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WEC – Il punto sulle Hypercar: Toyota si mostra. Ferrari si prepara a Monza. Kolles presente. Peugeot, ipotesi Pescarolo

La season 11 del World Endurance Championship è alle porte e l’attenzione è sicuramente focalizzata sulle Hypercar. Stamane Toyota ha presentato ufficialmente la nuova versione della GR010 Hybrid.

Il costruttore nipponico, vincitore delle ultime cinque 24 Ore di Le Mans e degli ultimi quattro titoli WEC, si troverà ad affrontare una concorrenza agguerrita, formata da Ferrari, Porsche, Peugeot, Cadillac, Vanwall e Glickenhaus.

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La GR010 Hybrid del 2023 godrà di un propulsore migliorato nelle prestazioni del 3,5 litri da 520 kW e dell’elettrico da 200 kW, ma anche di un’aerodinamica rinnovata con nuovi profili anteriori ed un’ala posteriore di dimensioni minori, allo scopo di incrementare la guidabilità e l’efficienza in pista.

Inoltre, sono state introdotte migliorie alla carrozzeria, con nuove prese d’aria per migliorare il raffreddamento dei freni e permettere interventi più veloci ai box su queste componenti, oltre ad un nuovo sistema di luci per migliorare la visione notturna. Tutto ciò ha comportato anche un risparmio di peso che ha portato la GR010 Hybrid sotto i 1040 kg del peso minimo regolamentare.

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Nel frattempo Ferrari ha proseguito il proprio programma di test, che dopo una seconda puntata a Sebring dopo quella effettuata tra la Roar e la Rolex 24, è terminata a Monza con una due giorni svoltasi in settimana, presenti tutti e sei i piloti incaricati di portare in pista a partire dal Prologo dell’11-12 marzo e poi alla 1000 Miglia di Sebring la 499P, ricordiamo Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen sulla #50 e Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi sulla #51.

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Una delle notizie che hanno animato la settimana dei media è stato l’annuncio da parte di Pescarolo Sport di aver avviato i contatti con Peugeot per schierare una 9X8 Hypercar a partire dalla prossima stagione. Jocelyn Pedrono, attuale detentore dello storico marchio, ha annunciato anche di avere già rinforzato l’organico, con l’assunzione di Joel Rivière e Bruce Jouanny, incaricati di sviluppare il programma sportivo.

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A Sebring infine, nonostante i rumors delle scorse settimane, sarà regolarmente presente la Vanwall, che presenterà nell’abitacolo, insieme a Tom Dillmann ed Esteban Guerrieri, Jacques Villeneuve. L’ex-campione del mondo di F1 si è dichiarato entusiasta ai microfoni del WEC di questa nuova avventura col team gestito da Colin Kolles.

L’appuntamento per tutti è per sabato 11 marzo a Sebring per la prima giornata del Prologo.

Piero Lonardo

Foto: Toyota Gazoo Racing, Ferrari Races, Pescarolo Sport, Vanwall Racing Team

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WEC – WRT, United Autosports e Vector Sport completano gli equipaggi

L’inizio della nuova stagione del World Endurance Championship si avvicina e si vanno via via a completare diversi equipaggi in vista del season opener di Sebring.

Per primi il WRT che, in attesa di prendere possesso nel 2024 della BMW Hypercar, si presenteranno ai nastri di partenza della season undici con un trio di comprovata esperienza, formato da Sean Gelael, Robin Frijns e Ferdinand Habsburg per l’Oreca LM P2 #31

Gli ultimi due sono stati gli artefici della trionfale stagione 2021 del team belga, coronata dal titolo LM P2 e dalla vittoria alla 24 Ore di Le Mans, mentre Gelael e Frijns hanno terminato in seconda posizione la scorsa stagione alle spalle di Jota Sport. Ricordiamo che l’altra entry del team, contraddistinta dal numero 41, sarà condotta da Robert Kubica, Rui Andrade e Louis Deletraz.

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United Autosports dal canto suo ha rotto gli indugi anche sull’ultimo nome da affiancare a Filipe Albuquerque e Phil Hanson sull’Oreca LM P2 #22, nella persona di Frederick Lubin. Per il giovanissimo pilota britannico si tratta del debutto fra le ruote coperte dopo aver militato nelle monoposto nel triennio precedente (F4 British, GB3, Formula Regional Asia ed Euroformula Open).

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Infine Vector Sport, che ha presentato Gabriel Aubry e Matthias Kaiser. Il pilota francese vanta già notevole esperienza tra le LM P2 nonostante la giovane età (24 anni), avendo già disputato due stagioni complete col Jackie Chan DC Racing, conquistando il secondo posto di categoria nella Super-Season 2018-19, oltre a cinque partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans.

Kaiser invece proviene dall’ELMS, dove ha disputato l’ultima stagione nelle fila del Muehlner Motorsport, conquistando un podio a Monza. I due dovrebbero fare compagnia a Ryan Cullen, anche se non è chiaro quale sarà il coinvolgimento del pilota irlandese – unico superstite della compagine 2022 – in funzione del programma Isotta Fraschini LMH, del quale Vector Sport sarà incaricato dello sviluppo in pista della vettura che verrà svelata martedì 28 febbraio a Milano.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, United Autosports

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DTM – Le novità di SSR Performance e Mercedes

SSR Performance correrà a tempo pieno per il secondo anno consecutivo nel DTM, intraprendendo una nuova sfida nel passare da Porsche a Lamborghini. Sulle tre Huracan GT3 Evo2 si siederanno Alessio Deledda,  Franck Perera e  Mirko Bortolotti, già presente nel 2022 nelle fila del Grasser Racing Team.

Il trentino sarà al via per il secondo anno consecutivo nel DTM, serie che alternerà all’impegno con PREMA in LMP2 nel FIA World Endurance Championship. Seconda stagione anche per Deledda, mentre è da rimarcare il debutto full-time per il transalpino che lo scorso anno corse in via eccezionale a Norimberga.

Mercedes dal canto suo ha definito i piloti che partecipano alla stagione 2023 del DTM, campionato che ricordiamo scatterà da Oschersleben a fine maggio. La casa tedesca tenterà di tornare al vertice dopo aver perso nell’ultima gara di Hockenheim il titolo a vantaggio del sudafricano Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW).

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AMG schiererà volti noti del gruppo quali Luca Stolz (Mercedes-AMG Team HRT #4), Maro Engel (Mercedes-AMG Team Landgraf #48) e Lucas Auer (Mercedes-AMG Team WINWARD #22). L’austriaco si sta riprendendo dopo l’infortunio accusato durante le prove libere della Rolex 24 at Daytona.

Conferme anche per David Schumacher e Arjun Maini, rispettivamente attesi con la Mercedes-AMG Team WINWARD #27 e la Mercedes-AMG Team HRT #36. Interessante, invece, l’iscrizione di Jusuf Owega, tedesco che dall’ADAC GT Masters passa al DTM con una delle due AMG GT3 gestite dal Team Landgraf.

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Dalla lista dei factory driver manca Raffaele Marciello: il campione in carica dell’ADAC GT Masters dovrebbe tornare nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS con il chiaro intento di confermare l’altro titolo conquistato nella passata stagione nella Endurance Cup. La realtà di SRO potrebbe vedere in scena anche Maxi Götz, campione DTM 2021, che è stato dirottato da Mercedes dalla serie teutonica verso altri programmi.

Luca Pellegrini

Foto: SSR Performance, DTM, raffaelemarciello.com

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USCC – Risi a Sebring con la novità Gabriel Casagrande

In attesa dell’entry list ufficiale della 12 ore di Sebring, Risi Competizione ha svelato il proprio equipaggio per il secondo atto del WeatherTech SportsCar Championship.

Ad affiancare i titolari Davide Rigon e Daniel Serra sulla Ferrari 296 GT3 questa volta ci sarà Gabriel Casagrande, 28enne brasiliano al debutto nella serie statunitense, con l’obiettivo di riscattare la prova di Daytona per i campioni in carica della Endurance Cup.

Casagrande, dopo alcune esperienze in monoposto anche in Europa, vanta una lunga esperienza nella Stock Car Brasil, dove si è laureato campione nel 2021 al volante di una Chevrolet Cruze, oltre ad alcuni outing nella Porsche Cup Brasil ed una stagione nella GT Sprint Race, una propaggine della NASCAR Brasil.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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DTM – 13 team e 6 marche per la nuova formula targata ADAC

L’ADAC ha rivelato oggi le tredici squadre che parteciperanno al DTM 2023. In attesa di scoprire l’entry list completa sappiamo già che saranno sei (Ferrari, Lamborghini, BMW, Audi, Porsche e Mercedes) le case costruttrici iscritte alla serie, che utilizzerà  ancora i regolamenti GT3.

Schubert Motorsport e Project 1 sono attesi con BMW, con Sheldon van der Linde che tenterà di difendere il titolo conquistato nel 2022. Il sudafricano dividerà il box con René Rast e Marco Wittmann, mentre è da rimarcare l’uscita di scena di Walkenhorst Motorsport: i trionfatori dell’Asian Le Mans Series hanno infatti scelto di spostarsi sul Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Audi torna con Abt, mentre come già riportato su queste pagine non ci sarà più il team Rosberg dopo ben 24 anni. Quest’ultima formazione è stata rimpiazzata dal LIQUI MOLY Team Engstler, realtà che negli ultimi anni ha militato principalmente nel mondo del turismo tra il TCR tedesco ed il FIA WTCC.

Lamborghini dal canto suo sarà presente con due formazioni: il Grasser Racing Team e l’SSR Performance; quest’ultima lascia Porsche per intraprendere una nuova collaborazione con il marchio di S.Agata Bolognese al posto dell’Emil Frey Racing, che per il 2023 ha deciso di spostarsi in Ferrari acquistando le nuove 296 GT3. Per gli elvetici si tratta del debutto assoluto nel DTM, dopo una presenza a tempo pieno nel GTWC Europe e nell’ADAC GT Masters nel 2022.

Da quest’ultima categoria arriverà anche il Mercedes-AMG Team Landgraf, a segno nel 2022 con Raffaele Marciello. Il marchio di Stoccarda potrà nuovamente contare anche sull’Haupt Racing Team (HRT) e sul Winward Racing, che quasi sicuramente parteciperà ancora anche al GTWC Europe Endurance Cup.

Il sesto brand, infine, è Porsche che oltre a KÜS Team Bernhard potrà contare sul Manthey EMA. Le due squadre si contenderanno il titolo in compagnia di Toksport WRT, team che ha corso con una 911 GT3-R all’ultima 24h di Spa-Francorchamps nella categoria PRO.

Inizio delle ostilità in pista della rinnovata serie teutonica, che consterà di 8 sole prove, è previsto il 28 maggio a Oschersleben.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

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GTWC Europe – K-Pax presente con Lamborghini

K-Pax Racing ha presentato il suo programma per il  Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS 2023. L’Endurance Cup è nel mirino della compagine statunitense, realtà legata a Lamborghini e che lo scorso anno ha partecipato solamente alla 24h di Spa-Francorchamps, oltre al programma con due vetture nel GTWC America.

Il team di Sonoma, presente in passato nel vecchio continente con Bentley, torna all’attacco con Marco Mapelli, Frank Perera e Sandy Mitchell. L’equipaggio è atteso ai nastri di partenza a Monza, primo evento del campionato che si terrà nel fine settimana del 23 aprile.

Il Team Principal Darren Law ha affermato: “SRO ha un ottimo prodotto e le migliori corse per GT3 al mondo. Abbiamo già sperimentato le gare in Europa più volte, e oltre all’ultima 24h di Spa abbiamo partecipato all’intero campionato 2020 dell’Endurance Cup. Per una squadra americana è una sfida notevole partecipare ad una serie del genere, e per l’occasione abbiamo affittato una struttura in Italia”.

Luca Pellegrini

Foto. K-Pax Racing

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DTM – Il Team Rosberg si chiama fuori dopo 24 anni

Il Team Rosberg non parteciperà alla stagione 2023 del DTM: la storica realtà legata ad Audi Sport ha deciso di non partecipare alla nuova edizione del campionato teutonico che per la prima volta nella storia verrà gestito da ADAC, che si è aggiudicata i diritti da ITR.

Il team di Neustadt an der Weinstraße vanta 24 anni di presenza nel DTM, 17 insieme ad Audi Sport tra la ‘Class One’ e l’attuale era GT3, e ha conquistato tre titoli piloti, tutti con Renè Rast nel 2017, 2019 e 2020, e due titoli a squadre, (2017 e 2019).

Il Team Principal Kimmo Liimatainen ha così commentato in merito: “Non vogliamo solo partecipare, vogliamo vincere gare e titoli. Questa è e rimane la nostra ambizione. Per questo è necessario un supporto che purtroppo non siamo stati in grado di generare entro la scadenza dell’iscrizione di inizio di febbraio“.

Nico Mueller ha partecipato con Dev Grove all’ultima annata del DTM, campionato vinto dal sudafricano Sheldon van der Linde. Quest’ultimo, insieme a BMW ed a Schubert Motorsport. sarà nuovamente della partita in attesa di scoprire l’entry list completa che verrà rilasciata nei prossimi giorni.

Luca Pellegrini

Foto: Team Rosberg

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WEC – Rivisto il processo delle Safety Car per Le Mans

Ancora novità per Le Mans del centenario: riviste infatti tutte le procedure riguardanti l’utilizzo delle Safety Car, che sappiamo avere un ruolo determinante sul Circuit de la Sarthe.

Le tre vetture di servizio fin qui hanno raggruppato i concorrenti in modo spesso arbitrario, generando, specie dall’introduzione della divisione del tracciato in tre zone, profonde distinzioni in termini di classifica, ed andando spesso a decidere il risultato finale, specie nelle categorie LM P2 e GTE.

L’azione delle Safety Car verrà ora distinta in tre fasi differenti: ricongiungimento (merging), pass-around (lasciar passare) e drop back (lasciarsi superare).

Il significato concreto di queste tre azioni, che verranno gestite mediante comunicazioni specifiche e l’uso delle luci della vettura di servizio, consiste, in breve:

1) Nel permettere il ricongiungimento delle vetture poste dietro la safety car principale (A) da parte di quelle dietro le altre due. Le macchine costrette ad entrare in pitlane (chiusa) potranno uscire solo dopo che è transitata l’ultima delle vetture dietro la Safety Car A.

2) Alle macchine che hanno dietro di sé il leader di categoria sarà consentito di sorpassare la vettura di servizio A; gli altri concorrenti rimarranno allineati alla parte sinistra della pista. L’eleggibilità al Pass-Around sarà responsabilità del team, con conseguenti penalizzazioni in caso di mancato rispetto del concetto;

3) Si cercherà di ricreare una griglia di ripartenza, mediante il ricongiungimento delle varie classi, a partire prima dalle LM P2, che si porranno sulla parte destra della pista e si lasceranno sorpassare dalle Hypercar, e poi, una volta completata questo processo, delle GTE, che ripeteranno la medesima operazione, ponendosi dietro le LM P2.

In pratica l’intenzione è di creare un serpentone unico di vetture ordinate per piazzamento e categoria. Questa procedura, senza dubbio molto dispendiosa in termini di tempo, non verrà applicata negli ultimi 60’ di gara. Infine, non viene citato il criterio applicato alle cosiddette vetture innovative.

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Al riguardo, nell’ambito della Daytona 500 è stata presentata la livrea ufficiale della Chevrolet Camaro NASCAR modificata iscritta come Garage 56 e che verrà portata in gara da Jimmie Johnson, Mike Rockenfeller e Jenson Button. Qui di seguito l’infografica riportante le differenze tra la vettura NASCAR NextGen ed il Garage 56.

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Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, NASCAR

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LMC – 42 vetture al via dell’edizione 2023

L’endurance si avvia verso una stagione miliare, con l’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans e l’ingresso di costruttori importanti e l’ingaggio di grandi nomi fra i piloti.

Ma alla base di tutto questo c’è la passione dei team, grandi e piccoli, che si cimentano nelle serie continentali, e a far da spalla all’European Le Mans Series c’è dal 2016 la Le Mans Cup, protagonista anche dell’evento clou con la Road To Le Mans. Per l’ottava stagione sono ben 42 le vetture iscritte, con ben 30 LM P3 e 12 GT3.

Nomi nuovi di prestigio per la classe regina, con Inter-Europol che si affaccia anche nella serie cadetta con ben 3 Ligier, mentre United Autosports riduce l’impegno a due sole entry. Doppio effort anche per MV2S, 360 Racing, Cool Racing, CD Sport, Graff, Team Virage e Nielsen Racing, mentre i campioni in carica del Racing Spirit of Leman si presentano con una nuova line-up formata da Christian Gisy e Ralf Kelleners.

Vettura singola anche per gli specialisti DKR Engineering, campioni della categoria dal 2017 al 2020, con una delle sole 4 Duqueine iscritte. Le altre saranno portate in gara da Nielsen Racing, con Tony Wells che si separa dal consueto compagno Colin Noble, accasatosi al Team Thor, da Haegeli by T2 Racing, e da Murphy Prototypes, che ritorna sulla scena europea dopo 7 anni.

Assenti i vicecampioni del Reiter Engineering con la stellina Freddie Hunt. Vedremo come proseguirà il programma a suo tempo annunciato, destinato a portare il figlio dell’ex-campione del mondo di F1 a Le Mans nel 2026.

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12 invece le GT3, col debutto in Europa della nuova Ferrari 296, con due esemplari nelle mani di AF Corse. La categoria, dopo il successo della scorsa stagione, parla ancora danese con le due Honda iscritte da GMB Motorport, tra cui spicca la presenza di Jan Magnussen, già al volante delle NSX GT3 negli ultimi due appuntamenti del 2022, ma anche con l’HCR (High Class Racing) with Caffeinesix che schiera una Aston Martin Vantage per Anders Fjordbach e Tim Creswick. L’altra Vantage iscritta è per i campioni in carica delle LM P3, che schierano lo specialista Valentin Hasse-Clot.

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I due volte campioni di Iron Lynx switchano anche qui come nell’IMSA verso una delle tre Lamborghini iscritte; le altre due fanno capo al Leipert Motorsport, mentre Porsche sarà rappresentata dal Parker Racing con due entry. Si chiude infine con l’Audi R8 LMS GT3 dei campioni della GT4 britannica dello Steller Motorsport.

La vettura innovativa Mission H24 a idrogeno è infine attesa ad ulteriori outing in pista nelle mani dei collaudatori Stèphane Richelmi e Norman Nato, a partire dal Prologo di Barcelona del 18 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Iron Lynx

L’entry list della Michelin Le Mans Cup 2023

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Asian LMS – DKR: vittoria, titolo e vola a Le Mans insieme a Graff e Walkenhorst. HRT padrona di Abu Dhabi in GT

Il DKR Engineering legittima il titolo nell’Asian Le Mans Series conquistando anche la vittoria nella seconda gara di Abu Dhabi e vola a Le Mans.

Questa undicesima edizione della serie asiatica ha avuto come propellente proprio gli inviti per il centenario della classica della Sarthe, e ne ha risentito positivamente la griglia che anche oggi, dopo le ultime defezioni delle Ferrari di Formula Racing e Kessel Racing, contava comunque 42 unità; un successo corroborato anche dalla nuova regola del bronze driver obbligatorio in LM P2 e la contestuale abolizione dello sdoppiamento della classe regina.

_Z9A3789La gara era iniziata sotto il segno di Paul di Resta, che immediatamente aveva la meglio del polesitter Ahmad Al Harty e allungava su Christian Bogle, incaricato del turno iniziale sulla vettura di Inter-Europol, e sulla bianca Oreca dell’omanita. Poco dietro comunque, Salih Yoluc capoclassifica col DKR, per una volta optava per una partenza tranquilla e precedeva a sua volta John Falb per l’Algarve Pro Racing.

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Ancora sfortuna per Torsten Kratz e la Duqueine LM P3 del WTM by Rinaldi, toccato da Yasser Shahin e subito out dalla pole. La leadership di categoria andava quindi a Sebastian Alvarez del 360 Racing, inseguito da Tony Wells del Nielsen Racing, Adrian Chila del Cool Racing e Mathias Luethen del Rinaldi Racing.

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Tra le GT, dopo che la penalizzazione nel post-gara di HubAuto, quarti al traguardo, aveva avvantaggiato con due punti extra i leader di Walkenhorst Motorsport e GetSpeed nei confronti dei vincitori di ieri dell’HRT, era Henrique Chaves, uno dei pochi driver pro a prendere il via nella categoria sull’Aston Martin del TF Sport, ad avere presto la meglio su Martin Konrad, partito dalla pole, mentre Chandler Hull al contario si avviava in sordina sulla BMW leader in classifica generale.

Davanti, una volta esaurito il turno del driver ufficiale Peugeot Hypercar, Charles Crews non ci metteva molto a disporre del subentrato Jim McGuire, scivolando presto fuori dalla top five. Medesima sorte anche fra le GT, dove Klaus Bachler si impossessava della leadership con la Porsche #33 dell’Herbert Motorsport su John Hartshorne, subentrato a Chaves.

L’unica neutralizzazione della gara avveniva dopo poco più di 90’, a causa del contatto fra le due LM P3 di Belen Garcia con la seconda entry del Graff e la Duqueine di Matthias Luethen. La Ligier #9 aveva la peggio, mentre contestualmente si girava anche Satoshi Hoshino sull’Aston del D’Station.

Al restart, dopo che diverse squadre approfittavano per effettuare la sosta obbligatoria di 100”, Crews manteneva un vantaggio minimo su Nikita Mazepin, subentrato per il Garage 99, e su Ayancan Guven, il quale aveva rilevato il connazionale sull’Oreca del DKR. L’ex-F1 passava presto al comando, imitato dal turco che gli si installava alle spalle dopo un furioso duello con l’Oreca gialloverde.

La Full Course Yellow avvantaggiava anche la Mercedes dei trionfatori di gara 1, con Al Faisal Al Zubair ad estendere anche la sua leadership sulla Ferrari del Car Guy e sull’altra Mercedes del GetSpeed, ma gli sforzi Frederik Schandorff e Raffaele Marciello venivano vanificati da altrettante penalità per track limits (la Ferrari #57 ne aveva già scontata una), lasciando campo libero alla BMW del Walkenhorst, che progrediva nella propria marcia verso il titolo, marcia che in precedenza aveva subito un forte scossone a causa del contatto con l’Oreca #22 di United Autosports, da cui è uscita fortunatamente senza conseguenze definitive.

Con 100’ ancora sul cronometro, Malthe Jakobsen aveva iniziato la carica verso le prime posizioni, ma veniva dichiarato reo, con colpevole ritardo da parte della direzione gara, di un precedente contatto con l’entry campione uscente del Nielsen Racing.

Tutto da rifare quindi per Cool Racing, con Nolan Siegel a dare spettacolo e ad emergere al comando sulla vettura di Inter-Europol, inseguito dall’altro driver IndyNXT Kyffin Simpson subentrato per Algarve Pro Racing, dopo aver disposto con le cattive della concorrenza.

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Tra le LM P3, con Francois Heriau ed il Graff stabilmente al comando, l’esperto Ross Kaiser del 360 Racing metteva in difficoltà i leader in classifica dell’MV2S, spingendoli in terza posizione, mentre Luca Stolz e Nicky Catsburg mantenevano agevolmente le prime due piazze tra le GT.

Ma la gara era tutt’altro che terminata, e davanti Jakobsen, grazie anche al pitstop obbligatorio di 100” servito da Inter-Europol, tornava al comando su Siegel e su Charlie Eastwood, incaricato di terminare la gara per il DKR. Purtroppo però per il team svizzero, la direzione gara decideva di punire la sosta, giudicata scorretta.

_Z9A7136 Sembrava fatta per Inter-Eurpol, invece un problema al cambio rallentava la marcia del campionino statunitense. Via libera quindi per il DKR, che con la vittoria si aggiudica anche il campionato e l’invito automatico per Le Mans. Per Cool Racing la magra soddisfazione del podio dietro il 99 Racing.

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Finale thrilling anche tra le LM P3, con un testacoda del 360 Racing che mette la squadra britannica fuori dal podio, ma che non salva l’MV2S dall’assalto della Ligier #17 del Cool Racing, che con Marcos Siebert si appropria della seconda piazza dietro Alex Lloveras, che conquista la vittoria che vale il titolo grazie ai migliori piazzamenti ottenuti rispetto a Lavergne e soci, i quali termineranno a pari punti dopo il terzo posto finale nonostante il drive-through comminato al Nielsen Racing per track limits.

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Posizioni congelate infine tra le GT, con Luca Stolz che trascina l’HRT la secondo successo a Yas Marina davanti a Nicky Catsburg il quale regala il debutto a Le Mans al Walkenhorst Motorsport. Chiude il podio l’altra Mercedes del GetSpeed, al terzo podio in quattro gare.

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E’ tutto per l’Asian Le Mans Series 2023. Ancora da scoprire date e location della nuova serie asiatica, che dal prossimo anno dovrebbe essere gestita in coabitazione con SRO.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo di Gara 2