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IMSA – MSR interrompe la striscia vincente Porsche. Ford torna al successo in GTD Pro

Nick Yelloly e Renger van der Zande si aggiudicano la vittoria nella showcase IMSA di Detroit. L’Acura #93 del Meyer Shank Racing, partita dalla pole position, dopo aver dominato la prima parte di gara si è ritrovata alle spalle della Cadillac di Ricky Taylor, che ha infilato magistralmente nell’insidiosa curva 3 del tracciato cittadino a 3’ appena dalla bandiera a scacchi.

Interrotta quindi la striscia vincente di quattro gare da parte di Porsche, complice soprattutto la decisa manovra che ha permesso alla Cadillac #10 di passare al comando su Felipe Nasr dopo 85’ di gara. Il box della 963 #7 aveva approfittato al meglio dell’unica sosta uscendo davanti all’Acura di testa, mentre nel frattempo l’altra ARX-06, che con Tom Blomqvist aveva guardato le spalle del leader nelle primissime battute di gara, dopo la sosta è rimasta invischiata in un lungo duello con le due BMW.

Nasr nel contatto, definito comunque non falloso da parte dalla Direzione Gara, ha ceduto anche all’altra Porsche di Mathieu Jaminet, con cui ha lottato sino al traguardo, chiudendo dietro in P4. Colin Braun frattanto è riuscito a rimontare sulla BMW #25 grazie ad una penalità assegnata a Marco Wittmann.

Vincente quindi la mossa della presidenza IMSA di modificare il BoP delle GTP, di cui ha tratto vantaggio sicuramente lo spettacolo.

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Ford non fallisce frattanto in GTD Pro. In una gara segnata da diversi contatti, anche Seb Priaulx e Mike Rockenfeller sono riusciti a convertire la pole position in vittoria, la seconda per le Mustang GT3 dopo Daytona, soprattutto grazie ad una sosta anticipata.

Alle spalle della Ford #64 la Corvette #3 di Alexander Sims ed Antonio Garcia e la Lamborghini di Pfaff Motorsports di Andrea Caldarelli e Marco Mapelli.

Solo P5 per i leader in classifica di AO Racing dietro la Lexus #14 del Vasser Sullivan, nonostante i duri contatti cui è stata sottoposta “Roxy”. Jack Hawksworth ed Aaron Telitz, retrocessi nello schieramento di partenza a causa dell’altezza minima da terra della loro RC F GT3 rilevata post-qualifiche, hanno tratto il meglio da un drive-through iniziale proprio per aver abusato della Porsche in rosa, ritardando poi ad hoc la seconda sosta dopo aver condotto a lungo la categoria, approfittando di pista libera.

Gara da dimenticare invece per le BMW del Paul Miller Racing, impegnate a lottare senza esclusione di colpi sia fra loro che con gli altri contender. Ne sa qualcosa l’altra Ford Mustang, ciccata a 40’ dalla fine a triggerare la seconda delle due Full Course Yellow, entrambe per detriti.

In classifica generale, Nasr e Tandy continuano a condurre nelle GTP con 70 punti di vantaggio rispetto ai teammates; anche in GTD Pro, il risultato odierno non modifica lo status di leader degli alfieri di AO Racing, che vantano ora 31 lunghezze sull’equipaggio della Corvette #3.

Nelle prossime settimane l’attenzione dell’endurance mondiale sarà rivolta verso la 24 ore di Le Mans, con tanti protagonisti provenienti dalla serie IMSA, che tornerà in azione il 22 giugno con la 6 Ore del Glen a ranghi completi.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, IMSA

L’ordine di arrivo

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IMSA – Acura e Ford dominano le qualifiche di Detroit

Finalmente interrotta la striscia di pole position di Dries Vanthoor e della BMW M Hybrid V8 grazie a Nick Yelloly, che è risultato il più veloce nelle qualifiche di Detroit con 1.05.762. Il risultato del Meyer Shank Racing è impreziosito dalla seconda prestazione da parte di Tom Blomqvist con l’altra Acura ARX-06. Solo seconda fila per le due LMDh di Monaco, a loro volta davanti alle due Porsche Penske.

Determinanti quindi, almeno per ora, le radicali modifiche al BoP, anche se Nick Tandy ha dovuto scartare il miglior risultato per aver provocato una delle tante red flag nella prima sessione di libere, Colpite da analogo provvedimento anche le due Cadillac del WTR, cosí come la Corvette #3 e la Lamborghini di Pfaff Motorsport in GTD Pro.

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Nell’unica altra classe presente per questo appuntamento condiviso con l’IndyCar, prima fila tutta Ford, con Seb Priaulx a precedere Cristopher Mies col tempo di 1.10.922. A seguire la Lexus #14 del Vasser Sullivan e le due Corvette, dominatrici delle libere.

Un contatto in curva 3 è costato a Rasmus Lindh, sostituto dell’ultima ora di Giacomo Altoè sulla Ferrari di Dragonspeed, l’annullamento dei due migliori giri veloci, e la 296 GT3 sarà costretta a partire dal fondo dello schieramento domani alle 3.40 PM ET, vale a dire le 21.40 nostrane. Diretta streaming free sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing, Ford Performance

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Detroit

IMSA – Caccia alle Porsche autorizzata a Detroit

Nel weekend in programma la seconda showcase stagionale del WeatherTech SportsCar Championship, ancora una volta in coabitazione con l’IndyCar Series, sulle strade di Detroit. 22 le vetture iscritte, appartenenti alle classi GTP e GTD Pro, 11 ciascuna.

Nella classe regina, presenti tutti gli equipaggi titolari, è caccia aperta alle Porsche Penske, che fin qui si sono divise il bottino e guidano la classifica con ampio margine sulle BMW del Team RLL, le uniche fin qui ad impensierire, perlopiù in qualifica, le 963 ufficiali.

Allo scopo la serie ha dichiarato di essere intervenuta d’imperio sulle equivalenze del BoP per rendere maggiormente equa la competizione con gli altri marchi. Le Cadillac e le Acura godranno rispettivamente di ben 29 e 22 kg in meno di peso minimo; al contrario, le Porsche correranno con 11 kg extra, mentre le BMW saranno appesantite di 2 kg. Invariato il peso dell’Aston Martin Valkyrie. Le 963 diventano nettamente le più pesanti del lotto con 1.060 kg a vuoto contro i 1.030 di tutti gli altri competitor, BMW escluse (1038 kg).

Medesimo trattamento in termini di potenza massima alle velocità minori o uguali a 190 kmh, con le Acura che guadagnano 21 kW e le Cadillac 11 kW rispetto all’ultima gara, mentre le BMW perdono ben 27 kW contro i -6 kW delle Porsche. A Valkyrie (+1 kW) ed Acura la palma delle più potenti con 520 e 519 kW.

Aggiustamenti anche nelle potenze massime sopra i 200 kmh, da un +6,2% per le BMW al -4,5% delle Acura, anche se le strette strade di Detroit non offriranno grandi spunti in termini di velocità massima.

Infine, efficienza ridotta per le BMW, che passano da 905 MJ a 887 MJ per stint contro i 908 MJ delle Valkyrie (+1 MJ) e i 902 MJ delle Acura (+6 MJ).

Anche in GTD Pro è dominio Porsche con la 911 GT3 R di AO Racing, trionfatrice negli ultimi due appuntamenti. Per tentare di cogliere il maggior punteggio possibile in caso di eventuale defaillance di “Rexy/Roxy”, Lexus proporrà nuovamente due vetture, affiancando sulla RC F GT3 #14 Jack Hawksworth ad Aaron Telitz, stante il perdurare dell’indisponibilità di Ben Barnicoat; sulla seconda entry, contraddistinta dal numero 15, siederanno il “regular” GTD Parker Thompson e Frankie Montecalvo.

Per il resto, equipaggi full season confermati, con Dan Harper e Marco Mapelli a dare priorità ai programmi di Paul Miller Racing e Pfaff Motorsport rispetto al round del GTWC Endurance Cup di Monza, cosí come la line-up di AO Racing.

In termini di BoP, peso minimo invariato per Porsche e Lexus, ma riduzioni notevoli per Lamborghini (-20 kg), Ford (-9 kg) Aston Martin e Mercedes (-7 kg) ed infine BMW (-6 kg); al contrario le Corvette vengono appesantite di 6 kg, risultando ora le più pesanti a vuoto con 1.360 kg contro gli appena 1.315 kg delle Ford Mustang.

Discrete riduzioni di potenza massima fino a 190 kmh per Ferrari (-8,1 kW) e Porsche (-4,6 kW); le Mustang al contrario ricevono invece 6,1 kW extra e le Corvette 3,3 kW in piú.

Modifiche infine anche in termini di efficienza, con Porsche, Ferrari e Lexus che perdono ben 15 MJ, 12 MJ e 10 MJ per stint rispettivamente, con la 296 GT3 ritenuta la più efficiente con 874 MJ per stint contro i 916 MJ delle Lexus. Ford ed Aston Martin guadagnano invece 14 e 10 MJ per stint.

L’azione in pista a Detroit si svilupperà fra venerdí 30, giornata dedicata a libere e qualifiche, e sabato 31 maggio. Lo start della showcase della durata di 100’ avverrà alle 3.40 PM ET, le 21.40 nostrane di sabato. Diretta streaming di qualifiche e libere sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Detroit

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IMSA – A Laguna Seca è ancora doppietta Porsche

Ancora una doppietta Porsche nel weekend al WeatherTech Raceway di Laguna Seca. Questa volta tocca a Mathieu Jaminet e Matt Campbell precedere Felipe Nasr e Nick Tandy, con le due BMW a seguire.

In partenza Nasr già combattivo a superare l’altra Porsche che lo precedeva in griglia e andare alla caccia del polesitter seriale Dries Vanthoor con la sua BMW. In GTD Pro, Klaus Bachler si infilava in terza piazza dietro alla Ferrari di Giacomo Altoè ed alla BMW di Max Harper; quest’ultimo però veniva giudicato reo di aver cambiato linea in partenza e gli veniva imposto un immediato drive-through, lasciando “Rexy” alle spalle della 296.

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Grande slancio in partenza anche da parte della Lexus #12 di Parker Thompson, subito alle spalle della Mercedes in pole di Kenton Koch. Purtroppo per il Vasser Sullivan, entrambe le vetture, anche la #14 iscritta in Pro, venivano richiamate ai box dopo circa mezz’ora di gara per una pressione dei pneumatici non conforme, cosí come la Cadillac #10 del WTR.

Il primo colpo di scena dopo circa 45’, con Campbell a procedere lentamente e perdere terreno dalla testa; la Porsche #6 proseguirà peró dopo un reset, mentre poco dopo Nasr prendeva le redini della gara con un sorpasso deciso in curva 5 sulla BMW #24.

Entrambe le 963 Penske procedevano ad un undercut nei confronti del rivale, che lasciava Tandy, subentrato al brasiliano, dietro al nuovo leader Jaminet. La BMW peraltro offriva nuovamente poca resistenza e nel giro di qualche minuto si ricreava la coppia di testa, che durerà sino al traguardo.

podium

All’ultimo giro Philipp Eng, autore di una furiosa rimonta, tenterà di evitare l’ennesima doppietta Penske, ma terminerà nella sabbia nel tratto conclusivo del circuito, riprendendosi appena in tempo per transitare davanti all’altra M Hybrid V8, quarta dopo una lunga rimonta. Nessuna possibilità reale di successo invece per gli altri marchi, rallentati da contatti e forature, che finieranno tutti doppiati.

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In GTD Pro risultava decisiva la prima sosta ai box, che premiava “Rexy” e Laurin Heinrich, al back-to-back sulla pista californiana. La Ferrari del DragonSpeed si deve accontentare del secondo posto, mentre la Lamborghini di Pfaff Motorsports, per l’occasione con una livrea speciale in onore dello sponsor principale, chiudeva in P4, grazie ad un grande effort da parte di Marco Mapelli ed Andrea Caldarelli, alle spalle della Corvette #3.

 

Pfaff

 

Nuova vittoria infne anche per Winward Racing in GTD. La Mercedes in pole del Korthoff Preston ha ceduto il comando della categoria all’ultima sosta, lasciando spazio a Phil Ellis, il quale è riuscito a contenere il ritorno di Jack Hawksworth e della Lexus #12 per la seconda vittoria stagionale dopo Sebring.

Winward

Per l’AMG GT3 #32 nemmeno la soddisfazione del podio, grazie al sorpasso nel finale da parte di Daniel Serra su Seth Lucas. Fuori dai primi sia la Corvette del DXDT di Alec Udell, allorquando era in seconda posizione, a causa di un contatto ai box con la Ferrari di Triarsi Competizione, cosí come l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing, stabilmente in top five nelle fasi iniziali, vittima di un contatto con la Porsche di Elliott Skeer.

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In classifica generale, nella classe regina Nasr e Tandy conducono con 1490 punti contro i 1399 dei compagni di squadra. A seguire, già piuttosto staccati, i due equipaggi di BMW a quota 1210 e 1137. I campioni in carica di AO Racing dal canto loro stanno iniziando a prendere il largo in GTD Pro, con 1014 punti contro i 944 dell’equipaggio della Corvette #3 ed i 939 del solo Albert Costa. Discorso analogo per le GTD, dove il Winward conduce con 1372 punti contro i 1248 di Jack Hawksworth e Parker Thompson ed i 1166 dell’accoppiata del Wright Motorsports, sesti domenica al traguardo.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritornerà il 31 maggio con la seconda showcase del 2025 a Detroit, protagoniste GTP e GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Porsche, IMSA, Michelin Racing USA

L’ordine di arrivo di Laguna Seca

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IMSA – Dries Vanthoor batte quattro nelle qualifiche di Laguna Seca

Dries Vanthoor si dimostra il re delle qualifiche della stagione 2025 del WeatherTech SportsCar Championship centrando la pole position, la quarta consecutiva in altrettante gare, anche a Laguna Seca.

L’alfiere di BMW, al top anche nelle libere-2, questa volta ha però avuto la vita dura, in quanto sono soli 5 i millesimi che lo separano, col tempo di 1.12.854, Matt Campbell con la Porsche #6, e di 78 l’altra 963 Penske di Felipe Nasr.

Ricky Taylor si dimostra il migliore tra le Cadillac, piazzandosi davanti alla Acura di Tom Blomqvist e all’altra BMW, condotta da Sheldon Van der Linde, ma va notato che l’intero pacchetto delle undici GTP è racchiuso in appena 9 decimi.

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Giacomo Altoè regala la prima pole position al DragonSpeed. La Ferrari #81 ha concluso il turno dedicato alle GTD Pro col tempo di 1.20.608, precedendo sul filo di lana la BMW #48 del Paul Miller Racing di Dan Harper e la Corvette #3 di Alexander Sims. Va detto che le GT gestite da Pratt Miller erano state le regine delle libere.

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In GTD infine, primo sigillo da parte di Kenton Koch con la Mercedes del Korthoff Motorsports ed il tempo di 1.20.810. Anche qui distacchi minimi, con Alec Udell e la Corvette del DXDT Racing condivisa con Robert Wickens, distanziata di appena 9 millesimi.

La gara, della durata di 240’, partirà alle 15.10 PM ET (le 21.10 nostrane) di domenica. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: RLL, IMSA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Porsche proseguirà la striscia positiva a Laguna Seca?

Dopo tre vittorie in altrettante gare, tra cui due doppiette, le Porsche Penske sono le auto da battere in questa stagione 2025 del WeatherTech SportsCar Championship. Nel weekend si presentano sull’iconico tracciato di Laguna Seca forti dello storico successo (la centesima vittoria Penske nelle sportscar) ottenuto lo scorso anno da Mathieu Jaminet e Nick Tandy, ora divisi sulle due vetture del team, che domina la classifica delle GTP.

Al momento solo le BMW sembrano in grado di impensierire le due 963 ufficiali e, anche se le tre pole position consecutive di Dries Vanthoor non hanno fruttato quanto sperato, l’equipaggio della M Hybrid V8 #24 rappresenta comunque la terza forza in classifica generale, stanti i problemi nel raggiungere risultati di spicco da parte delle Acura e soprattutto di Cadillac, che paiono non digerire gli sviluppi tecnici (si parla di importanti aggiornamenti software) introdotti nell’off-season.

Il BoP diffuso nei giorni scorsi pare voler frenare gli entusiasmi in casa Penske, con ben 11 kW in meno alle potenze meno elevate per le GTP di Stoccarda a parità di peso minimo, cui fanno peró eco i 6 kg extra assegnati alle BMW, anche se compensati da 5 kW entro i 190 kmh ed un’energia massima per stint portata da 899 a 905 MJ; riduzione che sconta anche Porsche che correrà con 16 MJ per stint in meno rispetto a Long Beach.

Ben 8 i kg tolti alle Acura ed Aston Martin; queste ultime diventano le vetture più leggere del lotto con 1.030 kg a vuoto, avvicinandosi come potenza massima anche alle BMW con 519 kW di potenza ai regimi medio-bassi e ben 907 MJ per stint. Modifiche minori infine alle equivalenze delle Cadillac, salvo nell’energia massima per stint, che viene abbassata di 8 MJ.

Aggiustamenti al peso minimo per quasi tutte le GTD, con punte estreme di +7 kg per le Ferrari 296 GT3 e Mercedes AMG GT3 e -10 kg per le Lamborghini Huracàn GT3 Evo2; queste ultime rimangono le più pesanti del lotto con 1.360 kg a vuoto insieme alle Ferrari.

Modifiche per tutti i brand anche in termini di potenza massima, mentre per quanto riguarda infine l’energia massima per stint, le Ford Mustang vengono ancora considerate le più efficienti con 874 MJ per stint contro i 926 MJ delle Lexus RC F GT3.

In tema di equipaggi, assenti ancora le LM P2, sarà Marvin Kirchhoffer a sostituire Ben Barnicoat, atteso anche nella concomitante 6 Ore di Spa-Francorchamps WEC, sulla Lexus #14 del Vasser Sullivan iscritta in GTD Pro, mentre al posto di Tom Gamble, impegnato nelle Ardenne, sull’Aston Martin Valkyrie ci saranno Roman de Angelis e Ross Gunn, mentre sulla Vantage #27 sarà il veteranissimo Darren Turner a fare compagnia a Casper Stevenson.

L’appuntamento in pista sul WeatherTech Raceway è per venerdi 9 maggio alle 5.20 PM ET per le prime libere. Qualifiche sabato 10 dalle 6.15 PM ET, le 00.15 italiane e start della gara, della lunghezza di 240’, dalle 15.10 PM ET (le 21.10 nostrane) di domenica 12 maggio. Qualifiche e gara saranno fruibili gratuitamente sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Porsche

L’entry list di Laguna Seca

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ELMS/WEC/IMSA – Parla Cyril Abiteboul: “Per l’endurance non molleremo WRC e TCR”

Nella splendida cornice della sede di IDEC Sport a Signes nel festeggiare il decimo anno di attività della scuderia francese abbiamo avuto la possibilità di incontrare per la prima volta  Cyril Abiteboul, boss di Genesis Magma Racing, per un’interessantissima quanto completa disamina del progetto endurance del costruttore coreano.

Sta iniziando questa vostra grande avventura, e la prima domanda che ci viene in mente magari può sembrare abbastanza banale: com’è stato l’approccio con Genesis Magna, un costruttore che non ha mai gareggiato in gare endurance prima? “Beh non è che non si possa iniziare solo perché non si ha esperienza, no? Se torno indietro nel tempo, per gran parte dell’anno scorso, da quando sono stato nominato presidente di Hyundai Motorsport, abbiamo dedicato molto tempo a pensare a quale potesse essere il nostro prossimo capitolo sportivo, non solo per Genesis, ma per tutto il Gruppo Hyundai, che è una grande azienda e con i marchi Hyundai, Kia e Genesis è il terzo produttore di automobili al mondo.”

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“È un ottimo momento per HMG anche se è un periodo difficile per il mercato dell’automotive in generale, e sentivamo che, dopo aver cambiato radicalmente il nostro marchio in termini di qualità, tecnologia e design, il motorsport avrebbe potuto rappresentare la prossima piattaforma di trasformazione per il gruppo. Quindi, questa è stata la missione affidatami da Jay Chung e dal nostro presidente esecutivo, il signor Euisun Chung: valutare quale potesse essere il passo successivo. Valutando diverse opzioni abbiamo pensato che un buon primo passo per noi nelle corse in circuito sarebbero state le gare di endurance. È chiaramente un settore molto competitivo, con molti marchi coinvolti, ma è anche una buona base di apprendimento delle corse in circuito senza dover impazzire in termini di sviluppo tecnologico. Tecnologie peraltro che non sarebbero rilevanti per ciò che ci viene offerto oggi. Voglio dire, io adoro la Formula 1, ma se la guardi, il 99% della tecnologia è forse utile per aerei, caccia o per il primo shuttle. Ma non per noi.”

“Attenzione: Abbiamo preso in considerazione la Formula 1, forse un giorno, chissà, ma al momento non fa per noi. D’altra parte, è chiaro che le gare di endurance hanno molto successo e offrono questa buona combinazione di tecnologie di tendenza, stile differenziato, opportunità e piattaforma standardizzata. L’unica cosa che abbiamo deciso di fare in modo un po’ diverso dagli altri costruttori è stata quella di prendere la decisione di migliorare la vettura da soli.”

“La maggior parte degli altri team, come sappiamo, vendono la vettura o stipulano accordi con una scuderia e la fanno migliorare per migliorare la vettura. E poiché si tratta di imparare, e perché credo che non ci sia niente di meglio che correre in macchina per imparare a conoscere la vettura e per imparare a conoscere lo sport, abbiamo preso la decisione di migliorare la vettura noi stessi. Questo è stato l’approccio di Genesis.”

“Avremmo potuto anche scegliere Hyundai o Kia, ma abbiamo deciso che la soluzione migliore fosse Genesis perché è un marchio che, come vedrete nei prossimi mesi, vedrà un’accelerazione dell’espansione del mercato. Al momento è forte in Corea e negli Stati Uniti, ma non esiste altrove. Ora, io non sono qui per fare annunci in questo momento, ma riceverete presto alcuni annunci relativi al nostro piano e quindi vedrete che ci sarà una buona corrispondenza tra l’impronta di lavoro e il piano e l’ambizione di Genesis come marchio.”

Come si è arrivati a scegliere Oreca come partner tecnologico? “Prima di arrivare ad Oreca abbiamo valutato i quattro telaisti omologati. Era molto chiaro che Multimatic, sebbene fosse un’ottima opzione, aveva già una collaborazione molto particolare con Porsche che funziona. Abbiamo poi ritenuto che Ligier fosse un po’ troppo “leggera” in termini di struttura per noi; quindi, abbiamo esaminato attentamente i dettagli di Dallara e Oreca e, dopo aver parlato a lungo con entrambi, alla fine abbiamo pensato che Oreca sarebbe stata in grado di aiutarci di più nella gestione della vettura. Ribadisco che, se avessimo deciso di esternalizzare la gestione della vettura da corsa a un WRT, a un Chip Ganassi, o ad altri, allora probabilmente Dallara e Oreca sarebbero state molto vicine, ma poiché avevamo deciso di gestire la vettura da soli, era importante avere anche qualcuno che potesse fare un ulteriore sforzo in termini di supporto. Qualcosa che Toyota ha saputo fare molto bene in passato, ma ho molto rispetto per Dallara, che è un’ottima azienda.”

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Quanto siete felici ora dopo la prima vittoria subito, alla prima gara, da parte di Jamie (Chadwick) & C.? “Beh, io sono felice sì e no perché quando inizi a quel livello non puoi più scendere, ma è anche bello perché aggiunge energia e buon umore nel sistema, e penso anche che crei anche un po’ di aspettative su quello che facciamo, perché credo davvero che la gente fosse un po’ scettica riguardo alla nostra formazione. Ma restiamo umili. Restiamo realisti.”

“Abbiamo avuto anche la safety car al momento giusto, ok, ma detto questo, faceva tutto parte del piano. E quello che mi piace di ciò è che è qualcosa che probabilmente non sapete, è che l’ingegnere che si occupa della progettazione della vettura, inclusa la strategia, sarà il nostro ingegnere di pista l’anno prossimo. Quindi è anche una questione di persone, e io l’ho vista come una cosa grandiosa perché è stato lui a ritardare, ritardare e ritardare ancora il nostro pitstop, perché stavamo scommettendo sulla safety car e quella safety car è arrivata. E questo dimostra una certa maturità al muretto, una certa disciplina, e il fatto che crediamo in noi stessi. Abbiamo agito, abbiamo seguito la nostra strada. Avrebbe potuto anche non andare a nostro favore; quindi, di nuovo, ecco perché dobbiamo anche rimanere realisti.”

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“Riguardo ai piloti, abbiamo un’opzione su di loro, ma non voglio creare troppa pressione: c’è tempo. Prendiamo Mathys (Jaubert) ad esempio. Penso che tutti siano stati piuttosto colpiti dalla sua prestazione, ma è stata una sola gara; quindi, diamogli tempo, non iniziamo a mettergli in testa un file su come dovrebbe fare questo o quello, perchè le gare endurance non sono gare sprint. E lo stesso vale per lo sviluppo della carriera dei piloti. Devono adottare un approccio a lungo termine e noi adottiamo un approccio a lungo termine.”

“Al momento, il nostro pensiero per Mathys è che sia positivo che corra in LMP2 quest’anno, e che probabilmente che lo faccia di nuovo l’anno prossimo. Magari con un po’ di esperienza in LMH, un po’ di visibilità, e poi nel 2027 vedremo cosa succede. Ma sapete cosa? Non c’è fretta: e ovviamente noi siamo a proteggere i nostri diritti con contratti a lungo termine con ognuno dei nostri piloti.”

“Parlando del WEC, è un campionato sta andando bene perché, secondo me, ha trovato una formula piuttosto magica: Avere un sistema in cui i costi siano comunque controllati. Esiste una garanzia di prestazione in un certo senso e il produttore può concentrarsi su due cose che sono molto importanti o su tre. Uno, differenziazione del design. Due, la tecnologia dei motori. E tre, da sfruttare per chi lo desidera. operativo, per raccontare storie di piloti, storie di squadra. Ad esempio ho un enorme rispetto per il WRC, ma la realtà del WRC è che oggi stiamo solo lottando con la Toyota.”

“La LMP2 esiste per offrirci una piattaforma di apprendimento: possiamo farcela entro il 2026, anche perché tutto questo è successo molto velocemente in, ehm, 18 mesi. Abbiamo deciso a settembre che faremo il prologo in Qatar. Questo mi dà circa 18 mesi, dalla decisione all’approvazione, 18 mesi per sviluppare un motore, sviluppare un’auto, creare un team. Beh, non potevamo farcela da soli.”

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“Per fare ciò lavoriamo con i partner, quindi parliamo dei casi in anticipo per sviluppare la vettura. Per sviluppare il team, sapendo che avevo preso la decisione che avremmo guidato noi stessi la vettura, una decisione un po’ diversa da quella degli altri costruttori, come dicevo, ma per me è stata una decisione importante proprio perché penso che non ci sia niente di meglio dell’esperienza di una corsa. per imparare la gara, per apprendere i punti di forza e di debolezza della vettura. IDEC, attraverso la sua piattaforma LMP2 ELMS, ci aiuta a costruire questo team. Per arrivare alla scelta di IDEC, abbiamo valutato diverse squadre: francamente ne avevamo prese in considerazione quattro, di cui due veramente in dettaglio, ma tutte assolutamente credibili. In IDEC penso che ci sia, direi, un po’ di familiarità culturale in più come bonus, ed ha già ottenuto dei risultati in 10 anni di stabilità.”

“Riguardo la timeline del programma, per ora, abbiamo superato un traguardo importante: l’aggiornamento del motore, che pare in linea con i nostri piani, i nostri primi indicatori di massa, potenza, coppia e, necessariamente, anche di prezzo. Dopodiché, inizieremo i test di durata, che saranno davvero quelli che ci permetteranno di uscire allo scoperto. Per quanto riguarda l’auto invece, abbiamo congelato il concept ed il design. Forse ci sono delle somiglianze ad un’Acura o a un’Alpine, ma abbiamo trovato soluzioni sia soddisfacenti che praticabili e che funzionano anche per Oreca. Per cui siamo giunti al punto in cui Oreca è in grado di iniziare a produrre i componenti. La prima auto verrà assemblata a Oreca in estate il primo collaudo avrà luogo ad agosto, in linea col piano. Al riguardo abbiamo già prenotato, anche se non vi dirò tutte le date precise, ben sei sessioni di prova in altrettanti circuiti. La data di omologazione è già stata fissata per dicembre e abbiamo già programmato sei sessioni in cui parteciperemo, a volte con una sola auto, a volte con due, a volte di giorni e a volte di notte notti, allo scopo di massimizzare l’effort.”

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A livello di piloti, ne sappiamo qualcosa di più? “Ci sono già André (Lotterer) e Pipo (Derani), e abbiamo l’intenzione è di annunciare presto altri due piloti. Ovviamente l’intenzione è di avere sei o addirittura sette piloti con una riserva entro la fine dell’anno, e abbiamo delle opzioni, come dicevo, sui nostri tre piloti che attualmente sono in ELMS, opzioni valide sia per quest’anno che per l’anno prossimo.”

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“E poi nel 2027 ci sarà l’IMSA. In ogni caso, con il supporto di un altro team, anche se probabilmente ci saranno anche persone del nostro team. Puntiamo ad effettuare questa selezione nell’estate di quest’anno per dare al partner il tempo utile per fare l’investimento, l’accelerazione, il reclutamento e così via. Il programma endurance Genesis peraltro non andrà a scapito del WRC o del TCR di Hyundai.”

In definitiva, sei contento di quella scelta? “Assolutamente sí, perchè, sapete, sono sempre stato appassionato di gare endurance. Andavo a Le Mans quasi ogni anno, ma .non per la gara, mi piacevano i test e le qualifiche, il mercoledì o il giovedì sera, anche perchè i miei weekend erano sempre impegnati con la Formula 1.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo, IMSA

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WEC/IMSA – Ecco la Genesis GMR-001 Hypercar!

Genesis Magma Racing ha rivelato le linee della sua GMR-001, la LMDh che debutterà nel World Endurance Championship 2026 e in IMSA nel 2027, al New York International Auto Show.

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Le linee della nuova Hypercar vogliono rispettare la filosofia di design definita “Athletic Elegance” dal marchio coreano, con l’intenzione di incarnare la tradizione coreana con l’innovazione del motorsport, e sono ispirate alla gamma Magma ad alte prestazioni di Genesis, come ad esempio l’illuminazione a due linee orizzontali anteriore e posteriore della GMR-001.

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La carrozzeria della GMR-001 Hypercar è stata progettata intorno al telaio Oreca da Genesis Design Europe sotto la guida del Chief Creative Officer Luc Donckerwolke, su varie sfumature di arancione e rosso in cui viene proposta la scritta Magma in Hangeul, scritta che richiama a sua volta il design del logo del team con le sue consonanti “ㅁ, ㄱ, ㅁ”,

Anche il propulsore ibrido, di cui non si conoscono ancora le specifiche definitive, è stato sviluppato in collaborazione con ORECA Motorsport.

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“Oggi segna un traguardo significativo per Genesis Magma Racing: presentiamo l’hypercar GMR-001, insieme alla nostra straordinaria livrea e alle tute da gara”, ha dichiarato Cyril Abiteboul, team principal di Genesis Magma Racing. “Mentre ci prepariamo per le nostre campagne WEC 2026 e IMSA 2027, non stiamo semplicemente formando un team corse; stiamo forgiando una tradizione. Ogni giorno ci avvicina sempre di più alla realizzazione del pieno potenziale di Genesis nel mondo degli sport motoristici.”

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Il roster di piloti include il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans André Lotterer e Pipo Derani, quattro volte vincitore della 12 Ore di Sebring, entrambi avranno il ruolo di plasmare le prestazioni del team in vista del suo debutto nel WEC.

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Parallelamente, prosegue l’impegno nell’European Le Mans Series con due piloti del cosiddetto Trajectory, Jamie Chadwick e Mathys Jaubert, reduci dal debutto vincente insieme ad IDEC Sport tra le LM P2 insieme a Dani Juncadella.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Genesis Magma Racing, Piero Lonardo

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IMSA – Doppietta Porsche anche a Long Beach. “Rexy” si impone in GTD

Le Porsche Penske piazzano un’altra doppietta dopo Sebring a Long Beach con Felipe Nasr e Nick Tandy davanti a Mathieu Jaminet e Matt Campbell.

Ormai lo sanno anche i muri, nelle gare corte soprattutto (Long Beach è la più corta insieme a Detroit con appena 100’ di durata) la strategia è basilare, e BMW ancora una volta ha sprecato il vantaggio conquistato con le qualifiche, altro fattore determinante, con una strategia non performante.

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La chiave di volta della gara la prima delle due uniche Full Course Yellow, causata dal contatto fra la Lamborghini del Forte Racing e la Corvette AWA, ferma nelle gomme a protezione di curva 8, che ha visto gran parte delle GTP entrare ai box per pit e cambio pilota.

Mentre le Porsche Penske, con la #6 che al via si era anche fatta infilare dall’Acura di Nick Yelloly, entravano assieme e uscivano davanti a tutti, il team RLL optava per una strategia splittata, lasciando fuori per un giro Sheldon van der Linde sulla #25, il quale rientrava dietro al gruppo e anche all’Acura #93, con cui aveva condiviso la scelta; Philipp Eng, subentrato al polesitter Dries Vanthoor, usciva dietro le due 963 ufficiali e li è rimasto per il resto della gara, incapace di riprendere posizioni, chiudendo a 12” dal leader.

La gara delle GTP è tutta qui, con la Cadillac del Whelen Racing ancora una volta la più incisiva col quarto posto finale davanti alla BMW #25 e alle altre due V-Series.R del WTR. I problemi delle Acura promuovono l’Aston Martin Valkyrie in P8, mentre un contatto con la Vantage GT3 dello Heart of Racing ha tolto a Gianmaria Bruni ed al JDC Motorsports, foriera della seconda ed ultima Full Course Yellow, una potenziale top five.

RexyGD

Anche tra le GTD la strategia è stata determinante, permettendo alla Porsche di AO Racing capolista GTD Pro e qui in veste di wild card, di trionfare sulle strafavorite Lexus.

In questa categoria l’unica sosta è avvenuta, a causa dei limiti temporali minimi in essere per la categoria, in regime di corsa libera, e “Rexy” ne ha approfittato con Laurens Vanthoor a dare il cambio a Jonny Edgar per installarsi al comando e non voltarsi più indietro sulle due RC F GT3.

La presenza della seconda vettura del Vasser Sullivan ha comunque permesso di rosicchiare punti preziosi in ottica campionato alla Mercedes pigliatutto del Winward Racing, che nel finale ha tentato il tutto per tutto, senza riuscirci di agganciare almeno il gradino basso del podio.

Peccato per la Corvette del DXDT Racing del rientrante Robert Wickens, che dopo una qualifica non esaltante, era risalita con Tommy Milner sino alla quinta posizione, salvo poi essere richiamata ai box nel finale di gara per le riparazioni alla carrozzeria posteriore, rovinato dopo il contatto con la BMW di Robbie Foley.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà fra un mese, l’11 maggio, in concomitanza con la 6 Ore di Spa WEC, a Laguna Seca, protagoniste GTP, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Porsche, BMW

L’ordine di arrivo

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IMSA – Prima fila BMW a Long Beach. Il Vasser Sullivan non delude in GTD

La showcase IMSA di Long Beach, terzo atto del WeatherTech SportsCar Championship, sembra avere già dei favoriti assoluti nelle vesti di BMW e Lexus nelle due classi protagoniste di questo evento.

Dries Vanthoor ha piazzato la terza pole position di fila in stagione col tempo di 1.11.539, precedendo di un quarto di secondo il compagno di squadra Sheldon van der Linde. Dopo un avvio lento, le due Porsche fin qui mattatrici della serie si sono piazzate alle spalle delle M Hybrid V8, scavalcando le Acura del Meyer Shank Racing nonostante una penalità ereditata dalle libere ed una “lisciata” finale a muro per la #60 di Nick Yelloly.

Alla Cadillac del Whelen Racing, originariamente retrocessa per aver lavorato sulla vettura in pitlane, è stata poi restituita la settima piazzola in griglia. Non in particolare evidenza invece le V-Series R del WTR di Filipe Albuquerque e Louis Deletraz, che vengono divise in griglia anche da Tijmen van der Helm, incaricato della qualifica sulla 963 del JDC-Miller condivisa col nostro Gianmaria Bruni, mentre come da pronostico è l’Aston Martin Valkyrie a chiudere lo schieramento della classe regina, a 1”8 dal polesitter.

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Anche le Lexus del Vasser Sullivan, tradizionalmente a proprio agio fra i muretti della California, non deludono le aspettative, e piazzano Parker Thompson davanti a tutti col tempo di 1.17.877. La promessa canadese ha preceduto di 60 millesimi Jonny Edgar, al volante della Porsche capolista GTD Pro di AO Racing, qui insieme nientemeno che a Laurens Vanthoor.

Distacco contenutissimo, appena 2 millesimi, sull’Aston Martin di Tom Gamble, il quale dividerà la seconda fila con la Ferrari del Conquest Racing di Manny Franco. Parziale delusione infine per Robert Wickens che, aldilà della penalizzazione riservatagli dall’incidente nelle libere-2, ha chiuso solamente in P8.

Appuntamento per lo start della gara, della durata di 100’, alle 5.05 PM ET, vale a dire le 23.05 italiane. Entrambe saranno godibili gratuitamente sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Michelin Racing USA

I risultati delle Qualifiche