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ELMS – Van Uitert al top nei test di Le Castellet con Panis Racing. Poker Porsche in GTE

E’ stato Job Van Uitert sulla Oreca del Panis Racing ad ottenere il miglior tempo nella giornata di test che precede la 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series 2023.

Il pilota olandese nel finale della sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.43.609, scavalcando Alex Lynn, che fino a quel momento conduceva la lista dei tempi per Algarve Pro Racing.

_PL51424Il team vincitore in Pro/Am a Le Mans aveva invece primeggiato al mattino grazie a Tristian Vautier ed il tempo di 1.44.188 davanti agli altri trionfatori della Sarthe (ancorchè con diverso equipaggio) di Inter-Europol. La palma del migliore tra gli equipaggi Pro/Am è stata poi ereditata da Mathias Beche del Nielsen Racing.

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La prima sessione è stata brevemente neutralizzata al mattino per la toccata da parte di Francois Perrodo a SIgnes con l’Oreca LM P2 Pro/Am di AF Corse, ed è terminata con leggero anticipo per un’altra uscita di strada per la Duqueine LM P3 del DKR. L’Oreca dalla livrea bretone nel pomeriggio ha effettuato solo degli in & out.

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Inter-Europol in evidenza anche tra i prototipi entry level grazie a Kay Askey, miglior crono con 1.50.523 davanti ai vincitori morali di Barcelona del Racing Spirit of Leman ed al WTM by Rinaldi Racing.

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Tra le GTE infine, è poker Porsche capeggiato dalla 911 RSR-19 #77 di Proton Competition, miglior tempo nel pomeriggio col fresco vincitore di Monza in GTE-Am, Julien Andlauer, autore di 1.54.607 davanti a Matteo Cairoli Richard Lietz ed Alessio Picariello. A Nicklas Nielsen, sub di lusso in Formula Racing, la palma del migliore tra le Ferrari, mentre le Aston Martin al solito si sono nascoste in attesa delle sessioni che contano.

In campo quest’oggi anche la Michelin Le Mans Cup con due sessioni di 60’ ciascuna che hanno premiato Matthew Bell ed il Nielsen Racing tra le LM P3 e Vincent Abril con la Lamborghini di Iron Lynx fra le GT3.

Domani l’azione in pista al Circuit Paul Ricard inizierà per l’ELMS con 90’ di libere a partire dalle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.50.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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WEC/USCC – La Lamborghini LMDh si presenta oggi a Goodwood

Grande attesa per la presentazione oggi della Lamborghini LMDh al Festival of Speed di Goodwood. La casa di Sant’Agata ha scelto questa storica location per rivelare l’arma per competere ai massimi livelli nel WEC e nell’IMSA.

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Ieri, oltre ad un nuovo teaser, sono affiorati alcuni render (fonte Topcarnews) che potrebbero essere per una volta significativi della vettura finita. Sicuramente sappiamo che il telaio è stato sviluppato da Ligier Automotive e che monterà un V8 sviluppato internamente dal costruttore.

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Appuntamento quindi alle 10.30 fuso di Londra per l’unveiling della Lamborghini LMDh.

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UPDATE: I rendering trapelati ieri rappresentano effettivamente, anche nei colori, la nuova LMDh, denominata SC63, che verrà gestita congiuntamente ad Iron lynx. La line-up completa non è stata ancora annunciata anche se, come noto, ne faranno parte i factory drivers del marchio del Toro: Daniil Kvyat, Romain Grosjean, Mirko Bortolotti ed Andrea Caldarelli.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini, Topcarnews

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ELMS – A Le Castellet, caccia ai turchi. Novità Nielsen per Formula Racing

Dopo quasi tre mesi ritorna nel weekend l’European Le Mans Series col tradizionale appuntamento di Le Castellet. Come nel season opener di Barcelona, griglia piena con 42 vetture suddivise nelle quattro categorie.

Nella categoria top, il dominio a sorpresa in terra catalana del Racing Team Turkey ha generato il primo successo assoluto di un equipaggio LM P2 Pro/Am. Va ricordato però che le classifiche delle due categorie, piloti e teams, sono separate, anche se esiste un ulteriore trofeo overall riservato solo alle squadre.

Cosí tra le LM P2 il punteggio pieno e la leadership in classifica va al Team Duqueine, secondo al traguardo, inseguito dal Panis Racing, classificatosi quinto dietro le altre due vetture Pro/Am di AF Corse e Cool Racing.

Nessuna variazione tra i sette equipaggi Pro, mentre tra le ben undici Pro/Am va segnalato il debutto nel Team Virage di Alexander Mattschull al posto di Rob Hodes infortunatosi nelle libere di Barcelona. Nathanaël Berthon, originariamente non listato in DKR, viene ora riportato al fianco di Tom van Rompuy e Sebastian Alvarez.

La squadra da battere tra le LM P3 è sicuramente Cool Racing, che non ha mancato il primo appuntamento; i campioni in carica della Michelin Le Mans Cup del Racing Spirit of Leman, primi al traguardo prima della sanguinosa penalità che li ha posposti in terza posizione, propongono invece Jean-Ludovic Foubert al posto di Fabien Michal. Cambio immediato inoltre in Eurointernational, con Matthias Luethen a sostituire Nick Moss sulla Ligier #10.

In settimana peraltro la notizia che la nuova generazione di prototipi entry level, prevista nel 2025, si avvarrà di un nuovo motore biturbo V6 sviluppato da Oreca in sostituzione del Nissan V8 aspirato VK56, non più manutenuto dalla casa nipponica.

Ma la novità più succosa del weekend è la presenza di Nicklas Nielsen sulla Ferrari 488 GTE di Formula Racing. Il pilota ufficiale della 499P hypercar, reduce dal secondo posto assoluto di Monza, prenderà il posto di Mikkel Mac al fianco di Conrad e Johnny Laursen.

La compagine danese a Barcelona si è piazzata seconda alle spalle di Proton Competition, e pertanto sconterà 20 kg extra contro i 30 kg dei vincitori ed i 10 del JMW, terzi al traguardo.

Domani vetture già in azione sul tracciato della Provenza per la consueta giornata di test collettivi a partire dalle 11.00. In scena anche la Michelin Le Mans Cup.

Venerdí 14 le prime libere alle 11.40, seguite dal Bronze test alle 15.00. Libere-2 e qualifiche sabato rispettivamente alle 10.10 e alle 14.30, mentre lo start della 4 Ore di Le Castellet avverrà domenica 16 luglio alle 11.30. Collegamento in free streaming per qualifiche e gara dal sito ELMS e dai canali social e YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

DTM, 5. + 6. Rennen Norisring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Al Norisring, vittorie di S.van der Linde e Preining

A Sheldon van der Linde e Thomas Preining le due gare del DTM al Norisring, col portacolori di Porsche che si conferma leader in classifica generale.

Race-1 

Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport #1/BMW) ha gestito alla perfezione il via dalla pole conquistata in mattinata, mentre Thomas Preining (EMA Manthey #91/Porsche),  migliore nell’altro gruppo di qualifiche, precipitava in sesta piazza. Largo quindi ad Ayhancan Güven (KÜS Team Bernhard #24/Porsche) e a René Rast (Schubert Motorsport #33/BMW) dalla quarta fila.

DTM, 5. + 6. Rennen Norisring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

Dopo una breve Safety Car, chiamata in causa per un contatto tra David Schumacher e Luca Engstler in curva 1, la prova è ripresa nuovamente sotto l’insegna di BMW. Nel frattempo, la Lamborghini #92 di SSR Performance di Mirko Bortolotti perdeva progressivamente posizioni dopo una toccata in curva 1 da parte di Jusuf Owega – (Mercedes-AMG Team BWT #84).

I detriti in pista hanno richiamato in causa la Safety Car per la seconda volta: la pit lane è stata chiusa e quindi la finestra obbligatoria di pit è stata posticipata, con Sheldon van der Linde #1 ancora in controllo alla ripartenza.

Il giro di pit non ha però modificato la leadership, ed il campione in carica di BMW ha potuto amministrare la restante parte di gara e guidare una splendida doppietta con Rast, secondo sotto la bandiera a scacchi davanti a Dennis Olsen (EMA Manthey #90/Porsche), Lucas Auer (Mercedes-AMG Team WINWARD #22) ed a Ayhancan Güven.

Ritiro invece per Kelvin van der Linde (ABT Sportsline #3/Audi) e problema ai box per Preining; tradito da un bullone, concluderà solo 12mo.

Race-2

Dalla pole, René Rast ha provato a scremare il gruppo sin da subito, coadiuvato dalla vettura gemella di Sheldon van der Linde che gli partiva dietro. Le due BMW di Schubert hanno tentato di allungare, mentre Preining dalla prima fila è riuscito ad inserirsi alla prima curva solo in P4 dopo aver ceduto anche a Güven.

DTM, 5. + 6. Rennen Norisring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

Le due BMW hanno controllato la prima parte della sfida senza particolari problemi fino alla sosta ai box, che modificherà i valori in campo.

Preining, vincitore della race-1 della passata stagione, anticiperà il pit rispetto ai rivali e, grazie a questa strategia si metterà all’inseguimento di Rast. Quest’ultimo tenterà in tutti i modi di difendersi, ma un deciso assalto da parte della Porsche #91 all’impegnativa curva 1, con conseguente toccata, farà avere la meglio al leader del campionato, che coglie cosí la prima affermazione del 2023, sesto diverso vincitore in altrettante gare finora disputate. Completano la top five dietro Rast, Sheldon van der Linde, Mirko Bortolotti e Kelvin van der Linde.

Il DTM tornerà per il giro di boa stagionale al Nürburgring tra un mese, il 4-6 agosto prossimi.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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WEC – Toyota torna alla vittoria, Ferrari a podio. Corvette campione GTE-Am con due gare di anticipo

Toyota completa la vendetta di Le Mans andando a vincere a casa nostra. A trionfare nella 6 Ore di Monza, quinto appuntamento del World Endurance Championship, la GR010-Hybrid #7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez, al terzo successo stagionale.

Niente da fare per le 499P, con la #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen che si deve accontentare del secondo posto. Grazie al forcing del calabrese nel doppio stint finale il distacco è sceso da oltre 50” ad appena 16”, non abbastanza purtroppo per aggiudicarsi il progetto.

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L’episodio chiave che ha deciso la gara tra le LMH è stato sicuramente il contatto in partenza fra Sebastien Buemi ed Antonio Giovinazzi, che alla luce dei fatti ha penalizzato più la Ferrari che la Toyota #8, che col quarto posto odierno riesce anche ad allungare in classifica generale sulla concorrenza, vincitori a parte ovviamente.

_PL59430 Entusiasmante comunque il finale anche di Antonio Giovinazzi, capace di recuperare sulla Porsche #6, con la quale ha condiviso la strategia sfasata rispetto ai migliori.

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Il gradino basso del podio va per la prima volta ad una Peugeot 9X8, precisamente la #93 di Jean-Eric Vergne, Paul di Resta e Mikkel Jensen, che sul circuito brianzolo più che sulla Sarthe ha trovato la propria dimensione, anche se i consueti problemi di affidabilità hanno limitato il risultato della hypercar gemella.

Porsche invece continua a non convincere, soprattutto col team “casa”. Sia l’esemplare di Jota che quello di Proton invece (quest’ultimo ricordiamo ha effettuato i primi giri ufficiali venerdí), hanno mostrato qualcosa di più, occupando persino la testa della gara. Forse il doppio impegno nel WEC e negli States in IMSA appare al momento un po’ troppo per l’armata del Captain, che nel weekend ha fatto la spola fra la Brianza e Mosport. Menzione d’onore infine per la Glickenhaus, che ha terminato ottava a due giri.

UPDATE: Pioggia di penalità nell’immediato post-gara: la Ferrari #51 è stata ritenuta colpevole di sorpasso fuori dai limiti di pista nei confronti della Porsche #5, la Porsche #6 invece ha sorpassato una vettura in regime di Safety Car prima del dovuto, ma soprattutto la Toyota #8 ha ecceduto la potenza massima consentita. Quest’ultima infrazione, commutata in uno Stop & Go + 5″ + ulteriori 45 ” ha fatto avanzare la Ferrari #51 in quinta posizione.

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La battaglia fra le LM P2 invece si è protratta nel finale, premiando Jota, al primo successo del 2023. David Heinemeier Hanson nelle fasi iniziali ha ceduto alle due vetture di United Autosports, che però sono andate via via a cedere terreno rispetto alla concorrenza, anche a causa di penalità.

L’Oreca dorata ha inflitto addirittura un giro di distacco ai concorrenti più prossimi, l’Alpine #36, al secondo podio consecutivo grazie ad una strategia vincente, mentre Louis Deletraz è riuscito a contenere il ritorno finale di Oliver Jarvis per regalare l’ennesimo podio al WRT, che con Robert Kubica, Louis Deletraz e Rui Andrade mantiene la leadership in classifica.

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La gara delle GTE-Am come sempre si è decisa nel finale, grazie all’apporto dei driver Pro. Dopo la sfuriata iniziale delle Iron Dames, nella seconda parte di gara Mikkel Pedersen e Julien Andlauer hanno dettato il passo sulla concorrenza con la Porsche #77 del Dempsey-Proton.

Alla fine è stato uno-due-tre per la casa di Stoccarda, grazie ad Iron Lynx e GR Racing, ma chi ha ancora di più da festeggiare è Corvette, che nonostante zavorre e penalità col quarto posto è riuscita ad aggiudicarsi il titolo della categoria con ben due gare di anticipo. Ben Keating peraltro è al back-to-back dei titoli di categoria dopo il successo 2022 con l’Aston Martin.

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Il WEC ora osserverà una pausa di due mesi esatti per ritornare con la 6 Ore del Fuji il 10 settembre, ma un ultimo pensiero da Monza va al pubblico che ha partecipato in massa all’appuntamento; siamo comunque sicuri che Imola non sarà da meno nel 2024.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo definitivo della 6 Ore di Monza

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WEC – Quattro diverse Hypercar ai primi quattro posti a Monza dopo quattro ore

Sembra uno scioglilingua ma quella del titolo è la situazione attuale della 6 Ore di Monza. A due terzi della percorrenza infatti le vicissitudini della gara e le diverse strategie hanno reso possibile questo scenario, capitanato dalla Toyota #7, al comando ora con il polesitter Kamui Kobayashi, il quale vanta 46” di vantaggio sulla Ferrari di Antonio Fuoco. Più dietro, Dane Cameron con la Porsche #5 precede la Peugeot di Paul di Resta.

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Nelle due ore centrali c’è stato lustro anche per la 963 di Proton Competition, davanti a tutti per un paio di giri con Neel Jani, mentre l’altra Porsche privata di Hertz Team Jota ha dovuto subire una battuta d’arresto al pit per un problema di elettronica.

L’altra Ferrari, in attesa del forcing finale, staziona realisticamente in P6, dietro la Glickenhaus che si può proporre, al netto delle diverse strategie, quale quinta forza della gara.

In LM P2 l’accoppiata di United Autosports si è definitivamente dissolta a causa dl contatto e relativa penalità per il contatto tar Phil Hanson e la 488 GTE dell’incolpevole Luis Perez Companc a Lesmo, per fortuna senza conseguenze.

La classifica di categoria vede a contatto dell’Oreca supersitite del team angloamericano, ora con Giedo van der Garde, Louis Deletraz del WRT e Mathieu Vaxivière di Alpine. I vincitori di Le Mans di Inter-Europol continuano in P4 con Fabio Scherer.

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In GTE-Am infine, la Corvette, nonostante una penalità per speeding e la pesante zavorra del Success Ballast, è emersa come da copione sfruttando le proprietà velocistiche della C8.R. Nico Varrone ha preso il comando della categoria disponendo facilmente delle Porsche di Riccardo Pera e Mikkel Pedersen, le quali successivamente hanno effettuato la propria sosta, in attesa di Nicky Catsburg.

Dietro la Corvette, anche grazie alle neutralizzazioni, non ultima quella, poco comprensibile, per la Porsche Proton hypercar ferma all’entrata della prima di Lesmo poi ripartita, mantiene la seconda piazza la 911 RSR-19 delle Iron Dames, ora con Michelle Gatting. Contatto invece per la Ferrari di Simon Mann e la Porsche Iron Lynx di Matteo Cressoni ed ulteriore Full Course Yellow.

Purtroppo un problema al cambio ha fermato la marcia della Ferrari meglio piazzata, la #54, e un problema più grave, sempre allo stesso particolare ha chiuso forse definitivamente la gara dell’altra 488 del Kessel Racing, già vittima nelle prime fasi di un contatto con l’Aston Martin del D’Station. Le speranze del costruttore britannico sono lasciate all’ORT by TF, che continua in terza posizione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la quarta ora di gara

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WEC – A Monza, split strategies dopo un avvio caotico

Sotto un sole africano alle 12.30 è partita la 6 Ore di Monza. Le ostilità fra Toyota e Ferrari sono iniziate già alla prima curva, con Miguel Molina aggressivo sulla Toyota in pole di Mike Conway e Sebastien Buemi lungo alla prima variante nei confronti di Antonio Giovinazzi, che si girava. Molina, Buemi, le Peugeot ed altri ancora approfittavano invece della via di fuga.

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Conway si presentava al comando al termine della prima tornata davanti alla Ferrari #50 e alle due Peugeot e alla Cadillac, con Alex Lynn autore di uno start più attento allo scopo di evitare guai immediati.

L’azione di Buemi veniva sanzionata da 10” extra al pit, ma poco più tardi il campione del mondo si rendeva protagonista di un ulteriore episodio nei confronti dell’Aston Martin del D’Station, che mandava nelle gomme fuori dalla Ascari. Quest’ultimo contatto veniva sanzionato più duramente, con uno Stop&Go+1’.

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Tra le LM P2, sono le due vetture di United Autosports a menare le danze in questa prima fase, con Josh Pierson e Frederik Lubin a prendere il largo alla ripartenza dopo la safety car, mentre Sarah Bovy dalla pole non aveva problemi a mantenere il comando sull’Aston Martin dell’ORT by TF e la Ferrari del Richard Mille condotte da Ahmad Al Harty e Luis Perez Companc.

Davanti si prova a giocare sulle strategie per rimontare, cosí la Ferrari #51 e le due Porsche, la Penske #5 e quella dell’Hertz Team Jota, decidono di separarsi rispetto alla concorrenza mediante un secondo pit anticipato.

La leadership, che passa anche dalle Peugeot – estremamente attive nella prima parte di gara ma poi rallentate da problemi tecnici, con la #94 addirittura in stallo alla Roggia e poi in garage – passa da Antonio Felix da Costa e dalla 963 dorata per poi tornare nelle mani dei leader più accreditati.

Ma un nuovo contatto fra le LM P2 di Bent Viscaal e Gabriel Aubry, fuori alla seconda di Lesmo al termine della seconda ora, genera una nuova situazione di confusione in classifica, lasciando la Cadillac al comando, ma per poco prima che Josè Maria Lopez e la Toyota #7 riprenda la leadership davanti a Nicklas Nielsen, ora al volante della 499P #50, a Michael Christensen sulla Porsche #5, e alla Peugeot di Jen-Eric Vergne. Completa la top five la Glickenhaus con Nathanaël Berthon.

Ferdinand Habsburg e André Negrao con le migliori Oreca WRT e Alpine si sono infilati fra le due capolista LM P2 di United Autosports, con Oliver Jarvis a condurre a distanza ravvicinata.

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In GTE-Am, la cavalcata vincente delle Iron Dames ha incontrato la resistenza della Ferrari #54, che ha preso il comando delle operazioni ma deve fare fronte ad uno stint più corto del dovuto per il bronze Thomas Flohr. Toccherà forse quindi ancora una volta a Corvette, che dopo il doppio stint di Ben Keatiung, ora insegue da vicino Francesco Castellacci nonostante i 40 kg di zavorra del Success Ballast.

Piero Lonardo

Foto: MorAle, Piero Lonardo

La classifica dopo la seconda ora di gara

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WEC – Le ultime da Cadillac e Corvette

Abbiamo approfittato della presenza di Laura Wontrop Klauser, boss di Cadillac e Corvette, alla 6 Ore di Monza per farci aggiornare sulle ultime novità in casa General Motors.

Siete soddisfatti di come sta andando la stagione dopo il podio ottenuto a Le Mans?

“Dobbiamo essere contenti del risultato che abbiamo ottenuto a Le Mans. Continuiamo a spingere e a progredire. Vediamo cosa accadrà qui a Monza; sicuramente possiamo fare bene anche su questo tracciato, ma indubbiamente il caldo potrebbe essere un fattore da tenere in considerazione. Il nostro target è ovviamente quello di vincere, non siamo contenti fino a quando non arriviamo primi, ma dobbiamo però essere onesti e valutare con attenzione ogni condizione”.

Parlando di America, invece, come valuta il 2023 alla vigilia del round di Mosport dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship? 

“La stagione in IMSA sta andando molto bene, tutto è molto più imprevedibile e tutte le auto che partecipano hanno la chance di guidare la corsa o di vincere. Guidiamo al momento il campionato,, ma nella seconda parte del 2023 sono molte le cose che potrebbero succedere. In ogni caso fino ad ora siamo contenti.”

Cosa vi ha spinto a scegliere TF Sport per il 2024? 

“TF Sport sta svolgendo un ottimo lavoro, è sempre stato un valido rivale che ha una solida base. Penso che sia stata una scelta logica quando abbiamo preso una decisione. Quanto abbiamo creato è molto importante, non vediamo l’ora di iniziare la nostra collaborazione, che varrà solo per il FIA WEC, per la GTD nell’IMSA annunceremo invece presto un team che gestirà le nostre auto”.

Oltre a TF Sport ci sono altri piani in Europa? 

“Non ancora. La macchina non ha ancora fatto dei test in Europa e sarà consegnata a TF Sport a gennaio Attualmente la vettura è rientrata in North America dopo aver disputato delle specifiche prove in galleria del vento. L’intenzione è quella di entrare sul mercato continentale nel 2025 dopo aver ingranato con i programmi in IMSA e WEC. Nei prossimi mesi sveleremo anche il nostro partner per SRO in America.

Per il 2024 avrete una seconda Cadillac nel FIA WEC a tempo pieno?

“Non sappiamo ancora cosa accadrà nel 2024 e stiamo programmando con General Motors cosa fare; sicuramente la nostra intenzione è quella di correre nella top class parallelamente sia nel WEC che nell’IMSA, come quest’anno.

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Kobayashi si vendica di Le Mans e piazza la pole a Monza. Primi giri anche per l’Isotta Fraschini

Kamui Kobayashi non ha gradito restare dietro la Ferrari nell’Hyperpole a Le Mans e ha approfittato delle qualifiche della 6 Ore di Monza per piazzare la seconda pole annuale dopo Spa.

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Antonio Fuoco si è fermato ad appena 17 millesimi dal portacolori di Toyota, autore della migliore prestazione con 1.35.358. Toyota chiude anche il podio virtuale con Brendon Hartley, a 102 millesimi.

Peugeot si aggiudica la seconda fila dimostrando che le prestazioni delle libere 3 non sono state un fuoco di paglia con Jean-Eric Vergne, mentre la terza sarà composta dalla Cadillac e dalla seconda 499P.

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Appassionante anche la battaglia fra le LM P2; alla fine l’ha spuntata Robert Kubica con l’Oreca #41 del WRT che è andato via via migliorandosi fino a precedere Pietro Fittipaldi di oltre 3 decimi con la vettura di Jota. Sono stati ben tredici infatti i best lap, e nella battaglia si sono resi protagonisti anche Doriane Pin con la #63 di Prema le due Alpine e Phil Hanson di United Autosports, che chiude in P3 davanti a Gabriel Aubry di Vector Sport.

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Tra le GTE-Am infine, Sarah Bovy ripete la prestazione del 2022 conquistando la pole di categoria nonostante il cambio di montura per le Iron Dames col tempo di 1.47.632, infliggendo quasi mezzo secondo alla concorrenza, capitanata dall’Aston Martin dell’ORT by TF.

A seguire la Porsche del Dempsey-Proton del veterano Christian Ried e la Ferrari del Richard Mille AF Corse di Luis Perez Companc. Quello delle GTE-Am è stato l’unico dei tre segmenti a subire un’interruzione a causa dell’uscita di strada, senza conseguenze per vettura e pilota, della Porsche del Project 1 – AO Racing da parte del deb Efrin Castro, fuori alla Ascari.

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Ma la prima ad uscire sulla pista resa torrida da un sole africano le GTE-Am in realtà è stata l’Isotta Fraschini Tipo 6 LMH, insieme alla versione Pista da track days per alcuni giri dimostrativi.

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Lo start della 6 Ore di Monza è previsto per le 12.30 di domenica. In mattinata una seconda sessione autografi dopo quella della mattinata che ha visto un discreto successo di pubblico. La gara sarà visibile sia sulle piattaforme Sky che sui canali Eurosport/Discovery, oltre che sull’app FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa, Alberto Manganaro

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Sorpresa, le Peugeot si scoprono nelle ultime libere di Monza

Peugeot sugli scudi nella terza ed ultima sessione di prove libere della 6 Ore di Monza. Jean-Eric Vergne ha fissato i cronometri sull’1.35.878, scalzando già nelle fasi iniziali dell’ora a disposizione la Ferrari di Antonio Fuoco per 45 millesimi.

La prestazione delle Hypercar del Leone è corroborata dal terzo tempo ottenuto da Gustavo Menezes, che a propria volta sopravanza la 499P #51, quarto tempo con Antonio Giovinazzi. Completa la top five la Cadillac grazie ad Alex Lynn, il più a proprio agio dei piloti del marchio statunitense sul tracciato brianzolo.

La migliore delle Toyota, la #7, si piazza all’ottavo posto della graduatoria, mentre l’altra GR010-Hybrid termina addirittura in P11, dietro la Glickenhaus e poco avanti la Vanwall. Presumibile che le LMH del Sol Levante si siano nascoste in vista delle qualifiche.

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Pietro Fittipaldi torna invece a risplendere tra le LM P2, chiudendo al top della categoria con l’Oreca Jota ed il tempo di 1.39.621. Il resto del podio virtuale parla francese con Gabriel Aubry e Charles Milesi per Vector Sport e l’Alpine #36.

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E’ Matteo Cairoli infine a primeggiare tra le GTE-Am, alzando l’asticella di ulteriori 2 decimi rispetto a venerdí con la Porsche Project 1 – AO Racing ed il tempo di 1.46.762. Stavolta è poker per le GT di Stoccarda, che proseguono la classifica con Mikkel Pedersen, Alessio Picariello e Riccardo Pera, portacolori di Dempsey-Proton, Iron Lynx e GR Racing. Ancora una volta il migliore tra i piloti Ferrari è Davide Rigon con la 488 #54 di AF Corse.

Tutto pronto per le qualifiche, come sempre separate per classe, a partire dalle 14.40.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3