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GTWC Europe – BMW e WRT al top nella prima giornata del Prologue

Charles Weerts e la BMW del WRT chiudono in vetta alla lista dei tempi la prima giornata del Prologue del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS. Il pilota belga al mattino ha fissato i cronometri sull’1.53.166, e nel pomeriggio la M4 GT3 #32, condivisa con Sheldon van der Linde e Dries Vanthoor ha replicato le buone prove della mattinata terminando ancora al top col tempo leggermente superiore di 1.53.324.

In evidenza nella prima delle quattro sessioni previste le Mercedes di 2 Seas Motorsport Mercedes #60, leader nella Gold Cup, e di GetSpeed, con la #3 al meglio nella Silver Cup.

Nel pomeriggio dietro la capolista si sono invece piazzate l’Audi #111 di CSA Racing Audi iscritta in Gold Cup davanti alla BMW #992 di Century Motorsport BMW e alla Porsche #97 di Rutronik Racing leader della Bronze Cup.

Domani in programma altre due sessioni a partire dalle ore 9.00

I risultati della Test Session 1

I risultati della Test Session 2

Rinaldi

Rinaldi Racing conferma una 296 GT3

Rinaldi Racing correrà nel GTWC Europe Endurance Cup con una Ferrari 296 GT3. Christian Hook e David Perel correranno in Bronze Cup in compagnia di Felipe Fernández Laser, vincitore dell’ultima 24h del Nürburgring con Frikadelli Racing.

Sky_tempesta

Sky-Tempesta Racing torna con Ferrari

Sky-Tempesta Racing torna con Ferrari dopo aver gareggiato nelle ultime due stagioni con McLaren e Garage 59, insieme alla quale hanno conquistato il titolo endurance in Bronze Cup nel 2023, e prima ancora con Mercedes.

La 296 GT3 #93, iscritta sia in Sprint che in Endurance Cup, sarà gestita in pista da AF Corse per Chris Froggatt, Eddie Cheever e Jonathan Hui.

Imperiale

Imperiale Racing con una Lamborghini Huracàn GT3 EVO2

Anche Imperiale Racing sarà della partita con una Lamborghini Huracàn GT3 EVO2 all’interno del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. Dmitry Gvazava guiderà con Ugo de Wilde l’auto #85 iscritta in Bronze Cup.

Garage59

Garage 59 ancora al via con McLaren

Garage 59 conferma il proprio impegno nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS con tre McLaren, due delle quali verranno schierate full-time nei dieci round del 2024.

Tom Gamble/ Benjamin Goethe, attesi a tempo pieno, verranno raggiunti da Dean Macdonald in PRO nell’Endurance Cup, mentre Nicolai Kjærgaard /Lewis Proctor/Mark Sansom si alterneranno in Bronze Cup nelle sole sfide di durata.

La classe citata, che assegna nella graduatoria combinata anche un pass per la 24h Le Mans 2025, vedrà in azione anche la coppia composta da Louis Prette e Miguel Ramos, che accoglierà nelle cinque tappe dell’Endurance Cup Adam Smalley, campione in carica della Porsche Carrera Cup GB, e che parallelamente si impegnerà anche nel British GT Championship.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC, Sky Tempesta Racing, Garage 59

PaulRicard_GTWC

GTWC Europe – 53 auto in pista nel Prologue: le ultime novità

Come da tradizione sarà ancora una volta il Circuit Paul Ricard ad inaugurare la stagione 2024 del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS  con il Prologo: due giorni di test collettivi attendono i protagonisti della serie gestita da SRO che il 6-7 aprile torneranno sul noto impianto francese per la prima sfida ufficiale del 2024, valida per l’Endurance Cup.

In totale sono previste ben 14 ore d’azione tra oggi e domani con 53 auto in pista a rappresentare nove brand, tra cui le nuove Aston Martin Vantage AMR GT3 EVO e le Ford Mustang GT3.

Winward

Completiamo la rassegna degli equipaggi Mercedes, che insieme a GetSpeed e a Boutsen VDS sarà presente anche con Winward Racing con Maro Engel, in forza al team anche nel DTM, e Lucas Auer, tra i Pro in tutte e dieci le tappe del GTWC Europe.

La coppia verrà raggiunta dal recente vincitore della Riolex 24 at Daytona sempre col team battente bandiera statunitense, Daniel Morad, nelle competizioni di durata.

La formazione di Christian Hohenadel militerà anche in Silver Cup con Colin Caresani, Daan Arrow e Tanart Sathienthirakul. A differenza del 2023 non sono previsti impegni in Gold Cup.

IronLynx

Saranno invece Mirko Bortolotti, Matteo Cairoli ed Andrea Caldarelli a difendere i colori di Lamborghini ed Iron Lynx tra i Pro nell’Endurance Cup.

I tre piloti si impegneranno parallelamente agli impegni con la SC63 Hypercar in IMSA e nel WEC, più il DTM ed ELMS per Bortolotti e Cairoli.

GRT_2023

Il marchio di Sant’Agata sarà presente anche col GRT Grasser, pronto a tornare anche quest’anno  tra i PRO nell’Endurance Cup con Marco Mapelli, Franck Perera e Christian Engelhart.

La compagine che si impegnerà anche nel DTM sarà al via anche in Silver Cup con il giovane Mateo Llarena, Haytham Qarajouli e Hugo Cook, tutti piloti al debutto a tempo pieno nella serie.

Tresor

Passando ad Audi, Tresor Competition sarà presente nel Prologue con diversi piloti. La squadra di Ferdinando Geri, che si appresta a vivere una nuova stagione agonistica dopo aver primeggiato nella Sprint Cup, porterà al Paul Ricard, oltre al già annunciato Lorenzo Ferrari, ben 9 piloti: Ricardo Feller, Christopher Haase, Alex Aka , Leonardo Moncini, Lorenzo Patrese , Andrey Mukovoz, Dylan Pereira, Max Hofer e Job Van Uitert, in attesa di delineare gli equipaggi definitivi.

L’entry list del Prologue– GTWC Europe

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe, Iron Lynx, Tresor Competition

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WEC – Trionfo Porsche in Qatar: tris tra le Hypercar e successo in GT

Porsche piazza una tripletta in Qatar nel season opener WEC con Penske e Jota e trionfa anche in GT con Manthey Pure Rxcing.

Risultato a sorpresa, almeno nelle proporzioni? Beh, tenendo conto dei risultati di Prologo, libere e qualifiche non sarebbe stato difficile immaginare un podio simile, ma l’exploit allo start della Ferrari #50 e l’insperato effort della Peugeot #93 ci avevano fatto credere in un finale meno scontato.

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Invece, le 499P ufficiali sono scivolate incredibilmente nella mediocrità dopo una sanguinosa penalità alla #50 ed un contatto della #51, lasciando la sola “yellow submarine” AF Corse a combattere per un piazzamento. La 9X8 invece, avviata verso il secondo posto con Jean-Eric Vergne al volante dopo una gara egregia, ha rallentato vistosamente senza potenza all’ultimo giro, richiamando echi del finale di Le Mans 2016.

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Peraltro anche al box della #6 dei trionfatori Kevin Estre, Laurens Vanthoor e André Lotterer le ultime fasi di gara non sono state certo tranquille, prima per un contatto con la Lexus #87, vera mina vagante con Takeshi Kimura, e poi per le relative conseguenze nella forma del pannello numerico obbligatorio che è stato sostituito con un adesivo a pochi minuti dalla bandiera a scacchi.

La sosta comunque è stata veloce ed il vantaggio sarebbe bastato non solo a tenere dietro la Peugeot, ma anche le altre 963, che chiudono con Callum Ilott, Norman Nato e Will Stevens di Jota davanti a Matt Campbell, Michael Christensen e Fred Makowiecki, unici a pieni giri.

Il colpo di scena finale ha elevato la Cadillac, protagonista di una spettacolare rimonta dopo la penalità per il contatto che ha dimezzato le possibilità della casa del Leone (che al contrario si è insabbiata nelle retrovie senza più uscirne) soprattutto con il rimpiazzo di lusso Sebastien Bourdais.

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Buono anche per AF Corse, che ha cosí conquistato il secondo gradino del podio dei privati, nuovo campionato nel campionato, mentre delle 499P ufficiali solo la #50 riesce ad andare a punti, con l’ottavo posto.

Discorso a parte meritano le Toyota, mai realmente in contention, portano a casa un settimo ed un decimo posto, con la GR010-Hybrid dei campioni del mondo a 2 giri dietro anche alla migliore delle Alpine. Il circuito qatariota abbiamo inteso premiare il peso, per favorire il minore consumo dei pneumatici ma non solo, e le Toyota, insieme – va ricordato – alle Ferrari erano le vetture più pesanti. Speriamo che l’Endurance Committee WEC tenga conto delle risultanze odierne per avere una lotta più equilibrata ad Imola, circuito peraltro dalle caratteristiche nettamente differenti da Lusail.

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Successo infine per Lamborghini, inteso come raggiungimento della bandiera a scacchi, risultato insperato alla vigilia per il marchio di Sant’Agata, mentre Isotta Fraschini ha capitolato a metà gara per un problema alla sospensione anteriore destra. Attendiamo entrambi i marchi alla gara di casa.

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UPDATE: La Peugeot #93 è stata squalificata in quanto non è riuscita a tornare in pitlane e raggiungere il parc fermè. Il problema, probabilmente derivante da un sensore del carburante, ha costretto Vergne ad utilizzare il sistema ibrido al di sotto della soglia consentita In ragione di ciò, all’interno della zona punti la Ferrari #50 sale al settimo posto, l’Alpine #35 all’ottavo, la Toyota #8 al nono e la Porsche Proton al decimo.

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Porsche trionfa anche in GT3 con la 911 GT3 R del Manthey Pure Rxcing di Alex Malykhin, Klaus Bachler e Joel Sturm. Anche qui la casa di Stoccarda ha dimostrato una superiorità tecnica che avrebbe potuto generare una doppietta se solo l’altra vettura non avesse dovuto subire una lunga sosta per un problema tecnico.

Ad approfittarne le Aston Martin, che completano il podio con entrambi gli esemplari di Heart of Racing e D’Station. Le due Ferrari se la sono giocata, specie con i pro, Davide Rigon ed Alessio Rovera, chiudendo in P5 e P7 dietro le due BMW.

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Il resto del lotto è da considerarsi non pervenuto per vari motivi; fatto sta che solo la Vantage #27, nonostante un paio di penalità, è riuscita a terminare nel giro dei leader. Anche qui, una revisione del BoP pare necessaria per Lexus, Ford e Lamborghini, mentre McLaren e Corvette possono invece invocare le classiche attenuanti dei nuovi arrivati.

E’ tutto per questa 1.812 km, effettuati in anticipo rispetto al limite previsto delle 10 ore grazie alle due sole due Full Course Yellow, peraltro di brevissima durata, entrambe per detriti, più o meno voluminosi, in pista. L’appuntamento col FIA WEC è per la 6 Ore di Imola del 21 aprile.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 1.812 km del Qatar

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WEC – Peugeot ancora ultima speranza contro le Porsche. Rossi “vede” il podio in GT

Le Porsche si stanno involando verso un risultato annunciato sin dal Prologo, con la 963 #6 sempre in controllo a meno di 2 ore dal termine della gara. Dopo due doppi stint di André Lotterer e Laurens Vanthoor ora tocca a Kevin Estre preparare il terreno fino alla bandiera a scacchi, che dovrebbe vedere il tedesco tornare al volante per il gran finale sotto le luci artificiali del tracciato qatariota .

Solo la Peugeot #93 resiste nel giro del leader dopo che anche la Porsche Jota #12 è uscita dalla lotta per il primato insieme alla seconda entry ufficiale Penske e, esclusa la 9X8, si potrebbe profilare un clamoroso tris per la casa di Stoccarda, già trionfatrice in IMSA a Daytona.

La Ferrari meglio piazzata continua ad essere la terza forza di AF Corse, mentre la #50 ha subito una ulteriore penalità di 5” per track limits. La Lamborghini prosegue la propria gara di apprendistato in 17ma posizione, mentre Isotta Fraschini ha reso definitivamente le armi, unico ritiro fin qui della gara insieme alla sfortunata Corvette GT3 #81.

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Nella classe GT, usciti i pro di AF Corse, con la 296 GT3 #55 che ha subito anche un drive-through per track limits, Porsche ed Aston Martin sono tornate alla carica. Alle loro spalle però è emersa la BMW #46 sospinta da un assai convincente Valentino Rossi, unico dopo 8 ore di gara a pieni giri insieme al leader Joel Sturm e a Daniel Mancinelli.

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Il pilota marchigiano oggi ha dimostrato di non temere confronti anche nella serie mondiale. Il testacoda del teammate Alex Riberas nel corso della settima ora non ha inficiato le prospettive di podio dello Heart Of Racing. Difficile che altre vetture si possano infilare nella lotta per il vertice, a meno di defaillance tecniche dei battistrada.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 8 ore di gara

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WEC – In Qatar, dopo 5 ore solo una Peugeot sfida le Porsche. Ferrari passa al comando delle GT3

La Peugeot #93 ha approfittato di un pit lungo da parte della Porsche Jota #12 per riportarsi alle spalle della 963 di testa. Mikkel Jensen prima e Jean-Eric Vergne poi hanno tenuto il passo di Kevin Estre ed André Lotterer durante le ore centrali di gara, riducendo anche il distacco dai leader.

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L’altra Porsche Penske dal canto suo si è installata stabilmente in P3 davanti all’esemplare gestito in questa fase da Will Stevens e Callum Ilott. La migliore delle Ferrari è la “Yellow Submarine”, che nonostante un paio di contatti che hanno lasciato il segno sulla parte sinistra della 499P #83, mantiene la sesta piazza davanti alla Toyota meglio piazzata. Nel mezzo, la solitaria Cadillac grazie soprattutto ad un mega stint da parte di Sebastien Bourdais.

Le altre due Ferrari, penalizzate da quanto avvenuto nelle prime fasi di gara (si è poi appreso che il posteriore della vettura #51 è volato a causa di un contatto con la McLaren #59) scontano 1 e 2 giri rispettivamente. Proprio allo scadere della presunta metà gara l’Isotta Fraschini, penalizzata complessivamente dalla direzione gara con la bellezza di 290” per eccesso di velocità in pitlane ed una infrazione tecnica, è stata riportata nel box per un problema di natura elettrica della Tipo 6 Competizione.

In GT3, uno dei protagonisti delle prime fasi di gara, la Corvette #81 partita dalla pole, ha perso 10 giri per un problema al cambio. Le due Porsche Manthey, a lungo insidiate dall’Aston Martin dello Heart of Racing, durante la quarta ora di gata si sono ritrovate alle spalle le due Ferrari grazie ai due pro, Davide Rigon ed Alessio Rovera.

Alex Malykhin ha visto il proprio vantaggio via via ridursi fino a vedersi insidiato da vicino, anche a causa delle diverse strategie generate dalla seconda Full Course Yellow della giornata – chiamata in causa per detriti nelle curve 5 e 13 – non solo dalle due 296 GT3 ma anche dalla Vantage #27, con Valentino Rossi ad incalzare in P5 con la BMW #46.

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Dopo cinque ore le due Ferrari Vista AF Corse conducono sull’Aston Martin #27 e sulla Porsche #92; frattanto l’altra 911 GT3 R di Manthey è stata costretta ad una lunga sosta che l’ha tolta dalla lotta per il vertice a causa di un contatto con una Ferrari Hypercar.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 5 ore di gara

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WEC – A Lusail, prime illusioni Ferrari e Peugeot, poi le Porsche prendono le redini della gara

Finalmente siamo allo start della prima gara dell’anno del World Endurance Championship. A Lusail, atmosfera delle grandi occasioni con 37 vetture, tra cui ben 19 Hypercar. Presente anche la Ford Mustang GT3 #77 che non ha potuto partecipare alle qualifiche per un problema di elettronica, risolto facendosi spedire un particolare della centralina dagli States.

Pronti via e Miguel Molina si allarga dalla seconda fila e uccella sia Michael Christensen, autore ieri della prima Hyperpole fuori da Le Mans, Mike Conway sulla Toyota #7 e Will Stevens sulla Porsche Jota #12 che gli partiva a fianco. Dietro Alex Lynn arriva lungo e tampona la Peugeot di Paul Di Resta che si gira, mentre l’Isotta Fraschini riesce a prendere il via dal fondo nonostante un problema nel giro di formazione.

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Nelle GT3, Tom Van Rompuy mantiene la leadership sulla Porsche di Alex Malykhin e l’Aston Martin di Clement Mateu. Un contatto fra la Lamborghini di Sarah Bovy e la McLaren di Nicolas Costa comporta la rottura di una sospensione della 720S GT3, che perde 8 giri ai box. Malykhin non perderà tempo per avere la meglio della Corvette #81 e balzerà al comando della categoria.

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Purtroppo il sogno Ferrari non dura molto, perchè Nico Müller sulla Peugeot partita dalla terza fila si è fatto largo fra le varie Porsche e va ad insidiare prima il polesitter e poi lo stesso portacolori della 499P #50, che è costretto a cedere il comando. Un drive-through per aver passato la linea bianca della pit entry complica ulteriormente le cose per la Rossa, mentre alle spalle della 9X8 le Porsche Penske e Jota si danno battaglia fra loro.

Ma non è finita, perchè dopo circa 90’ di gara Müller, ormai senza gomme, va largo ed è costretto a cedere il comando a Laurens Vanthoor, che nel frattempo ha avuto la meglio sul teammate.

L’ulteriore tegola per Ferrari poco dopo, con il gruppo ala posteriore della #51 che inaspettatamente vola in T16 e a momenti prende la McLaren #59. Inevitabile la Full Course Yellow per rimuovere il pezzo, e fortunatamente costa solo 1 giro alla crew del Cavallino.

Dopo 2 ore di gara Kevin Estre, subentrato a Vanthoor, dopo il pitstop della Alpine #35, momentaneamente al comando, conduce con 9” di vantaggio su Callum Ilott. P3 per Mikkel Jensen sulla Peugeot, poi ancora le Porsche di Oliver Rasmussen e Matt Campbell e la seconda Peugeot. Le Toyota viaggiano nelle posizioni di rincalzo, ottava e decima, mentre Lamborghini e l’Isotta Fraschini proseguono la loro gara ad un giro dai leader.

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Porsche al top anche in GT3, con Joel Sturm, subentrato a Malykhin, davanti all’altra entry di Manthey con Morris Schuring. A seguire l’Aston Martin #27, ora con Ian James, la BMW #46 di Ahmad Al Harthy e la Ferrari #54 di Francesco Castellacci.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo 2 ore di gara

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WEC – A Lusail, Porsche porta a casa la prima Hyperpole. Corvette svetta in GT

Concluse da poco a Lusail le prime qualifiche della nuova stagione del World Endurance Championship, le prime col nuovo format, che hanno premiato la Porsche Penske con Matt Campbell e la Corvette GT3 TF Sport di Tom van Rompuy.

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Il primo turno, svolto a ranghi completi, è partito con le LM GT3, al debutto nella serie mondiale, ed ha visto lottare per il primato le due Aston Martin e la Porsche Manthey Pure Rxcing.

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Alla fine è stato Ian James ad ottenere la miglior prestazione con la Vantage dello Heart Of Racing ed il tempo di 1.55.251 davanti ad Aliaksandr Malykhin e a Clement Mateu. Qualificate per la Hyperpole anche le due Ferrari Vista AF Corse, le due McLaren di United Autosports ed un esemplare ciascuno di Corvette, Lambiorghini e BMW. Alla sessione non ha partecipato la Ford Mustang #77, afflitta da problemi di elettronica.

 

Poco dopo le Hypercar hanno dato spettacolo, con le Porsche di Penske e Jota a rubarsi la migliore prestazione. Il best lap è stato segnato da Matt Campbell col tempo di 1.39.154, il quale ha preceduto di 4 decimi Nicky de Vries, infilatosi nelle ultime battute davanti alla 963 Jota di Calllum Ilott. Dentro Antonio Fuoco ed Antonio Giovinazzi con la quinta e la nona prestazione con le Ferrari AF Corse, insieme alle due Peugeot, le altre due Porsche di Penske e Jota e la Cadillac.

Fuori a sorpresa un imbufalito Brendon Hartley, campione in carica con la Toyota #8, oltre a tutte le Alpine e BMW, alla Porsche Proton, alla 499P #83 di AF Corse, con la Lamborghini e l’Isotta Fraschini a chiudere ancora una volta la graduatoria a 2”5 e 4” dal leader.

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La prima Hyperpole delle GT3 ha visto dominare l’unica Corvette qualificata, con Tom Van Rompuy, primo Hyper-polesitter della categoria, a scavalcare e poi distanziare di ben 8 decimi il resto del lotto col tempo di 1.54.372. La tiratissima battaglia per la piazza d’onore (sei piloti in due decimi) ha premiato Malykhin davanti a Thomas Flohr, alle Aston di Mateu e James e a Sarah Bovy delle Iron Dames.

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Decisa all’ultimo istante invece la Hyperpole delle LMH, grazie ad un giro monstre da parte di Matt Campbell, che regala la prima partenza al palo alla casa di Stoccarda dai tempi della 919 Hybrid LM P1. L’australiano con l’ultimo giro utile di 1.39.347 ha sopravanzato la rediviva (che caso) Toyota di De Vries, ormai certo del successo, di 164 millesimi.

Seconda fila per Callum Ilott, terminato a quasi 3 decimi, davanti ad Antonio Fuoco, ancora una volta spettacolare sul giro singolo ma terminato a 6 decimi, comunque davanti quanto basta alla seconda Porsche ufficiale e alla Peugeot di Vergne. Giovinazzi chiude con l’ottavo tempo a poco meno di 9 decimi dal polesitter.

I risultati sono comunque da ritenersi provvisori in quanto sono in corso investigazioni sulle procedure effettuate tra le qualifiche e l’hyperpole, tra l’altro anche sulle LMH di Jota e Ferrari.

UPDATE: Nessuna azione è stata intrapresa nei confronti delle squadre, che è stato constatato avere operato nei termini del regolamento sia nelle procedure di rifornimento che di cambio pneumatici tra le qualifiche e la hyperpole.

Lo start della 1.812 km del Qatar è per domani, sabato 2 alle 11.00 locali, vale a dire le 9 italiane. Diretta  a pagamento sul sito FIA WEC e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche – LMGT3

I risultati delle Qualifiche – LMH 

I risultati della Hyperpole – LMGT3

I risultati della Hyperpole – LMH

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WEC – Laura Wontrop-Klauser: orgogliosi della partnership con Dallara

Nel paddock di Lusail abbiamo avuto la possibilità di fare nuovamente quattro chiacchiere con Laura Wontrop-Klauser, Racing Program Manager del gruppo General Motors, che con una schiettezza tutta star e stripes ci ha dato alcuni aggiornamenti sul programma Cadillac Hypercar.

Finora qui in Qatar siete stati molto veloci: siete contenti dei progressi ottenuti fino a questo momento ? “Certamente, siamo contentissimi soprattutto di quanto ha effettuato la crew per permetterci di essere pronti dopo i noti ritardi. A volte certi inconvenienti aiutano a mantenersi focalizzati ed i risultati in pista lo dimostrano.”

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Qui a Lusail avete Bourdais come terzo pilota: avete già idea di chi completerà l’equipaggio per le prossime gare? “Non ancora, decideremo di volta in volta, cosí come per colui che sostituirà Tom Blomqvist a Le Mans sulla macchina del Whelen Racing. Potremmo anche decidere di schierarci con due piloti nelle gare di 6 ore, vedremo…”

Qui pensate di stare sfruttando l’abbrivio del finale della scorsa stagione o ritenete che questa pista vi si adatti particolarmente? “Oltre ai progressi dello scorso anno abbiamo preparato adeguatamente questa gara provando al simulatore. Inoltre, trattandosi di una pista nuova per noi e correndo con una macchina sola devi stare molto attento, ma lo scorso anno abbiamo imparato da ogni gara e siamo contenti di avere costruito qualcosa da ció.”

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Lo scorso anno avevate ipotizzato una seconda macchina.. “Sí, se ne riparlerà il prossimo anno. Al momento non è nemmeno prevista una macchina clienti, al contrario di quanto avvenuto ai tempi delle DPi.”

Parliamo della vostra partnership con Dallara, che qui è presente anche con BMW: “Con BMW condividiamo lo stesso telaio Dallara, azienda con cui stiamo lavorando alla grande. Con loro siamo riusciti a crescere e ad avere successo insieme in IMSA e siamo orgogliosi di questa relazione. In caso di emergenza comunque, anche se al momento non è il caso, noi e BMW potremmo aiutarci.”

Interviste raccolte da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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GTWC Europe – Le prime opzioni Mercedes con AlManar, GetSpeed e Boutsen VDS

AlManar Racing e GetSpeed uniscono nuovamente le proprie forze e si presenteranno al via nella Gold Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup con una Mercedes AMG GT3 dal numero 777.

Al Faisal Al Zubair, Dominik Baumann e Mikael Grenier si alterneranno al volante nelle cinque competizioni di durata, compresa la 24h di Spa-Francorchamps.

GetSpeed

Anthony Bartone, James Kell e Yannick Mettler si aggiungono invece alla classe Silver sempre della Endurance Cup con la seconda auto iscritta direttamente da GetSpeed.

Il terzo equipaggio del team in Pro è infine di altissimo profilo e comprende Luca Stolz, Fabian Schiller e Jules Gounon. Quest’ultimo è atteso alla difesa del titolo Endurance, ma sarà impegnato anche nelle gare Sprint con Boutsen VDS.

MarcVDS

Gounon insieme a Maxi Götz è atteso infatti in pista col team belga sempre tra i PRO nelle gare brevi, mentre una seconda AMG GT3 verrà schierata per Aurélien Panis, Cesar Gazeau e Roee Meyuhas in Silver Cup nelle prove di durata. Attendiamo di conoscere l’equipaggio PRO invece per l’Endurance Cup.

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Luca Pellegrini

Foto: GTWC

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WEC – Le prove libere in Qatar si chiudono nel segno di Cadillac

Finalmente non c’è una Porsche a precedere tutti a Lusail: Alex Lynn infatti porta in alto la Cadillac nelle ultime libere col tempo di 1.40.667. Non si tratta però della migliore prestazione del weekend, che rimane appannaggio di Kevin Estre.

Le Hypercar di Stoccarda stamane si sono per cosí dire “accontentate” delle posizioni di immediato rincalzo, con le due Penske intervallate dalla Jota #12. Peugeot e Ferrari dal canto loro continuano ad inseguire, con la Toyota #7 unica altra alternativa nella top ten della categoria superiore.

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I distacchi non sono abissali ma forse ci si aspettava di più dalle GR010-Hybrid, rinnovate in alcuni particolari quali flaps anteriori e fari, che rimangono a quasi 9” dalla vetta. Regolarmente in pista la Lamborghini e la Isotta Fraschini dopo i problemi patiti nella serata di ieri, ancorchè con distacchi significativi.

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Non riesce di nuovo la doppietta alle Ferrari in GT, a causa di Alex Riberas, che riesce a piazzare l’Aston Martin dello Heart of Racing al top con 1.54.964 davanti alle 296 GT3 capitanate dal solito Davide Rigon.

Anche in questa categoria si prevede una lotta sostenuta, con le prime dieci racchiuse in un solo secondo. unica vettura a non partecipare alla sessione, la Ford Mustang #77 di Proton, mentre la McLaren #59 è stata protagonista di un fuori pista in curva 5 che ha provocato l’unica red flag della sessione.

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Alle 16.00 locali, le 14.00 nostrane, sarà la volta delle Qualifiche, seguite dalla prima Hyperpole al di fuori di Le Mans, godibili sul sito FIA WEC.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

Endurance, Italian Style