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WEC – Ford Racing svela alcuni dettagli sul programma endurance 2027

Ford Racing supervisionerà e gestirà ogni aspetto del programma Hypercar che debutterà nel FIA World Endurance Championship 2027. Mark Rushbrook, global director di Ford Racing, ha confermato che questo verrà quindi gestito internamente e supervisionato da Dan Sayers.

Il comunicato ufficiale di Ford Racing recita:

“Stiamo cercando all’interno di Ford Racing per costruire i programmi permeati dalla nostra passione. Svilupperemo anche le nostre competenze interne per creare un quadro per il successo futuro a lungo termine. Da qui alla gara di apertura della stagione 2027 del Campionato Mondiale Endurance FIA, dovremo costruire non solo la vettura stessa, ma anche ogni componente del team. Ogni ruolo dovrà essere ricoperto e non è un compito da poco”.

Per il programma verranno usate le strutture di Dearborn in Michigan e Charlotte in North Carolina oltre alla sede Red Bull Ford Powertrains e le strutture Hypercar presenti nel Regno Unito“.

“Oltre al supporto di ORECA , siamo lieti di annunciare che Venture Engineering, un gruppo di consulenza ingegneristica e motorsport di lunga data, fornirà supporto tecnico e operativo. Siamo orgogliosi che questo sia in gran parte un impegno di Ford Racing. Tra i nostri ranghi abbiamo le menti più brillanti del motorsport. È un momento entusiasmante mentre continuiamo a costruire e sviluppare il nostro programma Ford Racing Hypercar. Stiamo ricoprendo decine di ruoli nei nostri reparti di progettazione e ingegneria e nel nostro programma motori. Stiamo dialogando con i migliori ingegneri e tecnici dello sviluppo per gestire i nostri programmi di test e gara”.

Testo e foto – Ford Racing

Mauro Barbieri

WEC – Mauro Barbieri ci anticipa le sfide Ferrari al Fuji

In vista della prima sessione di prove libere della 6 Ore del Fuji, abbiamo avuto modo di confrontarci con Mauro Barbieri,  Ferrari Endurance Race Cars Head of Performance & Governance Relationships.

Quali sono le aspettative in termini di performance in una pista storicamente complicata per Ferrari?

“Come a San Paolo abbiamo sempre faticato, così in Giappone. Non dobbiamo dimenticare che nel 2024 due delle delle nostre tre auto erano fuori dai giochi già al secondo giro, una condizione che ci ha limitato molto. Non è una pista favorevole, ma come sempre faremo del nostro meglio. Abbiamo fatto i ‘compiti a casa’ e speriamo che il cambio d’approccio funzioni”

Come pensate di gestire la #50, pensate di usarla in aiuto della #51?

“La #50 è indietro in classifica rispetto alla #51, ma non è fuori dalla contesa del campionato. Sicuramente abbiamo una squadra forte con dei piloti pronti per aiutare gli altri in caso di necessità. Credo che le decisioni verranno prese al momento giusto, ora forse è presto”.

La pioggia potrebbe tornare al Fuji dopo quanto accaduto al COTA, può aiutare la Ferrari?

“Sicuramente la pioggia può cambiare le situazioni, devi essere fortunato a trovarti nella condizione giusta rispetto ai tuoi avversari. Prenderemo quello che verrà, ogni situazione alla fine è la stessa per tutti”.

Qui potreste già vincere il titolo costruttori, questa è la sola priorità questo weekend?

“Certamente vogliamo vincere il titolo e sogniamo di farlo già questo fine settimana. Questo però non cambia il nostro approccio: alla fine, come in ogni altro round, è importante stare lontano dai guai, evitare incidenti e cercare di ottimizzare le prestazioni delle vetture. E poi non dimenticherei che abbiamo due concorrenti da fronteggiare in classifica (Porsche e Cadillac-ndr). Penso che per i calcoli dovremo aspettare la bandiera a scacchi. Noi comunque cercheremo di ottenere il miglior risultato possibile, vedremo se sarà stato sufficiente per conquistare il campionato”.

Le caratteristiche della 499P si adattano al Fuji Speedway?

“Sulla carta si, ma l’ultimo settore è sempre stato complicato per noi. Anno dopo anno abbiamo provato delle soluzioni differenti, forse nel 2024 abbiamo avuto una crescita importante e quest’anno speriamo di mostrare un risultato migliore”

Rispetto al 2024 ci sono delle gomme differenti, possono esserci dei cambiamenti nella gestione della gara con le Medium e le Soft al posto delle Hard?

“Alzandomi questa mattina e vedendo queste temperature (siamo sui 25° con un’umidità di oltre il 70%-ndr) ho pensato che le Hard sarebbero state la scelta migliore, ma lo scorso anno abbiamo usato solo le Medie, e penso che questa sarà nuovamente la scelta migliore per la gara. Le Soft certamente possono tornare utili con qualche goccia di pioggia”.

In termini di set-up le tre 499P sono uguali? 

“In genere sì, ci sono piccole differenze legate allo stile di guida oppure alle preferenze di alcuni piloti. Tendiamo ad avere una base di partenza molto simile tra le tre vetture, con tutta la preparazione che facciamo  a casa è importante valutare l’esperienza maturata in passato”.

Al Fuji le qualifiche sono importanti anche per la conformazione di curva 1. Sono forse le più importanti della stagione, sei d’accordo?

“In generale, specialmente dal 2024, le qualifiche sono diventate sempre più importanti nel campionato. In una gara di durata solitamente non consideri questo aspetto, ma non solo il rischio di incidenti è elevato, è complicato anche superare dei rivali e di conseguenza potresti rimanere bloccato dietro a qualcuno che è un po’ più lento di te.  In particolare al Fuji con una prima curva così stretta è preferibile stare lontano dai problemi che si possono verificare”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Peugeot in spolvero nelle prime libere del Fuji

Uno-due Peugeot nelle Libere 1 della 6 Ore del Fuji, centesimo appuntamento di sempre del FIA World Endurance Championship. Loic Duval col tempo di 1.30.952 ha preceduto dopo i classici 90’ a disposizione Jean-Eric Vergne di quasi mezzo secondo.

A ridosso dell’ex-campione di Formula E le due Aston Martin Valkyrie con Marco Sørensen ed Harry Tincknell, mentre le prime prestazioni di Julien Andlauer e Sebastien Buemi sono state buone per completare la top six della sessione.

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Ferrari apparentemente al comando, ma solo per una piccola defaillance del pannello elettronico sulla fiancata, della 499P #50, che chiude col 13mo tempo. All’interno della top ten invece le altre due Rosse, alle spalle delle due Alpine, queste ultime nonostante un BoP apparentemente loro sfavorevole, a riprova della vacuità di tante affermazioni che puntualmente popolano media e social.

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Tra le GT3 svetta la vettura di casa, la Lexus di Akkodis ASP, con Ben Barnicoat autore di 1.41.257, a precedere di soli 33 millesimi la Corvette #81 di Charlie Eastwood. A seguire la McLaren #95 vincitrice al COTA su Davide Rigon, uno che al Fuji ha sempre dato il meglio di sè, sulla Ferrari VISTA AF Corse #54.

Solo un paio di Full Course Yellow ad interrompere, la prima per permettere alla Porsche Manthey 1st Phorm, ferma all’esterno di Curva 1, di riprendere la pista, mentre in seguito per rimuovere alcuni detriti in curva 16.

Da segnalare infine diverse penalità per track limits da scontare nel corso delle Libere-2, che prenderanno il via alle 14.20 locali, le 7.20 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Start

WEC – Nel weekend si va al Fuji per la 100ma gara col un BoP “limato”

Nel weekend il World Endurance Championship affronta la penultima trasferta del 2025 al Fuji. Appuntamento storico per la serie mondiale, che raggiunge quota 100 gare. La vittoria della Porsche al COTA ha rimescolato le carte in tavola nella classifica generale, riducendo lo svantaggio dell’equipaggio della 963 #6 a 36 punti da Giovinazzi, Pier Guidi e Calado, quinti al traguardo ad Austin.

I 65 punti ancora in palio nelle due gare ancora da disputare non possono fare dormire sonni del tutto tranquilli in casa Ferrari per il titolo piloti; un po’ meglio per i costruttori dove si è leggermente incrementato il vantaggio sulla casa di Stoccarda, ora pari a 65 lunghezze, anche se ricordiamo in questo caso i punti in palio sono relativi alla somma di quelli ottenuti dalle due macchine dichiarate. Cadillac insegue comunque poco dietro, a -69.

Lotta sempre serrata invece tra le LM GT3, dove Pera, Lietz ed Hardwick mantengono comunque una robusta leadership di 19 lunghezze nei confronti dell’equipaggio della Ferrari VISTA AF Corse #21 e di 29 su quello della Corvette #81, entrambe a secco nell’ultimo round.

Per quanto riguarda l’entry list, da segnalare il ritorno di Anthony McIntosh sull’Aston Martin Vantage GT3 del Racing Spirit of Leman al posto dei Derek DeBoer, mentre Mike Conway riprenderà il proprio posto sulla Toyota GR-010 Hybrid #7, riportando Josè Maria Lopez sulla Lexus RC F GT3 #87 di Akkodis ASP.

Reso noto, questa volta in tempo utile, anche il nuovo Balance of Performance. Nessuna variazione al peso minimo per gli otto marchi impegnati tra le Hypercar rispetto ad Austin, ma solo qualche aggiustamento a potenze massime ed energia massima per stint.

A beneficiarne soprattutto Alpine, con un +6,2% di potenza massima entro i 250 kmh, mentre Toyota guadagna 4 MJ extra per stint contro i 3 assegnati a Ferrari, Alpine, BMW e Porsche.

Discorso diverso per le LM GT3, dove le Ford Mustang acquistano ben 15 kg extra. Variazioni in aumento anche per BMW (+8 kg), Ferrari (+4 kg) e Corvette (+3 kg), mentre le Aston Martin Vantage guadagnano 5 kg.

Le 296 GT3 rimangono comunque le più pesanti con 1.358 kg a vuoto contro i 1.332 kg delle Porsche 911 GT3.R.

L’unica variazione nella potenza massima riguarda le BMW M4 GT3, le quali dovranno correre con un’altezza da terra superiore di 5 mm alle altre LM GT3. Incremento generalizzato infine dell’energia massima per stint, che va dai +37 MJ approvati alle BMW ai +27 MJ delle Aston Martin.

Chiudiamo col Success Ballast, che inficerà i leader di Manthey 1st Phorm per 18 kg extra cosí come agli equipaggi vincitori delle ultime due prove, United Autosports #95 e Akkodis ASP #87. 12 i kg invece destinati a WRT #46, Ferrari #21 e TF Sport #81 e 6 kg per Racing Spirit of Leman, TF Sport #33 e Ferrari #54.

Appuntamento in pista al Fuji, dove si attendono temperature quasi estive, venerdí 26 settembre alle 10.15 AM locali con le prime libere. Qualifiche sabato 27 alle 2.20 PM, le 07.20 nostrane, e start della 6 Ore alle 11.00 AM locali di domenica 28 settembre, vale a dire le 4.00 italiane. Diretta delle attività di sabato e domenica sulla WEC TV e sui canali Eurosport, mentre la gara verrà trasmessa anche da SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list del Fuji

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WEC – Genesis annuncia Jaubert e Juncadella

La line-up di Genesis Magma Racing per il debutto nel World Endurance Championship va ad allargarsi con l’ingaggio di Mathys Jaubert e Daniel Juncadella.

I due protagonisti della corrente stagione in ELMS con iDEC Sport, nell’ambito del Genesis Magma Racing Trajectory Programme, sono appena reduci dalla vittoria di Silverstone e vanno ad aggiungersi ai già confermati André Lotterer e Pipo Derani.

“L’obiettivo del Trajectory Programme è sempre stato quello di supportare i piloti e dare loro l’opportunità di dimostrare di poter entrare a far parte del nostro WEC“, ha dichiarato Cyril Abiteboul, Team Principal di Genesis Magma Racing. “Il fatto che siamo già in grado di portare Mathys e Dani nel 2026 è un enorme merito per loro.”

Abiteboul ha poi cosí continuato: “Insieme a Jamie Chadwick, Mathys e Dani si sono adattati brillantemente alle gare Prototipi, come dimostrano le loro prestazioni fin dalla prima gara della stagione ELMS. Ancora più importante, sono migliorati durante la stagione, imparando da ogni weekend, un’esperienza che ci aspettiamo continui con il loro arrivo in Hypercar. Abbiamo corso qualche rischio cercando piloti del nostro Trajectory Programme al di fuori delle gare Prototipi. È un altro rischio portarli nella nostra formazione WEC per il 2026, ma i rischi possono dare i loro frutti, come abbiamo visto. Con Mathys e Dani abbiamo due piloti alle prime armi con l’Hypercar che hanno l’opportunità di dimostrare le loro capacità e creare sorprese, proprio come hanno fatto in LMP2″.

“Abbiamo seguito da vicino le prestazioni di Mathys e Dani nell’ELMS in questa stagione”, ha dichiarato Gabriele Tarquini, Direttore Sportivo di Genesis Magma Racing. “Hanno fatto un ottimo lavoro per tutta la stagione, migliorandosi costantemente e adattandosi alle sfide della serie. La loro relativa mancanza di esperienza nelle gare Prototipi sarà bilanciata dagli altri quattro piloti della nostra formazione, offrendoci un ottimo mix di esperienza e nuovi piloti Hypercar, affamati e motivati a vincere.”

“Ora che Mathys e Dani sono stati confermati nella nostra formazione piloti per il 2026, possiamo davvero iniziare a lavorare alla costruzione del team e allo sviluppo della GMR-001″, ha quindi proseguito Tarquini. “Il modo in cui i piloti lavoreranno insieme sarà fondamentale per il nostro successo, quindi iniziare questo processo così presto nella fase di test è un grande vantaggio per noi e per i piloti, in modo da essere pronti per il prossimo anno”.

Sia Jaubert che Juncadella avranno la loro prima possibilità di guidare la GMR-001 Hypercar nei prossimi test per iniziare ad acquisire esperienza e dare forma allo sviluppo della vettura, lavorando con i loro nuovi compagni di squadra.

Jamie Chadwick rimane parte del Genesis Magma Racing Trajectory Programme. I dettagli completi dei suoi piani per il 2026 saranno annunciati in seguito.

Ulteriori dettagli sulla formazione piloti della Genesis Magma Racing per il FIA WEC 2026 saranno annunciati nei prossimi mesi.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Giuliano Salvi: delusi e sorpresi dalla gestione del contatto, ma punti preziosi per il campionato

Al termine della Lone Star Le Mans, Giuliano Salvi, Head of Ferrari Endurance Race Cars – Race & Test Operations ci ha raccontato le proprie impressioni riguardo la gara appena conclusa.

Quali sono le sensazioni al termine della gara? Specie riguardo al contatto fra Pier Guidi ed Estre…

“Onestamente siamo un po’ delusi e un po’ sorpresi da quello che è successo in termini di gestione della situazione, anche guardando gli onboard della Safety Car al restart, che non siano stati presi provvedimenti. In ogni caso la macchina è andata forte anche in queste condizioni e alla fine abbiamo visto una gara vecchio stile sotto la pioggia, cosa che purtroppo non vediamo in altre categorie.”

“I piloti hanno faticato molto, le condizioni in alcune fasi erano quasi estreme. Tra l’altro le previsioni del meteo erano veramente complicate: a volte abbiamo ricevuto indicazioni di una riduzione dell’intensità della poggia e subito dopo un aumento. Inizialmente la pioggia sarebbe dovuta terminare subito, in realtà non è andata così”.

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Riguardo la vostra gestione della gara..

“Nessun pilota ha commesso errori e tutti si sono adattati alla perfezione alla condizione complicata. La strategia è stata buona e siamo arrivati vicino al tempo ideale per il cambio gomme; pensavamo che il nostro crossover fosse 2.04 quando giravamo in 2.05 o 2.06. Non siamo però mai arrivati completamente all’obiettivo. La situazione era differente da quanto avevamo sperimentato in qualifica. In quella situazione il timing era perfetto per il cambio, ma era su una pista calda. In gara la BMW #15 ha provato le slick, ma non riuscivano a farcela perché non avevano grip e infatti hanno deciso di tornare indietro sulla loro decisione dopo appena due giri”.

“Il punto critico è arrivato nella fase in cui ha smesso di piovere ed abbiamo deciso di seguire il degrado della gomma. Una volta che aspetti così tanto non ha senso, ed eravamo anche preoccupati che qualcuno passasse alle medie e fosse enormemente più rapido. Se si fosse verificata questa situazione, i tempi si sarebbero abbassati sotto i due minuti ed in tre giri si può immediatamente recuperare il tempo impiegato per scaldare gli pneumatici, in ogni caso è stato un po’ complicato, ma siamo riusciti a gestirla bene”.

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Tornando al contatto con la Porsche #6, è stato leggero, ma sufficiente per la foratura…

“Il nostro ingegnere di pista ha comunicato a Pier Guidi di stare più all’interno perché sembrava che ci fosse più grip rispetto all’esterno più scivoloso. Quindi Ale ha preso una traiettoria molto interna in fase di ripartenza ed ha cercato di chiudere la traiettoria: così facendo si è toccato con la Porsche. Il contatto è stato leggero, ma è stato sufficiente per non avere una buona accelerazione verso la prima frenata. Quanto accaduto alla prima frenata, il contatto che ha provocato la foratura,  credo sia stato un incidente di gara, una conseguenza di quanto accaduto precedentemente. In una ripartenza normale dalla Safety Car non dovresti avere la possibilità di compiere certe operazioni, il leader dovrebbe semplicemente iniziare la procedura e gli altri adattarsi ai suoi movimenti”.

Per chiarire il concetto, il ‘racing incident’ è il contatto alla prima curva, giusto?

“Si, in curva 1, mentre la ripartenza è stata ‘non convenzionale’. La decisione è stata in ogni caso presa e ne prendiamo atto”

A fine gara la Ferrari #51 aveva il 7% di energia, avete deciso di non rischiare con Alessandro nel finale? 

“Si, non abbiamo preso rischi e siamo andati avanti cosí fino all’arrivo”.

La Ferrari è stata veloce ad inizio ed a fine gara, Porsche nella parte centrale. Sei d’accordo?

“Si, dipende da come imposti la macchina e da come gestisci la pressione delle gomme. Se ti sposti velocemente da una finestra dall’altra in termini di temperature è normale avere un calo ad un certo punto. Certamente è stato un peccato il contatto, perchè probabilmente avremmo tenuto la posizione fino alla fine. Penso che sia l’unico rammarico oggi per la Ferrari.”

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La #50 è stata mai in lizza concretamente per il successo ?

“Eravamo un po’ più indietro per tutta la gara, soprattutto all’inizio con Nielsen, ma in generale siamo stati molto competitivi e non siamo andati lontani dal successo sia con la #50 e con la #51. Il recupero in ogni caso è stato buono ed abbiamo ottenuti altri punti importanti per il campionato, anche se chiaramente c’è un po’ di delusione per il risultato”.

Per il campionato in ogni caso tutto bene..

“Cadillac era molto veloce e forse la più competitiva qui al COTA sin dalle prove libere. La fortuna non li ha aiutato molto in gara e peraltro sono dovuti partire dal fondo per gli errori commessi in qualifica, ma sapevamo che sarebbero rientrati. Per il campionato il risultato va benissimo, ma quando conduci a lungo la gara è sempre un peccato. In gara non è stato facile, avete visto tutti i tanti testacoda e quanto era difficile sbagliare. Pensiamo ora al Fuji sperando di fare un lavoro migliore”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Al COTA successi di Porsche Penske e United Autosports

Prima vittoria Porsche nel FIA WEC 2025 con la 963 #6 di Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell. Una gara complicata causa un meteo che improvvisamente ha virato a pioggia dal Golfo del Messico, resa ancora più difficile da una serie di decisioni opinabili da parte della direzione gara.

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La partenza dietro Safety Car, stante la pista bagnata con tratti realmente insidiosi quali curva 2 e la parte finale del circuito, era auspicabile, anche se poco prima le Mustang del Challenge IMSA avevano disputato una gara regolare.

Problema, la Safety Car è rimasta in pista per un’ora prima che venisse chiamata una quantomai propizia Red Flag. Nel frattempo alcuni equipaggi avevano effettuato soste ai box, e allora il buon Eduardo Freitas cosa si inventa? Di ripristinare le posizioni precedenti, ma solo per le Hypercar.

Si riparte cosí dopo 100’ con la Ferrari AF Corse #83 al comando seguita dalla #51, dalla Porsche #6 e l’altra 499P #50. Tra le LM GT3 la McLaren #95 di United Autosports precede l’Aston Martin dello Heart of Racing e la Corvette #81.

Non si fa tempo a ripartire che un doppio aquaplaning manda fuori strada l’Alpine #36 e l’Aston Martin Valkyrie #009, ed è ancora Safety Car. Il regime di corsa libera, sotto una pioggia battente di intensità nettamente superiore a quella della partenza, resiste ancora una mezz’oretta, fino a che la Toyota #7 di Josè Maria Lopez non termina nelle gomme.

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Ed arriviamo cosí, tra Virtual Safety Car e passaround, a due terzi abbondanti di gara. Davanti ora c’è Alessandro Pier Guidi, a causa dell’improvvido rallentamento al pit della gialla #83. La vera gara inizia qui, con Kevin Estre che al restart attacca la Ferrari #51, toccandola in un paio di occasioni prima di averne la meglio. Pier Guidi è costretto ai box per una foratura derivante dai contatti con la Porsche, che incredibilmente non viene sanzionata.

Tra le GT3, le due Ford sono tornate a marciare come in qualifica e Ben Tuck precede ora la McLaren di Marino Sato e la Porsche Manthey di Richard Lietz, ma sulla Ferrari VIST AF Corse #54 è salito nel frattempo Davide Rigon.

Mentre Sato e Tuck non si risparmiano sportellate, il vicentino scala posizioni su posizioni, arrivando fino alle spalle dei battistrada, anche grazie all’ennesima Safety Car di giornata chiamata in causa dalla Lexus #87, nelle barriere in curva 19.

Ancora una volta la green flag dura un amen, perchè vanno a contatto Dennis Olsen, ora sulla Ford Mustang #88 e la Mercedes Iron Lynx di Hodenius in curva 7. L’olandese ha la peggio e come per magia siamo arrivati ad un’ora dalla bandiera a scacchi.

La perturbazione frattanto ha smesso di complicare la vita a team e piloti, e pertanto si prevede uno shootout al cardiopalma. In ballo ci sono anche le energie residue dei vari contender, che nelle battute finali sono costretti uno per uno a precipitarsi ai box per uno splash.

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Alla fine della fiera Kevin Estre, sempre sulle wet nonostante la pista ormai quasi asciutta, riuscirà a contenere l’assalto finale di Miguel Molina con la Ferrari #50, mentre l’ultima sosta precauzionale della #51 permette un podio assolutamente insperato alla vigilia alla Peugeot #94 di Malthe Jakobsen, Loic Duval e Stoffel Vandoorne, seguita dalla gemella #93, ricordiamo partita dal fondo dello schieramento delle Hypercar. La gialla AF Corse #83, nonostante una chiamata ai box per una sospetta foratura rivelatasi poi non tale (astenersi malpensanti) chiude in P7.

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L’ennesimo fattaccio del giorno si consuma però ai danni della Ferrari #54, prima sul traguardo, ma poi penalizzata a babbo deceduto di 5” per il contatto che ha permesso a Rigon di issarsi al comando delle LM GT3 ai danni della Ford di Tuck. La 296 GT3 viene quindi sostituita sul gradino alto del podio dalla McLaren #95 di United Autosports di Sato, Gelael e Leung, e viene classificata terza alle spalle della BMW #46 del nostro Valentino Rossi.

In classifica generale, l’equipaggio della Ferrari #51 mantiene la leadership con 115 punti contro i 100 della #83 AF Corse, che conquista il titolo privati con due gare di anticipo, mentre i vincitori odierni salgono al terzo posto con 79 punti contro i 75 di Antonio Fuoco e C. Tra le LM GT3, la Porsche di Manthey 1st Phorm, quest’oggi settima al traguardo, continua a condurre con 95 punti contro i 76 della Ferrari #21 di VISTA AF Corse ed i 66 dell’equipaggio della Corvette TF Sport #33, oggi ritiratasi.

Il World Endurance Championship tornerà fra tre settimane al Fuji per il penultimo atto del 2025.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della Lone Star Le Mans

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WEC – Kubica trascina la Ferrari AF Corse nelle qualifiche al COTA. Levorato, dall’esclusione alla pole in GT3

Orgoglio italiano nelle qualifiche della Lone Star Le Mans, sesto appuntamento del FIA WEC 2025. Robert Kubica regala la prima pole position ad AF Corse, chiudendo la Hyperpole col tempo di 1.57.655, solo 96 millesimi meglio di Antonio Giovinazzi, polesitter qui lo scorso anno con la 499P #51.

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Il polacco aveva chiuso il primo segmento, caratterizzato da condizioni miste della pista, alle spalle di Nico Varrone e la Porsche Proton, in un inaspettato duello fra privati. Le due Cadillac e la Toyota #7 hanno tentato il tutto per tutto con le wet senza però approdare alla Hyperpole.

Una seconda fila alquanto inaspettata, possibilmente frutto anche dell’odierno meteo ballerino, vedrà domani la Peugeot #93 di Jean-Eric Vergne e la Porsche #6 di Kevin Estre, a precedere la terza 499P di Nicklas Nielsen e la Porsche Proton. Speranze parzialmente deluse in casa BMW, con Dries Vanthoor protagonista di un lungo, fortunatamente senza conseguenze, e Aston Martin che piazza una delle sue Valkyrie in top ten.

UPDATE: La Peugeot #93 ha perso la terza posizione guadagnata in qualifica per non avere rispettato le indicazioni della direzione gara, che con bandiera nera e arancio invocava l’accensione della luce posteriore prevista in caso di pioggia. La 9X8 domani partirà quindi dal fondo dello schieramento delle Hypercar.

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Dalle stalle alle stelle invece per Giammarco Levorato e la Ford di Proton Competition. La Mustang #88 è stata ripescata a seguito della squalifica della Lexus #87, rea di essere transitata due volte sotto la bandiera a scacchi, guadagnando la prima Hyperpole per il marchio dell’Ovale tra le LM GT3.

Il pilota veneto, che ha preso il volante dopo Stefano Gattuso, ha battuto il compagno di squadra Ben Tuck per appena 18 millesimi col tempo di 2.07.645.

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Valentino Rossi ha portato la BMW #46 in seconda fila dopo che le due M4 GT3, fin qui apparentemente ben poco performanti, hanno dominato la prima parte delle qualifiche con Yasser Shahin ed Ahmad Al Harthy. Il Dottore avrà a fianco la migliore delle due McLaren di United Autosports, la #95 di Sean Gelael.

Fuori dalla Hyperpole entrambe le Ferrari VISTA AF Corse, mentre l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing, in pole qui lo scorso anno, non ha fatto meglio del decimo tempo.

La partenza della Lone Star Le Mans è prevista per le 13.00 locali di domenica, le 20.00. Diretta in streaming sulla WEC TV ed in tv sui canali SkySport ed Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – E’ uno-due Ferrari al COTA in attesa delle qualifiche

Ferrari piazza un uno-due nelle ultime libere della Lone Star Le Mans. Robert Kubica ha segnato la migliore prestazione di giornata con 1.51.967 con la gialla 499P AF corse, precedendo l’altra vettura ufficiale di Nicklas Nielsen di quasi 2 decimi. P5 inoltre per Antonio Giovinazzi con la #51.

Il clima odierno, cielo coperto e temperature più accettabili, con anche qualche accenno di pioggia, non ha rallentato le Aston Martin Valkyrie, per qualche attimo anche al top della graduatoria, con Harry Tincknell che alla fine si piazza in sesta posizione a poco più di 4 decimi dal battistrada.

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Risorgono anche le Cadillac, soprattutto la #38 di Earl Bamber, quarta, ma soprattutto tornano ad impressionare le Alpine, che chiudono entrambe in top ten con l’highlight di Charles Milesi e la A424 #35 autore della terza prestazione, a riprova comunque – l’indemoniato Kubica a parte – di un sostanziale livellamento dei valori in campo, escluse forse le Peugeot, che fin qui hanno sempre faticato.

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Un finale in crescendo permette a Ben Barker e la Ford Mustang Proton #77 di scavalcare la Lexus di Clemens Schmid e guidare la classifica delle LM GT3, migliorando di oltre mezzo secondo col tempo di 2.05.947, il record del weekend.

A Maxime Martin e alla Mercedes #61 di Iron Lynx la terza prestazione del turno, a precedere le due Ferrari VISTA AF Corse di Davide Rigon e Simon Mann.

Ancora problemi per la Corvette #81, protagonista dell’unica Full Course Yellow di giornata, nonostante almeno un paio di altre escursioni nella temibile curva 6.

Appuntamento per le qualifiche, alle 15.00 locali, le 22.00 italiane. Diretta streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Van der Linde e la BMW lasciano a mezzo secondo Giovinazzi nelle Libere-2 del COTA

BMW in evidenza nel secondo turno di libere al Circuit Of The Americas. Sheldon van der Linde ha presto piazzato la zampata che vale il best lap di giornata di 1.51.946, abbassando di 1”6 il limite segnato al mattino da Will Stevens con la Cadillac, nonostante temperature tropicali.

Alle spalle della M Hybrid V8 #15 il polesitter 2024, Antonio Giovinazzi, con la Ferrari #51, a mezzo secondo.

_PL55170Entrambe le altre 499P comunque terminano in top ten, con la #83 in P5 e la #50 in P8 grazie agli effort di Robert Kubica e Nicklas Nielsen. Prosegue frattanto il buon momento delle Aston Martin Valkyrie, che occupano la terza e la settima posizione nella lista dei tempi.

Sorpresa della sessione le due Porsche Penske, che miracolosamente si ricordano di essere campioni in carica piloti, e chiudono con la quarta e la sesta prestazione, mentre rientrano nei ranghi Cadillac ed Alpine.

Relativamente al costruttore francese, si parla molto di un avvicinamento ad Antonio Felix Da Costa in chiave 2026, ma anche Peugeot potrebbe, almeno stando alle indiscrezioni riportate da un noto sito britannico, siglare un deciso colpo di mercato, oltre alle acquisizioni già note di Theo Pourchaire e Nick Cassidy.

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Più combattuta invece la lotta per il primato tra le LM GT3, lotta che alla fine ha visto premiare Sean Gelael e la McLaren 720S #95 di United Autosports col tempo di 2.06.545.

Anche in questo caso una prestazione migliore, anche se in questo caso solo di mezzo secondo, rispetto al mattino, davanti a Rahel Frey con la Porsche delle Iron Dames e alla Ford Mustang Proton #88 di Giammarco Levorato.

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Rispetto alle travagliate prime libere, da segnalare solamente una Full Course Yellow per permettere alla Ferrari VISTA AF Corse #54 di riprendere la marcia nel settore centrale, ed una red flag finale che ha visto protagonista ancora una volta la Corvette #81, in testacoda sui proprio fluidi a causa di un tubo dell’acqua disconnesso.

Non ha preso parte infine alla sessione l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman, protagonista di un’uscita di strada nel corso delle Libere-1.

Domani si prosegue con la terza ed ultima sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.00 ed alle 15.00 locali, vale a dire le 18.00 e le 22.00 italiane. Entrambe le sessioni saranno fruibili in streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2