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IMSA – Ferrari e BMW perdono i punti di Daytona, ma non il risultato sportivo

A distanza di un mese dal suo epilogo in pista, l’IMSA, ente patrocinatore del WeatherTech SportsCar Championship, ha annunciato di avere penalizzato i costruttori Ferrari e BMW per i risultati ottenuti alla 62ma Rolex 24 at Daytona.

La motivazione risiederebbe nelle prestazioni, ritenute superiori al previsto, da parte delle 296 GT3 e delle M4 GT3, prestazioni che, secondo la nuova interpretazione del Balance of Performance del campionato, avrebbero dovuto essere dichiarate fedelmente nei GT Manufacturers Technical Working Groups, l’organismo incaricato di raccogliere i dati dei costruttori per stabilire le equivalenze.

Il risultato sportivo, che ha visto trionfare in GTD Pro la Ferrari di Risi Competizione, non verrà comunque toccato, ma, al contrario di quanto accaduto nel 2023 all’Acura vincitrice del Meyer Shank Racing, non verranno ritoccati nemmeno i punteggi ottenuti da piloti e teams sia nelle classifiche del WeatherTech SportsCar Championship che della Michelin Endurance Cup.

Quindi anche la BMW del Paul Miller Racing non verrà privata del terzo posto tra le GTD Pro, cosí come le Ferrari di AF Corse, Conquest Racing e Triarsi Competizione, classificatesi alle spalle della Mercedes del Winward Racing, trionfatrice in GTD.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento con la serie continentale americana è per la 12 Ore di Sebring, in programma il 16 marzo.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races

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DTM – Accoppiata Preining-Güven per Manthey EMA

Accoppiata di lusso per il team Manthey EMA nel DTM 2024. Thomas Preining, alla sua terza stagione nella serie gestita dall’ADAC, è pronto a confermarsi dopo essersi aggiudicato il titolo 2023.

Ad affiancare il campione in carica, Ayhancan Güven, che lascia il KÜS Team Bernhard, col quale lo scorso anno ha disputato la sua prima stagione full-time.

Il 26enne pilota turco, già campione 2023 dell’Asian Le Mans Series, è atteso ad una nuova sfida dopo aver primeggiato lo scorso weekend nella Repco Bathurst 12h insieme a Matt Campbell e Laurens Vanthoor.

Luca Pellegrini

Foto: Manthey EMA

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DTM – Calano a quattro le Mercedes in pista

Scendono a quattro le Mercedes che parteciperanno al DTM 2024, campionato che scatterà in primavera in quel di Oschersleben. Il marchio di Stoccarda conferma in ogni caso la propria presenza nella serie teutonica con Haupt Racing Team e Winward Racing.

Nel primo dei due team sono confermati Luca Stolz #4 ed Arjun Maini #36, mentre Lucas Auer #22 è atteso nuovamente con Winward Racing. Accanto al forte pilota austriaco non ci sarà più David Schumacher, bensì Maro Engel con la AMG GT3 #130, protagonista nel 2023 con i colori del Team Landgraf.

Inizia quindi a comporsi lo schieramento 2024 che annovera già anche Thomas Preining (Manthey EMA Porsche #1), Mirko Bortolotti (SSR Performance Lamborghini #92), Nicki Thiim (SSR Performance Lamborghini #94), Christian Engelhart (GRT Lamborghini #63), Ricardo Feller (ABT Audi #7) e Kelvin van der Linde (ABT Audi #3).

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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WEC – BMW anticipa la sua nuova Art Car

Come noto BMW tornerà in prima persona nel World Endurance Championship e a Le Mans. Come da tradizione, per la classica della Sarthe, schiererà una art car, questa volta usufruendo della M Hybrid V8 quale “tela in movimento”.

La vettura, iscritta col numero 20, rappresenterà la 20ma creazione della casa di Monaco. Opera dell’artista Julie Mehretu, sarà condotta in gara dall’equipaggio formato da Sheldon van der Linde, Robin Frijns, e René Rast.

Ricordiamo che in precedenza hanno collaborato con BMW celebri esponenti dell’arte contemporanea i quali Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.

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La Mehretu utilizzerà il vocabolario dei colori e delle forme di un dipinto esistente di grande formato tratto da una serie di lavori più recenti – cita il comunicato BMW – fotografie oscurate, griglie punteggiate, vernice spray color neon e i segni gestuali iconici di Mehretu conferiscono al suo design una forma visiva astratta. Trasferirà poi l’immagine risultante come fotografia ad alta risoluzione sui contorni del veicolo utilizzando una tecnica di mappatura 3D. Ciò creerà l’esclusivo foiling artistico con cui la BMW M Hybrid V8 gareggerà nella gara di Le Mans.

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Per la prima volta – prosegue la nota – la Mehretu lavorerà con BMW su un formato tridimensionale. L’interazione tra le superfici e la geometria del veicolo creerà un remix di elementi della sua pittura e apre nuove prospettive per l’artista nel suo processo creativo. In conformità con le normative FIA, la versione 3D dell’opera d’arte potrà essere applicata solo alla BMW M Hybrid V8. Per questo motivo, la Mehretu sta lavorando a stretto contatto con il team tedesco Race Spirit guidato da Manuel Eberl e Gertraud Brenninger per progettare la ventesima BMW Art Car. Race Spirit era già coinvolta nella realizzazione del design ideato da Jeff Koons per la 17ma BMW Art Car.

L’appuntamento con la nuova BMW art car è per il 21 maggio prossimo a Parigi, al Centre Pompidou, per l’unveiling dell’opera.

Piero Lonardo

Foto: BMW

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WEC/GTWC – Definiti gli equipaggi GT di WRT. Rossi/Marciello in Endurance Cup!

WRT ha confermato i propri programmi GT che comprendono sia il World Endurance Championship che il Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Nella serie mondiale, oltre alle due BMW M Hybrid V8 hypercar i cui equipaggi erano già stati annunciati a metà gennaio, saranno presenti anche due M4 GT3, di cui per ora si conoscevano solo i “capisquadra” Augusto Farfus e Valentino Rossi.

Al brasiliano si assoceranno sulla BMW #31 Sean Gelael e Darren Leung, mentre sulla #46 insieme alla leggenda della MotoGP, siederanno il factory driver Maxime Martin e Ahmad Al-Harthy.

Ma il team di Vincent Vosse sarà nuovamente presente con ben tre altre BMW M4 GT3 anche in ogni atto della serie SRO.

Partendo dalla consolidata coppia composta da Charles Weerts e Dries Vanthoor, nuovamente insieme tra Endurance e Sprint Cup. Gli esperti belgi verranno raggiunti nell’Endurance Cup da Sheldon van der Linde, cosí come nel 2023.

La novità più succosa riguarda il coinvolgimento dell’attuale campione overall e endurance, Raffaele Marciello, pronto a ripetere l’assalto in Endurance Cup insieme all’impegno nel FIA World Endurance Championship nella top class, insieme a Valentino Rossi e a Maxime Martin. Oltre alle cinque prove di durata, gli ultimi due parteciperanno anche ai round Sprint di Brands Hatch e Misano Adriatico.

Infine il campione in carica dell’International GT Open, Sam De Haan, debutta con WRT in Silver Cup nelle prove Sprint con il confermato Calan William, mentre parteciperà alla Bronze Cup nei restanti round della serie con Ahmad Al Harthy e Jens Klingmann.

All’appello manca solo l’equipaggio M4 GT3 #31 che presenzierà solamente in Sprint e verrà annunciato in seguito.

Luca Pellegrini / Piero Lonardo

Foto: WRT

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IMSA – Nasr e la Porsche beffano Cadillac a Daytona. Ferrari festeggia con Risi Competizione, più il podio delle GTD

Con un finale al cardiopalma, come spesso accade nelle gare lunghe del WeatherTech SportsCar Championship, la Porsche si aggiudica la 62ma Rolex 24 at Daytona. Dopo una battaglia durata sostanzialmente per tutta la gara, Felipe Nasr e la 963 #7 approfittano della 15ma ed ultima neutralizzazione per uscire dalla pitlane meglio di Tom Blomqvist, incaricato dello stint finale sulla Cadillac dell’Action Express.

Con ancora mezz’ora sul cronometro, il pilota britannico ha cercato in tutti i modi di ricucire il breve distacco sul battistrada, sul quale la V-Series.R aveva già avuto la meglio in almeno tre occasioni durante la gara, l’ultima appena 20’ prima, ma non c’è stato niente da fare, ed il tre volte campione IMSA va a festeggiare sul podio insieme ai compagni Dane Cameron, Matt Campbell e Josef Newgarden.

Cadillac grande sconfitta quindi di questa giornata dopo un dominio assoluto nella Roar e nelle libere, anche con la #01 del Team Ganassi, a lungo al comando ma persa a 9 ore del traguardo per un problema di natura elettrica, ma anche le altre vetture con chassis Dallara, le BMW, hanno ceduto sull’affidabilità, perdendo terreno prezioso.

Il “joker” giocato da Porsche a termini di regolamento, ha portato quell’affidabilità spesso mancata, soprattutto nel WEC, ma anche maggiori prestazioni, come dimostra la quarta posizione dell’altra 963 Penske nonostante le ben quattro penalità per eccesso di consumo di energia, ma anche le due Porsche private possono festeggiare l’arrivo, con la #5 di Proton quinta a pieni giri.

Nel mezzo l’Acura #40, il cui equipaggio, capitanato da quel Louis Deletraz sempre più determinante, ha saputo far fronte ad un paio di inconvenienti in gara; peccato per Filipe Albuquerque e l’altra ARX-06, ancora una volta in debito con la fortuna per colpa di un cablaggio.

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Anche la gara delle LM P2 è stata all’altezza delle aspettative. Complice il ban della categoria cadetta dalla serie mondiale, il parco partenti si è ulteriormente arricchito e ciò ha comportato un innalzamento del livello di competizione.

Alla fine sono state ben cinque le vetture a completare a pieni giri, e otto in totale al traguardo sulle tredici iscritte. Il successo alla fine ha arriso ad ERA Motorsport, già trionfatrice qui nel 2021, con un equipaggio che fa perno ancora sul veterano Ryan Dalziel. Niente da fare per i tutti i giovani leoni d’oltreoceano, tra cui ha spiccato sicuramente Malthe Jakobsen ed il Crowdstrike by APR, terminati ad appena 6”8 dai vincitori.

Completa il podio uno dei nuovi effort, il Riley pluricampione in LM P3, mentre necessiterà di una dovuta revisione l’esperimento Ligier del Sean Creech Motorsport, in evidenza, oltre che per la splendida livrea, per le tante neutralizzazioni procurate alla gara, ben quattro delle quindici occorse, anche se va ricordato che l’unica JS P217 in gara è stata completamente ricostruita dopo le ultime libere di venerdí.

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Solo una Mercedes infine rovina la festa totale Ferrari in GT. Risi Competizione torna a vincere, prima volta in GTD Pro e con la 296 GT3. Il successo, che mancava al team di Houston dalla Petit Le Mans 2019, è dovuto a tre degli alfieri di quell’impresa: James Calado, Daniel Serra ed Alessandro Pier Guidi, cui come lo scorso anno si è unito Davide Rigon.

La Ferrari #62 ha visto cadere uno ad uno tutti gli avversari più pericolosi, a partire dalla Lexus, poi la McLaren Pfaff, entrambe le Corvette, ed infine la BMW del Paul Miller Racing, quest’ultima ad onor di cronaca a leadership già acquisita, dando inoltre quella dimostrazione di affidabilità che era completamente mancata nel debutto dello scorso anno.

Peccato per le Lamborghini di Iron Lynx, con la #19 attardatissima al traguardo come le nuove Mustang, ulteriore delusione della gara, mai in contention, afflitte da problematiche di gioventù. A podio, oltre alla citata BMW, che chiude al terzo posto dopo un problema all’ultimo pit, la Porsche di AO Racing.

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Solo la Mercedes del Winward Racing infine si è frapposta ad una tripletta delle Rosse in GTD. Il team texano fa il bis del 2022 con Russel Ward, Indy Dontje, Philip Ellis – tutti già presenti due anni or sono – e Daniel Morad, pure al secondo successo sul circuito della Florida dopo la vittoria 2017 con la Porsche di Alegra Motorsports.

Miguel Molina nel finale non è riuscito ad avvicinarsi abbastanza alla AMG GT3 Evo #57 per tentare i sorpasso decisivo, e piazza la 296 GT3 di AF Corse #21 al secondo posto, a precedere gli esemplari di Conquest Racing di uno spettacolare Albert Costa, e di Triarsi Competizione trascinati da Alessio Rovera, i quali hanno avuto anche il piacere di condurre la gara nell’ultimo terzo. All’appello manca solo la vettura del Cetilar Racing, che pure ha saggiato la leadership, che purtroppo ha compromesso la propria gara a causa di un’uscita di strada da parte di Antonio Fuoco.

Per oggi è tutto. Rivedremo gran parte dei protagonisti odierni fra meno di due mesi per la 12 Ore di Sebring.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, ERA Motorsport, Ferrari Races, Winward Racing

L’ordine di arrivo della 62ma Rolex24 at Daytona

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IMSA – Daytona: ad un’ora dalla bandiera a scacchi, Cadillac rompe gli indugi. Ferrari-Risi leader indisturbata in GTD Pro

Quando manca meno di un giro della lancetta grande a Daytona, la Cadillac di Action Express ha deciso di rompere gli indugi e iniziare a tirare con Tom Blomqvist. Il driver britannico ci ha messo pochi minuti a ricomporre il distacco dalla Porsche #7, che non è mai salito oltre i 10”, e sverniciare un alquanto remissivo Felipe Nasr, il quale aveva tentato un inutile overcut per accumulare più vantaggio.

La terza posizione è al momento saldamente nelle mani dell’equipaggio dell’Acura #40 del WTR w/Andretti, stante la difficoltà da parte dell’altar Porsche Penske, di mantenere un equilibrio soddisfacente fra prestazioni e consumi.

Affascinante la battaglia fra le LM P2. ERA Motorsport, grazie a quasi tre ore di corsa libera, ha mantenuto il vantaggio sul Crowdstrike by APR, che ancora una volta con Malthe Jakobsen al volante, sta tentando di ricucire il distacco, che a 60’ dal termine ammonta a 14”. Sono comunque ben cinque le vetture ancora nello stesso giro, capitanate da Tom Dillmann con l’Oreca di Inter-Europol.

In GTD Pro, dramma per la BMW del Paul Miller Racing, che a causa di un errato montaggio del disco freno anteriore destro, è costretta ad una sosta extra, perdendo cosí anche la seconda piazza a vantaggio della Porsche di AO Racing. Un giro pieno permette alla Ferrari di Risi Competizione di pregustare il successo finale sfiorato due anni or sono.

Tra le GTD infine, la Mercedes del Winward Racing e Daniel Morad sono l’ultimo baluardo rimasto ad un successo delle 296 GT3 anche in questa categoria. Dietro la AMG GT3 #57 infatti scalpitano le due Ferrari di AF Corse #21 e Conquest Racing, con Miguel Molina ed Albert Costa al volante.

In questa categoria sono ben sette le vetture nello stesso giro, compresa le altre Mercedes del Korthoff Preston e Lone Star Racing, la Ferrari di Triarsi Competizione e la Lexus #14, che però con -50’ sul cronometro, si ferma in fiamme fuori dalla pitlane, provocando la 15ma Full Course Yellow della giornata, che potrebbe rimescolare le carte in tavola.

Piero Lonardo

Foto: Winward Racing

La classifica dopo 23 ore di gara

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IMSA – Daytona, 20ma ora: Nasr trascina la Porsche. Ko Corvette

Dopo 20 ore a Daytona, la Porsche Penske #7 è sempre al comando della Rolex24 davanti alla Cadillac di Action Express. Felipe Nasr nel corso della diciannovesima ora riesce ad uscire davanti a Jack Aitken nel rush della pitlane, affollata in regime di Full Course Yellow.

La neutralizzazione, che chiude un periodo di quasi tre ore di corsa libera, è stata chiamata per recuperare il cofano motore della Ligier LM P2 del Sean Creech Motorsport, responsabile quindi sinora di ben quattro delle quattordici neutralizzazioni.

Dietro i due major contender, Kevin Estre con l’altra 963 Penske si reimpossessa della terza piazza dopo aver ceduto in corsia box al sempre coriaceo Neel Jani; a seguire sempre l’Acura #40 e l’altra Porsche del JDC-Miller, uniche GTP a pieni giri fino allo scadere della 20ma ora, allorquando proprio Estre era protagonista di un fuori pista che lo poneva ancora una volta fuori dal giro dei primi.

In LM P2, Jakobsen, su una strategia leggermente diversa dal resto del lotto, regala provvisoriamente la leadership di categoria a Christian Rasmussen e alla vettura di ERA Motorsport, in precedenza sorpassata da Tom Dillmann, ora al volante per Inter-Europol/PR1 Mathiasen. In seguito Rasmussen tornerà legittimamente al comando, creandosi un cuscino di sicurezza nei confronti del reserve driver Peugeot Hypercar.

Sono invece le Ferrari a movimentare la competizione fra le GT. James Calado, nonostante una sosta estesa in regime di Full Course Yellow per cambiare i dischi freni posteriori, mantiene la seconda posizione alle spalle della BMW del Paul Miller Racing e poi ritorna addirittura al comando delle GTD Pro. La terza piazza è appannaggio della Porsche di AO Racing.

In GTD invece è l’esemplare di Triarsi Competizione a dare spettacolo, respingendo a lungo la Mercedes di Indy Dontje per la testa della categoria, salvo poi dover cedere la leadership alla Mercedes del Winward Racing. Purtroppo una toccata da parte della BMW del Paul Miller Racing, sanzionata solamente con un warning, spedisce fuori pista la 296 GT3 #023, che perde leggermente il contatto col leader, ora insidiato a distanza dalla Lexus #12, che sornionamente ha condotto una gara attenta, con l’obiettivo del risultato finale.

Da segnalare i problemi occorsi alle altre tre Corvette in gara, dopo quanto accaduto alla #3. La Z06 GT3.R #4 iscritta da Pratt Miller in GTD Pro prosegue attardata di 16 giri, mentre i due esemplari di AWA in GTD sono invece stati entrambi costretti al ritiro per malfunzionamenti al servosterzo (la #13) ed elettrici (la #17).

Piero Lonardo

Foto: ERA Motorsport

La classifica dopo 20 ore di gara

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IMSA – Daytona: a tre quarti di gara, è nuovamente testa a testa Porsche-Cadillac

Davanti alla Rolex24 at Daytona c’è sempre la Cadillac di Action Express. I vari tentativi di sorpasso delle due Porsche Penske, le più accreditate contender della V-Series.R residua, sembravano portare ad una doppietta provvisoria delle due 963 al termine della diciottesima ora, ma Matt Campbell doveva cedere il passo per le gomme fredde, mentre la #6 di Mathieu Jaminet incappava nella terza penalità per consumo eccessivo di energia per stint e andrà a scontare uno Stop+10” subito dopo lo scadere dell’ora.

Poco dopo un piccolo errore da parte di Jack Aitken contribuiva a riavvicinare la 963 #7, mentre la vettura gemella scivolava in P5, dietro alla Porsche di Proton Competition, che alla fine passava davanti, e all’Acura rimasta in gara. All’inizio della quindicesima ora problemi anche per la BMW #25, costretta ai box per problemi al cambio e fuori dai giochi, come l’altra LMDh di Monaco, per la vittoria.

Cambio della guardia anche tra le LM P2, dove la bella gara di “Spike” subiva uno stop, con Matthew Brabham, al debutto nella categoria, incapace di resistere agli attacchi delle vetture di ERA Motorsport e Tower Motorsport. Brabham poi terminava nelle gomme dell’infield Internaional Horseshoe a gomme fredde e provocava l’uscita numero 14 della vettura di servizio.

I piloti di ERA Motorsport però non avevano fatto i conti con Malthe Jakobsen, il quale portava la vettura del Crowdstrike by APR alle spalle dell’Oreca #18. Il sorpasso comunque avveniva in pitlane e la stellina danese guadagnava subito un robusto distacco sul pur esperto Ryan Dalziel.

In GTD Pro, tra i due litiganti al momento va a godere la BMW del Paul Miller Racing, che è riuscita ad accumulare, grazie ad una notevole porzione di corsa libera, un discreto vantaggio sulle Corvette e sulla Ferrari di Risi Competizione. Nicky Catsburg e James Calado inseguono a 10” e 23” secondi rispettivamente, mentre la Z06 GT3.R #3 è stata costretta ad abbandonare l’inseguimento a causa di un problema, probabilmente derivante da un contatto, alla parte posteriore destra del posteriore. Anche la Lamborghini di punta di Iron Lynx, la #19, è stata costretta ad una lunga sosta nel corso della quattordicesima ora.

Tre le GTD infine, lo strapotere Mercedes è messo in discussione dalla Ferrari di Triarsi Competizione grazie ad uno stint spettacolare di Alessio Rovera, il quale riesce e porsi anche al comando allo scadere delle 18 ore. Riccardo Agostini restituirà poi la posizione a Daniel Morad dietro alla AMG GT3 del Winward. La BMW di Turner Motorsport, a lungo terza forza della categoria, è stata invece costretta ad una lunga sosta ai box, come in precedenza la McLaren di Inception Racing per un problema all’alternatore.

Le uniche altre vetture a pieni giri sono le altre Mercedes di Lone Star Racing e Korthoff Preston Motorsports e la Lexus #12. Purtroppo la splendida gara di Cetilar Racing è stata rovinata da un paio di uscite di strada da parte di Antonio Fuoco che sono costate 9 tornate alla Ferrari #47 per le opportune operazioni.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

La classifica dopo 18 ore di gara

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IMSA – Disastro nella notte di Daytona per la Cadillac di Ganassi. Risi Competizione, lotta per la testa in GTD Pro

La nottata di Daytona ha fatto una vittima eccellente nella Cadillac #01. La vettura del team Ganassi si è fermata infatti definitivamente durante la quattordicesima ora in curva 1 con Renger van der Zande alla guida, probabilmente per problemi di natura elettrica. Alcune ore prima Sebastien Bourdais era stato protagonista di un lungo a causa di una foratura, forse lasciato dal contatto fra l’Oreca LM P2 dell’High Class e la Lamborghini delle Iron Dames.

Qualche problema anche per l’Acura #40, con Jenson Button in testacoda in curva 3 nel corso della decima ora nel tentativo di passare la Corvette di Alexander Sims, ed infine anche per la BMW #24, pure piantatasi in curva 3 ed ora, al contrario della ARX-06 rossonera del WTR w/Andretti, fuori dai giochi per la vittoria.

In tutto ciò, ad ancora dieci ore dalla bandiera a scacchi, la battaglia per il primato vede ancora protagonista la Cadillac di Action Express, con la BMW #25 ad inseguire. Nel giro dei primi ancora l’Acura #40 e le due Porsche, ora condotte da Matt Campbell e Kevin Estre, nonostante la seconda penalità per consumo eccessivo di energia da parte della #6. Seguono ad un giro la Porsche private di Proton e JDC-Miller.

La LM P2, dopo un nuovo exploit da parte di Pato O’Ward sulla vettura di United Autosports, è tornata saldamente nelle mani di AO Racing, con “Spike” a precedere ben sei altre vetture, tutte nello stesso giro.

Lotta al coltello invece in GTD Pro, con la Ferrari di Risi Competizione e le Corvette, in particolare la #3 ora col neoacquisto Dani Juncadella al volante. La Rossa di Houston ha preso il comando delle operazioni nel corso dell’undicesima ora sulla Porsche di AO Racing. Ancora in contention per la leadership anche la BMW del Paul Miller Racing.

In GTD infine, al momento è addirittura uno-due-tre Mercedes, con Indy Dontje, Kenton Koch e Adam Christodoulu al comando, con la McLaren di Inception Racing e la Ferrari di Cetilar Racing ad inseguire. Da segnalare inoltre i ritiri di entrambe le Aston Martin iscritte alla categoria, dell’Acura al femminile del Gradient Racing e della Mustang di Proton Competition. Out anche la Lamborghini #60 di Iron Lynx iscritta fra i Pro.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races

La classifica dopo 14 ore di gara