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WEC – 33 entry per la Season 9!

Eccoci giunti all’appuntamento atteso da mesi, vale a dire la presentazione dell’entry list della Season 9 del World Endurance Championship, la prima con le nuove Hypercar.

Va detto che di nuove Hypercar ne vedremo quattro, solo Toyota e Glickenhaus con due vetture ciascuna. Nessuna info finora da ByKolles, che pure era atteso all’appuntamento. Ryan Briscoe e Gustavo Menezes sono i due primi driver ingaggiati dal costruttore statunitense, mentre Andrè Negrao tornerà per il quarto anno in seno ad Alpine per confrontarsi con questi nuovi modelli a bordo della ex-R13-Gibson LM P1 ora denominata A480.

In LM P2 è ancora una volta quasi monomarca Oreca, con dieci modello 07-Gibson e una sola Ligier JS P217 per ARC Bratislava, che si iscrive nella nuova categoria Pro-Am con Miro Konopka. L’unica altra novità della categoria rispetto a quanto già conosciuto, nonché riportato su queste pagine, è data dal Team WRT, protagonista nelle passate stagioni con Audi delle serie SRO, presente con Robin Frijns.

Come da copione le sorti della GTE-Pro sono affidate alle sole Ferrari e Porsche, con due vetture ciascuna, che hanno già esplicitato da tempo le proprie line-up.

Enorme successo ancora una volta infine in GTE-Am, con ben tredici iscrizioni. Alle due Aston Martin del TF Sport e alle cinque Ferrari si aggiungono infatti altrettante Porsche.

Due ancora una volta gli esemplari di Dempsey-Proton per Christian Ried e Julien Andlauer e per Project 1 con Joerg Bergmeister e l’accoppiata Egidio Perfetti-Matteo Cairoli, cui si aggiunge GR Racing (ex-Gulf Racing UK) che propone ancora una volta Michael Wainwright e Ben Barker.

A chiudere la lista della categoria una terza Vantage iscritta direttamente da AMR nonostante la dichiarazione di chiusura delle attività ufficiali della casa inglese, per Paul dalla Lana per la sua nona stagione nella serie mondiale, in attesa, come per diverse altre entry Pro-Am, della definizione dell’equipaggio completo.

Nessuna altra novità riguardo al calendario, a 50 giorni dalla 1.000 Miglia di Sebring.

Piero Lonardo

L’entry list della Season 9 WEC

Foto: Piero Lonardo

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WEC – In attesa della entry list, un video spiega cos’è una Hypercar

Cresce l’attesa per l’entry list della season 9 del World Endurance Championship e la serie mondiale FIA, patrocinata dall’ACO, ne approfitta per diffondere un teaser animato dedicato alle Hypercar.

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Nel video, intitolato semplicemente “What is a Hypercar?” vengono innanzi tutto descritte le caratteristiche tecniche della nuova classe regina dell’endurance, sia come LMH che LMDh, e vengono riportati ufficialmente i nomi dei costruttori che animeranno le gare nelle prossime stagioni.

ByKolles

Nella lista dei costruttori risulta anche ByKolles, ancorchè fin qui l’unico segno di vita da parte del team risale allo scorso settembre, col rendering che accompagnava la definizione del programma PMC Project LMH. Un po’ poco per ora, specie se confrontato alla recentissima presentazione Toyota e all’attenta diffusione via social delle fasi di lavorazione di Glickenhaus, ma attendiamo fiduciosi segni di vita dal costruttore austriaco.

Giovedì 21.01.2021, all’iconico orario delle 12.21, fuso dell’Europa centrale, forse avremo conferma anche del destino definitivo della 1.000 Miglia di Sebring, season opener della prossima stagione del WEC, in programma il 19 marzo prossimo, dopo la consueta sessione di test collettivi obbligatori.

Più voci danno praticamente per cancellata causa COVID la tappa statunitense, che già aveva subito il medesimo destino lo scorso anno, in favore di un più pratico inizio di stagione sul continente europeo, a Le Castellet o a Barcelona. L’organizzazione del WEC però ci aveva già stupito positivamente in condizioni simili in occasione del recente finale di stagione Bahrain, per cui è meglio non dare nulla per scontato.

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Frattanto, per tornare alle certezze, Jota Sport ha diffuso le nuove livree delle sue due Oreca LM P2 che disputeranno l’intera stagione con Antonio Felix da Costa, Roberto Gonzalez ed Anthony Davidson sulla entry #38 e con Sean Gelael, Tom Blomqvist ed il neotester MissionH24 Stoffel Vandoorne sulla #28.

Piero Lonardo

Il link al video diffuso da ACO e WEC

Foto: WEC, ByKolles, Jota Sport

World Endurance Championship

WEC – Rivelata la Toyota Hypercar coi “colori di guerra”

Come preannunciato da diverse settimane, alle 00.00 del 15 gennaio è stata rivelata al pubblico e ai media la versione ufficiale della nuova Toyota GR010 HYBRID.

Insieme alle foto, che la ritraggono (finalmente) nella livrea che verrà utilizzata nella season 9 del World Endurance Championship e alla 24 Ore di Le Mans.

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La GR010 HYBRID è stata sviluppata nel corso degli ultimi 18 mesi in collaborazione tra gli ingegneri del quartier generale del team a Colonia e gli esperti di trazione ibrida situati in Giappone ad Higashi-Fuji.

 

La nuova Hypercar, sviluppata a partire dalla GR Super Sport presentata oramai 2 anni or sono, incorpora un sistema a trazione integrale ibrido con un motore 3,5 litri V6 biturbo capace di generare 686PS all’asse posteriore che, insieme ai 272 PS del generatore sviluppato da AISIN AW e DENSO all’asse anteriore. La potenza totale è come da regolamento fissata a 500 kW massimi, pari a 680 PS mediante una sofisticata elettronica che riduce la potenza globale in funzione della quantità del boost ibrido prodotto.

World Endurance Championship

 

Confermata come da indiscrezioni tutta la line-up dei piloti attuale, con i campioni in carica Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway sulla GR010 #7 e Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima sulla #8, così come il test and reserve driver, Nicky de Vries.

World Endurance Championship

E’ stato svolto un intenso programma di sviluppo della nuova GR010 HYBRID con due sessioni di test della durata di tre giorni ciascuno per permettere al team di adattarsi al nuovo regolamento che prevede modifiche significative in termini di performance e filosofia.

In funzione della riduzione di costi imposta dal nuovo regolamento, la nuova GR010 HYBRID è 162kg più pesante e con il 32% di potenza in meno della TS050 HYBRID che l’ha preceduta. I tempi a Le Mans dovrebbero essere di circa 10” più lenti, e anche le dimensioni sono maggiori della TS050 Hybrid, la nuova arma del costruttore giapponese è infatti 250mm più lunga, 100mm più larga e 100mm più alta.

La nuova Toyota non proporrà per la prima volta dall’inizio della sua avventura ibrida un generatore posteriore; l’unica singola MGU ammessa sarà allocata sull’asse anteriore e ciò significa che apparirà uno starter così come freni posteriori completamente idraulici, senza l’aiuto pertanto del sistema ibrido.

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Dal punto di vista aerodinamico, il nuovo regolamento permette un’unica configurazione omologata, pertanto la GR010 HYBRID gareggerà con il medesimo bodywork in circuiti che richiederebbero minore o maggiore downforce. Solo l’ala posteriore, sempre come da regolamento, potrà essere modificata.

Per la prima volta inoltre, la classe regina WEC e di Le Mans sarà sottoposto ad un totale balance of performance; ciò significa che le performance di ogni vettura potrà essere modificata gara per gara, regolando opportunamente l’utilizzo dell’energia ed il peso per avere come obiettivo identiche performance potenziali per ogni macchina. Il comunicato cita testualmente che ciò dovrebbe assicurare gare combattute fra TOYOTA GAZOO Racing ed i suoi competitor hypercar, Scuderia Cameron Glickenhaus e ByKolles Racing, così come Alpine con la sua LM P1.

World Endurance Championship

Esteriormente la nuova GR010 Hybrid ricorda, soprattutto all’anteriore, l’Acura ARX05 trionfatrice nelle ultime due stagioni del WeatherTech SportsCar Championship, realizzata su base Oreca. Per il resto, sono tante le similitudini in tema di aerodinamica, con le vetture che l’hanno preceduta, segno di una continuità nello sviluppo da parte dei tecnici Toyota.

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Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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WEC – Ecco la Toyota GR010 Hypercar

Diffuse oggi alcune immagini della nuova Toyota Hypercar prese in fase di test a Le Castellet. A dire il vero già nelle settimane passate erano affiorati alcuni scatti della nuova arma del costruttore giapponese per il World Endurance Championship e la 24 Ore di Le Mans.

Solo oggi però si è appresa anche la sigla che accompagnerà la vettura, GR010, un chiaro riferimento al Gazoo Racing, la denominazione che ha preso alcuni anni fa l’organizzazione che segue le attività sportive Toyota, e che abbandona quel TS che ha accompagnato fino al termine della scorsa stagione tutti gli sforzi in ambito endurance dal lontano 1991.

Lo sviluppo della GR010, dopo la prima uscita a Le Castellet in ottobre, da cui sono state ricavate le foto, ancora in livrea camo, che riportiamo per dovere di cronaca, è poi proseguito durante gli scorsi mesi sui circuiti di Portimao e MotorLand Aragon.

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Ricordiamo che la presentazione ufficiale della vettura è prevista per venerdì 15; in quella sede dovrebbero anche essere confermati tutti e sei i piloti artefici del successo nell’ultima edizione del WEC: Brendon Hartley, Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima, Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway, più il test and reserve driver, recentemente appuntato, Nicky de Vries.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing

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WEC – Glickenhaus salta Sebring ma ingaggia Joest e Sauber

Jim Glickenhaus ha già dimostrato di non volere scherzare riguardo al proprio programma HyperCar WEC, e dopo aver diffuso ulteriori immagini della fase di sviluppo della sua 007 LMH, ha annunciato un paio di novità importanti inerenti il futuro agonistico della vettura.

Glickenhaus ha innanzi tutto dichiarato che salterà il season opener di Sebring “Un primo motivo – ha commentato il team owner ad un noto media statunitense – è che penso che il WEC, mia personale opinione ovviamente, cancellerà la gara. Secondariamente, per correre devi omologare la vettura, e per fare ciò devi concluderne lo sviluppo e verificare che sia conforme al regolamento. L’ACO è consapevole che non correremo a Sebring e hanno compreso questa scelta perché desiderano che noi abbiamo una buona macchina tanto per cominciare.”

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I due esemplari della SCG 007 LMH dovrebbero essere completati nel corso del mese per potere effettuare i necessari test in pista per tutto il mese di febbraio, compreso un test di durata di 30 ore, e finalizzare così la vettura. A seguire verrà effettuata la scelta dei sei-sette piloti che correranno nel programma a partire da Spa.

“Penso sia corretto dire che i piloti che gareggeranno in LMH proverranno dalla Formula 1, dalle LM P1 o dalle LM P2. – ha dichiarato Glicknhaus – Sarà un misto di piloti sperimentati e di giovani veloci e promettenti. Con i migliori piloti del mondo che vogliono vincere Le Mans, non sarà difficile. Abbiamo nomi sorprendenti che vogliono provare, e quindi avremo degli eccellenti piloti. L’unica incognita è la situazione del COVID, perché vorremmo utilizzare anche piloti statunitensi, ma ciò non sarebbe pratico almeno sin quando non verranno regolamentati i viaggi intercontinentali, e finchè le persone non potranno essere vaccinate, sarà molto difficile”.

Ad accompagnare Glickenhaus in questa nuova avventura altri due partners d’eccezione, Sauber e Joest Racing. I primi si occuperanno dello sviluppo aerodinamico della vettura presso la galleria del vento di Hinwil, mentre il team tedesco fornirà il proprio supporto tecnico e logistico.

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Joest dopo i 18 spettacolari anni con Audi, è reduce dall’impegno con Mazda e Multimatic nel WeatherTech SportsCar Championship conclusosi nel marzo scorso. Glickenhaus he precisato che non si tratterà di vetture iscritte da Joest, ed il personale in pista farà capo ad egli stesso ed al direttore sportivo del programma WEC SCG, Luca Cianchetti.

Oltre all’esperienza di queste due strutture e dell’italianissima Podium Advanced Technologies, nei cui stabilimenti si sta completando la costruzione delle SCG 007 LMH, Glickenhaus pone molta fiducia in Michelin, fornitore unico di pneumatici per la categoria Hypercar, con la quale ha già corso con successo alla 24 Ore del Nurburgring e, tramite la consociata BFGoodrich, alla recente Baja 1000, così come nella competitività nei confronti di Toyota, unico altro costruttore fin qui committato alla categoria, che presenterà in forma ufficiale la propria vettura il 15 gennaio prossimo.

La 007 LMH sarà infatti, a differenza dell’hypercar giapponese, una vettura non ibrida. “Il vantaggio delle macchine ibride – ha puntualizzato Glickenhaus – consiste nel fatto che possono avere quattro ruote motrici, e quindi minor consumo dei pneumatici. Penso che l’ACO ed il WEC saranno corretti con noi perché ci vogliono competitivi, come penso anche Toyota”.

“Le simulazioni che abbiamo condotto hanno fornito buoni risultati e con i pneumatici siamo in linea con le aspettative di WEC ed ACO e, considerando che anche Michelin andrà a migliorarsi, pensiamo di correre a Spa con quattro cambi, ma le prime due gare saranno comunque per tutti noi un banco di prova notevole.”

La 6 Ore di Spa-Francorchamps è in programma il 1° maggio prossimo mentre la 1.000 Miglia di Sebring, atto iniziale della Season 9 del WEC, il 19 marzo.

Piero Lonardo

Foto: Scuderia Cameron Glickenhaus

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USCC – Mies a Daytona con DragonSpeed. Ancora NASCAR con Dillon in Eurasia

Finalizzato il programma della seconda entry DragonSpeed per Daytona. Insieme al già annunciato Eric Lux sulla Oreca 07 contraddistinta dal numero 18 i accomoderanno i tedeschi Christopher Mies e Fabien Schiller ed il canadese Devlin de Francesco.

Mies, 31 anni, è alla sua quarta Daytona dopo le tre esperienze in GTD con l’Audi R8 LMS GT3 del Montaplast by Land-Motorsport nel triennio 2017-2019, il cui miglior risultato è stato il secondo posto al debutto.

Le due uscite successive vanno ricordate soprattutto per le penalizzazioni che hanno inficiato il risultato in pista del team tedesco, insieme al quale Mies ha conquistato due 24 Ore del Nurburgring, oltre che il titolo ADAC GT Masters nel 2016. Nel palmares del factory driver Audi, impegnato anche nelle serie SRO col WRT, anche due vittorie alla 12 ore di Bathurst.

Schiller invece ha corso una sola volta nel season opener IMSA, nel 2019 con la Mercedes AMG GT3 del P1 Motosports. Per entrambi i driver teutonici si tratta del debutto tra i prototipi, mentre la giovane promessa dell’automobilismo canadese, non ancora 21enne, si alterna fra ruote coperte e monoposto, dove nella scorsa stagione ha conquistato il secondo posto nella IndyPro 2000.

Ricordiamo che l’altra Oreca 07 del team di Elton Julian, vincitore tra le LM P2 delle ultime due edizioni della classica della Florida, sarà condotta in gara da Rinus Veekay, Ben Hanley, Garett Grist e Rob Hodes.

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Un altro asso della NASCAR dopo Jimmie Johnson, Chase Elliott e AJ Allmendinger va invece a completare l’equipaggio di una LM P2. Si tratta di Austin Dillon, che si unirà a Cody Ware nell’effort condiviso tra Rick Ware Racing ed Eurasia per Daytona.

Sull’unica Ligier JS P217 finora iscritta al season opener si siederà, oltre al vincitore della Daytona 500 2018, nonché polesitter quattro anni prima, in entrambe le occasioni con la Chevrolet del Richard Childress Racing, un altro debuttante fra i prototipi, Salih Yoluc, vicecampione in carica del WEC e trionfatore a Le Mans tra le GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il quarto pilota del team battente bandiera filippina non è ancora stato designato.

L’appuntamento in pista per tutti è con la Roar Before the 24, i test collettivi, che si apriranno il 22 gennaio per chiudersi con la Motul Pole Award di 100 minuti che deciderà la griglia di partenza della 59ma edizione della Rolex 24 at Daytona in programma il 30-31 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: DragonSpeed, IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Scuderia Corsa terza Ferrari a Daytona

Anche Scuderia Corsa sarà della partita alla prossima Rolex 24 at Daytona, Per il season opener della Florida, unica gara al momento in previsione per il 2021, una line-up inedita per la squadra di Las Vegas, che schiererà ancora una volta una Ferrari 488 GT3 tra le GTD, categoria dove ha riportato il titolo nelle stagioni dal 2015 al 2017.

Si parte da Ryan Briscoe, una lunga carriera in IndyCar, approdato lo scorso anno alla corte del WTR, col quale ha sfiorato li titolo piloti e ha ottenuto due vittorie al volante della Cadillac DPi V.R alla Petit Le Mans e guarda caso alla Rolex 24 insieme a Scott Dixon, Kamui Kobayashi e Renger van der Zande.

Al veterano australiano, alla prima uscita con le GT del Cavallino, si affiancheranno un paio di piloti che invece conoscono bene la vettura. Si tratta di Marcos Gomes, già in pole position nel 2019 con la vettura iscritta da Via Italia, e Bret Curtis, già a Le Mans con l’effort statunitense nel 2017, a fungere da bronze driver obbligatorio al posto di Cooper MacNeil, che ha difeso i colori del team nelle ultime stagioni, conquistando anche due podi a Le Mans nel 2017 e nel 2019.

A completare i ranghi Ed Jones, l’inglesino di Dubai campione Indy Lights 2016, che con la vettura iscritta dal team di Giacomo Mattioli in collaborazione con l’Ed Carpenter Racing ha conquistato la seconda fila nella Indy 500 del 2019.

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Purtroppo questo 2020 ci ha consegnato un’ulteriore perdita nell’ambito del motorsport USA. Si tratta di John Paul Jr, scomparso a soli 60 anni a causa del morbo di Huntington. Il driver nativo dell’Indiana è stato campione GTP nel 1982 e ha riportato la vittoria a Daytona nel 1982 e nel 1997, oltre ad una 12 ore di Sebring nel 1992 e due vittorie in IndyCar, nel 1983 in Michigan, nell’allora CART, e nel 1998 in Texas. All’attivo anche tre partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, con un secondo posto assoluto nel 1984 con una Porsche 956 condivisa con Jean Rondeau.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC – Aston Martin chiude in GTE

La notizia era da tempo nell’aria, ma poco fa Aston Martin Racing ha annunciato lo stop al programma GTE nel World Endurance Championship.

La casa inglese lascia dopo sette stagioni coronate da 47 vittorie di classe, 103 podi e nove campionati vinti tra piloti e costruttori, compreso quello della stagione appena conclusa in GTE-Pro a cura di Nicki Thiim e Marco Sorensen.

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A Le Mans, sempre nella massima categoria GT, trionfo invece dell’altro equipaggio formato da Alex Lynn, Maxime Martin ed Harry Tincknell, a fare eco alla vittoria del 2017 di Darren Turner, Johnny Adam e Daniel Serra.

Garantite invece tutte le attività clienti grazie alla revisione del contratto con Prodrive. La struttura diretta da David Richards continuerà ad assistere le Vantage dell’ultima generazione impegnate nel WeatherTech Sportscar Championship, nell’Intercontinental GT Challenge e nel GT World Challenge.

Ovviamente il ritiro definitivo dal WEC dopo l’ancora precedente stop del programma Valkyrie Hypercar segue l’entrata in forma diretta del marchio inglese in Formula 1, e lascia le sole Porsche e Ferrari a competere tra le GTE nella stagione entrante.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Risi a Daytona ancora con i piloti pro

Un’altra Ferrari si aggiunge all’entry list della prossima Rolex 24 at Daytona, quella di Risi Competizione.

La 488 GTE Evo competerà ancora una volta tra le GTLM e presenterà un equipaggio ancora una volta di livello mondiale, con i driver pro Ferrari, Alessandro Pier Guidi, James Calado e Davide Rigon, cui si affiancherà Jules Gounon.

Il 25enne driver francese è già stato protagonista col team di Houston nelle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans ed è alla terza apparizione alla classica della Florida dopo gli impegni con Meyer Shank Racing e Montaplast nel 2020 e nel 2017 rispettivamente.

Il trio di factory driver non ha invece bisogno di presentazioni, 19 presenze a Daytona complessive, con l’highlight della vittoria di Pier Guidi nel 2014 in GTD con la macchina del Level 5. I tre, con Calado e Rigon alla sesta partecipazione con Risi Competizione, sfiorarono la vittoria sfiorata assieme a Miguel Molina nel 2019.

Per Risi Competizione si tratterà della 21ma apparizione a Daytona dal 1988, coronata da una vittoria di classe nel 2002 e da quattro ulteriori podi.

Piero Lonardo

Foto: Risi Competizione

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Colpaccio Elliott per Action Express a Daytona. Duval full-time al JDC-Miller

Un altro nome di grido, almeno per gli statunitensi, si affaccia all’endurance e al WeatherTech SportsCar Championship. Si tratta di Chase Elliott, il quale fungerà da rinforzo per Action Express alla prossima Rolex 24 at Daytona.

Elliott, campione in carica della NASCAR Cup Series, si aggiungerà all’equipaggio della Cadillac DPi #31 composto da Felipe Nasr, Pipo Derani e Mike Conway. Ricordiamo che nella vettura gemella del team di Denver, NC Elliott ritroverà un altro asso della NASCAR, “tale” Jimmie Johnson, sette titoli all’attivo.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Frattanto ufficializzato l’equipaggio di un’altra DPi V.R, quella del JDC-Miller Motorsports. Come da previsioni, la vettura sponsorizzata dal Mustang Sampling parlerà francese, con Loic Duval e Tristan Vautier full-time e Sebastien Bourdais rinforzo per le gare lunghe della Michelin Le Mans Cup.

Il trio si è già alternato sulla stessa vettura nel corso della passata stagione a Sebring e alla Petit Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: IMSA