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Asian LMS – APR chiude da padrona ad Abu Dhabi. Vittorie di classe per Bretton Racing e Leipert Motorsport, titoli a Cool Racing e Pure Rxcing

Algarve Pro Racing ad Abu Dhabi come Schumacher a Silverstone 1998? Non proprio, ma ci andiamo vicino. Una sosta provvidamente piazzata un attimo prima che la gara venisse neutralizzata per l’incidente fra l’Oreca di Paul-Loup Chatin e la Porsche di Setiawan Santoso ha permesso all’equipaggio della vettura #25 di guadagnare quasi un giro di vantaggio sulla concorrenza, vantaggio che Chris McMurry, Freddie Tomlinson e Toby Sowery hanno saputo mantenere per il resto della competizione.

Ma il successo maggiore del team portoghese arriva dall’invito automatico a Le Mans conquistato dall’altro equipaggio composto da George Kurtz, Colin Braun e Malthe Jakobsen, cui basta il settimo posto odierno per conquistare il titolo dell’Asian Le Mans Series 2023-24.

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E dire che ancora una volta Kurtz ha cercato di rovinare la festa a Stewart Cox e c., vittima dell’ennesima partenza caotica innescata da Chatin, di cui hanno fatto maggiormente le spese l’Oreca di AF Corse, la Ligier LM P3 del 99 Classic Cars e la Mercedes del GetSpeed, la prima costretta ad una sosta ai box per la foratura della posteriore sinistra, le altre subito ko.

Nemmeno l’enorme sforzo dei meccanici di TF Sport è servito invece a portare al titolo la vettura iscritta come 99 Racing. Dopo un lungo lavoro durante la notte per riparare la vettura incidentata ieri, grazie al “prestito” del secondo telaio AF Corse, Ahmad Al Harthy, partito bene, ha dovuto subito scontare la penalità per l’incidente della partenza di gara 1. L’omanita, una volta trovatosi in fondo al gruppo, non è riuscito a rimontare la china, complice anche ovviamente il lungo stop – quasi 90’ prima di procedere full-speed – che ha indirizzato il resto della gara.

In GT, dopo la partenza a cannone (in tutti i sensi) da parte di Anthony Liu, era Alex Malykhin a prendere la testa della categoria per i leader di Pure Rxcing, con Alban Varutti del Sainteloc ad inseguire da presso, mentre tra le LM P3 Alexander Bukhantsov manteneva la leadership ottenuta dalla pole per Bretton Racing.

Dopo la lunga interruzione, dietro Tomlinson e John Falb del Duqueine, in P3 assoluta si trovava addirittura la Ligier LM P3 del Viper Niza, mentre le due contender di Crowdstrike by APR e 99 Racing erano entrambe costrette ad un emergency pit; contestualmente la direzione gara disponeva il pass around a vantaggio dei leader, che a metà gara avanzata potevano vantare quasi un giro di vantaggio sulla concorrenza, una volta soddisfatto il secondo necessario pitstop dell’Oreca #30.

La lotta si infiammava invece tra le GT, dove il leader Malykhin si toccava con la Mercedes di Heiko Neumann e perdeva quattro posizioni, lasciando al comando le McLaren di Optimum Motorsport, che si davano il cambio tra James Cottingham ed Ollie Millroy.

Frattanto, con ancora 90’ di gara da disputare, faceva capolino la pioggia che rendeva la pista viscida ma in generale ancora praticabile senza l’uso delle slick. Un’altra pioggia invece, questa volta di penalità per pit exit infringement, modificava sostanzialmente la classifica delle GT, lasciando la testa della gara nelle mani di Brendon Leitch con la Lamborghini di Leipert Motorsport.

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L’assoluta e le LM P3 erano saldamente nelle mani di APR, ora con Toby Sowery, e del Bretton Racing, con Julien Gerbi, ma era nelle retrovie che si giocava il titolo della categoria cadetta, che nelle fasi finali volgeva a favore del Cool Racing, secondi al traguardo nonostante il finale fin troppo arrembante da parte di Fabien Lavergne sulla vettura dell’High Class Racing.

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Tra le GT, dietro Marco Mapelli, subentrato a Leitch per lo stint finale dell’Huracàn neroverde, emergeva la Mercedes del Triple Eight, ed al Pure Rxcing bastava il terzo posto finale per conquistare l’invito a Le Mans.

Nelle ultimissime fasi erano Laurents Hörr, Julien Andlauer e Malthe Jakobsen a tenere banco nella rincorsa al podio assoluto, ma una più attenta programmazione delle soste permetteva a Ferdinand Habsburg e alla vettura #2 del Nielsen Racing di chiudere alle spalle dei leader, con il francese di Proton a svettare su Hörr per il gradino basso del podio, complice un drive-through causato da un fuori pista non voluto, penalità peraltro ben poco comprensibile su di un tracciato dalle vie di fuga chilometriche.

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La classifica vede il Crowdstrike by APR chiudere al comando con 9 punti di vantaggio sul 99 Racing, classificatisi oggi in P11. Ancora più risicati i margini definitivi di Cool Racing nei confronti di CD Sport e di Pure Rxcing verso il Triple Eight in LM P3 e GT (3 e 6 lunghezze rispettivamente).

E’ tutto per l’Asian Le Mans Series 2023-24. L’endurance tornerà in azione sempre in Medio Oriente fra poco meno di due settimane col Prologo WEC in Qatar, seguito dalla prima edizione della 1.812 km valida per la serie mondiale.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo di Gara 2

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Asian LMS – Jakobsen trascina il Crowdsrike by APR ad Abu Dhabi. Successo di CD Sport in LM P3. Tutto da rifare in GT

Malthe Jakobsen riesce ancora una volta nell’impresa di trascinare il Crowdstrike by APR al successo nella prima delle due gare di Abu Dhabi dell’Asian Le Mans Series.

Il reserve driver Peugeot, ben coadiuvato dal team portoghese, è riuscito ad approfittare al meglio dell’interruzione causata dalla red flag per l’incidente tra l’Aston Martin di TF Sport e la Ferrari del GR Racing con un undercut che lo ha visto uscire davanti alla vettura di AF Corse, che fino a quel momento aveva meritatamente preso la testa della gara.

A dire il vero George Kurtz, incaricato del primo turno di guida sull’Oreca #4, ancora una volta aveva complicato le cose, al via avendo la peggio nei confronti di John Falb e poco più tardi girandosi da solo in T14.

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Davanti frattanto, Ahmad Al Harthy del 99 Racing non approfittava della pole position conquistata in mattinata e perdeva presto la leadership, girandosi e lasciando il comando a Giorgio Roda con la vettura di Proton, il quale vinceva il duello con Salih Yoluc, poi guidicato reo del contatto con la capolista.

Tra le LM P3 era Julien Gerbi a prendere brevemente la testa della categoria su James Winslow in pole, che presto tornerà P1, mentre tra le GT Christopher Haase, partito a sorpresa sull’Audi residua del Sainteloc, macinava posizioni fino ad installarsi in testa. L’esperto pilota tedesco macinava un vantaggio incolmabile sulla concorrenza, ma la gara era ancora lunga.

La gara di Al Harthy subiva altre due battute d’arresto, prima per un’unsafe rejoin e poi transitando lento fino al primo pit, probabilmente a corto di carburante.

Dopo la prima ora di gara Alexander Malykhin del Pure Rxcing aveva le peggio nel duello con Anthiony Liu per la seconda posizione nelle GT, dopo che Marco Pulcini era già stato fatto fuori da John Falb, ma come da previsioni era la vettura di servizio a rimescolare le carte in tavola della categoria.

La Safety Car era chiamata in causa dall’Audi del Attempto Racing, ferma in curva 9 senza un pneumatico, ma il restart veniva abortito per il violento crash che vedeva coinvolti ancora una volta Liu, Malykhin e Al Harthy. Il driver della Mercedes dell’Al Manar, a furia di brake checking, propiziava il tamponamento delle due vetture che lo seguivano.

Gara terminata per entrambi i leader di classe quindi e classifiche in discussione; frattanto Kurtz non seguiva le istruzioni della Direzione Gara e si beccava un drive-through per essere transitato al di fuori della corsia box. Anche l’Oreca di Proton subiva conseguenze indirette da questa lunga neutralizzazione, ed era costretta ad un emergency pit che costava la leadership a Giorgio Roda in favore di Alessio Rovera e Michael Dinan.

Mentre tra le LM P3 le vetture continuavano a scambiarsi la leadership, ora a vantaggio del Bretton Racing, in GT il vantaggio della R8 #42, ora nelle mani di Alban Varutti, andava via via a scemare ed era Luca Stolz con la Mercedes del Triple Eight a prendere le redini della categoria.

Rovera manteneva il comando della gara fino al violento crash fra Ben Tuck e Riccardo Pera che ha portato all’interruzione della competizione per circa 45’. Con meno di mezz’ora sul cronometro e i prototipi assetati di carburante, il box APR decideva di non cambiare le gomme alla vettura di Jakobsen, già subentrato a Colin Braun, autore del secondo stint. La manovra permetteva all’Oreca #4 di uscire ben davanti a Mathieu Vaxivière, subentrato a Rovera per AF Corse, mentre la vettura di Proton, innalzatasi sino alla seconda posizione, scivolava ancora più in basso.

Le fasi finali vedevano un eccitante duello per la terza posizione tra Jean-Baptiste Simmenauer, sostituto di Olivier Rasmussen in casa Duqueine, Charlie Eastwood per TF Sport e Laurents Hörr del DKR. Con pochi minuti sul cronometro era quest’ultimo ad avere la meglio su Eastwood, mentre SImmenauer in testacoda perdeva anche la quinta piazza a favore del rientrante Andlauer.

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Tra le LM P3, Fabien Lavergne anticipando l’ultima sosta, permetteva al CD Sport di avvantaggiarsi rispetto alla concorrenza e conquistare la seconda vittoria stagionale davanti ai rivali del Cool Racing, mentre Marco Mapelli portava la Lamborghini del Leipert Motorsport al secondo posto dietro la Mercedes del Triple Eight, precedendo le due McLaren dell’Optimum Motorsport. Solo P7 per la migliore delle Ferrari, ancora una volta la #21 di AF Corse.

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In classifica generale, il Crowdstrike by APR sale al comando con soli 4 punti di vantaggio sul 99 Racing ma ben 20 e 21 su Proton ed AF Corse, che domani verranno chiamati ad un’impresa pressochè impossibile. CD Sport dal canto suo riprende la testa delle LM P3 per una sola lunghezza su Cool Racing.

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In GT infine, il risultato odierno lascia ben cinque contender in lizza per l’invito a Le Mans. Pure Rxcing, nonostante il ritiro, mantiene la leadership con 58 punti contro i 49 dei vincitori odierni. A seguire l’Al Manar by GetSpeed con 45 e la #42 del Sainteloc, dominatrice a Sepang, con 44. Qualche speranza anche per la McLaren #27 di Optimum Motorsport, a quota 38 stanti i 25 punti ancora in palio.

Domani appuntamento alle 16.00 locali, vale a dire le 13.00 nostrane, per l’ultimo start dell’Asian Le Mans Series 2023-2024, sempre da Yas Marina.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo di Gara 1

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Asian LMS – Al Harthy sbaraglia la concorrenza nelle qualifiche di Abu Dhabi e allunga per 99 Racing

99 Racing si avvicina sempre più al titolo dell’Asian Le Mans Series 2023-24 e ad Abu Dhabi piazza una doppia pole position che vale altri due punti di vantaggio in classifica generale sulla concorrenza.

Ahmad Al Harthy, incaricato delle qualifiche, ha segnato la migliore prestazione con 1.40.720, precedendo di ben 8 decimi Giorgio Roda e Salih Yoluc con le Oreca di Proton e TF Sport. Tutti gli altri scontano distacchi oltre il secondo.

Nella classifica dei secondi migliori giri, ordine invertito tra gli immediati inseguitori, col compagno di box (99 Racing è gestita in pista da TF Sport) che si avvicina a 3 decimi ed il comasco a 6.

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Non sfugge la doppia pole nemmeno ai leader della LM P3 di Cool Racing, con Alexander Bukhantsov autore di 1.52.673, a precedere nelle due classifiche il campione della Le Mans Cup Julien Gerbi del Bretton Racing.

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Unica pole differente fra le GT, dove comunque il punto addizionale si suddivide fra le due vetture gestite dal GetSpeed. In gara-1 Anthony Liu fa tre su cinque con la Mercedes dell’Al Manar col tempo di 1.52.673 davanti Martin Konrad, mentre il secondo miglior tempo appartiene per soli 48 millesimi all’austriaco.

Anche Marco Pulcini e la Ferrari del Dragon Racing e la Porsche capolista del Pure Rxcing di Alex Malykhin si scambiano le posizioni in seconda fila sulle due griglie di partenza.

Da segnalare l’incidente occorso all’Audi #43 del Sainteloc Racing nell’insidiosa ultima curva con Florian Scholze al volante e che ha generato l’unica interruzione della sessione.

Appuntamento a fra poco, alle 15.00 locali, le 12.00 italiane, per la partenza della prima delle due gare di 4 Ore ciascuna del doubleheader di Yas Marina, godibile come sempre gratis sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati delle Qualifiche-1

I risultati delle Qualifiche-2

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GTWC Europe – Lorenzo Ferrari con Tresor Competition. Line-up completamente nuova per Rutronik

Lorenzo Ferrari e Tresor Competition uniscono le forze in vista del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance e Sprint Cup 2024. L’ex campione italiano GT è atteso ad un nuovo impegno con Audi e con la formazione di Ferdinando Geri dopo aver disputato due anni disputati con Mercedes ed i team Winward e Akkodis ASP.

Il 21enne di Piacenza, ex titolato dell’European Le Mans Series in GTE, ha commentato in una nota: “Tornare in Tresor Competition è un’importante opportunità per la mia carriera e non vedo l’ora di scendere nuovamente in pista nella Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS. Si tratta di una sfida importante che mi permetterà non solo di competere con i migliori piloti al mondo, ma anche di partecipare a competizioni leggendarie come la Crowdstrike Spa 24H. Ringrazio Ferdinando Geri per la fiducia e darò il mio massimo per ottenere i migliori risultati possibili”.

Non è mancato il commento da parte di Geri, Team Principal del team, che ha trionfato con Mattia Drudi e Ricardo Feller nell’ultima edizione della Sprint Cup in classe PRO. “Diamo il bentornato a Lorenzo nel nostro team. Il suo talento e la sua determinazione sono evidenti nei risultati che ha ottenuto finora e siamo sicuri che la nostra collaborazione porterà altre soddisfazioni. Abbiamo lavorato sodo per rafforzare l’assetto della squadra in vista di questo nuovo capitolo e grazie all’esperienza maturata e alla determinazione di tutti, sono sicuro che potremo toglierci altre soddisfazioni”.

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Line-up completamente nuova per Rutronik Racing. Il team tedesco è atteso al via della serie continentale per la prima volta anche nella Sprint Cup dopo un programma parziale nell’Endurance Cup.

Laurin Heinrich, Thomas Preining e Dennis Olsen lasciano il posto al nuovo pilota ufficiale Porsche, Patric Niederhauser, all’ex vincitore della Porsche Mobil 1 Supercup, Sven Müller, ed al francese Julien Andlauer. I primi due parteciperanno ad ogni round, mentre il transalpino sarà di supporto per le manifestazioni di durata.

Oltre alla squadra PRO da segnalare anche la partecipazione di Dustin Blattner, Dennis Marschall e Loek Hartog nella Bronze Cup. Anche quest’ultima unità parteciperà ad ogni round, dalla 3h del Paul Ricard all’inedita 1000km di Jeddah che chiuderà la serie a novembre.

SRO ha reso noto che in totale saranno ben nove le case impegnate nelle 52 prove globali che compongono il Fanatec GT World Challenge Powered by AWS 2024: Aston Martin, Audi, BMW, Ferrari, Ford, Lamborghini, McLaren e Porsche sfidano Mercedes, padrona della scena negli ultimi anni. Il formato rimane invariato con ciascun marchio rappresentato dai team clienti tra GTWC Europe, Asia, America ed Australia.

Luca Pellegrini

Foto: Tresor Competition, Rutronik

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Asian LMS – Abu Dhabi: APR guida la carica nelle libere-2. Riccardo Pera abbassa il limite nelle GT

Conclusa da poco anche la seconda sessione di prove libere della 4 Ore di Abu Dhabi, ultimo appuntamento dell’Asian Le Mans Series 2023-2024.

La classifica vede al comando Malthe Jakobsen con l’Oreca LM P2 del Crowdstrike by APR. Il reserve driver Peugeot hypercar ha fissato i cronometri sull’1.41.337, ben lontano dal primato ottenuto nei test da Julien Andlauer ma anche di 0.034 più alto della migliore prestazione ottenuta nelle libere-1 da Louis Deletraz.

Dietro la stellina danese si piazzano Toby Sowery con l’altra vettura gestita dal team portoghese, a oltre 3 decimi, e Mathieu Vaxivière. L’equipaggio di AF Corse è costretta ad un’impresa quasi impossibile in ottica titolo dopo la gara sfortunata di Dubai.

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Solo P6 per la capolista 99 Racing, a 8 decimi dalla vetta grazie al sub di lusso Filipe Albuquerque. Il campione portoghese, chiamato all’ultimo momento al posto di Nikita Mazepin, dispone dell’equipaggiamento di riserva – tuta e casco – del teammate IMSA Deletraz.

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Migliore prestazione fra le LM P3 per Mikkel Jensen con 1.49.318 davanti al leader delle Libere-1, Manuel Espirito Santo. Da segnalare il problema occorso dopo qualche minuto dall’inizio della sessione alla Ligier del Bretton Racing con Stefan Mihnea al volante. La vettura ha comunque potuto ritornare in pista in seguito.

GR Racing

Ancora una Ferrari infine sul tetto delle GT. Questa volta tocca alla 296 GT3 del GR Racing, con Riccardo Pera che ritocca il limite segnato nel primo pomeriggio da Davide Rigon con 1.52.771. Il driver vicentino di AF Corse ad ogni modo segue nella lista dei tempi, ad appena 21 millesimi. Bene anche l’altra entry di AF Corse, P4 con Kei Cozzolino dietro l’Aston Martin del D’Station Racing.

Domani in programma le qualifiche, valide per entrambi i round di questo doubleheader, e la prima delle due gare di 4 ore, rispettivamente alle 10.45 e alle 15.00 locali (+3 ore rispetto all’Italia). Entrambe potranno essere fruite gratuitamente sul sito dell’Asian Le Mans Series https://live.asianlemansseries.com/en/live e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Asian Le Mans Series

I risultati delle Libere 2

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Asian LMS – Deletraz e il 99 Racing al top nelle prime libere di Abu Dhabi

Il 99 Racing sembra determinato a lasciare le briciole agli altri contender e, dopo la vittoria di domenica scorsa a Dubai, termina al top nelle prime libere di Abu Dhabi. Il team peraltro si presenta con un sostituto di lusso, Filipe Albuquerque, chiamato in causa all’ultimo momento causa l’indisposizione di Nikita Mazepin.

Louis Deletraz è stato autore di 1.41.303, precedendo di quasi due decimi Matt Bell e Mathieu Vaxivière con le Oreca LM P2 di Nielsen Racing ed AF Corse.

ProtonAd ogni modo, la migliore prestazione sin qui appartiene a Julien Andlauer, che nella sessione di test privati svoltasi al mattino, ha fissato i cronometri sull’1.41.005 con la vettura di Proton. Ricordiamo che il team tedesco insegue con 25 lunghezze di distacco il 99 Racing.

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Tra le LM P3, la palma del migliore va a Manuel Espirito Santo, autore di 1.48.700 sulla Ligier del Cool Racing condivisa con James Winslow ed Alexander Bukhantsov. La squadra capolista ha preceduto di appena 22 millesimi Anders Fjordbach dell’High Class Racing.

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Infine tra le GT3, largo a Davide Rigon, grande protagonista lo scorso weekend, che ha issato in alto la Ferrari 296 GT3 #21 di AF Corse con 1.53.116, superando nelle fasi iniziali del turno Ollier Millroy e la McLaren di Optimum Motorsport di appena 2 millesimi.

A seguire Dorian Boccolacci sulla Porsche di Huber Motorsport, new entry in questo appuntamento, condivisa con Stanislav Minsky e Jannes Fittje.

La sessione è stata interrotta per un problema all’Oreca di Algarve Pro Racing, fuori all’ultima curva. La vettura ha poi ripreso la pista, mentre al contrario l’Oreca LM P2 #55 di Proton, cui è stato sostituito il motore dopo aver saltato la seconda parte dei test mattutini, non ha partecipato alla sessione.

Il programma odierno prosegue fra poco con le libere 2 alle 18.35 locali, le 15.35 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Test Session

I risultati delle Libere 1

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GTWC Europe – I campioni del British GT alla prova della Sprint Cup

Dan Harper e Darren Leung correranno con Century Motorsport nella Sprint Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. I campioni in carica del British GT Championship, attualmente impegnati nell’Asian Le Mans Series 2023/24 con la BMW del Project 1, sono pronti per una nuova sfida internazionale, sempre con una M4 GT3.

Il factory driver BMW ed il gentleman, trionfatore tra gli AM nella recente Hankook 24H di Dubai, nonchè prossimo protagonista anche nel World Endurance Championship con WRT, sono attesi nei cinque atti della Sprint Cup con la vettura #911 a partire da Brands Hatch, il 4-5 maggio prossimi.

Luca Pellegrini

Foto: Century Motorsport

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WEC – Colpo di scena Isotta Fraschini: arriva proprio Bennett

Isotta Fraschini ha confermato stamane la line-up della Tipo 6 LMH che parteciperà alla Season 12 del World Endurance Championship. Con grande stupore, non appare più il nome di Alex Garcia al fianco di Jean-Karl Vernay e di Antonio Serravalle, nome quest’ultimo trapelato un paio di giorni fa, bensí quello di Carl Wattana Bennett, peraltro anticipato proprio su queste pagine QUI.

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Garcia, che aveva già partecipato ai collaudi della hypercar milanese, dopo aver trionfato tra le LM P3 in ELMS con Cool Racing è atteso ad una nuova stagione col team svizzero, sempre nella serie continentale europea, nei ranghi della categoria superiore, mentre attualmente sta disputando l’Asian Le Mans Series con una delle Oreca LM P2 del Nielsen Racing.

Il giovanissimo Bennett, che fa parte della “scuderia” A14 Management di Fernando Alonso, è pure impegnato nella serie asiatica proprio con Duqueine, squadra che finora non ha propriamente brillato e che ricordiamo porterà in pista la Tipo 6 LMH.

Queste le parole di Claudio Berro, Responsabile Motorsport di Isotta Fraschini Milano: “Sono molto curioso di vedere come funzionerà questo mix di gioventù ed esperienza in un campionato molto competitivo come è il FIA WEC. Per Isotta Fraschini i tre piloti in squadra sono molto importanti perché diventano ambasciatori della marca in Europa, Nord America e Asia, tre aree strategiche dal punto di vista commerciale”.

Piero Lonardo

Foto: Isotta Fraschini

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ELMS – Vector Sport con Aubry, Cullen e Richelmi. Bijoy Garg completa per United Autosports. Iron Dames su Porsche

Vector Sport, dopo la chiusura del rapporto con Isotta Fraschini, ha scelto la strada della continuità per la prossima stagione nell’European Le Mans Series: due dei tre piloti scelti per condurre l’Oreca LM P2 #10 hanno infatti già avuto esperienze col team di Gary Holland.

Ryan Cullen sarà infatti alla terza stagione con la squadra britannica dopo due stagioni nel WEC coronate dal terzo posto di Monza nel 2022, mentre Gabriel Aubry ha partecipato alla campagna 2023. Il 25enne transalpino ha all’attivo in totale ben quattro stagioni complete e sei partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, con l’highlight del settimo posto assoluto, secondo di categoria, nel 2019 col Jackie Chan DC Racing. Da segnalare anche i successi di categoria negli States col PR1/Mathiasen a Watkins Glen nel 2019 e alla Petit Le Mans del 2021 col Tower Motorsport.

A completare la line-up un ex-campione di categoria, Stéphane Richelmi. La stagione top del monegasco rimane finora il 2016, con la conquista del titolo di categoria e la vittoria a Le Mans, sempre con l’Alpine. Le strade del monegasco e di Aubry si sono poi incrociate nella Super-Season WEC del 2018-2019, terminata al secondo posto di categoria proprio dietro l’Alpine.

Il programma con Vector Sport non impedirà a Richelmi di proseguire i collaudi della Mission H24, cui si sta dedicando dal 2021.

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Sarà Bijoy Garg invece a completare i ranghi per United Autosports. Il 21enne californiano lo scorso anno si è classificato al primo posto nell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge col JR IIII Racing, squadra con la quale ha anche debuttato nel WeatherTech SportsCar Championship, vincendo la categoria all’ultima Petit Le Mans.

Garg, che si unirà a Paul di Resta e Fabio Scherer sull’Oreca #23, ha già debuttato nella categoria a Daytona e parteciperà ai restanti round della Michelin Endurance Cup. Ricordiamo che le altre due vetture del team di Richard Dean e Zak Brown nella serie europea saranno affidate a Ben Hanley, Marino Sato e Filip Ugran e a Oliver Jarvis, Andy Meyrick e Daniel Schneider.

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Frattanto United Autosports va a chiudere anche un altro tassello dei suoi equipaggi per il WEC ingaggiando James Cottingham su una delle due McLaren 720S GT3 Evo. Il vicecampione in carica del British GT andrà ad affiancare il già annunciato Grégoire Saucy sulla vettura #59; ancora ignoti invece, a due settimane dal Prologo in Qatar, i coequipier di Marino Sato sulla #95.

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Tornando alla serie europea, ritornano in azione le Iron Dames, con l’equipaggio protagonista nelle ultime stagioni anche nel WEC, formato da Michelle Gatting, Rahel Frey e Sarah Bovy. Ricordiamo che l’effort in rosa sarà in azione, a differenza sia del WEC che dell’IMSA, su una Porsche 911 GT3 R gestita da Proton.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, United Autosports

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WEC – Ecco l’Alpine con la novità Gounon. Isotta sceglie Serravalle. Heart of Racing conferma i suoi

Presentata ufficialmente l’Alpine A424 hypercar. Dell’LMDh su base Oreca si conoscevano da tempo le caratteristiche tecniche e anche i piloti; mancavano ancora la livrea definitiva e la composizione degli equipaggi.

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L’Alpine #35 verrà portata in gara da Charles Milesi, Paul-Loup Chatin e Ferdinand Habsburg, mentre sulla #36 si alterneranno Nicolas Lapierre, Mathieu Vaxivière e Mick Schumacher. Novità, la definizione di un pilota di riserva nella persona di Jules Gounon, factory driver Mercedes, campione in carica overall ed endurance del GT World Challenge Europe.

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Sempre parlando di hypercar transalpine, dei giorni scorsi la notizia che la Peugeot 9X8 si presenterà in Qatar nella stessa veste tecnica del 2023. L’ala posteriore e gli altri affinamenti, che comporteranno tra l’altro l’adozione di pneumatici standard, debutteranno solamente a Imola, in occasione del secondo round del WEC.

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Sempre in giornata l’annuncio da parte di Isotta Fraschini dell’ingaggio di Antonio Serravalle quale terzo pilota della Tipo 6 LMH insieme a Jean-Karl Vernay ed Alex Garcia. Il 21enne canadese proviene dalla filiera delle monoposto americane, avendo disputato due stagioni in Indy Pro (allora Pro Mazda) nel 2018-2019 e successivamente altre due in Indy Lights (ora Indy NXT), ottenendo quale miglior piazzamento un sesto posto nel 2021.

Uniche esperienze con le ruote coperte, lo scorso anno alla Rolex 24 at Daytona sulla Duqueine LM P3 del FastMD Racing ed un paio di gare a Sebring per il Muehlner Motorsport nell’ambito dell’IMSA VP Racing SportsCar Challenge. Non giudicata all’altezza quindi la candidatura di Carl Bennett, già in azione col team Duqueine nell’Asian Le Mans Series in corso di svolgimento.

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Infine Heart of Racing che ha confermato integralmente la line-up che dopo i primi due round della scorsa stagione ha preso possesso dell’Aston Martin #98. Daniel Mancinelli, Alex Riberas e Ian James si siederanno quindi sulla nuova Vantage GT3, in attesa di poter portare in pista nel 2025 la nuova Valkyrie hypercar, che parallelamente all’outing in Bahrain, sta girando anche in Arizona con un altro esemplare.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Indy NXT, Heart Of Racing