Immagini

Toy8b

WEC – Hartley-Kobayashi, Toyota prima fila a Le Mans. Uno-due Corvette, WRT e Ferrari nelle altre classi

Questa terza Hyperpole della storia della 24 Ore di Le Mans sembra un po’ il gioco delle coppie: due Toyota, due Corvette, due WRT e due Ferrari occuperanno le prime file di ciascuna categoria nella griglia di partenza.

Brendon Hartley nel finale dei 30’ a disposizione ha superato di ben 4 decimi col tempo monstre di 3.24.408 il teammate Kamui Kobayashi, che aveva a sua volta sopravanzato l’Alpine di Nicolas Lapierre: a sorpresa l’A480-Gibson ha ritrovato il passo perduto nelle lamentele per la carenza di velocità di punta che hanno portato ad un riallineamento in fretta e furia in mattinata del Balance of Performance.

Il miglior tempo del recordman della pista, comunque di un decimo più lento della GR010-Hybrid #8, era stato cancellato per track limits, cosí come altre prestazioni delle Hypercar. A chiudere le due Glickenhaus, a 1”4 e quasi 2” dal polesitter.

WRT

La lotta intestina tra le vetture gestite dal WRT fra Norman Nato e Robin Frjins in LM P2 alla fine ha premiato quest’ultimo, autore di 3.28.972, lontanissimo, a seguito dalle limitazioni imposte alla categoria, dal record segnato da Paul di Resta nel 2020. Seconda fila per i due portoghesi, Filipe Albuquerque ed Antonio Felix da Costa.

Corv64_GD

In GTE-Pro, le Porsche hanno tentato la tattica dell’attendismo, riservandosi il rischio di uscire solo nella seconda fase della sessione. La tattica però non ha portato al risultato sperato, perchè le due Corvette di Nick Tandy – uno che qui ci ha vinto l’assoluta – ed Antonio Garcia hanno fatto il vuoto. Le due 911, curiosamente affidate ai “rinforzi” Fred Makowiecki e Laurens Vanthoor, occuperanno la seconda fila, mentre le Ferrari, a riprova che non tutte le rimostranze sul BoP sono frutto di pretattica, chiudono a 1”8 con Antonio Fuoco e James Calado.

APM

Le 488 si rifanno peró in GTE-Am, dove Vincent Abril ha subito segnato il limite con 3.52.594 con la vettura iscritta da AF Corse/APM. Non sono valsi a niente i tentativi di Mikkel Jensen con l’altra 488 del Kessel Racing/Car Guy, che termina a 157 millesimi.

A seguire Harry Tincknell con l’unica Porsche presente nella Hyperpole del Dempsey-Proton e David Pittard con l’Aston Martin dell’AMR, rispettivamente a 4 decimi e 1”. Chiudono le prime tre file dello schieramento Nick Cassidy per AF Corse e Rahel Frey delle Iron Dames.

Alle 22.00 partirà una quarta sessione di libere, l’ultima prima del warm-up. Domani giornata dedicata al riposo in pista per i bolidi di Le Mans con il ritorno della tradizionale parata per le strade cittadine, in attesa dello start delle 16.00 di sabato. In programma sabato anche il secondo round della Road to Le Mans, mentre domani sarà di scena la Ligier European Series, oltre alla tradizionale conferenza dell’ACO.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, Corvette

I risultati delle qualifiche dopo la Hyperpole

Toyotas_test2

WEC – Toyota uno-due e si prepara all’Hyperpole

Le due Toyota chiudono al comando la terza sessione di libere della 24 Ore di Le Mans. Kamui Kobayashi ha concluso al top la sessione col tempo di 3.26.796, 4 decimi meglio delle qualifiche di ieri, e 3 rispetto a Brendon Hartley con la seconda GR010-Hybrid.

La Toyota #8 peraltro ha mostrato segni di cedimento, arrestandosi dopo circa metà sessione ad Indianapolis con Ryo Hirakawa alla guida. Macchina ripartita e poi ferma lungamente ai box per riparare il sistema ibrido, ancora una volta come a Spa imputato della defaillance tecnica.

A seguire le due Glickenhaus, la migliore a 6 decimi con Olivier Pla, mentre l’Alpine, nonostante il leggero boost acquisito da un nuovo BoP emesso in fretta e furia in mattinata e che garantisce, a parità di peso minimo, 785 MJ di potenza massima contro i 774 originari, non è andata oltre i 2”4 dal leader.

Tra le LM P2, United Autoports sugli scudi con Filipe Albuquerque ed Alex Lynn: “Albuquick” è infatti accreditato di 3.30.964, con l’alfiere del Team Ganassi negli States a 61 millesimi, il team angloamericano si aggiudica questo round nei confronti dei grandi rivali del WRT, che piazzano Robin Frijns in P3. A Nicklas Nielsen il miglior tempo della sessione fra le Pro/Am.

Corv64_GD

Lotta a due anche in GTE-Pro, ancora con una Corvette davanti grazie a Nick Tandy, autore di 3.52.307 davanti a Richard Lietz con la migliore delle Porsche. Le Ferrari chiudono ancora la graduatoria di classe.

Porsche46

Una Porsche al comando infine in GTE-Am, grazie a Mikkel Pedersen del Project 1 ed il tempo di 3.54.386 davanti all’Aston Martin di Henrique Chaves ed all’altra 911 di Hardpoint/Absolute con Alessio Picariello. La prima delle vetture che però potrà disputare la Hyperpole alle 20.00 è l’altra Vantage dell’AMR grazie a David Pittard, che chiude in P4; Matteo Cressoni è infine il migliore su Ferrari sulla 488 Iron Lynx #80.

Alla sessione, che è stata sospesa per circa 20’ a causa dello spettacolare contatto dell’Oreca LM P2 del TDS di Philippe Cimadomo, hanno preso parte anche le due vetture che hanno saltato le qualifiche causa incidente, vale a dire l’Oreca #45 di Algarve Pro Racing e la Porsche GTE-Am #93 di Proton Competition. Un altro paio di incidenti hanno invece coinvolto l’Oreca del Graff e la Ferrari di Inception Racing.

Appuntamento fra poco, dopo il primo round della Road to Le Mans, per la terza Hyperpole della storia. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC o sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Corvette, Porsche Motorsport

I risultati delle Libere 3

HERO2-Cadillac_GTP_CNA_1879

WEC/USCC – Le prime immagini (ancora virtuali) della Cadillac Project GTP Hypercar

Come preannunciato nei giorni scorsi, Cadillac ha rivelato le immagini virtuali complete della nuova LMDh del costruttore, denominata Project GTP Hypercar, realizzata in collaborazione con Dallara Automobili.

HERO1-Cadillac_GTP_0R9A0722

Nel comunicato si conferma che questa vetture gareggerà nel 2023 sia nel WeatherTech SportsCar Championship che nel World Endurance Championship, compresa la 24 Ore di Le Mans, 22 anni dopo l’ultima apparizione con le Northstar LMP.

planview wider

A muovere la Project GTP Hypercar ci sarà un nuovo motore V8 DOHC di 5,5 litri cui verrà associato il sistema ibrido LMDh comune a tutta la categoria. Inoltre, contrariamente a quanto lasciato trapelare in precedenza, è presente una comune ala posteriore.

Cadillac_GTP_RJM_1248

I collaudi della vettura (onestamente a questo punto ci saremmo aspettati qualcosa di più dei render) inizieranno nel corso dell’estate, cosí da essere in pista in gennaio per la Rolex 24 at Daytona.

Cadillac_GTP_CNA_1491

Nessuna indicazione sulla composizione degli equipaggi, ma è facile intuire che al volante del prototipo della terza generazione, la cui gestione in pista sarà affidata al Team Ganassi, ci saranno gran parte dei piloti impegnati oggi nella serie IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac

Glick708N

WEC – Dumas porta in alto la Glickenhaus nelle libere 2 di Le Mans

Sembra certo che le Glickenhaus venderanno cara la pelle in questa loro seconda apparizione a Le Mans. Galvanizzate da un BoP apparentemente non penalizzante, le due SCG 007 hanno rischiato di terminare al top le precedenti sessioni, senza riuscirci fino alla sessione serale di libere appena conclusa.

Davanti a tutti sul Circuit de la Sarthe c’è infatti Romain Dumas col tempo di 3.28.900, ed il tentativo di Kamui Kobayashi di rubare al francese la testa della graduatoria è rimasto circa 2 decimi indietro. Brendon Hartley, nonostante due uscite di strada, è stato il migliore dell’equipaggio della GR010-Hybrid #8, mentre le altre due Hypercar iscritte, la Glickenhaus #709 e l’Alpine, chiudono con distacchi abissali.

Alpine_N

Tra le LM P2 sembra delinearsi invece una lotta a due tra WRT e United Autosports, con Renè Rast al top col tempo di 3.33.119, due decimi meglio di Filipe Albuquerque e dell’altra Oreca del team belga con Dries Vanthoor. Jack Aitken invece guida gli equipaggi Pro/Am con l’unica vettura dell’Algarve Pro Racing in pista.

L’Oreca #45 infatti è ancora oggetto di riparazioni dopo il crash del pomeriggio, cosí come la Porsche Proton #93 stampatasi nelle qualifiche con Michael Fassbender alla guida.

24 HEURES DU MANS 2022

Anche in GTE-Pro si prefigura una lotta a due fra Corvette e Porsche: questo round è andato sul filo di lana alla C8.R #63 con Nicky Catsburg ed il tempo di 3.53.492 davanti a Fred Makowiecki e la Porsche #91 condivisa con Richard Lietz e Gianmaria Bruni. Ferrari ancora in apparente difficoltà, anche se Felipe Fraga si è insinuato tra i primi quattro con la 488 del Riley Motorsports.

Le Porsche ritornano al top in GTE-Am con Project 1 e Dempsey-Proton, grazie alle prestazioni di due debuttanti: Mikkel Pedersen, autore di 3.55.629, e Jan Heylen. Migliore tra le Ferrari, quella delle Iron Dames, P4.

Domani il programma di Le Mans prevede altre due sessioni di libere, alle 15.00 e alle 22.00, inframezzate dalla terza edizione della Hyperpole alle ore 20.00. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC o sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans

I risultati delle Libere 2

Toy7_test

WEC – La pioggia frena gli animi ma c’è ancora una Toyota davanti

Kamui Kobayashi si presenta al meglio nelle qualifiche in sessione unica per la 90ma 24 Ore di Le Mans. Il recordman della pista ha piazzato subito il best lap di 3.27.247, lasciando le due Glickenhaus ad inseguire: Olivier Pla si è avvicinato sino ad un decimo, mentre Ryan Briscoe è rimasto a 0”7 dal leader.

La sessione è stata interrotta dopo circa mezz’ora di gara per il crash di Michael Fassbender alla prima chicane: il celebre attore-pilota è rimasto illeso ma la vettura dovrà subire robuste riparazioni all’anteriore.

Fassb_crash

Sfortuna ha voluto che dopo i circa 15’ necessari a riportare in condizione la pista sia apparsa la pioggia – forse addirittura l’unica precipitazione del weekend, stando alle previsioni meteo – ad impedire ulteriori miglioramenti da parte del parco partenti.

Cosí la Toyota #8, pur qualificandosi per la Hyperpole, considerato che ci sono solo cinque Hypercar, rimane ad oltre 13” dalla gemella, dietro l’Alpine, che comunque non è riuscita ad andare oltre i 2”4 di distacco dal Koba.

Tra le LM P2, è l’Oreca #31 del WRT a primeggiare, grazie al campione WEC in carica Robin Frijns, autore di 3.29.898, due decimi meglio dall’asso di Jota Sport, Antonio Felix da Costa; a seguire si qualificano per la Hyperpole la vettura del Realteam, le due entry di United Autosports ed i leader WEC di Prema Racing. Nella sottoclasse Pro/Am, ancora una volta miglior tempo per Mathias Beche del TDS X Vaillant.

Non hanno partecipato alla sessione le vetture di Vector Sport, a causa di un problema al motore, e l’Oreca #45 incidentata nelle libere dell’Algarve Pro Racing.

Porsche92_long

Lotta serrata in GTE-Pro fra Porsche e Corvette. Alla fin ha avuto la meglio la 911 RSR-19 #92 di Laurens Vanthoor, autore di 3.50.999, 2 decimi meglio della Corvette di Antonio Garcia. A seguire le altre due vetture dei costruttori in questione e fanalini di coda ancora una volta le tre Ferrari. Sarà la 488 GTE del Riley Motorsport l’unica esclusa dalla Hyperpole.

AMR98

Al Cavallino è andata nettamente meglio in GTE-Am dove ha piazzato quattro vetture fra le prime sei. Il migliore tempo è stato comunque appannaggio dell’ex-campione GTE-Pro Nicki Thiim con 3.52.559, ma dietro, seppure piuttosto distaccate, si piazzano le Ferrari di Kessel Racing/Car Guy, Spirit of Race, Iron Dames e AF Corse/APM. Harry Tincknell salva la giornata per Proton Competition con la quinta prestazione.

Il programma odierno prosegue con le libere 2 dalle 22.00 alle 24.00. Domani la mezz’ora dedicata alla Hyperpole partirà alle 20.00. Prima le libere 3 dalle 15.00 alle 18.00 e a seguire le ultime due ore di libere prima del sabato di gara, dalle 22.00 alle 24.00. Alle ore 18.00 inoltre partirà gara 1 della Road to Le Mans con i protagonisti della Michelin Le Mans Cup. Ricordiamo infine che domani dovrebbe essere presentato il programma Cadillac LMDh.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsports, FIA WEC

I risultati delle Qualifiche

Toy8_test

WEC – Hartley eclissa le Glickenhaus nelle libere di Le Mans. Corvette padrona in GTE-Pro

Sembrava che le due Glickenhaus potessero fare doppietta, per la gioia di patron Jim, nelle prime libere della 24 Ore di Le Mans, invece Brendon Hartley ha rovinato la festa del team statunitense, postando negli ultimi 20’ il best lap della giornata con 3.29.441, lasciando a 5 e 6 decimi rispettivamente le due SCG 007 di Franck Mailleux e Pipo Derani.

Solo quinto tempo per l’altra GR010-Hybrid grazie al recordman del Circuit de la Sarthe, Kamui Kobayashi, preceduto, ancorchè di poco, dalla migliore delle LM P2, come nei test United Autosports questa volta grazie ad Alex Lynn, autore di 3.30.338.

#23 UNITED AUTOSPORTS USA / Oreca 07 - Gibson - 24 hours of Le Mans - Circuit de la Sarthe - Le Mans - France -

Ancora più indietro – e di molto – l’Alpine capolista WEC, a 2”6 con Andrè Negrao. L’ex-Rebellion R13 lamenta una difficoltà nella velocità di punta, e va detto subito che le equivalenze tra le Hypercar non sono state oggetto di modifiche dopo la Journèe Test, a differenza di quelle delle GT.

Ridotta infatti la pressione del boost per le Ferrari, sia in GTE-Pro che in GTE-Am, oltre che la capacità del serbatoio, portata a 87 ed 84 litri rispettivamente. Modificata infine anche l’incidenza minima dell’ala posteriore, unica modifica questa applicata anche a tutte le Porsche.

Corv63_test

Fatto sta che si è assistito ad un netto dominio delle due Corvette, che piazzano davanti a tutti Antonio Garcia, autore di 3.53.250, e Tommy Milner poco dietro. A seguire le due Porsche di Gianmaria Bruni, a 8 decimi, e Laurens Vanthoor, addirittura a 1”3.

Fanalini di coda le tre Ferrari, con la #51 trionfatrice lo scorso anno ferma ai box per gran parte della sessione a seguito del cambio del motore, che chiude la graduatoria generale con 4 soli giri compiuti.

Nelle categorie Pro/Am, migliore tempo fra le LM P2 per Mathias Beche con l’Oreca del TDS X Vaillante davanti a James Allen con la vettura dell’Algarve Pro Racing. Questa macchina è stata protagonista dell’unica neutralizzazione, a seguito dell’incidente occorso a Steven Thomas, fuori al raccordo box ribattezzato per l’occasione Motul.

In GTE-Am infine, sugli scudi la Porsche del WeatherTech Racing grazie a Julien Andlauer, autore di 3.55.082, oltre 1” meglio di Ben Barker con l’altra 911 RSR-19 del GR Racing. Migliore delle Ferrari, quelle delle Iron Dames, P6 dietro le tre Aston Martin.

Peug_lineup

In una realtà parallela rispetto all’azione in pista, resa nota la composizione dei due equipaggi Peugeot per Monza. Differentemente a quanto appariva sulle portiere delle due 9X8 durante la recente presentazione di Portimao, Paul di Resta si unirà all’equipaggio della 9X8 #93 insieme a Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne, mentre la #94 sarà condotta da James Rossiter, Gustavo Menezes e Loïc Duval.

Appuntamento quindi per le qualifiche, in sessione unica della durata di un’ora, a partire dalle 19.00. I migliori 6 di ogni categoria si giocheranno domani sera la Hyperpole.

Piero Lonardo

Foto: Toyota, WEC, Corvette, Peugeot Sport

I risultati delle Libere 1

Lamborghini_Lig

WEC/USCC – Lamborghini si affida a Ligier. Ferrari fa provare una LM P2

Ufficializzata nella giornata di ieri la notizia che sarà Ligier a fornire il telaio della nuova Lamborghini LMDh. Come già riportato in precedenza su queste pagine, si tratta della scelta logica da parte del costruttore di S.Agata nei confronti dell’unico telaista fin qui non committato sul fronte LMDh.

Lamborghini dovrebbe gareggiare a partire dal 2024 su entrambe le sponde dell’oceano, WEC compreso, anche se al momento non sono stati resi noti maggiori dettagli del programma.

Ferrari_group_hi

Chi invece sta procedendo con le idee chiare sul proprio futuro è Ferrari. In attesa dell’unveiling mediatico della nuova Hypercar, che potrebbe anche avvenire durante la “settimana santa” di Le Mans, il Cavallino ha effettuato una sessione di test privati a Vallelunga con una LM P2.

Partecipanti quasi tutti gli attuali driver impiegati nel programma GTE-Pro (a parte Daniel Serra): James Calado, Miguel Molina, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon ed Antonio Fuoco, più i giovani leoni Alessio Rovera e Nicklas Nielsen impegnati nel programma AF Corse WEC Pro/Am.

Alcuni media hanno ricordato anche i nomi di Callum Illot ed Antonio Giovinazzi, ma il legame del talentino britannico con la FDA potrebbe interrompersi qualora decidesse di proseguire la propria carriera negli States, mentre i programmi dell’ex-F1 ora impegnato in Formula E, e che ricordiamo ha già corso a Le Mans sulla terza 488 schierata nel 2018 da AF Corse, giungendo quinto in GTE-Pro, sono tutti in divenire.

Nel frattempo il Cavallino ha schierato la forza, composta da ben 15 esemplari di 488 GTE (3 in GTE-Pro e 12 in GTE-Am) che tenteranno di ripetere l’impresa epica dello scorso anno con la vittoria in entrambe le classi.

Group_gd

Il programma odierno di Le Mans prevede la prima sessione di prove libere dalle 14.00 alle 17.00. A seguire le qualifiche dalle 19.00 alle 20.00 ed infine la seconda sessione di libere dalle 22.00 alle 24.00. Protagoniste della giornata anche le vetture della Road To Le Mans e le Ligier dell’European Series, queste ultime al debutto sul circuito della Sarthe.

Piero Lonardo

Foto: Lamborghini, Ferrari Races, Toyota

BMW6

USCC – Ecco la BMW M Hybrid V8

I tedeschi sono un popolo preciso e, come da annuncio, ecco oggi le prime immagini della BMW M Hybrid V8.

BMW1

La nuova LMDh/GTP è stata come noto sviluppata da Dallara, ed il design la rende ben distinguibile dalle precedenti LM P2, di cui mantiene la base tecnica, e Cadillac DPi, nonostante la livrea camo che celebra i 50 delle vetture serie M.

BMW7

La prima doccia fredda per gli appassionati riguarda la conferma dell’utilizzo nel solo WeatherTech SportsCar Championship 2023. Il team RLL era gIä stato confermato quale braccio armato in pista della casa bavarese, che proseguirà l’impegno anche in GTD Pro con la M6 GT3.

Nessun riferimento, almeno per ora, ad una partecipazione al WEC (abbastanza improbabile, almeno inizialmente) o alla 24 Ore di Le Mans.

BMW5

L’unità propulsiva di questo prototipo, come suggerisce il nome, sarà costituita da un V8 4 litri derivato dall’unità che ha corso nel DTM, accoppiato al sistema ibrido comune per tutte le LMDh.

BMW4

Attendiamo le prossime giornate per avere maggiori dettagli anche sulla Cadillac (appuntamento per giovedí 9 giugno) e forse anche della novità più attesa, la Ferrari Hypercar, nell’ambito della “settimana santa” di Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: BMW

Toy7_test

WEC – Toyota conclude al top la Journèe Test

Le Toyota saranno ancora una volta le vetture da battere a Le Mans? Considerando come hanno avuto la meglio sulla concorrenza nella Journèe Test, i test collettivi obbligatori odierni, pare di sí. La differenza non l’hanno fatta i tempi in quanto tali, quanto la facilità con la quale le GR010-Hybrid hanno potuto disporre della concorrenza.

Al mattino, Romain Dumas ha cercato nel finale di sessione di “piantare la bandierina” per Glickenhaus, ma immediatamente dopo Josè Maria Lopez ha rimesso a posto le cose col tempo di 3.31.626; nel pomeriggio, l’argentino ha ancora una volta preso la testa della lista dei tempi segnando il tempo di 3.29.896 sempre su Dumas.

Più lontana per ora l’Alpine, fanalino di coda delle Hypercar, come peraltro lo scorso anno. Ricordiamo che tutto il parco partenti deve fare i conti con la nuova benzina 100% rinnovabile introdotta in questa stagione da Total, che sul circuito di 13,6 km rappresenta un fattore nei consumi.

UA22_test

Tra le LM P2, dopo che Will Stevens ha piazzato al mattino 3.33.964, si è riproposto il consueto duello portoghese tra Antonio Felix da Costa e Filipe Albuquerque, vinto da quest’ultimo col tempo di 3.32.099, 3 decimi meglio del connazionale (e dell’Alpine).

Migliore fra le LM P2/Am il solito Mathias Beche – obiettivamente un fuoriquota per la classe – davanti al deb Laurents Hörr del DKR e a Nicklas Nielsen con l’entry di AF Corse.

Corv_box

In GTE-Pro si è delineata una certa superiorità da parte delle Corvette, con Tommy Milner ed Alexander Sims che hanno primeggiato rispettivamente nelle due sessioni. Il rinforzo della C8.R #64, che nel pomeriggio ha ritoccato di 7 decimi il tempo del teammate con 3.54.001, si ritrova però alle spalle a soli 36 millesimi il fresco vincitore della 1.000 Km del Paul Ricard del GTWC, rientrato come tanti altri piloti dagli impegni in giro per il mondo.

Qualche problema tecnico per entrambe le Porsche nella prima sessione non hanno poi impedito a Fred Makowiecki di chiudere il podio virtuale nel pomeriggio, a 2 decimi dal leader.

JOURNEE TEST - 24 HEURES DU MANS 2022

Ferrari sugli scudi infine in GTE-Am, nientemeno che con una tripletta capeggiata da Mikkel Jensen e la 488 del Kessel Racing / Car Guy davanti alla vettura del JMW Motosport col covincitore di Detroit-Belle Isle, Renger van der Zande, e a Pierre Ragues con l’esemplare iscritto da Spirit of Race col numero 71.

Unico ad infilarsi tra le 488, che piazzano anche Richard Heistand in P5 per Iron Lynx con la vettura divisa con Giancarlo Fisichella e Matteo Cressoni, David Pittard con l’Aston Martin AMR capolista del WEC.

Entrambe le sessioni sono state interrotte con red flag, la prima poco dopo la mezz’ora per la perdita di una ruota da parte dell’Oreca LM P2 del Panis Racing, mentre al pomeriggio Simon Mann ha chiuso anticipatamente le ostilità di circa 3’ con la Ferrari GTE-Am #21, fuori ad Indianapolis.

Oltre ció, diverse altre disavventure, tutte al mattino, senza però danni terminali alle macchine, che hanno tutte ripreso la pista in seguito.

Le 62 vetture riprenderanno la pista alle 14.00 di mercoledí 8 giugno per la prima delle quattro sessioni complessive di prove libere. Le qualifiche si svolgeranno sempre l’8 alle 19.00, mentre la mezz’ora riservata alla Hyperpole giovedí 9 alle ore 20.00, protagoniste le 6 migliori vetture di ogni categoria, in attesa dello start della 90ma 24 Ore di Le Mans, alle 16 di sabato 11 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Corvette Racing, United Autosports, 24H Le Mans

I risultati della Morning Session del Test Day

I risultati della Afternoon Session del Test Day

Ferr71_start

GTWC Europe . 1000km Paul Ricard: Serra/Rigon/Fuoco a segno, doppietta Ferrari

Doppietta Ferrari al termine della 1000km del Paul Ricard, seconda prova del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Iron Lynx festeggia con Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra, autori di una gara semplicemente perfetta.

La cronaca della 1000km del Paul Ricard

Daniel Serra ha gestito nel migliore dei modi la partenza tenendo la propria posizione su Klaus Bachler (Dinamic Motorsport #54/Porsche #54), Charles Weerts (WRT #32/Audi ) e Raffaele Marciello (Akkodis ASP #88/Mercedes ).

La prova è stata presto neutralizzata a seguito di contatti nelle retrovie. La Mercedes #5 di HRT (Gold Cup) colpiva la McLaren #159 di Garage #59 (Silver), mentre la Mercedes #2 di GetSpeed (PRO) si girava nel cuore del gruppo dopo una toccata.

Serra ha ripreso a dettare il ritmo al ritorno della green flag, mentre Marciello dava spettacolo e recuperava dalla sesta piazza; l’elvetico ha iniziato a compiere sorpassi insieme a Mirko Bortolotti (Emil Frey Racing #63/Lamborghini), rendendosi protagonista in positivo della prima ora. e contendendo il primato con la Porsche #54 di Dinamic Motorsport, in vetta allo scoccare dei primi 30′.

Il trentino ha passato Bachler alla ‘Virage du Pont’, un sorpasso che ha preceduto anche l’assalto da parte dell’AMG GT3 #88 di Akkodis ASP. Marciello non è riuscito però a riprendere l’Huracan GT3 #63, che ha concluso al top l’ora iniziale.

Jack Aitken ha sostituito Bortolotti nel secondo stint, una scelta non condivisa da molti che hanno optato per un doppio turno di guida. Marciello ha conquistato in questo modo la leadership sul reserve driver F1, mentre l’Audi #32 di WRT lamentava una foratura alla posteriore sinistra e rientrava lentamente in pit lane con Charles Weerts.

La seconda ora ha visto l’uscita di scena della Porsche #54 di Dinamic Motorsport in seguito ad un contatto di Bachler con la Mercedes #93 dello Sky Tempesta Racing (Gold). L’episodio citato ha segnato il primo importante colpo di scena della corsa, ed entrambe le auto si sono ritirate.

Aitken ha tentato in tutti i modi di passare Marciello negli ultimi minuti del suo stint, una parentesi che si è conclusa con un FCY dopo un’incidente a Signes della Lamborghini #14 dell’Emil Frey Racing (Silver); tutti i concorrenti ne hanno approfittato per fermarsi nuovamente e prepararsi per il secondo restart.

Daniel Juncadella ha gestito al meglio la ripartenza con la Mercedes #88. l’iberico ha tenuto testa al connazionale Albert Costa e a Davide Rigon con la Ferrari #71. Iron Lynx ha approfittato della seconda neutralizzazione per riportarsi in zona podio beffando l’Audi #32 del WRT, quarta con il sudafricano Kelvin van der Linde.

I primi tre hanno mantenuto un distacco costante sino al terzo pit della giornata, e Davide Rigon si è ritrovato cosí al top davanti a Daniel Juncadella, il quale veniva sanzionato con una penalità di tempo in seguito ad una unsafe release. Terza piazza per Jack Aitken, mentre James Calado inseguiva con l’altra Ferrari iron Lynx, la #51, il quarto posto dell’Audi #32 del WRT.

A 2 ore dalla conclusione Antonio Fuoco è salito a bordo dell’auto di testa al posto di Rigon, mentre Costa restava sull’Huracan #63 di Emil Frey Racing. Terzo posto per Dries Vanthoor sulla #32 davanti a Jules Gounon, che perdeva una piazza per una nuova penalità. Sono stati infatti aggiunti dei secondi alla Mercedes di punta di Akkodis ASP per non aver rispettato il tempo minimo ai pit.

Ad 1h43 dalla conclusione è arrivato un ulteriore colpo di scena, con Vanthoor che commetteva un errore nel secondo settore durante il doppiaggio della Mercedes #90 di Madpanda (Silver). Il campione in carica della Sprint Cup si doveva fermare in pit lane, e la squadra ha deciso di ritirarsi dopo aver provato a sistemare un danno nella parte sinistra dell’auto.

Fuoco portava a 20 i secondi di vantaggio su Costa, unico rivale attuale del portacolori di AF Corse per il titolo. Terza piazza provvisoria ad 1h30 dalla fine per Gounon, mentre Frédéric Vervisch (WRT #46/Audi) saliva in quinta piazza con la prima delle Audi. Gara in rimonta per il teammate di Valentino Rossi, abile insieme a Nico Mueller a recuperare dopo un problema durante con il carburante durante la seconda sosta.

Il fresco vincitore della 24h del Nürburgring doveva però presto cedere la quinta piazza virtuale alla BMW M4 GT3 #50 di ROWE Racing, all’attacco con il giovane Max Hesse. Ottimo passo per quest’ultimo, al debutto full-time nell’Endurance Cup.

L’ultima ora si è aperta con un nuovo passaggio in pit lane e la clamorosa foratura da parte della Lamborghini #63 di Emil Frey Racing, con Costa che lasciava nuovamente l’auto nelle mani di Bortolotti. Fuoco ha continuato indisturbato il proprio dominio, mentre la Mercedes #88 di Gounon riprendeva la prova in seconda piazza con un ampio scarto su Miguel Molina, ora al volante della 488 #51.

L’ultima fase di gara non ha riservato colpi di scena fino a 20 minuti dalla fine, allorquando la direzione gara ha esposto prima una bandiera nera e arancio, poi tramutata in nera, alla vettura #63 di Bortolotti per un danno alle luci posteriori. Ulteriore momento cruciale a 20 minuti dalla bandiera a scacchi, a seguito ad un problema tecnico per la Mercedes #57 del Winward Racing (Gold Cup), ferma lungo la pista.

La FCY si è trasformata in una SC e ci ha regalato un finale pazzesco, con Fuoco che ha saputo tenere la leadership, mentre Molina aveva la meglio sulla Mercedes #88 di Akkodis ASP di Gounon per la seconda piazza.

Ferr51

Prima affermazione dell’anno quindi per Iron Lynx, successo più che mai meritato per Davide Rigon/Antonio Fuoco/Daniel Serra davanti alla gemella #51 di James Calado/Nicklas Nielsen/ Miguel Molina e la Mercedes #88 di Raffaele Marciello/ Jules Gounon / Daniel Juncadella (Akkodis ASP). Questi ultimi sono i nuovi leader della graduatoria dell’Endurance Cup con due podi all’attivo.

Ferr_vitt

Gold

Lorenzo Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la corsa in Gold Cup: la Mercedes #57 di Winward Racing ha preso la prima piazza sulla McLaren #7 di Inception Racing ed ha allungato sin da subito sul resto dei rivali.

La temibile auto inglese ha però riconquistato la vetta, mentre l’AMG GT3 scivolava in terza piazza in seguito ad una penalità dovuta ad un taglio della prima chicane nelle concitate battute iniziali. Le ‘Iron Dames’, nonostante una sanzione per un pitstop non regolare, hanno approfittato dell’errore della vettura tedesca per salire in seconda piazza con un buon margine sulla concorrenza, una situazione che si modificherà con il passare delle ore.

L’avventura a Le Castellet dell’auto #57 è sfumata negli ultimi minuti in seguito ad un problema tecnico: Auer ha alzato bandiera bianca lasciando il gradino basso del podio a Ryuichiro Tomita/Arnold Robin /Maxime Robin (WRT #33).

Vittoria quindi per Brendan Iribe/ Ollie Millroy/Frederik Schandorff (Inception Racing #7) davanti a Alex MacDowall/Sandy Mitchell/Rob Collard (Barwell Motorsport #77/Lamborghini). Prima gioia per la compagine inglese che si è presa un’importante rivincita dopo i problemi alla portiera avuti in quel di Imola.

Inception

Silver

Goethe ha dominato la prima parte della prova con l’Audi #30 di WRT. L’Audi di Vincent Vosse, a segno ad aprile in Italia, si è arresa dopo un’ora circa di gara  per una foratura che ha vanificato un fine settimana che sembrava perfetto. Mercedes ha cosí colto l’occasione con Akkodis ASP, in vetta con il britannico Casper Stevenson.

L’AMG francese ha tentato di allungare sulla concorrenza nel secondo stint, mentre per la seconda piazza si scatenava la lotta tra la Mercedes #777 di Al Manar Racing by HRT e l’Audi #99 di Attempto Racing.

La squadra tedesca legata ad Audi farà la differenza nelle battute seguenti con Nicolas Schöll, abile a prendere il comando sulle due Mercedes. Il già citato Stevenson non si è dato per vinto ed alla metà gara ha provato a restituire il favore all’avversario: una bella lotta che ci ha tenuto compagnia sino alla quarta sosta.

Fabian Schiller #777 ha piazzato la zampata a poco meno di 2h dalla conclusione: il tedesco ha cambiato le sorti della prova, mentre la vettura #87 e la già citata Audi #99 si toccavano nel secondo settore della pista. Drouet ha continuato regolarmente la prova con la propria AMG,  situazione ben diversa per Zug, il quale ha dovuto invece rientrare in pit lane.

Al Faisal Al Zubair/Axcil Jefferies/Fabian Schiller (Al Manar Racing by HRT #777) non sono più stati raggiunti ed hanno concluso l’evento sul gradino più alto del podio davanti a Casper Stevenson/Tommaso Mosca/Konstantin Tereschenko (Akkodis ASP #87) e Diego Menchaca /Lewis Proctor /Finlay Hutchison (WRT #31/Audi).

Merc777

PRO-Am

Un giro al comando è bastato a Valentin Pierburg/Ian Loggie /Dominik Baumann (SPS automotive performance #20) per conquistare la PRO-Am. Mercedes ha vinto la categoria battendo all’ultimo passaggio la McLaren #188 di Henrique Chaves/ Miguel Ramos/ Alexander West (Garage 59 #188), I padroni dell’evento hanno preceduto al termine delle 6h Louis Machiels/Andrea Bertolini/Stefano Costantini (AF Corse #52/Ferrari), rallentati da una penalità per un’infrazione con le bandiere gialle.

Merc20

Prossima tappa Endurance in quel di Spa-Francorchamps a fine maggio per la mitica 24 Ore, mentre la Sprint Cup tornerà a Zandvoort (Olanda) a metà giugno.

Luca Pellegrini

Foto. Ferrari Races, GTWC Europe, Mercedes AMG