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IMSA – RLL con McLaren in GTD PRO, 38 auto nei test di Daytona

L’IMSA ha finalmente rivelato l’entry list provvisoria dei test collettivi che si svolgeranno a Daytona dal 14 al 16 novembre con ben 38 auto in azione tra cui tutte e 11 le GTP iscritte al campionato.

Il Rahal Letterman Lanigan Racing dopo la fine del rapporto con BMW si prepara ad una nuova sfida in GTD PRO con una McLaren 720S GT3 EVO. In attesa di scoprire la line-up, il team di Bobby Rahal riporta il marchio inglese nella serie dopo una stagione di assenza.

Prima volta in IMSA invece per WRT, in GTP con Robin Frijns, Rene Rast, Kevin Magnussen, Dries Vanthoor, Kevin Magnussen, Phillp Eng e Marco Wittmann. In casa Porsche Penske Motorsport invece, di ritono gli assi dell’IndyCar Series Scott McLaughlin e Josef Newgarden.

Con le 963 ufficiali #6 e #7 saranno regolarmente in pista anche Julien Andlauer, Matt Campbell e Felipe Nasr, mentre Tijmen van der Helm e Bryce Aron sono stati nominati per la 963 #85 di JDC-Miller MotorSports.

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Ross Gunn e Roman De Angelis sono attesi con l’Aston Martin Valkyrie di Heart of Racing in vista del secondo anno a tempo pieno. Come anticipato ieri, l’asso della NASCAR  AJ Allmendinger sarà al volante dell’Acura ARX-06 di Meyer Shank Racing insieme a Scott Dixon, Colin Braun, Tom Blomqvist, Renger van der Zande, Nick Yelloly ed il protegè HRC Kaku Ohta. Assente solo Alex Palou, annunciato per tutte le prove della Michelin Endurance Cup con la GTP #93.

Debutto in GTP per Connor Zilisch, sempre come annunciato nella giornata di ieri su queste pagine. Il nativo di Charlotte, già vincitore sia della Rolex 24 che della 12h Sebring in LM P2, guiderà la Cadillac #31 del Whelen Engineering con i titolari Jack Aitken, Earl Bamber e Frederik Vesti.

Sempre per General Motors, nello specifico insieme a Wayne Taylor Racing, ritrovermo anche Colton Herta, annunciato per la 24h di gennaio accanto a Jordan Taylor e Louis Deletraz sulla V-Series.R #40. Con l’altra entry non mancheranno invece Ricky Taylor, Filipe Albuquerque e Will Stevens.

In LMP2 spicca l’ORECA 07 Gibson #52 del Bryan Herta Autosport with PR1/Mathiasen di Ben Keating, Misha Goikhberg, Tristan Vautier e Parker Thompson, quest’ultimo impegnato nel 2025 in IMSA WTSC in GT con Vasser Sullivan Lexus.

AO Racing ha confermato l’intero equipaggio 2025 con i campioni della categoria PJ Hyett e Dane Cameron oltre a Jonny Edgar e Christian Rasmussen. L’ORECA #99 ritroverà in pista la vettura #43 Inter Europol Competition di Jeremy Clarke, Tom Dillmann e Bijoy Garg.

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Hunter McElrea e Mikkel Jensen si spostano da TDS Racing #11 ad United Autosports, con l’ORECA #2 che condivideranno con Phil Fayer. La compagine anglo-americana porterà nei test collettivi in Florida anche il prototipo #22 per Dan Goldburg/Paul Di Resta/Rasmus Lindh/Grégoire Saucy.

Ritornano John Farano e Tower Motorsport insieme al veterano Sebastien Bourdais e a Sebastian Alvarez. Completano l’entry list di classe Pratt Miller Motorsports #73, Intersport Racing #37, TDS Racing #11 e Crowdstrike Racing by APR  #04.

In GTD PRO Kyle Krikwood tornerà al volante della Lexus #14 del Vasser Sullivan insieme a Ben Barnicoat e Jack Hawksworth; questi ultimi di nuovo insieme dopo lo split dello scorso anno sull’altra vettura del team, la #12, che ripropone Aaron Telitz, l’ex IndyCar Benjamin Pedersen, Frankie Montecalvo ed il protegè Toyota Esteban Masson.

Prima volta in pista per la Lamborghini Temerario GT3 di Pfaff Motorsports in GTD PRO con Andrea Caldarelli/Marco Mapelli.  Debutto anche per la nuova Porsche GT3 Evo in GTD PRO con Manthey ed in GTD grazie all’impegno di RS1 e Wright Motorsport.

I campioni del Michelin Pilot Challenge si presentano con Eric Zitza/Jan Heylen, mentre Wright Motorsports farà nuovamente affidamento su Elliott Skeer/Tom Sargent.

Chiude l’elenco delle novità assolute la  Ferrari 296 GT3 EVO con AF Corse in GTD. Presenti nel ‘World Center of Racing’ con l’inedita coppia formata da Simon Mann e Tommaso Mosca.

A sorpresa sono due le Mercedes per Winward Racing presenti nell’entry list; oltre alla ben nota #57 in GTD con Phil Ellis/Russell Ward/Indy Dontje/Lucas Auer, presente anche una seconda unità col #48 iscritta in GTD PRO con Scott Noble/Jason Hart/Maxime Martin/Luca Stolz, quale rinforzo oltre alle già previste AMG GT3 EVO di 75 Express e GetSpeed per Kenny Habul ed Anthony Bartone.

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Notabile assenza per le Corvette ufficiali nei test, a differenza di Ford che schiererà la squadra 2025 al completo: regolarmente in azione quindi Ben Barker/Dennis Olsen/Mike Rockenfeller sulla Mustang GT3 #64 e Seb Priaulx, Fred Vervisch/Christopher Mies sulla #65.  Non ci sono evidenze se Multimatic Motorsports porterà o meno all’esordio l’evoluzione della Mustang GT3. Tornerà infine in GTD PRO la singola BMW M4 GT3 EVO del Paul Miller Racing con Neil Verhagen/Max Hesse/Dan Harper/Connor De Phillppi.

Annunciato inoltre in GTD il ritorno di Wayne Taylor Racing Lamborghini con il medesimo trio dello scorso anno formato da Danny Formal, Trent Hindman e Graham Doyle.

L’unica Aston Martin Vantage GT3 sarà infine quella del Magnus Racing con Spencer Pumpelly e John Potter con la propria Aston Martin in un weekend che segnerà il debutto per Myers Riley con la propria Ford Mustang GT3.

I test scatteranno venerdì 14 novembre alle 15.00 italiane e continueranno fino a domenica. Il primo giorno verrà riservato alle GTP ed alle LMP2, mentre domenica 16 avrà come protagoniste le sole GT.

Luca Pellegrini

Foto: RLL, Porsche Motorsport, AO Racing,  Mercedes

L’entry list dei test di Daytona

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IMSA – Tante le novità in attesa dell’entry list dei test di Daytona

L’entry list dei test che si svolgeranno a Daytona la prossima settimana è attesa a brevissimo, e come sempre a ridosso vengono rivelate le line-up, pronte a disputare non solo i test del 14-16 novembre ma anche l’intero WeatherTech SportsCar Championship o la Michelin Endurance Cup.

Iniziamo da Pratt Miller, che per le sue Corvette ha optato per la continuità, con i due equipaggi full-season ancora affidati ad Antonio Garcia ed Alexander Sims e a Tommy Milner e Nicky Catsburg. Ad affiancare i campioni GTD Pro in carica ci sarà peró Marvin Kirchöfer al posto di Dani Juncadella, neoacquisto Genesis, mentre Nico Varrone proseguirà il proprio percorso sulla Z06 GT3 R #4.

Altre novità di rilievo in casa Acura, dove saranno gli assi dell’IndyCar Scott Dixon ed Alex Palou a riprendere il volante della ARX-06 del Meyer Shank Racing nelle gare lunghe della MEC, insieme a Kaku Ohta e ad AJ Allmendinger.

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Il popolare asso della NASCAR si unirà all’equipaggio dell’Acura #60 composto da Tom Blomqvist e Colin Braun per la prossima Rolex24 at Daytona. “Dinger”, alla sua 16ma esperienza sulla pista della Florida, vanta una vittoria col team nel 2012 insieme ad Ozz Negri, John Pew ed al compianto Justin Wilson.

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Come anticipato su queste pagine, Connor Zilisch non sarà della partita nel rookie test WEC del Bahrain, ma potrà provare per la prima volta la Cadillac V-Series.R a Daytona, salendo sulla #31 del Whelen Racing. Insieme a lui un altro class winner del season opener, Colton Herta, prossimo protagonista del FIA F2.

Tra le LM P2, nuova line-up per il TDS Racing, che proporrà Mathias Beche, David Heinemeier Hansson, e Tobias Lütke. A completare l’equipaggio per Daytona, nientemeno che Charles Milesi, neocampione ELMS e pilota ufficiale Alpine nel WEC.

Pratt Miller dal canto suo riproporrà Chris Cumming e Pietro Fittipaldi, i quali verranno affiancati da Manuel Espirito Santo nelle gare lunghe della Endurance Cup e a Daytona da Enzo Fittipaldi, pronto al debutto in Indy NXT.

Per il ritorno nella massima serie endurance americana, Intersport si affiderà al team owner Jon Field e a Oliver Jarvis. Seth Lucas e Job van Uitert completeranno l’equipaggio per Daytona.

Myers Riley ha invece definito in Felipe Fraga, Sheena Monk ed il development driver Ford, Jason Altzman, l’equipaggio per la sua Mustang GT3 iscritta in GTD. Presenti ai test di Daytona infine anche Ryan Hardwick, il nostro Riccardo Pera e Thomas Preining sulla Porsche Manthey. Terza partecipazione per il pilota austriaco dopo gli outing con Andretti Motorsports e Proton Competition.

Piero Lonardo

Foto: Pratt Miller Motorsports, IMSA, Connor Zilisch FB page

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IMSA – Acura conferma la squadra 2026

Acura Meyer Shank Racing ha confermato i propri piloti in vista della stagione 2026 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Tom Blomqvist e Colin Braun torneranno quindi al volante dell’auto #60, mentre Renger van der Zande e Nick Yelloly guideranno a tempo pieno la gemella #93.

Acura ha ottenuto il secondo posto nell’IMSA WTSC 2025 alle spalle di Porsche ottenendo il successo nella 6h del Glen e nel GP di Detroit, rispettivamente con le vetture #93 e #60. In totale invece sono state ottenute quattro pole totali (cinque senza la penalità di Indy) così come BMW M Team RLL .

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Blomqvist ha dichiarato in un commento ufficiale: “Non vedo l’ora che arrivi il 2026. Abbiamo già iniziato a prepararci e con la stessa squadra del 2025 avremo un bel vantaggio nell’avvicinamento a Daytona. Tutti nel team hanno talento e grinta  e con HRC alle spalle non c’è motivo per cui non possiamo portare a casa il campionato”.

Shank Racing ha vinto con Acura nel 2023 con Braun e Blomqvist. Successivamente la squadra non ha disputato la stagione 2024 preferendo concentrarsi esclusivamente sull’impegno in IndyCar. Nelle prossime settimane verranno svelati anche i piloti extra presenti a Daytona, Sebring e Road Atlanta. Nell’ultima stagione agonistica hanno corso con Acura nelle prove della Michelin Endurance Cup Alex Palou e Scott Dixon oltre al giapponese Kakunoshin Ohta.

Cadillac ed Acura guardano quindi al 2026, attendiamo ora gli annunci di BMW M Team WRT e Porsche Penske Motorsport. Sicuramente non rivedremo in GTP il campione 2025 Mathueu Jaminet, pilota che in Bahrain settimana prossima disputerà l’ultima prova al volante di una 963 prima di intraprendere nuove sfide.

Luca Pellegrini

Foto: Meyer Shank Racing

 

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IMSA – Colton Herta novità Cadillac per il 2026

Resi noti i programmi di Cadillac Racing per il WeatherTech SportsCar Championship 2026. Le V-Series.R iscritte alla serie americana saranno sempre tre, gestite da Wayne Taylor Racing ed Action Express/Whelen Racing.

Le line-up degli equipaggi non varieranno rispetto all’ultima stagione, salvo l’inserimento di Colton Herta quale rinforzo per le tre gare piú lunghe della Michelin Endurance Cup (Daytona, Sebring, Petit Le Mans) sulla #40 del WTR insieme a Louis Deletraz e Jordan Taylor.

Herta, che si accinge al debutto nel FIA F2 con Hitech quale viatico per la F1 col marchio GM, non è nuovo alla massima categoria prototipi IMSA, avendo guidato la BMW Hybrid V8 del Team RLL nel 2023 a Daytona e l’Acura ARX-06 del WTR/Andretti l’anno successivo, conquistando il successo a Sebring proprio con i due attuali prossimi di squadra.

Sulla Cadillac #10 si accomoderanno invece, come nel 2025, Filipe Albuquerque, Ricky Taylor, con Will Stevens a supporto nelle tre maggiori gare di durata della MEC.

Line-up invariata anche per i vincitori delle ultime due gare della passata stagione dell’Action Express/Whelen Racing, con Earl Bamber e Jack Aitken, con Frederik Vesti quale terza guida in tutti e cinque gli appuntamenti Endurance, più la showcase di Long Beach, dove sostituirà Bamber, impegnato nel WEC a Imola nello stesso weekend.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Action Express

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WEC/IMSA/GTWC – Rovera/Wadoux/Rigon, assi delle GT e non solo

Spazio anche ai piloti GT del Cavallino, con Alessio Rovera, Davide Rigon e Lilou Wadoux, impegnati nei vari campionati con la Ferrari 296 GT3, ma non solo.

A Daytona debutterà la 296 GT3 Evo, come vi state preparando?

Davide Rigon: “Come sappiamo, a Daytona serve molta velocità, ma non solo. Abbiamo un po’ paura di quale sarà il Balance of Performance, perchè si tratta di una vettura nuova. Speriamo non sia lo stesso del 2023; ma noi in ogni caso siamo pronti ad affrontare la sfida come abbiamo sempre fatto”. 

Quali sono le sensazioni in vista della finale del FIA WEC in Bahrain?

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Alessio Rovera“Siamo molto carichi, abbiamo un distacco minimo dalla Porsche #92. L’anno scorso là abbiamo vinto, ma quest’anno vedremo come andrà a finire, anche per la presenza delle nuove gomme dure. Goodyear ha preferito scegliere questa mescola anche per la finale mentre la 296 GT3 si trova invece meglio con le gomme medie”.

Lilou, cosa pensi di aver migliorato in questi anni da quando sei pilota Ferrari?

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Lilou Wadoux: “Sicuramente molto, ho imparato tanto ogni giorno, indipendentemente dalle categorie o dal campionato che ho affrontato. Mi piace scoprire nuove serie, team e realtà in cui gareggiare. Ogni prova è un’esperienza nuova e questo è indubbiamente positivo. Nel 2025 ho avuto una stagione positiva, sono stata molto soddisfatta di aver potuto vincere la Petit Le Mans e la Michelin Endurance Cup in GTD. La fortuna purtroppo non è sempre stata dalla nostra parte, ed abbiamo avuto un campionato con alti e bassi”.

Davide, spiegaci un po’ il lavoro in diretta dal simulatore quando c’è un weekend di F1..

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Davide Rigon:  “Ogni team ha un remote garage che è connesso al simulatore. Riceviamo tutti i dati reali del tracciato sin dalle prove libere e collaboriamo con Charles (Leclerc) e Lewis (Hamilton) ascoltando i loro commenti. Da questo punto in poi agiamo proponendo il set-up per il resto del weekend. C’è un confronto live di dati al fine di risparmiare tempo nelle decisioni. L’obiettivo è portare la squadra nella direzione che vogliamo proponendo la soluzione migliore. Antonio Fuoco ad esempio, durante le FP1 in Messico dell’altro giorno, aldilà del risultato ottenuto, ha raccolto tantissimi dati che poi studiamo al simulatore per ottimizzare il passo gara”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC/IMSA – Pier Guidi: In Bahrain non prenderemo troppi rischi e sarebbe bello vincere negli States col Prototipo

Nell’ambito delle Finali Mondiali Ferrari 2025 abbiamo avuto modo di incontrare i factory driver James Calado, Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina in procinto di partire per il season finale WEC in Bahrain.

L’anno scorso siete andati forte in Bahrain, sarà la stessa cosa quest’anno?

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James Calado“Siamo in una condizione differente rispetto all’anno scorso e di conseguenza avremo un approccio differente. Ci sono auto che non hanno nulla da perdere e che possono incidere alla fine sul risultato. L’anno scorso siamo andati forte, ma è difficile ripetersi. Certamente la condizione dovrebbe essere migliore rispetto al Brasile oppure al Giappone, ma non sarà comunque semplice“.

In Bahrain che gara vi aspettate, correre in ‘difesa’ può essere preso in considerazione?

Alessandro Pier GuidiPrima di tutto bisogna capire quale sarà la nostra prestazione. Credo però che stare sempre in difesa non necessariamente è positivo. Ovviamente non bisogna prendere troppi rischi, ma in ogni caso sarebbe bello concludere l’anno sul podio indipendentemente dal risultato“.

Ale, finita la Petit Le Mans, dopo una grande prestazione, ai microfoni dell’IMSA hai detto a caldo che sarebbe bello vincere anche con il prototipo: solo un desiderio o qualcosa di più? 

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Alessandro Pier GuidiHo vinto lí in GTLM ora dopo aver vinto anche in GTD, allora ho pensato che sarebbe bello correre anche con la 499P. Sicuramente se in futuro utilizzeremo la 499P in America sarebbe bello. Ho avuto una carriera abbastanza lunga e mi piace vincere sempre qualcosa di nuovo

Quali sono le difficoltà, correndo con la consapevolezza che la priorità Ferrari è vincere il titolo costruttori, ma che con la #51 siete il lotta anche tra i piloti?

Alessandro Pier Guidi: “Generalmente non mi piacciono i sacrifici. La Ferrari deve fare più punti possibili per vincere il costruttori e noi della #51 dobbiamo far bene per ottenere il titolo piloti. La #50 è fuori dalla battaglia e può contribuire, ma noi cercheremo in ogni caso di fare del nostro meglio e l’eventuale vittoria nella gara contribuirà anche per l’altra classifica“.

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Miguel Molina:Fare un buon risultato aiuta per il Mondiale costruttori. Il nostro target è di fare il miglior lavoro possibile, ottenere punti ed aiutare il marchio“.

James Calado:Il target per Ferrari è vincere il campionato costruttori. Come ha detto Alessandro ci contendiamo anche l’altro trofeo, non credo però che dovremmo fare dei ‘sacrifici’. In una finale molte cose possono succedere, attualmente siamo in una ottima posizione per ottenere tutto quello che vogliamo“.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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IMSA – Trionfo Cadillac alla Petit Le Mans. Uno-due Ferrari in GTD

La Cadillac di Action Express/ Whelen Racing di Jack Aitken, Frederik Vesti ed Earl Bamber trionfa nella 28ma Petit Le Mans davanti all’Aston Martin Valkyrie ed ai neocampioni di Porsche Penske, Mathieu Jaminet e Matt Campbell.

Ancora una volta la V-Series.R #31 si è dimostrata la più concreta fra le tre LMDh statunitensi, chiudendo con due successi di fila un’annata iniziata non nel migliore dei modi. Dopo aver rilevato il testimone dall’Acura #60, poi sparita misteriosamente non appena calato il sole, Vesti ha ripreso la leadership alla fine della sesta ora, grazie alla sosta collettiva propiziata dalla sesta ed ultima Full Course Yellow di una gara perlopiù corsa liberamente dopo un inizio complicato.

La Porsche #6, una volta liberatasi della BMW #24, ha poi inseguito mantendosi a distanza utile dai battistrada. Il finale in regime di green flag e le diverse strategie hanno poi permesso all’Aston Martin Valkyrie di portarsi davanti dopo l’ultimo splash e chiudere al secondo posto, una volta che Romain Grosjean e la Lamborghini, altri eroi di giornata, sono stati costretti ad un rabbocco a 5’ dalla bandiera a scacchi.

I5P_5312 63 12Il gradino basso del podio significa comunque titolo per Jaminet e Campbell, i quali precedono sul traguardo la SC63, all’ultima apparizione.

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Tra le LM P2, secondo successo consecutivo per il TDS Racing con largo margine su Inter-Europol ed ERA Motorsport. Nonostante le tante penalità rimediate nella fase centrale di gara, Tom Dillmann e soci non riescono a portare a casa il titolo della Endurance Cup, mentre la classifica overall va come previsto ad AO Racing, P6 al traguardo, complice un problema alla sospensione posteriore che nel corso dell’ottava ora ha eliminato dalla contesa per il titolo l’entry #22 di United Autosports, dominatrice sino a quel momento della categoria.

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Seconda vittoria stagionale anche per la BMW #48 del Paul Miller Racing in GTD Pro. Dan Harper e Max Hesse, qui coadiuvati da Connor de Philippi hanno condotto praticamente per tutta la gara, salvo un interludio, favorito dalle strategie, della Porsche di AO Racing. Alle spalle della M4 GT3, che si aggiudica il trofeo per le gare lunghe, le due Corvette. Il terzo posto basta ad Antonio Garcia ed Alexander Sims per laurearsi campioni della categoria.

Peccato per DragonSpeed ed Albert Costa, i quali scontano qualche minuto di follia costato caro tra box e gomme fredde all’inizio dell’ottava ora.

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Ferrari si rifà in GTD, con una splendida doppietta a cura della premiata ditta Alessandro Pier Guidi e James Calado, trascinatori rispettivamente delle 296 GT3 di AF Corse, insieme a Lilou Wadoux e Simon Mann, e di Triarsi Competizione, con Onofrio Triarsi e Kenton Koch.

Il pilota di Alessandria, che nelle interviste a caldo si è lasciato scappare un gustoso riferimento alla possibilità di correre su queste piste con una LMH, dopo un primo stint stratosferico, è riuscito a rimontare dopo il contatto fratricida con la #81, con il teammate a fargli da scudiero, e conquistare cosí il titolo di categoria della Michelin Endurance Cup.

Dietro alle due Ferrari si classifica la Lexus del Vasser Sullivan, mentre ai neocampioni del Winward basta e avanza chiudere in quinta posizione. Menzione speciale infine per i due vincitori dei trofei dedicati ai gentleman, PJ Hyett (Jim Truman Award) ed Orey Fidani (Bob Akin Award) e che valgono altrettanti inviti alla prossima Le Mans.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà a fine gennaio con la Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, TDS Racing, BMW M Motorsport, IMSA

L’ordine di arrivo della 28ma Petit Le Mans§

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IMSA – Petit Le Mans, Porsche al comando alla metà gara. AF Corse domina in GTD

La Porsche #6, dopo essere passata al comando poco dopo lo scadere della terza ora grazie ad un pit dal timing perfetto rispetto alla Full Course Yellow numero 5, mantiene la leadership della Petit Le Mans alla metà gara con Mathieu Jaminet. Alle sue spalle sgomitano la Cadillac #31, trascinata da uno scatenato Earl Bamber, la BMW #24 e l’Acura #60.

Causa scatenante del cambio al vertice l’incidente che ha coinvolto la Ferrari di AJ Muss, giratasi tra curva 2 e 3 del Michelin Raceway, e l’Oreca LM P2 del Tower Motorsports di Sebastian Alvarez, impossibilitato ad evitarla.

Al successivo restart GTD Pro la BMW #48 riprendeva il comando su “Rexy”, che scivolava in classifica, non sostenuta adeguatamente dal factory driver Porsche Michael Christensen.

In LM P2 frattanto, il doppio contatto fra le vetture di Inter-Europol e TDS, in pista e ai box, lasciava momentaneamente questi ultimi al comando, poi superati dalla #22 di United Autosports, mentre in GTD avveniva il cambio della guardia con Kenton Koch a prendere le redini della categoria sull’altra Ferrari di Simon Mann.

Sempre in LM P2, un presunto contatto fra l’entry di AF Corse con Nicklas Nielsen al volante e “Spooky the Dragon” di AO Racing costringeva quest’ultima ad una sosta extra ed al cambio del cofano posteriore, mettendo a rischio il risultato finale a vantaggio proprio dell’attuale capolista odierna. Un paio di penalità poi lasciavano Inter-Europol al di fuori della top five.

Alessandro Pier Guidi frattanto si riportava al top delle GTD per AF Corse, e costruiva un robusto vantaggio lasciato in eredità a Simon Mann e Lilou Wadoux nei confronti della 296 GT3 residua di Triarsi Competizione. P3, ancor più distanziata, la Lexus #12.

In GTD Pro invece la Corvette #3 in rimonta riusciva per la prima volta dalla partenza a transitare davanti alla Ferrari di DragonSpeed, riportandosi quindi in vantaggio per il titolo piloti nei confronti di Albert Costa.

Degna di nota infine la sesta posizione assoluta della Lamborghini SC63, nonostante una penalità rimediata da Romain Grosjean per blocking nelle prime fasi di gara.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter

La classifica dopo 5 ore di gara

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IMSA – Acura precede Cadillac e BMW nelle prime fasi della Petit Le Mans. Big crash al via in GT

Prime fasi concitate quelle della 28ma Petit Le Mans. Dopo due ore di gara Tom Blomqvist continua a condurre con l’Acura #60 su Jack Aitken e la Cadillac di Whelen Racing e la BMW di Kevin Magnussen.

Al via, di fronte al tutto esaurito, il polesitter Blomqvist manteneva la leadership su Aitken che lo affiancava, ma Felipe Nasr era abile a scavalcare l’altra ARX-06 di Nick Yelloly per la terza piazza. Sull’altra Porsche non potrà salire Julien Andlauer, sostituito da Laurens Vanthoor per un’improvvisa emergenza medica non meglio specificata.

Dietro, tra le GT, succedeva invece il finimondo: nella discesa che precede le Esses una carambola generata dal testacoda di Manny Franco con la Ferrari del Conquest coinvolgeva la Ford Gradient, l’altra 296 GT3 di Inception Racing e l’Aston Martin del Magnus Racing di John Potter ed è subito Full Course Yellow. Risultato: quattro ritiri ed il pilota di Conquest ospedalizzato. Ai box a lungo anche la Lamborghini del WTR.

Nemmeno il tempo di ripartire che una nuova neutralizzazione veniva chiamata dalla direzione gara per rimuovere lo specchietto della Ferrari AF Corse di Lilou Wadoux, ed in tanti ne approfittavano per rabboccare, salvo la top five delle GTP ed i primi tre in GTD Pro e GTD. Quest’ultima classe era dominata da ben tre Ferrari, che presto si riducevano a due per il drive-through assegnato alla Wadoux per blocking.

Dopo 87’ di gara una nuova Full Course Yellow neutralizzava la corsa per il cartello portato in pista dall’Oreca LM P2 di Naveen Rao, e tutti ne approfittavano per una seconda sosta collettiva, che permetteva alla BMW di Kevin Magnussen di passare in terza posizione davanti alla Porsche del JDC-Miller ed all’Aston Martin Valkyrie, che con Ross Gunn aveva già avuto la meglio in pista sulla Porsche capolista. Problemi intanto per Nick Yelloly, col box MSR che cercava di risolvere gli evidenti problemi al cambio con la sostituzione del volante.

Una quarta neutralizzazione per la ruota posteriore sinistra persa dalla Mercedes di Lin Hodenius ci portava fino al termine della seconda ora di gara. Aitken prenderà il comando della gara nelle fasi immediatamente successive al relativo restart.

In LM P2, Jeremy Clarke continua a condurre dalla partenza con l’entry di Inter-Europol su Nick Boulle di United Autosports e su PJ Hyett con “Spooky the Dragon”.

Bella battaglia in GTD Pro, con la Porsche “scheletrica” di AO Racing e Laurin Heinrich ad approfittare del pit per portarsi al comando sulle BMW di Connor De Philippi e Neil Verhagen, a precedere Davide Rigon, subentrato ad Albert Costa, nel difendere la temporanea leadership in campionato ai danni della Corvette #3.

In GTD infine è ancora tris Ferrari con le vetture di AF Corse e Triarsi Competizione davanti alla Mercedes neotitolata del Winward Racing.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo 2 ore di gara

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IMSA – Blomqvist riporta l’Acura in pole alla Petit Le Mans. La Ferrari Cetilar davanti a tutti con Patrese in GT

Tom Blomqvist regala la quarta pole position stagionale all’Acura ed al Meyer Shank Racing a Road Atlanta. Il pilota della ARX-06 #60 ha tenuto a 2 decimi Jack Aitken, dominatore delle libere con la Cadillac del Whelen Racing, col miglior tempo di 1.09.628.

A seguire l’altra Acura ed il capoclassifica Felipe Nasr con la Porsche #7, mentre l’Aston Martin Valkyrie, al top nelle ultime libere di ieri notte, affiancherà la seconda Porsche Penske in terza fila, a precedere a propria volta la Lamborghini SC63.

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Seconda partenza al palo stagionale per Steven Thomas ed il TDS Racing in LM P2, autore di 1.13.157 su Jeremy Clarke di Inter-Europol e la capolista AO Racing di PJ Hyett. In questo stint l’unica interruzione della serata, protagonista George Kurtz con la vettura del Crodwstrike by APR.

UPDATE: La vettura del TDS è stata trovata con una carrozzeria non conforme e partirà dal fondo dello schieramento. La pole va quindi ad Inter-Europol.

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La penalità rimediata ieri costa invece la pole in GTD Pro ad Albert Costa ed alla Ferrari del DragonSpeed. L’onore va quindi a Dan Harper con la BMW #48 del Paul Miller Racing, alla seconda partenza al palo consecutiva, col tempo di 1.18.523 sulla Lexus del Vasser Sullivan e sulla Corvette #4.

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Ma la migliore prestazione nelle GT va a Lorenzo Patrese e alla Ferrari Cetilar, che nel finale di sessione ha la meglio su Valentin Hasse Clot e l’Aston Martin Vantage del Van der Steur Racing, imitata dall’altra 296 GT3 di Triarsi Competizione di Riccardo Agostini.

Alla Marcedes del Winward Racing, P5 alle spalle di Lilou Wadoux, basterà comunque partire domani per conquistare il secondo titolo consecutivo della categoria. Lo start della 28ma edizione della Petit Le Mans è previsto per le 12.10 PM ET, le 18.10 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, TDS Racing, BMW M Motorsport, Cetilar Racing

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche