paul Miller Racing, che dato il largo margine sugli inseguitori, mantengono comunque il comando della categoria.

Ora il WeatherTech SportsCar Championship osserverà un lungo break fino alla 6 ore del Glen in programma il 25 giugno; nel mezzo, la Le Mans del centenario che vedrà impegnati una buona parte dei protagonisti della serie, specie tra le LMH, con la presenza di due Cadillac ed una Porsche extra al già robusto parco partenti WEC.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, Porsche Motorsport

L’ordine di arrivo

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USCC – Prima fila tutta Porsche a Laguna Seca

Le Porsche sembrano prenderci gusto nel WeatherTech SportsCar Championship, e dopo la vittoria un po’ a sorpresa di Long Beach piazzano l’uno-due nelle qualifiche di Laguna Seca, con Matt Campbell davanti a Mathieu Jaminet.

Sostanzialmente non c’è stata storia per la pole sullo storico tracciato californiano, con le due 963 a darsi battaglia per tutta la sessione e la #7 a primeggiare col tempo di 1.14.774 di appena 90 millesimi sulla vettura gemella.

Campbell aveva dominato peraltro anche le due sessioni di libere svoltesi in precedenza, lasciandosi alle spalle l’Acura dell’MSR e la Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing, e la seconda fila in griglia domani sarà composta proprio dalle vincitrici di Daytona e di Sebring, con le due vetture gemelle di WTR with Andretti e Team Ganassi ad occuparne la terza. Da segnalare che la Cadillac #01 ha subito un incidente in curva 6 con Sebastien Bourdais alla guida nelle prime libere.

Le due BMW invece si mostrano ancora un gradino più in basso rispetto alla concorrenza nonostante i 5 kg in meno garantiti dal BoP rispetto al precedente round. Chiude la lista delle GTP la nuova Porsche del JDC-Miller, lontana oltre 2” dai primi con Tijmen van der Helm.

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George Kurtz dal canto suo ha piazzato il colpo nel giro finale, soffiando la pole delle LM P2 a Ben Keating per 61 millesimi sull’Oreca del Crowdstrike Racing by APR ed il tempo di 1.19.262.

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Porsche sugli scudi infine anche nelle due categorie GT grazie a Pfaff Motorsports e Kellymoss with Riley. Klaus Bachler ed Alec Udell hanno piazzato crono pressochè identici, con l’austriaco al top delle GTD Pro con 1.24.529, appena 0.010 meno del newcomer texano.

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A seguire le due Aston Martin dello Heart of Racing di Roman de Angelis ed Alex Riberas (Pro), mentre i leader del Vasser Sullivan si devono accontentare della sesta piazzola, P4 fra i Pro, con Jack Hawksworth, davanti alla deludente Corvette di Jordan Taylor.

Domani la gara, della durata standard di 2 ore e 40’, sarà preceduta da un breve warm-up alle 11.00 AM ET, e prenderà il via alle 3.10 PM ET, cioè le 21.10 italiane, e sarà visibile, come sempre gratuitamente, dall’Italia, dal sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Screenshot from Assetto Corsa

USCC – 38 entry per Laguna Seca, novità Porsche JDC-Miller e Montoya con RWR. LM P3 out nel 2024!

Saranno 38 le vetture che parteciperanno al quarto appuntamento stagionale del WeatherTech SportsCar Championship 2023 a Laguna Seca.

Screenshot from Assetto Corsa

La novità più importante di questo round consiste sicuramente nel debutto della Porsche 963 del JDC-Miller, finalmente consegnata al team del Minnesota e che vedrà in azione per tutta la stagione un’accoppiata completamente nuova formata dal veterano Mike Rockenfeller e dalla giovane promessa olandese Tijmen van der Helm, già al volante della Duqueine LM P3 schierata nelle prime due gare. Il terzo pilota per le restanti gare lunghe, presumibilmente l’alfiere di lunga data Tristan Vautier, verrà annunciato ufficialmente più avanti.

Nella classe regina, che passa a nove unità, al contrario del WEC continuano le modifiche al Balance of Performance. Rispetto a Long Beach, le BMW guadagneranno 5 kg mentre le Cadillac correranno con 1 kg in meno. Aggiunte di peso invece per le Acura e le Porsche (+4 e +2kg rispettivamente).

Modifiche al ribasso complessivamente per tutti e quattro i costruttori in termini di potenza massima e/o energia massima per stint.

Tra le otto LM P2, che tornano in azione dopo Sebring, novità Juan Pablo Montoya nelle fila del Rick Ware Racing al fianco di Eric Lux. Nelle prime due gare stagionali sull’Oreca #51 si erano alternati Pietro Fittipaldi, Devlin DeFrancesco ed Austin Cindric. Altra novità di rilievo, Louis Deletraz, terzo pilota WTR w/Andretti, al fianco di John Farano sulla vettura capoclassifica del Tower Motorsports.

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Assenti invece ancora le LM P3, che rivedremo solamente a fine giugno al Glen, e che usciranno dalla serie a partire dalla prossima stagione per competere solamente nella VP Racing Challenge (nuova denominazione della Prototype Challenge) al fianco delle vetture GT4 fino ad almeno il 2026. Le LM P2 rimarranno invece parte della serie maggiore fino ad almeno a tutto il 2025.

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Tra le GTD, novità Andretti Autosport, che schiererà una Aston Martin per Jarett Andretti e Gabby Chaves. I due si alterneranno su questa vettura in alcuni round della Sprint Cup e sulla Ligier LM P3 nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Regolarmente iscritta la Porsche dell’AO Racing di PJ Hyett, protagonista non solo di un big crash a Spa nel WEC ma prima ancora assente anche a Long Beach sempre per incidente. Nessuna Ferrari presente tra i 5 equipaggi Pro e le ben 16 entry Pro/Am rappresentate da 8 costruttori diversi.

Le uniche modifiche al BoP delle GT riguardano i 10 kg extra assegnati alle BMW M4 GT3, cui però verrà garantita una maggior pressione del turbo a tutti i regimi, e i 5 litri di carburante tolti al serbatoio della McLaren 720S GT3.

L’azione in pista sul tracciato californiano inizierà venerdì 12 maggio alle ore 7.05 PM ET con le prime libere. Libere-2 e Qualifiche sabato 13 rispettivamente alle 11.55 AM e alle 3.55 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, alle 3.10 PM ET, vale a dire alle 21.10 nostrane. Qualifiche e gara come sempre visibili gratuitamente dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: JDC-Miller, Andretti Autosport, Piero Lonardo

L’entry list di Laguna Seca