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WEC – Il programma di Le Mans!

Annunciato poco fa il programma dettagliato della 93ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Tra le novità, la conferma della già annunciata modifica della Hyperpole, che si dipanerà in pista giovedí 12 giugno prossimo in due distinte sessioni denominate Hyperpole 1, riservata alle migliori 12 classificate nelle qualifiche di mercoledí 11 di LM P2 e GT3 e alle prime 15 LMH, e Hyperpole 2, che vedrà in azione le migliori 8 LM P2 e GT3 e successivamente le prime 10 LMH.

Nelle gare di contorno, spazio quest’anno alla Mustang Challenge, round facoltativo della relativa serie IMSA con un numero limitato di auto nelle mani di piloti opportunamente qualificati, mentre la seconda manche della Road To Le Mans, valida per la Michelin Le Mans Cup viene confermata come nel 2024, al sabato mattina.

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Si estende la parata di sabato 7 giugno, post-Pesage, per le vie cittadine. Quest’anno saranno una trentina di vetture, tra cui 19 partecipanti alla 24 Ore di Le Mans, che sfileranno per due giri ciascuna sul percorso di 2,1 km allestito nel centro della città di Le Mans, partendo da Place du Jet d’Eau.

Martedí 10 giugno sarà previsto, oltre alla tradizionale sessione autografi e pit walk, un secondo appuntamento per incontrare alcuni dei piloti che gareggeranno alla 24 Ore di Le Mans sulla terrazza del teatro Quinconces in centro città.

Verranno infine aperte al pubblico due nuove FanZone a Tertre Rouge e al Karting: la prima sarà impostata sul plen-air e prevedrà una parete da arrampicata e persino un laser game, mentre al Karting gli spettatori possono provare simulatori di corse e ammirare i veicoli ivi esposti. Nella zona concerti il main event di sabato sera 14 giugno sarà affidato a Kool & The Gang.

Con queste passano a cinque le zone destinate dall’organizzazione alle attività extra-pista, oltre naturalmente al Race Village ed al Manufacturers’ village. In quest’ultimo presenti, tra gli altri, Toyota/Lexus, Ford, Hyundai-Genesis e Mercedes-AMG, attesi, insieme a McLaren, a maggiori dettagli sui programmi futuri relativi ad Hypercar e GT3.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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LMC – Pronti via a Barcelona per la decima stagione della Le Mans Cup

A Barcelona prenderà il via anche la Michelin Le Mans Cup 2025, giunta alla sua decima stagione. Ben 44 come nella serie maggiore le vetture iscritte, e anche qui vedremo in azione le LM P3 di nuova generazione, con l’ulteriore novità della classe LM P3 Pro/Am.

Rappresentati per la prima volta contemporaneamente tutti e quattro i costruttori di telai, con una Ginetta per DKR, due Adess per Nielsen Racing e diverse Duqueine a contrastare il numeroso lotto di Ligier.

Diversi gli specialisti della categoria quali Colin Noble del Nielsen Racing e David Droux del CLX Racing e Gillian Henrion, campione 2023 col Team Virage, presente in Pro/Am col team belga Motorsport98, impegnato parallelamente in ELMS con RLR MSport.

Da segnalare sempre tra i Pro/Am, schieramento che conta quasi la metà del parco completo della categoria, la presenza di Pierre Kaffer, veterano di tante battaglie, col l’M Racing di Yvan Muller insieme all’austriaco Michael Doppelmayr.

Un altro pilota che ci ricorda di tante avventure del nostro recente passato è Andrea Belicchi, che smonta dal ruolo di DS e coach per buttarsi nuovamente in pista con una delle due Ferrari 296 GT3 di Kessel Racing insieme a Lorenzo Ferdinando Innocenti.

Ritorni eccellenti anche per Garett Grist per Inter-Europol, Mark Patterson con High Class Racing e Vanina Ickx nelle Iron Dames, cosí come un nome storico, Gebhardt Motorsport, con una Duqueine per l’ormai esperto Oscar Tunjo e Valentino Catalano.

Da tenere d’occhio sicuramente anche Matteo Quintarelli, che si è ben comportato nell’ultima Asian Le Mans Series, e che si presenta su una Ligier schierata dal 23Events Racing insieme alla svizzera Léna Bühler, vicecampionessa F1 Academy nel 2023.

Ancora da completare alcuni tasselli, fra cui la line-up di TS Corse, che nella presentazione di febbraio aveva annunciato il rumeno Robert Visoiu, ed i compagni di squadra di Kuba Smiechowski e Ben Stone nelle fila di Inter-Europol e Bretton Racing. Tra le GT3 infine, ancora incertezze per Code Racing Development, che aveva iscritto un’Aston Martin per l’esperto Bailey Voisin.

In programma sul Circuit de Barcelona-Catalunya una giornata dedicata ai test collettivi anche per la Michelin Le Mans Cup mercoledí 2 aprile in vista della prima gara stagionale di sabato 5 aprile, che tornerà alla durata di 120 minuti in luogo dei 110 adottati negli ultimi anni. Allungata anche la durata delle 2 manches della Road To Le Mans ad un’ora.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list di Barcelona della Michelin Le Mans Cup

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WEC – Sciolto l’ultimo nodo Porsche per Le Mans: debutta Wehrlein

Sarà Pascal Wehrlein il nono pilota della pattuglia Porsche Penske alla prossima 24 Ore di Le Mans. Il campione in carica della Formula E si affiancherà a Nick Tandy e Felipe Nasr sulla 963 LMDh #4 per il proprio debutto sul Circuit de la Sarthe.

Wehrlein, 30 anni, dopo una lunga sfilza di successi nel karting, nel 2010 è passato alle monoposto, conquistato il titolo nella ADAC Formel Masters l’anno successivo. Le buone prestazioni tra le monoposto propedeutiche, specie nel Formula 3 Euro Series, dove nel 2012 si è classificato secondo alle spalle di Dani Juncadella e davanti ad altri driver dal futuro radioso quali Raffaele Marciello, Felix Rosenqvist, Tom Blomqvist e Carlos Sainz, sono valse la chiamata in Mercedes F1 quale reserve driver nel 2014.

Nel 2015 Wehrlein si è imposto nel DTM, riuscendo a debuttare l’anno successivo, sempre grazie ai buoni auspici di Mercedes, in F1 con Manor, conquistando l’unico punto della stagione per la scuderia britannica, ex-Virgin e Marussia.

L’anno successivo si ripeteva in Sauber, finendo in due occasioni nella top ten. La parentesi F1 proseguiva come development driver Ferrari nel biennio 2019-2020, nel quale diveniva presenza fissa in Formula E, dove ha trionfato nella stagione passata, conquistando globalmente 7 vittorie e 8 pole position tra Mahindra e TAG Porsche, che dalla stagione 2020-21 è diventata la sua nuova casa.

Lo scorso gennaio il debutto alla Rolex24 at Daytona con la Porsche 963 del JDC-Miller dove è giunto sesto assoluto in compagnia di Bryce Aron, Tijmen val der Helm e Gianmaria Bruni. Ricordiamo che in precedenza per il ruolo di si era affacciata anche l’ipotesi Sebastian Vettel, il quale aveva già testato la 963 a marzo 2024.

Wehrlein e c. faranno compagnia alle altre due Porsche Penske, sulle quali si alterneranno i due equipaggi full-season WEC composti da Julien Andlauer, Michael Christensen e Mathieu Jaminet e da Matt Campbell, Kévin Estre e Laurens Vanthoor, oltre all’esemplare privato schierato da Proton Competition per Neel Jani, Nico Pino e Nico Varrone.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

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ELMS – Ecco i 44 per Barcelona. Si inizia a parlare del nuovo motore

Si avvicina finalmente l’inizio della stagione 2025 dell’European Le Mans Series ed ecco pronta l’entry list che animerà il season opener del rinnovato circuito di Barcelona, che verrà preceduto dal consueto Prologo.

44 le vetture confermate, come da entry list provvisoria, suddivise fra LM P2 (13), LM P2 Pro/Am (8), LM P3 (10) e GT3 (13). In palio ben cinque inviti alla 24 Ore di Le Mans 2026, due per la classe regina e uno ciascuno per le altre tre categorie.

La gran parte delle line-up era stata già resa nota nelle scorse settimane. La maggiore addizione dell’ultimo momento riguarda DKR Engineering, che pone ora la sua Oreca 07 fra le entry Pro/Am con l’aggiunta del bronze driver Georgios Kolovos, già visto col team lussemburghese in Asian Le Mans insieme a Laurents Hörr, e a Thomas Laurent.

Il 26enne pilota francese, secondo assoluto a Le Mans nel 2017 con l’Oreca LM P2 del Jackie Chan DC Racing, team col quale si è poi laureato campione dell’Asian Le Mans Series 2017-18, poi ancora a podio con la Rebellion LM P1 l’anno successivo. Le prestazioni col team svizzero, col quale ha proseguito nella Super-Season 2018-19 chiudendo al terzo posto nella classifica piloti, sono valse a Laurent l’ingaggio in Alpine e soprattutto la nomina di reserve driver Toyota nella Super-Season WEC 2019-20, non confermato in seguito.

Da quel momento, apparizioni in ELMS con le LM P2 del Graff, la mancata partecipazione a Le Mans con IDEC e poi ancora con Mühlner Motorsport nel 2022 e la nomina quale reserve driver Glickanhaus nel 2023 fino all’attuale ritorno alle serie ACO.

Nella classe regina di confronteranno driver di valore assoluto quali Filipe Albuquerque, Théo Pourchaire, Tom Blomqvist, Nick Yelloly ed i nostri Luca Ghiotto e Matteo Cairoli. Tra gli equipaggi Pro/Am, oltre a Laurent, si segnalano Oliver Jarvis e Dane Cameron a dare la caccia ad AF Corse, che si presenta con una line-up immutata formata da Matthieu Vaxivière, Alessio Rovera e Francois Perrodo. Giorgio Roda dal canto suo vorrà ripetere le belle prestazioni, soprattutto in qualifica, ancora una volta insieme a Renè Binder e Bent Viscaal.

Al debutto la nuova generazione di LM P3 con gli unici esemplari di Ginetta e Duqueine affidate a DKR e WTM by Rinaldi contro uno schieramento di Ligier JS P325, tutte dotate del nuovo propulsore Toyota. RLR MSport tenterà un nuovo assalto alla corona continentale avvalendosi dell’ex-campione della Le Mans Cup e della Ligier Euro Series Gillian Henrion, in aggiunta ai rientranti Nick Adcock e Michael Jensen.

Infine le GT3 con la bellezza di ben sei costruttori. Iron Lynx difenderà il titolo 2024 su una Marcedes AMG GT3 Evo, mentre Sarah Bovy affronterà il nuovo ruolo da silver driver sulla Porsche delle Iron Dames insieme a Michelle Gatting e Celia Martin.

La nutrita pattuglia Ferrari comprenderà ancora una volta GR Racing, che ha confermato Riccardo Pera al fianco di Mike Wainwright e Tom Fleming, in una categoria che vedrà al via con le 296 GT3 tra gli altri rappresentanti del calibro di Gianmaria Bruni, Davide Rigon, Miguel Molina e Daniel Serra.

Iniziata nel frattempo anche la ricerca del propulsore che alimenterà la nuova generazione di LM P2 a partire dal 2028. Il fornitore sarà fornito completo di gruppo trasmissione a 6 marce ed elettronica. Le altre principali specifiche prevedono che sia alimentato da turbocompressore e pesi non più di 160 kg e una potenza di 420 kW (563 HP), possibilmente riducibile a 380 kW (509 HP) ed uno scarico che non ecceda i 100 Db di rumore.

L’appuntamento in pista a Barcelona è per il 31 marzo, per la prima delle due giornate del Prologo ELMS.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list di Barcelona

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GT Open – Le ultime novità prima dei test di Barcelona

Martedì 25 e mercoledí 26 marzo inizia ufficialmente da Barcellona la stagione dell’International GT Open con due giornate di test; quattro team si annunciano in vista dell’opening round di fine aprile a Portimao.

Oregon Team: nuovi equipaggi per la compagine italiana

Due line-up rinnovate per Oregon Team che continuerà a gareggiare con altrettante Lamborghini Huracan GT3 EVO2. La squadra, campione a squadre uscente come nel 2022, anno in cui si aggiudicò anche la corona piloti, sarà in azione nuovamente in PRO con il chiaro intento di dare battaglia ai campioni in carica di Eastalent Racing, Christopher Haase e Simon Reicher.

Robin Rogalski dividerà il volante con Filip Ugran l’auto #19, mentre la #63 verrà affidata ad Antoine Doquin ed a Artëm Petrov, unico confermato quest’ultimo rispetto alla passata stagione.

Jerry Canevisio, co-Team Principal di Oregon insieme a Giorgio Testa, ha commentato in una nota: “Siamo felici di cimentarci di nuovo nell’International GT Open, un campionato che è diventato una seconda famiglia per noi e dove abbiamo ottenuto grandi successi. Puntiamo a mantenere questa tendenza, una sfida sempre più impegnativa man mano che lo schieramento si espande e il livello aumenta, ma daremo il massimo, con il prezioso supporto di Lamborghini Squadra Corse. Ancora più che in passato, quest’anno scommettiamo su giovani piloti di talento e siamo entusiasti della prospettiva di lavorare e lottare per i massimi onori con loro”.

Triplice effort per Motopark

Due auto saranno iscritte nella classe PRO per il Team Motopark che porterà un totale di tre Mercedes AMG GT3 EVO. In lotta per il titolo assoluto avremo quindi l’ungherese Levente Révész in coppia con l’ex campione DTM Maxi Goetz, cui si aggiunge la coppia composta dal rumeno Robert Vişoiu e l’ex volto di WRT BMW per il GTWC Europe, Niklas Krütten.

Interessante anche la scelta per la classe PRO Am, con il campione della classe Am 2023 Heiko Neumann insieme all’ex vice campione dell’Euroformula 2020 Lukas Dunner.

‘Hash’ e Fontana ancora insieme con Car Collection Porsche

‘Hash’ ed Alex Fontana sono pronti a intraprendere una seconda stagione quest’anno dopo l’ottimo 2024. La coppia è attesa al volante di una Porsche 992 GT3-R gestita da Car Collection, nuovamente in PRO Am.

Attualmente sono solo due le Porsche confermate al via. Oltre a Car Collection spicca infatti la #79 Tsunami RT presente in classe PRO Am con Johannes Zelger e Fabio Babini.

Nuova sfida per Garage 59 

Oltre al GT World Challenge Europe Powered by AWS, Garage 59 si concentrerà anche sulla classe AM del GT Open con una McLaren 720S GT3 EVO che verrà gestita da Miguel Ramos e Mark Sansom.

Ritorno quindi a tempo pieno per una vettura del brand di Woking nella serie. Ricordiamo che precedentemente Alexander West e Côme Ledogar sfiorarono il titolo PRO AM nel campionato 2018.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

Tresor

GTWC Europe – Novità per Tresor Attempto, Imperiale e ComToYou

Ancora altre novità per la prossima stagione del GT World Challenge Powered by AWS 2025 che prenderà il via a metà aprile a Le Castellet:

Tre Audi per Tresor Attempto Racing

Tresor Attempto Racing annuncia la line-up con la quale prenderà parte al GT World Challenge Europe Powered by AWS 2025 Sprint ed Endurance. La squadra guidata da Ferdinando Geri si presenta alla sua quarta stagione completa nella serie forte dei risultati ottenuti nel 2024, che l’hanno vista tra i protagonisti assoluti, col 3° posto Team e piloti Overall ed in Gold Cup.

Saranno tre le Audi R8  schierate nella Endurance Cup. La #99 parteciperà alla Silver Cup con Ezequiel Perez Companc (ARG), alla prima esperienza col team, insieme al fido Alex Aka (GER) e ad Alberto Di Folco (ITA).

Nella Gold Cup, il volante della LMS GT3 Evo II #88 sarà invece affidato al rientrante Leonardo Moncini (ITA), il quale verrà affiancato da Sebastian Øgaard (DEN), al debutto nella serie, e da Riccardo Cazzaniga (ITA), già protagonista nel Campionato Italiano GT.

Infine, la vettura #66 correrà nella Bronze Cup, con un equipaggio di grande solidità composto da Andrey Mukovoz, Max Hofer (A) e Alexey Nesov. Tutti e tre sono confermati dopo un 2024 di alto livello, culminato con la vittoria nella Bronze Cup alla 100ma CrowdStrike 24 Hours of Spa, un risultato storico per il team che ribadisce l’ambizione e la competitività nelle gare di durata anche per il 2025.

Tre vetture anche nella Sprint Cup, con la #99, iscritta alla Silver Cup, con Perez Companc e Aka, la #88 in Gold Cup per Moncini e Øgaard e sulla #66 in Bronze Cup, insieme Mukovoz è stato riconfermato l’ormai esperto Dylan Pereira (LUX), già con due stagioni all’attivo insieme a Tresor.

Loris Spinelli con Imperiale Racing

Imperiale Racing sarà della partita con una Lamborghini Huracàn GT3 Evo nella Sprint Cup tra i Bronze con Dmitry Gvazava e Loris Spinelli.  Dopo aver diviso il volante nel 2024 con Ugo De Wilde, Gvazava dividerà quindi l’abitacolo con l’italiano protagonista in IMSA con Forte Racing.

ComToYou completa la line-up Bronze

Saranno Alexandre Leroy ed Antoine Potty a completare la line-up di ComToYou Racing per l’Endurance Cup. I due si uniscono per l’assalto all’Aston Marin Vantage #270 iscritta in Bronze Cup insieme alla già annunciata Jessica Hawkins, proveniente dal British GT Championship.

Attesa la riconferma dell’equipaggio Pro vincitore dell’ultima 24h di Spa, attendiamo quindi solo di conoscere il terzo pilota impegnato dalla compagine belga ln Silver Cup con Kobe Pauwels e Jamie Day.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

Sunset at Sepang International Circuit

Asian LMS – Nessuna rivoluzione per il calendario 2025/26

Presentato il calendario dell’Asian Le Mans Series 2025/26. Diciamo subito nessuna rivoluzione in termini di location, con tre doubleheader a Sepang, Dubai e Yas Marina.

Scartata la paventata trasferta a Buriram in quanto non si è riusciti ad accomodare una data utile per serie e circuito a fine novembre, è stata presa in esame anche la pista di Mandalika in Indonesia, che però avrebbe dovuto essere adeguata agli standard di sicurezza previsti per i prototipi. Entrambe le piste verranno comunque prese in considerazione per l’edizione successiva.

Cambiano invece le date, col season opener di Sepang che rispetto al 2024/25 viene spostato di una settimana in avanti, al 12-14 dicembre 2025, mentre al contrario vengono anticipati i due round mediorientali al 29 gennaio 1° febbraio e al 6-8 febbraio rispettivamente.

Ciò allo scopo di evitare il più possibile concomitanze sportive (Daytona) e religiose, quali il Capodanno cinese e soprattutto il Ramadan, che il prossimo anno inizierà martedí 17 febbraio per concludersi giovedí 19 marzo 2026.

Se tanto ci da’ tanto, anche il season opener del WEC in Qatar 2026 (il circuito ha un accordo fino al 2029 compreso) verrebbe anticipato alla seconda settimana di febbraio, a partire dal Prologo.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

2025/26 Asian Le Mans Series Provisional Calendar

Rd 1 / Rd 2         12-14 Dec 2025         Sepang  (Malaysia)

Rd 3 / Rd 4         29 Jan-1 Feb 2026     Dubai Autodrome (UAE)

Rd 5 / Rd 6         6-8 Feb 2026              Yas Marina (UAE)

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IMSA – Il punto dopo Sebring: Porsche imbattibili?

Porsche sabato ha riportato la vittoria nella 12 ore di Sebring. Si tratta del secondo successo in altrettante gare dopo Daytona delle 963 Penske in due delle gare più difficili del calendario IMSA, questa volta coronata addirittura da una doppietta, risultato fallito per un soffio nel season opener.

Le 963 ufficiali hanno letteralmente scherzato con gli avversari, similmente al biennio in cui la squadra gestiva le Acura DPi ufficiali maramaldeggiando con Castroneves e Montoya; la differenza sostanziale sta peró nel fatto che nel 2019-2020 Penske ha costruito il proprio vantaggio sulle gare sprint, mentre al momento non si vede la fine di questo dominio.

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Gli avversari più accreditati: Cadillac, BMW ed Acura, fin qui non si sono mai dimostrate all’altezza e hanno perso terreno a causa di incidenti, a volte dettati dall’ansia di rimanere a contatto dei battistrada, come il contatto ai box fra Tom Blomqvist e Philipp Eng a tre quarti di gara, senza rivangare il demolition derby delle GTP alla Rolex 24.

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All’unica vettura apparentemente capace di impensierire le Porsche ufficiali, vale a dire la Cadillac del Whelen Racing è stato concesso di fare la lepre dopo l’errore della direzione gara che nelle prime fasi ha aperto la corsia box in ritardo dopo l’incidente della Ferrari di Triarsi Competizione, impendendo ai primi di approfittare della relativa neutralizzazione.

Non entriamo invece nel merito del “contatto/non contatto” tra Ricky Taylor e la suddetta Ferrari, che ha destato notevoli polemiche soprattutto da parte di papà Wayne, che in ogni caso non le ha mandate a dire alla direzione gara ai microfoni IMSA dopo la penalità ricevuta.

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Il risultato è che ora la Porsche #7 conduce a punteggio quasi pieno (mancano le due pole position di BMW) con 760 punti contro i 669 della vettura gemella ed i 587 delle due Acura. Vedremo nella prossima doppia trasferta californiana se Cadillac riuscirà a ripetere il miracolo di strategia dello scorso anno ed avvicinarsi cosí ai battistrada, grazie al regolamento IMSA che – differentemente dal WEC – premia in egual modo sia le gare di lunga durata che le gare sprint.

Nasr, Vanthoor e Tandy conducono anche la classifica della Michelin Endurance Cup, con 31 punti contro i 23 dell’equipaggio dell’Acura #60.

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In GTD Pro, la strategia al risparmio delle Ford questa volta non ha pagato, e l’unica Porsche ha avuto la meglio sulle due BMW. L’equipaggio della Mustang #65, vincitrice a Daytona, continua comunque a condurre con 653 punti contro i 636 di “Rexy”.

Nella MEC invece sono i due equipaggi di BMW a condurre, con 27 e 23 lunghezze contro i 22 della Porsche campione in carica.

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La classifica delle LM P2 premia invece la continuità, e vede la line-up del Riley precedere di due lunghezze (645 contro 643) i vincitori di Daytona di United Autosports, grazie ai due piazzamenti (2° e 4° posto) fin qui rimediati. Il team angloamericano conduce invece la graduatoria delle gare lunghe a pari merito con Inter-Europol, che ieri hanno conquistato il primo successo in autonomia dopo il titolo 2024 gestito insieme al PR1 Mathiasen.

Anche qui si è sviluppato un piccolo giallo, perchè Tom Dillmann, al volante della vettura Inter-Europol, nell’ultima Full Course Yellow, avrebbe approfittato, insieme Malthe Jakobsen di Crowdstrike by APR e a Felipe Fraga del Riley, della pitlane aperta in regime di wave-by. Sebastien Bourdais, in qul momento al comando per Tower Motorsports, cosí come Paul di Resta di United Autosports e Mikkel Jensen del TDS Racing erano invece già stati richiamarti ai box, prevedendo la neutralizzazione.

Il risultato è che le Oreca #04 e #43 si sono ritrovate davanti, e Dillmann ha potuto gestire il vantaggio acquisito fino al traguardo dopo la penalità assegnata a Jakobsen per aver mandato in testacoda la Corvette AWA. Inutile dire che Bourdais, dopo la squalifica di Daytona, non era propriamente felice del risultato, cosí come anche al TDS.

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Infine in GTD sembra diversi ripetere il ritornello dello scorso anno con le Mercedes in spolvero; soprattutto quella del Winward, capace di rimontare per l’ennesima volta una penalità per andare a vincere. L’equipaggio dell’AMG GT3 #57 conduce infatti con 690 punti contro i 649 dello Heart of Racing ed i 633 del Wright Motorsports. Il team dell’Ohio funge da seconda forza nella classifica delle gare lunghe insieme ad AF Corse e AWA Racing con 20 punti. Al top, un po’ a sorpresa, c’è Inception Racing con 21.

Fatto curioso: a distanza di giorni, non è ancora stata pubblicata la classifica definitiva della gara: memori di Daytona, potrebbero esserci in ballo penalizzazioni che potrebbero modificare queste classifiche….

In ogni caso, per la prossima tappa dell’Endurance Cup bisognerà aspettare la 6 Ore del Glen post-Le Mans a fine giugno, ma un solo mese ci separa dalla showcase di Long Beach che vedrà in azione GTP e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter

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DTM – Rast e Wittmann confermati in BMW. Una quinta Lambo per Paul e l’effort Mercedes di Landgraf

René Rast e Marco Wittmann confermati per Schubert Motorsport nel DTM. Sei titoli in due, rappresenteranno BMW Motorsport che nel 2025 scenderà a due unità contro le tre degli ultimi anni con la versione Evo della M4 GT3. Rispetto alla line-up 2024, mancherà Sheldon van der Linde, impegnato full-time nel FIA WEC ed in IMSA.

Schubert Motorsport ha ottenuto il titolo team nel 2024 con quattro affermazioni, due di Rast e una ciascuno per Wittmann e Van der Linde, quest’ultimo al Nürburgring dopo un’indimenticabile lotta contro la Mercedes di Maro Engel.

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Paul Motorsport conferma il programma 2025 

Ancora una Lamborghini Huracàn GT3 EVO2 per Paul Motorsport nel DTM e Maximilian Paul, figlio del titolare del team Tobias Paul.

Il venticinquenne nativo di Dresda, che militerà parallelamente anche nel GT World Challenge Europe Powered by AWS,  insegue il secondo acuto in carriera dopo la bellissima affermazione sotto la pioggia nel 2023 al Nürburgring.

Il brand di Sant’Agata potrà quindi contare su un totale di cinque auto nel DTM 2025, insieme alle due vettture di ABT Motorsport di Mirko Bortolotti e Nicki Thiim e alle due unità del TGI Lamborghini Team by GRT di Jordan Pepper e Luca Engstler.

Landgraf

Mercedes con Gounon e Kalender

Infine, non può mancare Mercedes, che schiererà un totale di quattro AMG GT3 Evo. Oltre ai confermati Lucas Auer e Maro Engel, debutteranno full-time anche Jules Gounon e Tom Kalender.

Auer e Kalender sono attesi col Mercedes-AMG Team Landgraf, che proporrà una particolare livrea combinata dei due main sponsor (foto). Gli altri due porteranno in gara i colori di Mercedes-AMG Team Winward Racing. Esce di scena Haupt Racing Team che come noto rappresenterà Ford Performance nel 2025.

Engel ricordiamo ha conteso il titolo 2024 fino all’ultima gara  chiudendo al terzo posto alle spalle di Mirko Bortolotti e Kelvin van der Linde. Gounon, già impegnato con Alpine nel FIA WEC, ha esordito nella serie nell’atto finale della scorsa stagione ad Hockenheim in sostituzione di Luca Stolz.

Menzione speciale infine per Tom Kalender, campione in carica nell’ultima edizione dell’ADAC GT Masters, che sarà il più giovane di sempre ai nastri di partenza di una competizione DTM con 17 anni e 30 giorni, il nativo di Haan ha avuto qualche esperienza negli ultimi mesi anche nel GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Per tutti, l’appuntamento è ad Oschersleben il 26-27 aprile per il primo degli otto weekend di gara.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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IMSA – Porsche, uno-due a Sebring. Le strategie premiano AO Racing e Winward Racing in GT

Porsche piazza una doppietta alla 12 Ore di Sebring, secondo atto del WeatherTech SportsCar Championship con Nick Tandy, Felipe Nasr e Laurens Vanthoor davanti a Kevin Estre, Matt Campbell e Mathieu Jaminet.

La 963 #7 ha preso il comando già nelle prime fasi per poi riprendere la leadership assoluta alla metà della percorrenza, per non mollarla più fino al traguardo salvo durante la nona ora, allorquando il lungo regime di corsa libera si è interrotto prima per il testacoda dell’Aston Martin di Casper Stevenson e a seguire, dopo il contatto che ai box ha tolto dai giochi l’Acura #60 e la BMW #24, il testacoda in T17 dell’Oreca LM P2 di Matias Perez Companc.

Nemmeno l’ottava Full Course Yellow della giornata a 47’ dalla bandiera a scacchi per il copertone vagante della Mercedes del Lone Star Racing ha cambiato i valori in campo, con le 963 che hanno sostanzialmente gestito in tranquillità le posizioni.

Podium

Agli altri le classiche briciole, con l’Acura #93 a completare il podio davanti alla Cadillac del Whelen Racing, l’unica vettura capace di impensierire le GTP di Penske dopo gli errori che hanno tolto di mezzo dalla lotta assoluta le altre V-Series.R del WTR. Onore alla #10, che riesce a recuperare fino al settimo posto, prima dei doppiati, dietro alla BMW residua e all’altra 963 di Proton.

Giunge al traguardo, seppur staccata di 2 giri, l’Aston Martin Valkyrie, incredibilmente meno in difficoltà sui bump dell’ex aeroporto che sul biliardo WEC di Lusail, mentre la Lamborghini SC63 si deve ancora una volta arrendere a tre quarti di gara.

Inter-Europol

Il consueto demolition derby delle LM P2 si chiude con la vittoria di Inter-Europol. Spettacolare la battaglia fra Toby Sowery prima e Malthe Jakobsen poi del Crowdstrike by APR contro Sebastien Bourdais; alla fine però Tower Motorsport si deve accontentare della piazza d’onore, mentre un contatto con la Corvette AWA genera un drive-through che toglie addirittura il podio al team battente bandiera portoghese, a vantaggio del TDS, mattatore della prima parte di gara.

Rexy

Porsche trionfa anche in GTD Pro con “Rexy”, la 911 GT3R R di AO Racing, capace di infilare e gestire le due BMW del Paul Miller Racing che terminano alle spalle. Con una gara poco frammentata non sono bastate le strategie a basso consumo per garantire alle Ford Mustang qualcosa di meglio del quinto e sesto posto, dietro la Ferrari del DragonSpeed. Le Corvette in una gara cosí tirata hanno scontato le relative penalizzazioni, mentre la Lamborghini Pfaff è stata presto bloccata da problemi tecnici e ha chiuso staccatissima.

Poteva invece essere un trionfo Ferrari in GTD, ma gli dei del motorsport non sono stati benevoli nè con la #021 di Triarsi Competizione, presto buttata fuori dalla Cadillac #10, nè con l’esemplare di Cetilar racing, costretto al ritiro mentre navigava stabilmente nella top five, nè soprattuto con la #21 di AF Corse. Partita dalla pole, ha prima dovuto recuperare una penalità per poi cedere le armi da leader a due terzi di gara.

Winward (1)

Alla fine vince la Mercedes del Winward Racing, che bissa il successo del 2024, grazie ad un sorpasso “con le cattive” nelle fasi finali sulla Lexus del Vasser Sullivan. Chiude a podio come a Daytona l’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre uno splash priva il Conquest Racing della quarta piazza, a vantaggio di un altro equipaggio del Cavallino, quello di Inception Racing partito dal fondo dello schieramento.

E’ tutto da Sebring, L’appuntamento con la serie IMSA è fra un mese a Long Beach per la tradizionale showcase di 100’, protagoniste le sole GTP e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter, Inter-Europol, Michelin Racing USA, Porsche Motorsport N.A., Mercedes AMG Motorsport

L’ordine di arrivo della 12 Ore di Sebring

Endurance, Italian Style