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IMSA – Petit Le Mans: Aitken si migliora nelle Libere-2. Cetilar al top in GTD

Jack Aitken si ripete nelle Libere-2 della Petit Le Mans, ritoccando il proprio limite di circa 4 decimi con 1.10.882. Alle sue spalle emerge Matt Campbell con la Porsche #6, distanziato di quasi 3 decimi. Seconda fila virtuale per l’altra Cadillac #10 del WTR e la BMW #24, grazie agli effort di Filipe Albuquerque e Dries Vanthoor.

Ancora in evidenza l’Aston Martin Valkyrie del Team THOR, che chiude in P5, mentre la Lamborghini SC63 rimane lontana dalla prestazione del mattino e chiude la classifica delle GTP.

Alex Quinn guida la graduatoria delle LM P2 per il Crowdstike by APR senza intaccare il best lap di “Spike the Dragon”. L’Oreca capoclassifica, qui in maschera per Halloween, perderà il miglior giro in qualifica per aver causato una delle tre red flag che hanno spezzettato la sessione, generata dal testacoda di PJ Hyett in curva 10 che ha coinvolto anche la Ford Mustang #65 GTD Pro di Christopher Mies.

Problemi anche per un altro major contender, questa volta in GTD Pro, Albert Costa, fermo in curva 3 in apertura di sessione con la Ferrari di DragonSpeed, e per Wyatt Brichacek, fuori alle iconiche Esses con la Mercedes-AMG GT3 del Lone Star Racing dopo 72 dei 90’ a disposizione.

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La palma del migliore tra le GT va a Lorenzo Patrese con la Ferrari di Cetilar Racing, autore di 1.19.077, a precedere di appena 81 millesimi Kenton Koch con l’altra 296 GT3 di Triarsi Competizione. Terza prestazione, migliore tra i Pro invece per Aaron Telitz con la Lexus del Vasser Sullivan sulla Ford Mustang di Sebastian Priaulx, con Riccardo Agostini a completare il tris del Cavallino in GTD con l’altra entry della Scuderia con base a Orlando.

Poche tornate per l’Acura GTP #93 del Meyer Shank Racing e per la seconda Lexus del Vasser Sullivan iscritta in GTD, entrambe a lungo ai box e rientrate in pista nel finale di sessione.

Venerdí largo alle qualifiche, a partire dalle 3.20 PM ET, le 21.20 italiane. Diretta streaming sul sito IMSA e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte-Car Racing Reporter, Cetilar Racing

I risultati delle Libere 2

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IMSA – Annunciate 54 entry per il 2026!

Diffusa poco fa l’entry list del WeatherTech SportsCar Championship 2026 nell’ambito della presentazione dell’annuale “State of the Sport” tenutasi oggi presso il Michelin Raceway Road Atlanta.

45 le iscrizioni (11 GTP, 12 LMP2, 8 GTD PRO, 14 GTD) per l’intera stagione del WeatherTech Championship, numero che sale a 54 (4 GTD PRO + 5 GTD) per le cinque gare della Michelin Endurance Cup, senza contare le ovvie ulteriori presenze per la 64ma Rolex 24 At Daytona.

In dettaglio, confermate tutte le GTP protagoniste dell’attuale stagione salvo Proton Competition, con cinque costruttori impegnati (Porsche, Acura, Cadillac, Aston Martin e BMW) mentre il plateau delle LM P2 di arricchisce di Intersport Racing e Team Tonis, con la già nota partnership tra BHA e PR1 Mathiasen in vista dell’ingresso di Genesis nella classe regina nel 2027.

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La notizia del giorno riguarda l’ingresso da parte di Manthey Racing, con due entry per la mitica “Grello” e 1st Phorm rispettivamente in GTD Pro e GTD per le sole tappe dell’Endurance Cup. Nelle gare lunghe previste ben due Ferrari per Triarsi e Risi Competizione, mentre il Paul Miller Racing scala ad una sola unità full-time in GTD Pro.

Impegni limitati alle gare lunghe anche per altre due Ferrari iscritte in GTD da AF Corse e Triarsi Competizione, con DragonSpeed che tornerà ad un equipaggio Pro/AM. Novità Riley infine, che si accasa con Ford, mentre AWA prende la denominazione di 13 Motorsports.

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“Ancora una volta, la qualità e la quantità di auto e team saranno in mostra per la stagione 2026 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship”, ha dichiarato il presidente dell’IMSA, John Doonan. “Tutte le nostre classi GTP, LMP2, GTD PRO e GTD sono ampiamente rappresentate. Sappiamo che i team hanno la possibilità di scegliere dove gareggiare e siamo grati che continuino a gareggiare nell’IMSA per offrire ai nostri appassionati le migliori competizioni automobilistiche possibili”.

Evidente il riferimento a Porsche, che ha scelto di continuare la propria avventura nella serie americana a scapito invece del FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Manthey, Riley

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IMSA – Aitken fa volare la Cadillac nelle prime libere della Petit Le Mans

Cadillac al comando con Jack Aitken dopo le prime libere della 28ma Petit Le Mans, season finale del WeatherTech SportsCar Championship.

Il trascinatore della V-Series.R #31 di Action Express all’ultima Battle On The Bricks ha segnato il miglior tempo con 1.11.260, lasciando a 4 decimi Tom Blomqvist sull’Acura #60 del Meyer Shank Racing e a 7 l’Aston Martin Valkyrie di Ross Gunn e l’altra ARX-06 di Nick Yelloly.

P6 per la Lamborghini SC63, probabilmente all’ultima gara di sempre, grazie a Romain Grosjean, alle spalle della migliore delle due Caddy del WTR con Louis Deletraz ma davanti alla Porsche #6, mentre l’altra 963 capolista chiude in penultima posizione a quasi 1”5 dal leader.

Dane Cameron con “Spike the Dragon” in versione Halloween (nella foto) si avvia verso il titolo delle LM P2 capeggiando la categoria con 1.12.859, a precedere Tom Dillmann e Sebastien Bourdais con le entry di Inter-Europol e Tower Motosports.

BMW sul filo di lana in GTD Pro con Dan Harper ed il tempo di 1.19.615, appena 22 millesimi in meno della Lexus del Vasser Sullivan con Aaron Telitz e l’altra M4 GT3 di Neil Verhagen a 3 decimi. Nel mezzo, la Mercedes del Winward Racing, in attesa di ufficializzare il titolo delle GTD, le due Ferrari di Triarsi Competizione ed AF Corse con Kenton Koch ed Alessandro Pier Guidi e la BMW del Turner Motorsport di Robby Foley.

Due le interruzioni sull’impegnativo Michelin Raceway, la prima causata dall’Aston Martin del rientrante Magnus Racing, fuori con John Potter alle Esses. Sempre in curva 5, contatto fra la Ferrari #021 di Robert Megennis, ultimo acquisto di Triarsi Competizione insieme a Riccardo Agostini e AJ Muss, e l’Oreca LM P2 di James Roe. Il pilota del prototipo schierato dal Pratt Miller è stato ritenuto colpevole del contatto e perderà, coma la Vantage #44, il miglior tempo domani in qualifica.

Il Programma odierno proseguirà con le Libere-2, a partire dalle 3.15 PM ET, le 21.15 italiane.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

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WEC – La serie si contiene sull’abbandono di Porsche mentre Toyota prova il 2026

Vi avevamo lasciato ieri in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del FIA WEC sull’abbandono di Porsche. Bene, a distanza di oltre 24 ore dall’annuncio in forma schiva da parte del costruttore tedesco, la serie mondiale si è limitata ad un tweet, ribadito anche sugli altri account social, che riportiamo in forma completa: “Inutile dire che siamo dispiaciuti che Porsche non farà parte della categoria Hypercar del FIA WEC nel 2026. È un marchio iconico che ha rappresentato una parte importante nella storia delle corse endurance e, pur comprendendo e rispettando la sua decisione di non proseguire in questa fase, speriamo vivamente di poter accogliere nuovamente Porsche in futuro come parte di una griglia Hypercar sempre più forte e competitiva.”

News completamente snobbata invece sul sito della serie, che nel frattempo ci ha aggiornato sul nuovo ingegnere ingaggiato da Cadillac Hertz Jota e sul post-gara dell’Alpine vincitrice al Fuji.

In tanti nella giornata odierna hanno speso parole per analizzare i motivi che hanno portato Porsche a chiudere il programma ufficiale 963 nel WEC, mantenendo invece quello americano in IMSA (nonchè la Formula E, non dimentichiamocela!). Si è parlato di crisi delle vendite, di nuovo management, e soprattutto di una ripicca nei confronti degli organizzatori, rei di non aver gestito correttamente il BoP (guardacaso l’annuncio è emerso poco dopo la pubblicazione da parte di un media transalpino di un “mea culpa” in tal senso da parte del presidente ACO, Pierre Fillon), oltre che di disaccordi sul futuro della categoria.

Porsche, ricordiamo, fin qui ha parlato solamente di un “riallineamento globale”, citando genericamente quale causa scatenante del ritiro dal WEC delle non meglio precisate “attuali circostanze”.

A seguire dichiarazioni diffuse – in forma semi-privata – da parte di Thomas Laudenbach, in cui il Vice Presidente di Porsche Motorsport afferma di avere lasciato la porta aperta ad un futuro nuovo impegno nel WEC: “Non escludiamo un ritorno al WEC in futuro. Continueremo a fare ciò che facciamo sempre, vale a dire monitorare costantemente questo sport e mantenere aperte le linee di comunicazione con i responsabili dei regolamenti”.

Aldilà del fatto che questa più che una dichiarazione ci pare una minaccia, tanta differenza, a livello di conversazione mediatica, rispetto a quanto riportato ai nostri microfoni al Fuji QUI

Ora, premesso che a pensar male spesso ci si prende, crediamo che invece di tante congetture, per ufficializzare un simile evento sarebbe stato più corretto un comunicato a larga diffusione. Per rispetto di tutti i media e di tutti coloro che seguono la serie. Fine.

Il WEC ha vissuto senza Porsche nella categoria regina per tanti anni e lo farà ancora grazie agli altri otto costruttori presenti nel 2026, che dovrebbero salire a ben dieci nel 2027.

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Nel frattempo, sempre per ribadire il timing poco opportuno della news della casa di Stoccarda, Toyota ha iniziato oggi i test dell’evoluzione della sua GR010-Hybrid a Le Castellet. Riportiamo qualche immagine raccolta in loco dal prode Tanguy.

Toyota, secondo i colleghi di Endurance-Info, tornerà in pista il 10 ed il 12 dicembre a Losail, dove debutterà in gara il 28 marzo prossimo, dopo un ulteriore passaggio alla galleria del vento.

Piero Lonardo

Foto: Tanguy via Mark Whitelegge X account

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WEC – Ufficiale: Porsche molla la serie mondiale

Con un laconico comunicato apparso sulla sua Newsroom, Porsche, nell’ambito di un non meglio definito “riallineamento globale”, ha appena annunciato di volersi concentrare in futuro solamente sul WeatherTech SportsCar Championship e sulla Formula E, concludendo cosí il proprio impegno nel World Endurance Championship con Penske.

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Con la sua partecipazione al Campionato IMSA WeatherTech SportsCar – cita il sito – che ha come gara clou la 24 Ore di Daytona, Porsche sottolinea l’importanza del mercato nordamericano e delle gare di durata per il marchio. Oltre ai due impegni ufficiali in Formula E e IMSA, le corse clienti rimangono un pilastro importante della strategia di Porsche nel motorsport.

Michael Steiner ha cosí commentato: “Siamo profondamente dispiaciuti di non poter proseguire il nostro impegno nel WEC dopo questa stagione, a causa delle attuali circostanze”.

“Il motorsport ha sempre rivestito un’importanza fondamentale per Porsche ed è una parte essenziale del marchio. “Utilizziamo il motorsport come piattaforma di sviluppo per le tecnologie future e per dimostrare il potenziale delle nostre auto sportive”, ha affermato Thomas Laudenbach, Vicepresidente di Porsche Motorsport. “Con la Porsche 963 nella serie IMSA nordamericana e la Porsche 99X Electric nel Campionato Mondiale di Formula E, vogliamo continuare a lottare per la vittoria assoluta anche in futuro. Questa è la nostra tradizione e il nostro obiettivo”.

Al momento ci limitiamo a quanto sopra, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Mi è semblato di vedele un joker!

Toyota ha diffuso a mezzo social poco fa alcune immagini di una silhouette con questa descrizione: “Coming soon… a new look for the next chapter of our FIA WEC story”. Bene, si tratta del teaser nientemeno che dell’evoluzione della GR010-Hybrid, che dovrebbe scendere in pista la prossima settimana al Paul Ricard per una prima valutazione in ottica 2026.

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La news dei test e della nuova configurazione della LMH nipponica è emerso essere stata diffusa dal Team Principal Gazoo Racing, Kazuki Nakajima, in un incontro riservato ai soli media giapponesi nell’ambito della recente 6 Ore del Fuji.

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L’evoluzione, sempre secondo quanto affermato da Nakajima, costerà almeno un joker; ecco, questo “almeno” ci fa capire che Toyota disporrebbe ancora di almeno due joker sulla sua GR010-Hybrid, nonostante tutte le modifiche aerodinamiche apparse dal momento della sua omologazione, avvenuta nel lontano 2021.

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Capiamo che cercare di mantenere un certo vantaggio, anche a livello di informazioni, sulla concorrenza, sia importante, ma riteniamo anche che la completa mancanza di trasparenza finora ricevuta dai media da parte del costruttore nipponico riguardo le possibili evoluzioni (se avete la memoria corta leggete QUI) sia veramente imbarazzante. Ribadiamo inoltre l’auspicio di una maggiore trasparenza anche da parte degli organizzatori sui joker usati e/o disponibili da parte dei vari costruttori.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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WEC – Grandeur al Fuji: Alpine trionfa su Peugeot. Corvette scippa Ferrari in GT

Prima vittoria Alpine in Hypercar alla 6 Ore del Fuji, penultimo appuntamento del FIA WEC 2025 con la #35 di Ferdinand Habsburg, Charles Milesi e Paul-Loup Chatin davanti alla Peugeot di Paul di Resta, Jean-Eric Vergne e Mikkel Jensen.

Atteso che a dire il vero il costruttore francese aveva conquistato due vittorie nel 2022 con l’ex-Rebellion LM P1 ammessa per grazia ricevuta alla massima categoria, si è trattato di un successo costruito sulla caparbietà, probabilmente alimentato da un ultimo pit non eccezionale da parte della 9X8 #93, quest’ultima meritatamente al comando dopo una gara di testa, e comunque capace di tenere a bada nel finale le due Porsche Penske, soprattutto la #6 in contention per il titolo, che completa il podio.

Venendo alla gara, diciamo subito che chi ha incensato il precedente round di Austin, pesantemente viziato da meteo e direzione corsa, non sappiamo come possa considerare questa ultima 6 Ore, combattuta dall’inizio alla fine e con praticamente tutti i marchi competitivi. E dire che il BoP era sostanzialmente quello del COTA…

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Le due Cadillac protagoniste delle Qualifiche, come già accaduto a Le Mans, sono sparite dalla lotta per il primato. Prima la #38, uccellata dopo un’ora di gara al restart della prima delle tre Safety Car di giornata, in seguito la #12 partita dalla pole ha sofferto di una strategia che l’ha trovata intruppata alla seconda uscita della vettura di servizio, stavolta sacrosanta, generata dal crash della BMW di Raffaele Marciello in curva 8. Lynn e soci sono riusciti a rimontare fino alla settima posizione finale, mentre l’altra V-Series.R ha chiuso addirittura in P13.

Al contrario, le Porsche Penske sono riuscite a rimanere nella zona calda, con la #6 di Estre e Vanthoor ad emergere presto dalla 17ma piazzola di partenza. Un bel problema questo per le Ferrari, che entrano in top ten solo con la #83 di AF Corse, nonostante i danni provocati da un contatto iniziale con l’Aston Martin #007 e la BMW #15.

Mentre la 499P #51 collezionava penalità, Antonio Fuoco nel secondo terzo di gara si è eretto a baluardo delle Rosse, stabile in top five; la scelta però di cambiare tutte e quattro le gomme all’ultima sosta lasciava Miguel Molina senza armi per potersi riprendere e terminava alle spalle della “yellow submarine”.

Anche Toyota, nonostante i soliti peana della vigilia, dal canto suo ha avuto chances di vittoria con la #7, dopo che un emergency pit per una foratura ad inizio gara – causato dall’Alpine vincitrice – sanzionato con ben 3’ di Stop&Go, aveva tolto presto dai giochi la #8. La terza Safety Car, che ha generato la separazione finale a due ore dalla bandiera a scacchi, ha lasciato Nicky de Vries, al momento secondo ed in lotta con Vergne, al di fuori della lotta per la vittoria. Degno di nota, rimanendo in tema, anche l’harakiri Aston Martin, col contatto fratricida fra la Vakyrie #007 e la Vantage GT3 #27.

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La classifica piloti ora vede Estre e Vanthoor avvicinarsi pericolosamente alle due 499P, con la #51 ora a 21 punti e la #83 a appena 7 lunghezze avanti. Riguardo alla classifica costruttori invece, il distacco dalle Rosse, accorciato a -39, con 66 punti totali in palio in Bahrain, non permette a Ferrari di aggiudicarsi il titolo in anticipo.

UPDATE: La oramai consueta pioggia di penalità del post-gara ha promosso la Ferrari #83 al nono posto. Il distacco dalla Porsche #6 ora ammonta ad 8 punti. Non cambia la classifica di testa per il titolo costruttori.

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Ferrari anche oggi non può festeggiare nemmeno in LM GT3, dove la 296 GT3 #21 di Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann, meritatamente al comando nelle fasi finali di gara, è stata sanzionata a babbo ampiamente deceduto di 5” per un non meglio specificato pitstop infringement.

Il carburante immesso nell’ultimo splash cui si sono dovute sottoporre le vetture di testa non ha permesso al varesino di mantenere il vantaggio necessario sulla Corvette #33 di Rui Andreade, Charlie Eastwood e Tom van Rompuy, e si deve accontentare della piazza d’onore.

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Peccato anche per l’altra vettura di VISTA AF Corse, la cui strategia non è stata sufficiente per un pelo a terminare senza rabbocco, e che si piazza comunque sesta alle spalle delle due BMW e della Porsche Manthey 1st Phorm, trascinata da un positivissimo Riccardo Pera, insignito anche del Goodyear Wingfoot Award.

In classifica, si assottiglia ad appena 11 punti il distacco dalla Porsche #92 nei confronti di Rovera e c., mentre rimangono matematicamente in lotta per il successo finale anche le due Corvette, con i vincitori odierni sotto di 24 punti e l’equipaggio della #81 a -35.

UPDATE: I 10″ extra assegnati nel post-gara alla Corvette #81 li estromettono dalla lotta per il titolo delle LM GT3.

E’ tutto dal Fuji. Se ne riparlerà in Bahrain l’8 novembre.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji

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WEC – I programmi Porsche verranno rivelati dopo il Fuji

Jonathan Diuguid, Penske Racing President e Urs KuratleDirector Factory Racing LMDh hanno parlato con i media presenti al Fuji del presente e soprattutto del futuro di Porsche Motorsport.  Ancora incertezze per il costruttore tedesco che non ha ancora confermato il programma 2026.  

Jonathan Diuguid ha riportato alla stampa presente, tra cui Italian-Endurance.com.

Possiamo dire che quest’anno qui al Fuji non siete competitivi come accaduto negli ultimi due anni? 

“Si, ma vedremo. Credo che tu sappia che non abbiamo fatto una buona simulazione di qualifica con una delle vetture durante la FP3, a differenza di quanto accaduto ieri. Siamo soddisfatti in ogni caso del nostro ritmo sul long run. Onestamente, le Aston Martin sembravano le più forti di tutte se guardiamo alla gara, ma non siamo comunque lontani. Credo che sarà una gara molto serrata, nessuno sta davvero dominando. Ovviamente le Aston e le Peugeot vanno forte sul rettilineo, un grosso vantaggio qui al Fuji, e ultimamente la Peugeot ha trovato un po’ più di velocità e quindi sono più vicine rispetto al passato. Detto questo, penso che sappiate che i pitstop sono sempre importanti qui e vedrete anche alcuni cambi parziali di gomme”.

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Ci sono state delle differenze nelle libere: nelle prime avete avuto un buon passo, nell’ultima decisamente meno…

“Si, nell’ultima si. Guardando i settori però Kevin (Estre-ndr) ha percorso con la Porsche #6 parecchi giri ed è stato uno dei più veloci, mentre la #5 si è concentrata esclusivamente sul ritmo con il carburante pieno e con gomme usate.  Oggi faceva molto più fresco rispetto alla giornata di ieri e ci aspettiamo che la stessa condizione si verifichi anche domani”.

Pensi che ciò potrebbe permettervi di usare le soft?

“No, non credo. Abbiamo avuto un po’ di chattering con la gomma anteriore e altri problemi nelle condizioni più fresche che hanno impiegato circa 10 giri per scomparire. Ma una volta che la gomma è arrivata all’11mo passaggio tutto è diventato tranquillo. Anche nel 2023 abbiamo optato per le medie, e penso che con la temperatura della pista scesa a 20°C era ancora accettabile”.

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E se arrivasse la pioggia? 

“Penso che le possibilità di pioggia siano piuttosto basse, in compenso l’umidità è elevata”

Siete tornati ad avere due piloti, penso sia l’ultima volta quest’anno…

“Si, credo di sì. Jaminet ha disputato i primi giri in questa pista nella giornata di venerdì e si è adattato velocemente al tracciato e con Julian Andlauer si stanno trovando bene. Penso che i cambi pilota o gli scambi durante l’anno possano essere interpretati in vario modo. Noi siamo soddisfatti della formazione che abbiamo e penso che siamo tra gli equipaggi più performanti. Abbiamo la chance di contenderci il titolo e continueremo a spingere”.

Kevin Estre e Laurens Vanthoor credi abbiano una chance? 

“Finché sono matematicamente in gioco, penso di sì. Le Ferrari non sono molto in alto nella classifica qui al Fuji, ma credo che si siano concentrati durante le libere sulla sola preparazione della gara. Storicamente hanno faticato su questo specifico tracciato, e certamente se avessero vinto al COTA la situazione sarebbe differente”.

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Avrebbero subito un BOP più sfavorevole, secondo te? 

“Penso sia difficile saperlo perché ovviamente il sistema cambia. L’unica cosa è che se la FIA ha un criterio per cui una gara viene considerata, il COTA non poteva rientrare vista la pioggia che c’è stata. Quindi penso che abbiano seguito quel processo e  potrebbero aver ritardato un cambiamento di prestazioni per alcune auto, noi compresi. Ma siamo abbastanza positivi”.

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Urs Kuratle invece è stato molto attento alle proprie parole in merito al futuro. Il 2026 resta ancora un’incognita importante in casa Porsche Motorsport e certamente non ci saranno novità questo weekend. Avremo qualche aggiornamento in occasione della Petit Le Mans? Il condizionale resta d’obbligo…

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State parlando con dei nuovi clienti per la prossima stagione?

“Non è ancora niente di definitivo. Fondamentalmente stiamo parlando con i clienti esistenti e forse sì  potremmo avere più auto. Come costruttore sei sempre  felice di vendere auto come concessionario. Proton e Christian Ried stanno cercando di mettere tutto insieme per il prossimo anno. Stanno cercando di utilizzare la prima 963 che hanno in possesso, potrebbero venderla per prenderne una nuova” .

State valutando l’ingresso nell’Asian Le Mans Series quando verranno ammesse le Hypercar?

Non ho contatti al momento. So che c’è stata un’intervista con John Church di JDC, ma non ci sono certezze. L’idea è buona, ma costa anche tanto e per un bronze driver la 963 non è così semplice da guidare”

Sei disposto a dare una vettura ad un pilota bronze?

“Avendo la mia mente orientata dal punto di vista del cliente, sì.  E se lo facciamo, dobbiamo programmare un lavoro specifico, il bronze driver aiuta a finanziare i nostri clienti. Permettere questa regola è molto importante, e certamente questa cosa aiuterebbe i nostri clienti a finanziare i loro progetti”.

Qui avete due piloti e non tre, siete contenti di questa soluzione? 

“Si, l’aspetto positivo è che non puoi dare la colpa ai piloti e soprattutto hai un’opinione in meno su come impostare l’auto. Chiaramente ci sono anche dei riscontri negativi, devono scendere a compromessi tra di loro e questo può non essere facile. In compenso possono stare più tempo in pista e quindi farsi un’idea migliore sull’assetto. Individualmente possono concedersi di più con gli ingegneri. Ogni gara è comunque differente: Austin era di 6 ore, ma sappiamo che è stata una prova molto dura fisicamente e per questa ragione abbiamo optato per avere la line-up completa”.

Sul futuro dei programmi…ci sono delle date chiave in arrivo?

“Prima o dopo il Fuji poteva essere la domanda sui possibili aggiornamenti, a questo punto chiaramente sarà dopo. Sfortunatamente non ho update, e tutto è rimandato dopo questo round”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Terza Hyperpole stagionale per Cadillac ed Alex Lynn al Fuji. Dudu Barrichello svetta tra le GT3

Alex Lynn e la Cadillac si confermano le vetture da battere in qualifica, conquistando la Hyperpole al Fuji. Per la V-Series.R si tratta della terza partenza al palo stagionale dopo quelle di Le Mans e San Paolo, ma qui il pilota britannico, che aveva chiuso il primo stint in terza posizione dietro l’Aston Martin #009 e la Peugeot #93, ha lasciato gli inseguitori a quasi mezzo secondo col tempo di 1.28.236.

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A fargli compagnia in prima fila ci sarà l’altra Cadillac di Earl Bamber, qualificatasi per il rotto della cuffia ai danni delle seconde linee di Aston Martin e Peugeot ma prima vera rivale per il britannico, a riprova della bontà del package GM in condizioni di asciutto e gomme leggermente usurate. Tutta da verificare comunque la tenuta in gara, come si è potuto verificare durante l’anno, specie sulla Sarthe.

Due le Ferrari che hanno passato il taglio, unico marchio insieme alla Caddy, con Antonio Giovinazzi in quinta posizione e Robert Kubica a chiudere la top ten, dove Porsche, Toyota ed Alpine hanno piazzato una unità a testa. Niente da fare invece per la #50 ed Antonio Fuoco, il quale ha scontato quasi 6 decimi dal leader.

Tra le LM GT3 sembrava dovesse svolgersi un duello con le sole McLaren e Corvette a darsi battaglia, almeno stando ai tempi del primo turno, che ha visto i due bronze driver di United Autosports dominare sui gentlemen di TF Sport. Ammesse alla Hyperpole anche le due Ferrari VISTA AF Corse e le due Aston Martin, più la Porsche capolista del Manthey 1st Phorm e l’unica Ford Mustang Proton, con la #77 smontata ai box dopo il problema avuto al mattino. Nessuna BMW, Lexus e Mercedes tra i primi dieci.

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Nella Hyperpole si sono invece inseriti i piloti silver delle due Aston Martin, con Eduardo “Dudu” Barrichello e la Vantage del Racing Spirit of Leman a svettare col tempo di 1.39.981 ad avere la meglio sul filo dei millesimi, 32 per l’esattezza, sulle due McLaren condotte da Sean Gelael e Sebastien Baud, e Zach Robichon con l’esemplare dello Heart of Racing a completare la seconda fila. Seconda pole dell’anno per il figlio d’arte brasiliano e terza per le Vantage GT3.

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Ottimo il quinto tempo ottenuto da Riccardo Pera, con l’attuale capolista della categoria, a precedere le due Corvette, mentre le 296 GT3 hanno chiuso con l’ottava e la decima prestazione.

L’appuntamento al Fuji per lo start della centesima gara del World Endurance Championship è per domani alle ore 11.00 locali, le 4.00 italiane. Diretta streaming su WEC TV, in tv sui canali Eurosport e SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Tincknell batte le Cadillac nelle ultime libere del Fuji

Lista dei tempi quantomai serrata nelle prime posizioni nelle Libere-3 della 6 Ore del Fuji. Sotto un cielo plumbeo ma senza alcuna traccia di pioggia, Harry Tincknell con l’Aston Martin #007 risponde per le rime alle due Cadillac di Earl Bamber ed Alex Lynn e segna la migliore prestazione del weekend con 1.29.492, scavalcando per 0.003 il best lap di ieri da parte di Mikkel Jensen con la Peugeot #93 e scavalcando le due V-Series.R per 31 millesimi totali.

Non lontana nemmeno la seconda Valkyrie, con Marco Sørensen davanti a Stoffel Vandoorne, qui all’ultima gara con la casa del Leone – peraltro avvistata un paio di volte a rilento lungo il circuito – e la rediviva BMW, P6 con la #20 Sheldon van der Linde.

Ferrari in apparente difficoltà, con la #83 e Robert Kubica autore del decimo tempo con la 499P di AF Corse, e le due ufficiali ancora più indietro, in P14 e P15, a precedere solamente le tre Porsche.

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Prima delle Libere-3 si è dipanato il consueto circuit safari, con diversi bus ad occupare la pista insieme alle protagoniste della gara.

Aston Martin al top anche fra le LM GT3, con Zach Robichon ed il tempo di 1.40.800 con la Vantage GT3 dello Heart of Racing che ha superato di 38 millesimi la McLaren di James Cottingham.

Tra le due 720S di United Autosports si è infilato Rui Andrade sulla finalmente competitiva Corvette, mentre Fran Rueda e Davide Rigon completano la top five di giornata per Iron Lynx e VISTA AF Corse.

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Ancora una sessione incident-free, con l’unica Full Course Yellow chiamata per gestire l’olio lasciato in pista dalla Mustang GT3 di Ben Tuck, poi richiamata ai box.

Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 14.20 locali, le 7.20 nostrane, fruibili sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3