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ELMS – Yelloly regala la prima pole position ad Inter-Europol. PJ Hyett fa volare “Spike”

Nick Yelloly si aggiudica la pole position nella 4 Ore di Le Castellet. Il pilota britannico regala la prima pole position assoluta di sempre ad Inter-Europol al termine di una battaglia a suon di decimi con Matteo Cairoli, col tempo di 1.48.741. Il comasco di Iron Lynx-Proton, fin qui dominatore di test e libere, nel finale ha ceduto anche la prima fila a Charles Milesi del Panis VDS per appena 33 millesimi.

Bene anche l’altra entry del team polacco con Luca Ghiotto, che chiude la top five alle spalle della rivelazione di questa prima parte della stagione europea, Mathys Jaubert di IDEC Sport.

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Duello all’ultimo decimo anche tra le LM P2 Pro/Am, e ancora una volta risultato non favorevole ai nostri colori, con PJ Hyett e la sua “Spike” condivisa con Louis Deletraz e Dane Cameron a scavalcare lo specialista delle qualifiche Giorgio Roda, ponendo cosí termine alla striscia di tre partenze al palo consecutive. 144 millesimi lo scarto nel turno, che non ha visto partecipare la vettura AF Corse, neo confronti della vettura di Proton, mentre Rodrigo Sales, che chiude il podio virtuale, è rimasto a quasi un secondo.

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E un secondo è anche il distacco dato da Adrien Closmenil di CLX Motorsport al resto del lotto delle LM P3 col tempo di 1.57.194. In griglia procederà Rik Koen del Team Virage e Griffin Peebles del WTM by Rinaldi, fin qui i più in palla tra gli altri partecipanti alla categoria,

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Clement Mateu un po’ a sorpresa ha invece conquistato la seconda pole di sempre per Racing Spirit of Leman in GT3 dopo l’exploit di Derek Deboer al Mugello lo scorso anno, rifilando quasi 7 decimi a Duncan Cameron con la Ferrari di Spirit of Race. Ricordiamo che le qualifiche debbono essere affrontate dal pilota bronze. Seconda fila domani per la Mercedes di Iron Lynx, cui è stato annullato un giro veloce per track limits, e che ha anche il merito di avere forzato l’effort del pilota francese, e per la Ferrari #50 di AF Corse di Custodio Toledo.

Domani la 4 ore di Le Castellet partirà alle 12.00. Diretta streaming gratuita come sempre sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Cairoli prenota una nuova pole a Le Castellet

Ancora Matteo Cairoli davanti a tutti anche nelle seconde libere della 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento dell’European Le Mans Series. Ancorchè lontano dal proprio limite segnato ieri, con 1.49.736, l’alfiere di Iron Lynx-Proton ha comunque lasciato a 3 decimi Charles Milesi con la vettura del Panis VDS e Nick Yelloly di Inter-Europol e si prenota per una nuova pole nelle qualifiche dopo quella del Mugello 2024.

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Quinta prestazione odierna e migliore fra i Pro/Am Louis Deletraz con “Spike” la vettura di AO Racing, a mezzo secondo. Da segnalare solo due brevi interruzioni nei 90’ previsti, causate dalla McLaren 720S GT3 di United Autosports ferma in curva 1 e da un carro attrezzi in posizione pericolosa all’entrata del Mistral, mentre la pioggia ha fatto capolino negli ultimi minuti, generando solo qualche innocuo testacoda.

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Anche Adrien Closmenil e la Ligier di CLX Motorsport non hanno finora mollato il primato tra le LM P3, seppur con una prestazione nettamente inferiore pari a 1.59.539, hanno tenuto a bada la concorrenza, capeggiata dal rientrante Griffin Peebles sulla Duqueine del WTM by Rinaldi, a quasi 2 decimi.

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Nuovo tris in LM GT3 infine per le Ferrari, con Lilou Wadoux questa volta al top con la 296 AF Corse #50 col tempo di 2.03.621, appena 6 millesimi meglio di Tom Fleming con l’entry di GR Racing; a seguire Ben Tuck con l’entry di JMW Motorsport che per l’occasione ospita anche James Calado.

Tutto pronto per le qualifiche quindi, a partire dalle 14.20, godibili come sempre sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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ELMS/WEC/IMSA – Parla Cyril Abiteboul: “Per l’endurance non molleremo WRC e TCR”

Nella splendida cornice della sede di IDEC Sport a Signes nel festeggiare il decimo anno di attività della scuderia francese abbiamo avuto la possibilità di incontrare per la prima volta  Cyril Abiteboul, boss di Genesis Magma Racing, per un’interessantissima quanto completa disamina del progetto endurance del costruttore coreano.

Sta iniziando questa vostra grande avventura, e la prima domanda che ci viene in mente magari può sembrare abbastanza banale: com’è stato l’approccio con Genesis Magna, un costruttore che non ha mai gareggiato in gare endurance prima? “Beh non è che non si possa iniziare solo perché non si ha esperienza, no? Se torno indietro nel tempo, per gran parte dell’anno scorso, da quando sono stato nominato presidente di Hyundai Motorsport, abbiamo dedicato molto tempo a pensare a quale potesse essere il nostro prossimo capitolo sportivo, non solo per Genesis, ma per tutto il Gruppo Hyundai, che è una grande azienda e con i marchi Hyundai, Kia e Genesis è il terzo produttore di automobili al mondo.”

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“È un ottimo momento per HMG anche se è un periodo difficile per il mercato dell’automotive in generale, e sentivamo che, dopo aver cambiato radicalmente il nostro marchio in termini di qualità, tecnologia e design, il motorsport avrebbe potuto rappresentare la prossima piattaforma di trasformazione per il gruppo. Quindi, questa è stata la missione affidatami da Jay Chung e dal nostro presidente esecutivo, il signor Euisun Chung: valutare quale potesse essere il passo successivo. Valutando diverse opzioni abbiamo pensato che un buon primo passo per noi nelle corse in circuito sarebbero state le gare di endurance. È chiaramente un settore molto competitivo, con molti marchi coinvolti, ma è anche una buona base di apprendimento delle corse in circuito senza dover impazzire in termini di sviluppo tecnologico. Tecnologie peraltro che non sarebbero rilevanti per ciò che ci viene offerto oggi. Voglio dire, io adoro la Formula 1, ma se la guardi, il 99% della tecnologia è forse utile per aerei, caccia o per il primo shuttle. Ma non per noi.”

“Attenzione: Abbiamo preso in considerazione la Formula 1, forse un giorno, chissà, ma al momento non fa per noi. D’altra parte, è chiaro che le gare di endurance hanno molto successo e offrono questa buona combinazione di tecnologie di tendenza, stile differenziato, opportunità e piattaforma standardizzata. L’unica cosa che abbiamo deciso di fare in modo un po’ diverso dagli altri costruttori è stata quella di prendere la decisione di migliorare la vettura da soli.”

“La maggior parte degli altri team, come sappiamo, vendono la vettura o stipulano accordi con una scuderia e la fanno migliorare per migliorare la vettura. E poiché si tratta di imparare, e perché credo che non ci sia niente di meglio che correre in macchina per imparare a conoscere la vettura e per imparare a conoscere lo sport, abbiamo preso la decisione di migliorare la vettura noi stessi. Questo è stato l’approccio di Genesis.”

“Avremmo potuto anche scegliere Hyundai o Kia, ma abbiamo deciso che la soluzione migliore fosse Genesis perché è un marchio che, come vedrete nei prossimi mesi, vedrà un’accelerazione dell’espansione del mercato. Al momento è forte in Corea e negli Stati Uniti, ma non esiste altrove. Ora, io non sono qui per fare annunci in questo momento, ma riceverete presto alcuni annunci relativi al nostro piano e quindi vedrete che ci sarà una buona corrispondenza tra l’impronta di lavoro e il piano e l’ambizione di Genesis come marchio.”

Come si è arrivati a scegliere Oreca come partner tecnologico? “Prima di arrivare ad Oreca abbiamo valutato i quattro telaisti omologati. Era molto chiaro che Multimatic, sebbene fosse un’ottima opzione, aveva già una collaborazione molto particolare con Porsche che funziona. Abbiamo poi ritenuto che Ligier fosse un po’ troppo “leggera” in termini di struttura per noi; quindi, abbiamo esaminato attentamente i dettagli di Dallara e Oreca e, dopo aver parlato a lungo con entrambi, alla fine abbiamo pensato che Oreca sarebbe stata in grado di aiutarci di più nella gestione della vettura. Ribadisco che, se avessimo deciso di esternalizzare la gestione della vettura da corsa a un WRT, a un Chip Ganassi, o ad altri, allora probabilmente Dallara e Oreca sarebbero state molto vicine, ma poiché avevamo deciso di gestire la vettura da soli, era importante avere anche qualcuno che potesse fare un ulteriore sforzo in termini di supporto. Qualcosa che Toyota ha saputo fare molto bene in passato, ma ho molto rispetto per Dallara, che è un’ottima azienda.”

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Quanto siete felici ora dopo la prima vittoria subito, alla prima gara, da parte di Jamie (Chadwick) & C.? “Beh, io sono felice sì e no perché quando inizi a quel livello non puoi più scendere, ma è anche bello perché aggiunge energia e buon umore nel sistema, e penso anche che crei anche un po’ di aspettative su quello che facciamo, perché credo davvero che la gente fosse un po’ scettica riguardo alla nostra formazione. Ma restiamo umili. Restiamo realisti.”

“Abbiamo avuto anche la safety car al momento giusto, ok, ma detto questo, faceva tutto parte del piano. E quello che mi piace di ciò è che è qualcosa che probabilmente non sapete, è che l’ingegnere che si occupa della progettazione della vettura, inclusa la strategia, sarà il nostro ingegnere di pista l’anno prossimo. Quindi è anche una questione di persone, e io l’ho vista come una cosa grandiosa perché è stato lui a ritardare, ritardare e ritardare ancora il nostro pitstop, perché stavamo scommettendo sulla safety car e quella safety car è arrivata. E questo dimostra una certa maturità al muretto, una certa disciplina, e il fatto che crediamo in noi stessi. Abbiamo agito, abbiamo seguito la nostra strada. Avrebbe potuto anche non andare a nostro favore; quindi, di nuovo, ecco perché dobbiamo anche rimanere realisti.”

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“Riguardo ai piloti, abbiamo un’opzione su di loro, ma non voglio creare troppa pressione: c’è tempo. Prendiamo Mathys (Jaubert) ad esempio. Penso che tutti siano stati piuttosto colpiti dalla sua prestazione, ma è stata una sola gara; quindi, diamogli tempo, non iniziamo a mettergli in testa un file su come dovrebbe fare questo o quello, perchè le gare endurance non sono gare sprint. E lo stesso vale per lo sviluppo della carriera dei piloti. Devono adottare un approccio a lungo termine e noi adottiamo un approccio a lungo termine.”

“Al momento, il nostro pensiero per Mathys è che sia positivo che corra in LMP2 quest’anno, e che probabilmente che lo faccia di nuovo l’anno prossimo. Magari con un po’ di esperienza in LMH, un po’ di visibilità, e poi nel 2027 vedremo cosa succede. Ma sapete cosa? Non c’è fretta: e ovviamente noi siamo a proteggere i nostri diritti con contratti a lungo termine con ognuno dei nostri piloti.”

“Parlando del WEC, è un campionato sta andando bene perché, secondo me, ha trovato una formula piuttosto magica: Avere un sistema in cui i costi siano comunque controllati. Esiste una garanzia di prestazione in un certo senso e il produttore può concentrarsi su due cose che sono molto importanti o su tre. Uno, differenziazione del design. Due, la tecnologia dei motori. E tre, da sfruttare per chi lo desidera. operativo, per raccontare storie di piloti, storie di squadra. Ad esempio ho un enorme rispetto per il WRC, ma la realtà del WRC è che oggi stiamo solo lottando con la Toyota.”

“La LMP2 esiste per offrirci una piattaforma di apprendimento: possiamo farcela entro il 2026, anche perché tutto questo è successo molto velocemente in, ehm, 18 mesi. Abbiamo deciso a settembre che faremo il prologo in Qatar. Questo mi dà circa 18 mesi, dalla decisione all’approvazione, 18 mesi per sviluppare un motore, sviluppare un’auto, creare un team. Beh, non potevamo farcela da soli.”

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“Per fare ciò lavoriamo con i partner, quindi parliamo dei casi in anticipo per sviluppare la vettura. Per sviluppare il team, sapendo che avevo preso la decisione che avremmo guidato noi stessi la vettura, una decisione un po’ diversa da quella degli altri costruttori, come dicevo, ma per me è stata una decisione importante proprio perché penso che non ci sia niente di meglio dell’esperienza di una corsa. per imparare la gara, per apprendere i punti di forza e di debolezza della vettura. IDEC, attraverso la sua piattaforma LMP2 ELMS, ci aiuta a costruire questo team. Per arrivare alla scelta di IDEC, abbiamo valutato diverse squadre: francamente ne avevamo prese in considerazione quattro, di cui due veramente in dettaglio, ma tutte assolutamente credibili. In IDEC penso che ci sia, direi, un po’ di familiarità culturale in più come bonus, ed ha già ottenuto dei risultati in 10 anni di stabilità.”

“Riguardo la timeline del programma, per ora, abbiamo superato un traguardo importante: l’aggiornamento del motore, che pare in linea con i nostri piani, i nostri primi indicatori di massa, potenza, coppia e, necessariamente, anche di prezzo. Dopodiché, inizieremo i test di durata, che saranno davvero quelli che ci permetteranno di uscire allo scoperto. Per quanto riguarda l’auto invece, abbiamo congelato il concept ed il design. Forse ci sono delle somiglianze ad un’Acura o a un’Alpine, ma abbiamo trovato soluzioni sia soddisfacenti che praticabili e che funzionano anche per Oreca. Per cui siamo giunti al punto in cui Oreca è in grado di iniziare a produrre i componenti. La prima auto verrà assemblata a Oreca in estate il primo collaudo avrà luogo ad agosto, in linea col piano. Al riguardo abbiamo già prenotato, anche se non vi dirò tutte le date precise, ben sei sessioni di prova in altrettanti circuiti. La data di omologazione è già stata fissata per dicembre e abbiamo già programmato sei sessioni in cui parteciperemo, a volte con una sola auto, a volte con due, a volte di giorni e a volte di notte notti, allo scopo di massimizzare l’effort.”

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A livello di piloti, ne sappiamo qualcosa di più? “Ci sono già André (Lotterer) e Pipo (Derani), e abbiamo l’intenzione è di annunciare presto altri due piloti. Ovviamente l’intenzione è di avere sei o addirittura sette piloti con una riserva entro la fine dell’anno, e abbiamo delle opzioni, come dicevo, sui nostri tre piloti che attualmente sono in ELMS, opzioni valide sia per quest’anno che per l’anno prossimo.”

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“E poi nel 2027 ci sarà l’IMSA. In ogni caso, con il supporto di un altro team, anche se probabilmente ci saranno anche persone del nostro team. Puntiamo ad effettuare questa selezione nell’estate di quest’anno per dare al partner il tempo utile per fare l’investimento, l’accelerazione, il reclutamento e così via. Il programma endurance Genesis peraltro non andrà a scapito del WRC o del TCR di Hyundai.”

In definitiva, sei contento di quella scelta? “Assolutamente sí, perchè, sapete, sono sempre stato appassionato di gare endurance. Andavo a Le Mans quasi ogni anno, ma .non per la gara, mi piacevano i test e le qualifiche, il mercoledì o il giovedì sera, anche perchè i miei weekend erano sempre impegnati con la Formula 1.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo, IMSA

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ELMS – Parla Filipe Albuquerque: “L’ELMS è il campionato più onesto”

Abbiamo approfittato della disponibilità di Filipe Albuquerque per scambiare quattro parole a ruota libera sulla sua nuova avventura in ELMS con Nielsen Racing, e non solo.

Filipe, a Barcelona mi sembravi molto arrabbiato. In effetti anche sui social avevi esternato di un weekend difficile: “Io sono un ottimista per natura, ma mi arrabbio tantissimo se non sono almeno fra i primi cinque, ma non perchè voglio sempre essere davanti, ma perchè bisogna capire le cause. A Barcelona abbiamo avuto un problema, soprattutto in qualifica, di cui non abbiamo ancora capito il perchè e che qui peraltro non si è ancora presentato.”

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Ottima l’accoglienza da parte di Nielsen Racing.. “Il team ha investito tantissimo, anche nel settore tecnico e anche la line-up dei piloti non scherza, peró la differenza non la fa solo il pilota. A Barcelona in gara, è vero, abbiamo fatto degli errori al pitstop, e qui abbiamo ancora un po’ di gap rispetto ai migliori ma cercheremo di sfruttare anche questa gara per continuare a migliorare.”

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Tante facce nuove nel paddock rispetto alla tua ultima stagione completa… “Ci sono tanti giovani che sono veramente veloci, a cui serve però maggiore esperienza soprattutto nel traffico e nel salvaguardare la macchina. Anche Matteo (Cairoli) ad esempio, che qui è andato come un treno, non corre da solo…”

Cosa ne pensi delle nuove gomme portate da Goodyear per le LM P2? “Le nuove gomme Goodyer, a fronte di un test fatto in precedenza, permettono di abbassare leggermente la vettura perchè hanno una spalla leggermente più alta. A parte questo, sono sostanzialmente simili. Sono invece un po’ deluso dal comportamento di Michelin, praticamente identiche tra IMSA e WEC, che per strategie di marketing stanno compromettendo la prestazione, anche a scapito della sicurezza e senza reali vantaggi pratici in termini di ecosostenibilità.”

Qui lunedí dovrebbero esserci dei test aerodinamici in funzione di Le Mans, senza chicane ovviamente.. “Io personalmente non ci sarò perchè con Louis (Deletraz) saró in Dallara per provare al simulatore la gara IMSA di Laguna Seca, però nel caso sarà una buona occasione per il team.”

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Cosa pensi dell’attuale ELMS? “L’ELMS ora come ora è il campionato più onesto perchè tutte le LM P2 partono con le stesse potenzialità, non c’è BoP per trovare delle scuse. Oggi Cairoli ad esempio ha fatto la prestazione trovando un giro pulito e nessuno andrà mai a lamentarsi per questo” Però qualche sospetto sul fatto che non tutte le macchine siano effettivamente uguali, magari nel motore, circola lo stesso in questo paddock, vedi Le Mans 2023. “Rumors ne ho sentiti anche io, ma dopo quella Le Mans hanno tenuto la macchina in parco chiuso per due mesi senza trovare nulla, quindi anche se in tanti si sono lamentati non ci sono prove e finisce lí.”

Due parole sull’IMSA? “Quest’anno abbiamo avuto tanti problemi, non solo in gara, ed incredibilmente anche ad adattarci alla Cadillac. Il joker che è stato giocato dal costruttore pare avere complicato le cose e se ci fate caso i team che stanno andando meglio sono quelli che hanno cambiato di meno, anche se finora i risultati hanno premiato soprattutto Porsche rispetto a BMW.”

Intervista raccolta da Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – Cairoli senza rivali nelle prime libere a Le Castellet. Tris Ferrari in GT

Matteo Cairoli al top anche nelle prime libere della 4 Ore di Le Castellet. Dopo aver primeggiato nei test di ieri, il comasco di Iron Lynx-Proton ha abbassato il suo stesso limite del weekend di ben mezzo secondo col tempo di 1.49.096, lasciando a quasi 9 decimi Pietro Fittipaldi con la vettura di Vector Sport. A oltre un secondo il resto del lotto, capeggiato da Luca Ghiotto con la #43 di Inter-Europol.

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A Laurents Hörr la palma del migliore fra gli equipaggi Pro/AM con la settima prestazione assoluta per DKR Engineering, in una sessione neutralizzata in diverse occasioni ma che ha visto una sola red flag per recuperare l’Oreca #25 di Algarve Pro Racing, ferma con Krinton Lentoudis, su un cordolo nella parte terminale del circuito.

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Anche Adrien Closmenil non ha dismesso la corona del migliore, svettando sul resto delle LM P3 col tempo di 1.58.701, inferiore di 3 decimi comunque al best lap dei test di ieri. Ancora Rik Koen e la Ligier #8 del Team Virage alle spalle dell’entry di CLX Motorsport, e poi ancora Reece Gold di Inter-Europol e Quentin Antonel di M Racing.

Non ha partecipato alla sessione Griffin Peebles per motivi “scolastici”. Il pilota australiano del WTM by Rinaldi, impegnato anche nella Michelin Le Mans Cup, dovrebbe tornare in azione al più tardi domani.

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E’ uno-due-tre Ferrari infine tra le GT3, con Davide Rigon a ribadire il proprio primato sulla pista della Provenza col tempo di 2.03.716, quasi 2 decimi in meno della migliore prestazione dei test, davanti a Riccardo Agostini con l’altra 296 GT3 di AF Corse, ad appena 28 millesimi. Completa il tris delle GT del Cavallino Riccardo Pera con la vettura di GR Racing.

Da segnalare il forfait da parte di Claudio Schiavoni per un problema fisico (forse alla schiena) sulla Porsche Proton #60. Al suo posto correrà il patron Christian Ried.

Il programma odierno proseguirà con la consueta mezz’ora riservata ai Bronze driver a partire dalle 15.00. Domani le seconde libere e le qualifiche, alle 10.10 e alle 14.20. Queste ultime saranno fruibili sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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ELMS – Cairoli al top nella giornata di test al Paul Ricard

Matteo Cairoli ha svettato nella giornata di test propedeutica alla 4 Ore di Le Castellet, secondo appuntamento stagionale dell’European Le Mans Series. L’alfiere di Iron Lynx-Proton nella sessione pomeridiana ha fissato i cronometri sull’1.49.559, battendo di oltre 2 decimi Nick Yelloly con l’Oreca #43 di Inter-Europol.

Al mattino è stato invece Mathias Beche a firmare la migliore prestazione con 1.49.870 per il TDS, miglior risultato peraltro tra gli equipaggi Pro/AM, davanti all’altra vettura gestita dall’equipe di Xavier Combat marchiata Panis VDS con Charles Milesi distanziato di appena 54 millesimi.

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I crono più alti rispetto agli scorsi anni non devono trarre in inganno, in quanto quest’anno le vetture debbono affrontare la chicane atta a rallentare il ritmo sul Mistral.

Da segnalare inoltre che Goodyear ha portato qui delle nuove mescole per LM P2, che verranno utilizzate per tutto il resto della stagione europea, compresa Le Mans per le 17 vetture della categoria cadetta ammesse.

Alla sessione pomeridiana ha partecipato anche Sophia Floersch sulla #25 di Algarve Pro Racing, squadra nella quale ha militato tra il 2021 ed il 2022 conquistando anche un secondo posto proprio al Paul Ricard. La pilotessa tedesca, alla ricerca di un nuovo programma dopo l’interruzione repentina della stagione Indy NXT,  non parteciperà comunque al prosieguo del weekend ELMS.

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Tra le LM P3, Adrian Closmenil non ha lasciato spazio ai rivali, segnando il tempo di 1.59,579 nel tormentato turno del mattino, interrotto per ben quattro volte, protagoniste la Ligier #35 di Ultimate, l’Oreca #22 di United Autosports (due volte) e per togliere l’immancabile birillo ciccato alla Virage du Camp.

Nel pomeriggio, il pilota di CLX Motorsport ha ritoccato la sua stessa prestazione di oltre un secondo con 1.58.400, lasciando Rik Koen del Team Virage a quasi mezzo secondo.

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In GT3 infine, zampata finale di Davide Rigon sulla Ferrari AF Corse #51, Il pilota vicentino con 2.03.906 ha lasciato Alessio Picariello, ricordiamo gravato di 10 kg extra grazie al terzo posto di Barcelona, a 155 millesimi. Al mattino Rigon aveva pure preceduto tutti con un tempo leggermente superiore, 2.04.036, precedendo le altre 296 GT3 di Gianmaria Bruni e Miguel Molina.

In pista quest’oggi anche le vetture della Michelin Le Mans Cup, che pure animeranno il weekend di gara insieme alla Ligier European Series.

Domani inizieranno le prove ufficiali, a partire dalle 11.00. Il programma proseguirà poi con la consueta mezz’oretta riservata ai Bronze driver dalle 15.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Morning session

I risultati della Afternoon session

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GTWC Europe – In 30 ad aprire la Sprint Cup a Brands Hatch

Saranno ben 30 le auto che disputeranno nel weekend a Brands Hatch la prima tappa del GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup.

Presenti anche Corvette e Ford, già alla prova in precedenza nell’Endurance Cup: Jusuf Owega/Romain Andriolo sono confermati in PRO con la Ford #64 di HRT, mentre Matisse Lismont/Jesse Salmenautio guideranno la Chevrolet Corvette Z06 GT3.R #24 di Steller Motorsport in Silver Cup.

A differenza delle sfide di durata, saranno Simon Gachet e Jim Pla a rappresentare CSA McLaren in PRO; la compagine francese sarà in azione anche con Arthur Rougier/James Kell, vincitori insieme a Gachet a Le Castellet in Gold Cup.

Debutto invece per Marcos Siebert al volante della Ferrari 296 GT3 AF Corse #52 in Silver Cup con Jeff Machiels, che si aggiunge alle due PRO #51 e #50 nelle mani dei factory driver Vincent Abril/Alessio Rovera e Thomas Neubauer/Arthur Leclerc.

Le altre Ferrari saranno portate in pista da Emil Frey Racing, in azione tra i Pro con Ben Green/Konsta Lappalainen ed in Gold Cup sotto l’egida del Max Verstappen.com Racing con Chris Lulham/Thierry Vermeulen.

Assenti le vetture della Bronze Cup, che debutteranno nella Sprint Cup nel prossimo round di Zandvoort del 16-18 maggio.

L’azione nell’iconico tracciato britannico si dipanerà tra sabato 3, in cui si disputeranno libere e qualifiche, e domenica 4 maggio, con le due gare di 60′ ciascuna in programma dalle 11.00 e dalle 15.45 locali (le 12.00 e le 16.45 italiane).

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

L’entry list di Brands Hatch

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WEC – Tre volti nuovi a Spa: Müller e Wehrlein in Porsche, Nakayama in Lexus. Si discute del futuro di Hypercar e idrogeno

Ancora non si sono spenti gli echi di Imola che fra due settimane il FIA WEC riparte con la 6 ore di Spa-Francorchamps. Sempre 36 le vetture full-season, con alcune novità, prima fra tutti Porsche, che in previsione della 24 Ore di Le Mans schiererà Nico Müller e Pascal Wehrlein sulle due 963 ufficiali, stante anche la concomitanza con il round IMSA di Laguna Seca.

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Per il campione in carica della Formula E, fresco reduce dal successo nel Miami e-Prix, come riportato in precedenza su queste pagine, è già previsto l’impiego sulla terza Porsche Penske al fianco di Felipe Nasr e Nick Tandy, mentre l’ex-Peugeot fungerà da pilota di riserva nella classica della Sarthe.

Tra le Hypercar, ancora equipaggio a 2 per le Aston Martin Valkyrie, ma anche, sempre a causa degli impegni noti, per BMW, che si affiderà alle coppie Kevin Magnussen/ Raffaele Marciello sulla M Hybrid V8 #15 e Robin Frijns / Renè Rast sulla #20.

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Stante il perdurare dell’assenza di Ben Barnicoat, Akkodis ASP farà debuttare sulla Lexus #78 Yuichi Nakayama assieme ad Arnold Robin e Finn Gehrsitz. Il 33enne giapponese è da anni un protagonista del SuperGT nelle fila del Toyota Team SARD ed ha avuto occasione di provare la RC F GT3 nel corso di un recente test sulla pista belga. Ricordiamo che sul Santerno fu Esteban Masson a prendere il posto dell’infortunato pilota britannico.

Non dovrebbe essere infine della partita Christian Ried sulla Mercedes AMG LMGT3 #61 di Iron Lynx al fianco di Lin Hodenius e Maxime Martin. Attendiamo di conoscere il nome del pilota bronze ranked cosí come le nuove equivalenze del BoP.

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Chi sicuramente ci sarà è invece l’Alpine Alpenglow, il prototipo a idrogeno presentato proprio lo scorso anno a Spa, che effettuerà dei giri dimostrativi venerdí 9 maggio dalle 14.00 e sabato 10 alle ore 12.20, insieme ad una Toyota Yaris H2 concept, anch’essa spinta da un propulsore zero emissioni. Al momento l’introduzione della nuova classe a idrogeno del WEC è prevista nel 2028.

Restando nel tema dei regolamenti tecnici, nei giorni scorsi diverse testate si sono dilungate sulle possibili variazioni all’attuale normativa riguardante le Hpercar, in vigore sino al 2029. In ballo la creazione di un’unica vera categoria, senza più adeguamenti tra LMH ed LMDh, argomento che sarebbe addirittura già stato discusso a porte chiuse, in assenza dell’ACO, da alcuni dei costruttori attualmente impegnati nella serie mondiale.

A Spa cercheremo di carpire dai diretti interessati le prospettive future di questo possibile cambiamento, tenuto conto sia delle new entry annunciate quali Genesis, Ford e McLaren, che degli impegni assunti a suo tempo dai costruttori già presenti.

L’appuntamento in pista con la 6 Ore di Spa-Francorchamps è previsto dalle 11.30 di giovedi 8 maggio per le prime libere. Qualifiche venerdí 9 dalle 14.40 e start della gara dalle 12.00 di sabato 10 maggio. Qualifiche e gara saranno fruibili sulla WEC TV e sui canali Eurosport della piattaforma Discovery+. La gara infine sarà trasmessa anche sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Porsche, Akkodis ASP

L’entry list della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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ELMS – Grandi ritorni nel weekend a Le Castellet con Nielsen e Calado

Nel weekend ritorna l’European Le Mans Series per il secondo atto stagionale a Le Castellet. Ancora 44 le vetture presenti, con un paio di ritorni d’eccezione.

Nicklas Nielsen prenderà il posto di Alessio Rovera, impegnato a Brands Hatch nel GTWC Europe, sull’Oreca LM P2 iscritta in Pro/Am di AF Corse trionfatrice a Barcelona al fianco di Matthieu Vaxivière e Francois Perrodo. Per il danese di Ferrari, ricordiamo campione europeo tra le GTE nel 2019 con Luzich Racing, si tratta di una rimpatriata dopo la campagna 2022 disputata coi colori bretoni, conclusa al terzo posto fra i Pro/Am.

Più recentemente, il trionfatore di Le Mans 2024 ha corso con una 488 GTE ed una 296 GT3 insieme ai connazionali di Formula Racing, vincendo nel season opener dello scorso anno a Barcelona.

Più distante nel tempo invece la presenza di James Calado nella serie europea, ben 10 anni, dalla gara finale della stagione 2015 all’Estoril sulla Ferrari 458 GTE del JMW. Il pilota britannico rimpiazzerà Daniel Serra per una concomitanza con le Stock Car Brasil, e si alternerà a Takeshi Kimura e Ben Tuck sulla Ferrari 296 GT3 di Kessel Racing giunta seconda nella gara di apertura.

Effort peraltro non proprio sconosciuto al vincitore di Imola, avendo fatto parte dell’equipaggio laureatosi campione nell’Asian Le Mans Series 2018-19.

Per il resto, line-up immutate, salvo l’assenza del danese Sebastian Gravlund nelle fila di Eurointernational e la sostituzione di Louis Rossi con Louis Stern in seno ad Ultimate, entrambe tra le LM P3.

Pronti a dare battaglia come a Barcelona, svariati equipaggi di rispetto, a partire da IDEC Sport, capoclassifica tra le LM P2 davanti a Panis VDS e Vector Sport. Ricordiamo le presenze di Filipe Albuquerque in Nlelsen Racing, Pipo Derani con CLX Motorsport e dei nostri Luca Ghiotto, Matteo Cairoli e Francesco Simonazzi rispettivamente per Inter-Europol, Iron Lynx-Proton e Duqueine.

Tra i Pro/AM sarà invece il solo Giorgio Roda a difendere i nostri colori per Proton Competition, alla ricerca dell’ennesima pole position.

Lo scorso anno fu dominio di RLR MSport sin dalle qualifiche tra le LM P3, cosí come per Spirit of Race fra le GT3, categoria questa che vedrà le Iron Dames, trionfatrici nel season opener, appesantite di 30 kg dal Success Ballast. 20 kg extra saranno invece assegnati alla Ferrari #57 di Kessel Racing e 10 kg alla Porsche Proton #60.

L’appuntamento in pista al Circuit Paul Ricard è per giovedí 1° maggio con i test collettivi. Prime libere venerdi 2 alle 11.00, qualifiche sabato 3 dalle 14.20 e start della 4 Ore di Le Castellet alle 12.00 di domenica 4 maggio. Qualifiche e gara saranno fruibili gratuitamente in video sul sito ELMS e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

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GT Open – Cairoli, prima vittoria su Mercedes a Portimao

Matteo Cairoli regala al Team Motopark la prima affermazione stagionale nell’International GT Open 2025. Il comasco, al primo successo con la Stella a tre punte insieme a Levente Révész, precede Zac Meakin/Michael Porter (Optimum Motorsport McLaren #4) e Tom Emson/Tom Lebbon  (Elite Motorsport with Entire Race Engineering Ferrari #17).

Il recap della gara

Alex Fontana (Car Collection Porsche #31) ha mantenuto il primato ottenuto in qualifica allo spegnimento dei semafori davanti a Ralf Aron (GetSpeed Mercedes #82) e Christopher Haase (Eastalent Racing Audi #1), i quali hanno approfittato dello start non ottimale da parte di Dominik Baumann (SPS Automotive Performance Mercedes #20), secondo sia tra i PRO Am che in griglia.

“Hash”, subentrato al polesitter, ha mantenuto la leadership dopo la sosta obbligatoria, ma alle sue spalle si è insediato Michael Porter (Optimum Motorsport McLaren #4), a sua volta incalzato da Matteo Cairoli, incaricato del secondo stint sulla Mercedes #11 di Motorpark.

Cairoli aveva scavalcato Simon Reicher (Eastalent Racing Audi #1), Tom Lebbon  (Elite Motorsport with Entire Race Engineering Ferrari #17) ed il vincitore di race-1 Dean Macdonald  (Greystone GT McLaren #33), e ha presto annullato il gap nei confronti del leader PRO.

La lotta per la vittoria si è infiammata negli ultimi 15′, con l’alfiere di Optimum Motorsport ha tentato di respingere l’assalto dell’italiano, con margine il più veloce in pista, dopo che la Porsche #11 aveva saggiamente ceduto ai due Pro.

Ancora un paio di giri e Cairoli ha superato la McLaren nella sezione finale del circuito, regalando a Mercedes la prima affermazione stagionale nell’International GT Open. Dietro, la 720S #4 ha contenuto l’eccellente recupero del campione 2024 GT4 European Series Powered by RAFA Racing Club Tom Lebbon.

La top five si completa con Carl Bennett/Tommaso Mosca (AF Corse Ferrari #51) e James Kell/Dean Macdonald  (Greystone GT McLaren #33), mentre i campioni in carica Christopher Haase/Simon Reicher (Eastalent Racing Audi #1) hanno preceduto in P6 “Hash”/Alex Fontana  (Car Collection Motorsport Porsche #31), vincitori in ProAm. Mark Sansom /Miguel Ramos  (Garage 59 McLaren #188) si impongono infine in AM su Gino Forgione /Michele Rugolo (AF Corse Ferrari #21).

Prossimo appuntamento con l’International GT Open a metà maggio a Spa-Francorchamps, la prima delle due gare singole della durata di 500km insieme al season finale di Monza.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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