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Start

USCC – Porsche si rifà di Le Mans e trionfa al Glen. Serra/Rigon eroici, P2 in GTD Pro

Mathieu Jaminet e la Porsche negano il primo successo alla BMW alla 6 Ore del Glen, superando Connor de Philippi nei minuti finali di una gara combattuta senza esclusione di colpi.

Le due M Hybrid V8 si erano presentate al meglio già in prima mattinata, dominando il warm-up, ma un errore a gomme fredde in partenza da parte di Augusto Farfus ha immediatamente dimezzato la potenza di fuoco della casa dell’elica.

Era Nick Tandy, sfruttando la pole position assegnata d’ufficio ieri causa pioggia, a prendere il comando sulle Cadillac di Pipo Derani e Sebastien Bourdais. Tra le GT, erano le Lamborghini di Loris Spinelli e Jordan Pepper a prendere il comando di GTD e GTD Pro sulla Ferrari schierata da Risi Competizione del poleman Daniel Serra.

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Il regime di corsa libera dura però pochissimo, a causa di un contatto multiplo tra LM P2 innescato da Salih Yoluc, sub al Tower Motorsports, che tampona Ben Keating in T11. A farne le spese Steven Thomas, che non può evitare le altre due Oreca e finisce rovinosamente sulle barriere.

Davanti è cambio della guardia con Matt Campbell e l’altra Porsche ad ereditare la testa della gara, evitando la sosta ai box. Durante la sosta collettiva delle GT, si sfiora il dramma per l’Aston Martin di Alex Riberas che fa volare una gomma della Corvette, che rimbalza fortunatamente senza conseguenze.

Frattanto iniziano a fioccare le penalità e soprattutto le soste obbligatorie per pressione dei pneumatici non conforme. Dopo quanto accaduto a Daytona, la direzione gara ha deciso per le maniere forti e ne rimangono coinvolte ben 11 vetture nel corso delle 6 ore.

Dopo un’ora la gara perde un’altro dei protagonisti per il successo finale, a causa di un errore piuttosto insolito da parte di Sebastien Bourdais in fase di doppiaggio, la Cadillac dorata si gira e sbatte in T10, coinvolgendo anche la BMW superstite, che è costretta a cambiare il muso.

Le neutralizzazioni portano al vertice delle LM P2 la vettura di AF Corse di Luis Perez Companc, che però deve cedere la leadership della categoria alla seconda sosta, che vede entrare in scena Lilou Wadoux, al debutto in gara nella serie americana. Purtroppo la pilotessa francese deve scontare subito una penalità per speeding ed esce dai giochi di vertice; frattanto Jack Hawksworth e Frankie Montecalvo iniziano a mettere il sigillo tra le GT con le loro Lexus. Daniel Serra, penalizzato da una foratura, è costretto a ricominciare l’inseguimento al vertice dal fondo.

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Cambio della guardia al comando allo scadere delle due ore di gara fra le due Porsche, con Mathieu Jaminet che passa con decisione un Felipe Nasr poco propenso a lasciare strada. La vettura dell’ex-campione IMSA sarà costretta poco più tardi ai box per una sosta eterna causata dall’ennesimo guasto al sistema ibrido, tallone d’achille di questa 963 anche a Le Mans.

Nelle altre categorie si mettono in evidenza le giovani promessa Nolan Siegel con l’Oreca LM P2 del Crodwstrike by APR e Nico Varrone con la Duqueine LM P3 dell’AWA ed infine Michelle Gatting, che prende temporaneamente il comando delle GTD per le Iron Dames prima di essere sanzionata anch’essa per pressione non conforme dei pneumatici della sua Lamborghini.

Altro colpo di scena dopo 2h30 di gara, con Filipe Albuquerque, secondo alle spalle di “Jam-Jam” che perde inspiegabilmente la posteriore sinistra, cambiata diversi minuti prima. Problemi di gomme anche per l’Acura del MSR, che perde temporaneamente la top three.

La bella gara delle Lamborghini termina a causa del tamponamento da parte della Ligier LM P3 del Performance Tech, che “fa fuori” gli incolpevoli Andrea Caldarelli e Rob Ferriol, scatenando la quarta Full Course Yellow della gara. Nella corsa alla pitlane è Jack Aitken con la Cadillac dell’Action Express che ha la meglio su Colin Braun, ripresosi al meglio con l’Acura dell’MSR, mentre Tandy esce solo in terza posizione davanti alla BMW #25, che al restart lo passa, manovra che effettua anche Christian Rasmussen, nuovo leader LM P2 su Ben Hanley, subentrato a Siegel.

Segue un lungo periodo di corsa libera dove le quattro vetture di testa, uniche a pieni giri, cercano di organizzare al meglio le proprie strategie, dosando doppi stint e gomme fresche. Tandy arriva alle spalle della BMW di Connor de Philippi, da tempo la più veloce in pista, che con poco più di un’ora sul cronometro scopre le proprie carte e con un provvido undercut passa al comando.

Risib

Anche le GT si avviano all’ultimo pit, e Hawksworth deve cedere la leadership delle GTD Pro alla Corvette di Antonio Garcia, che non vince nella serie statunitense da oltre un anno, Sebring 2022, a causa di una penalità per speeding. Nel frattempo è riemersa anche la Ferrari Risi, nuovamente terza dopo un mega stint di Davide Rigon. Nelle LM P3 è invece scaduto il bluff dell’AWA, e sono le Ligier di Felipe Fraga e Garrett Grist a contendersi la leadership.

L’ultima ora vede la battaglia a distanza sempre più ravvicinata fra la BMW superstite e la Porsche #6, mentre in casa MSR sbagliano, sperando forse in una FCY che tarderà ad arrivare, non sostituendo le gomme dell’Acura #60, mentre Pipo Derani e la Cadillac semplicemente non ce la fanno nei confronti dei due battistrada.

Il sorpasso che vale la vittoria a 5’ dalla bandiera a scacchi, grazie ad una manovra perfetta in fase di doppiaggio di Jaminet, che porta a casa il secondo successo stagionale per Porsche. In parallelo si svolge anche la lotta per il primato in GTD Pro, con Hawksworth che riesce ad avere la meglio sulla Corvette e si trascina dietro la 296 GT3 di Daniel Serra, che nonostante vari tentativi gli terminerà alle spalle.

Crowdstrike

Pochi secondi dopo Bill Auberlen è vittima di un crash violentissimo con tanto di decollo in T11 e la gara viene fatta terminare in regime di neutralizzazione. Il successo tra le LM P2 va al Crowdstrike by APR, protagonista anche oggi, due settimane dopo il trionfo di Le Mans in Pro/Am, mentre in LM P3 il Riley Motorsports replica il successo di Sebring. Dietro alla Lexus #12, si è fatta largo la BMW del Paul Miller Racing, capace di rimontare due giri nel corso della gara, superando nel finale la Porsche del Wright Motorsports.

Lexus12

Aldilà del bel podio di Risi Competizione, da segnalare anche la quarta piazza in GTD della Ferrari di Triarsi Competizione, catapultata in avanti dal forcing finale di Alessio Rovera, mentre le altre 2896 GT3 di Cetilar Racing ed AF Corse sono costrette purtroppo ad abbandonare la gara anzitempo per problemi tecnici.

Prossimo appuntamento col WeatherTech SportsCar Championship fra due settimane a Mosport, assenti dallo schieramento le sole LM P2.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Motorsport, Porsche Motorsport, Ferrari Races, APR

L’ordine di arrivo

Feller

DTM – Feller flag to flag in Gara-2 a Zandvoort

Primo successo del 2023 nel DTM in gara-2 a Zandvoort per Audi e Ricardo Feller, che al termine di una gara perfetta precede la Porsche di Thomas Preining e la Mercedes di Luca Stolz.

Il recap della gara

Feller (Abt Sportsline  #7/Audi) è stato perfetto nei minuti iniziali a difendere il primato derivante dalla pole position conquistata in mattinata dagli assalti del vincitore di gara-1, Maro Engel  (Mercedes-AMG Team Landgraf #48), subito all’inseguimento dello svizzero dopo aver superato la Porsche #91 di Manthey EMA affidata a Thomas Preining.

Il successo di Feller si è poi concretizzato ai box con Engel, rallentato da un pit non perfetto, scavalcato da Preining, Luca Stolz ( Mercedes-AMG Team HRT #4) e  Marco Wittmann  ( Project 1 #11/BMW).

Gli ultimi 20′  hanno visto una bella battaglia per il terzo posto tra Stolz e Wittmann: i due volte campione si è messo all’inseguimento dell’alfiere di Mercedes, mentre davanti Preining portava l’assalto al leader.

L’ex vincitore della Porsche Carrera Cup Deutschland però non è stato in grado in alcun modo di ricucire su Feller, e la gara è terminata con la prima affermazione del 2023 per Audi, davanti a Preining, che prende la leadership in classifica generale, e Stolz.

Solo P5 per il trionfatore della giornata di sabato, dietro a Wittmann e davanti a Kelvin van der Linde con la seconda R8 gestita da Abt. A seguire Ayhancan Güven (KÜS Team Bernhard #24/Porsche), il quale ha preceduto Patric Niederhauser, sanzionato con un ‘penalty lap’ nel cuore della race-2 dopo un’irregolarità in pit road con il già citato K. van der Linde.

La Porsche #90 di Dennis Olsen e la BMW #1 di Sheldon van der Linde concludono nell’ordine una Top10 che non ha visto la presenza di Mirko Bortolotti. Il trentino ha provato a recuperare dopo una difficile qualifica, ma la Lamborghini #92 di SSR Performance si è dovuta accontentare dell’11ma posizione finale.

Prossima prova della serie patrocinata dall’ADAC tra due settimane al mitico Norisring.

Luca Pellegrini

Foto: Audi Sport

Porsche6

USCC – Qualifiche GTP cancellate dalla pioggia: è pole position Porsche. Ferrari-Risi davanti in GTD Pro

La pioggia, dopo l’acquazzone di ieri pomeriggio, ha continuato a farla da padrona a Watkins Glen ed ha impedito lo svolgimento regolare delle qualifiche dei prototipi. La direzione gara ha deciso quindi di assegnare la griglia di partenza mediante la classifica di campionato per GTP, LM P2 ed LM P3.

In pole position quindi la Porsche Penske #6 di Mathieu Jaminet e Nick Tandy affiancata dalla Cadillac dell’Action Express di Alexander Sims, Pipo Derani e Jack Aitken. Seconda fila per l’Acura del WTR w/Andretti affiancata dalla Cadillac #3 e terza fila per l’equipaggio della BMW #25 e la Porsche #5.

Solo quarta fila in griglia, dopo il declassamento di Daytona, per l’Acura del MSR, che anche nella seconda sessione di libere ha dominato la lista dei tempi con Colin Braun.

Stessa sorte anche per LM P2 ed LM P3. La pioggia ha sorpreso il parco partenti all’inizio del turno loro dedicato e si sono subito verificate rovinose uscite di strada che hanno propiziato la quasi immediata interruzione. Eclatante la melèe in curva 7, dove Ari Balogh con la Ligier LM P3 dell’AWA viene presto raggiunto fuori pista dall’Oreca LM P2 di Ben Keating e dalla Duqueine del JR III Racing di Anthony Mantella.

Keating potrà partire dalla prima fila delle LM P2 al fianco dei leader del TDS e davanti al Tower Motorsports. In LM P3, pole assegnata al Riley Motorsports.

Forte

Si sono invece svolte regolarmente in precedenza le qualifiche delle GT, e a svettare sono stati i colori italiani con Loris Spinelli, al top in GTD con la Lamborghini del Forte Racing ed il tempo di 1.44.430 davanti alla Ferrari 296 GT3 di Risi Competizione con Daniel Serra, leader in GTD Pro ed unico altro pilota a scendere sotto l’1’45” con 1.44.829.

Risi

A seguire Jordan Pepper con l’altra Huracàn di Iron Lynx (GTD Pro) e le Lexus del Vasser Sullivan di Aaron Telitz (GTD) e Jack Hawksworth (GTD Pro), i quali avevano dominato la lista dei tempi al mattino, a loro volta a precedere le Iron Dames e la BMW del Paul Miller Racing.

Lo start della 6 Ore del Glen domani alle 10.40 AM ET, pari alle 16.40 italiane, preceduta da un breve warm-up alle 8.00 AM ET. Gara fruibile come sempre for free dal sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Michelin Racing USA, Ferrari Races

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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DTM – Engel tenta il weekend perfetto a Zandvoort

Maro Engel vince la Race-1 del DTM 2023 in quel di Zandvoort. Il portacolori di Mercedes-AMG Team Landgraf, partito dalla pole, chiude  davanti a Sheldon van der Linde (BMW) e Franck Perera (Lamborghini).

Il recap della gara

Maro Engel (Mercedes-AMG Team Landgraf #48) ha tenuto la testa della gara nelle concitate fasi della partenza difendendo la propria posizione dall’assalto da parte delle BMW di Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport #1) e di Marco Wittmann  (Project 1 #11) che gli partivano alle spalle nell’ordine in griglia.

Le due M4 GT3 si sono messe all’inseguimento del polesitter, mentre nelle retrovie la Mercedes #27 di David Schumacher perdeva progressivamente posizioni in seguito alla foratura della ruota posteriore sinistra.

Dopo 27′ le soste sono entrate nel vivo e a precedere tutti è stato Wittmann: il due volte campione sarà presto costretto a cedere la propria posizione a Mirko Bortolotti (SSR Performance #92/Lamborghini) e successivamente anche a Franck Perera (SSR Performance #94/Lamborghini). Quarta piazza provvisoria dopo il passaggio in pitlane per il trentino, mentre Perera manterrà la terza piazza con 2″ di margine dopo la sosta del leader e della BMW #1.

Van der Linde tenterà nei minuti finali di recuperare terreno senza riuscirci su Engel, semplicemente superiore alla concorrenza. La Mercedes-AMG del Team Landgraf ottiene pertanto il primo successo nel DTM, mentre Engel torna alla vittoria nella serie dalla gara-2 di Mosca del 2017.

Dietro S.Van der Linde il nuovo leader del campionato Perera, mentre Mirko Bortolotti ha saputo concludere in quarta piazza dopo una lunghissima bagarre contro il rimontante Wittmann, che chiude la top five davanti a  Lucas Auer (Mercedes-AMG Team Winward #22), Thomas Preining (Manthey EMA #91/Porsche), Albert Costa ( Emil Frey Racing #14/Ferrari) e Dries Vanthoor (Schubert Motorsport #33/BMW).

Appuntamento a domani per Gara-2, ancora alle 13.30, preceduta dalle relative qualifiche alle 9.15.

Luca Pellegrini

Foto: Mercedes-AMG Motorsport

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USCC – Braun e l’Acura MSR i più veloci al Glen prima della pioggia. Corvette prosegue in GTD Pro

L’Acura del Meyer Shank Racing si presenta al meglio alla 6 Ore del Glen, segnando la migliore prestazione nelle libere-1, svoltesi nel pomeriggio statunitense di ieri. Colin Braun ha ottenuto il best lap con 1.33.563, superando di gran lunga la schiera degli altri competitor, capeggiati dalle due Porsche Penske di Felipe Nasr e Nick Tandy, distanziate di oltre 1”2.

Va detto che questi tempi sono stati ottenuti nel primo terzo dei 90’ di sessione previsti, su pista asciutta, prima che un violento acquazzone tormentasse la pista newyorchese.

Uniche vittime della pioggia, che da previsioni dovrebbe presentarsi copiosa anche in gara, John Falb, sostituto last-minute per Francois Heriau sull’Oreca #35 al TDS, sulle barriere di curva 6, e Luke Berkeley, in testacoda sulla Lamborghini dell’NTE nel finale di sessione.

Tornando ai risultati della pista, dietro le due Porsche Penske si piazzano le due Cadillac e le BMW, mentre le due altre GTP iscritte, l’Acura del WTR w/Andretti, vincitrice 2022, e la Porsche privata del JDC-Miller chiudono nel gruppo delle LM P2, capeggiate queste ultime da Mikkel Jensen con la vettura leader in classifica generale #11 del TDS. Garett Grist è stato invece il più veloce tra le LM P3 con la Ligier del JR III Racing con 1.41.139.

Ferrari sugli scudi in GTD Pro, con Daniel Serra al top con 1.46.552 e la 296 GT3 di Risi Competizione, anche se la più veloce fra le GT3 è stata la BMW capolista del Paul Miller Racing iscritta in GTD di Bryan Sellers davanti alla Porsche del Kellymoss w/Riley di Jaxon Evans.

In evidenza anche l’altra M4 GT3 di Turner Motorsport, seconda in GTD Pro con l’eterno Bill Auberlen, e le Aston Martin di Magnus Racing (GTD) ed Heart of Racing (GTD Pro) con Andy Lally e Ross Gunn. Bene anche le altre due Ferrari iscritte da Cetilar Racing e Triarsi Competizione, rispettivamente in P5 e P9 tra le GTD.

Corvette Racing Daytona 24 2023

Dal paddock della terza prova della Michelin Endurance Cup inoltre la conferma che Corvette proseguirà il proprio cammino in GTD Pro il prossimo anno affidandosi ancora una volta alla Pratt Miller con due esemplari. I piloti di questo effort, che non preclude l’utilizzo delle nuove Z06 GT3.R da parte di altre realtà private, verranno comunicati in seguito.

Il programma del sabato al Glen prevede le libere-2 e le qualifiche, rispettivamente alle 8.00 AM ET e 1.20 PM ET pari alle 19.20 nostrane. Queste ultime visibili gratuitamente sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: MSR, Corvette

I risultati delle Libere 1

Mamba

DTM – Nelle libere di Zandvoort, Mercedes al top con Engel

Maro Engel al top a Zandvoort al termine delle prove libere del secondo appuntamento stagionale del DTM. Il portacolori del Mercedes-AMG Team Landgraf ha stampato il best lap in entrambe le sessioni, rispettivamente davanti a Thomas Preining ed a Marco Wittmann.

Il turno pomeridiano è stato il più veloce, la BMW M4 GT3 #11 di Witmann ( Project 1) ha terminato la FP2 a solo 60 millesimi dalla Mercedes #48;  Kelvin van der Linde  (Abt Sportsline  #3/Audi) e Mirko Bortolotti  (SSR Performance #92/Lamborghini) seguono nell’ordine davanti a Sheldon van der Linde  (Schubert Motorsport #1/BMW) ed a Laurin Heinrich   (KÜS Team Bernhard #75/Porsche).

La FP2 è stata abbreviata a seguito di un ritardo nel programma dovuto ad un incidente in una delle categorie di supporto. La FP1, invece, è terminata con 1 minuto e mezzo d’anticipo a causa di una bandiera rossa generata dall’uscita di pista della Lamborghini #94 di Frank Perera.

Appuntamento a domani con le qualifiche (Q1) e per la seguente race-1 che partirà, come di consueto, alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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GTWC Europe – Attese 71 auto a Spa, novità Scherer Sport PHX

Cala a 71 unità l’entry list per la CrowdStrike 24 Hours of Spa, terzo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup e dell’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli. Rispetto alla prima versione è infatti da segnalare l’assenza della BMW #34 di Walkenhorst Motorsport e della Mercedes #77 di Haupt Racing Team.

In compenso è da evidenziare l’ingresso di Scherer Sport PHX, team legato ad Audi che presenterà una line-up di primo profilo con il sudafricano Kelvin van der Linde, il tedesco Luca Engstler ed il danese Nicki Thiim che portano a quattro gli equipaggi Pro insieme a Comtoyou Racing #11, Sainteloc Junior Team #25 e  Audi Sport Tresor Orange 1 #40

La casa dei quattro anelli schiererà in totale ben  13 R8 LMS, obiettivo la ricerca della vittoria assoluta, che manca dal 2017.

Luca Pellegrini

Foto: Audi

L’entry list aggiornata della CrowdStrike 24 Hours of Spa 2023

Gli equipaggi di Audi per Spa

Boutsen VDS 

#9 Adam Eteki/Alberto di Folco/Thomas Laurent/Aurélien Panis
#10 Loris Cabirou/Andrea Cola/César Gazeau/Roee Meyuhas

Audi Sport Team Comtoyou
#11 Christopher Haase/Gilles Magnus/Frédéric Vervisch

Comtoyou Racing
#12 Loris Hezemans/Sam Dejonghe/Finlay Hutchison/Lucas Légeret
#21 Nicolas Baert/Max Hofer/Maxime Soulet

UNO Racing Team
#16 Adderly Fong/Xiaole He/David Pun/Rio

Scherer Sport PHX
#17 Luca Engstler/Kelvin van der Linde/Nicki Thiim

Audi Sport Team Saintéloc
#25 Simon Gachet/Christopher Mies/Patric Niederhauser

Saintéloc Junior Team
#26 Erwan Bastard/Grégoire Demoustier/Antoine Doquin/Paul Evrard

Audi Sport Tresor Orange1
#40 Mattia Drudi/Ricardo Feller/Dennis Marschall

Tresor Attempto Racing
#66 Kikko Galbiati/Sean Hudspeth/Andrey Mukovoz/Dylan Pereira
#99 Alex Aka/Pietro Delli Guanti/Lorenzo Patrese

CSA Racing
#888 Erwin Creed/Jean Glorieux/Arthur Rougier

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USCC – Ben 57 vetture alla 6 Ore del Glen col debutto della Wadoux

Il primo appuntamento dell’endurance dopo Le Mans è da tempo la 6 Ore del Glen, che vede la ripresa del WeatherTech SportsCar Championship, i cui protagonisti come noto si sono ben comportati sul tracciato della Sarthe, sfiorando il podio assoluto con la Cadillac #3 di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande.

Sono ben 57 le vetture iscritte, la griglia più corposa dopo Daytona. 9 le GTP, in attesa della Porsche Proton, che dovrebbe debuttare a Road America, ma solo due vetture hanno optato per un equipaggio a tre, vale a dire la Cadillac dell’Action Express e l’Acura del WTR w/Andretti, che riportano in pista Louis Deletraz e Jack Aitken.

Qualche variazione anche al BoP, dove tutti e quattro i modelli hanno ricevuto incrementi di peso, dai 4 kg delle Acura, che rimane la vettura più pesante con 1.053 kg a vuoto, ai 5 delle Porsche fino ai 7 kg extra di BMW e Cadillac. Leggere modifiche anche in termini di potenza massima e di energia massima per stint per Porsche, BMW e Caddy, con le Acura che mantengono il maximum output con 520 kW ed il valore massimo per stint con 917 MJ.

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Nove anche le LM P2, con la novità AF Corse, che ritorna dopo Daytona con un equipaggio inedito formato da Luis Perez Companc, Nicklas Nielsen e Lilou Wadoux. Quest’ultima, reduce da una sfortunata Le Mans, debutta così nella massima serie endurance americana.

Anche se viene ancora listato John Farano, reduce dal crash di Laguna Seca, nell’equipaggio del Tower Motorsports, l’unico sedile ancora TBD della categoria appartiene per ora al TDS, che nei primi due round della Michelin Endurance Cup ha schierato l’infortunato Francois Heriau sull’Oreca #35.

UPDATE: Sarà Salih Yoluc a sostituire Farano al Glen, mentre il team owner/driver prosegue il processo di guarigione.

Per la terza apparizione stagionale delle LM P3 si contano ben 10 entry con un unico sedile da assegnare in Performance Tech, ma l’altra grande sorpresa di questa entry list é tra le GTD Pro, con una seconda Ferrari 296 GT3 schierata a fianco di quella di Risi Competizione per Davide Rigon e Daniel Serra, per Miguel Molina, Ulysse De Pauw e Simon Mann. L’addizione porta il totale delle vetture iscritte a 9 unità, che comprendono anche gli effort dedicati alle gare lunghe di Iron Lynx e Turner Motorsport, mentre MDK ha da tempo comunicato l’intenzione di non proseguire.

Tra le ben 20 GTD infine, da segnalare il ritorno delle altre 296 GT3 di Triarsi Competizione e Cetilar Racing, così come della Lamborghini in rosa delle Iron Dames. Gli unici TBD riguardano la Lamborghini dell’NTE e l’Acura NSX del Racers Edge w/WTR.

Modifiche anche al BoP delle GT, con ben 30 kg abbuonati alle Ferrari, 20 kg a Lamborghini, Mercedes e McLaren e 5 alla Corvette. La AMG GT3 rimane comunque la vettura più pesante con 1.370 kg contro i 1.350 di Ferrari e Corvette; quest’ultima guadagna leggermente nell’alimentazione (+0,3 mm di restrittore d’aria) così come le Lexus (+1 mm X2), che guadagnano anche 3 litri extra di carburante, mentre le Acura ne perdono altrettanti.

In classifica generale ricordiamo che tra le GTP sono gli alfieri Porsche Nick Tandy e Mathieu Jaminet a condurre sui vincitori di Sebring dell’Action Express. Primati parziali nelle altre categorie prototipi per l’accoppiata del TDS Racing #11, Steven Thomas e Mikkel Jensen, tra le LM P2, classe che nel prossimo anno vedrà protagonista anche il Riley Motorsports di Felipe Fraga e Gar Robinson, attuali leader delle LM P3. In GTD Pro l’equipaggio della Lexus del Vasser Sullivan composto da Ben Barnicoat e Jack Hawksworth procede a vele spiegate con una vittoria e tre podi, mentre tra le GTD conduce il Paul Miller Racing, forte delle due vittorie ottenute da Bryan Sellers e Madison Snow a Sebring e Long Beach.

L’appuntamento in pista al Glen è per venerdì 23 giugno alle 4.30 PM ET per le prime libere. Qualifiche sabato 24 a partire dalle 1.20 PM ET pari alle 19.20 nostrane e start della gara alle 10.40 AM ET, vale a dire le 16.40 italiane, di domenica 25. Qualifiche e gara come sempre fruibili gratuitamente dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore del Glen

Oregon63

GT Open – Oregon beffa AF Corse nella Race-2 di Budapest

Pierre Louis Chovet/Maximilian Paul vincono all’ultima curva la race-2 di Budapest dell’International GT Open. La Lamborghini #63 del Team Oregon coglie pertanto la prima affermazione del 2023 davanti a Nicola Marinangeli/Riccardo Agostini (AF Corse #51/Ferrari) e Diego Menchaca /Marcos Siebert (Team Motopark #17/Mercedes).

Il recap della gara

Christopher Haase (Eastalent-Racing #23/Audi) allo start ha mantenuto la leadership derivante dalla pole, mentre i vincitori di ieri dell’Al Manar Racing by GetSpeed #77/Mercedes salivano in seconda piazza con Fabian Schiller beffando Charlie Fagg e la McLaren #69 dell’Optimum Motorsport. Quarto posto dopo i primi metri per David Fumanelli (Kessel Racing #11/Ferrari), leader in PRO-Am dopo la pole position di categoria firmata in mattinata.

Tutto però cambierà poco prima dei pit obbligatori per un problema tecnico all’Audi #23 dell’Eastalent-Racing. Schiller erediterà automaticamente il primato davanti a Fagg, ex campione del GT4 Europe, il quale ritarderà il più possibile il proprio ingresso in pit road.

Samuel De Haan proverà a continuare l’opera del compagno, ma la McLaren che ha vinto la sfida endurance di Spa-Francorchamps dovrà subire nel finale il deciso ritorno di Nicola Marinangeli (AF Corse #51/Ferrari) e di Maximilian Paul (Oregon Team #63/Lamborghini). I due a 20′ dal termine si ritroveranno in seconda e terza piazza,  davanti alla Mercedes #17 di Marcos Siebert (Team Motopark) ed all’AMG GT3 #77 di Al Faisal Al Zubair (Al Manar Racing by GetSpeed).

I due inseguitori presto si ritroveranno a combattere fra loro, ma negli ultimi giri, complice il dissolvimento del gap della McLaren di testa, la lotta diventerà decisiva per la vittoria.

All’ultima tornata infatti Marinangeli ha la meglio su De Haan, che va largo spinto dal pilota di AF Corse e perde diverse posizioni, ma sarà Maximilian Paul, che all’ultima curva con uno spettacolare assalto all’esterno trionferà sulla Ferrari #51.

Solo P5 al traguardo, in attesa delle decisioni della direzione gara, per la compagine britannica alle spalle anche di Al Manar Racing by GetSpeed (Mercedes) e Diego Menchaca/Marcos Siebert, alfieri di Motopark, che dopo una difficile partenza hanno saputo fare la differenza nei minuti conclusivi. Menzione d’onore anche per Marcin Jedliński/Karol Basz (Olimp Racing #777/Mercedes) e per Giuseppe Cipriani (Il Barone Rampante #8/Lamborghini), rispettivamente vincitori in PRO-Am ed AM Cup.

UPDATE: La penalità di 10″ inflitta alla Ferrari #51 promuove al secondo posto la Mercedes Motorpark, mentre Marinangeli ed Agostini vengono classificati quinti dietro anche la Mercedes Al Manar e la McLaren Optimum, che mantiene cosí la leadership della serie.

Piccola pausa ora per l’International GT Open che tornerà protagonista in quel di Le Castellet a metà luglio.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open
Start

GT Open – Budapest Race-1: Al Manar Racing a segno con Mercedes

Al Faisal Al Zubair e Fabian Schiller vincono la Race-1 dell’International GT Open a Budapest. La coppia dell’Al Manar Racing by GetSpeed festeggia con Mercedes il secondo successo del 2023 precedendo all’arrivo Simon Reicher/Christopher Haase (Eastalent-Racing #23/Audi) e Pierre Louis Chovet/Maximilian Paul (Team Oregon #63/Lamborghini).

Il recap della gara

Martin Kodrić  (Bonaldi Motorsport #11/Lamborghini) ha mantenuto la leadership dalla pole in curva 1, mentre Karol Basz (Olimp Racing #777/Mercedes) e Maximilian Paul (Oregon Team #63/Lamborghini) salivano in seconda ed in terza piazza scavalcando già nei primi metri Eddie Cheever III  (AF Corse #27/Ferrari).

La Safety Car è entrata subito in azione al fine di spostare la Ferrari #11 di Kessel Racing, ferma nella seconda curva della pista, a seguito di una serie di contatti tra la prima e la seconda piega del tracciato magiaro, con Frederic Jousset subito costretto al ritiro

Kodrić ha condotto anche il successivo restart davanti a Basz, Paul e Cheever. Tutto è rimasto immutato per una decina di minuti fino a quando, poco prima della sosta obbligatoria per il cambio pilota, la Ferrari #27 di Cheever ha dovuto subire l’assalto della Mercedes #77 di Al Faisal Al Zubair (AlManar Racing by GetSpeed). Il portacolori del marchio tedesco ha iniziato a battagliare nella parte alta della graduatoria, mentre Basz perdeva progressivamente posizioni in seguito ad un problema tecnico.

Il pitstop ha però cambiato le gerarchie della graduatoria, lasciando la Lamborghini Oregon e Pierre Louis Chovet davanti a tutti il quale, ancorchè sotto investigazione per un presunto pit irregolare, tentava di allungare sulla Mercedes #17 di Diego Menchaca, secondo con il Team Motopark.

Frattanto Marco Pulcini #27 perdeva la terza piazza provvisoria a favore di uno scatenato Fabian Schiller, che si è lentamente riportato sul binomio di testa.

Colpo di scena a 15′ dalla conclusione, per la sanzione di 18″ alla Mercedes #17 del Team Motopark per non aver rispettato l’handicap in pitlane. Schiller ha iniziato a dare tutto al fine di superare il rivale argentino e successivamente puntare alla Lamborghini Oregon, il cui sorpasso che vale la vittoria avverrà a 6′ dalla bandiera a scacchi.

PODIUM1

A seguire in classifica generale l’Audi #23 di Simon Reicher/Christopher Haase (Eastalent-Racing) eredita la seconda piazza a causa della penalità di 5″ inflitta a Chovet per track limits. Completano la top five i britannici di Optimum Motorsport #69 (McLaren) e la Mercedes #17 del Team Motopark.

Tantissima lotta anche in PRO-Am con un duello sino all’ultimo tra Marco Pulcini #27 e la Mercedes #911 di Steve Jans. L’alfiere di GetSpeed, in pista in Ungheria con Axel Blom, ha dovuto però arrendersi alla Ferrari #27.

Appuntamento a domani per gara-2.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open