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DTM – A Preining la Race-1 di Hockenheim. Auer, 12mo, rimane al comando della classifica

Thomas Preining si aggiudica la Race-1 di Hockenheim davanti a Ricardo Feller ed al compagno di box Morris Schuring e resta in contesa per il titolo 2025 del DTM insieme ad altri sette protagonisti, capeggiati ancora da Lucas Auer, oggi 12mo.

Il recap della gara

Dopo 20′ di ritardo per pioggia e due giri effettuati alle spalle della Safety Car, la race-1 ha visto subito un errore da parte di Ben Green. La Ferrari #10 di Emil Frey Racing, partita dalla pole position conquistata in mattinata, è finita lunga in curva 5, lasciando sfilare il compagno di squadra Jack Aitken #14.

Alle spalle di Aitken la Porsche #91 Manthey EMA di Thomas Preining, mentre è finita subito la gara di Jordan Pepper (GRT Lamborghini #63), contro le barriere poco prima della frenata di curva 7 dopo aver toccato la McLaren #25 di Ben Dörr.

Preining ha preso la leadership della gara poco prima dell’apertura della finestra per il pit obbligatorio, allungando con facilità sulla Ferrari, mentre l’Audi #29 Land Motorsport di Ricardo Feller agguantava il terzo posto davanti alla Porsche Manthey #92 di Morris Schuring ed alla Mercedes Winward #24 di Maro Engel.

Dopo la sosta ai box Preining e Aitken hanno mantenuto le proprie posizioni davanti all’Audi di Feller, in lotta con Schuring una volta completata la sosta dell’olandese, ma nei minuti conclusivi si è assistito ad un vero e proprio crollo da parte della Ferrari #14. Aitken è stato infatti raggiunto e scavalcato da Feller e Schuring, quest’ultimo per la prima volta a podio in carriera nel DTM.

Quarto posto per Engel davanti ad Ayhancan Güven (Manthey EMA Porsche #90) ed alla Ferrari di Aitken che nel finale ha tentato disperatamente di non perdere troppe posizioni rispetto ai rivali.

Seconda importantissima affermazione del 2025 per Preining che agguanta la seconda posizione in campionato a 3 soli punti di ritardo nei confronti di Lucas Auer. L’austriaco, out contro le barriere di curva 1 in qualifica a seguito di una foratura lenta, resta comunque in vetta alla serie grazie al 12mo posto finale.

Restano in totale 28 punti da assegnare tra le qualifiche e la race-2 di domani. Dietro Preining ancora in lotta Rast, terzo a quota -6, poi ancora Engel (-7p), Güven (-10p), Pepper (-11p), Aitken (-13p) e Wittmann (-25p).

L’unico ad uscire dalla bagarre per il DTM 2025 dopo gara-1 è stato Jules Gounon (Mercedes Team MANN-Filter #48), costretto al ritiro con un problema ad una ruota dopo la sosta obbligatoria.

Domani alle 9.20 l’importante Q2 in vista della Race-2 che deciderà il titolo e scatterà come di consueto alle 13.30. Diretta live per l’Italia su DAZN.

Luca Pellegrini

Foto: Porsche Motorsport

DTM, 15. + 16. Rennen Hockenheimring 2025 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Porsche al top nelle libere di Hockenheim

Le Porsche mettono paura ai rivali al termine del primo giorno in pista ad Hockenheim nel season finale del DTM 2025. Ayhancan Güven e Thomas Preining chiudono in vetta la giornata, con il pilota turco accreditato di 1.37.015.

Preining dal canto suo aveva già primeggiato al mattino, precedendo la Mercedes di Lucas Auer e lo stesso Güven.

Alle spalle dei due alfieri di Manthey EMA le due McLaren 720S GT3 EVO di Dörr Motorsport con Timo Glock e Ben Dörr, a oltre 3 decimi dal leader.  A seguire ancora Gilles Magnus, protagonista dell’unica interruzione per un problema nel terzo settore con l’Aston #7 Comtoyou, la Lamborghini #1 ABT del campione uscente Mirko Bortolotti e la terza Porsche Manthey di Morris Schuring.

Tutti e 24 i protagonisti della serie sono scesi regolarmente in pista nel pomeriggio, compreso Jordan Pepper, out al mattino nella ghiaia di curva 9.

Sabato in programma la Q1 alle 9.20, e la Race-1, che dovrebbe assottigliare la pattuglia dei nove piloti ancora in corsa per il titolo, alle 13.30. Ricordiamo che per l’Italia la competizione sarà disponibile solamente su DAZN.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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WEC – Mi è semblato di vedele un joker!

Toyota ha diffuso a mezzo social poco fa alcune immagini di una silhouette con questa descrizione: “Coming soon… a new look for the next chapter of our FIA WEC story”. Bene, si tratta del teaser nientemeno che dell’evoluzione della GR010-Hybrid, che dovrebbe scendere in pista la prossima settimana al Paul Ricard per una prima valutazione in ottica 2026.

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La news dei test e della nuova configurazione della LMH nipponica è emerso essere stata diffusa dal Team Principal Gazoo Racing, Kazuki Nakajima, in un incontro riservato ai soli media giapponesi nell’ambito della recente 6 Ore del Fuji.

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L’evoluzione, sempre secondo quanto affermato da Nakajima, costerà almeno un joker; ecco, questo “almeno” ci fa capire che Toyota disporrebbe ancora di almeno due joker sulla sua GR010-Hybrid, nonostante tutte le modifiche aerodinamiche apparse dal momento della sua omologazione, avvenuta nel lontano 2021.

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Capiamo che cercare di mantenere un certo vantaggio, anche a livello di informazioni, sulla concorrenza, sia importante, ma riteniamo anche che la completa mancanza di trasparenza finora ricevuta dai media da parte del costruttore nipponico riguardo le possibili evoluzioni (se avete la memoria corta leggete QUI) sia veramente imbarazzante. Ribadiamo inoltre l’auspicio di una maggiore trasparenza anche da parte degli organizzatori sui joker usati e/o disponibili da parte dei vari costruttori.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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DTM – In 9 per un trofeo: gran finale ad Hockenheim

Sono ben nove i piloti che si contenderanno nel weekend il titolo DTM 2025 ad Hockenheim. Lucas Auer (Mercedes Team Landgraf #22) dopo un fuminante avvio di stagione coronato dalle due vittorie nell’opening race di Oschersleben e nella race-1 al Lausitzring, è ancora il leader del campionato e conduce la classifica con 7 punti di vantaggio su Jordan Pepper, mago dei piazzamenti con la Lamborghini di GRT e 11 su René Rast che con la BMW M4 GT3 EVO #33 di Schubert Motorsport ha invece riportato tre successi.

Con ancora ben 56 punti totali a disposizione, 3 per le due qualifiche e 25 per ognuna delle due gare, la battaglia è ancora aperta e nella lotta rientrano anche Maro Engel (+16), ancora a secco di successi nel 2025, Ayhancan Güven (+17), che al contrario ne ha ottenuti ben quattro, Jack Aitken (+21), Marco Wittmann (+21), Thomas Preining (+25) ed anche Jules Gounon (+29).

La bagarre è apertissima e dopo quanto accaduto negli ultimi due appuntamenti, tutti hanno la possibilità di imporsi. Rast ad esempio ha ceduto ad Auer il primato dopo due errori nella race-2 del Red Bull Ring, mentre Aitken nelle ultime tre gare ha collezionato tre risultati negativi, con l’highlight del clamoroso ritiro nella race-1 di Spielberg a tre curve dalla fine.

Vedremo a partire da venerdí 3 ottobre con le prime libere chi succederà a Mirko Bortolotti nella serie tedesca riservata alle GT3.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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WEC – Grandeur al Fuji: Alpine trionfa su Peugeot. Corvette scippa Ferrari in GT

Prima vittoria Alpine in Hypercar alla 6 Ore del Fuji, penultimo appuntamento del FIA WEC 2025 con la #35 di Ferdinand Habsburg, Charles Milesi e Paul-Loup Chatin davanti alla Peugeot di Paul di Resta, Jean-Eric Vergne e Mikkel Jensen.

Atteso che a dire il vero il costruttore francese aveva conquistato due vittorie nel 2022 con l’ex-Rebellion LM P1 ammessa per grazia ricevuta alla massima categoria, si è trattato di un successo costruito sulla caparbietà, probabilmente alimentato da un ultimo pit non eccezionale da parte della 9X8 #93, quest’ultima meritatamente al comando dopo una gara di testa, e comunque capace di tenere a bada nel finale le due Porsche Penske, soprattutto la #6 in contention per il titolo, che completa il podio.

Venendo alla gara, diciamo subito che chi ha incensato il precedente round di Austin, pesantemente viziato da meteo e direzione corsa, non sappiamo come possa considerare questa ultima 6 Ore, combattuta dall’inizio alla fine e con praticamente tutti i marchi competitivi. E dire che il BoP era sostanzialmente quello del COTA…

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Le due Cadillac protagoniste delle Qualifiche, come già accaduto a Le Mans, sono sparite dalla lotta per il primato. Prima la #38, uccellata dopo un’ora di gara al restart della prima delle tre Safety Car di giornata, in seguito la #12 partita dalla pole ha sofferto di una strategia che l’ha trovata intruppata alla seconda uscita della vettura di servizio, stavolta sacrosanta, generata dal crash della BMW di Raffaele Marciello in curva 8. Lynn e soci sono riusciti a rimontare fino alla settima posizione finale, mentre l’altra V-Series.R ha chiuso addirittura in P13.

Al contrario, le Porsche Penske sono riuscite a rimanere nella zona calda, con la #6 di Estre e Vanthoor ad emergere presto dalla 17ma piazzola di partenza. Un bel problema questo per le Ferrari, che entrano in top ten solo con la #83 di AF Corse, nonostante i danni provocati da un contatto iniziale con l’Aston Martin #007 e la BMW #15.

Mentre la 499P #51 collezionava penalità, Antonio Fuoco nel secondo terzo di gara si è eretto a baluardo delle Rosse, stabile in top five; la scelta però di cambiare tutte e quattro le gomme all’ultima sosta lasciava Miguel Molina senza armi per potersi riprendere e terminava alle spalle della “yellow submarine”.

Anche Toyota, nonostante i soliti peana della vigilia, dal canto suo ha avuto chances di vittoria con la #7, dopo che un emergency pit per una foratura ad inizio gara – causato dall’Alpine vincitrice – sanzionato con ben 3’ di Stop&Go, aveva tolto presto dai giochi la #8. La terza Safety Car, che ha generato la separazione finale a due ore dalla bandiera a scacchi, ha lasciato Nicky de Vries, al momento secondo ed in lotta con Vergne, al di fuori della lotta per la vittoria. Degno di nota, rimanendo in tema, anche l’harakiri Aston Martin, col contatto fratricida fra la Vakyrie #007 e la Vantage GT3 #27.

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La classifica piloti ora vede Estre e Vanthoor avvicinarsi pericolosamente alle due 499P, con la #51 ora a 21 punti e la #83 a appena 7 lunghezze avanti. Riguardo alla classifica costruttori invece, il distacco dalle Rosse, accorciato a -39, con 66 punti totali in palio in Bahrain, non permette a Ferrari di aggiudicarsi il titolo in anticipo.

UPDATE: La oramai consueta pioggia di penalità del post-gara ha promosso la Ferrari #83 al nono posto. Il distacco dalla Porsche #6 ora ammonta ad 8 punti. Non cambia la classifica di testa per il titolo costruttori.

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Ferrari anche oggi non può festeggiare nemmeno in LM GT3, dove la 296 GT3 #21 di Alessio Rovera, Francois Heriau e Simon Mann, meritatamente al comando nelle fasi finali di gara, è stata sanzionata a babbo ampiamente deceduto di 5” per un non meglio specificato pitstop infringement.

Il carburante immesso nell’ultimo splash cui si sono dovute sottoporre le vetture di testa non ha permesso al varesino di mantenere il vantaggio necessario sulla Corvette #33 di Rui Andreade, Charlie Eastwood e Tom van Rompuy, e si deve accontentare della piazza d’onore.

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Peccato anche per l’altra vettura di VISTA AF Corse, la cui strategia non è stata sufficiente per un pelo a terminare senza rabbocco, e che si piazza comunque sesta alle spalle delle due BMW e della Porsche Manthey 1st Phorm, trascinata da un positivissimo Riccardo Pera, insignito anche del Goodyear Wingfoot Award.

In classifica, si assottiglia ad appena 11 punti il distacco dalla Porsche #92 nei confronti di Rovera e c., mentre rimangono matematicamente in lotta per il successo finale anche le due Corvette, con i vincitori odierni sotto di 24 punti e l’equipaggio della #81 a -35.

UPDATE: I 10″ extra assegnati nel post-gara alla Corvette #81 li estromettono dalla lotta per il titolo delle LM GT3.

E’ tutto dal Fuji. Se ne riparlerà in Bahrain l’8 novembre.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Fuji

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WEC – I programmi Porsche verranno rivelati dopo il Fuji

Jonathan Diuguid, Penske Racing President e Urs KuratleDirector Factory Racing LMDh hanno parlato con i media presenti al Fuji del presente e soprattutto del futuro di Porsche Motorsport.  Ancora incertezze per il costruttore tedesco che non ha ancora confermato il programma 2026.  

Jonathan Diuguid ha riportato alla stampa presente, tra cui Italian-Endurance.com.

Possiamo dire che quest’anno qui al Fuji non siete competitivi come accaduto negli ultimi due anni? 

“Si, ma vedremo. Credo che tu sappia che non abbiamo fatto una buona simulazione di qualifica con una delle vetture durante la FP3, a differenza di quanto accaduto ieri. Siamo soddisfatti in ogni caso del nostro ritmo sul long run. Onestamente, le Aston Martin sembravano le più forti di tutte se guardiamo alla gara, ma non siamo comunque lontani. Credo che sarà una gara molto serrata, nessuno sta davvero dominando. Ovviamente le Aston e le Peugeot vanno forte sul rettilineo, un grosso vantaggio qui al Fuji, e ultimamente la Peugeot ha trovato un po’ più di velocità e quindi sono più vicine rispetto al passato. Detto questo, penso che sappiate che i pitstop sono sempre importanti qui e vedrete anche alcuni cambi parziali di gomme”.

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Ci sono state delle differenze nelle libere: nelle prime avete avuto un buon passo, nell’ultima decisamente meno…

“Si, nell’ultima si. Guardando i settori però Kevin (Estre-ndr) ha percorso con la Porsche #6 parecchi giri ed è stato uno dei più veloci, mentre la #5 si è concentrata esclusivamente sul ritmo con il carburante pieno e con gomme usate.  Oggi faceva molto più fresco rispetto alla giornata di ieri e ci aspettiamo che la stessa condizione si verifichi anche domani”.

Pensi che ciò potrebbe permettervi di usare le soft?

“No, non credo. Abbiamo avuto un po’ di chattering con la gomma anteriore e altri problemi nelle condizioni più fresche che hanno impiegato circa 10 giri per scomparire. Ma una volta che la gomma è arrivata all’11mo passaggio tutto è diventato tranquillo. Anche nel 2023 abbiamo optato per le medie, e penso che con la temperatura della pista scesa a 20°C era ancora accettabile”.

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E se arrivasse la pioggia? 

“Penso che le possibilità di pioggia siano piuttosto basse, in compenso l’umidità è elevata”

Siete tornati ad avere due piloti, penso sia l’ultima volta quest’anno…

“Si, credo di sì. Jaminet ha disputato i primi giri in questa pista nella giornata di venerdì e si è adattato velocemente al tracciato e con Julian Andlauer si stanno trovando bene. Penso che i cambi pilota o gli scambi durante l’anno possano essere interpretati in vario modo. Noi siamo soddisfatti della formazione che abbiamo e penso che siamo tra gli equipaggi più performanti. Abbiamo la chance di contenderci il titolo e continueremo a spingere”.

Kevin Estre e Laurens Vanthoor credi abbiano una chance? 

“Finché sono matematicamente in gioco, penso di sì. Le Ferrari non sono molto in alto nella classifica qui al Fuji, ma credo che si siano concentrati durante le libere sulla sola preparazione della gara. Storicamente hanno faticato su questo specifico tracciato, e certamente se avessero vinto al COTA la situazione sarebbe differente”.

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Avrebbero subito un BOP più sfavorevole, secondo te? 

“Penso sia difficile saperlo perché ovviamente il sistema cambia. L’unica cosa è che se la FIA ha un criterio per cui una gara viene considerata, il COTA non poteva rientrare vista la pioggia che c’è stata. Quindi penso che abbiano seguito quel processo e  potrebbero aver ritardato un cambiamento di prestazioni per alcune auto, noi compresi. Ma siamo abbastanza positivi”.

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Urs Kuratle invece è stato molto attento alle proprie parole in merito al futuro. Il 2026 resta ancora un’incognita importante in casa Porsche Motorsport e certamente non ci saranno novità questo weekend. Avremo qualche aggiornamento in occasione della Petit Le Mans? Il condizionale resta d’obbligo…

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State parlando con dei nuovi clienti per la prossima stagione?

“Non è ancora niente di definitivo. Fondamentalmente stiamo parlando con i clienti esistenti e forse sì  potremmo avere più auto. Come costruttore sei sempre  felice di vendere auto come concessionario. Proton e Christian Ried stanno cercando di mettere tutto insieme per il prossimo anno. Stanno cercando di utilizzare la prima 963 che hanno in possesso, potrebbero venderla per prenderne una nuova” .

State valutando l’ingresso nell’Asian Le Mans Series quando verranno ammesse le Hypercar?

Non ho contatti al momento. So che c’è stata un’intervista con John Church di JDC, ma non ci sono certezze. L’idea è buona, ma costa anche tanto e per un bronze driver la 963 non è così semplice da guidare”

Sei disposto a dare una vettura ad un pilota bronze?

“Avendo la mia mente orientata dal punto di vista del cliente, sì.  E se lo facciamo, dobbiamo programmare un lavoro specifico, il bronze driver aiuta a finanziare i nostri clienti. Permettere questa regola è molto importante, e certamente questa cosa aiuterebbe i nostri clienti a finanziare i loro progetti”.

Qui avete due piloti e non tre, siete contenti di questa soluzione? 

“Si, l’aspetto positivo è che non puoi dare la colpa ai piloti e soprattutto hai un’opinione in meno su come impostare l’auto. Chiaramente ci sono anche dei riscontri negativi, devono scendere a compromessi tra di loro e questo può non essere facile. In compenso possono stare più tempo in pista e quindi farsi un’idea migliore sull’assetto. Individualmente possono concedersi di più con gli ingegneri. Ogni gara è comunque differente: Austin era di 6 ore, ma sappiamo che è stata una prova molto dura fisicamente e per questa ragione abbiamo optato per avere la line-up completa”.

Sul futuro dei programmi…ci sono delle date chiave in arrivo?

“Prima o dopo il Fuji poteva essere la domanda sui possibili aggiornamenti, a questo punto chiaramente sarà dopo. Sfortunatamente non ho update, e tutto è rimandato dopo questo round”.

Intervista raccolta da Piero Lonardo ed elaborata da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Terza Hyperpole stagionale per Cadillac ed Alex Lynn al Fuji. Dudu Barrichello svetta tra le GT3

Alex Lynn e la Cadillac si confermano le vetture da battere in qualifica, conquistando la Hyperpole al Fuji. Per la V-Series.R si tratta della terza partenza al palo stagionale dopo quelle di Le Mans e San Paolo, ma qui il pilota britannico, che aveva chiuso il primo stint in terza posizione dietro l’Aston Martin #009 e la Peugeot #93, ha lasciato gli inseguitori a quasi mezzo secondo col tempo di 1.28.236.

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A fargli compagnia in prima fila ci sarà l’altra Cadillac di Earl Bamber, qualificatasi per il rotto della cuffia ai danni delle seconde linee di Aston Martin e Peugeot ma prima vera rivale per il britannico, a riprova della bontà del package GM in condizioni di asciutto e gomme leggermente usurate. Tutta da verificare comunque la tenuta in gara, come si è potuto verificare durante l’anno, specie sulla Sarthe.

Due le Ferrari che hanno passato il taglio, unico marchio insieme alla Caddy, con Antonio Giovinazzi in quinta posizione e Robert Kubica a chiudere la top ten, dove Porsche, Toyota ed Alpine hanno piazzato una unità a testa. Niente da fare invece per la #50 ed Antonio Fuoco, il quale ha scontato quasi 6 decimi dal leader.

Tra le LM GT3 sembrava dovesse svolgersi un duello con le sole McLaren e Corvette a darsi battaglia, almeno stando ai tempi del primo turno, che ha visto i due bronze driver di United Autosports dominare sui gentlemen di TF Sport. Ammesse alla Hyperpole anche le due Ferrari VISTA AF Corse e le due Aston Martin, più la Porsche capolista del Manthey 1st Phorm e l’unica Ford Mustang Proton, con la #77 smontata ai box dopo il problema avuto al mattino. Nessuna BMW, Lexus e Mercedes tra i primi dieci.

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Nella Hyperpole si sono invece inseriti i piloti silver delle due Aston Martin, con Eduardo “Dudu” Barrichello e la Vantage del Racing Spirit of Leman a svettare col tempo di 1.39.981 ad avere la meglio sul filo dei millesimi, 32 per l’esattezza, sulle due McLaren condotte da Sean Gelael e Sebastien Baud, e Zach Robichon con l’esemplare dello Heart of Racing a completare la seconda fila. Seconda pole dell’anno per il figlio d’arte brasiliano e terza per le Vantage GT3.

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Ottimo il quinto tempo ottenuto da Riccardo Pera, con l’attuale capolista della categoria, a precedere le due Corvette, mentre le 296 GT3 hanno chiuso con l’ottava e la decima prestazione.

L’appuntamento al Fuji per lo start della centesima gara del World Endurance Championship è per domani alle ore 11.00 locali, le 4.00 italiane. Diretta streaming su WEC TV, in tv sui canali Eurosport e SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Tincknell batte le Cadillac nelle ultime libere del Fuji

Lista dei tempi quantomai serrata nelle prime posizioni nelle Libere-3 della 6 Ore del Fuji. Sotto un cielo plumbeo ma senza alcuna traccia di pioggia, Harry Tincknell con l’Aston Martin #007 risponde per le rime alle due Cadillac di Earl Bamber ed Alex Lynn e segna la migliore prestazione del weekend con 1.29.492, scavalcando per 0.003 il best lap di ieri da parte di Mikkel Jensen con la Peugeot #93 e scavalcando le due V-Series.R per 31 millesimi totali.

Non lontana nemmeno la seconda Valkyrie, con Marco Sørensen davanti a Stoffel Vandoorne, qui all’ultima gara con la casa del Leone – peraltro avvistata un paio di volte a rilento lungo il circuito – e la rediviva BMW, P6 con la #20 Sheldon van der Linde.

Ferrari in apparente difficoltà, con la #83 e Robert Kubica autore del decimo tempo con la 499P di AF Corse, e le due ufficiali ancora più indietro, in P14 e P15, a precedere solamente le tre Porsche.

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Prima delle Libere-3 si è dipanato il consueto circuit safari, con diversi bus ad occupare la pista insieme alle protagoniste della gara.

Aston Martin al top anche fra le LM GT3, con Zach Robichon ed il tempo di 1.40.800 con la Vantage GT3 dello Heart of Racing che ha superato di 38 millesimi la McLaren di James Cottingham.

Tra le due 720S di United Autosports si è infilato Rui Andrade sulla finalmente competitiva Corvette, mentre Fran Rueda e Davide Rigon completano la top five di giornata per Iron Lynx e VISTA AF Corse.

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Ancora una sessione incident-free, con l’unica Full Course Yellow chiamata per gestire l’olio lasciato in pista dalla Mustang GT3 di Ben Tuck, poi richiamata ai box.

Tutto pronto per le qualifiche, a partire dalle 14.20 locali, le 7.20 nostrane, fruibili sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Parlano i piloti Ferrari dopo la prima giornata al Fuji

Antonio Giovinazzi e Nicklas Nielsen hanno espresso le loro opinioni al termine della prima giornata  della 6 Ore del Fuji dedicata alle prove libere. I due piloti Ferrari analizzano la situazione, consapevoli di dover lottare sin dalle qualifiche di domani per non perdere troppo terreno dai rivali.

Antonio Giovinazzi (#51 Ferrari – AF Corse ) ha dichiarato ai giornalisti nella sala stampa del Fuji Speedway, tra cui Italian-Endurance.com

Che sensazioni ci sono dopo le prove libere?

“Sin dal 2023 il terzo settore non è mai stato favorevole. Quest’anno è ancora più complicato perché siamo lenti anche sul rettilineo. Abbiamo una notte per capire meglio, ma se domenica pioverà potremmo fare meglio”

Le gomme Soft sono una variabile da tenere in considerazione?

“Oggi era troppo caldo per le gomme Soft,  ma nel corso del fine settimana e con la possibile pioggia sicuramente potrebbero tornare utili. Già domani con il cielo nuvoloso è un’opzione che potremmo valutare”.

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Nel campionato piloti siete davanti alla Ferrari #83 AF Corse. C’è un approccio differente rispetto ad avere come avversario un altro costruttore?

“La Ferrari #83 ha dimostrato di essere constante quest’anno, ma penso che anche la Porsche #6 sia molto competitiva. Possono guadagnare parecchi punti e anche nella classifica costruttori sono pericolosi. E poi c’è anche Cadillac che è veloce. Per noi il target è ottenere più punti possibili senza pensare troppo alla gara finale in Bahrain; qui stiamo facendo fatica al momento, ma sapevamo che sarebbe stato complicato.  Oggi la Porsche #6 era più indietro, ma la #5 era al secondo posto. Quindi entrambe le auto hanno il potenziale per stare davanti a noi in classifica”.

Possiamo dire quindi che sei contento di avere Peugeot ed Aston Martin davanti? 

“Si assolutamente, possono togliere dei punti ai nostri diretti avversari per il campionato se riusciranno a confermarsi davanti anche domenica”

Peugeot ha siglato il giro veloce in entrambe le sessioni odierne davanti all’Aston Martin. Nella FP2 le due auto sono state divise dalla Porsche 963 #5, mentre le Ferrari non sono mai riuscite a raggiungere le prime cinque posizioni della classifica assoluta.

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Molto simile il pensiero di Nicklas Nielsen  (#50 Ferrari – AF Corse )

Quale posizione pensate di raggiungere in qualifica domani?

“Penso che sarà difficile in ogni caso arrivare in Top10. Per quello che abbiamo visto oggi, anche se partissimo davanti, sarà piuttosto difficile mantenere le posizioni. Come già detto ci manca parecchia velocità sul rettilineo e per noi sarà complesso superare chiunque in gara. In ogni caso se riuscissimo a qualificarci nelle prime posizioni vedremo come gestire la situazione. Partire davanti è sempre importante, ma certamente non sarà semplice questa volta”.

Quindi per questo round dovete limitare i danni il più possibile…

“Il disegno del Fuji Speedway non è mai stato perfetto per la nostra vettura, pertanto faremo del nostro meglio per cercare di limitare i danni e perdere meno punti possibili dai nostri rivali. Il terzo settore è sicuramente complicato, ma è principalmente l’accelerazione il nostro problema; questo ci limita anche sul rettilineo di partenza e di conseguenza anche nel primo segmento di pista non riusciamo ad essere competitivi come i nostri rivali. Come ho detto prima, combattere sarà difficile, ma dobbiamo cercare di fare quello che possiamo”.

Interviste raccolte da Piero Lonardo ed elaborate da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Ancora una Peugeot davanti nelle Libere-2 al Fuji

Scendono i tempi al Fuji Speedway, sede del penultimo appuntamento del FIA WEC 2025, ma la musica non cambia in testa, con una Peugeot, questa volta la #93 di Mikkel Jensen, davanti a tutti con 1.29.495, con la seconda 9X8 appena fuori dalla top ten.

Anche le Aston Martin dimostrano di non essere un fuoco di paglia, e piazzano le due Valkyrie in P3 e P9, con Marco Sørensen ad appena 64 millesimi dal leader e a 47 da Julien Andlauer, ancora il migliore in casa Porsche.

Segnali di ripresa anche in casa Toyota, con entrambe le GR010-Hybrid finalmente tra i primi dieci, ancorchè ben distanziate dal battistrada, mentre Ferrari piazza la #50 in ottava posizione con Antonio Fuoco.

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Notte fonda apparente invece per le BMW, con la #20 anche protagonista di uno spettacolare testacoda in curva 3.

 

Una potenziale doppietta fra le LM GT3, con le due Lexus al top, è stata invece sventata nel finale dalla McLaren #59 di Sebastien Baud, che si è infilato tra le due RC F GT3. Miglior tempo questa volta per la #87 e Clemens Schmid, che comunque non ha migliorato la prestazione mattutina ottenuta da Ben Barnicoat.

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A ridosso del podio virtuale si piazzano le due capoliste, la Porsche Manthey 1st Phorm e la Ferrari VISTA AF Corse con Richard Lietz ed Alessio Rovera.

Due sole Full Course Yellow infine durante la sessione, entrambe chiamate in causa per detriti

Domani il programma prevede le Libere-3 e le Qualifiche, rispettivamente alle 9.50 e alle 14.20 locali, cioè le 2.50 e le 7.20 della mattina italiana. Prima delle ultime libere, che saranno fruibili sulla WEC TV, in pista il consueto Safari Bus. Le Qualifiche si potranno godere anche sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2