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GTWC Europe – 24h Spa, FP1: Mercedes inizia bene il weekend

Lucas Auer ha siglato il giro veloce in 2.15.234 in occasione della prima sessione di prove libere della Crowdstrike 24h Spa, evento clou del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. La Mercedes del Team MANN-Filter #48 detta il passo nei primi novanta minuti di una lunga giornata d’azione che si chiuderà con le qualifiche.

Il pilota tirolese, protagonista regolare anche del DTM, precede di 2 decimi la Porsche #22 Schumacher CLRT di Laurin Heinrich e l’altra Mercedes #2 del Team Getspeed con Fabian Schiller.

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Seguono nell’ordine l’Audi #28 targata HAAS RT di Dennis Lind e l’Audi #88 Tresor Attempto Racing, leader in Gold Cup con  Lorenzo Ferrari, davanti alla gemella #66 al top tra i Bronze con Aleksei Nesov.

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Migliore tra le sette Ferrari iscritte, quella del Rinaldi Racing con David Perel, autore della decima prestazione.  Solo 18mo tempo invece per la migliore delle BMW, con la #98 di ROWE Racing, mentre la #46 del WRT, condivisa fra Maxime Martin, Raffaele Marciello e Valentino Rossi ha chiuso in P27.

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Sainteloc Racing Audi #26 e Team RJN McLaren #100 primeggiano rispettivamente in Silver e PRO Am al termine di un turno che ha riscontrato ben tre bandiere rosse. Nell’ordine hanno avuto problemi in pista la Lamborghini #19 GRT (Silver Cup) out a Fagnes, la Ferrari AF Corse #52 (Bronze), ferma in curva 3 e la Mercedes #9 di Boutsen VDS.

Ieri frattanto si é svolta la tradizionale parata nel centro di Spa, protagoniste per l’occasione anche “vecchie glorie” della competizione, come queste Ford GT1 e Toyota Celica (snapshot di Luca Pellegrini), nell’ambito delle celebrazioni del centenario della gara.

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Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, la seconda sessione di libere, le cosiddette Pre-Qualifying, in vista delle qualifiche di questa sera, che partiranno alle 20.35.

Luca Pellegrini

Foto: Kappae/Losi

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WEC – A San Paolo senza Bogulavskiy e Tincknell

Diffusa oggi l’entry list della 6 Ore di São Paulo, quinta tappa del FIA WEC. Poche le differenze fra i 37 equipaggi full-season rispetto a Le Mans.

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In primis, Timur Boguslavskiy ha deciso di sciogliere il rapporto con Akkodis ASP e sulla Lexus RC F GT3 #78 salirà, come a Spa, Clemens Schmid al fianco di Arnold Robin e Kelvin van der Linde. Il pilota russo era legato al team di Jerôme Policand dal 2019 e lo scorso anno si è laureato campione overall nonchè nell’Endurance Cup del GT World Challenge Europe, serie nella quale aveva conquistato il titolo nella Silver Cup nel 2019.

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Un paio di vetture inoltre correranno con equipaggi di due soli piloti, entrambe Hypercar: si tratta della Cadillac del Team Ganassi, che dopo Le Mans tornerà ai “soliti” Earl Bamber ed Alex Lynn, e la Porsche di Proton Competition. Quest’ultima, in assenza di Harry Tincknell, impegnato nello stesso weekend a Mosport con la Ford Mustang GT3 iscritta in GTD Pro, verrà affidata ai soli Neel Jani e Julien Andlauer.

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Toyota, salvo imprevisti, dovrebbe ritornare alla line-up abituale sulla sua GR010-Hybrid #7, col ritorno di Mike Conway al fianco di Kamui Kobayashi e Nyck de Vries. Josè Maria Lopez, dopo il secondo posto assoluto di Le Mans, dovrebbe pertanto ritornare ad occupare l’abitacolo della Lexus GT3 #87 insieme a Takeshi Kimura ed Esteban Masson.

Infine, Clement Mateu tornerà ad occupare il sedile dell’Aston Martin del D’Station dopo la performance one-shot sulla Sarthe da parte di Satoshi Hoshino, il quale ha peraltro annunciato il proprio ritiro dalle corse. Anche Josh Caygill è atteso nuovamente al volante della McLaren 720S Evo GT3 #95 di United Autosports che a Le Mans era stato appannaggio di Hiroshi Hamaguchi insieme a Marino Sato e Nico Pino.

Le ostilità ad Interlagos inizieranno venerdí 12 luglio alle 10.45 locali con le prime libere. Qualifiche ed Hyperpole a partire dalle 14.30, fuso orario del Brasile orientale, di sabato 13 luglio, mentre la gara partirà alle 11.30 di domenica 14 luglio, vale a dire le 16.30 nostrane.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore di São Paulo

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GTWC Europe – Le prime news dal paddock di Spa. Forfait Iron Dames. 7 Ferrari presenti

Primi aggiornamenti dalla 24h di Spa del centenario, evento clou del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Iron Dames assenti

Le Iron Dames non saranno della partita a Spa. La Lamborghini #83 originariamente iscritta in Bronze Cup é stata ritirata dalla competizione in seguito all’incidente occorso a Sarah Bovy domenica alla 6 Ore del Glen. La pilotessa belga, che é stata rilasciata dalle strutture ospedaliere statunitensi dopo un periodo di osservazione, avrebbe dovuto gareggiare in compagnia di Michelle Gatting, Rahel Frey e Karen Gaillard.

Terza 24h in un mese per diversi piloti

Terza 24h in un mese dopo la maratona del Nürburgring e la 24h di Le Mans. In merito citiamo Marco Wittmann, Dries Vanthoor, Laurens Vanthoor, Kevin Estre, Sheldon van der Linde, Maxime Martin, Raffaele Marciello, Klaus Bachler, Augusto Farfus, Daniel Juncadella, il vincitore della 24h del Ring 2024 Christopher Mies, Dennis Olsen, ed infine il vincitore della LMGT3 2024 in Francia Morris Schuring.

7 Ferrari per la 24h del centenario

Ad appena due settimane dalla splendido risultato di Le Mans, la Casa di Maranello torna ad essere protagonista con ben 7 esemplari delle sue 296 GT3.  Le due Pro AF Corse saranno affidate ad Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Alessio Rovera ed a Thomas  Neubauer, Vincent Abril e David Vidales, mentre le cinque iscritte in Bronze vedranno in azione Kessel Racing con la #8 per Nicolò Rosi, Niccolò Schirò, David Fumanelli e Daniele Di Amato, e la #74 con John Hartshorne, Chandler Hull, Ben Tuck e Matt Bell.
AF Corse affida la 296 GT3 numero 52 a Louis e Jef Machiels insieme ad Andrea Bertolini e Tommaso Mosca. A seguire Sky Tempesta Racing con la #93 per Christopher Froggatt, Jonathan Hui, Eddie Cheever e Lilou Wadoux, ed infine per la #333 di Rinaldi Racing si presentano Christian Hook, Felipe Fernandez Laser, David Perel e Fabrizio Crestani. 

Asfalto nuovo per la 24h

La pista è stata completamente riasfaltata in diversi punti, da segnalare in particolare in cambiamenti apportati dopo Stavelot e prima della Bus Stop chicane. I team hanno testato le condizioni del tracciato nella giornata di ieri con una speciale sessione di test. CSA Racing Audi #111 ha firmato il tempo di 1.15.748, crono già inferiore alla pole-position della passata stagione siglata da Matteo Cairoli con Porsche.

Sole o pioggia per la gara?

Il meteo sembra perfetto nelle Ardenne alla vigilia della parata nel centro di Spa. La musica potrebbe però cambiare con l’arrivo del weekend: la pioggia è infatti prevista per la giornata di sabato ed anche per domenica. Il condizionale resta d’obbligo, ma non è da escludere una perturbazione durante il ‘race day’.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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GT Open – Oregon si impone in gara 2 all’Hungaroring

Simon Connor Primm e Leonardo Pulcini con la Lamborghini dell’Oregon Team si impongono nella race 2 dell’Hungaroring dell’International GT Open davanti a Gustav Bergström/Nico Menzel (Car Collection Motorsport Porsche #15) e a Dominik Baumann/Mikaeel Pitamber (SPS Automotive Performance Mercedes #15), nuovi leader del campionato.

Il recap della gara 

Il via è stato movimentato da un contatto tra Vincent Abril (Spirit of Race Ferrari #51), in prima fila  in griglia al fianco di Eliseo Donno (AF Corse Ferrari #25), e la Mercedes #17 Team Motopark di Diego Menchaca. Il leader del campionato è stato protagonista di una partenza perfetta dall’ottava piazzola e ha provato a sorprendere i rivali all’esterno di curva 1 per finire in testacoda col monegasco.

La Safety Car è però entrata in azione nel corso del secondo giro per un contatto in curva 1 tra le altre due Mercedes del Team Motopark: Heiko Neumann con la AMG GT3 #65 ha completamente sbagliato la frenata e non è riuscito ad evitare il teammate Morten Strömsted sulla #95.

Eliseo Donno, in azione questo weekend in sostituzione di Giorgio Sernagiotto, ha gestito il successivo restart precedendo senza particolari problemi David Fumanelli (Racing one Ferrari #11) e Nico Menzel (Car Collection Motorsport Porsche #15). Tutto è rimasto immutato fino alla sosta obbligatoria, ed Alessandro Cozzi ha provato nel secondo spezzone di gara a continuare l’ottimo lavoro del compagno di squadra.

Cozzi ha iniziato però a perdere terreno nei confronti della Porsche #15 di Gustav Bergström, a sua volta in difficoltà contro il ritorno di Leonardo Pulcini (Oregon Team Lamborghini #63) e di Dominik Baumann (SPS Automotive Performance Mercedes #20).

Il portacolori di AF Corse è stato progressivamente recuperato da Bergström, Pulcini e Baumann, con la Lamborghini #63 a beffare lo scandinavo e a portarsi all’attacco del leader.

Le due vetture di testa si sono toccate a 5′ minuti dalla conclusione: la Rossa è finita in testacoda, mentre Pulcini al contrario è uscito indenne e si èinvolata verso la vittoria su Bergström, il quale aveva avuto la meglio su Baumann.

Secondo successo stagionale quindi per Lamborghini ed il Team Oregon, con l’accoppiata di SPS Automotive Performance Mercedes a portarsi al comando della classifica generale con sei punti di scarto nei confronti dell’equipaggio della Mercedes #17 del Team Motopark, composto da Marcos Siebert e Diego Menchaca.

Marco Pulcini ed Eddie Cheever (Spirit of Race Ferrari #27) bissano il successo di ieri  in PRO Am, come anche Kiki Sak Nana/Adam Osieka in classe AM.

Il GT Open tornerà in azione il 20-21 luglio prossimi al Paul Ricard.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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GT Open – Hungaroring: gara 1 ad Eastalent

Eastalent Racing svetta nella Race 1 dell’International GT Open all’Hungaroring. Grazie anche al provvidenziale arrivo della pioggia, Christopher Haase e Simon Reicher ottengono la seconda affermazione del 2024, precedendo sotto la bandiera a scacchi Nicola Marinangeli/Vincent Abril (Spirit of Race Ferrari #51) e Diego Menchaca/Marcos Siebert (Team Motopark Mercedes #17).

Il recap della gara

Dominik Baumann (SPS Automotive Performance Mercedes #20) allo spegnimento dei semafori ha subito allungato dalla pole conquistata in mattinata, approfittando anche della lotta per il secondo posto overall tra Eddie Cheever III  (Spirit of Race Ferrari #27) e Karol Basz (Olimp Racing Audi #777).

Il polacco è stato abile a scavalcare nei primi metri Fabian Schiller (GetSpeed Mercedes #9) e Nicola Marinangeli (Spirit of Race Ferrari #51), che lo precedevano in griglia. Bauman ha condotto senza particolari problemi lo schieramento fino al pit obbligatorio, controllando il ritorno di Cheever, mentre Schiller, uno dei più competitivi in pista ed autore del giro più veloce provvisorio, si impossessava della terza piazza ai danni di Basz.

La sosta obbligatoria non ha modificato le carte in tavola con la Mercedes #20 sempre davanti alla Ferrari #55, ora nelle mani di  Mikaeel Pitamber e Marco Pulcini. Decisamente più attardata invece l’Audi #777 Olimp Racing, in difficoltà dopo aver scontato ai box gli handicap di tempo prescritti da regolamento in base ai risultati della Spa 500 di maggio.

Il finale di gara ha però modificato le carte in tavola: la pioggia è infatti diventata la vera protagonista e l’Audi #1 di Eastalent Racing ha iniziato a recuperare con Christopher Haase, all’inseguimento della Top three dopo una lunga lotta contro la Mercedes AMG GT3 del Team Motopark di Diego Menchaca.

Audi ha recuperato su Bartone, in seguito in testacoda e contro le barriere di curva 4, prima di beffare nell’ordine anche Pulcini e Pitamber, quest’ultimo protagonista di un errore nella penultima tornata nell’impegnativo secondo segmento di pista.

Haase, dopo aver respinto il deciso ritorno da parte di Vincent Abril (Spirit of Race Ferrari #51), ha trionfato per la seconda volta in stagione in compagnia di Simon Reicher. Secondo posto per la già citata 296 GT3 #55 di Abril/Nicola Marinangeli, terza con margine sulla Mercedes #17 di Marco Siebert/Diego Menchaca.

L’equipaggio di SPS Automotive, leader della manifestazione fino a 4′ dalla bandiera a scacchi, ha dovuto accontentarsi della quinta piazza  alle spalle della Lamborghini Huracan GT3 EVO2 #63 del Team Oregon di Simon Connor Primm/Leonardo Pulcini.

Sesta piazza overall e successo in Pro/Am per Marco Pulcini/Eddie Cheever III con la Ferrari 296 GT3 #27 Spirit of Race, mentre tra gli AM si impone la Mercedes AMG GT3 #786 GetSpeed di Kiki Sak Nana/Adam Adam Osieka.

Domani in programma Q2 e race-2, rispettivamente alle 9.15 e alle 13.45.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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GT Open – La stagione riparte da Budapest

Riparte da Budapest la stagione 2024 dell’International GT Open, in azione dopo una breve pausa dalla sfida di durata di Spa.

Mikaël Grenier ed Al Faisal Al Zubair  (AlManar Racing by GetSpeed Mercedes #77) sono al comando del campionato grazie all’affermazione nelle Ardenne; la coppia, che non corre ogni singolo evento della serie, vanta 53 punti contro i 45 di Alessio Deledda/Jordan Pepper  (Oregon Team Lamborghini #10) e i 44 di  Diego Menchaca/Marcos Siebert (Team Motopark Mercedes #17).

Alcune variazioni nell’entry list per la tappa magiara a partire dal ritorno di Tresor Attempto Racing. La squadra tedesca legata ad Audi, presente anche nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS, vedrà in azione Florian Scholze ed Alex Aka, mentre è da rimarcare il debutto assoluto in GT3 con una Mercedes AMG da parte di Zengő Motorsport. Il team locale si appresta per una nuova sfida con Dániel Nagy, binomio consolidato nell’ambito del TCR.

Connor Primm si appresta a gareggiare con Oregon Lamborghini #63 al posto di Rolf Ineichen, ancora out dopo il violento impatto avvenuto durante le qualifiche di Spa.

Vista la concomitanza con l’IMSA WeatherTech SportsCar Championship mancheranno all’appello Giorgio Sernagiotto e Tijmen van der Helm. L’italiano sarà sostituito da Eliseo Donno a bordo della Ferrari 296 GT3 AF Corse #25, mentre il tedesco Emil Persson è atteso con la Porsche 911 GT3 R (992) di Car Collection Motorsport #7.

Il format dell’Hungaroring torna quello standard con in programma Sabato 22 giugno Q1 e race-1 e domenica 23 Q2 e race-2.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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LMC – A WTM ed MV2S le due gare della Road To Le Mans. Kessel e Blackthorn primeggiano tra le GT3

Nella splendida cornice del Circuit de la Sarthe nel weekend si sono svolte anche le due gare della Road To Le Mans, valide rispettivamente terzo e quarto round della Michelin Le Mans Cup

L’impegnativo tracciato ha messo ancora una volta a dura prova la feeder series ELMS, al punto che gara 1 è stata praticamente tutta disputata sotto Safety Car, a partire dal giro di formazione, prolungato per permettere il recupero dei detriti lasciati della Ligier Inter-Europol di Alex Bukhantsov, col cofano in bandiera dopo aver perso la gomma posteriore sinistra.

Allo start, la Duqueine del WTM by Rinaldi di Torsten Kratz, partito dalla quarta piazzola, passava al comando alla chicane Daytona su Adrien Chila di Cool Racing, mentre Audunn Gudmundsson del Team Thor, scattato bene dalla quarta fila, aveva la meglio sul polesitter James Sweetnam, sempre appartenente alla squadra svizzera.

Presto era Felipe Laser a mettersi in evidenza, ed il pilota di Rinaldi Racing si impossessava della seconda piazza ai danni di Chila, ma due incidenti separati da parte delle Ligier di Horst Felbermayr e Sennan Fielding riportavano in pista la vettura di servizio. Frattanto fra la GT3 David Fumanelli sulla Ferrari Kessel #12 conduceva davanti all’Aston Martin in pole di Derek Daboer e sull’altra 296 di Andrew Gilbert.

Dopo la lunga neutralizzazione ed il pitstop obbligatorio era la vettura del DKR davanti a tutti, mentre tra le GT3 il veterano Emmanuel Collard prendeva il comando sulla Ferrari AF Corse #82 sulle due Aston del Blackthorn.

Si ripartiva con solo 18’ sul cronometro dei 55’ a disposizione e Leo Weiss, ora sulla Duqueine #12, riprendeva subito la leadership, imitato dalle Ligier di David Droux e da Wayne Boyd del Nielsen Racing, ma la gara veniva chiusa anticipatamente con bandiera rossa per il pauroso incidente occorso a Louis Rossi sulla vettura del Graff. Le lunghe riparazioni alle barriere comporteranno anche una posticipazione della Hyperpole della 24 ore.

Il risultato finale veniva riportato addirittura alla classifica vigente prima dell’introduzione della Safety Car, quindi a punteggio dimezzato, e vede quindi vincere il WTM by Rinaldi davanti alle Ligier del Rinaldi Racing e di MRacing. Tris Ferrari in GT3 per Frederic Jousset e David Fumanelli davanti ai capoclassifica Alessandro Balzan e Matt Kurzejewski e all’altra 296 di Custodio Toledo e Riccardo Agostini.

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La seconda manche vedeva ancora una volta in evidenza la Duqueine del WTM sulla vettura in pole del R-ace GP di Fabien Michal, ma la Ligier del MV2S nella ghiaia chiamava subito in causa la vettura di servizio, con le due Ferrari di Custodio Toledo e Charles-Henri Samani al comando delle GT davanti all’Aston Martin del Racing Spirit of Leman con Derek Deboer.

Al restart Kratz passava in seconda posizione alle spalle del leader, ma una nuova Safety Car veniva chiamata in causa per l’incidente che coinvolgeva le Ferrari di Biogas e le due AF Corse #88 e #51.

Tra le vetture che avevano approfittato per anticipare la sosta obbligatoria c’era proprio la Ligier protagonista della prima neutralizzaione, ora con Maximus Mayer al volante, così come l’Aston Martin #90 del Blackthorn di Lorcan Hanafin. Al contrario, la Lamborghini delle Iron Dames rimaneva fuori; si saprà poi per un problema alla radio.

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L’undercut risulterà vincente per entrambe, con David Droux a tentare inutilmente di passare la Ligier #29, che approfitterà anche di nuove Slow Zones per mantenere il gap sulla vettura del Cool Racing. Dietro l’Aston Martin #90 si piazzano la Ferrari di Balzan e Kurzejewski. Chiudono a podio in entrambe le categorie le vetture di High Class Racing.

In classifica generale, David Droux ed Adrien Chila continuano a condurre con 47,5 contro i 40 di Tommy Foster e Jens Reno Moller e di Hadrien David e Fabien Michal, ancora in attesa della prima vittoria per R-ace GP.

Tra le GT3, Balzan e Kurzejewski, dopo due vittorie ed altrettanti secondi posti, aumentano il vantaggio a ora veleggiano a quota 64,5 contro i 38,5 e 34,5 dei due equipaggi di Kessel Racing; con ancora 78 punti in palio la lotta può ancora considerarsi nominalmente aperta.

La Michelin Le Mans Cup tornerà in azione solo il 24 agosto a Spa, non essendo in programma nel prossimo evento ELMS di Imola.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo di Gara 1

L’ordine di arrivo di Gara 2

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WEC – Il punto dopo Le Mans

Il risultato della 24 Ore di Le Mans ha scombinato gli equilibri fissati nelle prime tre gare del FIA WEC 2024. Analizziamo nel dettaglio le varie classifiche:

L’equipaggio della Porsche #6 composto da Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor, quarti al traguardo, mantiene la leadership nella classifica piloti con 99 punti, ma i trionfatori della Sarthe, Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen si sono avvicinati ad appena 9 lunghezze, mentre Kamui Kobayashi e Nicky de Vries inseguono a -17. Più lontani, a quota 60, i vincitori di Spa, Callum Ilott e Will Stevens. Decisa impennata anche per l’altra line-up ufficiale del Cavallino, che dopo un inizio stagione da dimenticare si porta a quota 48.

Porsche, Ferrari e Toyota ancora al top nell’ordine anche nella graduatoria a squadre, dove la casa di Stoccarda può vantare il medesimo gap sulle Rosse, mentre il costruttore nipponico insegue a -12.

Gli altri marchi finora hanno svolto pressochè il ruolo di comparsa, se pensiamo che Alpine, vittima di un doppio ko a Le Mans, rappresentano la quarta forza con appena 23 punti.

Il ritiro è invece costato caro ad AF Corse, che nella classifica dei privati si vede scavalcare anche da Proton, seconda dietro Jota #12, schizzata a quota 128 punti contro i 71 della compagine diretta da Christian Ried ed i 67 della gialla 499P.

Infine, tra le GT3, i due equipaggi di Manthey si ritrovano ora affiancati a quota 75, ma Augusto Farfus, Darren Leung e Sean Gelael, secondi domenica, inseguono ad appena 2 punti di distacco. Assai più lontani gli inseguitori, capeggiati da Erwan Bastard e Marco Sorensen con 42 punti davanti alle Iron Dames ed all’equipaggio della Ferrari #55 composto da Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann tutti a quota 41. Ricordiamo che non esiste un titolo costruttori GT3 ma una classifica teams che pertanto rispecchia quanto sopra.

Considerando i 117 punti ancora in palio, compreso il punto addizionale per le pole position, nei quattro round ancora da disputare, nulla è assolutamente ancora deciso, anche se Le Mans col suo punteggio doppio ha dato ancora una volta un discreto scossone alle graduatorie.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Lietz, quinto successo di classe a Le Mans

A fronte della vittoria assoluta spesso le altre categorie passano in secondo piano, ma a Le Mans c’è un pilota che ha collezionato diversi allori, ben cinque, nelle varie classi GT. Stiamo parlando di Richard Lietz, vincitore tra le GT3 con Manthey EMA, che abbiamo sentito subito dopo il podio:

“È bello vincere in LMGT3 dopo le vittorie anche in GTE-PRO e non solo. Porsche ha mostrato la bontá delle proprie auto negli anni passati ed anche con questa non ha fallito”

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Riguardo questa Le Mans?  “L’edizione 2024 è stata difficile, ma ho avuto tutte le informazioni da parte del team per poter lottare al meglio verso il successo. Senza penalità, errori e con un ottimo lavoro da parte di tutti, siamo stati praticamente sempre davanti. Abbiamo lottato per le prime posizioni sin da subito sopravvivendo ad ogni condizione.

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Qualcosa infine su questo equipaggio:Abbiamo lavorato bene di squadra e anche Morris Schuring si è ben comportato nella sua prima apparizione a Le Mans. Salire sul podio di Le Mans è sempre speciale, è il posto dove vorresti sempre essere.*

Richard Lietz, campione WEC GTE-Pro 2015 ed LMS GT2 nel 2009 e 2010,  ha trionfato a Le Mans in GTE-Pro nel 2013 e nel 2022 e prima ancora in GT2 nel 2007 e nel 2010, conquistando nelle sue 18 partecipazioni complessive, tutte con Porsche, anche altri tre podi.

Intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Coletta: Dopo Le Mans, il campionato!

E’ tanta l’emozione che si percepisce in casa Ferrari qui a Le Mans dopo il trionfo in gara. Queste le prime impressioni a caldo di Antonello Coletta, Responsabile Endurance, Corse Clienti e Competizioni GT:

“Dopo la vittoria dell’edizione del centenario, quest’anno non siamo arrivati alla gara da favoriti. Dopo i risultati dei test di domenica e delle libere, francamente la mia idea era che senza una corsa “speciale”, col cambio di meteo ed altri problemi, sarebbe stato impossibile per noi vincere. Dopo la partenza eravamo competitivi, ma come sapete bene la 24h di Le Mans muta ad ogni parte del giorno. Se parti bene, non sei sicuro di essere competitivo all’arrivo ed infatti durante la 24 ore, esclusa la neutralizzazione della notte, c’erano molte altre macchine nelle posizioni di testa.”

“Per noi è stato molto complicato perchè siamo partiti con due penalizzazioni per la 51 e la 83, per non parlare di tutte le altre penalità che abbiamo ricevuto durante la gara. E abbiamo avuto il problema con la porta.. ma alla fine abbiamo vinto per la seconda volta di fila, siamo contentissimi ed è un’emozione incredibile.”

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“L’ultimo stint ancora una volta è stato decisivo. Probabilmente ogni anno troviamo il problema all’ultimo stint ma vi assicuro che non è ció che vogliamo vivere in quel momento. Lo scorso anno è stato molto più difficile, ma il contesto era differente perchè nel 2023 eravamo veloci sul bagnato, mentre oggi è stato esattamente il contrario”.

Questa volta siete stati molto flessibili con le strategie.. “A Imola, come già detto in precedenza, abbiamo avuto un misunderstanding tra la squadra ed i piloti ed abbiamo perso la gara. Questo ci ha permesso di capire, anche grazie ad una serie di meeting con piloti, ingegneri e meccanici qual è stato il problema. Qui abbiamo dimostrato di saper lavorare molto bene e le scelte che abbiamo fatto in gara sono state tutte corrette. Forse Imola ci ha aiutato in questa 24 ore.”

“La nostra strategia è cambiata a causa del problema alla portiera; eravamo in buona posizione ed abbiamo dovuto risolvere, ma sapevamo di dovere arrivare col carburante giusto in modo da superare i controlli post-gara. Noi però abbiamo spinto in ogni momento della corsa, sia per capire il vero valore della nostra macchina che quello degli altri concorrenti, e il meteo ha fatto il resto. Io prima della gara avrei aspirato ad un podio, ma ad un certo punto abbiamo capito che avevamo la chance di vincere. Io comunque ad ogni corsa aspetto l’ultimo giro, specie a Le Mans, visti i precedenti, anche se forse senza il problema alla portiera avremmo vinto con margine.”

“Questa vittoria, dopo aver perso tanti punti ad Imola e a Spa, ci rende molto felici e ci permette di rilanciarci in campionato, che è il massimo risultato cui si puó aspirare.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro