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DTM – Spielberg, Race-2: vince Feller, in 9 per il titolo a Hockenheim!

Ricardo Feller torna a vincere nel DTM con l’Audi di Land Motorsport davanti alla Ferrari 296 GT3 #69 Emil Frey Racing di Thierry Vermeulen e alla Mercedes #22 Team Landgraf di Lucas Auer. Quest’ultimo ritrova la leadership in campionato, pronto per contendersi contro altri otto rivali il titolo in ottobre ad Hockenheim.

Il recap della gara

Thierry Vermeulen ha tenuto la pole conquistata in mattinata su  Ricardo Feller che gli partiva a fianco. La coppia di testa ha subito tentato l’allungo sulla concorrenza, riuscendo anche ad evitare i tanti contatti che si sono verificati nelle prime curve.

Il più danneggiato è stato certamente Thomas Preining (Manthey EMA Porsche #91), che ha forato la posteriore sinistra a seguito di un contatto con Lucas Auer (Mercedes Team Landgraf #22).

Foratura anche anche per Jack Aitken (Emil Frey Racing Ferrari #69), terzo dopo il primo giro di gara. Weekend da dimenticare per il pilota britannico, ritiratosi ieri allorquando si trovava saldamente in seconda piazza. Al terzo posto si è quindi installato Auer davanti alla Ford Mustang #36 HRT di Arjun Maini ed alla BMW #33 Schubert Motorsport di René Rast.

Feller ha agguantato il primato su Thierry Vermeulen già prima della sosta ai box numero uno, tenendo la posizione sulla Ferrari #69 anche dopo il pitstop. Alle loro spalle Maini ha guadagnato  la posizione sulla Mercedes #22.

Il secondo passaggio ai box non ha mutato le posizioni di testa, con Feller che transita al comando sotto la bandiera a scacchi davanti a Vermeulen e Auer. Il terzo posto riporta l’austriaco nuovamente in testa alla classifica, questa volta ai danni di Renè Rast, solamente 13mo dopo una doppia penalità.

Alla vigilia della finalissima di Hockenheim del weekend del 5 ottobre sono matematicamente ben nove le auto in lotta per il titolo: Auer conduce con 7 punti su Jordan Pepper, oggi sesto, e 15 su Rast. A seguire Maro Engel (+16), Ayhançan Güven (+17), Aitken (+21), Wittmann (+21), Preining (+25) e Gounon (+29), con 56 punti a disposizione fra qualifiche e due gare.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

Asian Le Mans Series

Asian LMS – 48 iscrizioni per la prossima edizione, con la novità Cetilar!

Diffusa oggi la prima entry list dell’Asian Le Mans Series 2025/26. Ben 48 le vetture iscritte. In attesa della stagione successiva, nella quale è stata permessa anche la partecipazione delle Hypercar, sono ancora le LM P2, tutte da regolamento con equipaggi Pro/AM, ad essere la classe regina con 16 unità.

I campioni in carica di Algarve Pro Racing si presentano con due vetture affidate a Klinton Lentoudis e Michael Jensen, cosí come United Autosports e Proton Competition. I colori italiani verranno difesi da Cetilar Racing, che ritorna nelle serie ACO con un’Oreca e Roberto Lacorte al volante.

Da segnalare anche la novità Ponos Racing, con uno dei pochi equipaggi al completo, composto da Yorikatsu Tsujiko, Marino Sato e Kei Cozzolino, al debutto fra i prototipi. Di ritorno invece RD Limited, la scuderia di Romain Dumas, per Tristan Vautier, James Allen e Fred Poordad.

Ma la novità più gustosa risiede nella lista delle LM P3, dove il Team Virage ha iscritto una delle sue vetture per Narain Karthikeyan, indimenticato pilota di F1 con Jordan ed HRT, di ritorno nella serie asiatica dopo l’esperienza del 2021 con l’Oreca LM P2 del Racing Team India. Il parco vetture sarà rappresentato da tutte Ligier, a parte la Duqueine del R-ace GP per Hugo Schwarze.

Ben 22 infine le GT, con 7 marchi rappresentati. Tra le 6 Ferrari in evidenza il debutto di Sean Geleal con la 296 GT3 #51 di AF Corse, con il team piacentino che presenterà altri due esemplari per i due gentleman protagonisti del WEC, Thomast Flohr e Simon Mann.

Tra i nomi di grido già associati alle vetture, spiccano Richard Lietz, Julien Andlauer e Klaus Bachler in Porsche Proton e Manthey, Marco Sorensen sull’Aston Martin dell’EBM e Ben Green sulla Corvette del JMR.

Ricordiamo che la vittoria nella classe GT, cosí come tra le LM P2, garantisce un invito automatico alla prossima 24 Ore di Le Mans.

L’appuntamento con il primo dei tre doubleheader è per il 12-14 dicembre 2025 a Sepang.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’entry List dell’Asian Le Mans Series 2025/26

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ELMS – Nel weekend si torna a Silverstone dopo 6 anni

L’endurance ritorna a Silverstone dopo 6 anni per il penultimo round stagionale dell’European Le Mans Series. In attesa di un eventuale ritorno anche del WEC, che pure manca dal 2019, la pista inglese accoglierà nel weekend le 44 vetture full-season della massima serie continentale europea, insieme alle altre due serie di contorno ACO, la Michelin Le Mans Cup e la Ligier European Series.

Pochissime le novità nell’entry list rispetto a Spa: sull’Oreca iscritta tra le LM P2 Pro/Am da DKR, Felipe Fraga prenderà il posto di Thomas Laurent. Daniel Serra invece riprenderà il proprio posto sulla Ferrari 296 GT3 #57 di Kessel Racing e Julien Andlauer, fresco dal successo al COTA, fungerà da terza guida della Porsche Proton #60 insieme a Christian Ried e a Matteo Cressoni.

La penalizzazione ai danni di IDEC Sport ha lasciato da solo al comando il Panis VDS, che potrebbe anche laurearsi campione in anticipo, come peraltro il CLX Motorsport fra le LM P3 nonostante il passo falso di Spa.

Ancora in discussione i titoli LM P2 Pro/AM, col testa a testa fra Algarve Pro Racing e AO by TF, e soprattutto tra le LM GT3, dove ben sette equipaggi si trovano racchiusi in soli nove punti, Potrebbe risultare decisiva la zavorra assegnata dal Success Ballast, che penalizzerà con 30 kg extra i vincitori dell’ultimo round del Racing Spirit of Leman, capiclassifica con 46 punti contro i 45 delle Iron Dames, che invece sconteranno appena 10 kg in più.

L’azione in pista a Silverstone inizierà giovedí 11 settembre con i test collettivi. Le prime libere sono previste venerdí 12 alle 11.00 locali, le 12.00 italiane; qualifiche sabato 13 dalle 14.20 e start della 4 Ore ELMS alle 12.00 di domenica 14 settembre. Qualifiche e gara saranno fruibili sul sito ufficiale della serie e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Le Mans Cup

L’entry list della 4 Ore di Silverstone

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GT Open – Al Red Bull Ring, successi di AF Corse e Greystone GT

Nel weekend si è svolto al Red Bull Ring il sesto appuntamento dell’International GT Open 2025.

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In gara-1 Carl Bennett e Tommaso Mosca si sono imposti di forza con la Ferrari #51 AF Corse, secondo successo per l’accoppiata dopo Le Castellet, imponendosi su Anthony Bartone/Fabian Schiller (GetSpeed Mercedes #9) e Christopher Haase/Simon Reicher (Eastalent Racing Audi #1).

Questi ultimi sono tornati nuovamente al comando della classifica generale anche grazie ad una difficile prova per la Mercedes #11 Team Motopark, fuori dai punti.

Quinto posto overall e primo in PRO AM per Edoardo Bacci e Philipp Baron con con la Ferrari #92 di Baron Motorsport Team; successo tra gli AM infine per Mark Sansom e Marco Pulcini con la McLaren 720S GT3 EVO #188 di Garage 59. Out i leader di categoria Gino Forgione e Michele Rugolo.

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In Gara-2 invece, seconda affermazione dopo l’opening round di Portimao per la McLaren schierata da Greystone GT per James Kell e Dean Macdonald sulla Ferrari di Elite Motorsport di Tom Lebbon e Tom Emson e sulla seconda 720S GT3 Evo del team britannico di Jayden Kelly e Scott Rattican.

Levente Révész, quinto al traguardo insieme a Maxi Götz, torna al comando della classifica generale con 3 punti di vantaggio sulla coppia di Eastalent.

Settima piazza assoluta e prima in PRO AM per Baron Motorsport, che ripete il successo in gara-1, mentre tra gli AM tornano alla vittoria i leader del campionato Gino Forgione e Michele Rugolo con la Ferrari AF Corse #21.

Prossimo round, il penultimo della stagione, a Barcellona il 20-21 settembre, prima dell’atto finale endurance di Monza, in programma a metà ottobre.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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WEC – Al COTA successi di Porsche Penske e United Autosports

Prima vittoria Porsche nel FIA WEC 2025 con la 963 #6 di Kevin Estre, Laurens Vanthoor e Matt Campbell. Una gara complicata causa un meteo che improvvisamente ha virato a pioggia dal Golfo del Messico, resa ancora più difficile da una serie di decisioni opinabili da parte della direzione gara.

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La partenza dietro Safety Car, stante la pista bagnata con tratti realmente insidiosi quali curva 2 e la parte finale del circuito, era auspicabile, anche se poco prima le Mustang del Challenge IMSA avevano disputato una gara regolare.

Problema, la Safety Car è rimasta in pista per un’ora prima che venisse chiamata una quantomai propizia Red Flag. Nel frattempo alcuni equipaggi avevano effettuato soste ai box, e allora il buon Eduardo Freitas cosa si inventa? Di ripristinare le posizioni precedenti, ma solo per le Hypercar.

Si riparte cosí dopo 100’ con la Ferrari AF Corse #83 al comando seguita dalla #51, dalla Porsche #6 e l’altra 499P #50. Tra le LM GT3 la McLaren #95 di United Autosports precede l’Aston Martin dello Heart of Racing e la Corvette #81.

Non si fa tempo a ripartire che un doppio aquaplaning manda fuori strada l’Alpine #36 e l’Aston Martin Valkyrie #009, ed è ancora Safety Car. Il regime di corsa libera, sotto una pioggia battente di intensità nettamente superiore a quella della partenza, resiste ancora una mezz’oretta, fino a che la Toyota #7 di Josè Maria Lopez non termina nelle gomme.

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Ed arriviamo cosí, tra Virtual Safety Car e passaround, a due terzi abbondanti di gara. Davanti ora c’è Alessandro Pier Guidi, a causa dell’improvvido rallentamento al pit della gialla #83. La vera gara inizia qui, con Kevin Estre che al restart attacca la Ferrari #51, toccandola in un paio di occasioni prima di averne la meglio. Pier Guidi è costretto ai box per una foratura derivante dai contatti con la Porsche, che incredibilmente non viene sanzionata.

Tra le GT3, le due Ford sono tornate a marciare come in qualifica e Ben Tuck precede ora la McLaren di Marino Sato e la Porsche Manthey di Richard Lietz, ma sulla Ferrari VIST AF Corse #54 è salito nel frattempo Davide Rigon.

Mentre Sato e Tuck non si risparmiano sportellate, il vicentino scala posizioni su posizioni, arrivando fino alle spalle dei battistrada, anche grazie all’ennesima Safety Car di giornata chiamata in causa dalla Lexus #87, nelle barriere in curva 19.

Ancora una volta la green flag dura un amen, perchè vanno a contatto Dennis Olsen, ora sulla Ford Mustang #88 e la Mercedes Iron Lynx di Hodenius in curva 7. L’olandese ha la peggio e come per magia siamo arrivati ad un’ora dalla bandiera a scacchi.

La perturbazione frattanto ha smesso di complicare la vita a team e piloti, e pertanto si prevede uno shootout al cardiopalma. In ballo ci sono anche le energie residue dei vari contender, che nelle battute finali sono costretti uno per uno a precipitarsi ai box per uno splash.

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Alla fine della fiera Kevin Estre, sempre sulle wet nonostante la pista ormai quasi asciutta, riuscirà a contenere l’assalto finale di Miguel Molina con la Ferrari #50, mentre l’ultima sosta precauzionale della #51 permette un podio assolutamente insperato alla vigilia alla Peugeot #94 di Malthe Jakobsen, Loic Duval e Stoffel Vandoorne, seguita dalla gemella #93, ricordiamo partita dal fondo dello schieramento delle Hypercar. La gialla AF Corse #83, nonostante una chiamata ai box per una sospetta foratura rivelatasi poi non tale (astenersi malpensanti) chiude in P7.

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L’ennesimo fattaccio del giorno si consuma però ai danni della Ferrari #54, prima sul traguardo, ma poi penalizzata a babbo deceduto di 5” per il contatto che ha permesso a Rigon di issarsi al comando delle LM GT3 ai danni della Ford di Tuck. La 296 GT3 viene quindi sostituita sul gradino alto del podio dalla McLaren #95 di United Autosports di Sato, Gelael e Leung, e viene classificata terza alle spalle della BMW #46 del nostro Valentino Rossi.

In classifica generale, l’equipaggio della Ferrari #51 mantiene la leadership con 115 punti contro i 100 della #83 AF Corse, che conquista il titolo privati con due gare di anticipo, mentre i vincitori odierni salgono al terzo posto con 79 punti contro i 75 di Antonio Fuoco e C. Tra le LM GT3, la Porsche di Manthey 1st Phorm, quest’oggi settima al traguardo, continua a condurre con 95 punti contro i 76 della Ferrari #21 di VISTA AF Corse ed i 66 dell’equipaggio della Corvette TF Sport #33, oggi ritiratasi.

Il World Endurance Championship tornerà fra tre settimane al Fuji per il penultimo atto del 2025.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della Lone Star Le Mans

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WEC – Kubica trascina la Ferrari AF Corse nelle qualifiche al COTA. Levorato, dall’esclusione alla pole in GT3

Orgoglio italiano nelle qualifiche della Lone Star Le Mans, sesto appuntamento del FIA WEC 2025. Robert Kubica regala la prima pole position ad AF Corse, chiudendo la Hyperpole col tempo di 1.57.655, solo 96 millesimi meglio di Antonio Giovinazzi, polesitter qui lo scorso anno con la 499P #51.

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Il polacco aveva chiuso il primo segmento, caratterizzato da condizioni miste della pista, alle spalle di Nico Varrone e la Porsche Proton, in un inaspettato duello fra privati. Le due Cadillac e la Toyota #7 hanno tentato il tutto per tutto con le wet senza però approdare alla Hyperpole.

Una seconda fila alquanto inaspettata, possibilmente frutto anche dell’odierno meteo ballerino, vedrà domani la Peugeot #93 di Jean-Eric Vergne e la Porsche #6 di Kevin Estre, a precedere la terza 499P di Nicklas Nielsen e la Porsche Proton. Speranze parzialmente deluse in casa BMW, con Dries Vanthoor protagonista di un lungo, fortunatamente senza conseguenze, e Aston Martin che piazza una delle sue Valkyrie in top ten.

UPDATE: La Peugeot #93 ha perso la terza posizione guadagnata in qualifica per non avere rispettato le indicazioni della direzione gara, che con bandiera nera e arancio invocava l’accensione della luce posteriore prevista in caso di pioggia. La 9X8 domani partirà quindi dal fondo dello schieramento delle Hypercar.

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Dalle stalle alle stelle invece per Giammarco Levorato e la Ford di Proton Competition. La Mustang #88 è stata ripescata a seguito della squalifica della Lexus #87, rea di essere transitata due volte sotto la bandiera a scacchi, guadagnando la prima Hyperpole per il marchio dell’Ovale tra le LM GT3.

Il pilota veneto, che ha preso il volante dopo Stefano Gattuso, ha battuto il compagno di squadra Ben Tuck per appena 18 millesimi col tempo di 2.07.645.

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Valentino Rossi ha portato la BMW #46 in seconda fila dopo che le due M4 GT3, fin qui apparentemente ben poco performanti, hanno dominato la prima parte delle qualifiche con Yasser Shahin ed Ahmad Al Harthy. Il Dottore avrà a fianco la migliore delle due McLaren di United Autosports, la #95 di Sean Gelael.

Fuori dalla Hyperpole entrambe le Ferrari VISTA AF Corse, mentre l’Aston Martin Vantage dello Heart of Racing, in pole qui lo scorso anno, non ha fatto meglio del decimo tempo.

La partenza della Lone Star Le Mans è prevista per le 13.00 locali di domenica, le 20.00. Diretta in streaming sulla WEC TV ed in tv sui canali SkySport ed Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – E’ uno-due Ferrari al COTA in attesa delle qualifiche

Ferrari piazza un uno-due nelle ultime libere della Lone Star Le Mans. Robert Kubica ha segnato la migliore prestazione di giornata con 1.51.967 con la gialla 499P AF corse, precedendo l’altra vettura ufficiale di Nicklas Nielsen di quasi 2 decimi. P5 inoltre per Antonio Giovinazzi con la #51.

Il clima odierno, cielo coperto e temperature più accettabili, con anche qualche accenno di pioggia, non ha rallentato le Aston Martin Valkyrie, per qualche attimo anche al top della graduatoria, con Harry Tincknell che alla fine si piazza in sesta posizione a poco più di 4 decimi dal battistrada.

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Risorgono anche le Cadillac, soprattutto la #38 di Earl Bamber, quarta, ma soprattutto tornano ad impressionare le Alpine, che chiudono entrambe in top ten con l’highlight di Charles Milesi e la A424 #35 autore della terza prestazione, a riprova comunque – l’indemoniato Kubica a parte – di un sostanziale livellamento dei valori in campo, escluse forse le Peugeot, che fin qui hanno sempre faticato.

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Un finale in crescendo permette a Ben Barker e la Ford Mustang Proton #77 di scavalcare la Lexus di Clemens Schmid e guidare la classifica delle LM GT3, migliorando di oltre mezzo secondo col tempo di 2.05.947, il record del weekend.

A Maxime Martin e alla Mercedes #61 di Iron Lynx la terza prestazione del turno, a precedere le due Ferrari VISTA AF Corse di Davide Rigon e Simon Mann.

Ancora problemi per la Corvette #81, protagonista dell’unica Full Course Yellow di giornata, nonostante almeno un paio di altre escursioni nella temibile curva 6.

Appuntamento per le qualifiche, alle 15.00 locali, le 22.00 italiane. Diretta streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Van der Linde e la BMW lasciano a mezzo secondo Giovinazzi nelle Libere-2 del COTA

BMW in evidenza nel secondo turno di libere al Circuit Of The Americas. Sheldon van der Linde ha presto piazzato la zampata che vale il best lap di giornata di 1.51.946, abbassando di 1”6 il limite segnato al mattino da Will Stevens con la Cadillac, nonostante temperature tropicali.

Alle spalle della M Hybrid V8 #15 il polesitter 2024, Antonio Giovinazzi, con la Ferrari #51, a mezzo secondo.

_PL55170Entrambe le altre 499P comunque terminano in top ten, con la #83 in P5 e la #50 in P8 grazie agli effort di Robert Kubica e Nicklas Nielsen. Prosegue frattanto il buon momento delle Aston Martin Valkyrie, che occupano la terza e la settima posizione nella lista dei tempi.

Sorpresa della sessione le due Porsche Penske, che miracolosamente si ricordano di essere campioni in carica piloti, e chiudono con la quarta e la sesta prestazione, mentre rientrano nei ranghi Cadillac ed Alpine.

Relativamente al costruttore francese, si parla molto di un avvicinamento ad Antonio Felix Da Costa in chiave 2026, ma anche Peugeot potrebbe, almeno stando alle indiscrezioni riportate da un noto sito britannico, siglare un deciso colpo di mercato, oltre alle acquisizioni già note di Theo Pourchaire e Nick Cassidy.

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Più combattuta invece la lotta per il primato tra le LM GT3, lotta che alla fine ha visto premiare Sean Gelael e la McLaren 720S #95 di United Autosports col tempo di 2.06.545.

Anche in questo caso una prestazione migliore, anche se in questo caso solo di mezzo secondo, rispetto al mattino, davanti a Rahel Frey con la Porsche delle Iron Dames e alla Ford Mustang Proton #88 di Giammarco Levorato.

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Rispetto alle travagliate prime libere, da segnalare solamente una Full Course Yellow per permettere alla Ferrari VISTA AF Corse #54 di riprendere la marcia nel settore centrale, ed una red flag finale che ha visto protagonista ancora una volta la Corvette #81, in testacoda sui proprio fluidi a causa di un tubo dell’acqua disconnesso.

Non ha preso parte infine alla sessione l’Aston Martin Vantage del Racing Spirit of Leman, protagonista di un’uscita di strada nel corso delle Libere-1.

Domani si prosegue con la terza ed ultima sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.00 ed alle 15.00 locali, vale a dire le 18.00 e le 22.00 italiane. Entrambe le sessioni saranno fruibili in streaming sulla WEC TV e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Stevens e la Cadillac guidano un primo complicato turno di Libere al COTA

Il made in USA regna sovrano al termine delle prime travagliate libere al Circuit Of The Americas, sesta tappa del World Endurance Championship 2025.

Will Stevens ha fissato i cronometri sull’1.53.584 con la V-Series.R #12 una volta risolti i problemi di cronometraggio che hanno fermato quasi immediatamente le ostilità per quasi un’ora dopo che la BMW di Raffaele Marciello si era fermata in pista per un problema all’ibrido. La vettura è poi tornata in pista nel finale.

La sessione veniva quindi prolungata di conseguenza, ma sono state comunque tre le ulteriori red flag che hanno complicato le attività, peraltro in un clima torrido, la prima causata dall’Aston Martin del rientrante Derek Deboer, nelle gomme in curva 6, poi ancora la Cadillac leader, #12 arenata all’entrata di curva 7 ed infine la Corvette #81, ferma alla pit entry, ha chiuso definitivamente il turno.

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Tornando ai risultati della pista, alle spalle del battistrada, grande risultato delle Aston Martin Valkyrie, che chiudono col secondo e quarto crono, con distacchi all’interno dei 2 decimi; nel mezzo, la Ferrari di Robert Kubica.

Bene anche le altre due 499P, che terminano immediatamente alle spalle dei primi quattro. In eviodenza anche le Alpine, entrambe nella top ten.

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Tra le LM GT3, uno-due Corvette con Dani Juncadella e Charlie Eastwood, con lo spagnolo autore di 2.07.037 sulla Z06.LMGT3.R #33. P3 per Marino Sato con la McLaren #95 di United Autosports davanti a Michelle Gatting con la Porsche delle Iron Dames e alla Ferrari VISTA AF Corse #54 di Davide Rigon. Chiudono la classifica le due BMW M4 GT3, con distacchi di quasi 2” dalla vetta.

Il programma odierno prosegue con la seconda sessione di libere, posticipata alle 16.30 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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IMSA – BHA si allea con PR1/Mathiasen nel 2026. Ford cambia denominazione

Il Bryan Herta Autosport (BHA) non ha fatto in tempo dichiarare la propria volontà di entrare nel WeatherTech SportsCar Championship a partire dal 2026 tra le LM P2 che immediatamente spunta la partnership col PR1/Mathiasen Motorsports.

Ulteriore curiosità, la squadra diretta da Bobby Oergel ha da poco annunciato Logan Sargeant quale terzo pilota negli ultimi round del 2026.

Facile unire i puntini e capire che questa partnership farà da chioccia all’entrata in grande stile di Genesis Magma Racing nella massima serie endurance americana dal 2027 dopo il debutto nel WEC nella prossima stagione.

La struttura di Bryan Herta, che da anni il riferimento di Hyundai nell’ambito della Michelin PIlot Challenge, ha da poco acquisito dei nuovi locali a Brownsburg.

Il PR1/Mathiasen dal canto suo ha conquistato la bellezza di cinque titoli LM P2, l’ultimo non più tardi dello scorso anno, insieme ad Inter-Europol, con Nick Boulle e Tim Dillmann.

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L’altra notizia del giorno, se cosí si può dire, riguarda il cambio di denominazione della branca sportiva di Ford, che passa da Ford Performance a Ford Racing, denominazione peraltro già adottata in passato dal marchio dell’Ovale, attivo con le Mustang in varie competizioni, in attesa di debuttare con la propria LMDH nel 2027.

Luca Pellegrini / Piero Lonardo

Foto: IMSA