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WEC – Le ultime da casa Ferrari

Ferrari si prepara a dare battaglia in Bahrain nell’ultimo atto del FIA WEC 2025. Presenti all’ultimo incontro con i media prima di qualifiche e gara, a cui ovviamente ha presenziato Italian-Endurance, Alessandro Pier Guidi, Antonio Fuoco, Ferdinando Cannizzo ed Antonello Coletta.

Iniziamo da Alessandro Pier Guidi, portacolori della Ferrari #51 ed attualmente leader del Mondiale insieme a James Calado ed Antonio Giovinazzi.

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Come valuti le prove libere?

“Tutti sembrano abbastanza vicini, forse alcuni sono più rapidi sul giro secco. Per il passo gara il livello sembra simile, ma è sempre difficile capire i reali valori in campo, il carburante usato e quante gomme montate. Anche come degrado sembra siamo tutti abbastanza vicini”

Il Bahrain dovrebbe essere meglio del Fuji per la 499P giusto?

“Non so dirti se è la pista migliore per noi, certamente è meglio di San Paolo e Fuji. Credo che Le Mans e Spa si adattano meglio alle nostre caratteristiche, in ogni caso abbiamo migliorato negli ultimi anni il degrado delle gomme e questo certamente può aiutarci”.

Sarà una gara diversa dallo scorso anno?

“La 8h del Bahrain 2025 è una gara come le altre. Probabilmente siamo più focalizzati su chi sono i reali contendenti per il titolo, e dobbiamo ovviamente controllare chi sono i reali avversari. Ognuno cerca di ottimizzare il proprio pacchetto nelle prove libere e proveremo di essere abbastanza tranquilli per la gara. Ci sono state poche bandiere gialle nelle due sessioni e quindi anche la corsa potrebbe avere poche neutralizzazioni. Per il resto noi faremo del nostro meglio”.

Ti condiziona il fatto che la priorità sia il titolo costruttori?

“No, non mi condiziona, se vinco la gara io vinco il titolo piloti e Ferrari il costruttori”.

Siete tutti molto tranquilli… almeno dall’esterno

“Fortunatamente queste situazioni le abbiamo già vissute, soprattutto con James in GTE PRO. Ognuno si fida dell’altro e ci fidiamo l’uno dell’altro in auto. Siamo tutti competitivi nella gestioene della corsa e non solo, abbiamo un ottimo rapporto tra di noi e quindi siamo molto tranquilli”.

Chiuderai tu la gara?

“Non lo so ancora, dipende come andranno le cose sabato. L’importante è essere nella posizone giusta all’arrivo”. 

Preferisci guidare la sera o di giorno?

“A livello di gestione gomma è forse meglio girare di sera rispetto che nei primi stint. Nessuno di noi guarda il miglior lap time in gara, l’importante è essere sempre più veloci degli altri”.

Presente anche Antonio Fuoco, pilota della 499P #50 insieme a Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Il calabrese è escluso con i propri compagni di squadra dalla lotta per il successo nella graduatoria piloti, ma può contendersi un posto sul podio finale.

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Tanti spostamenti nell’ultimo periodo, come sei riuscito a prepararti per questo evento?

“L’ultimo mese è stato intenso, soprattutto a livello mentale. Con tanti spostamenti e alla guida di auto differenti. Mi sono divertito molto anche se non è stato semplice prepararsi fisicamente con poco tempo a disposizione, ma siamo riusciti a fare tutto”.

Come ci si sente all’interno del team?

“Siamo molto tranquilli, da parte nostra siamo abituati a gestire la tensione, basta vedere come ci siamo comportanti a Le Mans. Il team è tutto concentrato e non vediamo l’ora di andare in gara”.

Con la #50 avete il compito di aiutare nei costruttori. Quindi, ruoli definiti?

“Sì, siamo fuori dalla lotta per il Mondiale, ma siamo ancora in contesa per il podio assoluto nel campionato. L’obiettivo primario è quello di vincere il Mondiale costruttori e se ci sarà una vettura per ‘marcare’ gli avversari saremo noi. In ogni caso se potremo vincere, sfrutteremo l’occasione”.

Credi che sia una gara leggermente differente dalle altre che avete affrontato?

“Certamente è diversa perché ti contendi il titolo, e serve sempre un occhio di riguardo per i nostri competitor durante la gara. Ma in generale è una gara come tutte le altre”.

Come vedi i tuoi rivali?

“Guardando il passo di ieri degli altri competitor, non sarà facile. Ci sono otto ore da affrontare ed ogni minimo episodio può cambiare la situazione generale. Alpine, Peugeot e Toyota sono state competitive sul passo, mentre Aston Martin è stata veloce sul giro secco. Ci sono forse più competitor in lotta rispetto al previsto e ci sono alcuni che potrebbero prendere più rischi del solito essendo l’ultima prova dell’anno”.

Qui è più semplice portare le gomme in temperatura?

“Si, in qualifica ed in hyperpole penso che avremo tempo solamente per un giro, massimo due”.

Vorresti una nuova pista nel calendario del FIA WEC?

“Mah, da italiano ho già Imola come gara di casa anche se recentemente ho girato a Monza e con il nuovo asfalto e le modifiche che ci sono state mi sono divertito molto. In ogni caso anche Silverstone, come espresso in altre occasioni da James (Calado), è indubbiamente un bellissimo tracciato”.

Commento sul Bahrain e sulla stagione 2025 anche da parte dell’Ing.Ferdinando Cannizzo, Ferrari Head of Endurance Race Cars.

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In che gara secondo te si poteva fare meglio?

“In ogni gara, anche quando abbiamo fatto la tripletta in Qatar, potevamo fare meglio. Non è retorica, è la verità. Il team resta molto giovane ed in ogni gara è possibile imparare qualcosa. Dopo Le Mans avremmo potuto fare qualcosa di meglio, forse siamo stati penalizzati dalle penalità rimediate nelle varie corse. Nonostante tutto siamo riusciti a giocarci le nostre carte, anche al Fuji in cui siamo riusciti a portare le nostre auto nelle prime cinque posizioni prima che la safety car cambiasse le carte in tavola”.  

I piloti hanno parlato di quanto sia difficile capire a che punto sono i vari rivali: cosa puoi aggiungere?

“Qualcuno dei ragazzi ha fatto fino alle tre del mattino per analizzare i dati. Encomiabili davvero. Dal punto di vista delle prestazioni ci manca qualcosa soprattutto in qualifica, mentre sul passo gara siamo molto competitivi. Penso che abbiamo trovato la strada giusta per sfruttare al meglio le gomme e nella FP3 ,oltre alla simulazione di qualifica, cercheremo ancora qualcosa di nuovo per domani. La 8h del Bahrain è sicuramente particolare con l’inizio di giorno ed il proseguimento in notturna, e le condizioni della pista cambiano velocemente. Dobbiamo in ogni caso essere pronti per scenari differenti, marcando i nostri competitor”.

Con le gomme la situazione è complicata in Bahrain, come pensate di affrontare il tema?

“Le gomme sono importanti insieme a tutto il pacchetto che hai a disposizione non potendo modificare tanto l’auto. Riuscire ad andare veloci con le gomme usate è qualcosa che può fare la differenza. Quando hai una vettura che non è bilanciata in un singolo settore può pregiudicare l’utilizzo degli pneumatici, è quindi necessario trovare sempre il giusto compromesso. Il degrado in Bahrain è importante, e dobbiamo fare attenzione che al termine dello stint lo pneumatico possa essere ancora performante. Forse solamente Spa e Le Mans sono paragonabili al Bahrain a livello di variabili”.

C’è qualcosa che vi manca sulla 499P?

“Un po’ più di carico aerodinamico certamente ci aiuterebbe. Il pacchetto complessivo è comunque buono, dal punto di vista di sospensioni e non solo siamo avanti rispetto ad altri. Rispetto al 2024 siamo nominalmente uguali al netto, ma ci presentiamo con un set up leggermente differente. La cosa importante che abbiamo sviluppato è quella di sapere perfettamente cosa toccare, riusciamo ad ottimizzare meglio l’auto nelle varie situazioni muovendoci abbastanza velocemente. Questo ti permette di essere competitivi da subito”.

Tecnicamente, volendo correre con la 499P in IMSA, sarebbe complicato?

“No, soprattutto adesso che faremo l’omologazione nella stessa galleria del vento degli altri costruttori in Michigan. L’omologazione è valida per entrambe le serie”.

Siete soddisfatti della 296 GT3 che si prepara a lottare per il titolo di categoria?

“Abbiamo la possibilità, anche se non semplice da sfruttare, di vincere il Mondiale in LMGT3. Nonostante i successi, abbiamo sviluppato la 296 EVO con l’obiettivo di risolvere alcuni problemi individuati negli ultimi anni. Stiamo parlando di un’auto che si adatta perfettamente in ogni condizione, è un piccolo prototipo che sfrutta alla perfezione i regolamenti della categoria. Stiamo già guardando avanti per il futuro”.

Ultimo, ma non meno importante, Antonello Coletta, Ferrari Global Head of Ferrari Endurance & Corse Clienti. 

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Il morale è altissimo, pronti a lottare nella finale…

“Il morale DEVE essere altissimo, indipendentemente da tutto dobbiamo essere soddisfatti della stagione che abbiamo fatto. Abbiamo vinto quattro gare, ci siamo confermati a Le Mans ed ora vediamo domani sera dove ci troveremo. La pressione è tanta, non me la sento di dire che c’è più attesa rispetto a Le Mans o viceversa. Abbiamo voglia di portare a casa questo titolo, nostro obiettivo sin da subito insieme alla 24h”.

Cosa ti aspetti dal weekend?

“Le qualifiche saranno importanti, passare indenni alla prima curva sarebbe già un successo anche se ci sono otto ore da affrontare. Le qualifiche non sono quindi da sottovalutare, perchè partire dietro è sempre controproducente. Il passo gara, dopo le prove libere di ieri, è molto buono e di questo possiamo essere soddisfatti”.

Il successo del FIA WEC secondo te da cosa è dato?

“Cercare di battere la Ferrari è qualcosa di sfidante che certamente ha aiutato il movimento dell’intera serie. Anche il regolamento attuale ha aiutato rispetto all’era LMP1, il budget generale è completamente differente. Anche in GT il successo è notevole, si è innescato quel processo in cui tutti vogliono esserci. Non credo comunque che si debba gridare al fallimento se un costruttore abbandona, sarà normale se ci saranno delle alternanze del tempo. Come già detto, ci piacerebbe una Le Mans senza vincoli, ma credo che questo verrà un sogno”. 

….e per il futuro?

“E’ ovviamente un peccato perdere Porsche, costruttore che come noi ha una tradizione importante. Arriveranno in ogni caso nuove realtà che manterranno alto il livello, fino al 2028 siamo abbastanza ‘coperti’. Penso che sia fondamentale mantenere una credibilità, e se si tiene conto di questo aspetto il successo diventa quasi scontato”.

Fare dei calcoli è difficile con tutte le variabili da gestire, giusto?

“Solitamente se uno si mette a studiare le combinazioni puntualmente si avvera la situazione opposta. Credo che sia meglio affrontare la gara, senza esagerare e con il potenziale a disposizione. Partire già prevenuti non porta mai a nulla di buono e può essere controproducente”.

Arrivate in lotta anche in LMGT3 con la Ferrari #21, possiamo dire che siete stati limitati durante la stagione anche da alcune decisioni della direzione gara?

“Inevitabilmente quello che è successo ad Austin lascia l’amaro in bocca e facciamo ancora fatica a comprenderlo. Nella stessa corsa ci sono state battaglie anche più dure che non sono state sanzionate. Penso che la decisione sia stata presa troppo velocemente, e mi auguro che alla fine quell’episodio non sia decisivo perché sarebbe un peccato. Non è comunque scontato arrivare in finale in contesa anche per la classe GT, anche se purtroppo la nostra auto è leggermente in difficoltà con le gomme dure rispetto ai nostri rivali”.

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Van Der Linde fa volare la BMW nelle Libere-2 in Bahrain

Scendono come da copione i tempi nel secondo turno di libere della 8 Ore del Bahrain. Sheldon Van Der Linde al volante della BMW ha presto abbassato di un secondo pieno il best lap segnato al mattino dall’Aston Martin di Marco Sørensen, dominando la sessione col tempo di 1.48.780.

Il pilota danese della Valkyrie #009 ha comunque chiuso alle spalle della M Hybrid V8 #20, migliorandosi sensibilmente. Terzo tempo per Jean-Eric Vergne con la Peugeot #93, sempre alla ricerca del primo successo.

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P6 per Antonio Giovinazzi, il migliore tra le Ferrari, a 6 decimi dal battistrada, con la #83 AF Corse a chiudere la lista dei tempi delle Hypercar, dietro l’altra contender per il titolo piloti, la Porsche #6.

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La lotta per il primato nelle LM GT3 ha visto infine primeggiare la Lexus #78 di Finn Gehrsitz, autore di 2.02.613, a migliorare di 68 millesimi la prestazione mattutina di Ben Barker e della Ford Mustang #77.

La top five di sessione prosegue con Rahel Frey e la Porsche delle Iron Dames, a 4 decimi, Dani Juncadella   con la Corvette di TF Sport #33, Mattia Drudi con l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing e Lorcan Hanafin al volante della Mercedes #60 di Iron Lynx. P8 per la Ferrari #21 di VISTA AF Corse e dodicesimo tempo per la Porsche Manthey 1st Phorm, in lotta per il titolo.

Alla sessione, che è stata interrotta brevemente per detriti in curva 8, non ha partecipato la Porsche 963 di Proton Competition, mentre la Lexus #87 è incappata in un problema tecnico e non ha segnato un giro valido.

Domani il programma prevede le ultime libere e le qualifiche, rispettivamente alle 12.00 e alle 16.00 locali, le 10.00 e le 14.00 nostrane. Entrambe le sessioni saranno fruibili sulla WEC TV, con le qualifiche disponibili anche sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Le aspettative dell’Aston Martin secondo Drudi e Sørensen

Uno dei protagonisti in Bahrain del FIA World Endurance Championship è certamente Mattia Drudi, pronto al debutto domenica nel Rookie test con l’Aston Martin Valkyrie. Il pilota riminese ha raccontato le proprie aspettative a Italian-Endurance alla vigilia di un fine settimana molto speciale.

Andiamo subito verso domenica, sarà la prima volta in assoluto oppure hai avuto altre chance di guidare l’Aston LMH?

“Ho fatto qualche giro l’anno scorso, ma l’auto era davvero all’inizio dello sviluppo. Questa volta sarà completamente differente e non vedo l’ora di iniziare domenica mattina, anche se salire sul prototipo non sarà semplice dopo tre giorni in pista con la GT3. Marco SØrensen mi aiuterà e sarà più semplice adattarsi, i ragazzi stanno facendo un grande lavoro e nelle ultime due corse sono andati davvero forte”.

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Con la GT invece, cosa ti aspetti questo weekend?

“Con la GT non siamo messi male. Solitamente la nostra auto è ‘gentile’ con le gomme e anche questa mattina non siamo andati male. La gestione degli pneumatici, visto l’asfalto molto abrasivo, è la chiave del weekend, forse più ancora che trovare la performance sul giro secco. Certamente dovremo fare dei doppi stint con le gomme nell’arco dell’evento. Sarebbe bello finire in bellezza, perchè quest’anno siamo sempre andati forte, ma non siamo mai riusciti raggiungere il successo.  Questa volta non abbiamo chili extra rispetto alle altre auto e siamo ancora in lizza per il terzo posto finale. Sarebbe positivo concludere in bellezza il 2025″.

L’anno prossimo ci saranno possibilità per vederti con l’Hypercar?

“Non ho mai nascosto che sia uno dei miei obiettivi, poi ovviamente non dipende solo da me.  Mi trovo molto bene con Aston Martin Racing; è un programma serio e certamente continuerò a lavorare per raggiungere il mio scopo”.

Presente all’appuntamento anche Marco Sørensen, autore del giro veloce nella FP1 questa mattina con la Valkyrie #009, in una sessione assai positiva che ha visto in evidenza anche l’altra LMH britannica, terza nella lista dei tempi con Ross Gunn alle spalle della Ferrari #83 di AF Corse.

State andando davvero bene qui, come del resto anche al Fuji, cosa ti aspetti da questa gara?

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“Certamente iniziare il weekend con un giro veloce è sempre positivo. Siamo contenti di confermarci davanti come accaduto al Fuji. Ci stiamo avvicinando ai rivali e questo è un ottimo segnale, ma da lì a salire sul podio è tutta un’altra storia. Nello specifico qui in Bahrain gestire le gomme per tutto lo stint non sarà facile, dobbiamo continuare a concentrarci su quello che dobbiamo fare in gara”.

Qual è la differenza principale rispetto all’inizio di questo campionato con una vettura di fatto uguale. Anche il peso e tutto il resto sono gli stessi. C’è più fiducia in generale da parte dell’intera squadra?

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“All’inizio ci mancava ritmo, ma credo che sia una cosa normale con queste auto davvero complicate. Tutti i sistemi devono funzionare insieme su piste completamente differenti in cui molte cose possono cambiare. Ogni volta che effettuiamo una sessione impariamo e penso che dalla prima corsa tutto sia stato appreso molto velocemente. A Le Mans abbiamo raccolto parecchie informazioni ed ora siamo arrivati a questo buon livello, poi vedremo come andrà a finire”.

Ultima domanda, ti manca Nicki (Thiim)? 

“Certo, assolutamente. Avrà sempre un posto speciale nel mio cuore”.

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Habsburg e Milesi ci raccontano l’Alpine

Dopo la clamorosa vittoria al Fuji, abbiamo intervistato due dei protagonisti dell’ultimo round del FIA WEC, Ferdinand HabsburgCharles Milesi, piloti dell’Alpine #35 insieme a Paul-Loup Chatin.

Per primo l’austriaco: eri molto emozionato dopo l’arrivo al Fuji..

“Si, penso che vincere l’assoluta in una gara del FIA WEC sia unico, non solo per me, ma anche per la squadra. Il Giappone è un mercato importante per Alpine con tanti ospiti e tifosi, e tutto quello che è accaduto è stato pazzesco, anche per come si è sviluppata la gara, poi personalmente adoro il Giappone, dov ho anche vissuto per un po’”.

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Come riassumeresti la stagione di Alpine?

“Sono contento che il team abbia degli obiettivi, delle ambizioni. Quando hai dei target di un certo tipo riesci ad arrivare alla vittoria anche se durante il percorso ci sono stati delle defaillance. Tutto questo è fantastico perché non sai se ci riesci fino a quando non raggiungi l’obiettivo. Ovviamente questo momento è speciale per me, e tutte le preoccupazioni del passato sul non essere abbastanza affidabili sembra siano state superate. Ora quindi possiamo concentrarci solo sulla prestazione. Il team ha una motivazione incredibile e si sta preparando ad un inverno in cui dovremo apportare dei miglioramenti al fine di ridurre il gap nei confronti dei concorrenti”.

La stagione 2025 di Alpine è stata molto differente rispetto al 2024, come valuti questa cosa?

“Chiaramente abbiamo più esperienza. L’anno scorso ogni pista era nuova per questa macchine, quest’anno siamo arrivati in Bahrain ed avevamo l’assetto già piuttosto impostato per il lavoro da svolgere. Noi piloti quindi ci sentiamo più a nostro agio con la macchina”.

Cosa ti aspetti dalla 8h del Bahrain?

“Spero di tornare sul podio o magari anche di vincere come accaduto al Fuji. Per noi sarà interessante scoprire il comportamento dell’auto con delle mescole differenti: l’anno scorso avevamo adottato una strategia diversa rispetto ai rivali e penso che abbiamo imparato molto. Dipenderà chiaramente come andrà la gara, se ci saranno interruzioni o meno. Credo che in generale vivremo una corsa più lineare nonostante le tante battaglie che ci sono per il campionato. Noi ovviamente dovremo essere pronti per capitalizzare ogni situazione”.

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Pensi di poter colmare il divario rispetto ai rivali con i nuovi aggiornamenti che arriveranno?

“Spero, ma è difficile da capire ora. Ci sono due elementi da tenere in considerazione. In primo luogo devi trovare qualcosa che faccia funzionare meglio l’auto in ogni circostanza, e alla fine siamo tutti limitati dalla quantità di carico aerodinamico che si può ottenere.  Secondariamente devi capire come utiizzare l’auto. Se guardi dentro il nostro garage ci sono circa 30 ragazzi che lavorano al computer come matti. Io personalmente non ho idea di cosa facciano, ma parlano con questa macchina come fosse un’intelligenza artificiale e provano a capire cosa sta succedendo. Penso che ora stiamo raggiungendo i limiti di quello che abbiamo a disposizione e ora serve un grande cambiamento per avere una vettura consistente durante l’intero anno e poter così lottare per il campionato”.

Milesi invece, fresco campione LMP2 in European Le Mans Series col VDS Panis e pronto per gareggiare con Cetilar Racing in Asian Le Mans Series, ha dichiarato a Italian-Endurance.com.

Hai vinto al Fuji, hai trionfato in ELMS ed ora sei in Bahrain, Poi settimana prossima avrai i test a Daytona prima dell’Asian Le Mans Series. Che programma!

“Si, c’è anche Daytona.  Devo ammettere che ho un programma quasi completo per il 2026. Devo ancora capire se correrò a tempo pieno in IMSA oppure in ELMS, il piano verrà definito a breve. Per me sarà invece la prima volta in Asian Le Mans Series, ma con Roberto Lacorte, Antonio Fuoco e Cetilar  abbiamo indubbiamente la squadra per fare bene”.

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Che aspettative ci sono invece per questo weekend?

“Al Fuji siamo stati contentissimi di come sono andate le cose. La situazione è completamente differente in Bahrain, ma per ora è difficile capire a che punto siamo. L’anno scorso eravamo in forma in gara, siamo stati in grado di lottare per il podio a più riprese. Il livello è piuttosto alto e continuo a pensare che le qualifiche siano una parte importante della gara. Ad inizio anno siamo riusciti ad entrare quasi sempre in Hyperpole, e questo certamente aiuta tanto nelle prime fasi della corsa. Solitamente la competizione si divide in due parti e se non sei tra i primi sei della classifica è complicato recuperare con delle strategie differenti. Poi certamente la Safety Car ti può aiutare, ma qui in Bahrain non è così scontato averla”.

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E poi qui c’è la notte…

Si, come in Qatar la parte finale della gara si corre in notturna. Penso che questa pista ci siano meno chance rispetto a Lusail per avere delle neutralizzazioni, essendo meno veloce e con meno ghiaia a bordo pista.  Sicuramente il ritmo in sé sarà più importante rispetto ad Austin oppure al Fuji”.

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Valkyrie in evidenza nelle prime libere in Bahrain

Aston Martin sfiora la doppietta nelle prime libere della 8 Ore del Bahrain, season finale del World Endurance Championship. Marco Sørensen ha siglato nelle primissime fasi dei 90’ a disposizione il miglior tempo del turno con 1.49.697.

Una prestazione da qualifica quella del danese, che si è lasciato alle spalle l’altra Valkyrie di Ross Gunn, a quasi 2”, preceduta da Robert Kubica, con la migliore delle Ferrari, a 1”5 dal leader.

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A seguire, nelle ruote della #007, Paul di Resta con la Peugeot #93 ed il leader della classifica generale Antonio Giovinazzi. L’altra contender per il titolo piloti, la Porsche #6, ha concluso con la 14ma prestazione, poco meglio delle due Cadillac e della BMW #15, in pista solamente a lungo ferma ai box e riapparsa solo a metà sessione.

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L’altra M Hybrid V8 è stata protagonista al termine di una sessione che ha visto solo una breve Full Course Yellow a 10’ da termine, di un’esercitazione di soccorso lungo la pista.

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Ben Barker conduce la classifica delle LM GT3 con la Ford Mustang #77 di Proton Competition. Il pilota britannico ha preceduto sul filo di lana Josè Maria Lopez con la Lexus #87 di appena 56 millesimi. A seguire completa il podio virtuale l’altra RC F GT3 di Ben Barnicoat.

Tra le due major contender per il titolo di categoria l’ha spuntata la Porsche Manthey 1st Phorm #92, P6 alle spalle delle due BMW M4 GT3 del WRT con Richard Lietz. La Ferrari #21 di VISTA AF Corse ha chiuso quale fanalino di coda.

La giornata proseguirà con le seconde libere, in programma alle 17.00 locali, le 15.00 italiane. Previsto solo live timing su Fiawec.com.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – L’entry list del rookie test: Wadoux torna con Ferrari, Ricky Taylor e Aitken con Cadillac

Il FIA World Endurance Championship ha presentato la prima versione dell’entry list dei rookie test, in programma domenica 9 novembre in Bahrain, ultimo atto della stagione 2025. In totale saranno 26 le auto presenti in pista, tra cui 12 Hypercar.

Ferrari, dopo la conferma di Alessio Rovera con la 499P #83 di AF Corse, farà affidamento con la #50 sulla francese Lilou Wadoux, già impegnata nei rookie test nella classe regina due anni or sono.

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Cadillac Hertz Team JOTA ha rivelato invece la partecipazione dei piloti IMSA WTSC Jack Aitken e Ricky Taylor. Nell’entry list sono comunque presenti anche i titolari Alex Lynn ed Earl Bamber. Doveva essere della partita anche Connor Zilisch, fresco runner-up della NASCAR Xfinity Series,  non è stato infatti autorizzato dall’ Automobile Competition Committee for the United States, ma potrebbe paradossalmente presentarsi in IMSA.

Poche le altre sorprese in Hypercar rispetto a quanto annunciato negli scorsi giorni. L’unico pilota ad essere aggiunto è l’ex campione della Porsche Carrera Cup France Dorian Boccolacci con Proton Competition e la sola Porsche 963 in pista.

Ricordiamo la presenza invece di Mattia Drudi con l’Aston Martin Valkyrie, ma in pista vedremo anche Antonio Felix Da Costa (Alpine), Nick Cassidy (Peugeot), Alex Quinn (Peugeot), Mathias Beche (Peugeot), Kelvin van der Linde (BMW), Charles Weerts (BMW), Ben Barnicoat (Toyota) e Sasha Fenestraz (Toyota).

In LMGT3, François Heriau si prepara per l’Asian Le Mans Series 2025/26 salutando la Ferrari 296 GT3 di VISTA AF Corse per la Porsche 992 GT3-R di Manthey insieme a Richard Lietz. Una sola Porsche è indicata nell’entry list, e spicca l’assenza dell’auto #85 delle Iron Dames.

Cambio di casacca anche per Tom van Rompuy. Il belga, impegnato nel Mondiale con una delle due Corvette di TF Sport, sarà infatti in  pista con una delle Lexus di Akkodis ASP insieme al campione 2025 Michelin Le Mans Cup in LMP3 Hadrien David ed il bronze driver Martin Berry, quest’ultimo protagonista nell’ultima stagione dell’ELMS con la Mercedes di Iron Lynx.

Nicola Lacorte, impegnato principalmente quest’anno in FIA F3, guiderà la Ferrari di AF Corse in GT come accaduto anche nei rookie test dell’European Le Mans Series di Portimao. Oltre a lui la squadra italiana ha confermato anche Mathias Zagazeta.

Salih Yoluc ed Anthony McIntosh sono altri due piloti che si preparano per la prossima Asian Le Mans Series, rispettivamente con la Corvette #33 di TF Sport, insieme a Charlie Eastwood, e la BMW #69 di Team WRT.

Oltre a Gary Newell con l’Aston Martin di Heart of Racing è da citare la presenza di Alexander West con la McLaren di United Autosports. Mancano invece ancora all’appello i nomi che guideranno le due Mercedes di Iron Lynx e le due Ford di Proton Competition.

Nell’entry list sono ovviamente da confermare le monture a disposizione di Oliver Gray e Tom Fleming, scelti dall’organizzatore per guidare l’Hypercar e la LMGT3 che vinceranno il titolo questo weekend.

Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

L’entry list provvisoria del Rookie Test

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WEC – Il titolo si decide in Bahrain, ecco il BoP! Drudi al volante della Valkyrie LMH

Reso noto il Balance of Performance per il title decider WEC del prossimo weekend in Bahrain. Per gli amanti dei numeri, questi paiono per una volta favorevoli alle Ferrari. Le 499P infatti, che qui lo scorso anno non hanno brillato, potranno contare su 5 kg in meno rispetto al Fuji, oltre a 3 kW di potenza massima entro i 250 kmh e manterranno l’efficienza di 893 MJ. Assegnata invece una leggera riduzione di potenza massima invece alle velocità maggiori.

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Al contrario, le due contender per il titolo costruttori, Cadillac e Porsche, sconteranno 4 kg extra ciascuna, con riduzioni di potenza di 24 e 9 kW rispettivamente entro i 250 kmh, oltre a 10 e 3 MJ in meno di energia massima per stint. Per analogia, guadagni per entrambe oltre i 250 kmh.

Le mattatrici delle ultime due gare, Peugeot ed Alpine, sosterranno ugualmente aumenti di peso di 4 e 2 kg rispettivamente, riduzioni di potenza massima entro i 250 kmh (-9 kW e -1 kW) e di energia massima (-6 e -4 MJ).

In linea generale le Porsche, qui ricordiamo all’ultima apparizione con Penske nella serie mondiale, rimangono le più pesanti con 1.069 kg contro i 1.064 delle 499P ed i 1.063 delle V-Series.R. Allineamenti anche a livello di potenza massima per i tre contender, con Peugeot ed ovviamente Aston Martin al top, mentre in tema di efficienza, non tenendo conto delle Valkyrie, che ancora una volta detengono il primato con 915 MJ, sono le Toyota ad emergere con 909 MJ per stint, contro i 901 MJ delle 963 e gli 893 MJ di Cadillac e Ferrari.

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La battaglia per il titolo delle LM GT3 tra la Porsche #92 e la Ferrari #21, con la Corvette #81 ancora a sperare grazie ai 39 punti complessivi in palio dopo l’arrivo al cardiopalma del Fuji, vede le 911 GT3.R appesantite con ben 20 kg, cui vanno uniti i 18 kg di Success Handicap per i leader. Alessio Rovera e c. dovranno combattere in pista con 7 kg extra, più altri 24 kg di zavorra, la stessa applicata da regolamento alla Z06 LMGT3.R #81, da aggiungere ai 14 kg definiti dal BoP.

Riduzioni relative oltre i 200 kmh per tutti i marchi, mentre al contrario il WEC Endurance Committee ha assegnato notevoli riduzioni in termini di energia massima per stint, a partire dai -29 MJ delle Ferrari fino ai -37 MJ delle Corvette.

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Frattanto, in attesa dell’entry list ufficiale, annunciati anche i Rookies di Aston Martin che prenderanno parte alla sessione post-gara di domenica 9 novembre. Si tratta del nostro Mattia Drudi, già protagonista lo scorso anno sulla Vantage GT3, che salirà sulla Valkyrie, mentre sarà Gray Newell, portacolori di AMR nel GT World Challenge America, a muovere i primi passi nella serie mondiale. Da Toyota invece premio per Ben Barnicoat, da lungo tempo pilota ufficiale Lexus in IMSA e nel WEC, e debutto sulla GR010-Hybrid per Sacha Fenestraz, protagonista del SuperGT e della Super Formula in Giappone.

L’azione in pista a Sakhir inizierà giovedí 6 novembre alle 12.15 locali con le prime libere. Qualifiche venerdí 7 dalle 16.00 locali, le 14.00 nostrane, e start della 8 Ore del Bahrain alle 14.00, le 12.00 in Italia. Diretta televisiva della gara sulle reti SkySport ed Eurosport, quest’ultima trasmetterà anche le qualifiche. In alternativa, WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Jaminet lascia Porsche Motorsport. Calado rinnova con Ferrari

Mathieu Jaminet disputerà in Bahrain l’ultima gara come pilota ufficiale di Porsche Motorsport. Il francese, campione IMSA WeatherTech SportsCar Championship 2025 in GTP, si prepara per nuove sfide dopo aver rappresentato il marchio tedesco per diversi anni in GT e con i prototipi.

Il 31enne si è imposto in carriera nella Porsche Carrera Cup France e nell’ADAC GT Masters prima di vincere in IMSA WTSC il titolo GTD PRO con Matt Cambell nel 2022. Sempre con l’australiano è arrivato il successo nel 2025, questa volta nella classe regina al volante della 963 #6.

Una nota ufficiale recita: “La decisione di lasciare Porsche alla fine di quest’anno è stata tutt’altro che facile per me. Ma ci sono momenti nella vita che offrono nuove opportunità e presentano nuove sfide. Sarò sempre grato a Porsche per tutte le opportunità e le possibilità che mi ha offerto. Il marchio Porsche rimarrà sempre nel mio cuore, così come le innumerevoli persone con cui ho lavorato a Weissach e nei team di gara. Grazie di tutto!”.

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Jaminet è atteso regolarmente in azione in Bahrain nel FIA World Endurance Championship con la Porsche #5 insieme a Julien Andlauer ed a Laurin Heinrich, al debutto in Hypercar dopo aver disputato un test a Road Atlanta nelle scorse settimane.

Nel frattempo Ferrari ha annunciato di aver siglato un contratto pluriennale con James Calado. Il britannico si prepara quindi per continuare a rappresentare il brand di Maranello e tra pochi giorni tenterà di vincere il primo Mondiale in Hypercar con Alessandro Pier Guidi ed Antonio Giovinazzi (499P #51).

L’originario di Worcester ha dichiarato: Sono estremamente contento di rimanere nella famiglia Ferrari come pilota ufficiale. Con il Cavallino Rampante ho ottenuto molti successi negli scorsi anni e sono convinto che insieme potremo tagliare grandi traguardi anche in futuro. Negli ultimi tempi vi sono state tante speculazioni in merito a quello che avrei fatto in futuro: in realtà il mio desiderio era esclusivamente di continuare a gareggiare per la Ferrari. Ora incrociamo le dita perché tra pochi giorni saremo in Bahrain per l’ultimo round del FIA WEC con l’obiettivo di coronare il nostro sogno di poter diventare campioni del mondo”.

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Anche Toyota ha effettuato un annuncio nelle ultime ore: i giapponesi hanno infatti rivelato la presenza nei rookie test del FIA WEC in Bahrain per l’ex campione IMSA WTSC GTD PRO Ben Barnicoat e per il pilota SUPER GT Sasha Fenestraz. Quest’ultimo, oltre al programma con TGR Team SARD in GT500 ha militato nel 2025 anche in Super Formula con Vantelin Team TOM’S.

In attesa di scoprire tutti i ‘rookie’ ricordiamo anche la presenza di Antonio Felix Da Costa (Alpine), Nick Cassidy (Peugeot), Mathias Beche (Peugeot), Alex Quinn (Peugeot), Charles Weerts (BMW), Kelvin van der Linde (BMW), Tom Fleming (designato con l’auto campione LMGT3) ed Oliver Gray (presente con l’Hypercar che vincerà il Mondiale). A questi si aggiungono Nicola Lacorte e Matias Zagazeta, nominati oggi da VISTA AF Corse.

Luca Pellegrini

Foto: Porsche Motorsport, Ferrari, Toyota GR

 

 

 

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WEC – Antonello Coletta: “Prima di tutto deve vincere la Ferrari”

Chiudiamo in bellezza dal Mugello con Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance & Corse Clienti.

Un uccellino ci ha detto che le 296 EVO stanno già andando a ruba..

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“Si, siamo molto felici. Stiamo parlando di una vettura che esalta le qualità della 296 attuale. Il mercato risponde molto bene ed in GT riusciamo ad essere molto competitivi, in pista e non solo. I numeri delle vendite sono positivi ed il mercato non sta rallentando, è questo è un aspetto rilevante se consideriamo che in passato la 488 era accessibile anche nella versione GTE. Abitualmente c’è sempre una flessione fisiologica dopo un paio di stagioni, che in questo caso non c’è stata. La nostra capacità produttiva ci permetterà di essere pronti sin da inizio anno e ne siamo molto fieri.”

Ieri Andrea Mladosic (Head of Ferrari Challenge and Corso Pilota) ha parlato di un nuovo Ferrari Challenge in fase di studio. C’è un indizio?

“Andiamo con calma, adesso dobbiamo restare concentrati sul nuovo Ferrari Challenge Middle East. Sono diversi anni che pensiamo al progetto che abbiamo presentato qui al Mugello. Quando si parte, per quanto mi riguarda, non si torna mai indietro, ma bisogna essere certi di avere i numeri giusti per essere competitivi, la certezza che le cose funzionino. A dire il vero questa serie è stata studiata addirittura prima del Ferrari Challenge Australasia, ma abbiamo atteso che i tempi fossero maturi e finalmente ci siamo”

Qual è il segreto di un programma clienti come quello di Ferrari che al Mugello celebra i 20 anni del Programma XX?

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“Esistono dei fattori, il primo è la logistica. Nei box c’è uno spiegamento di forze incredibile. Per dare dei numeri, abbiamo quasi 90 auto contro le 3-4 unità presentate dalla concorrenza in passato. Immaginate ogni auto con il suo corredo di ricambi e non solo, traslatelo in America oppure in ogni parte del mondo dove corriamo. Pensate a spedire tutto il materiale, attraversare le dogane e non solo: un lavoro complicatissimo da gestire. Anche le attività collaterali per i clienti sono fondamentali, non è semplice inventare qualcosa di nuovo ogni volta in piste che bene o male sono più o meno sempre quelle. Va dato grande merito alle persone che compiono questo lavoro, ci vuole competenza, ma anche tanto lavoro. Arrivi in autodromo presto la mattina e lasci la pista tardi, magari a notte fonda. Il servizio va oltre al racing.”

Tra due settimane c’è la finale del WEC in Bahrain, ci sono strategie?

“Certamente la finale in Bahrain è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno, speravamo di essere già certi del successo ma è andata cosí. Dopo quattro vittorie ad inizio anno, compresa Le Mans, dove abbiamo mostrato la qualità del nostro programma endurance, al COTA potevamo raccogliere forse qualcosa in più, mentre a San Paolo e al Fuji non è andata benissimo. Il vantaggio è ampio, ma non larghissimo visti i punti extra in palio per la gara finale di 8 Ore. Noi cercheremo di attaccare e siamo nella situazione di contenderci due titoli. Prima di tutto però deve vincere la Ferrari. Una volta ottenuto il risultato per l’azienda c’è l’obiettivo piloti. Credo che sia giusto che ognuno si giochi le proprie carte, ma in ogni caso in una gara singola tutto può succedere, è sempre una prova di 8/9 ore (evidente riferimento alla possibilità di eventuali recuperi per neutralizzazioni- ndr)”

Cosa farà Kubica nel 2026?

“Con Robert stiamo costruendo una bella storia. Abbiamo iniziato in sordina e poi la vittoria a Le Mans è stato qualcosa di epico e per lui e per noi tutti. Con lui andiamo di anno in anno, in primis lui si riferisce ad AF Corse in quanto loro pilota. Lui dovrà dirci se vuole continuare in Endurance o meno prima di decidere la sua posizione da pilota Ferrari, ma noi siamo tranquilli, e dopo il Bahrain vedremo quali situazioni si verranno a creare e ne parleremo insieme.”

La terza auto è confermata anche per il 2026 vero?

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“La 499P di AF Corse è confermata per il 2026, con o senza Kubica. Indubbiamente la presenza della terza auto è fondamentale, quest’anno abbiamo vinto a Le Mans grazie a questa unità extra, con cui siamo stati competitivi per tutto l’anno, come del resto accaduto anche nel 2024. Conosciamo l’importanza di questo programma ed è giusto che resti”.

L’impegno di Ferrari nel WEC è confermato fino al 2027. Negli ultimi giorni la FIA ed ACO hanno fatto abbastanza confusione con i regolamenti. Quanto può incidere questa situazione?

“Come voi ho letto le notizie, in parte smentite da parte della FIA o dall’ACO. Noi partecipiamo alle riunioni dei costruttori ed oggettivamente non vedo modifiche fino al termine della validità del regolamento, cioè nel 2029. E’ una questione di rispetto per i costruttori che entreranno dal 2027, ed è giusto che i regolamenti restino tali anche per loro per almeno un triennio. Cosa potrà cambiare in seguito ovviamente non lo so e non sta a me dirlo. La voglia di Ferrari è quella di andare avanti. Quando Ferrari parte con un progetto cerca di non darsi una scadenza a breve; anzi cerca di darsi un piano strategico che possa essere futuribile. Purtroppo abbiamo visto in questi ultimi giorni che ci sono stati dei cambiamenti in tal senso da parte di alcuni dei nostri competitor, ma io credo che la cosa importante di cercare di garantire stabilità e credibilità ad un programma ambizioso come questo, e se il traguardo regolamentare si sposterà oltre il 2027, non vedo perché non dovremmo esserci.”

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Per poter avere più test, è da escludere un impegno in IMSA?

“Il rimpianto è quello di vedere una situazione in cui i test sono limitati. L’automobilismo è l’unico sport in cui non puoi allenarti. Penso sia deleterio non poter avvicinare gli appassionati agli autodromi anche in momenti diversi dalle gare, banalmente anche solo per seguire dei test. Ovviamente se corri in IMSA giri di più e paradossalmente hai a disposizione più giorni di test. Andare in America è una sfida importante ma credo che attualmente non ci siano le condizioni regolamentari che possano garantire alle due piattaforme una certezza di equità.”

I nuovi marchi che entrano nel WEC useranno una LMDh: secondo te come mai questa scelta?

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“Difficile parlare per gli altri: quando noi partimmo per studiare il progetto abbiamo pensato che la Ferrari avrebbe dovuto correre con una Ferrari, dunque la macchina deve essere pensata, disegnata, costruita e deliberata dalla Ferrari. Questa è la piattaforma LMH, la LMDh è una scorciatoia: una volta definito il motore vai ad acquistare, parte ibrida, cambio, il telaio e lo vesti con un’aerodinamica molto simile tra le varie auto. Se ci fate caso è solo il muso differente, mentre il resto rimane abbastanza simile. E’ una scelta ed io rispetto le scelte di tutti, ma a noi fa piacere competere con una macchina che abbiamo creato noi. Certamente è molto più difficile, molto più complicato e molto più costoso però quando vinci è una soddisfazione maggiore, e possiamo anche trasferire le conoscenze acquisite sul campo nella produzione come accaduto per esempio per la F80. L’heritage della Ferrari è fondamentale e dobbiamo mantenere determinati valori e ripercorrere quella strada che ha reso grande la Ferrari negli anni ’50 e ’60, ma non dobbiamo abbandonare qual è il valore delle gare endurance come ricaduta tecnologica sulla produzione. Se tu vai ad acquistare materiale uguale per tutti altri può essere una strategia perfetta per altri costruttori, ma certo non per noi. Purtroppo però quando si fanno delle proposte per eliminare il BOP la scelta comune è di tenerlo, pur lamentandosi costantemente. Se non piace a nessuno perché non eliminarlo? Nelle ultime riunioni dei costruttori gli unici a volerlo eliminare eravamo noi. Tutti schierati su una singola direzione, forse non è la scelta migliore? Non so, può darsi”.

Per l’anno prossimo è confermato l’impegno nel GTWC Europe in PRO ed in gran parte dell’Intercontinental GT Challenge?

“Nel GTWC Europe è confermato il programma semi-ufficiale nell’Endurance Cup e stiamo cercando di mantenerlo nello Sprint. Nell’Intercontinental GT Challenge ti sposti ascoltando le esigenze dei singoli clienti, la partecipazione è quantomeno garantita. Noi rispettiamo lo spirito e le volontà del cliente che magari non vuole correre nella classe PRO, questo forse ci penalizza per la vittoria generale, ma va bene così”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC/IMSA/GTWC – Rovera/Wadoux/Rigon, assi delle GT e non solo

Spazio anche ai piloti GT del Cavallino, con Alessio Rovera, Davide Rigon e Lilou Wadoux, impegnati nei vari campionati con la Ferrari 296 GT3, ma non solo.

A Daytona debutterà la 296 GT3 Evo, come vi state preparando?

Davide Rigon: “Come sappiamo, a Daytona serve molta velocità, ma non solo. Abbiamo un po’ paura di quale sarà il Balance of Performance, perchè si tratta di una vettura nuova. Speriamo non sia lo stesso del 2023; ma noi in ogni caso siamo pronti ad affrontare la sfida come abbiamo sempre fatto”. 

Quali sono le sensazioni in vista della finale del FIA WEC in Bahrain?

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Alessio Rovera“Siamo molto carichi, abbiamo un distacco minimo dalla Porsche #92. L’anno scorso là abbiamo vinto, ma quest’anno vedremo come andrà a finire, anche per la presenza delle nuove gomme dure. Goodyear ha preferito scegliere questa mescola anche per la finale mentre la 296 GT3 si trova invece meglio con le gomme medie”.

Lilou, cosa pensi di aver migliorato in questi anni da quando sei pilota Ferrari?

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Lilou Wadoux: “Sicuramente molto, ho imparato tanto ogni giorno, indipendentemente dalle categorie o dal campionato che ho affrontato. Mi piace scoprire nuove serie, team e realtà in cui gareggiare. Ogni prova è un’esperienza nuova e questo è indubbiamente positivo. Nel 2025 ho avuto una stagione positiva, sono stata molto soddisfatta di aver potuto vincere la Petit Le Mans e la Michelin Endurance Cup in GTD. La fortuna purtroppo non è sempre stata dalla nostra parte, ed abbiamo avuto un campionato con alti e bassi”.

Davide, spiegaci un po’ il lavoro in diretta dal simulatore quando c’è un weekend di F1..

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Davide Rigon:  “Ogni team ha un remote garage che è connesso al simulatore. Riceviamo tutti i dati reali del tracciato sin dalle prove libere e collaboriamo con Charles (Leclerc) e Lewis (Hamilton) ascoltando i loro commenti. Da questo punto in poi agiamo proponendo il set-up per il resto del weekend. C’è un confronto live di dati al fine di risparmiare tempo nelle decisioni. L’obiettivo è portare la squadra nella direzione che vogliamo proponendo la soluzione migliore. Antonio Fuoco ad esempio, durante le FP1 in Messico dell’altro giorno, aldilà del risultato ottenuto, ha raccolto tantissimi dati che poi studiamo al simulatore per ottimizzare il passo gara”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo