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IMSA – Trionfo Cadillac alla Petit Le Mans. Uno-due Ferrari in GTD

La Cadillac di Action Express/ Whelen Racing di Jack Aitken, Frederik Vesti ed Earl Bamber trionfa nella 28ma Petit Le Mans davanti all’Aston Martin Valkyrie ed ai neocampioni di Porsche Penske, Mathieu Jaminet e Matt Campbell.

Ancora una volta la V-Series.R #31 si è dimostrata la più concreta fra le tre LMDh statunitensi, chiudendo con due successi di fila un’annata iniziata non nel migliore dei modi. Dopo aver rilevato il testimone dall’Acura #60, poi sparita misteriosamente non appena calato il sole, Vesti ha ripreso la leadership alla fine della sesta ora, grazie alla sosta collettiva propiziata dalla sesta ed ultima Full Course Yellow di una gara perlopiù corsa liberamente dopo un inizio complicato.

La Porsche #6, una volta liberatasi della BMW #24, ha poi inseguito mantendosi a distanza utile dai battistrada. Il finale in regime di green flag e le diverse strategie hanno poi permesso all’Aston Martin Valkyrie di portarsi davanti dopo l’ultimo splash e chiudere al secondo posto, una volta che Romain Grosjean e la Lamborghini, altri eroi di giornata, sono stati costretti ad un rabbocco a 5’ dalla bandiera a scacchi.

I5P_5312 63 12Il gradino basso del podio significa comunque titolo per Jaminet e Campbell, i quali precedono sul traguardo la SC63, all’ultima apparizione.

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Tra le LM P2, secondo successo consecutivo per il TDS Racing con largo margine su Inter-Europol ed ERA Motorsport. Nonostante le tante penalità rimediate nella fase centrale di gara, Tom Dillmann e soci non riescono a portare a casa il titolo della Endurance Cup, mentre la classifica overall va come previsto ad AO Racing, P6 al traguardo, complice un problema alla sospensione posteriore che nel corso dell’ottava ora ha eliminato dalla contesa per il titolo l’entry #22 di United Autosports, dominatrice sino a quel momento della categoria.

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Seconda vittoria stagionale anche per la BMW #48 del Paul Miller Racing in GTD Pro. Dan Harper e Max Hesse, qui coadiuvati da Connor de Philippi hanno condotto praticamente per tutta la gara, salvo un interludio, favorito dalle strategie, della Porsche di AO Racing. Alle spalle della M4 GT3, che si aggiudica il trofeo per le gare lunghe, le due Corvette. Il terzo posto basta ad Antonio Garcia ed Alexander Sims per laurearsi campioni della categoria.

Peccato per DragonSpeed ed Albert Costa, i quali scontano qualche minuto di follia costato caro tra box e gomme fredde all’inizio dell’ottava ora.

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Ferrari si rifà in GTD, con una splendida doppietta a cura della premiata ditta Alessandro Pier Guidi e James Calado, trascinatori rispettivamente delle 296 GT3 di AF Corse, insieme a Lilou Wadoux e Simon Mann, e di Triarsi Competizione, con Onofrio Triarsi e Kenton Koch.

Il pilota di Alessandria, che nelle interviste a caldo si è lasciato scappare un gustoso riferimento alla possibilità di correre su queste piste con una LMH, dopo un primo stint stratosferico, è riuscito a rimontare dopo il contatto fratricida con la #81, con il teammate a fargli da scudiero, e conquistare cosí il titolo di categoria della Michelin Endurance Cup.

Dietro alle due Ferrari si classifica la Lexus del Vasser Sullivan, mentre ai neocampioni del Winward basta e avanza chiudere in quinta posizione. Menzione speciale infine per i due vincitori dei trofei dedicati ai gentleman, PJ Hyett (Jim Truman Award) ed Orey Fidani (Bob Akin Award) e che valgono altrettanti inviti alla prossima Le Mans.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà a fine gennaio con la Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, TDS Racing, BMW M Motorsport, IMSA

L’ordine di arrivo della 28ma Petit Le Mans§

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IMSA – Petit Le Mans, Porsche al comando alla metà gara. AF Corse domina in GTD

La Porsche #6, dopo essere passata al comando poco dopo lo scadere della terza ora grazie ad un pit dal timing perfetto rispetto alla Full Course Yellow numero 5, mantiene la leadership della Petit Le Mans alla metà gara con Mathieu Jaminet. Alle sue spalle sgomitano la Cadillac #31, trascinata da uno scatenato Earl Bamber, la BMW #24 e l’Acura #60.

Causa scatenante del cambio al vertice l’incidente che ha coinvolto la Ferrari di AJ Muss, giratasi tra curva 2 e 3 del Michelin Raceway, e l’Oreca LM P2 del Tower Motorsports di Sebastian Alvarez, impossibilitato ad evitarla.

Al successivo restart GTD Pro la BMW #48 riprendeva il comando su “Rexy”, che scivolava in classifica, non sostenuta adeguatamente dal factory driver Porsche Michael Christensen.

In LM P2 frattanto, il doppio contatto fra le vetture di Inter-Europol e TDS, in pista e ai box, lasciava momentaneamente questi ultimi al comando, poi superati dalla #22 di United Autosports, mentre in GTD avveniva il cambio della guardia con Kenton Koch a prendere le redini della categoria sull’altra Ferrari di Simon Mann.

Sempre in LM P2, un presunto contatto fra l’entry di AF Corse con Nicklas Nielsen al volante e “Spooky the Dragon” di AO Racing costringeva quest’ultima ad una sosta extra ed al cambio del cofano posteriore, mettendo a rischio il risultato finale a vantaggio proprio dell’attuale capolista odierna. Un paio di penalità poi lasciavano Inter-Europol al di fuori della top five.

Alessandro Pier Guidi frattanto si riportava al top delle GTD per AF Corse, e costruiva un robusto vantaggio lasciato in eredità a Simon Mann e Lilou Wadoux nei confronti della 296 GT3 residua di Triarsi Competizione. P3, ancor più distanziata, la Lexus #12.

In GTD Pro invece la Corvette #3 in rimonta riusciva per la prima volta dalla partenza a transitare davanti alla Ferrari di DragonSpeed, riportandosi quindi in vantaggio per il titolo piloti nei confronti di Albert Costa.

Degna di nota infine la sesta posizione assoluta della Lamborghini SC63, nonostante una penalità rimediata da Romain Grosjean per blocking nelle prime fasi di gara.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter

La classifica dopo 5 ore di gara

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IMSA – Acura precede Cadillac e BMW nelle prime fasi della Petit Le Mans. Big crash al via in GT

Prime fasi concitate quelle della 28ma Petit Le Mans. Dopo due ore di gara Tom Blomqvist continua a condurre con l’Acura #60 su Jack Aitken e la Cadillac di Whelen Racing e la BMW di Kevin Magnussen.

Al via, di fronte al tutto esaurito, il polesitter Blomqvist manteneva la leadership su Aitken che lo affiancava, ma Felipe Nasr era abile a scavalcare l’altra ARX-06 di Nick Yelloly per la terza piazza. Sull’altra Porsche non potrà salire Julien Andlauer, sostituito da Laurens Vanthoor per un’improvvisa emergenza medica non meglio specificata.

Dietro, tra le GT, succedeva invece il finimondo: nella discesa che precede le Esses una carambola generata dal testacoda di Manny Franco con la Ferrari del Conquest coinvolgeva la Ford Gradient, l’altra 296 GT3 di Inception Racing e l’Aston Martin del Magnus Racing di John Potter ed è subito Full Course Yellow. Risultato: quattro ritiri ed il pilota di Conquest ospedalizzato. Ai box a lungo anche la Lamborghini del WTR.

Nemmeno il tempo di ripartire che una nuova neutralizzazione veniva chiamata dalla direzione gara per rimuovere lo specchietto della Ferrari AF Corse di Lilou Wadoux, ed in tanti ne approfittavano per rabboccare, salvo la top five delle GTP ed i primi tre in GTD Pro e GTD. Quest’ultima classe era dominata da ben tre Ferrari, che presto si riducevano a due per il drive-through assegnato alla Wadoux per blocking.

Dopo 87’ di gara una nuova Full Course Yellow neutralizzava la corsa per il cartello portato in pista dall’Oreca LM P2 di Naveen Rao, e tutti ne approfittavano per una seconda sosta collettiva, che permetteva alla BMW di Kevin Magnussen di passare in terza posizione davanti alla Porsche del JDC-Miller ed all’Aston Martin Valkyrie, che con Ross Gunn aveva già avuto la meglio in pista sulla Porsche capolista. Problemi intanto per Nick Yelloly, col box MSR che cercava di risolvere gli evidenti problemi al cambio con la sostituzione del volante.

Una quarta neutralizzazione per la ruota posteriore sinistra persa dalla Mercedes di Lin Hodenius ci portava fino al termine della seconda ora di gara. Aitken prenderà il comando della gara nelle fasi immediatamente successive al relativo restart.

In LM P2, Jeremy Clarke continua a condurre dalla partenza con l’entry di Inter-Europol su Nick Boulle di United Autosports e su PJ Hyett con “Spooky the Dragon”.

Bella battaglia in GTD Pro, con la Porsche “scheletrica” di AO Racing e Laurin Heinrich ad approfittare del pit per portarsi al comando sulle BMW di Connor De Philippi e Neil Verhagen, a precedere Davide Rigon, subentrato ad Albert Costa, nel difendere la temporanea leadership in campionato ai danni della Corvette #3.

In GTD infine è ancora tris Ferrari con le vetture di AF Corse e Triarsi Competizione davanti alla Mercedes neotitolata del Winward Racing.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo 2 ore di gara

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IMSA – Blomqvist riporta l’Acura in pole alla Petit Le Mans. La Ferrari Cetilar davanti a tutti con Patrese in GT

Tom Blomqvist regala la quarta pole position stagionale all’Acura ed al Meyer Shank Racing a Road Atlanta. Il pilota della ARX-06 #60 ha tenuto a 2 decimi Jack Aitken, dominatore delle libere con la Cadillac del Whelen Racing, col miglior tempo di 1.09.628.

A seguire l’altra Acura ed il capoclassifica Felipe Nasr con la Porsche #7, mentre l’Aston Martin Valkyrie, al top nelle ultime libere di ieri notte, affiancherà la seconda Porsche Penske in terza fila, a precedere a propria volta la Lamborghini SC63.

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Seconda partenza al palo stagionale per Steven Thomas ed il TDS Racing in LM P2, autore di 1.13.157 su Jeremy Clarke di Inter-Europol e la capolista AO Racing di PJ Hyett. In questo stint l’unica interruzione della serata, protagonista George Kurtz con la vettura del Crodwstrike by APR.

UPDATE: La vettura del TDS è stata trovata con una carrozzeria non conforme e partirà dal fondo dello schieramento. La pole va quindi ad Inter-Europol.

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La penalità rimediata ieri costa invece la pole in GTD Pro ad Albert Costa ed alla Ferrari del DragonSpeed. L’onore va quindi a Dan Harper con la BMW #48 del Paul Miller Racing, alla seconda partenza al palo consecutiva, col tempo di 1.18.523 sulla Lexus del Vasser Sullivan e sulla Corvette #4.

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Ma la migliore prestazione nelle GT va a Lorenzo Patrese e alla Ferrari Cetilar, che nel finale di sessione ha la meglio su Valentin Hasse Clot e l’Aston Martin Vantage del Van der Steur Racing, imitata dall’altra 296 GT3 di Triarsi Competizione di Riccardo Agostini.

Alla Marcedes del Winward Racing, P5 alle spalle di Lilou Wadoux, basterà comunque partire domani per conquistare il secondo titolo consecutivo della categoria. Lo start della 28ma edizione della Petit Le Mans è previsto per le 12.10 PM ET, le 18.10 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, TDS Racing, BMW M Motorsport, Cetilar Racing

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Petit Le Mans: Aitken si migliora nelle Libere-2. Cetilar al top in GTD

Jack Aitken si ripete nelle Libere-2 della Petit Le Mans, ritoccando il proprio limite di circa 4 decimi con 1.10.882. Alle sue spalle emerge Matt Campbell con la Porsche #6, distanziato di quasi 3 decimi. Seconda fila virtuale per l’altra Cadillac #10 del WTR e la BMW #24, grazie agli effort di Filipe Albuquerque e Dries Vanthoor.

Ancora in evidenza l’Aston Martin Valkyrie del Team THOR, che chiude in P5, mentre la Lamborghini SC63 rimane lontana dalla prestazione del mattino e chiude la classifica delle GTP.

Alex Quinn guida la graduatoria delle LM P2 per il Crowdstike by APR senza intaccare il best lap di “Spike the Dragon”. L’Oreca capoclassifica, qui in maschera per Halloween, perderà il miglior giro in qualifica per aver causato una delle tre red flag che hanno spezzettato la sessione, generata dal testacoda di PJ Hyett in curva 10 che ha coinvolto anche la Ford Mustang #65 GTD Pro di Christopher Mies.

Problemi anche per un altro major contender, questa volta in GTD Pro, Albert Costa, fermo in curva 3 in apertura di sessione con la Ferrari di DragonSpeed, e per Wyatt Brichacek, fuori alle iconiche Esses con la Mercedes-AMG GT3 del Lone Star Racing dopo 72 dei 90’ a disposizione.

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La palma del migliore tra le GT va a Lorenzo Patrese con la Ferrari di Cetilar Racing, autore di 1.19.077, a precedere di appena 81 millesimi Kenton Koch con l’altra 296 GT3 di Triarsi Competizione. Terza prestazione, migliore tra i Pro invece per Aaron Telitz con la Lexus del Vasser Sullivan sulla Ford Mustang di Sebastian Priaulx, con Riccardo Agostini a completare il tris del Cavallino in GTD con l’altra entry della Scuderia con base a Orlando.

Poche tornate per l’Acura GTP #93 del Meyer Shank Racing e per la seconda Lexus del Vasser Sullivan iscritta in GTD, entrambe a lungo ai box e rientrate in pista nel finale di sessione.

Venerdí largo alle qualifiche, a partire dalle 3.20 PM ET, le 21.20 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie. Nella nottata italiana le Libere-3, dalle 7.30 PM ET.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, Cetilar Racing

I risultati delle Libere 2

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IMSA – Annunciate 54 entry per il 2026!

Diffusa poco fa l’entry list del WeatherTech SportsCar Championship 2026 nell’ambito della presentazione dell’annuale “State of the Sport” tenutasi oggi presso il Michelin Raceway Road Atlanta.

45 le iscrizioni (11 GTP, 12 LMP2, 8 GTD PRO, 14 GTD) per l’intera stagione del WeatherTech Championship, numero che sale a 54 (4 GTD PRO + 5 GTD) per le cinque gare della Michelin Endurance Cup, senza contare le ovvie ulteriori presenze per la 64ma Rolex 24 At Daytona.

In dettaglio, confermate tutte le GTP protagoniste dell’attuale stagione salvo Proton Competition, con cinque costruttori impegnati (Porsche, Acura, Cadillac, Aston Martin e BMW) mentre il plateau delle LM P2 di arricchisce di Intersport Racing e Team Tonis, con la già nota partnership tra BHA e PR1 Mathiasen in vista dell’ingresso di Genesis nella classe regina nel 2027.

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La notizia del giorno riguarda l’ingresso da parte di Manthey Racing, con due entry per la mitica “Grello” e 1st Phorm rispettivamente in GTD Pro e GTD per le sole tappe dell’Endurance Cup. Nelle gare lunghe previste ben due Ferrari per Triarsi e Risi Competizione, mentre il Paul Miller Racing scala ad una sola unità full-time in GTD Pro.

Impegni limitati alle gare lunghe anche per altre due Ferrari iscritte in GTD da AF Corse e Triarsi Competizione, con DragonSpeed che tornerà ad un equipaggio Pro/AM. Novità Riley infine, che si accasa con Ford, mentre AWA prende la denominazione di 13 Motorsports.

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“Ancora una volta, la qualità e la quantità di auto e team saranno in mostra per la stagione 2026 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship”, ha dichiarato il presidente dell’IMSA, John Doonan. “Tutte le nostre classi GTP, LMP2, GTD PRO e GTD sono ampiamente rappresentate. Sappiamo che i team hanno la possibilità di scegliere dove gareggiare e siamo grati che continuino a gareggiare nell’IMSA per offrire ai nostri appassionati le migliori competizioni automobilistiche possibili”.

Evidente il riferimento a Porsche, che ha scelto di continuare la propria avventura nella serie americana a scapito invece del FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Manthey, Riley

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IMSA – Aitken fa volare la Cadillac nelle prime libere della Petit Le Mans

Cadillac al comando con Jack Aitken dopo le prime libere della 28ma Petit Le Mans, season finale del WeatherTech SportsCar Championship.

Il trascinatore della V-Series.R #31 di Action Express all’ultima Battle On The Bricks ha segnato il miglior tempo con 1.11.260, lasciando a 4 decimi Tom Blomqvist sull’Acura #60 del Meyer Shank Racing e a 7 l’Aston Martin Valkyrie di Ross Gunn e l’altra ARX-06 di Nick Yelloly.

P6 per la Lamborghini SC63, probabilmente all’ultima gara di sempre, grazie a Romain Grosjean, alle spalle della migliore delle due Caddy del WTR con Louis Deletraz ma davanti alla Porsche #6, mentre l’altra 963 capolista chiude in penultima posizione a quasi 1”5 dal leader.

Dane Cameron con “Spike the Dragon” in versione Halloween (nella foto) si avvia verso il titolo delle LM P2 capeggiando la categoria con 1.12.859, a precedere Tom Dillmann e Sebastien Bourdais con le entry di Inter-Europol e Tower Motosports.

BMW sul filo di lana in GTD Pro con Dan Harper ed il tempo di 1.19.615, appena 22 millesimi in meno della Lexus del Vasser Sullivan con Aaron Telitz e l’altra M4 GT3 di Neil Verhagen a 3 decimi. Nel mezzo, la Mercedes del Winward Racing, in attesa di ufficializzare il titolo delle GTD, le due Ferrari di Triarsi Competizione ed AF Corse con Kenton Koch ed Alessandro Pier Guidi e la BMW del Turner Motorsport di Robby Foley.

Due le interruzioni sull’impegnativo Michelin Raceway, la prima causata dall’Aston Martin del rientrante Magnus Racing, fuori con John Potter alle Esses. Sempre in curva 5, contatto fra la Ferrari #021 di Robert Megennis, ultimo acquisto di Triarsi Competizione insieme a Riccardo Agostini e AJ Muss, e l’Oreca LM P2 di James Roe. Il pilota del prototipo schierato dal Pratt Miller è stato ritenuto colpevole del contatto e perderà, coma la Vantage #44, il miglior tempo domani in qualifica.

Il Programma odierno proseguirà con le Libere-2, a partire dalle 3.15 PM ET, le 21.15 italiane.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

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IMSA – Cadillac torna al successo ad Indianapolis. Vittorie di classe per TDS, Ford Multimatic ed Inception Racing Ferrari

Cadillac riscatta un’annata poco fortunata imponendosi nella Battle On The Bricks, penultimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship, con la V-Series.R #31 di Action Express/Whelen Racing.

Jack Aitken, Earl Bamber e Frederik Vesti hanno condotto sostanzialmente dalla partenza all’arrivo, grazie alla pole position ereditata nel post qualifiche, stando attenti soprattutto a non commettere errori che potessero pregiudicare il risultato finale.

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Errori in cui sono incappati un po’ tutti, a partire dalla Porsche #7, protagonista di una gara catastrofica conclusa all’ultimo posto delle GTP, peraltro tutte pervenute all’arrivo. Sull’altra 963 di Mathieu Jaminet e Matt Campbell, il tentativo del team Penske di diversificare le strategie nelle fasi iniziali, eseguito insieme alla Cadillac #10 del WTR, è purtroppo terminato con un contatto tra le due vetture che ha comportato un drive-through per la capoclassifica ed una foratura per Filipe Albuquerque.

Le soste extra della GTP #10 si sono rivelate infine determinanti nella fase finale di gara, dove Ricky Taylor è arrivato ad insidiare seriamente la capolista al termine di una rimonta che lo ha visto scavalcare e superare Tom Blomqvist e Dries Vanthoor, che seguono nell’ordine d’arrivo le due Caddy. Gli ultimi due giri in regime di corsa libera dopo la settima Full Course Yellow di giornata non sono però bastati per un vero attacco alla leadership.

Peccato per la Lamborghini, a lungo in top five, anch’essa vittima incolpevole di Felipe Nasr, doppiato all’inizio della sesta ora. La foratura e la conseguente sosta ai box che valgono il decimo posto finale non rendono giustizia alla SC63, probabilmente alla penultima gara di sempre, che grazie anche alla nuova sospensione posteriore si è dimostrata competitiva anche sull’asciutto.

Nel consueto demolition derby che è la LM P2, primo successo stagionale del TDS Racing con Mikkel Jensen, Steven Thomas e Hunter McElrea su Inter-Europol e Riley Motorsports. La gara è stata a lungo dominio delle due unità di United Autosports, che si sono autoliminate nel finale, coinvolgendo nel finale anche la vettura del Crowdstrike, a lungo in contention nonostante una foratura a metà gara, fino al contatto terminale che ha portato all’ultima neutralizzazione. Al contrario, la compagine transalpina ha gestito al meglio la strategia, chiudendo di misura su uno scatenato Tom Dillmann, decisamente in piena forma dopo il crash di Road America. Il risultato odierno accorcia ulteriormente la classifica alle spalle di “Spike the Dragon”, oggi P5.

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Vittoria in GTD Pro, la terza stagionale, per la Ford Multimatic con Mike Rockenfeller e Seb Priaulx. La prima parte di gara è stata appannaggio delle due BMW del Paul Miller Racing, ma il tempismo non propriamente ideale nell’ultimo pitstop da parte della M4 GT3 #1 ha dimezzato le possibilità di successo del brand bavarese, che nel finale ha ceduto di schianto con la #48, sverniciata dalla Porsche di AO Racing.

“Rexy” peró non ha potuto resistere all’attacco finale deciso della Mustang #64, cedendo poi anche alle due Corvette. Curiosamente, nonostante i duri contatti ricevuti delle altre due vetture, la direzione gara ha assegnato una penalità alla Corvette #4.

La bella gara della Ferrari di Davide Rigon ed Albert Costa vale la piazza d’onore che permette al catalano di DragonSpeed di avvicinarsi notevolmente in classifica all’equipaggio della Corvette capolista #3, quarta all’arrivo dietro alla BMW #48.

Ferrari festeggia infine la prima vittoria in GTD insieme ad Inception Racing con Brendan Iribe, Ollie Millroy e Frederik Schandorff. La gara è stata appannaggio nelle fasi iniziali dell’Aston Martin dello Heart of Racing, partita dalla pole, ma un contatto multiplo causato dall’Oreca LM P2 di David Heinemeier Hansson ha tolto all’equipaggio della Vantage GT3 #27 ogni velleità di vittoria.

Subito out la Ferrari #21 di AF Corse, mentre la #47 di Cetilar Racing ha dovuto effettuare una lunga sosta ai box per le riparazioni conseguenti ad un incidente in partenza, le altre 296 GT3 hanno avuto un ruolo da protagoniste, a partire dalla #34 del Conquest Racing per proseguire con la #023 di Triarsi Competizione.

James Calado, sub di lusso al fianco di Onofrio Triarsi e Kenton Koch, ha però dovuto subire pur’egli la presenza della Porsche #7, nella forma di un contatto da parte di Nick Tandy nel corso della quarta ora. Largo quindi a Daniel Serra, il quale però era costretto ad un emergency pit in occasione della penultima Full Course Yellow, chiamata in causa, guardacaso, per il cofano anteriore della vettura di Inception Racing sul rettilineo.

Una sanguinosa penalità alla Mercedes Winward per velocità eccessiva in pitlane apriva la strada a Schandorff e Koch, ma quest’ultima era costretta nel finale ad uno splash e doveva cedere alla Porsche del Wright Motorsports, dietro alla 296 #70 cui andavano gli onori di giornata.

La giornata delle Rosse si completa col terzo posto del Conquest nonostante un testacoda ed una penalità nella fase finale di gara, mentre le due entry di Triarsi chiudono in P7 e P8, alle spalle della Corvette AWA, bloccata nel finale da una discutibile penalità per blocking.

L’appuntamento è per il season finale della serie IMSA, la 28ma Motul Petit Le Mans, in programma fra tre settimane a Road Atlanta.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’ordine di arrivo

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IMSA – Cadillac eredita la pole position a Indy

Sarà la Cadillac #31 a partire dalla pole position alla Battle On The Bricks di Indianapolis,

L’Acura #60 è stata infatti trovata non conforme nelle verifiche posteriori alle qualifiche, non rispettando le tolleranze di carrozzeria LMDh, e dovrà quindi partire dal fondo dello schieramento delle GTP.

Prima pole stagionale quindi per Cadillac e per Jack Aitken, autore dell’ultima partenza al palo per il marchio lo scorso anno alla Petit Le Mans.

Ulteriore squalifica anche per la Mercedes del Lone Star Racing, ieri terza in GTD Pro con Mikael Grenier, in questo caso per il mancato rispetto dell’altezza minima da terra dell’AMG GT3 #80.

Appuntamento alle 11.40 AM ET, le 17.40 italiane, per lo start della Battle On The Bricks. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

 

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IMSA – A Indianapolis, è ancora pole position per Blomqvist e l’Acura

Acura e Tom Blomqvist in gran spolvero anche nella seconda giornata della Battle On The Bricks ad Indianapolis. Dopo aver migliorato la prestazione di ieri nelle seconde libere, il pilota della ARX-06 #60 ha conquistato anche la pole position col tempo di 1.14.569.

A differenza delle altre sessioni però, la pattuglia Cadillac si è avvicinata tantissimo al leader, con Jack Aitken e la V-Series.R del Whelen Racing ad appena 41 millesimi, a precedere le due entry del WTR di Louis Deletraz e Ricky Taylor.

Terza fila per la migliore delle Porsche con Matt Campbell e la 963 #6, a precedere la seconda Acura di Nick Yelloly. Poi ancora le due BMW, con la #24 a perdere la migliore prestazione a causa della red flag provocata nelle Libere-1, cosí come la rinnovata Lamborghini di Romain Grosjean, a causa del contatto provocato, al termine delle seconde libere, da Edoardo Mortara nei confronti dell’Oreca LM P2 di Era Motorsport di Tobi Lutke e della Corvette GT3 AWA di Matt Bell. Tutta la pattuglia delle 12 GTP comunque è racchiusa nel lasso del fatidico secondo.

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Seconda pole in carriera nelle LM P2 dopo quella dello scorso anno proprio all’IMS per Nick Boulle per United Autosports. Il campione in carica della categoria ha preceduto di quasi 4 decimi il compagno di squarda Dan Goldburg e di oltre mezzo secondo il leader della classifica, PJ Hyett. Anche Steven Thomas del TDS ha dovuto lasciare il secondo tempo conquistato sul campo per aver provocato una red flag nella giornata di ieri.

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La migliore prestazione tra le GT va a Casper Stevenson, major contender in GTD nei confronti della Mercedes Winward, con l’Aston Martin dello Heart of Racing ed il tempo di 1.23.088. Dietro al pilota britannico si piazza nella categoria Lilou Wadoux con la Ferrari #21 di Triarsi Competizione, a precedere le due AMG GT3 di Lin Hodenius e Russel Ward.

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In GTD Pro infine, la palma del migliore va a Dan Harper con la BMW #48 del Paul Miller Racing, a meno di 2 decimi dalla Vantage #21. A seguire Chris Mies con la Ford Mustang #65, e Mikael Grenier, con la Mercedes del 75 Express. P4 per i leader del campionato di Corvette Pratt Miller, mentre Albert Costa, al top nelle Libere-2, non è andato oltre la settima prestazione in qualifica con la Ferrari del DragonSpeed.

L’appuntamento per tutti è per domani alle 11.40 AM ET, le 17.40 italiane, per lo start della gara, della durata di 6 Ore. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing, IMSA, United Autosports

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche