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ELMS – Parla Filipe Albuquerque: “L’ELMS è il campionato più onesto”

Abbiamo approfittato della disponibilità di Filipe Albuquerque per scambiare quattro parole a ruota libera sulla sua nuova avventura in ELMS con Nielsen Racing, e non solo.

Filipe, a Barcelona mi sembravi molto arrabbiato. In effetti anche sui social avevi esternato di un weekend difficile: “Io sono un ottimista per natura, ma mi arrabbio tantissimo se non sono almeno fra i primi cinque, ma non perchè voglio sempre essere davanti, ma perchè bisogna capire le cause. A Barcelona abbiamo avuto un problema, soprattutto in qualifica, di cui non abbiamo ancora capito il perchè e che qui peraltro non si è ancora presentato.”

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Ottima l’accoglienza da parte di Nielsen Racing.. “Il team ha investito tantissimo, anche nel settore tecnico e anche la line-up dei piloti non scherza, peró la differenza non la fa solo il pilota. A Barcelona in gara, è vero, abbiamo fatto degli errori al pitstop, e qui abbiamo ancora un po’ di gap rispetto ai migliori ma cercheremo di sfruttare anche questa gara per continuare a migliorare.”

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Tante facce nuove nel paddock rispetto alla tua ultima stagione completa… “Ci sono tanti giovani che sono veramente veloci, a cui serve però maggiore esperienza soprattutto nel traffico e nel salvaguardare la macchina. Anche Matteo (Cairoli) ad esempio, che qui è andato come un treno, non corre da solo…”

Cosa ne pensi delle nuove gomme portate da Goodyear per le LM P2? “Le nuove gomme Goodyer, a fronte di un test fatto in precedenza, permettono di abbassare leggermente la vettura perchè hanno una spalla leggermente più alta. A parte questo, sono sostanzialmente simili. Sono invece un po’ deluso dal comportamento di Michelin, praticamente identiche tra IMSA e WEC, che per strategie di marketing stanno compromettendo la prestazione, anche a scapito della sicurezza e senza reali vantaggi pratici in termini di ecosostenibilità.”

Qui lunedí dovrebbero esserci dei test aerodinamici in funzione di Le Mans, senza chicane ovviamente.. “Io personalmente non ci sarò perchè con Louis (Deletraz) saró in Dallara per provare al simulatore la gara IMSA di Laguna Seca, però nel caso sarà una buona occasione per il team.”

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Cosa pensi dell’attuale ELMS? “L’ELMS ora come ora è il campionato più onesto perchè tutte le LM P2 partono con le stesse potenzialità, non c’è BoP per trovare delle scuse. Oggi Cairoli ad esempio ha fatto la prestazione trovando un giro pulito e nessuno andrà mai a lamentarsi per questo” Però qualche sospetto sul fatto che non tutte le macchine siano effettivamente uguali, magari nel motore, circola lo stesso in questo paddock, vedi Le Mans 2023. “Rumors ne ho sentiti anche io, ma dopo quella Le Mans hanno tenuto la macchina in parco chiuso per due mesi senza trovare nulla, quindi anche se in tanti si sono lamentati non ci sono prove e finisce lí.”

Due parole sull’IMSA? “Quest’anno abbiamo avuto tanti problemi, non solo in gara, ed incredibilmente anche ad adattarci alla Cadillac. Il joker che è stato giocato dal costruttore pare avere complicato le cose e se ci fate caso i team che stanno andando meglio sono quelli che hanno cambiato di meno, anche se finora i risultati hanno premiato soprattutto Porsche rispetto a BMW.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Cairoli senza rivali nelle prime libere a Le Castellet. Tris Ferrari in GT

Matteo Cairoli al top anche nelle prime libere della 4 Ore di Le Castellet. Dopo aver primeggiato nei test di ieri, il comasco di Iron Lynx-Proton ha abbassato il suo stesso limite del weekend di ben mezzo secondo col tempo di 1.49.096, lasciando a quasi 9 decimi Pietro Fittipaldi con la vettura di Vector Sport. A oltre un secondo il resto del lotto, capeggiato da Luca Ghiotto con la #43 di Inter-Europol.

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A Laurents Hörr la palma del migliore fra gli equipaggi Pro/AM con la settima prestazione assoluta per DKR Engineering, in una sessione neutralizzata in diverse occasioni ma che ha visto una sola red flag per recuperare l’Oreca #25 di Algarve Pro Racing, ferma con Krinton Lentoudis, su un cordolo nella parte terminale del circuito.

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Anche Adrien Closmenil non ha dismesso la corona del migliore, svettando sul resto delle LM P3 col tempo di 1.58.701, inferiore di 3 decimi comunque al best lap dei test di ieri. Ancora Rik Koen e la Ligier #8 del Team Virage alle spalle dell’entry di CLX Motorsport, e poi ancora Reece Gold di Inter-Europol e Quentin Antonel di M Racing.

Non ha partecipato alla sessione Griffin Peebles per motivi “scolastici”. Il pilota australiano del WTM by Rinaldi, impegnato anche nella Michelin Le Mans Cup, dovrebbe tornare in azione al più tardi domani.

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E’ uno-due-tre Ferrari infine tra le GT3, con Davide Rigon a ribadire il proprio primato sulla pista della Provenza col tempo di 2.03.716, quasi 2 decimi in meno della migliore prestazione dei test, davanti a Riccardo Agostini con l’altra 296 GT3 di AF Corse, ad appena 28 millesimi. Completa il tris delle GT del Cavallino Riccardo Pera con la vettura di GR Racing.

Da segnalare il forfait da parte di Claudio Schiavoni per un problema fisico (forse alla schiena) sulla Porsche Proton #60. Al suo posto correrà il patron Christian Ried.

Il programma odierno proseguirà con la consueta mezz’ora riservata ai Bronze driver a partire dalle 15.00. Domani le seconde libere e le qualifiche, alle 10.10 e alle 14.20. Queste ultime saranno fruibili sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Cairoli al top nella giornata di test al Paul Ricard

Matteo Cairoli ha svettato nella giornata di test propedeutica alla 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series. L’alfiere di Iron Lynx-Proton nella sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.49.559, battendo di oltre 2 decimi Nick Yelloly con l’Oreca #43 di Inter-Europol.

Al mattino è stato invece Mathias Beche a firmare la migliore prestazione con 1.49.870 per il TDS, miglior risultato peraltro tra gli equipaggi Pro/AM, davanti all’altra vettura gestita dall’equipe di Xavier Combat marchiata Panis VDS con Charles Milesi distanziato di appena 54 millesimi.

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I crono più alti rispetto agli scorsi anni non devono trarre in inganno, in quanto quest’anno le vetture debbono affrontare la chicane atta a rallentare il ritmo sul Mistral.

Da segnalare inoltre che Goodyear ha portato qui delle nuove mescole per LM P2, che verranno utilizzate per tutto il resto della stagione europea, compresa Le Mans per le 17 vetture della categoria cadetta ammesse.

Alla sessione pomeridiana ha partecipato anche Sophia Floersch sulla #25 di Algarve Pro Racing, squadra nella quale ha militato tra il 2021 ed il 2022 conquistando anche un secondo posto proprio al Paul Ricard. La pilotessa tedesca, alla ricerca di un nuovo programma dopo l’interruzione repentina della stagione Indy NXT,  non parteciperà comunque al prosieguo del weekend ELMS.

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Tra le LM P3, Adrian Closmenil non ha lasciato spazio ai rivali, segnando il tempo di 1.59,579 nel tormentato turno del mattino, interrotto per ben quattro volte, protagoniste la Ligier #35 di Ultimate, l’Oreca #22 di United Autosports (due volte) e per togliere l’immancabile birillo ciccato alla Virage du Camp.

Nel pomeriggio, il pilota di CLX Motorsport ha ritoccato la sua stessa prestazione di oltre un secondo con 1.58.400, lasciando Rik Koen del Team Virage a quasi mezzo secondo.

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In GT3 infine, zampata finale di Davide Rigon sulla Ferrari AF Corse #51, Il pilota vicentino con 2.03.906 ha lasciato Alessio Picariello, ricordiamo gravato di 10 kg extra grazie al terzo posto di Barcelona, a 155 millesimi. Al mattino Rigon aveva pure preceduto tutti con un tempo leggermente superiore, 2.04.036, precedendo le altre 296 GT3 di Gianmaria Bruni e Miguel Molina.

In pista quest’oggi anche le vetture della Michelin Le Mans Cup, che pure animeranno il weekend di gara insieme alla Ligier European Series.

Domani inizieranno le prove ufficiali, a partire dalle 11.00. Il programma proseguirà poi con la consueta mezz’oretta riservata ai Bronze driver dalle 15.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning session

I risultati della Afternoon session

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WEC – Tre volti nuovi a Spa: Müller e Wehrlein in Porsche, Nakayama in Lexus. Si discute del futuro di Hypercar e idrogeno

Ancora non si sono spenti gli echi di Imola che fra due settimane il FIA WEC riparte con la 6 ore di Spa-Francorchamps. Sempre 36 le vetture full-season, con alcune novità, prima fra tutti Porsche, che in previsione della 24 Ore di Le Mans schiererà Nico Müller e Pascal Wehrlein sulle due 963 ufficiali, stante anche la concomitanza con il round IMSA di Laguna Seca.

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Per il campione in carica della Formula E, fresco reduce dal successo nel Miami e-Prix, come riportato in precedenza su queste pagine, è già previsto l’impiego sulla terza Porsche Penske al fianco di Felipe Nasr e Nick Tandy, mentre l’ex-Peugeot fungerà da pilota di riserva nella classica della Sarthe.

Tra le Hypercar, ancora equipaggio a 2 per le Aston Martin Valkyrie, ma anche, sempre a causa degli impegni noti, per BMW, che si affiderà alle coppie Kevin Magnussen/ Raffaele Marciello sulla M Hybrid V8 #15 e Robin Frijns / Renè Rast sulla #20.

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Stante il perdurare dell’assenza di Ben Barnicoat, Akkodis ASP farà debuttare sulla Lexus #78 Yuichi Nakayama assieme ad Arnold Robin e Finn Gehrsitz. Il 33enne giapponese è da anni un protagonista del SuperGT nelle fila del Toyota Team SARD ed ha avuto occasione di provare la RC F GT3 nel corso di un recente test sulla pista belga. Ricordiamo che sul Santerno fu Esteban Masson a prendere il posto dell’infortunato pilota britannico.

Non dovrebbe essere infine della partita Christian Ried sulla Mercedes AMG LMGT3 #61 di Iron Lynx al fianco di Lin Hodenius e Maxime Martin. Attendiamo di conoscere il nome del pilota bronze ranked cosí come le nuove equivalenze del BoP.

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Chi sicuramente ci sarà è invece l’Alpine Alpenglow, il prototipo a idrogeno presentato proprio lo scorso anno a Spa, che effettuerà dei giri dimostrativi venerdí 9 maggio dalle 14.00 e sabato 10 alle ore 12.20, insieme ad una Toyota Yaris H2 concept, anch’essa spinta da un propulsore zero emissioni. Al momento l’introduzione della nuova classe a idrogeno del WEC è prevista nel 2028.

Restando nel tema dei regolamenti tecnici, nei giorni scorsi diverse testate si sono dilungate sulle possibili variazioni all’attuale normativa riguardante le Hpercar, in vigore sino al 2029. In ballo la creazione di un’unica vera categoria, senza più adeguamenti tra LMH ed LMDh, argomento che sarebbe addirittura già stato discusso a porte chiuse, in assenza dell’ACO, da alcuni dei costruttori attualmente impegnati nella serie mondiale.

A Spa cercheremo di carpire dai diretti interessati le prospettive future di questo possibile cambiamento, tenuto conto sia delle new entry annunciate quali Genesis, Ford e McLaren, che degli impegni assunti a suo tempo dai costruttori già presenti.

L’appuntamento in pista con la 6 Ore di Spa-Francorchamps è previsto dalle 11.30 di giovedi 8 maggio per le prime libere. Qualifiche venerdí 9 dalle 14.40 e start della gara dalle 12.00 di sabato 10 maggio. Qualifiche e gara saranno fruibili sulla WEC TV e sui canali Eurosport della piattaforma Discovery+. La gara infine sarà trasmessa anche sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Porsche, Akkodis ASP

L’entry list della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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ELMS – Grandi ritorni nel weekend a Le Castellet con Nielsen e Calado

Nel weekend ritorna l’European Le Mans Series per il secondo atto stagionale a Le Castellet. Ancora 44 le vetture presenti, con un paio di ritorni d’eccezione.

Nicklas Nielsen prenderà il posto di Alessio Rovera, impegnato a Brands Hatch nel GTWC Europe, sull’Oreca LM P2 iscritta in Pro/Am di AF Corse trionfatrice a Barcelona al fianco di Matthieu Vaxivière e Francois Perrodo. Per il danese di Ferrari, ricordiamo campione europeo tra le GTE nel 2019 con Luzich Racing, si tratta di una rimpatriata dopo la campagna 2022 disputata coi colori bretoni, conclusa al terzo posto fra i Pro/Am.

Più recentemente, il trionfatore di Le Mans 2024 ha corso con una 488 GTE ed una 296 GT3 insieme ai connazionali di Formula Racing, vincendo nel season opener dello scorso anno a Barcelona.

Più distante nel tempo invece la presenza di James Calado nella serie europea, ben 10 anni, dalla gara finale della stagione 2015 all’Estoril sulla Ferrari 458 GTE del JMW. Il pilota britannico rimpiazzerà Daniel Serra per una concomitanza con le Stock Car Brasil, e si alternerà a Takeshi Kimura e Ben Tuck sulla Ferrari 296 GT3 di Kessel Racing giunta seconda nella gara di apertura.

Effort peraltro non proprio sconosciuto al vincitore di Imola, avendo fatto parte dell’equipaggio laureatosi campione nell’Asian Le Mans Series 2018-19.

Per il resto, line-up immutate, salvo l’assenza del danese Sebastian Gravlund nelle fila di Eurointernational e la sostituzione di Louis Rossi con Louis Stern in seno ad Ultimate, entrambe tra le LM P3.

Pronti a dare battaglia come a Barcelona, svariati equipaggi di rispetto, a partire da IDEC Sport, capoclassifica tra le LM P2 davanti a Panis VDS e Vector Sport. Ricordiamo le presenze di Filipe Albuquerque in Nlelsen Racing, Pipo Derani con CLX Motorsport e dei nostri Luca Ghiotto, Matteo Cairoli e Francesco Simonazzi rispettivamente per Inter-Europol, Iron Lynx-Proton e Duqueine.

Tra i Pro/AM sarà invece il solo Giorgio Roda a difendere i nostri colori per Proton Competition, alla ricerca dell’ennesima pole position.

Lo scorso anno fu dominio di RLR MSport sin dalle qualifiche tra le LM P3, cosí come per Spirit of Race fra le GT3, categoria questa che vedrà le Iron Dames, trionfatrici nel season opener, appesantite di 30 kg dal Success Ballast. 20 kg extra saranno invece assegnati alla Ferrari #57 di Kessel Racing e 10 kg alla Porsche Proton #60.

L’appuntamento in pista al Circuit Paul Ricard è per giovedí 1° maggio con i test collettivi. Prime libere venerdi 2 alle 11.00, qualifiche sabato 3 dalle 14.20 e start della 4 Ore di Le Castellet alle 12.00 di domenica 4 maggio. Qualifiche e gara saranno fruibili gratuitamente in video sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

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WEC – Le dichiarazioni Ferrari dopo il successo di Imola

Per chiudere il positivo weekend di Imola, ecco le dichiarazioni di piloti e manager Ferrari:

Antonio Giovinazzi (#51 Ferrari):

“È stato un weekend fantastico ed il team ha fatto un lavoro pazzesco: ci sono state tante neutralizzazioni, ma siamo sempre stati capaci di prendere le giuste decisioni. Devo ringraziare il team perchè la macchina era fantastica. L’ultimo stint poi sembrava non passare mai: è stata una 24h non una 6h!. Tra l’altro vinciamo sempre la gara giusta dopo Le Mans 2023 in un giorno speciale come quello di Pasqua. Intanto ci godiamo il momento: nel 2024 non eravamo mai stati in grado di vincere per una serie di problemi. Il campionato è il primo obiettivo, e due podi in due corse è un risultato eccellente.”

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Riguardo la strategia? “Calado ha gestito alla perfezione la gomma, poi abbiamo dovuto superare la Porsche che era su una strategia leggermente differente. La Virtual Safety Car e la pioggia sono state due variabili, e la scelta di optare per le soft è stata fatta visto il meteo incerto. La nostra strategia è stata ottima.”

James Calado (#51 Ferrari):

“È una delle vittorie più belle della mia carriera perché non mi era mai capitato di salire sul gradino più alto del podio davanti ai nostri tifosi. È un’emozione incredibile e sono orgoglioso che siamo riusciti a tornare a vincere dopo tanto tempo proprio a casa nostra. Oggi abbiamo sfruttato le nostre potenzialità, siamo stati fortunati e la strategia è stata perfetta. Come squadra abbiamo fatto un lavoro eccellente e dedichiamo questo successo ai nostri splendidi tifosi”.

Alessandro Pier Guidi (#51 Ferrari):

“Sono contento di questa vittoria che abbiamo inseguito a lungo, e indubbiamente meritato. Già nella scorsa stagione per un motivo o per l’altro l’abbiamo sfiorata più volte senza raggiungerla e non c’è miglior cosa che ottenere questo successo davanti ai nostri tifosi, a Imola. Dopo la vittoria di Le Mans mi è mancato non salire sul gradino più alto del podio, ma non ero preoccupato perché penso sempre all’obiettivo finale più che al traguardo parziale. Se avessi dovuto scegliere una gara dove tornare a vincere, era proprio Imola”.

Nicklas NIelsen (#50 Ferrari):

“Passare così tante auto nella prima parte è stato bello: purtroppo poi in seguito le cose non sono andate come volevamo…. Ovviamente siamo dispiaciuti di come è andata a finire, perchè eravamo in ottima posizione per conquistare punti pesanti. Dopo le qualifiche abbiamo dovuto cambiare strategia, cercando di anticipare il più possibile le soste ad inizio gara, ma prima ci hanno limitato le bandiere gialle, e poi nel finale purtroppo Fuoco ha bucato. Sarà per la prossima.”

Phil Hanson (#83 AF Corse Ferrari):

“Oggi potevamo arrivare in P2, ma abbiamo avuto traffico e non siamo più riusciti a recuperare. Certamente credo fosse possibile battere Alpine e BMW per il podio, ma in ogni caso possiamo essere molto contenti. Il risultato odierno è ottimo per il campionato e sono molto contento che la Ferrari abbia vinto soprattutto per le tante persone presenti sugli spalti a tifare.”

Salvi

Giuliano Salvi – Race & Test Operation Manager:

Innanzi tutto congratulazioni, le strategie quest’anno hanno funzionato: “Abbiamo commesso errori e fatto cose positive, lo abbiamo sempre ammesso, e sapevamo che quello delle strategie era un aspetto su cui dovevamo migliorare. Inoltre, ci hanno aiutato anche gli upgrade alle vetture, a partire dal Joker che abbiamo speso l’anno scorso, ma è stato importante anche il lavoro di simulazione, e dopo il duro lavoro durante l’inverno credo che ora si sia tutto concretizzato, cosí una delle nostre debolezze è diventata uno dei nostri punti di forza.“

La scelta delle gomme è dovuta all’arrivo della pioggia per la #51 e la #83? “Sì, assolutamente. Ovviamente, passare da “hero to zero” in questo tipo di situazione è un attimo. In ogni caso, tutte le scelte sono state fatte vagliando i dati a nostra disposizione: avevamo diversi modelli che prevedevano una possibile pioggia  tra le 17:30 e la fine della gara, cosa che si poteva ipotizzare anche solo guardando il cielo sopra di noi, quindi abbiamo optato per la soluzione più sicura in questo scenario, cosa che probabilmente non ha funzionato molto bene sull’83. Le soft sono un tipo di gomme che se in assenza di traffico ti aiutano e ti danno fiducia in caso di pioggia, e mentre la 51 era in buona posizione per gestirle al meglio, la #83 no. A posteriori, probabilmente avremmo dovuto restare sulle medie.”

“A Imola poi sorpassare è molto difficile ed è molto importante mantenere la posizione in gara ed è fondamentale spendere il minor tempo possibile in pitlane; recuperare, come avete visto per la sfortunata prova della macchina numero 50, è molto rischioso. Purtroppo l’auto si è trovata un giro dietro e solo grazie alla Virtual Safety Car siamo riusciti a tornare nel giro del leader. Al contrario, sulla 51 abbiamo eseguito esattamente quello che avevamo pianificato al mattino e addirittura, sapendo che non ci sarebbe stata pioggia, avremmo potuto fare anche qualcosa di più.

Come vedi il prosieguo del campionato? “Beh, in Qatar è stato più facile del previsto perché Cadillac era estremamente forte e con il loro incidente ci hanno reso la vita molto più facile. Ma senza quell’incidente credo che avremmo vissuto una gara completamente diversa, e alla fine la Toyota era semplicemente lì. Qui in definitiva abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma non dobbiamo dimenticare che l’Alpine ha corso una gara molto consistente e anche la BMW è stata davvero forte, al punto che abbiamo dovuto spingere forte per rimanere davanti alla macchina numero 20.”

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Antonello Coletta, Global Head of Endurance and Corse Clienti:

“La soddisfazione è enorme per questa vittoria ottenuta in Italia con la 499P numero 51 davanti ai nostri tifosi. Dopo la tripletta in Qatar, abbiamo ribadito oggi quanto il lavoro svolto durante l’inverno sia stato utile e positivo. Qui a Imola ovviamente ci aspettavamo un risultato migliore con le altre due vetture con le quali, per differenti motivi, non siamo riusciti a concretizzare quello che avremmo desiderato. Portiamo a casa una seconda vittoria in altrettante gare di questa stagione: faccio i complimenti a tutta la squadra che ha fatto un grande lavoro come abbiamo dimostrato sabato, per esempio, sostituendo il motore della vettura numero 83 in un’ora e 45 minuti in tempo per la qualifica e ottenendo un secondo tempo in griglia. Questo è senza dubbio un bel momento per noi, ma non dobbiamo rilassarci perché siamo solo alla seconda gara del campionato e ne abbiamo di fronte altre sei, incluso l’appuntamento più importante a Le Mans”.

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Ferdinando Cannizzo, Head of Ferrari Endurance Race Cars:

“Questo risultato ripaga di tutti gli sforzi fatti ed è una testimonianza del grande lavoro e della determinazione di tutta la squadra. Sono dispiaciuto per non aver portato sul podio la 499P numero 50 a causa della foratura, ma la strategia che avevamo impostato per cercare di farla risalire nelle prime posizioni stava funzionando molto bene. La prova dell’equipaggio numero 51 è stata perfetta, nonostante la gara si sia dimostrata complessa e la concorrenza molto forte, come ci aspettavamo, siamo riusciti a fare tutto al meglio. Ora guardiamo avanti consapevoli che ci aspettano altre gare difficili, ma con questo spirito sono convinto che potremo toglierci altre soddisfazioni”.

Interviste raccolte da Luca Pellegrini e Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Ferrari

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WEC – La Ferrari trionfa a Imola. La Porsche Manthey tiene a bada la BMW, Rossi secondo in GT

La 6 Ore di Imola si è chiusa col successo della Ferrari di Antonio Giovinazzi, James Calado ed Alessandro Pier Guidi. Determinante la strategia, che, dopo una prima metà di gara abbastanza impostata, con la #51 e la #83 dominatrici incontrastate e la #50 in continua rimonta dal fondo aiutata da una strategia aggressiva, ha ripreso vita dopo la prima safety car che ha visto protagonista la BMW #31 del WRT e l’Aston Martin dello Heart of Racing.

Sempre sotto la minaccia della temutissima pioggia, cosí determinante nel 2024, le Rosse hanno scelto una strategia conservativa, lasciando spazio nientemeno che alla Porsche #6. Il contatto – ad avviso sia nostro che della direzione gara, evitabile – tra la BMW di Valentino Rossi e la Ferrari di Simon Mann alla Rivazza, con l’ingresso della vettura di servizio, allo scadere della quarta ora ha ulteriormente rimescolato le carte in tavola.

Alessandro Pier Guidi riconquistava la testa della gara, ma la corsa delle LMH scorreva su tre binari paralleli, dettati dai consumi: Antonio Fuoco contro Sebastien Buemi, un lungo duello terminato purtroppo con una foratura della Rossa #50, Robert Kubica contro tutti, e la #51 prima delle vetture sicuramente costrette ad uno splash per terminare la gara.

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Alla fine è stato lo splash del box Ferrari a risultare decisivo, con Pier Guidi a tagliare il traguardo con 8”5 di vantaggio sulla BMW #20 di Renè Rast, Kelvin van der Linde e Robin Frijns e l’Alpine di Fred Makowiecki, Jules Gounon e Mick Schumacher. P4 per la gialla 499P di AF Corse, forse sacrificata sull’altare della sicurezza, a precedere la Toyota #8.

Solo P8 per la migliore delle Porsche, scomparse completamente dalla lotta nel finale, mentre la #50 vincitrice in Qatar chiude al 15mo posto. Pessima la prestazione delle Cadillac, mentre le Aston Martin terminano entrambe, ma a ben 4 giri dal leader.

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Assolutamente determinante ai fini del risultato delle GT3 la penalità assegnata alla BMW #46 del WRT. Kelvin van der Linde nel finale ha furoreggiato fino ad insidiare la Porsche del Manthey 1st Phorm, ma la vecchia volpe Richard Lietz, incaricato dello stint finale dopo Ryan Hardwick e Riccardo Pera, non ha permesso alcunchè al sudafricano, con Rossi e Al Harthy sul secondo gradino del podio, proprio come nel 2024.

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A seguire le due Lexus di Akkodis ASP, che forse hanno pagato la strategia di sostituire prima possibile i piloti Bronze, magari attendendosi quella pioggia che, a parte alcune gocce, non ha mai fatto capolino, mentre VISTA AF Corse può fregiarsi del quinto posto, davanti alle due Corvette di TF Sport.

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In classifica generale, gli equipaggi delle tre Ferrari conducono con 50 per la vincitrice odierna, 39 per AF Corse e 38 punti della #50. Lontani gli inseguitori, con le due BMW davanti alle Toyota. Tra le GT3, la Corvette #33, che oggi ha chiuso in P5 nonostante i 36 kg di zavorra del Success Handicap, continua a condurre con 44 punti contro i 33 dell’equipaggio della Lexus #78 ed i 27 della McLaren 59, oggi solamente  14ma.

Il prossimo appuntamento con la serie mondiale è per la 6 Ore di Spa-Francorchamps, fra tre settimane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Imola

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WEC –  Ferrari punta al tris alla metà gara, ma bisogna fare i conti con una Porsche. Rossi infiamma in GT

Dominio Ferrari fin qui nella 6 Ore di Imola. Antonio Giovinazzi ha preso il volante da James Calado e ha mantenuto un cuscino nei confronti della 499P di AF Corse, affidata in questo frangente a Yifei Ye, e sul resto degli inseguitori.

La BMW #25, detentrice sin dallo start della terza piazza, inizia a sentire il fiato della terza Ferrari, la #50 partita dal fondo dello schieramento dopo la cancellazione ieri di tutti i tempi delle qualifiche. Miguel Molina, subentrato a Nicklas Nielsen, ha approfittato per ridurre ulteriormente il gap dai battistrada e alla metà della percorrenza si trova ora davanti a Raffaele Marciello, al volante per secondo sulla migliore delle BMW.

Disavventure varie per gli altri inseguitori, a partire dall’altra BMW, centrata nel posteriore dall’incolpevole Mike Conway dopo un lungo alla Variante Alta. Indispensabile la sosta per entrambe le vetture per il cambio del posteriore della M Hybrid V8 più un rabbocco di emergenza in regime di Full Course Yellow per la GR010-Hybrid #7. Neutralizzazione assassina anche per l’altra Toyota, investita di un drive-through per speeding in regime di FCY

La graduatoria precisa alla metà gara registra quindi una situazione particolare, con Giovinazzi al comando su Ye e sulle due Peugeot, tutti in attesa della terza sosta. In realtà dopo tutte le soste, davanti a tutti si trova ora la Porsche #6 con Matt Campbell, gestita al meglio dal Team Penske nel periodo di neutralizzazione, inseguita da vicino dalla 499P #51; a seguire la BMW #20 e la Toyota #7, queste ultime fuori strategia.

Grande lotta in GT3, con le Lexus, le BMW e la Ferrari #21 a ripassarsi vicendevolmente. Timur Bogulavskyi è pronto ad impossessarsi della leadership di categoria passando Valentino Rossi, subentrato sull’altra M4 GT3, a gomme fredde. Il “Dottore” lo ripasserà comunque a sua volta poco dopo.

In palla anche le Lexus, soprattutto nelle mani di Clemens Schmid, che, approfittando del cambio forzato allo scadere dell’1h45’ dei piloti Bronze, si installa al comando delal categoria. Simon Mann dal canto suo è rinvenuto anch’egli su Bogulavskyi per una seconda piazza virtuale.

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Fatto sta che alla metà gara Rossi risulta condurre con un discreto vantaggio su Petru Umbrarescu e la Lexus #87 e sulla Ferrari VISTA AF Corse #21 dopo il sacrosanto drive-through assegnato alla BMW #31 a seguito del contatto che ha messo fuori gara l’Aston Martin dello Heart of Racing. Il tutto sotto un cielo che annuncia la fatidica pioggia, che è prevista ora per lo scadere della quinta ora.

Piero Lonardo

Foto: Giulio Villa, Piero Lonardo

La classifica dopo la terza ora di gara

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WEC – Ferrari in controllo dopo la prima ora a Imola

Inizia bene la 6 Ore di Imola per la Ferrari, che dopo un’ora di gara mantiene le prime due posizioni conquistate ieri con la Hyperpole. James Calado è partito ottimamente dalla pole, mentre Phil Hanson ha tenuto sulla BMW di Kevin Magnussen, aggressiva all’interno.

Forse anche un piccolo contatto fra le due 499P, mentre alle loro spalle erano le due Alpine ad ostacolarsi, favorendo il sorpasso da parte della Cadillac di Paul di Resta.

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Tra le GT3, bene Ahmad Al Harthy con la BMW #46 in pole position, seguito a ruota da Francois Heriau sulla Ferrari #21, subito P2 sulla Lexus di Petru Umbrarescu. Purtroppo per VISTA AF Corse la partenza della 296 veniva considerata non corretta ed era costretta a 5” extra di stop alla prima sosta insieme ad altre sei vetture.

Alle spalle dei battistrada, iniziava la rimonta della Ferrari #50 nelle mani di Nicklas Nielsen, ma la prima vera emozione la davano Celia Martin e Ben Keating, a contatto al Tamburello. Fuori la prima Full Course Yellow per la ghiaia portata in pista.

Al restart Heriau approfittava della BMW #46, ma era poi costretto a cedere nuovamente la posizione dopo la prima sosta collettiva delle GT. A seguire, appena passata la prima ora di gara, toccava alle Hypercar: Nielsen era il primo a transitare in pitlane, solo carburante, mentre Calado e Magnussen tentavano l’overcut, ma le posizioni di testa rimanevano immutate, mentre al contrario la strategia della 499P #50 si dimostrava vincente, portando Nielsen alle spalle della top five, che oltre alle altre due Ferrari e alla BMW #15 comprende anche le due Toyota.

Le due Lexus, apparse in piena forma durante le libere, invece si sono accodate alle due battistrada in GT3. Si attende comunque la pioggia a breve a complicare le strategie in pista. Al momento in cui scriviamo è scesa in pista per la prima volta la Safety Car a causa dell’incidente che ha visto l’Aston Martin GT3 di Ian James nelle barriere della Rivazza dopo il contatto con la BMW di Yasser Shahin. In precedenza Paul di Resta è finito in testacoda a seguito di una toccata da parte della Cadillac di Earl Bamber,

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la prima ora di gara

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WEC – A Imola è festa con le Hyperpole di Rossi e Giovinazzi

Festa tricolore nelle qualifiche della 6 Ore di Imola, che hanno premiato la Ferrari 499P #51 e la BMW #46 del WRT. Al volante delle due vetture nella Hyperpole due piloti italiani, Antonio Giovinazzi e Valentino Rossi, che hanno condiviso gli onori del pubblico di casa per LMH e GT3.

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Poteva trattarsi di un tris delle Rosse nella categoria regina, ma la direzione gara, veramente fiscale, ha agito nei confronti di Antonio Fuoco, privandolo di ogni prestazione valida prestazione nel primo turno, sempre per track limits. Il pilota calabrese, che non è stato comunque l’unico pilota colto in fallo dalla direzione gara, ha ammesso l’errore, anche se pare che in precedenza i cordoli della Gresini non fossero stati indicati quale punto sensibile in tali termini.

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A fianco di Giovinazzi, autore di un giro valido 1.28.920 partirà la 499P di AF Corse, con Robert Kubica che ha chiuso a quasi 8 decimi con la gialla #83, cui è stato sostituito il motore, saltato nelle libere-3, a tempo di record. In gara anche la Cadillac #12, rovinata in mattinata sulle gomme della Rivazza, che chiude in P9. Delusione per l’altra V-Series-R, che non passa la prima tagliola con un Sebastien Bourdais sconsolato.

Alla fine quindi è seconda fila per lo specialista delle qualifiche IMSA Dries Vanthoor con la BMW #15, e per la Toyota #8 di Ryo Hirakawa, a 1”1. Toyota come Alpine è l’unico marchio ad avere qualificato entrambe le vetture al secondo turno, il tutto nonostante le peripezie di Charles Milesi sulla A424 #35.

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Valentino Rossi ha invece colto la prima pole position nella serie mondiale, dominando la Hyperpole delle GT3 con la BMW del WRT contraddistinta dall’iconico numero 46. Il “Dottore”, che ha rilevato il volante da Ahmad Al Harthy, pure al top nel primo turno, ha chiuso con 1.42.355, lasciando Clemens Schmid a 3 decimi con la Lexus #87 di Akkodis ASP.

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Seconda fila per Zach Robichon e Simon Mann, rispettivamente con l’Aston Martin dello Heart of Racing e la Ferrari #21, mentre l’altra 296 di VISTA AF Corse ha fallito il taglio per 41 millesimi. Lexus e McLaren sono gli unici marchi ad aver piazzato entrambe le vetture fra i primi dieci, con le 720S di United Autosports che chiudono in P8 e P9.

Domani alle 13.00 lo start della 6 Ore di Imola. Telecronaca prevista sui canali SkySport ed Eurosport (Discovery+), oltre che sulla piattaforma WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Giulio Villa

I risultati delle Qualifiche