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USCC – Petit Le Mans: Bourdais si ripete nelle FP2

C’è ancora Sebastien Bourdais davanti a tutti nel secondo turno di libere della Petit Le Mans. L’alfiere di CadiIlac Racing nel finale di sessione è stato il primo a scendere sotto l’1’10”, limando poi ulteriormente  il proprio crono in 1.09.671, lasciando a quasi mezzo secondo Augusto Farfus sulla BMW #24.

Seconda fila virtuale per Felipe Nasr sulla Porsche #7 e Louis Deletraz sull’Acura del WTR w/Andretti, a precedere l’altra ARX-06 del MSR con il neoacquisto Indycar Tom Blomqvist.

La sessione è stata interrotta poco dopo la mezz’ora per l’incidente occorso all’Oreca LM P2 di Giedo van der Garde. L’ex-F1 ha picchiato nelle gomme a protezione di curva 3, chiudendo anticipatamente la sessione. In seguito, da segnalare il contatto nel tratto misto di curva 10 da parte della Duqueine LM P3 di Rasmus Lindh, che non ha comportato neutralizzazioni.

Nelle LM P2, Scott Huffaker ha ritoccato la migliore prestazione odierna con l’Oreca capolista del TDS ed il tempo di 1.13.357, mentre tra le LM P3 Garett Grist si è ripetuto per il JR III Racing col tempo di 1.16.749 davanti ai neocampioni del Riley Motorsport.

Antonio Garcia ha alzato l’asticella in GTD Pro, migliorando la prestazione della Mercedes di Jules Gounon di quasi 8 decimi con 1.19.543, precedendo di 182 millesimi Daniel Serra con la Ferrari di Risi Competizione.

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Bryan Sellers con la BMW del Paul Miller Racing, prossimi protagonisti fra i Pro, ha infine primeggiato in GTD. A seguire le due Lexus (GTD Pro e GTD) del quasi campione Jack Hawksworth e della stellina Parker Thompson.

Alla sessione non ha partecipato la Ferrari del Cetilar Racing, pesantemente incidentata nella prima sessione. Il programma odierno terminerà con 90’ in notturna, a partire dalle 7.30 PM ET, le 1.30 del mattino nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Paul Miller Racing

I risultati delle Libere 2

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USCC – Ecco l’entry list 2024 con 48 vetture! Ford sceglie Multimatic

Presentata nell’ambito del weekend di Road Atlanta l’entry list della prossima stagione del WeatherTech SportsCar Championship. Per la prima volta a cui al consueto appuntamento dello State of The Sport (detto anche State of The Series), si affianca un annuncio ufficiale delle entry list approvate si è arrivati alla considerevole cifra di 48 unità nelle quattro categorie previste, che salgono a 58 se contiamo le partecipazioni spot e alla Michelin Endurance Cup. Ma andiamo per gradi.

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11 le GTP approvate, in sostanza tutto il parco attuale con la seconda Acura del WTR w/Andretti, contraddistinta dal #40, a prendere il posto del Meyer Shank Racing, più la Lamborghini di Iron Lynx, che a sorpresa non disputerà tutta la stagione, come invece sembrava trasparire dai programmi fin qui annunciati.

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11 anche le LM P2, con i già noti inserimenti di United Autosports con due vetture, Sean Creech Motorsports con l’unica Ligier in campo, Riley, che cosí mantiene la propria presenza nella serie nonostante l’assenza delle LM P3, dove ha trionfato nelle ultime due stagioni, cui si affianca la novità AO Racing. AF Corse schiererà una sua Oreca, presumibilmente per Francois Perrodo, in alcuni eventi.

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Le novità più grosse provengono dalla GTD Pro, che nelle 11 entry approvate contiene due nuove Ford Mustang GT3 affidate a Multimatic Motorsports. Noti anche gli equipaggi, formati da piloti ben noti alla struttura canadese: Joey Hand, Dirk Müller, Harry Tincknell e Mike Rockenfeller.

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Paul Miller Racing, dopo due titoli in GTD, sale tra i Pro con BMW, mentre AO Racing e Kellymoss with Riley dovrebbero diventare i portacolori di Porsche dopo il “tradimento” da parte di Pfaff Motorsports. Le speranze di Ferrari nella categoria si limiteranno, come nell’attuale stagione, a Risi Competizione e all’Endurance Cup; Iron Lynx e SunEnergy 1 infine parteciperanno ad alcuni eventi, con quest’ultima presumibilmente destinata a raccogliere l’eredità Mercedes del WeatherTech Racing.

GTD-entries

E chiudiamo con la categoria notoriamente più numerosa, le GTD, dove sarà tutta da verificare la consistenza del nuovo binomio formato da Corvette ed AWA. Conquest Racing diventerà il punto di riferimento del Cavallino nella serie, dove comunque Cetilar Racing, AF Corse e Triarsi Competizione completeranno la griglia nelle gare lunghe, cosí come le Iron Dames. La seconda Lamborghini di Iron Lynx invece, parteciperà solo ad alcuni eventi della MEC.

Per il resto, solo nomi noti, a parte MDK, attesi già quest’anno ad una partecipazione maggiore, ma poi limitatasi alla sola Daytona, che anche quest’anno aprirà la stagione il 27-28 gennaio. L’entry list specifica verrà resa nota il 14 novembre prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Multimatic, IMSA

Contenders

USCC – Petit Le Mans: Bourdais svetta nelle libere 1. Cetilar crash

Sebastien Bourdais chiude al top le prime libere della 26ma Petit Le Mans. Il vincitore dell’edizione 2015 ha piazzato la Cadillac del Team Ganassi davanti a tutti negli ultimi minuti di una sessione iniziata su pista umida, col tempo di 1.11.674, scalzando la Porsche di Mathieu Jaminet di appena 46 millesimi.

A 2 decimi segue l’altra Porsche con Matt Campbell, che a propria volta precede l’altra Cadillac capolista dell’Action Express/Whelen Racing col rinforzo di lusso Jack Aitken.

Cetilar_crash

Il turno è stato caratterizzato da due interruzioni: la prima causata da un violento crash da parte di Antonio Fuoco sulla Ferrari Cetilar, fuori tra le curve 1 e 2. Pilota dichiarato abile, ma posteriore della 296 GT3 da ricostruire completamente per la gara di sabato.

La seconda red flag invece è stata generata dal deb Jonathan Woolridge, toccatosi con la Ligier del Performance Tech, qui all’ultima apparizione, almeno per ora, nella massima serie endurance americana, proprio con la Porsche #6 in curva 3, che ricordiamo fa parte del pacchetto di equipaggi ancora in lotta per il titolo.

APR

Migliore prestazione tra le LM P2 per Ben Hanley e l’Oreca del Crowdstrike by APR col tempo di 1.13.919 davanti ad Alex Quinn del PR1 Mathiasen e a Mikkel Jensen del TDS. Questi sono peraltro i tre team ancora in lizza per il titolo di categoria.

Tra le LM P3, la palma del migliore va a Garett Grist con la Ligier del JR III Racing, che vede nuovamente Dakota Dickerson affiancata all’ex-Indy Lights e a Bijoy Garg. Nell’entry list iniziale era stato erroneamente dichiarato Nolan Siegel, in azione per Crodwstrike by APR.

Jules Gounon ha chiuso in volata tra le GTD Pro con la Mercedes del WeatherTech Racing su Mirko Bortolotti, precedendo il trentino di Iron Lynx di 148 millesimi col tempo di 1.20.279. Appena dietro di 11 millesimi il veteranissimo Bill Auberlen, al top in GTD con la BMW #96 del Turner Motorsport davanti alla Porsche del Wright Motorsports di Jan Heylen.

Il programma della giornata proseguirà con altre due sessioni di libere, rispettivamente alle 2.35 PM ET e alle 7.30 PM ET, ma l’attenzione sarà catturata dall’annuale conferenza stampa, la State of The Series, che per la prima volta dovrebbe riportare anche l’entry list dei competitor iscritti alla stagione 2024, nel corso del pomeriggio.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Motorsport, Cetilar Racing, Algarve Pro Racing

I risultati delle Libere 1

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WEC – Presentata la nuova MissionH24, obiettivo 2025

Presentata mediante diretta social la nuova incarnazione della MissionH24. La terza generazione del prototipo a idrogeno patrocinata dall’ACO con il contributo di GreenGT (appena ridenominata H24Project), segue la LMPH2G del 2018 e la H24 del 2021 con un design nettamente più moderno, ispirato alle attuali Hypercar.

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Obiettivo della nuova vettura, che ancora non ha una designazione specifica, migliorare le prestazioni in gara, e ció avverrà grazie ad un rinnovato sistema di celle di idrogeno che garantirà un 50% di potenza in più rispetto alla precedente versione, capace anche di un’autonomia, nelle intenzioni dei progettisti, dai 25’ ai 30’, e di prestazioni comparabili alle attuali GT3 grazie ad un motore elettrico capace di erogare 650 kW (872 HP) di potenza massima.

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Ricordiamo che la H24, portata in gara nel corso della stagione 2022 della Le Mans Cup, aveva già dimostrato a Imola un’autonomia superiore ai 30’, ma anche tempi sul giro ben lontani dalle GT3, insieme a tempistiche di rifornimento di almeno 7’.

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Il peso della vettura, il cui telaio sarà ancora una volta fornito da ADESS, è previsto tra i 1.300 ed i 1.450 kg contro i 950 di una Ligier LM P3, e dovrebbe vedere la luce per i primi collaudi in pista a gennaio 2025, in vista della successiva omologazione, in tempo utile quindi per l’avvio della nuova classe riservata alle vetture a idrogeno, prevista per il 2026.

Piero Lonardo

Foto: H24Project/ACO

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USCC – In 54 per il gran finale alla Petit Le Mans

Capacità massima di 54 vetture per il tracciato gioiello di Road Atlanta, sede nel weekend della 26ma edizione della Petit Le Mans, appuntamento finale del WeatherTech SportsCar Championship.

A darsi battaglia tutte e 10 le GTP con gli equipaggi rinforzati per l’enduro della Georgia dai soliti nomi noti dell’IndyCar quali Scott Dixon, Helio Castroneves e Josef Newgarden, quest’ultimo alla prima esperienza in gara sulla Porsche #7, cui si aggiunge il campione del mondo di F1 2009 Jenson Button sull’altra 963 del JDC-Miller.

Sono ben sette le vetture matematicamente in lotta per il titolo. Davanti a tutti Pipo Derani ed Alexander Sims con la Cadillac di Action Express/Whelen Racing, i quali vantano un esiguo vantaggio di 3 punti sull’equipaggio dell’Acura del WTR w/Andretti e di 5 sui recenti trionfatori di Indianapolis, Nick Tandy e Mathieu Jaminet, ma non sono tagliate fuori la BMW #25, a -38, l’altra Porsche Penske a -73, l’Acura del MSR a -127 (ricordiamo che gli sono stati tolti 200 punti per il fattaccio di Daytona) e persino la Cadillac #01 del Team Ganassi, a quota -139, grazie al bottino complessivo massimo teorico di 385 punti tra qualifiche e gara. Tra i costruttori invece, Porsche difende appena 8 lunghezze su Cadillac, 61 su Acura e 64 su BMW.

Il BoP della categoria non vedrà variazioni sostanziali rispetto ad Indianapolis. Le Acura saranno alleggerite di 1 kg, ancorchè rimarranno le GTP più pesanti con 1.046 kg a vuoto, mentre gli altri tre costruttori godranno di 1 kW in più di potenza massima. Diminuita infine la potenza massima per stint delle ARX-06 di 2 MJ, mentre al contrario BMW e Cadillac potranno usufruire di 1 MJ extra.

In LM P2, Mikkel Jensen e Steven Thomas del TDS conducono con 20 punti di vantaggio su Ben Keating e Paul-Loup Chatin del PR1 Mathiasen, ma non sono esclusi nemmeno Ben Hanley e George Kurtz del Crodwstrike by APR a -100. Questi ultimi si avvarranno della stellina Indy NXT Nolan Siegel, mentre Scott McLaughlin è atteso nuovamente dopo Daytona all’impegno col Tower Motorsports insieme a Kyffin Simpson ed Ari Balogh, quarti a quota -133. Da segnalare il ritorno negli States per Manu Collard al volante dell’Oreca AF Corse insieme a Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière.

Gar Robison dal canto suo deve solamente prendere il via per aggiudicarsi il secondo titolo consecutivo nelle LM P3 col Riley Motorsports. Tra le 8 entry spicca il doppio impegno per Nolan Siegel al volante della Ligier del JR III Racing ed il ritorno del campione WEC GTE-Am Nico Varrone sulle Duqueine #17 di AWA. Da segnalare inoltre il ritorno delle vetture di Andretti Autosport e JDC-Miller.

Salgono invece ad 8 le presenze in GTD Pro grazie al ritorno delle Ferrari di Risi Competizione ed AF Corse e alla Lamborghini di Iron Lynx. Il team di Houston riporterà sulla 296 GT3 #62 Davide Rigon, Daniel Serra ed Alessandro Pier Guidi, mentre ad affiancare Simon Mann sulla #21 ci saranno addirittura due drivers della 499P hypercar, Miguel Molina e James Calado. Maro Engel invece tornerà a rinforzare l’equipaggio della Mercedes del WeatherTech Racing.

Un’altra stella IndyCar, Kyle Kirkwood, andrà nuovamente a rinforzare la line-up capolista de Vasser Sullivan composta da Ben Barnicoat e Jack Hawksworth che vanta ben 188 lunghezze di vantaggio in classifica sulla Corvette; anche in questo caso, alla Lexus #14 basterà prendere il via per conquistare il titolo di categoria.

Ben 19 infine le GTD. Col titolo già assegnato con una gara di anticipo al Paul Miller Racing, da segnalare il ritorno di Parker Thompson al Vasser Sullivan ma soprattutto quello delle due Ferrari di Cetilar Racing e Triarsi Competizione per l’ultima gara della Michelin Endurance Cup. Per la quarta gara lunga della stagione tornano anche le Iron Dames con Doriane Pin al fianco di Rahel Frey e Michelle Gatting, forse in ottica 2024, stante la prossima “promozione” tra i silver di Sarah Bovy.

Il Kellymoss with Riley infine schiererà una sola Porsche a causa dell’infortunio di Alan Metni, mentre entrambe le BMW del Turner Motorsports verranno schierate nella categoria Pro/Am.

Il BoP delle due categorie GT va a penalizzare proprio i costruttori nostrani, Lamborghini e Ferrari, che sconteranno ben 15 e 20 kg rispettivamente. Appesantite di 15 kg extra anche le Mercedes, che con 1.370 kg a vuoto diventano le più pesanti insieme alle 296 GT3. mentre le BMW soffriranno una robusta riduzione della pressione del turbo. Variazioni minime infine alle capacità dei serbatoi per BMW, Corvette e Ferrari (+1 litro) ed Acura (-1 litro).

L’azione in pista a Road Atlanta, dove già diversi team si sono presentati per dei test la scorsa settimana,  inizierà ufficialmente giovedì 12 ottobre con le prime libere alle 9.50 AM ET; qualifiche venerdì 13 alle 3.20 PM ET e start della gara alle 11.40 AM ET, pari alle 17.40 nostrane, di sabato 14 ottobre. Qualifiche e gara saranno come sempre fruibili gratuitamente sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 26ma Petit Le Mans

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USCC – Pfaff sceglie McLaren per proseguire in GTD Pro

Dopo l’annuncio bomba di United Autosports per il WEC, poco fa Pfaff Motorsports ha reso noto che sarà il team ufficiale McLaren per il WeatherTech SportsCar Championship, e schiererà una 720S GT3 Evo in GTD Pro.

Il team canadese è campione in carica GTD Pro e si è laureato campione in GTD nel 2021, sempre con Porsche, collezionando vittorie di classe a Daytona e a Sebring (due) negli ultimi tre anni.

Pfaff Automotive è peraltro l’importatore ufficiale McLaren per il Canada e ha schierato nelle mani di Chris Green una 570S GT4 nell’IMSA Continental Tire SportsCar Challenge, poi Michelin Pilot Challenge.

La line-up dei piloti non è ancora stata finalizzata e verrà resa nota in futuro per quello che è il primo effort di McLaren tra le GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Pfaff Motorsports

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WEC – McLaren insieme ad United Autosports in GT3

I legami tra United Autosports e McLaren si fanno sempre più stretti e, in attesa di ricevere maggiori sviluppi sul futuribile programma comune hypercar, il costruttore inglese ha annunciato poco fa di avere sottoposto una domanda di iscrizione alla prossima stagione del World Endurance Championship tra le GT3.

E sarà proprio United Autosports il team nominato a riportare il marchio alla 24 Ore di Le Mans, che vinse nel 1995 con celebre la F1 GTR, con le 720S GT3 Evo, protagoniste da anni nelle serie SRO ed IMSA, sempre che la richiesta venga accettata dal comitato selezionatore.

Per United Autosports si tratterebbe dell’occasione di rimanere nella serie mondiale dopo l’esclusione delle LM P2, effort assai vincente nel recente passato, e che verrà come noto convogliato nel WeatherTech SportsCar Championship.

McLaren e United Autosports si unirebbero nella nuova categoria a Ferrari-AF Corse, Porsche-Manthey, Ford-Proton, Corvette-TF Sport, Lamborghini-Prema Iron Lynx, BMW-WRT, Aston Martin-AMR e Lexus, quest’ultima forse con Akkodis ASP.

Sappiamo però che altri costruttori quali Mercedes e Honda sono alle porte, ma nel caso sarà difficile per gli organizzatori trovare loro spazio all’interno della griglia complessiva di 36 unità, che allo stato attuale, con l’inserimento del team angloamericano, sarebbe esattamente diviso a metà con le hypercar.

Piero Lonardo

Foto: United Autosports

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GTWC Europe – In 30 a Zandvoort per la finale della Sprint Cup

Ultima tappa in programma a Zandvoort fra due weekend del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. 30 auto saranno presenti in Olanda, una decina in meno del solito vista l’assenza della Bronze Cup.

Andrea Caldarelli e Marco Mapelli tornano in scena con la Lamborghini #60 di VSR nella classe PRO, mentre è da segnalare la presenza di un’inedito equipaggio di CLRT nella top class. Il turco Ayhancan Güven, dopo aver supportato Pure Rxcing Porsche #911 in tre dei quattro eventi validi per la Sprint Cup, torna con la formazione di Ledogar in compagnia di Laurin Heinrich. La coppia peraltro condivide il medesimo box nel DTM con il Team di Timo Bernhardt.

Maximilian Paul resta a bordo dell’altra Lamborghini, la #163, di VSR (Silver Cup) , mentre Frank Bird ritrova il proprio sedile a bordo della Mercedes #77 di Haupt Racing Team in Silver Cup. Nella medesima classe, Nova Race con la propria Honda NSX GT3 #68 ritrova la coppia composta da Erwin Zanotti/Diego Di Fabio.

In classifica generale, tre gli equipaggi ancora concretamente in lizza per li titolo. in primis i neocampioni Overall e Endurance Raffaele Marciello e Timur Boguslavskiy, i quali detengono un vantaggio di 7,5 su Ricardo Feller e Mattia Drudi (#40 Tresor Orange1 Audi). Più dietro, a 14,5 punti di distanza, gli alfieri di BMW e WRT, alla ricerca del quarto titolo sprint consecutivo.

Altri due equipaggi mantengono ancora la speranza matematica: Christopher Haase e Lucas Légeret (#11 ComToYou Racing Audi) a -33 ed Albert Costa/Thierry Vermeulen (#69 Emil Frey Racing Ferrari) a -34,5. Con i 35 punti complessivamente disponibili nelle due gare, compreso i punti addizionali per le pole position, si tratta di un compito praticamente impossibile.

Caccia aperta anche in Gold Cup, dove Alberto di Folco ed Aurelien Panis del Boutsen VDS conducono con 6 lunghezze di margine su Niklas Knutten e Calan Williams del WRT, mentre inifne in Silver Cup Alex Aka e Lorenzo Patrese vantano 1 solo punto su Jordan Love.

Appuntamento in pista sul circuito olandese a partire da venerdì 13 ottobre con le prime libere.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC

L’Entry list di Zandvoort

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WEC/USCC – Confermato: Aston Martin in WEC ed IMSA dal 2025

Come anticipato ieri su queste pagine, la Aston Martin ha rivitalizzato il suo programma Hypercar e una Valkyrie correrà sia nel WEC che nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2025.

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L’effort, che riporta il marchio britannico tra i prototipi, da cui era assente dal 2011, verrà portata in pista dallo Heart of Racing, che ha annunciato che “almeno una unità” sarà presente in entrambi i campionati, facendone cosí la prima LMH ad essere presente su entrambe le sponde dell’oceano.

La base di partenza sarà la versione da track-day, la AMR Pro, compreso il motore V12 di 6,5 litri, che verrà adeguato per sottostare ai parametri regolamentari della categoria; sarà invece assente – sempre come anticipato ieri – la componente ibrida.

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Verranno inoltre proposte nuove versioni della Vantage in configurazione GT3 e GT4, la prima quindi pronta a partecipare anche nella nuova categoria LM GT3, che dalla prossima stagione sostituirà le GTE; nel comunicato ufficiale Aston Martin afferma di essere cosí l’unico impegnato in tutte le categorie prototipi e GT ed in F1 (affermazione questa vera solo se comprendiamo nel conteggio anche le GT4…).

Nessuna indicazione infine riguardo agli equipaggi, nè alle tempistiche di dettaglio di test ed omologazione della Valkyrie, programma che verrà guidato da Adam Carter, nuovo capo delle operazioni sportive endurance, il quale vanta tra le precedenti esperienze incarichi in Williams Racing e Wirth Research e con i team Renault, Jordan, McLaren ed Arrows in F1.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin

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WEC – Domani arriva l’Aston Martin? Intanto alcuni costruttori provano il 2024

Da diverse fonti giunge la notizia che domani verrà presentata una nuova hypercar. E’ altamente probabile che non si tratterà propriamente di una nuova vettura, bensí della Aston Martin Valkyrie; la news sarebbe anche corroborata da un tweet di poche ore fa sull’account del costruttore britannico.

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Non sappiamo ancora se la vettura, che verrebbe schierata grazie all’effort dallo Heart of Racing, entità presente da qualche anno in IMSA e che ha preso le redini del programma AMR WEC a stagione inoltrata, farà parte della griglia di partenza già nella prossima edizione del World Endurance Championship.

Un altro noto media però già dopo Le Mans aveva riportato per certa la “rivitalizzazione” del programma, che prevedeva la sostituzione del propulsore 6,5 litri V12 aspirato di 1.000 HP montato sulla vettura di serie con una nuova unità capace di erogare i 670 HP previsti dal regolamento LMH.

E siccome tanti media hanno associato di recente l’ex-campione del mondo di F1 Sebastian Vettel ad un clamoroso ritorno alle corse con un programma Hypercar, chissà che invece di Jota, cui era stato associato un po’ dappertutto, non si tratti invece dell’ultimo costruttore col quale ha disputato un Gran Premio di F1!

Tutta da verificare comunque la competitività di una soluzione non ibrida, già portata in pista da Glickenhaus e Vanwall, nei confronti dei “mostri” (di tecnologia, s’intende) Ferrari e Toyota. E’ comunque sicuro che un programma Hypercar, anche in chiave futura, permetterà l’ammissione di un paio di Vantage GT3 nell’entry list del prossimo anno.

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Frattanto gli altri costruttori si stanno preparando alla prossima stagione, ed alcuni di questi contano di introdurre novità sostanziali; prima fra tutte Peugeot, con la 9X8 che nel 2024 adotterà la fatidica ala posteriore giubilata per un anno e mezzo di gare.

Ferrari, che nel frattempo ha girato in Bahrain, potrebbe proporre una versione aggiornata della sua 499P, sfruttando le possibilità regolamentari; Cadillac ha invece visitato di recente Imola, che ricordiamo ospiterà il secondo round 2024, utilizzando le soluzioni attuali. L’Autodromo del Santerno a metà agosto aveva già visto i test della Lamborghini SC63 dopo la prima uscita al Paul Ricard.

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Le new entry BMW ed Alpine hanno infine speso tempo di qualità a Spa e ad Aragon, pista quest’ultima dove in precedenza anche l’Isotta Fraschini aveva compiuto una nuova sessione di test a metà mese, con il debutto al volante della Tipo 6 Competizione di Matteo Malucelli insieme ai collaudatori Jean-Karl Vernay e Marco Bonanomi.

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Nel frattempo c’è comunque un’ultima gara del 2023 da disputare e che deve assegnare gli ultimi titoli ancora non conquistati.

Piero Lonardo

Foto: Aston Martin, Piero Lonardo, Alpine Racing, Isotta Fraschini

Endurance, Italian Style