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Fuoco

GTWC Europe, prove libere Paul Ricard: Ferrari al top con il buio

Ferrari svetta nelle prove libere della 1000km del Paul Ricard, secondo atto del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra (Iron Lynx #71) e James Calado/Nicklas Nielsen/ Miguel Molina (Iron Lynx #51) chiudono in vetta la giornata davanti alla BMW M4 GT3 #98 di ROWE Racing affidata a Augusto Farfus/ Nick Catsburg /Nick Yelloly.

Audi insegue al quarto ed al quinto posto, rispettivamente con Christopher Mies/ Patric Niederhauser /Lucas Légeret (Sainteloc Racing #25) e Dries Vanthoor/Charles Weerts /Kelvin van der Linde (WRT #32). Sesto posto overall, primo in Gold, per Hubert Haupt/ Arjun Maini/ Florian Scholze (HRT #5/Mercedes), mentre è da segnalare il giro veloce in Silver Cup per Audi con Alex Aka/Nicolas Schöll/ Marius Zug (Attempto Racing #99).

Appuntamento a domani per le qualifiche e la gara, come sempre sulla distanza dei 1000km.

Luca Pellegrini

FP1 GTWC Europe Paul Ricard

PQ GTWC Europe Paul Ricard

Foto: GTWC Europe

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USCC/WEC – Ecco la Acura LMDh che (per ora) non andrà a Le Mans

Diffuse oggi le prime immagini in livrea camo della Acura ARX-06, la nuova LMDh/GTP del ramo sportivo Honda.

La linea pare sostanzialmente riprendere quella della precedente ARX-05, pure sviluppata da Oreca, ora impegnata nel WeatherTech SportsCar Championship con il Wayne Taylor Racing e col Meyer Shank Racing dopo aver raggiunto il titolo nel 2019 e nel 2020 col Team Penske.

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Entrambi i team sono stati confermati quali portacolori del marchio nipponico per il prossimo anno nella serie IMSA; esclusa invece la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 2023. Come riportato da un noto media statunitense, la partecipazione all’edizione del centenario della classica della Sarthe non è mai stata nei piani, mentre ogni possibilità di partecipazione nel 2024 dovrà comunque essere approvata dalla casa madre Honda.

Una decisione apparentemente controcorrente, dato l’hype attuale nei confronti delle Hypercar e considerato l’interesse che il WTR ha sempre dimostrato verso Le Mans, ma va ricordato che Acura è un marchio presente solo sul suolo nordamericano e che all’epoca la squadra di Wayne Taylor utilizzava telai Cadillac, costruttore che al contrario ha tutto l’interesse di ritornarvi dopo gli outing dei primissimi anni 2000.

Frattanto a Le Mans si è svolta la prima giornata del Pesage in Place de la Republique. I fans, una volta diradata la pioggia battente che ha complicato il programma della mattinata, hanno potuto nuovamente ammirare da vicino i bolidi che prenderanno parte alla 90ma edizione.

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Di scena tra le Hypercar l’equipaggio dell’Alpine, al momento in testa alla classifica del World Endurance Championship, mentre tra le livree si è fatta sicuramente notare quella del Nielsen Racing, impreziosita con riferimenti alle origini messicane di Rodrigo Sales, che con Ben Hanley e Matt Bell compone l’equipaggio dell’Oreca LM P2 #24.

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Domani si riprende con l’altra metà del lotto; per chi volesse assistere, disponibile il collegamento streaming sul canale YouTube della 24 Ore di Le Mans https://www.youtube.com/c/24heuresdumans

Piero Lonardo

Foto: Acura, 24H Le Mans, Nielsen Racing

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WEC – Ecco il BoP per la Journèe Test. Hardpoint out, Absolute in

Reso noto in giornata il Balance of Performance della 90ma 24 Ore di Le Mans. Come noto si tratta di un BoP specifico per la 24 Ore ed è passibile di modifiche dopo la Journèe Test di domenica.

Tra le Hypercar, le due Toyota correranno con 4 kg in più e ben 64 MJ in meno rispetto all’edizione 2021, e si troveranno a controbattere le più leggere Glickenhaus ed Alpine, posizionate rispettivamente a 1030 kg (peso minimo della SCG 007) e 952 kg dell’ex-R13 LM P1 contro i 1070 kg delle GR010-Hybrid. Ridotte però assai anche le potenze massime delle due contender in 910 MJ e 774 MJ contro gli 898 MJ dei trionfatori dello scorso anno.

In pratica si tratta delle medesime equivalenze della 6 ore di Spa, salvo una ulteriore riduzione di potenza assegnata all’Alpine di 23 MJ.

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Qualche differenza invece per le GTE-Pro sia rispetto al 2021 che all’ultima tappa del WEC. Le Ferrari trionfatrici lo scorso anno correranno con lo stesso peso minimo di 1269 kg ma con 4 litri di carburante in meno. Le 488 GTE Evo hanno corso a Spa con 1255 kg e 92 litri.

Modifiche anche alle equivalenze delle Corvette che, appesantite rispetto a Spa di 14 kg ma alleggerite rispetto allo scorso anno con 1269 kg, potranno anche disporre di un litro in più di carburante rispetto a Spa, 98 litri, uno in meno dello scorso anno.

Per ultime le Porsche, che manterranno il medesimo peso minimo del 2021 di 1295 kg, ben 31 in più di Spa, ma vedranno la propria autonomia potenzialmente aumentata con 102 litri, vale a dire la medesima di Sebring.

Differenziate anche le equivalenze in GTE-Am, dove le appesantite ma comunque più leggere Aston Martin (1.262 kg) se la dovranno vedere con le Ferrari a 1279 kg e le Porsche a 1295 kg – entrambe come lo scorso anno. Le 911 RSR-19 godranno come le sorelle iscritte tra le Pro di maggiore capacità del serbatoio con 99 litri contro i 92 delle Vantage ed i soli 87 (-4 litri rispetto al 2021) delle Ferrari.

Oltre al BoP, ricordiamo che in GTE-Am il Balance of Success vede i capolista della Aston Martin AMR appesantiti con 35 kg di zavorra contro i 30 dei “cugini” del TF Sport ed i 20 della Porsche #77 del Dempsey-Proton trionfatori a Spa. 5 Kg extra infine per la #46 del Project 1.

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Ancora una novità tra gli equipaggi, con la Porsche GTE-Am dell’Hardpoint a dichiarare forfait in favore dell’equipaggio di Absolute Racing, pure gestito da Proton. Niente debutto a Le Mans quindi per Katharine Legge e Rob Ferriol, con Martin Rump, Alessio Picariello ed Andrew Haryanto, sempre comunque – per regolamento – sotto la denominazione del team statunitense.

Come sempre alla Journèe Test sulle vetture si potranno alternare anche piloti di riserva oppure che ruoteranno all’interno delle diverse macchine dello stesso team. E’ il caso di Toyota, che ha listato Ryo Hirakawa, Brendon Hartley, Kamui Kobayashi e Mike Conway su entrambe le GR010-Hybrid, come WRT che ha fatto la stessa cosa con i suoi top driver Renè Rast e Mirko Bortolotti.

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Il Team Penske, all’ultima apparizione con l’Oreca LM P2, proporrà anche Mathieu Jaminet ed Harrison Newey, mentre il neoacquisto Peugeot, Paul di Resta, è atteso sull’Oreca #23 di United Autosports,  Matej Konopka dal canto suo potrà provare sulla entry di ARC Bratislava che ha svelato oggi i propri colori ed Alex Peroni su una delle due vetture di Algarve Pro Racing, come in ELMS. Jody Fannin infine è pure listato con la Ferrari del JMW vincitrice in GTE-Am nel 2017.

Il programma della Journèe Test prevede due lunghe sessioni, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 di domenica 5 giugno. Nel frattempo, a partire da domani tornerà il Pesage, le verifiche tecniche aperte al pubblico in Place de la Republique. Nelle foto di rito si sconteranno la tante assenze dovute alle concomitanze di Le Castellet (GTWC) e Detroit-Belle Isle (IMSA).

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della Journèe Test

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WEC/USCC – Cadillac e BMW, vernissage il 6 giugno. Mercedes svela una Hypercar.. che non correrà

Social network impegnatissimi in questi pochi giorni che ci separano dalla 24 Ore di Le Mans. BMW e Cadillac hanno reso noto che diffonderanno le immagini delle nuove LMDh rispettivamente lunedì 6 e giovedì 9 giugno.

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I relativi teaser fotografici hanno trovato spazio nelle bacheche degli organizzatori WEC ed ACO. Al riguardo ricordiamo che entrambi i prototipi sono stati sviluppato da Dallara Automobili.

Oggi invece era attesa un’altra presentazione, da parte nientemeno che di Mercedes. Il videoteaser riprodotto partiva dalla F1 per mostrare la silhouette di quello che poteva sembrare un prototipo. Peccato però che la realtà era diversa, in quanto trattavasi di una hypercar stradale, denominata AMG-One, dalle prestazioni stratosferiche grazie al motore utilizzato appunto in F1.

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Assolutamente niente impegno nella nuova categoria top endurance quindi per la casa della stella a tre punte, ma questa vettura, del costo su strada di ben 2.000.000 $ e dalla potenza di 1.049 HP, potrà solo affiancare l’Aston Martin Valkyrie nei sogni degli appassionati.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac, BMW, Mercedes

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WEC – Le prime livree per Le Mans

Il paddock di Le Mans inizia ad animarsi con il montaggio delle hospitality e la presenza di alcune macchine, in attesa del ritorno delle verifiche pubbliche, il Pesage, a partire da venerdí 3 in Place de la Republique.

Nel frattempo vengono svelate alcune livree speciali per Le Mans, tra cui quella del Panis Racing, che ancora una volta, dopo le “art car” del 2021, si è affidata un progetto quasi fatto in casa, ideato dall’ingegnere dei sistemi del team, Benjamin Louis, alias ”Asphaaalt”.

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Altre composizioni già venute alla luce nel frattempo sono quella dell’unica Ligier iscritta tra le LM P2 da parte del debuttante CD Sport e una delle tante Ferrari iscritte in GTE-Am, quella di AF Corse per APM Monaco di Louis Prette, Vincent Abril e Conrad Grunewald.

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Resi noti i colori anche da parte di JMW Motorsport. La Ferrari #66 per Renger van der Zande, Mark Kvamme e Jason Hart si presenterà con dei colori diversi – oltre che con equipaggio diverso – rispetto a quelli utilizzati in ELMS.

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Infine, la 488 GTE Evo del Riley Motorsports iscritta in GTE-Pro per Sam Bird, Shane van Gisbergen e Felipe Fraga, che ha fatto bella figura di sè ai box di Watkins Glen in occasione della recente tappa statunitense del Ferrari Challenge.

Una novità anche fra gli equipaggi, con Thomas Merrill ad affiancare Cooper MacNeil e Julien Andlauer sulla Porsche GTE-Am del WeatherTech Racing al posto di Gianluca Giraudi.

Nominati infine anche il Grand Marshal, lo starter ed il premio Spirit of Le Mans dell’edizione 2022 della classica della Sarthe. A dare il via all’edizione numero 90 sarà Patrick Pouyanné, President e direttore generale di TotalEnergies. Gérard Larrousse, autore di uno storico back-to-back 49 anni fa con la Matra, accompagnerà invece le vetture verso la linea di partenza.

A Bill France infine il premio Spirit of Le Mans, abitualmente affidato a uomini e donne di valore del mondo dell’endurance, è stato assegnato a Jim France, presidente dell’IMSA e della NASCAR. Ricordiamo che, come segno tangibile della convergenza tra la massima serie endurance americana – simbolizzata anche dalla recente iscrizione quale Garage 56 di una vettura NASCAR della nuova generazione – e l’ACO, la prima chicane delle Hunaudières verrà denominata “Chicane DAYTONA”.

Piero Lonardo

Foto: Panis Racing, CD Sport, JMW Motorsport, Twitter

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USCC – 16 vetture sulle strade di Detroit

Saranno solo 16 le vetture al giro di boa del WeatherTech SportsCar Championship in programma sulle strade di Detroit fra due weekend in coabitazione con l’IndyCar.

La showcase di 100’ è infatti riservata alle sole DPi e GTD, in quanto gran parte dei piloti professionisti – esclusi appunto alcuni titolari nella classe regina – sarà impegnata la giornata successiva nel Test Day di Le Mans.

Tra coloro che sono attesi all’immediata transoceanica, tutto il parco dei 12 piloti delle DPi esclusi Tristan Nunez e Tom Blomqvist, ma anche fra i driver delle GT impegno potenzialmente ravvicinato per Jan Heylen, pilota del Wright Motorsports e sulla Porsche GTE-Am #88 del Dempsey-Proton.

Assente in toto Inception Racing, impegnata, oltre che a Le Mans, anche a Le Castellet per la seconda enduro del GT World Challenge, il parco macchine è stato implementato come a Mid-Ohio con la seconda Lexus del Vasser Sullivan, con Jack Hawksworth ed un altro driver non ancora dichiarato.

Il BoP ha colpito ancora una volta le Cadillac DPi, cui questa volta sono stati assegnati 15 kg extra che vanno a più che compensare i 10 kg sollevati per l’ultimo round. Ricordiamo che in classifica generale sono al comando le due Acura del WTR e dell’MSR dopo l’uno-due di Mid-Ohio.

L’unica altra modifica alle equivalenze riguarda le BMW M4 GT3 schierate dai vincitori nel Midwest del Turner Motorsport e dal Paul Miller Racing, che correranno con 10 kg in più rispetto all’ultima gara. In classifica generale il solo Steven McAleer del Korthoff Motorsports conduce sull’equipaggio del Wright Motorsports e sul Turner Motorsport.

Il programma a Detroit inizierà alle 8.00 AM ET di venerdì 3 giugno con le prime libere. Qualifiche alle 5.30 PM ET della stessa giornata, mentre la gara, preceduta da un warm-up, è in programma alle 3.10 PM ET di sabato 4, pari alle 21.10 italiane. Qualifiche e gara, come al solito, in diretta streaming gratuita sul sito IMSA, https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Detroit

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GTWC – 54 vetture per la notturna al Paul Ricard

Sono 54 le auto che parteciperanno alla 1000km del Paul Ricard, quarta prova del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS e quarta prova dell’Endurance Cup.

A differenza della 3 Ore di Imola, per la gara che si disputerà prevalentemente in notturna, con partenza alle ore 18 del 5 giugno, Herberth Motorsport porterà una seconda vettura che militerà in PRO-Am con Niki Leutwiler/Alessio Picariello/Ivan Jacoma, mentre Piti Bhirombhakdi/Tanart Sathienthirakul/ Matthew Payne si aggiungono con una 911 GT3-R gestita dal Singha Racing Team TP12 #39 alla Silver Cup.

Nel frattempo continuano gli aggiornamenti in vista della 24h di Spa-Francorchamps. Samantha Tan, pilota canadese padrona e pilota dell’omonima squadra, è attesa in pista nelle Ardenne quest’estate con una BMW M4 GT3. Non ci sono ulteriori dettagli in merito al resto dell’equipaggio della formazione che ha corso in quel di Sonoma (California) la prima tappa del Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS.

Luca Pellegrini

Foto: Fanatec GTWC

L’entry list di Le Castellet

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DTM – Sheldon van der Linde re del Lausitzring

Sheldon van der Linde regna al Lausitzring, sede del secondo appuntamento del DTM 2022. Due giornate perfetta per il portacolori di Schubert Motorsport, nettamente superiore ai diretti rivali in entrambe le competizioni. Doppietta da incorniciare per BMW, la prima con la nuova M4 GT3.

Race 1

Lucas Auer (Winward Racing/Mercedes) ha ceduto nei primi metri la propria pole position alla BMW di Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport). Il sudafricano ha approfittato della situazione per allungare davanti al tedesco tedesco Luca Stolz (HRT/Mercedes), rookie della serie.

La prima parte della corsa non ha regalato emozioni, tutto si è deciso di fatto all’ottavo passaggio in occasione della sosta obbligatoria. Stolz, Auer, Felipe Fraga (AF Corse/Ferrari) e Philipp Eng (Schubert Motorsport) hanno iniziato a fermarsi, una situazione che ha obbligato Sheldon van der Linde a reagire. Il fratello di Kelvin van der Linde, in difficoltà nel primo passaggio della gara-1 insieme alla Mercedes del canadese Mikaël Grenier (GruppeM Racing), è rientrato in corsia dei box nel giro seguente riuscendo a tenere il primato in classifica.

Stolz ha tentato di impensierire il rivale nei minuti seguenti, una missione non riuscita. Alcune gocce di pioggia hanno caratterizzato la parte centrale della corsa, una condizione che avrebbe avvantaggiato alcuni protagonisti che hanno preferito ritardare il proprio ingresso in pit lane.

Nick Cassidy (AF Corse/Ferrari), Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW), Nico Mueller (Rosberg/Audi), Dennis Olsen (SSR/Porsche), Nicki Thiim (T3 Motorsport/Lamborghini), David Schumacher (Winward Racing/Mercedes) e Grenier si sono dovuti arrendere in vista della chiusura della finestra di pit stop, van der Linde è tornato facilmente in vetta al gruppo sulle Mercedes di Auer e Stolz.

Primo acuto quindi per la nuova M4 GT3 nel DTM con Schubert Motorsport e prima gioia dell’anno per il giovane sudafricano. Seconda piazza per Stolz, terza per Auer. Quarta posizione conclusiva per l’indiano Arjun Maini (HRT/Mercedes) davanti al tedesco Maro Engel (GruppeM/Mercedes). Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini) ha completato al sesto posto, mentre è da segnalare il ritiro di Fraga e Mueller. Out anche l’elvetico Ricardo Feller (Abt/Audi), fermo a 30 minuti dalla conclusione per un problema tecnico.

Race 2

Sheldon  van der Linde ha gestito nel migliore dei modi anche il via di gara 2, caratterizzato da un deciso attacco di Bortolotti alla seconda curva. Il #63 di GRT ha tentato di sorprendere all’interno Engel e Rast (Abt/Audi), un sorpasso apparentemente riuscito. La Lamborghini è salita per qualche secondo al secondo posto, la Mercedes del pilota tedesco ha tagliato nell’erba mantenendo la seconda piazza su Rast che successivamente rinfilava il trentino.

A differenza della corsa del sabato non ci sono stati incidenti alla bandiera verde ad eccezione di una foratura per Grenier durante il giro di formazione. Van der Linde ha alzato il ritmo, Engel si difendeva da Rast e Bortolotti,

All’ottavo giro è arrivato il pit di Maro Engel. L’alfiere di Mercedes ha provato a mischiare le carte, una scelta che nel passaggio seguente è stata necessariamente copiata da S. van der Linde, Rast e Bortolotti. La graduatoria non è cambiata con la BMW che ha mantenuto un discreto margine sull’AMG GT3 #88 di GruppeM e sull’Audi di Rast. Discorso leggermente differente per Bortolotti, sesto virtuale alle spalle di Eng e a Mueller. 

Gli ultimi giri non hanno cambiato le carte in tavola regalando la seconda gioia dell’anno a Sheldon van der Linde, padrone del Lausitzring. Conferme per Mercedes con Maro Engel, secondo con solo 3 decimi di ritardo dal vincitore. Il #88 di GruppeM Racing ha infatti recuperato tantissimo nei minuti conclusivi senza mai riuscire ad attaccare il sudafricano.

Da evidenziare il terzo posto per Rast, mentre non è riuscito nella ‘rimonta’ il nostro Bortolotti. Sesto posto per quest’ultimo alle spalle di Mueller ed Eng con la seconda delle auto di Schubert Motorsport.

Prossima gara a giugno in quel di Imola, tracciato completamente nuovo per la categoria teutonica.

Luca Pellegrini

Foto: BMW Motorsport

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WEC – Peugeot in gara a Monza!

Presentata poco fa mediante diretta YouTube la Peugeot 9X8 con la livrea definitiva. Nella cornice dell’Autodromo do Algarve, dove il team transalpino è presente per l’ennesima sessione di test, sono stati svelati i colori della nuova Hypercar del Leone.

A dire il vero la livrea non si discosta molto da quanto intravisto nelle preview degli scorsi mesi, cosí come peraltro la veste aerodinamica, che si conferma senza la famigerata ala posteriore.

La vera notizia della giornata invece consiste nell’annuncio del debutto in gara delle 9X8 già alla 6 Ore di Monza del prossimo luglio con entrambi gli esemplari iscritti. Il manichino visto a Monza dodici mesi or sono nell’ambito dalla presentazione ufficiale del programma sarà in display nel Museo di Le Mans nella mostra dedicata al marchio.

 

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James Rossiter andrà a sostituire Kevin Magnussen, tornato in F1 con la Haas, mentre gli equipaggi, almeno stanti le decalcomanie sulle portiere, dovrebbero essere composti da Jean-Marc Vergne, Mikkel Jensen e Gustavo Menezes e da Loic Duval, Paul di Resta e appunto James Rossiter, anche se il comunicato cita che le line-up dovranno essere confermate in seguito.

A partire da Monza però il WEC perderà l’Oreca LM P2 Penske. Il team statunitense ha infatti riportato che non prenderà parte alle gare successive alla 24 Ore di Le Mans, allo scopo di concentrarsi sullo sviluppo in pista della Porsche LMDh.

Non si esclude peraltro nemmeno il debutto in pista della nuova vettura di Stoccarda già all’interno della Season 10, approfittando della deroga concessa alle nuove vetture per meglio prepararsi alla prossima stagione.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport

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WEC/USCC – Lamborghini conferma LMDh dal 2024: sarà con WRT?

Lamborghini si è oggi unita ufficialmente ai ranghi delle Hypercar annunciando l’ingresso nel FIA World Endurance Championship e nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2024.

Il costruttore ha affermato di aver scelto la soluzione LMDh, quindi con sistema ibrido comune, per partecipare al mondiale 2024 e alle gare americane.

L’annuncio avviene dopo la messa in pausa del programma Audi e si unisce nell’ambito del gruppo VW, alle “cugine” Porsche, in fase di avanzato sviluppo.

La gestione in pista, dopo un intenso periodo di collaudi nella prossima stagione, verrà affidata inizialmente ad un solo team, che schiererà una o due vetture in entrambi i campionati, e che verrà annunciato in seguito. Facile ipotizzare che WRT, in parola con Audi sin dalle prime indiscrezioni sul programma della casa dei quattro cerchi, sia in pole position per questo effort, ma anche Prema/Iron Lynx potrebbe essere della partita, eventualmente a partire dalla stagione successiva.

Da segnalare che il programma LMDh andrà ad integrare e non sostituire quelli già in corso gestiti da Lamborghini Squadra Corse, per i quali è stata appena presentata la Evo2 della Huracàn GT3, pronta a competere dalla prossima stagione.

“Questo passo nell’olimpo delle competizioni sportive segna una milestone importante per il nostro marchio – ha affermato Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini – e ci misureremo con i migliori sui tracciati più impegnativi”.

“D’altra parte, questo impegno darà al nostro programma sportivo ancora più visibilità, ma ci permetterà anche di testare tecnologie all’avanguardia: le nostre LMDh diventeranno i nostri più sofisticati laboratori su ruote.” Ha concluso Winkelmann.

Lamborghini si unisce quindi a Toyota, Glickenhaus, Ferrari, Peugeot, Porsche, BMW ed Alpine nella top class dell’endurance.

Messaggi di approvazione sono giunti dal presidente dell’ACO, Pierre Fillon, dal CEO WEC, Frédéric Lequien e dal boss IMSA, John Doohan.

Lamborghini - Aco - Imsa - Wec - Group Picture

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini. ACO