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WEC – Tornano gli scaldagomme, ma solo a Le Mans

La FIA e l’ACO hanno deciso di autorizzare gli scaldagomme per la prossima 24 Ore di Le Mans. La notizia è pervenuta poco fa mediante un comunicato che afferma che la decisione è stata presa “dopo attenta valutazione dei dati relativi al consumo dei pneumatici, insieme ai fornitori Michelin e Goodyear”.

“L’eccezione è limitata alla sola 24 Ore di Le Mans – prosegue il comunicato – allo scopo di assicurare a tutti i piloti, indipendentemente dal livello di esperienza, di competere nel modo più sicuro, a prescindere dalle condizioni della pista e delle temperature, mentre i fornitori, le squadre ed i piloti guadagneranno tempo prezioso per capire  come portare al meglio i pneumatici in temperatura per il resto della stagione 2023 del FIA WEC.”

La norma si applicherà a tutte e tre le classi in gara e gli scaldagomme verranno alimentati da carburante sostenibile fornito da TotalEnergies. Il comunicato termina ricordando, forse in modo un po’ troppo polemico che “l’abolizione dei mezzi per portare in temperatura le gomme è stata introdotta a seguito di un percorso a lungo termine, durato due anni.”

Il dietrofront di FIA ed ACO fa seguito alle rimostranze dei costruttori, soprattutto Ferrari, già riportate su queste pagine, dopo l’esperienza della recente 6 Ore di Spa-Francorchamps, dove non solo diversi gentlemen hanno faticato sulla pista bagnata (va ricordato, con le slick) ma anche piloti esperti cone Brendon Hartley ed Antonio Fuoco hanno dovuto pagare dazio negli outlap in qualifica e in gara, su pista asciutta. Senza dimenticare i botti di James Calado e Josè Maria Lopez a Sebring.

A questo punto attendiamo anche la revisione del BoP caldeggiata da Porsche.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Delage

WEC – IDEC Sport si associa a Delage per Le Mans. Niente Monza per l’Isotta Fraschini

No, stavolta non è un pesce d’aprile, ma un ulteriore marchio automobilistico d’epoca si va ad associare ad una squadra preesistente per la 24 Ore di Le Mans.

Si tratta di Delage, brand transalpino nato nel lontano 1905 e scomparso nel secondo dopoguerra, recentemente rivitalizzato da parte di Laurent Tapie, figlio del noto imprenditore, e costruttore di una supercar grintosissima, la D12, un mostro ibrido capace di oltre 1.000 HP.

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Lo storico nome si assocerà per la Le Mans del centenario con IDEC Sport, presente per la settima volta ai nastri di partenza della classica della Sarthe con un’Oreca LM P2 iscritta per il titolare Paul Lafargue, Paul-Loup Chatin e Laurents Hörr.

Delage peraltro vanta un passato (ancorchè remoto) di tutto rispetto a Le Mans, con due secondi posti nel 1939 e nel 1949.

IF-pista

Frattanto giungono invece notizie non altrettanto positive da parte di un altro marchio storico in procinto invece di debuttare in gara fra le LMH. Isotta Fraschini nei giorni scorsi ha infatti reso noto di avere dovuto procrastinare la procedura di omologazione della sua Tipo 6.

Niente 6 Ore di Monza quindi per l’hypercar lombarda, almeno non in gara, perché in prima battuta si presenterà all’Autodromo Nazionale il 16-17 maggio per proseguire i test di sviluppo con alla guida nientemeno che Marco Bonanomi. Nel weekend di gara dei primi di luglio inoltre, la Tipo 6 Competizione, insieme alla versione Pista dovrebbe fare bella mostra di sè nel paddock.

Piero Lonardo

Foto: IDEC Sport, Delage, Isotta Fraschini

Screenshot from Assetto Corsa

USCC – 38 entry per Laguna Seca, novità Porsche JDC-Miller e Montoya con RWR. LM P3 out nel 2024!

Saranno 38 le vetture che parteciperanno al quarto appuntamento stagionale del WeatherTech SportsCar Championship 2023 a Laguna Seca.

Screenshot from Assetto Corsa

La novità più importante di questo round consiste sicuramente nel debutto della Porsche 963 del JDC-Miller, finalmente consegnata al team del Minnesota e che vedrà in azione per tutta la stagione un’accoppiata completamente nuova formata dal veterano Mike Rockenfeller e dalla giovane promessa olandese Tijmen van der Helm, già al volante della Duqueine LM P3 schierata nelle prime due gare. Il terzo pilota per le restanti gare lunghe, presumibilmente l’alfiere di lunga data Tristan Vautier, verrà annunciato ufficialmente più avanti.

Nella classe regina, che passa a nove unità, al contrario del WEC continuano le modifiche al Balance of Performance. Rispetto a Long Beach, le BMW guadagneranno 5 kg mentre le Cadillac correranno con 1 kg in meno. Aggiunte di peso invece per le Acura e le Porsche (+4 e +2kg rispettivamente).

Modifiche al ribasso complessivamente per tutti e quattro i costruttori in termini di potenza massima e/o energia massima per stint.

Tra le otto LM P2, che tornano in azione dopo Sebring, novità Juan Pablo Montoya nelle fila del Rick Ware Racing al fianco di Eric Lux. Nelle prime due gare stagionali sull’Oreca #51 si erano alternati Pietro Fittipaldi, Devlin DeFrancesco ed Austin Cindric. Altra novità di rilievo, Louis Deletraz, terzo pilota WTR w/Andretti, al fianco di John Farano sulla vettura capoclassifica del Tower Motorsports.

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Assenti invece ancora le LM P3, che rivedremo solamente a fine giugno al Glen, e che usciranno dalla serie a partire dalla prossima stagione per competere solamente nella VP Racing Challenge (nuova denominazione della Prototype Challenge) al fianco delle vetture GT4 fino ad almeno il 2026. Le LM P2 rimarranno invece parte della serie maggiore fino ad almeno a tutto il 2025.

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Tra le GTD, novità Andretti Autosport, che schiererà una Aston Martin per Jarett Andretti e Gabby Chaves. I due si alterneranno su questa vettura in alcuni round della Sprint Cup e sulla Ligier LM P3 nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup.

Regolarmente iscritta la Porsche dell’AO Racing di PJ Hyett, protagonista non solo di un big crash a Spa nel WEC ma prima ancora assente anche a Long Beach sempre per incidente. Nessuna Ferrari presente tra i 5 equipaggi Pro e le ben 16 entry Pro/Am rappresentate da 8 costruttori diversi.

Le uniche modifiche al BoP delle GT riguardano i 10 kg extra assegnati alle BMW M4 GT3, cui però verrà garantita una maggior pressione del turbo a tutti i regimi, e i 5 litri di carburante tolti al serbatoio della McLaren 720S GT3.

L’azione in pista sul tracciato californiano inizierà venerdì 12 maggio alle ore 7.05 PM ET con le prime libere. Libere-2 e Qualifiche sabato 13 rispettivamente alle 11.55 AM e alle 3.55 PM ET e start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, alle 3.10 PM ET, vale a dire alle 21.10 nostrane. Qualifiche e gara come sempre visibili gratuitamente dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: JDC-Miller, Andretti Autosport, Piero Lonardo

L’entry list di Laguna Seca

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GTWC Europe – 29 macchine a Brands Hatch per il via della Sprint Cup

Saranno 29 le vetture presenti ai nastri di partenza di Brands Hatch del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. Classi rappresentate: PRO, Gold e Silver Cup, mentre per motivi logistici non sono al via i rappresentanti della classe Bronze che ritroveremo a Misano Adriatico.

15 auto sono attese nella top class, con WRT che tenterà di confermarsi al vertice con la coppia formata da Charles Weerts e Dries Vanthoor. I belgi, alla ricerca del quarto trofeo Sprint consecutivo, inseguono la prima gioia nella categoria continentale di SRO con la BMW M4 GT3.

Al via ricordiamo anche due Ferrari 296 GT3 iscritte da Emil Frey Racing in Pro per Albert Costa/Thierry Vermeulen #69 e per Giacomo Altoè/Konsta Lappalainen #14, oltre ad una 488 GT3 AF Corse in Silver Cup per Sean Hudspeth e Nicola Marinangeli.

Sul circuito britannico le due gare da sessanta minuti con cambio pilota obbligatorio si terranno entrambe domenica, un format atipico rispetto agli altri eventi del GTWC Europe Sprint Cup, in quanto avremo solo due giornate d’azione, il 13 ed il 14 maggio contro le consuete tre degli altri impianti che toccherà la serie.

Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list di Brands Hatch

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GTWC Europe – Akkodis ASP e Leipert Motorsport pronti per Spa

Akkodis ASP aggiunge un equipaggio PRO completamente brasiliano per le tre tappe restanti dell’Endurance Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup 2023. Adalberto, Bruno e Rodrigo Baptista si alterneranno al volante di una Mercedes AMG GT3 e gareggeranno nella classe regina con il #89.

L’equipaggio in questione parteciperà anche alla 1000km del Paul Ricard di fine mese, valida per la Sprint Cup: la vettura dividerà il box con i già annunciatiLorenzo Ferrari/Maxi Goetz/ Thomas Drouet #87 e Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon #88.

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Leipert Motorsport  dal canto suo ha completato la line-up per la 24h di Spa, competizione che si svolgerà nel primo week-end di luglio e che come sempre sarà valida per il Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS e per l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

La squadra legata a Lamborghini, che torna nelle Ardenne dopo l’esperienza full-time della passata stagione, ha deciso di puntare su Gerhard Watzinger e Jean-Francois Brunot oltre al confermato  Brendon Leitch.

Luca Pellegrini

Foto: Akkodis ASP,  Leipert Motorsport

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LMC – Rossi, debutto confermato alla Road to Le Mans con WRT

Venghino siori venghino… Oramai all’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans non manca più nulla: la passerella dell’endurance si arricchisce infatti di un altro tassello nella persona di Valentino Rossi.

La leggenda della MotoGP sarà infatti al via, come già accennato su queste pagine, della Road to Le Mans, secondo appuntamento della Michelin Le Mans Cup 2023, al volante di una delle due BMW M4 GT3 iscritte dal Team WRT, nell’ottica di una partecipazione futura alla 24 Ore.

Il “Dottore” è infatti in lizza per un posto da titolare nella squadra belga, che dal prossimo anno porterà in gara le BMW Hypercar nel WEC.

Per l’ottava edizione del doppio appuntamento della serie di contorno dell’ELMS saranno in totale 58 le vetture al via. Oltre alle 42 full-season infatti si aggiungono 8 LM P3 ed altrettante GT3.

Tra i prototipi spicca la presenza di Yvan Muller su una seconda Ligier del team di sua proprietà, M Racing. Anche DKR, uno dei team vincitori in precedenza, raddoppierà con una seconda Duqueine per Pedro Perrino, mentre United Autosports riserverà un sedile per l’ex-vincitore dell’assoluta, Guy Smith.

Tra le GT3, oltre alla presenza di Rossi – di cui non si conosce ancora il partner – il WRT schiererà una seconda vettura per Max Hesse e Timothy Whale. Una terza M4 GT3 sarà invece portata in pista dai dominatori della scorsa stagione del GMB Motorsport per Richard e Kristian Poulsen.

Nel team danese sarà regolarmente presente il quattro volte vincitore (tra le GT) Jan Magnussen, mentre AF Corse rinforzerà la sua pattuglia di Ferrari 296 con quattro vetture, tra cui sulla #53 salirà l’ex-F1 Andrea Montermini. In totale saranno al via ben otto marchi; alla griglia si aggiunge infatti anche la Mercedes AMG GT3 del Winward Racing per Russell Ward.

Il programma della Road to Le Mans inizierà mercoledí 7 giugno con le prove libere. Le due manches di 55’ ciascuna si svolgeranno invece giovedí 8 e sabato 10 giugno, in apertura della giornata dedicata alla 24 Ore.

Piero Lonardo

 

Foto: Kappae/Losi

L’entry list della Road to Le Mans

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WEC – Il punto dopo Spa

La 6 Ore di Spa-Francorchamps ha offerto diversi spunti di riflessione, in primis l’aspetto delle gomme: diversi team hanno infatti lamentato l’assenza di un sistema per scaldare opportunamente i pneumatici, in particolare Ferrari, addirittura per voce del suo big boss, Antonello Coletta.

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Nel comunicato post gara del Cavallino, a voce del capo delle attività sportive GT, viene riportato quanto segue: “Partendo dal presupposto che le regole sono uguali per tutti e che le rispettiamo, credo sia necessario riflettere sul divieto di utilizzare le termocoperte. È opinione comune nel paddock e tra gli addetti ai lavori, per non parlare dei piloti, che questa situazione sia diventata pericolosa. A Spa ci sono stati molti incidenti ed episodi al limite, agevolati dalle temperature rigide e dalla variabilità meteo, ed è il momento di fare una riflessione molto seria sul tema, perché ha implicazioni importanti sul fronte della sicurezza. Siamo alla vigilia di una gara decisiva come la 24 Ore di Le Mans dove, durante la notte, le temperature sono basse e le velocità raggiunte molto alte. Non è un tema che riguarda solo noi, gli incidenti hanno coinvolto vetture diverse, di classi diverse, guidate in quel momento da piloti professionisti così come da gentleman drivers e questa situazione era stata già ipotizzata in tempi non sospetti.”

Un altro tema all’ordine del giorno è sicuramente quello del BoP delle Hypercar. I vertici della commissione endurance FIA hanno infatti ribadito anche a Spa che il meccanismo di equivalenza, la cui nuova metodologia di determinazione è stata ampiamente spiegata dai tecnici LMEM nel weekend di Sebring, rimarrà immutato sino a Le Mans compresa per le vetture della classe regina.

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La Porsche fin qui è andata a podio solamente una volta a Portimao, e a Spa ha dovuto accontentarsi della quarta piazza per la 963 superstite, pur terminando nello stesso giro dei vincitori. Il responsabile dei programmi sportivi Porsche, Thomas Laudenbach, ha affermato ai microfoni di un importante media statunitense che il Balance of Performance delle LMH dovrà necessariamente essere rivisto per Le Mans. “Non penso che il punto sia se vi sarà una modifica – avrebbe affermato Laudenbach – ma di quanto. (Il WEC) lo ha constatato e sono sicuro che lo faranno.”

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Un altro degli aspetti positivi del weekend appena concluso è stato sicuramente l’enorme successo di pubblico. Il circuito di Spa-Francorchamps ha diffuso la cifra record (per una gara della serie mondiale, esclusa Le Mans) di ben 72.224 spettatori durante i tre giorni. Cifre per intenderci che vanno ad appaiare quelle della 24 Ore SRO, evento clou, insieme al GP di F1, del circuito belga.

La presenza dei costruttori, specie Ferrari, nella classe top ha sicuramente alimentato la curiosità del pubblico, che peraltro nelle Ardenne non è mai mancato, riportando un successo – anche a dispetto del meteo non proprio favorevole – che fa ben sperare anche per l’appuntamento di Monza. Speriamo che non solo il pubblico ma anche gli organizzatori dell’evento brianzolo siano all’altezza delle aspettative.

L’ordine di arrivo ha subito modifiche a seguito di alcune penalizzazioni che non hanno però modificato il risultato dei podi di categoria. Sul banco degli imputati la Peugeot #93, che a causa di 5” extra comminati per un’irregolarità ai box scivola all’ottavo posto delle LMH dietro la Glickenhaus.

5” extra anche alla vincitrice Toyota #7 per non aver restituito la posizione all’altra GR010-Hybrid dopo un sorpasso avvenuto fuori dalla pista ed infine 1’17” alla Aston Martin del D’Station per non aver rispettato il tempo minimo di guida per Casper Stevenson.

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In classifica generale infine dopo tre gare vede l’equipaggio campione in carica formato da Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa in testa con 71 punti contro i 66 dei compagni di squadra José Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway. Nonostante il passo falso di Spa, Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen continuano ad occupare la terza posizione con 42 lunghezze, 2 in più della Cadillac di Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook.

Nella classifica costruttori, Toyota ha già allungato il passo con 90 punti contro i 57 di Ferrari ed i 42 di Porsche.

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Assegnati anche i primi punti della coppa riservata ai team hypercar privati, che sono andati alla Porsche Jota, protagonista di una gara senza regolare, gratificata dal sesto posto finale.

Tra le LM P2, United Autosports conduce grazie alla vittoria di Sebring con Phil Hanson e Frederick Lubin con 66 punti contro i 58 dei vincitori del WRT, Robert Kubica, Louis Deletraz e Rui Andrade.

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In GTE-Am infine, il secondo posto della Corvette, nonostante i 45 kg di Success Ballast, dopo le due vittorie nei primi appuntamenti non lascia molto spazio all’immaginazione. Ben Keating, Nico Varrone e Nicky Catsburg conducono con 82 punti contro i 43 dei trionfatori di Spa, Alessio Rovera, Luis Perez Companc e Lilou Wadoux, prima esponente del gentil sesso ricordiamo a riportare una vittoria di categoria nel WEC.

In vista della Le Mans del Centenario, diverse squadre definiranno gli ultimi ritocchi a Monza, dal 14 al 16 maggio prossimi. Sicura presenza per Ferrari e Porsche con le loro Hypercar. Il Cavallino prima di Le Mans dovrebbe tornare anche a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo definitivo della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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GT Open – Portimao: doppio successo Mercedes con Al Manar Racing e Motopark

Mercedes inizia con il piede giusto l’International GT Open a Portimao con un doppio successo assoluto con Al Faisal Al Zubair/Fabian Schiller (Al Manar Racing by GetSpeed #77) e con Diego Menchaca/Marcos Siebert (Motopark #17).

Race-1

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La sfida più importante del fine settimana, più lunga in termini cronometrici, ha visto l’ottimo spunto dalla pole position da parte di David Fumanelli. Il lombardo di Kessel Racing #11 ha tenuto testa a Yannick Mettler (CBRX by SPS #54/ Mercedes) e a Karol Basz (Olimp Racing #777/Mercedes).

La graduatoria si è ribaltata con la prima sosta ai box: Fabian Schiller ha saputo prendere il primato e mantenere la leadership fino all’arrivo. Il tedesco, teammate di Al Faisal Al Zubair, ha poi condotto fino al traguardo davanti a  Sam de Haan/Charlie Fagg (Optimum Motorsport #96/McLaren) e a Diego Menchaca/Marcos Siebert (Motopark #17/Mercedes).

AMG ha saputo imporsi anche in PRO-Am con Dexter Müller/Yannick Mettler ed in AM con  Heiko Neumann /Timo Rumpfkeil #65.

Race-2

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Fabian Schiller #77 allo start ha mantenuto in scioltezza il primato davanti a Charlie Fagg #96 ed  Eddie Cheever III (AF Corse #27/Ferrari). Ottimo spunto da parte della Rossa, meno per la vettura britannica che cederà una piazza anche a Christopher Haase (Eastalent-Racing #23/Audi)

Tutto è rimasto immutato fino alla sosta ai box, allorquando, le penalità di tempo della race-1 hanno ribaltato la situazione. Simon Reicher #23 ha condotto per pochi secondi le danze prima di cedere il passo alla Mercedes #17 di  Marcos Siebert ed all’AMG GT3 #777 di Al Zubair.

Il risultato della seconda prova è stata rimesso in discussione dopo un testacoda nella ghiaia di curva 8 da parte della Ferrari #26 del Team Race one; la direzione gara ha deciso di non chiamare in causa la vettura di sicurezza e cosí la Mercedes #17 di Motopark ha potuto festeggiare la vittoria davanti a  Al Zubair/Schiller #77 e all’Audi di Reicher/Haase #23. Debutto e podio per quest’ultima realtà al via nel 2023 nell’ADAC GT Masters.

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La già citata vettura #27 di Pulcini/Cheever ha colto il successo in Pro_am, sesti overall, mentre  nella categoria AM è da rimarcare la gioia per Alessandro Cozzi/Giorgio Sernagiotto sull’altra Ferrari #25 di AF Corse.

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Piccola pausa ora per il GT Open 2023 che dopo il Portogallo si sposterà in quel di Spa-Francorchamps a metà maggio per la seconda corsa dell’anno.

Classifica piloti dopo Portimao

  1.  Al Faisal Al Zubair/Fabian Schiller – Al Manar Racing by GetSpeed – 27p
  2. Diego Menchaca/Marcos Siebert – Motopark – 25p
  3. Sam de Haan/Charlie Fagg – Optimum Motorsport  – 20p

Risultato R1 – Portimao

Risultato R2 – Portimao

Luca Pellegrini

Foto: GT Open